Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Saluto ai partecipanti al Giubileo delle Forze Armate e di Polizia
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
Saluto in lingua italiana
Questa mattina, alle ore 10.00, si è svolta in Piazza San Pietro la quinta Udienza giubilare, incontro che Papa Francesco ha stabilito di tenere di sabato per i pellegrini e i fedeli che giungono a Roma per il Giubileo della Misericordia.
Nel discorso in lingua italiana il Papa ha incentrato la Sua meditazione su un aspetto essenziale della misericordia: la riconciliazione (brano biblico 2Cor 5, 20-21) ed ha poi rivolto un saluto ai partecipanti al Giubileo delle Forze Armate e di Polizia.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Giubilare si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Catechesi del Santo Padre in lingua italiana
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Oggi desidero riflettere con voi su un aspetto importante della misericordia: la riconciliazione. Dio non ha mai mancato di offrire il suo perdono agli uomini: la sua misericordia si fa sentire di generazione in generazione. Spesso riteniamo che i nostri peccati allontanino il Signore da noi: in realtà, peccando, noi ci allontaniamo da Lui, ma Lui, vedendoci nel pericolo, ancora di più ci viene a cercare. Dio non si rassegna mai alla possibilità che una persona rimanga estranea al suo amore, a condizione però di trovare in lei qualche segno di pentimento per il male compiuto.
Con le nostre sole forze non ce la facciamo a riconciliarci con Dio. Il peccato è davvero un’espressione di rifiuto del suo amore, con la conseguenza di rinchiuderci in noi stessi, illudendoci di trovare maggiore libertà e autonomia. Ma lontano da Dio non abbiamo più una meta, e da pellegrini in questo mondo diventiamo “erranti”. Un modo di dire comune è che, quando pecchiamo, noi “voltiamo le spalle a Dio”. E’ proprio così; il peccatore vede solo sé stesso e pretende in questo modo di essere autosufficiente; perciò, il peccato allarga sempre di più la distanza tra noi e Dio, e questa può diventare un baratro. Tuttavia, Gesù viene a cercarci come un bravo pastore che non è contento fino a quando non ha ritrovato la pecora perduta, come leggiamo nel Vangelo (cfr Lc 15,4-6). Lui ricostruisce il ponte che ci ricongiunge al Padre e ci permette di ritrovare la dignità di figli. Con l’offerta della sua vita ci ha riconciliati col Padre e ci ha donato la vita eterna (cfr Gv 10,15).
«Lasciatevi riconciliare con Dio!» (2 Cor 5,20): il grido che l’apostolo Paolo rivolse ai primi cristiani di Corinto, oggi con la stessa forza e convinzione vale per tutti noi. Lasciamoci riconciliare con Dio! Questo Giubileo della Misericordia è un tempo di riconciliazione per tutti. Tante persone vorrebbero riconciliarsi con Dio ma non sanno come fare, o non si sentono degni, o non vogliono ammetterlo nemmeno a sé stessi. La comunità cristiana può e deve favorire il ritorno sincero a Dio di quanti sentono la sua nostalgia. Soprattutto quanti compiono il «ministero della riconciliazione» (2 Cor 5,18) sono chiamati ad essere strumenti docili allo Spirito Santo perché là dove ha abbondato il peccato possa sovrabbondare la misericordia di Dio (cfr Rm 5,20). Nessuno rimanga lontano da Dio a causa di ostacoli posti dagli uomini! E questo vale anche – e lo dico sottolineandolo – per i confessori - è valido per loro -: per favore, non mettere ostacoli alle persone che vogliono riconciliarsi con Dio. Il confessore deve essere un padre! E’ al posto di Dio Padre! Il confessore deve accogliere le persone che vengono da lui per riconciliarsi con Dio e aiutarli nel cammino di questa riconciliazione che stiamo facendo. E’ un ministero tanto bello: non è una sala di tortura né un interrogatorio, no, è il Padre che riceve e accoglie questa persona e perdona. Lasciamoci riconciliare con Dio! Tutti noi! Questo Anno Santo sia il tempo favorevole per riscoprire il bisogno della tenerezza e della vicinanza del Padre per ritornare a Lui con tutto il cuore.
Fare esperienza della riconciliazione con Dio permette di scoprire la necessità di altre forme di riconciliazione: nelle famiglie, nei rapporti interpersonali, nelle comunità ecclesiali, come pure nelle relazioni sociali e internazionali. Qualcuno mi diceva, nei giorni scorsi, che nel mondo ci sono più nemici che amici, e credo che avesse ragione. Ma no, facciamo ponti di riconciliazione anche fra noi, incominciando dalla stessa famiglia. Quanti fratelli hanno litigato e si sono allontanati soltanto per l’eredità. Questo non va! Quest’anno è l’anno della riconciliazione, con Dio e fra noi! La riconciliazione infatti è anche un servizio alla pace, al riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone, alla solidarietà e all’accoglienza di tutti.
