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L’Udienza Generale, 12.10.2016


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluti particolari nelle diverse lingue

Appelli del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la catechesi sulla misericordia, ha incentrato la Sua meditazione sul tema: “Le Opere di Misericordia corporali e spirituali” (cfr. Mt 25, 31-36).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto due Appelli, uno per le vittime del disumano conflitto in Siria e un altro per la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali che ricorre domani.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Nelle catechesi precedenti ci siamo addentrati poco alla volta nel grande mistero della misericordia di Dio. Abbiamo meditato sull’agire del Padre nell’Antico Testamento e poi, attraverso i racconti evangelici, abbiamo visto come Gesù, nelle sue parole e nei suoi gesti, sia l’incarnazione della Misericordia. Egli, a sua volta, ha insegnato ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi come il Padre» (Lc 6,36). È un impegno che interpella la coscienza e l’azione di ogni cristiano. Infatti, non basta fare esperienza della misericordia di Dio nella propria vita; bisogna che chiunque la riceve ne diventi anche segno e strumento per gli altri. La misericordia, inoltre, non è riservata solo a dei momenti particolari, ma abbraccia tutta la nostra esistenza quotidiana.

Come, dunque, possiamo essere testimoni di misericordia? Non pensiamo che si tratti di compiere grandi sforzi o gesti sovraumani. No, non è così. Il Signore ci indica una strada molto più semplice, fatta di piccoli gesti che hanno però ai suoi occhi un grande valore, a tal punto che ci ha detto che su questi saremo giudicati. Infatti, una pagina tra le più belle del Vangelo di Matteo ci riporta l’insegnamento che potremmo ritenere in qualche modo come il “testamento di Gesù” da parte dell’evangelista, che sperimentò direttamente su di sé l’azione della Misericordia. Gesù dice che ogni volta che diamo da mangiare a chi ha fame e da bere a chi ha sete, che vestiamo una persona nuda e accogliamo un forestiero, che visitiamo un ammalato o un carcerato, lo facciamo a Lui (cfr Mt 25,31-46). La Chiesa ha chiamato questi gesti “opere di misericordia corporale”, perché soccorrono le persone nelle loro necessità materiali.

Ci sono però anche altre sette opere di misericordia dette “spirituali”, che riguardano altre esigenze ugualmente importanti, soprattutto oggi, perché toccano l’intimo delle persone e spesso fanno soffrire di più. Tutti certamente ne ricordiamo una che è entrata nel linguaggio comune: “Sopportare pazientemente le persone moleste”. E ci sono; ce ne sono di persone moleste! Potrebbe sembrare una cosa poco importante, che ci fa sorridere, invece contiene un sentimento di profonda carità; e così è anche per le altre sei, che è bene ricordare: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, pregare Dio per i vivi e per i morti. Sono cose di tutti i giorni! “Ma io sono afflitto…”- “Ma Dio ti aiuterà, non ho tempo…”. No! Mi fermo, lo ascolto, perdo il tempo e consolo lui, quello è un gesto di misericordia e quello è fatto non solo a lui, è fatto a Gesù!

