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L’Udienza Generale, 14.06.2017


Saluto del Santo Padre ai malati

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 9.25 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

In precedenza, poco dopo le ore 9, il Papa aveva salutato nell’Aula Paolo VI gli ammalati e i loro familiari.

Nel discorso in lingua italiana il Papa si è soffermato sul tema: “Figli amati, certezza della speranza ” (cfr Lc 15, 20-24a).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Saluto del Santo Padre ai malati

Buongiorno a tutti voi!

Accomodatevi, accomodatevi …

Oggi faremo l’udienza in due posti diversi, ma saremo uniti con il maxischermo, così voi sarete più comodi qui, perché in piazza il caldo batte! Sarà un bagno turco, oggi…

Grazie tante per essere venuti. E dopo ascoltate quello che dirò, ma con il cuore unito a quelli che sono in piazza: la Chiesa è così. Un gruppo è qui, un altro là, un altro là, ma tutti sono uniti. E chi unisce la Chiesa? Lo Spirito Santo. Preghiamo lo Spirito Santo perché ci unisca tutti oggi, in questa udienza.

Veni, Sancte Spiritus

Padre Nostro…

Ave o Maria,…

E adesso vi do la benedizione.

[benedizione]

Grazie tante e pregate per me: non dimenticatevi! E continuiamo a vederci…

[00927-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi facciamo questa udienza in due posti, ma collegati nei maxischermi: gli ammalati, perché non soffrano tanto il caldo, sono in Aula Paolo VI, e noi qui. Ma rimaniamo tutti insieme e ci collega lo Spirito Santo, che è colui che fa sempre l’unità. Salutiamo quelli che sono in Aula!

Nessuno di noi può vivere senza amore. E una brutta schiavitù in cui possiamo cadere è quella di ritenere che l’amore vada meritato. Forse buona parte dell’angoscia dell’uomo contemporaneo deriva da questo: credere che se non siamo forti, attraenti e belli, allora nessuno si occuperà di noi. Tante persone oggi cercano una visibilità solo per colmare un vuoto interiore: come se fossimo persone eternamente bisognose di conferme. Però, ve lo immaginate un mondo dove tutti mendicano motivi per suscitare l’attenzione altrui, e nessuno invece è disposto a voler bene gratuitamente a un’altra persona? Immaginate un mondo così: un mondo senza la gratuità del voler bene! Sembra un mondo umano, ma in realtà è un inferno. Tanti narcisismi dell’uomo nascono da un sentimento di solitudine e di orfanezza. Dietro tanti comportamenti apparentemente inspiegabili si cela una domanda: possibile che io non meriti di essere chiamato per nome, cioè di essere amato? Perché l’amore sempre chiama per nome …

Quando a non essere o non sentirsi amato è un adolescente, allora può nascere la violenza. Dietro tante forme di odio sociale e di teppismo c’è spesso un cuore che non è stato riconosciuto. Non esistono bambini cattivi, come non esistono adolescenti del tutto malvagi, ma esistono persone infelici. E che cosa può renderci felici se non l’esperienza dell’amore dato e ricevuto? La vita dell’essere umano è uno scambio di sguardi: qualcuno che guardandoci ci strappa il primo sorriso, e noi che gratuitamente sorridiamo a chi sta chiuso nella tristezza, e così gli apriamo una via di uscita. Scambio di sguardi: guardare negli occhi e si aprono le porte del cuore.

Il primo passo che Dio compie verso di noi è quello di un amore anticipante e incondizionato. Dio ama per primo. Dio non ci ama perché in noi c’è qualche ragione che suscita amore. Dio ci ama perché Egli stesso è amore, e l’amore tende per sua natura a diffondersi, a donarsi. Dio non lega neppure la sua benevolenza alla nostra conversione: semmai questa è una conseguenza dell’amore di Dio. San Paolo lo dice in maniera perfetta: «Dio dimostra il suo amore verso di noi nel fatto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi» (Rm 5,8). Mentre eravamo ancora peccatori. Un amore incondizionato. Eravamo “lontani”, come il figlio prodigo della parabola: «Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione…» (Lc 15,20). Per amore nostro Dio ha compiuto un esodo da Sé stesso, per venirci a trovare in questa landa dove era insensato che lui transitasse. Dio ci ha voluto bene anche quando eravamo sbagliati.