Accettiamo, dunque, l’invito a lasciarci riconciliare con Dio, per diventare nuove creature e poter irradiare la sua misericordia in mezzo ai fratelli, in mezzo alla gente.
Saluto ai partecipanti al Giubileo delle Forze Armate e di Polizia
Con gioia do il mio benvenuto ai rappresentanti delle forze armate e delle polizie, provenienti da tante parti del mondo, venuti in pellegrinaggio a Roma in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia. Le forze dell’ordine – militari e polizia – hanno per missione di garantire un ambiente sicuro, affinché ogni cittadino possa vivere in pace e serenità. Nelle vostre famiglie, nei vari ambiti in cui operate, siate strumenti di riconciliazione, costruttori di ponti e seminatori di pace. Siete infatti chiamati non solo a prevenire, gestire, o porre fine ai conflitti, ma anche a contribuire alla costruzione di un ordine fondato sulla verità, sulla giustizia, sull’amore e sulla libertà, secondo la definizione di pace di San Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris (nn.18 ss).
L’affermazione della pace non è impresa facile, soprattutto a causa della guerra, che inaridisce i cuori e accresce violenza e odio. Vi esorto a non scoraggiarvi. Proseguite il vostro cammino di fede e aprite i vostri cuori a Dio Padre misericordioso che non si stanca mai di perdonarci. Di fronte alle sfide di ogni giorno, fate risplendere la speranza cristiana, che è certezza della vittoria dell’amore sull’odio e della pace sulla guerra.
[00699-IT.01] [Testo originale: Italiano]
Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue
In lingua francese
Speaker
Frères et sœurs, la réconciliation est un aspect important de la miséricorde. Dieu ne se résigne pas à la possibilité qu’une personne demeure étrangère à son amour, à condition de trouver en elle quelque signe de repentir pour le mal accompli. Mais nous ne pouvons pas nous réconcilier avec Dieu par nos propres forces. Quand nous péchons, nous tournons le dos à Dieu. Mais Jésus vient nous chercher comme un pasteur insatisfait tant qu’il n’a pas retrouvé la brebis perdue. C’est lui qui reconstruit le pont qui nous relie à Dieu et nous permet de retrouver la dignité de fils. Cette Année Sainte est le temps favorable pour redécouvrir notre besoin de la tendresse et de la proximité de Dieu et revenir à lui de tout notre cœur. Faire l’expérience de la réconciliation avec Dieu permet de découvrir toutes les autres formes de réconciliation, dans les familles, dans l’Eglise, dans les relations interpersonnelles, sociales et internationales.
Je souhaite la bienvenue aux représentants des forces armées et de police, venant de nombreux pays à l’occasion du Jubilé de la Miséricorde. Vous êtes appelés à construire un ordre fondé sur la justice, l’amour et la liberté. Consolider la paix n’est pas facile. Ne vous découragez pas. Face aux défis d’aujourd’hui, faites resplendir l’espérance chrétienne qui est certitude de la victoire de l’amour sur la haine et de la paix sur la guerre.
Santo Padre
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i militari qui convenuti per il pellegrinaggio giubilare, e la scuola di evangelizzazione di Paray-le-Monial. Vi esorto a lasciarvi riconciliare con Dio e ad essere ovunque artigiani di riconciliazione, costruttori di ponti e seminatori di pace. Dio vi benedica!
Speaker:
Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les militaires venus en pèlerinage jubilaire et l’école d’évangélisation de Paray-le-Monial. Je vous invite à vous laisser réconcilier avec Dieu et à être partout des artisans de réconciliation, des constructeurs de ponts et des semeurs de paix. Que Dieu vous bénisse!
[00700-FR.01] [Texte original: Français]
In lingua inglese
Speaker:
Dear Brothers and Sisters: During this Holy Year of Mercy, we are invited to take up Saint Paul’s exhortation to “be reconciled to Christ” (2 Cor 5:20). God constantly offers us his forgiveness; in our sinfulness we can only return to him by freely accepting his grace. For this, he has given us his Son Jesus, whose cross is a bridge leading us back to the Father. This Holy Year is a time for each of us to accept this offer of reconciliation and, in our communities, to bring it to the world around us. Being reconciled with God not only brings inner healing and peace, but also impels us to work for reconciliation within society at every level, and thus contribute to the building of a global culture of peace, justice and solidarity.