Nelle prossime Catechesi ci soffermeremo su queste opere, che la Chiesa ci presenta come il modo concreto di vivere la misericordia. Nel corso dei secoli, tante persone semplici le hanno messe in pratica, dando così genuina testimonianza della fede. La Chiesa d’altronde, fedele al suo Signore, nutre un amore preferenziale per i più deboli. Spesso sono le persone più vicine a noi che hanno bisogno del nostro aiuto. Non dobbiamo andare alla ricerca di chissà quali imprese da realizzare. È meglio iniziare da quelle più semplici, che il Signore ci indica come le più urgenti. In un mondo purtroppo colpito dal virus dell’indifferenza, le opere di misericordia sono il miglior antidoto. Ci educano, infatti, all’attenzione verso le esigenze più elementari dei nostri «fratelli più piccoli» (Mt 25,40), nei quali è presente Gesù. Sempre Gesù è presente lì. Dove c’è un bisogno, una persona che ha un bisogno, sia materiale che spirituale, Gesù è lì. Riconoscere il suo volto in quello di chi è nel bisogno è una vera sfida contro l’indifferenza. Ci permette di essere sempre vigilanti, evitando che Cristo ci passi accanto senza che lo riconosciamo. Torna alla mente la frase di Sant’Agostino: «Timeo Iesum transeuntem» (Serm., 88, 14, 13), “Ho paura che il Signore passi” e non lo riconosca, che il Signore passi davanti a me in una di queste persone piccole, bisognose e io non me ne accorga che è Gesù. Ho paura che il Signore passi e non lo riconosca! Mi sono domandato perché Sant’Agostino ha detto di temere il passaggio di Gesù. La risposta, purtroppo, è nei nostri comportamenti: perché spesso siamo distratti, indifferenti, e quando il Signore ci passa vicino noi perdiamo l’occasione dell’incontro con Lui.

Le opere di misericordia risvegliano in noi l’esigenza e la capacità di rendere viva e operosa la fede con la carità. Sono convinto che attraverso questi semplici gesti quotidiani possiamo compiere una vera rivoluzione culturale, come è stato in passato. Se ognuno di noi, ogni giorno, ne fa una di queste, questa sarà una rivoluzione nel mondo! Ma tutti, ognuno di noi. Quanti Santi sono ancora oggi ricordati non per le grandi opere che hanno realizzato ma per la carità che hanno saputo trasmettere! Pensiamo a Madre Teresa, da poco canonizzata: non la ricordiamo per le tante case che ha aperto nel mondo, ma perché si chinava su ogni persona che trovava in mezzo alla strada per restituirle la dignità. Quanti bambini abbandonati ha stretto tra le sue braccia; quanti moribondi ha accompagnato sulla soglia dell’eternità tenendoli per mano! Queste opere di misericordia sono i tratti del Volto di Gesù Cristo che si prende cura dei suoi fratelli più piccoli per portare a ciascuno la tenerezza e la vicinanza di Dio. Che lo Spirito Santo ci aiuti, che lo Spirito Santo accenda in noi il desiderio di vivere con questo stile di vita: almeno farne una ogni giorno, almeno! Impariamo di nuovo a memoria le opere di misericordia corporale e spirituale e chiediamo al Signore di aiutarci a metterle in pratica ogni giorno e nel momento nel quale vediamo Gesù in una persona che è nel bisogno.

[01620-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, par sa parole et par ses gestes, Jésus est l’incarnation de la miséricorde du Père envers nous. Mais il ne suffit pas de faire l’expérience de cette miséricorde dans notre vie, nous devons en être les signes et les instruments pour les autres. Il ne s’agit pas d’accomplir des actions difficiles, mais plutôt de petits gestes qui ont une grande valeur aux yeux du Seigneur. Ces œuvres de miséricorde corporelles et spirituelles dont nous parlerons les prochaines fois, sont des moyens concrets de vivre la miséricorde envers les personnes les plus faibles et qui sont, le plus souvent, toutes proches de nous. Au cours des siècles ces œuvres ont été mises en pratique par beaucoup de personnes simples qui ont donné ainsi un authentique témoignage de leur foi. Véritable remède contre le virus de l’indifférence, les œuvres de miséricorde réveillent en nous l’exigence et la capacité de rendre vive et opérante notre foi par la charité.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i fedeli di lingua francese, in particolare i pellegrinaggi delle Diocesi di Quimper, Le Havre e Cahors, accompagnati dai loro vescovi, lo Studium di Notre Dame de Vie, il Liceo San Giovanni Hulst di Versailles, come pure i pellegrini venuti da Haïti, dalla Repubblica Democratica del Congo e dalla Svizzera.