Chi di noi ama in questa maniera, se non chi è padre o madre? Una mamma continua a voler bene a suo figlio anche quando questo figlio è in carcere. Io ricordo tante mamme, che facevano la fila per entrare in carcere, nella mia precedente diocesi. E non si vergognavano. Il figlio era in carcere, ma era il loro figlio. E soffrivano tante umiliazioni nelle perquisizioni, prima di entrare, ma: “E’ il mio figlio!”. “Ma, signora, suo figlio è un delinquente!” – “E’ il mio figlio!”. Soltanto questo amore di madre e di padre ci fa capire come è l’amore di Dio. Una madre non chiede la cancellazione della giustizia umana, perché ogni errore esige una redenzione, però una madre non smette mai di soffrire per il proprio figlio. Lo ama anche quando è peccatore. Dio fa la stessa cosa con noi: siamo i suoi figli amati! Ma può essere che Dio abbia alcuni figli che non ami? No. Tutti siamo figli amati di Dio. Non c’è alcuna maledizione sulla nostra vita, ma solo una benevola parola di Dio, che ha tratto la nostra esistenza dal nulla. La verità di tutto è quella relazione di amore che lega il Padre con il Figlio mediante lo Spirito Santo, relazione in cui noi siamo accolti per grazia. In Lui, in Cristo Gesù, noi siamo stati voluti, amati, desiderati. C’è Qualcuno che ha impresso in noi una bellezza primordiale, che nessun peccato, nessuna scelta sbagliata potrà mai cancellare del tutto. Noi siamo sempre, davanti agli occhi di Dio, piccole fontane fatte per zampillare acqua buona. Lo disse Gesù alla donna samaritana: «L’acqua che io [ti] darò diventerà in [te] una sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna» (Gv 4,14).

Per cambiare il cuore di una persona infelice, qual è la medicina? Qual è la medicina per cambiare il cuore di una persona che non è felice? [rispondono: l’amore] Più forte! [gridano: l’amore!] Bravi! Bravi, bravi tutti! E come si fa sentire alla persona che uno l’ama? Bisogna anzitutto abbracciarla. Farle sentire che è desiderata, che è importante, e smetterà di essere triste. Amore chiama amore, in modo più forte di quanto l’odio chiami la morte. Gesù non è morto e risorto per sé stesso, ma per noi, perché i nostri peccati siano perdonati. È dunque tempo di risurrezione per tutti: tempo di risollevare i poveri dallo scoraggiamento, soprattutto coloro che giacciono nel sepolcro da un tempo ben più lungo di tre giorni. Soffia qui, sui nostri visi, un vento di liberazione. Germoglia qui il dono della speranza. E la speranza è quella di Dio Padre che ci ama come noi siamo: ci ama sempre e tutti. Grazie!

[00916-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, nous ne pouvons pas vivre sans amour. Derrière de nombreux comportements apparemment inexplicables se cache une question: est-il possible que je ne mérite pas d’être appelé par mon nom? De nombreuses formes de haine sociale dissimulent souvent un cœur qui n’a pas été reconnu. Le premier pas que Dieu accomplit vers nous est celui d’un amour donné à l’avance et inconditionnel. Dieu nous aime parce qu’il est amour, et l’amour tend de nature à se répandre, à se donner. Dieu ne lie même pas sa bienveillance à notre conversion: celle-ci tout au plus est une conséquence de l’amour de Dieu. Saint Paul dit que Dieu nous a aimés même lorsque nous nous étions trompés. Qui de nous aime de cette manière, sinon un père ou une mère? Une mère aime son enfant même quand il est pécheur. Dieu fait la même chose avec nous, nous sommes ses enfants bien-aimés. L’amour appelle l’amour! Pour changer le cœur d’une personne malheureuse, il faut d’abord l’embrasser, lui faire sentir qu’elle est désirée, qu’elle est importante, alors elle cessera d’être triste. Que souffle ici sur nos visages un vent de libération. Que germe ici le don de l’espérance.