For this reason I am particularly pleased to welcome the members of the armed forces and police from throughout the world who are with us today. Dear friends, your demanding work is above all a service to peace, security and reconciliation in society. I encourage you never to lose heart before the difficulties and conflicts you encounter, but to grow always in faith and trust in God’s loving help. Thus you will be signs of Christian hope, with its certainty that love conquers evil and that peace triumphs over violence and war.
Santo Padre:
Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente i rappresentanti delle forze armate e delle polizie da Canada, Kenya, Corea del Sud, Filippine e Stati Uniti d’America, nonché i gruppi di pellegrini provenienti dalla Scozia e dagli Stati Uniti. Nella gioia del Signore Risorto, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!
Speaker:
I greet the English-speaking visitors taking part in today’s Audience, particularly those from the armed forces and police agencies who have come from Canada, Kenya, Korea, the Philippines and the United States of America. I also greet the pilgrimage groups from Scotland and the United States. In the joy of the Risen Lord, I invoke upon you and your families the loving mercy of God our Father. May the Lord bless you all!
[00701-EN.01] [Original text: English]
In lingua tedesca
Speaker:
Liebe Brüder und Schwestern,
ein wichtiger Aspekt der Barmherzigkeit ist die Versöhnung. Gott ist immer bereit, Vergebung zu schenken. Er geht uns nach, auch wenn wir uns durch unsere Sünden von ihm entfernt haben. Die Sünde ist Ausdruck der Verweigerung seiner Liebe. Sie hat zur Folge, dass wir nur noch uns selber sehen und uns dabei einbilden, wir würden mehr Freiheit finden. In Wirklichkeit aber verschließen wir uns in uns selbst. „Lasst euch mit Gott versöhnen!“ (2 Kor 5,20), ruft der Apostel Paulus der Gemeinde von Korinth wie auch uns zu. Das Heilige Jahr der Barmherzigkeit ist ein günstiger Moment, wieder neu zu entdecken, dass wir alle die Nähe des Vaters brauchen, um mit ganzem Herzen zu ihm zurückzukehren.
Einen herzlichen Gruß richte ich an die Soldaten und Mitglieder der Sicherheitskräfte, die aus Anlass des außerordentlichen Jubiläums der Barmherzigkeit nach Rom gepilgert sind. Diese schöne Erfahrung stärke in euch allen das Bewusstsein, dass ihr mit eurem Beruf nicht nur die öffentliche Ordnung schützt, sondern auch der Versöhnung dienen könnt. Die Versöhnung ist nämlich ein Dienst für den Frieden, für die Anerkennung der Grundrechte des Menschen, für die Solidarität und für die Annahme aller. Jesus Christus zeigt uns mit seinem Leben und mit seiner Hingabe am Kreuz, dass stets die Liebe den Hass und der Friede die Zwietracht überwindet.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i fratelli e le sorelle di lingua tedesca, in particolare i militari convenuti per il loro giubileo. Il vostro pellegrinaggio a Roma vi fortifichi a proseguire il vostro cammino di fede e ad aprire i vostri cuori a Dio Padre misericordioso che non si stanca mai di perdonarci. Il Signore benedica voi e le vostre famiglie.
Speaker:
Herzlich grüße ich die Brüder und Schwestern deutscher Sprache, insbesondere die Soldaten, die zu ihrem Jubiläum gekommen sind. Eure Wallfahrt nach Rom stärke euch, dass ihr auf eurem Glaubensweg voranschreitet und eure Herzen Gott, dem barmherzigen Vater, öffnet, der nie müde wird, uns zu vergeben. Der Herr segne euch und eure Familien.
[00702-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]
In lingua spagnola
Queridos hermanos y hermanas:
Uno de los aspectos importantes de la misericordia es la reconciliación. Dios nunca nos deja de ofrecer su perdón; no son nuestros pecados los que nos alejan del Señor, sino que nosotros somos, pecando, quienes nos alejamos. Al pecar «le damos la espalda» y crece así la distancia entre él y nosotros. Jesús, como Buen Pastor no se alegra hasta que no encuentra a la oveja perdida. Él reconstruye el puente que nos reconduce al Padre y nos permite reencontrar la dignidad de hijos.
Este Jubileo de la Misericordia es para todos un tiempo favorable para descubrir la necesidad de la ternura y cercanía del Padre y retornar a él con todo el corazón.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los Ordinarios y Delegados Militares, asistentes espirituales y miembros de las fuerzas armadas y de policía, con sus familias, provenientes de Argentina, Bolivia, Colombia, Ecuador, España, Guatemala, Perú, México y República Dominicana.