Cari pellegrini, attraverso la carità che essi esprimono, dei semplici gesti di misericordia possono compiere una vera rivoluzione culturale di cui il nostro mondo indifferente ha bisogno. Lasciamo che lo Spirito Santo accenda in noi il desiderio di portare agli altri la tenerezza e la prossimità di Dio. Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les personnes de langue française, en particulier les pèlerinages des diocèses de Quimper, du Havre et de Cahors accompagnés de leurs évêques, le Studium de Notre Dame de Vie, le Lycée Saint Jean Hulst de Versailles, ainsi que les pèlerins venus de Haïti, de la République Démocratique du Congo et de Suisse.

Chers pèlerins, par la charité qu’ils expriment, de simples gestes de miséricorde peuvent accomplir une véritable révolution culturelle dont notre monde indifférent a besoin. Laissons le Saint Esprit allumer en nous le désir de porter aux autres la tendresse et la proximité de Dieu. Que Dieu vous bénisse!

[01621-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: During this Holy Year of Mercy, we have reflected on God’s mercy, revealed especially in the incarnation of his Son, and on our duty, as followers of Jesus, to be “merciful like the Father”. In Saint Matthew’s Gospel, the Lord tells us that we will be judged by the mercy we show to him, present in the least of our brothers and sisters. His words have inspired the seven traditional “corporal” works of mercy – feeding the hungry, giving drink to the thirsty, clothing the naked, welcoming the stranger, healing the sick, visiting the imprisoned and burying the dead. The Church’s tradition also adds seven “spiritual” works of mercy – counseling the doubtful, instructing the ignorant, admonishing sinners, comforting the afflicted, forgiving offences, bearing patiently those who do us ill, and praying for the living and the dead. As expressions of living faith, these works are often carried out quietly and with simple gestures. Yet, as Saints like Mother Teresa of Calcutta show us, they reveal the merciful face of Christ and can change the culture around us. Let us keep them always in mind and strive to practice them daily.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Jersey, Irlanda, Danimarca, Ghana, Namibia, Nigeria, Australia, Nuova Zelanda, Indonesia, Giappone, Malaysia, Filippine e Stati Uniti d’America. Con fervidi auguri che il presente Giubileo della Misericordia sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su voi tutti la gioia e la pace del Signore Gesù!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, particularly those from England, Jersey, Ireland, Denmark, Ghana, Namibia, Nigeria, Australia, New Zealand, Indonesia, Japan, Malaysia, the Philippines and the United States of America. With prayerful good wishes that the present Jubilee of Mercy will be a moment of grace and spiritual renewal for you and your families, I invoke upon all of you joy and peace in our Lord Jesus Christ.