Santo Padre:

Do il benvenuto ai pellegrini di lingua francese, in particolare agli studenti della Conferenza Olivaint di Parigi come anche ai gruppi venuti da Francia, Belgio e Isola di Maurizio. Ricordiamoci che siamo tutti figli amati da Dio, e che siamo tutti preziosi ai suoi occhi! È la sorgente della nostra speranza! Dio vi benedica!

Speaker:

Je souhaite la bienvenue aux pèlerins de langue française, en particulier aux étudiants de la «Conférence Olivaint» de Paris ainsi qu’aux groupes venus de France, de Belgique et de l’Île Maurice. Souvenons-nous que nous sommes tous les enfants bien-aimés de Dieu, et que nous sommes tous précieux à ses yeux! C’est la source de notre espérance! Que Dieu vous bénisse !

[00917-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our catechesis on Christian hope, we have found the source of that hope in God’s unconditional love, revealed for us in the coming of the Son and the gift of the Holy Spirit. None of us can live without love. Happiness comes from the experience of knowing love, freely given and received. So much unhappiness in our world is born of the feeling of not being loved for our own sake. Faith teaches us that God loves us with an infinite love, not for any merit of our own, but out of his sheer goodness. Even when we stray from him, God seeks us out, like the merciful father in the parable of the prodigal son, offers us forgiveness, and restores us to his embrace. In the words of Saint Paul: “While we still were sinners, Christ died for us” (Rom 5:8), so that we might become beloved sons and daughters of our heavenly Father. Through the resurrection of Jesus and the grace of the Holy Spirit, we become sharers in God’s own life of love. May all of us find in God’s embrace the promise of new life and freedom. For in his love is the source of all our hope.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Svezia, Hong Kong, Pakistan, Filippine, Corea, Thailandia, Canada e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo.

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly the groups from England, Sweden, Hong Kong, Pakistan, the Philippines, Korea, Thailand, Canada and the United States of America. Upon all of you, and your families, I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ.

[00918-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, viele Menschen meinen, sie müssten sich die Liebe verdienen. Sie bauen eine äußere Fassade auf, wollen stark, attraktiv und schön sein, um so von anderen Wertschätzung zu bekommen. Doch diese erkaufte Zuneigung macht nicht glücklich, sie hinterlässt eine Leere und versklavt. Viele Probleme des Narzissmus oder der Gewalt rühren von der traurigen Tatsache her, dass sich Menschen nicht geliebt und anerkannt fühlen. Und doch gibt es die große, bedingungslose Liebe, die wirklich jedem Menschen geschenkt wird: Gott hat sich aus Liebe zu uns entäußert, ist Mensch geworden und für uns gestorben, als wir noch Sünder waren. Gott liebt uns wie ein Vater oder eine Mutter. Eine Mutter hört nicht auf, selbst für den Sohn, der in die Irre geht, zu leiden. In dieser Weise werden wir von Gott geliebt. Aus Gnade werden wir einbezogen in die innere Liebesbeziehung der Allerheiligsten Dreifaltigkeit, die Gott Vater mit dem eigenen Sohn durch den Heiligen Geist verbindet. In Jesus Christus sind wir ersehnt, gewollt und geliebt.