Invito a todos a que en cada uno de los diversos ambientes en los que se mueven, sean instrumentos de reconciliación y sembradores de paz; y continúen por el camino de la fe abriendo el corazón a Dios Padre misericordioso que no se cansa nunca de perdonar. Ante los retos de cada día, hagan resplandecer la esperanza cristiana, que es certeza de la victoria de amor ante el odio y de la paz ante la guerra. Muchas gracias.
[00703-ES.01] [Texto original: Español]
In lingua portoghese
Speaker:
A reconciliação é um aspecto importante da misericórdia de Deus, que não quer ninguém distante do seu amor. De fato, quando pecamos, pensamos que Deus se afasta de nós, mas, na verdade, somos nós que Lhe “damos as costas”, pois rejeitamos o seu amor, ficamos fechados em nós mesmos, iludidos por uma falsa promessa de mais liberdade e autonomia. Porém, Jesus, o Bom Pastor, não se cansa de vir atrás da ovelha perdida, oferecendo-nos a reconciliação com Deus: ao dar-nos a sua vida, Ele nos reconciliou com o Pai. Este Jubileu da Misericórdia é um tempo de reconciliação para todos. Hoje vivem-no de forma especial as forças de ordem, os militares e os policiais, cuja missão é garantir um ambiente seguro para todos, não só evitando conflitos, mas construindo pontes e semeando a paz. Todos nós somos convidados a experimentar a ternura e a proximidade de nosso Pai celestial, deixando-nos reconciliar e ajudando os outros a se reconciliarem.
Santo Padre:
Cari pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Vi saluto come membri di questa famiglia che è la Chiesa, chiedendovi di rinnovare il vostro impegno, affinché le vostre comunità diventino sempre più luoghi accoglienti, dove si fa esperienza della misericordia e del perdono di Dio. La Madonna protegga ognuno di voi, e il Signore vi benedica tutti!
Speaker:
Queridos peregrinos de língua portuguesa, sede bem-vindos! Saúdo-vos como membros desta família que é a Igreja, pedindo-vos que renoveis o vosso compromisso para que as vossas comunidades sejam lugares sempre mais acolhedores, onde se faz experiência da misericórdia e do perdão de Deus. Que Nossa Senhora proteja a cada um de vós, e o Senhor vos abençoe a todos!
[00704-PO.01] [Texto original: Português]
In lingua araba
Speaker:
أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، أرغب اليوم بالتأمُّل معكم حول جانب مهمّ من الرّحمة: المصالحة. غالبًا ما نعتبر أن خطايانا تُبعد الرّبّ عنّا: ولكن في الواقع، من خلال خطيئتنا، نحن نبتعد عنه، أمّا هو، وإذ يرانا في خطر يذهب أكثر بحثًا عنّا. فالله لا يستسلم أبدًا لإمكانيّة أن يبقى أيُّ شخصٍ غريبًا عن محبّته، شرط أن يجد فيه بعض علامات التّوبة على الشّرّ الذي قام به. لكن لا يمكننا أن نتصالح مع الله بواسطة قوانا فقط، لذلك، يأتي يسوع ليبحث عنّا كراع صالح ويعيد بناء الجّسر الذي يجمعنا بالآب ويسمح لنا بأن نجد مجدّدًا كرامة الأبناء. "دعوا الله يُصالحكم!": الصّرخة التي وجّهها بولس الرّسول لمسيحيّي كورنتس الأوائل، تصلح لنا اليوم جميعًا بالقوّة والقناعة عينهما. ويوبيل الرّحمة هذا هو زمن مصالحة للجميع لكي لا يبقينَّ أحد بعيدًا عن الله بسبب الحواجز التي يضعها البشر! لتكن هذه السّنة المقدّسة زمنًا ملائمًا لإعادة اكتشاف الحاجة لحنان الآب وقربه وللعودة إليه بملئ القلب. لنقبل إذًا الدّعوة بأن ندع الله يصالحنا لنصبح خلائق جديدة ونتمكّن من أن نعكس شعاع رحمته في وسط الإخوة.
Santo Padre:
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, “Lasciatevi riconciliare con Dio” permettiamogli di perdonarci, con fiducia, perché “Dio è più grande del nostro cuore”, Egli vince il peccato e ci rialza dalle miserie. Sta a noi riconoscerci bisognosi di misericordia: e Lui stesso ci offrirà una vita nuova e gioiosa. Il Signore vi benedica!