[01622-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern,

in den vergangenen Katechesen haben wir uns mit dem Geheimnis des göttlichen Erbarmens befasst. Jesus macht durch seine Worte und Taten die Barmherzigkeit des himmlischen Vaters sichtbar. Er lädt uns ein, seine Barmherzigkeit persönlich anzunehmen und an die Menschen, denen wir im Alltag begegnen, weiter zu verschenken. Auf diese Weise treten wir in eine tiefe Gemeinschaft mit Christus und dürfen geradezu sein „Angesicht“ sehen. Das, was wir dem geringsten Menschen getan haben, das haben wir ihm getan. Bezugnehmend auf Jesu Gleichnis vom Weltgericht zählt die Kirche sieben leibliche Werke der Barmherzigkeit: Hungrige speisen, Durstigen zu trinken geben, Fremde beherbergen, Nackte kleiden, Kranke pflegen, Gefangene besuchen, Tote bestatten. Gleichermaßen wichtig sind die geistigen Werke der Barmherzigkeit, die das Innere der Person berühren und deshalb eine große Nähe zu unseren Mitmenschen hervorbringen können. Es sind dies: Unwissende lehren, Zweifelnden recht raten, Trauernde trösten, Sünder zurechtweisen, Beleidigern gern verzeihen, Lästige geduldig ertragen, für Lebende und Verstorbene beten. Die leiblichen wie die geistigen Werke der Barmherzigkeit sind ein wirksames Mittel gegen den Virus der Gleichgültigkeit, der unsere heutige Gesellschaft befallen hat. Sie helfen uns, aufmerksam gegenüber unseren Mitmenschen in ihren materiellen und inneren Nöten zu sein.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca, in particolare ai gruppi delle Diocesi di Köln, Essen, Münster e Speyer, accompagnati dai loro Vescovi, nonché ai seminaristi di Mainz e ai giovani di Trier, come pure ai familiari e amici dei neopresbiteri del Collegio Germanico e Ungarico. La Vergine Maria, alla cui intercessione ci affidiamo nella preghiera del Santo Rosario, vi accompagni sempre.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an die Pilger und Besucher deutscher Sprache, besonders an die Gruppen der Diözesen Köln, Essen, Münster und Speyer in Begleitung ihrer Bischöfe, sowie an die Seminaristen aus Mainz und die Jugendlichen aus Trier wie auch an die Familien und Freunde der Neupriester des Collegium Germanicum et Hungaricum. Immer begleite euch die Jungfrau Maria, deren Fürsprache bei Gott wir uns besonders im Rosenkranzgebet anvertrauen.

[01623-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En las catequesis anteriores hemos reflexionado sobre el misterio de la misericordia de Dios, desde el actuar del Padre en el Antiguo Testamento hasta el de Jesús, quien a través de las narraciones evangélicas, se nos muestra, en sus palabras y en sus gestos, como la encarnación de la misma de la Misericordia.

No es suficiente haber experimentado la misericordia de Dios en nuestra vida, debemos ser su signo e instrumento a través de pequeños gestos concretos. Estos tienen valor a los ojos del Señor, hasta el punto de ser el criterio sobre el que seremos juzgados. La Iglesia ha llamado a estos pequeños gestos «obras de misericordia corporales y espirituales», que tocan las exigencias más importantes y esenciales de las personas.

En un mundo donde reina la indiferencia, las obras de misericordia son el mejor antídoto contra ella, porque nos educan a estar atentos a las necesidades más elementales de nuestros «hermanos más pequeños» y más vulnerables. En las próximas catequesis meditaremos sobre cada una de estas obras, que son el modo concreto de vivir la misericordia, y hacer nuestra fe viva y operosa con la caridad.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los provenientes de España y Latinoamérica. Que el Espíritu Santo encienda en nosotros el deseo de practicar las obras de misericordia, para que nuestros hermanos sientan presente a Jesús, que no los abandona en sus necesidades sino que se hace cercano y los abraza con ternura. Muchas gracias.

[01624-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Não basta experimentar a misericórdia de Deus; é preciso que a pessoa que a recebe se torne também sinal e instrumento dela para os outros. E como poderemos ser testemunhas de misericórdia? Não pensemos que se trata de realizar grandes esforços ou gestos sobre-humanos. Jesus indica-nos uma estrada muito mais simples, feita de gestos pequenos mas de tão grande valor a olhos d’Ele que sobre tais gestos seremos julgados: dar de comer a quem tem fome, dar de beber a quem tem sede, vestir os nus, dar pousada aos peregrinos, assistir aos enfermos, visitar os presos, enterrar os mortos. A Igreja chama-lhes obras de misericórdia corporal, porque socorrem as pessoas nas suas necessidades materiais. Mas temos também as sete obras de misericórdia espiritual: dar bons conselhos, ensinar os ignorantes, corrigir os que erram, consolar os tristes, perdoar as injúrias, suportar com paciência as fraquezas do nosso próximo, rezar a Deus por vivos e defuntos. Estas obras são o modo concreto de viver a misericórdia. Não devemos andar à procura de grandes empreendimentos e obras; o melhor é começar pelas mais simples que o Senhor nos aponta como sendo as mais urgentes. Santa Teresa de Calcutá é recordada não tanto pelas muitas casas que abriu no mundo, como sobretudo porque se inclinava sobre cada pessoa que encontrava abandonada no meio da estrada para lhe devolver a dignidade. O melhor antídoto para um mundo ferido pelo vírus da indiferença é praticar as obras de misericórdia.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, vi saluto cordialmente tutti, con una menzione speciale per il gruppo di Cabanelas e Cervães, di São Paulo e per i membri della Comunità Shalom. Impariamo di nuovo a memoria le opere di misericordia e chiediamo al Signore di aiutarci a metterle in pratica ogni giorno. Su di voi e sulle vostre famiglie, scenda, misericordiosa, la Benedizione di Dio.