Santo Padre:

Un cordiale benvenuto a tutti i pellegrini di lingua tedesca, in particolare alla comunità del Collegio dei Padri Scolopi di Illertissen. Nel mese di giugno veneriamo in modo speciale il Sacratissimo Cuore di Gesù, fonte del suo inesauribile amore per noi. Cerchiamo di essere lieti testimoni di quell’amore donandolo a quanti incontriamo. Dio benedica voi e le vostre famiglie.

Speaker:

Herzlich heiße ich alle Pilger deutscher Sprache willkommen, insbesondere die Gemeinschaft des Kollegs der Schulbrüder in Illertissen. Im Monat Juni verehren wir in besonderer Weise das Heiligste Herz Jesu, Quelle seiner unerschöpflichen Liebe zu uns. Versuchen wir, frohe Zeugen dieser Liebe zu sein, und schenken wir sie allen, denen wir begegnen, weiter. Gott segne euch und eure Familien.

[00919-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos:

En la catequesis de hoy consideramos cómo la certeza de la esperanza se funda en que somos hijos amados de Dios. Nadie puede vivir sin amor. En cierto modo, detrás de muchas reacciones de odio y violencia se esconde un gran vacío interior, un corazón que no ha sido amado verdaderamente. Lo único que puede hacer feliz a una persona es la experiencia de amar y de ser amado.

El primer paso que da Dios hacia nosotros es su amor anticipado e incondicionado. Dios nos ama antes de que nosotros hayamos hecho algo para merecerlo. Él es amor, y el amor tiende por naturaleza a difundirse, a donarse. Como una madre, que no deja nunca de amar a su hijo, aunque haya cometido un error y deba cumplir con la justicia, así Dios nunca deja de amarnos, porque somos sus hijos queridos.

El amor llama al amor. Para cambiar el corazón de una persona, en primer lugar hay que abrazarla, que sienta que es importante para nosotros y que es querida. Así comenzará a despuntar también en ella el don de la esperanza.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en modo particular a los grupos provenientes de España y América Latina. Pidamos a la Virgen María que nos dejemos guiar siempre por el amor de su Hijo. Que sepamos transmitir a los demás ese amor de Dios, para que se encienda en todos una esperanza nueva. Que el Señor los bendiga. Muchas gracias.

[00920-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A nossa esperança assenta na certeza de sermos filhos de Deus, amados, desejados por Deus. Se quisermos mudar o coração duma pessoa triste, é preciso, antes de mais nada, fazer-lhe sentir que é desejada, que é importante. Grande parte da angústia do homem de hoje nasce disto: de pensar que, se não formos fortes, atraentes e belos, ninguém porá os olhos em nós, ninguém quererá saber de nós. Muitos procuram dar nas vistas, só para preencher um vazio interior: como se fôssemos pessoas eternamente carecidas de confirmação do que somos e valemos. Imaginai um mundo onde todos procuram chamar a atenção para si mesmos, e ninguém está disposto a querer bem gratuitamente aos outros! Parece um mundo humano, mas na realidade é um inferno. Nada mais poderá fazer-nos felizes, senão a experiência do amor dado e recebido? A vida do ser humano consiste numa troca de olhares: alguém, fixando-nos nos olhos, arranca-nos o primeiro sorriso; por nossa vez, sorrindo gratuitamente a quem está fechado na tristeza, abrimos-lhe uma porta de saída. Vemos acontecer isto no filho pródigo da parábola: «Quando ainda estava longe, o pai viu-o e, enchendo-se de compaixão, correu a lançar-se-lhe ao pescoço…». Somos filhos amados de Deus. E não nos ama, por ver em nós alguma razão para isso; ama-nos porque Ele mesmo é amor, e o amor, por sua natureza, tende a difundir-se, a dar-se. Deus nem sequer faz depender o seu amor da nossa conversão: antes, esta é consequência do seu amor. Deus ama-nos mesmo quando somos pecadores. Ao criar-nos, imprimiu em nós uma beleza primordial que nenhum pecado, nenhuma opção errada poderá jamais cancelar de todo. Aos olhos do Pai do céu, seremos sempre pequenas fontes de água boa que jorram para a vida eterna.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua portoghese, in particolare a quanti sono venuti dal Brasile, invitando tutti a rimanere fedeli all’amore di Dio che troviamo in Cristo Gesù. Egli ci sfida a uscire dal nostro mondo piccolo e ristretto verso il Regno di Dio e la vera libertà. Lo Spirito Santo vi illumini affinché possiate portare la Benedizione di Dio a tutti gli uomini. La Vergine Madre vegli sul vostro cammino e vi protegga.