Speaker:
أُرحّبُ بالحجّاجِ النّاطقينَ باللّغةِ العربيّة، وخاصّةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، "دعوا الله يُصالحكم"، ولنسمح له بثقة أن يغفر لنا لأنَّ "اللهَ أَكبَرُ مِن قَلْبِنا"، هو ينتصر على الخطيئة ويرفعنا من بؤسنا. يكفي أن نعترف بحاجتنا إلى الرّحمة وهو سيقدّم لنا حياة جديدة وفرِحَة، ليبارككُم الربّ!
[00705-AR.01] [Testo originale: Arabo]
In lingua polacca
Speaker:
Dzisiaj zatrzymujemy się nad ważnym aspektem miłosierdzia jakim jest pojednanie. Bóg nigdy nie odmawia udzielenia ludziom swojego przebaczenia. Nigdy nie godzi się z możliwością, by jakaś osoba pozostawała wkluczona z Jego miłości, jednakże pod warunkiem, że znajdzie w niej jakiś znak skruchy z powodu popełnionego zła. Nie możemy pojednać się z Bogiem jedynie o własnych siłach. Grzech jest naprawdę wyrazem odrzucenia Jego miłości, a jego następstwem jest zamknięcie się w sobie samym, uleganie złudzeniu, że w ten sposób znajdziemy większą wolność i autonomię. Kiedy grzeszymy, to odwracamy się od Boga. Grzech poszerza zawsze dystans między nami a Bogiem. A Jezus nas poszukuje, jak dobry pasterz, który nie ustanie, dopóki nie znajdzie owcy zagubionej (por. Łk 15,4-6). On przez ofiarę swego życia pojednał nas z Ojcem i dał nam życie wieczne (por. J 10,15). „Pojednajcie się z Bogiem!” (2 Kor 5, 20): wołanie skierowane przez św. Pawła apostoła do pierwszych chrześcijan w Koryncie, dziś z taką samą siłą i przekonaniem dotyczy nas wszystkich. Ten Jubileusz Miłosierdzia to czas pojednania. Niech obecny Rok Święty pozwoli każdemu i każdej z nas odkryć w sobie potrzebę czułości i bliskości Boga oraz powrotu do Niego całym sercem.
Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. In modo particolare do il benvenuto ai militari che sono giunti a Roma in pellegrinaggio giubilare. Siate portatori di riconciliazione, costruttori di ponti e seminatori di pace. Un cordiale saluto rivolgo anche ai numerosi seminaristi qui radunati: proseguite il cammino di fede e aprite i vostri cuori alla misericordia del Signore. Di fronte alle sfide di ogni giorno, risplenda la vostra testimonianza sull’amore di Cristo. Vi benedico di cuore. Sia lodato Gesù Cristo!
Speaker:
Serdecznie pozdrawiam polskich pielgrzymów. W sposób szczególny witam wojskowych, którzy przybyli do Rzymu w jubileuszowej pielgrzymce. Moi drodzy, bądźcie nosicielami pojednania, budowniczymi mostów i siewcami pokoju. Serdeczne pozdrowienie kieruję również do licznie zgromadzonych tu seminarzystów: postępujcie na drodze wiary i otwórzcie wasze serca na miłosierdzie Pana. Wobec wyzwań każdego dnia niech jaśnieje wasze świadectwo o miłości Chrystusa najwyższego i wiecznego Kapłana i Pasterza. Wszystkim tu obecnym z serca błogosławię. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!
[00706-PL.01] [Testo originale: Polacco]
Saluto in lingua italiana
Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare i fedeli delle diocesi di Trieste, Ancona-Osimo, Teano-Calvi, Sorrento-Castellamare di Stabia, Teggiano-Policastro e Salerno-Campagna-Acerno, con i rispettivi Pastori. Cari fratelli e sorelle, proseguire con coraggio nel cammino di una convinta testimonianza cristiana nei luoghi dove la Provvidenza vi ha posto; fatevi soprattutto strumenti di misericordia e di accoglienza verso le persone più deboli.
Saluto i numerosi gruppi parrocchiali, le associazioni, specialmente il movimento mariano “Betania ecclesiale”, l’associazione “Le opere del Padre”, la Scuola “Figlie di San Francesco di Sales” di Città di Castello, con il loro Vescovo.
Saluto con affetto i giovani, i malati e gli sposi novelli: a ciascuno di voi giunga il mio incoraggiamento a seguire Cristo: vi affido tutti alla materna protezione della Vergine Maria.
[00707-IT.01] [Testo originale: Italiano]
[B0306-XX.01]