Speaker:

Amados peregrinos de língua portuguesa, saúdo-vos cordialmente a todos, com menção especial para o grupo de Cabanelas e Cervães, de São Paulo e para os membros da Comunidade Shalom. Voltemos a aprender de cor as obras de misericórdia e peçamos ao Senhor que nos ajude a pô-las em prática. Sobre vós e vossas famílias, desça, misericordiosa, a Bênção de Deus.

[01625-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

 

Speaker:

أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، لقد تأمّلنا في التعاليم السابقة حول عمل الآب في العهد القديم وكيف جسّد يسوع الرّحمة من خلال كلماته وتصرّفاته. لكن في الواقع لا يكفي أن نختبر رحمة الله في حياتنا؛ وإنّما ينبغي على كلّ من ينالها أن يصبح علامة وأداة لها من أجل الآخرين. فكيف يمكننا إذًا أن نكون شهود رحمة؟ إنَّ الأمر لا يتعلّق بالقيام بمجهود كبير أو بتصرّفات خارقة، وإنما بتصرّفات صغيرة ولكنّها تحمل في عيني الرب قيمة كبيرة لدرجة أنّه قال لنا بأنّنا سندان عليها، وفي هذا السياق يقول لنا يسوع إنّه في كلّ مرّة نطعم جائعًا ونسقي عطشانًا ونكسو شخصًا عريانًا ونستقبل غريبًا ونزور مريضًا أو سجينًا فنحن نصنعه له. لذلك سمّت الكنيسة هذه التصرُّفات "أعمال الرّحمة الجسديّة" لأنّها تُنقذ الأشخاص في حاجاتهم الماديّة. ففي عالم للأسف ضربه فيروس اللاّمبالاة تشكّل أعمال الرّحمة الترياق الأفضل، لأنها تربّينا على التنبّه للحاجات الأساسيّة "لإِخوتنا هؤُلاءِ الصِّغار"، الذين يكون يسوع حاضرًا فيهم. وبالتالي توقظ أعمال الرّحمة فينا الضرورة والقدرة على جعل الإيمان مع المحبّة حيًّا وفاعلاً. كم من القدّيسين لا تزال ذكراهم حاضرة لا بسبب الأعمال الكبيرة التي قاموا بها وإنّما بسبب المحبّة التي عرفوا كيف ينقلونها! أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، إن أعمال الرّحمة هذه ملامح وجه يسوع المسيح الذي يعتني بإخوته الصّغار ليحمل لكلّ واحد منهم حنان الله وقربه. لنطلب من الربّ إذًا أن يساعدنا لنعيشها يوميًّا.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare al Vicario Generale della Custodia di Terra Santa, Fra Dobromir Jasztal con gli operai che restaurano la Basilica della Natività di Betlemme. Cari fratelli e sorelle, le opere di misericordia sono al cuore della nostra fede in Dio, riscopriamole e incarniamole nella nostra vita. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، النائب العام لحراسة الأرض المقدّسة، الأخ دوبرومير يَشتَل برفقة العمال الذين يقومون بأعمال الترميم في كنيسة المهد في بيت لحم. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، إن أعمال الرحمة هي من صُلب إيماننا بالله، لنكتشفها مجدّدًا ولنجسّدها في حياتنا. ليبارككُم الرب!