 

Speaker:

Dirijo uma cordial saudação aos peregrinos de língua portuguesa, especialmente a quantos vieram do Brasil, convidando todos a permanecer fiéis ao amor de Deus que encontramos em Cristo Jesus. Ele desafia-nos a sair do nosso mundo limitado e estreito para o Reino de Deus e a verdadeira liberdade. O Espírito Santo vos ilumine para poderdes levar a Bênção de Deus a todos os homens. A Virgem Mãe vele sobre o vosso caminho e vos proteja.

[00921-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، لا يمكن لأحد منا أن يعيش بدون حب. والعبوديّة السيئة التي يمكننا الوقوع فيها هي أن نعتبر أن الحب هو أمر نستحقّه. أشخاص كثيرون يريدون اليوم أن يُنظر إليهم ليملئوا فقط فراغًا داخليًّا: كما ولو كنا أشخاصًا يحتاجون لإثباتات على الدوام. خلف العديد من أشكال الحقد الاجتماعي والشغب هناك غالبًا قلب لم يتمّ التعرُّف عليه. لا يوجد أطفال سيّئون كما لا يوجد أيضًا مراهقون أشرار وإنما يوجد أشخاص تعساء. وماذا يمكنه أن يُسعدنا غير خبرة الحب الذي نعطيه ونناله؟ إن الخطوة الأولى التي يقوم بها الله تجاهنا هي خطوة حب سبّاق وغير مشروط. فالله لا يحبنا لأننا نحمل في داخلنا سببًا يولّد هذا الحب، وإنّما لأنّه محبّة، والمحبّة تتوق بطبيعتها للانتشار وبذل الذات. محبّة بنا خرج إلهنا من ذاته ليأتي للقائنا في هذه الأرض، لقد أحبّنا الله حتى عندما كنا خطأة. من منا يحب بهذه الطريقة غير من هو أب أو أم؟ فالأم تستمرّ بمحبّة ابنها حتى عندما يكون خاطئًا. وهكذا يتصرّف الله معنا أيضًا: نحن أبناؤه الأحباء! أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، لكي نغيّير قلب شخص تعيس علينا أولاً أن نعانقه ونجعله يشعر أنّه محبوب ومهمّ وسيزول الحزن عنه لأنّ المحبة تدعو المحبّة!

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, San Paolo nella Lettera ai Romani scrive: voi «avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: “Abbà! Padre!”». Mostriamo la gioia di essere figli di Dio e comportiamoci come veri figli, lasciando che Cristo ci trasformi e ci renda come Lui. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللّغةِ العربيّة، وخاصّةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، يكتب القدّيس بولس في الرسالة إلى أهل روما: أنتم "لم تَتلَقَّوا روحَ عُبودِيَّةٍ لِتَعودوا إِلى الخَوف، بل روحَ تَبَنٍّ بِه نُنادي: أَبًّا، يا أَبَتِ!" دعونا نُظهر فرح كوننا أبناء الله ولنتصرّف كأبناء حقيقيّين له ونترك المسيح يبدّلنا ويجعلنا مثله. ليبارككُم الرّبّ!