[01626-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Dzisiejsza katecheza otwiera cykl rozważań na temat uczynków miłosierdzia. Jedna z najpiękniejszych kart Ewangelii św. Mateusza przynosi nam nauczanie, które możemy uważać za swego rodzaju „testament Jezusa”. Jezus mówi, że za każdym razem, kiedy karmimy głodnych i poimy spragnionych, kiedy przyodziewamy osobę nagą i przyjmujemy obcego, kiedy odwiedzamy chorego albo więźnia, czynimy to Jemu samemu (por. Mt 25,31- 46). Kościół nazwał te gesty „uczynkami miłosierdzia co do ciała”, ​​ponieważ odpowiadają na potrzeby materialne.

Jest też siedem innych uczynków miłosierdzia, zwanych „co do ducha”, które dotyczą potrzeb równie ważnych, często powodujących większe cierpienia. Chodzi o poczucie krzywdy, zwątpienie, grzech, strapienie, potrzebę modlitewnego wsparcia…

Kościół przedstawia te gesty dobroci jako konkretny sposób przeżywania miłosierdzia. Przez wieki realizowało je wielu zwyczajnych ludzi, dając w ten sposób autentyczne świadectwo wiary. Nie musimy spełniać wielkich dzieł. Można zaczynać od najprostszych, jakie Pan nam wskazuje jako najpilniejsze. W świecie dotkniętym obojętności, uczynki miłosierdzia budzą wrażliwość na najbardziej elementarne potrzeby naszych „braci najmniejszych” (Mt 25,40), w których obecny jest Jezus.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini polacchi. Fratelli e sorelle, mentre viviamo l’Anno Giubilare della Misericordia e beneficiamo dei doni dell’amore di Dio, chiediamo allo Spirito Santo di accendere in noi il desiderio di compiere ogni giorno le opere di misericordia corporali e spirituali, affinché rispondiamo a quest’amore, portandolo ai più bisognosi. Ricordiamoci che tutto ciò che facciamo ai fratelli, lo facciamo a Cristo stesso che è in loro. La sua benedizione vi accompagni sempre!

Speaker:

Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Bracia i siostry, przeżywając Jubileuszowy Rok Miłosierdzia i korzystając z darów Bożej miłości, prośmy Ducha Świętego, aby rozpalał w nas pragnienie spełniania każdego dnia uczynków miłosierdzia co do ciała i co do duszy, abyśmy odpowiadali na tę miłość, niosąc ją najbardziej potrzebującym. Pamiętajmy, że wszystko, co czynimy braciom, czynimy samem Chrystusowi, który w nich jest. Niech Jego błogosławieństwo stale wam towarzyszy!

[01627-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Saluti particolari nelle diverse lingue

In lingua slovacca

Con affetto do il benvenuto ai pellegrini slovacchi, specialmente ai gruppi parrocchiali.
Cari fratelli e sorelle, il Santo Rosario è preghiera di comunione. Vi invito a rafforzare questa unione con Cristo, con sua Madre Maria e con i fratelli. Vi affido tutti alla materna intercessione della Madonna del Rosario. Con questo augurio benedico voi ed i vostri cari.
Sia lodato Gesù Cristo!

Sláskou vítam slovenských pútnikov, osobitne farské skupiny.
Bratia a sestry, posvätný ruženec je modlitbou spoločenstva. Pozývam vás posilňovať túto jednotu sKristom, s jeho Matkou Máriou imedzi sebou navzájom. Všetkých vás zverujem materinskému príhovoru Panny Márie Ružencovej. Stýmto želaním žehnám vás ivašich drahých.
Pochválený buď Ježiš Kristus!

[01629-IT.01] [Testo originale: Slovacco]

In lingua ungherese

Saluto cordialmente i pellegrini ungheresi di Budapest, di Lövéte e di Brasov dell'Arcidiocesi di Alba Iulia, che sono venuti per l'ordinazione diaconale degli alunni del Pontificio Collegio Germanico-Ungarico. Isten éltessen!
Oggi ho parlato delle opere di misericordia. Invocando la celeste intercessione della Regina Hungariae, per ottenere le grazie speciali dell'Anno della Misericordia, imparto di cuore a voi ed ai vostri cari la Benedizione Apostolica.

Szeretettel köszöntöm a magyar zarándokat, akik Budapestről, Lövétéről és Brassóból érkeztek a Pápai Germanico-Hungaricum Kollégium növendékeinek diakónus szentelésére. Isten éltessen!
Ma az irgalmasság cselekedeteiről beszéltem. Kérve Magyarok Nagyasszonya közbenjárását az Irgalmasság Szent Éve speciális kegyelmeiben való részesedésre, szívből adom Kedves Mindannyiotokra és családtagjaitokra apostoli áldásomat.

[01632-IT.01] [Testo originale: Ungherese]

In lingua italiana

Cari pellegrini di lingua italiana: benvenuti!

Sono lieto di accogliere i fedeli delle Diocesi di Cremona, Pescia, Anagni-Alatri e Conversano-Monopoli, accompagnati dai rispettivi Pastori, e li esorto a trarre frutto dal Giubileo che stiamo celebrando, per essere annunziatori del Vangelo con una coerente testimonianza di vita. Saluto le Suore di Santa Elisabetta, qui convenute in occasione del Capitolo Generale, ed auspico che il carisma di fondazione venga riscoperto nella prospettiva della Divina Misericordia. Saluto i giovani del Festival del Folklore di Cori; i partecipanti alla Conferenza Europea delle Radio Cristiane e la Fondazione Opera Santa Rita di Prato con il Vescovo Mons. Franco Agostinelli. Il passaggio della Porta Santa sia un atto di fede personale e comunitario, e stimoli tutti all’esercizio delle opere di misericordia nei propri ambienti.

Rivolgo un saluto speciale agli organizzatori e ai partecipanti alla “Partita per la pace e la solidarietà” che si terrà questa sera allo Stadio Olimpico.

Porgo un saluto infine ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Ieri abbiamo celebrato la memoria di San Giovanni XXIII. Invocate la sua celeste intercessione, cari giovani, per imitare la dolcezza del suo amore paterno; pregatelo nei momenti della croce e della sofferenza, cari ammalati, per affrontare le difficoltà con la stessa sua mansuetudine; imparate da Lui, cari sposi novelli, l’arte dell’educare i figli con la tenerezza e con l’esempio.

[01628-IT.02] [Testo originale: Italiano]

Appelli del Santo Padre

Appello per la Siria

Voglio sottolineare e ribadire la mia vicinanza a tutte le vittime del disumano conflitto in Siria. È con un senso di urgenza che rinnovo il mio appello, implorando, con tutta la mia forza, i responsabili, affinché si provveda a un immediato cessate il fuoco, che sia imposto e rispettato almeno per il tempo necessario a consentire l’evacuazione dei civili, soprattutto dei bambini, che sono ancora intrappolati sotto i bombardamenti cruenti.

[01631-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Appello per la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali

Domani, 13 ottobre, ricorre la Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali, che quest’anno propone il tema: “Ridurre la mortalità”. Infatti i disastri naturali potrebbero essere evitati o quanto meno limitati, poiché i loro effetti sono spesso dovuti a mancanze di cura dell’ambiente da parte dell’uomo. Incoraggio pertanto a unire gli sforzi in modo lungimirante nella tutela della nostra casa comune, promuovendo una cultura di prevenzione, con l’aiuto anche delle nuove conoscenze, riducendo i rischi per le popolazioni più vulnerabili.

[01630-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0728-XX.02]