[00922-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry, nikt z nas nie może żyć bez miłości. Jej brak rodzi w sercu człowieka samotność i wewnętrzną pustkę. Niekiedy prowadzi do nienawiści społecznej i agresji. Wystarczy jednak poczucie doznanej lub ofiarowanej komuś miłości, by człowiek mógł być szczęśliwym. Bóg znając nas, wychodzi nam naprzeciw. Kocha nas w sposób uprzedzający i bezwarunkowy: nie dlatego, że zasłużyliśmy sobie na Jego miłość, ale dlatego, że On sam jest Miłością. Św. Paweł Apostoł podkreślił, że „Chrystus umarł za nas, gdyśmy byli jeszcze grzesznikami” (Rz 5, 8). W Jezusie Chrystusie byliśmy przez Boga chciani, umiłowani, upragnieni. Istnieje ktoś, kto wyrył w nas pierwotne piękno, którego żaden grzech, żadna błędna decyzja nigdy nie może całkowicie przekreślić. Podobnie własne dziecko kocha dobra matka, czy ojciec. Matka potrafi kochać syna, nawet wtedy, gdy popełni zło, jeśli np. trafi do więzienia. Dlatego chcąc przemienić serce współczesnego człowieka, często zagubionego, nieszczęśliwego, trzeba sprawić, by poczuł, że jest potrzebny, ważny, kochany. Jezus nie umarł, ani nie zmartwychwstał dla siebie samego, ale dla nas wszystkich, aby nasze grzechy zostały odpuszczone. Niech świadomość tego faktu umacnia i ożywia naszą nadzieję.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i Polacchi. San Giovanni Paolo II, nell’Enciclica Redemptor hominis ha ricordato: “L’uomo rimane per se stesso un essere incomprensibile, la sua vita è priva di senso, (…) se non s’incontra con l’amore, se non lo sperimenta e non lo fa proprio, se non vi partecipa vivamente” (n. 10). Ricordando che amore chiama amore, in modo più forte di quanto l’odio chiami la morte, non abbiamo paura dell’amore e delle sue esigenze. Rendiamolo grande, bello, responsabile nella nostra vita, così che per gli altri sia un raggio di speranza. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Serdecznie pozdrawiam pielgrzymów polskich. W encyklice „Redemptor hominis”, św. Jan Paweł II przypomniał: „Człowiek pozostaje dla siebie istotą niezrozumiałą, jego życie jest pozbawione sensu, (…) jeśli nie spotka się z miłością, jeśli jej nie dotknie i nie uczyni w jakiś sposób swoją, jeśli nie znajdzie w niej żywego uczestnictwa” (n. 10). Pamiętając, że miłość przywołuje miłość, silniej niż nienawiść przywołuje śmierć, nie lękajmy się prawdziwej miłości i jej wymagań. Czyńmy ją w naszym życiu wielką, piękną i odpowiedzialną, by była dla innych promieniem nadziei. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[00923-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua italiana

Do il benvenuto ai pellegrini di lingua italiana!

Accolgo i sacerdoti novelli della Diocesi di Brescia e li incoraggio ad essere Pastori secondo il cuore di Dio, come pure l’Associazione “Carità senza confini” della Diocesi di San Marino-Montefeltro in occasione dei venti anni di attività.

Saluto l’unione italiana ciechi di Rossano Calabro; la Fondazione Silvana Angelucci di diverse regioni italiane e l’Associazione Culturale Reatium, che commemora la figura di Papa San Zosimo. Saluto i fedeli di Corridonia, Altamura e Potenza. Un pensiero speciale ai familiari dei militari deceduti in missioni di pace: vi sono vicino con l’affetto, il conforto e l’incoraggiamento.

Saluto infine i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. Ieri abbiamo ricordato nella liturgia Sant’Antonio di Padova, “insigne predicatore e patrono dei poveri e dei sofferenti”. Cari giovani, imitate la linearità della sua vita cristiana; cari ammalati, non stancatevi di chiedere a Dio Padre con la sua intercessione ciò di cui avete bisogno; e voi, cari sposi novelli, alla sua scuola gareggiate nella conoscenza della Parola di Dio.

[00924-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0409-XX.02]