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L’Udienza Generale, 20.04.2016


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluti particolari nelle diverse lingue

Appello del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la sua meditazione sulla misericordia nella prospettiva evangelica, si è soffermato sul tema: “Le lacrime della peccatrice ottengono il perdono” (Lc 7,37-38.44.47-48).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello in favore della popolazione dell’Ucraina provata da un così lungo conflitto, invitando nuovamente a sostenere l’iniziativa della Colletta da Lui promossa per domenica 24 aprile.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi vogliamo soffermarci su un aspetto della misericordia ben rappresentato dal brano del Vangelo di Luca che abbiamo ascoltato. Si tratta di un fatto accaduto a Gesù mentre era ospite di un fariseo di nome Simone. Questi aveva voluto invitare Gesù a casa sua perché aveva sentito parlare bene di Lui come di un grande profeta. E mentre si trovano seduti a pranzo, entra una donna conosciuta da tutti in città come una peccatrice. Questa, senza dire una parola, si mette ai piedi di Gesù e scoppia in pianto; le sue lacrime bagnano i piedi di Gesù e lei li asciuga con i suoi capelli, poi li bacia e li unge con un olio profumato che ha portato con sé.

Risalta il confronto tra le due figure: quella di Simone, lo zelante servitore della legge, e quella dell’anonima donna peccatrice. Mentre il primo giudica gli altri in base alle apparenze, la seconda con i suoi gesti esprime con sincerità il suo cuore. Simone, pur avendo invitato Gesù, non vuole compromettersi né coinvolgere la sua vita con il Maestro; la donna, al contrario, si affida pienamente a Lui con amore e con venerazione.

Il fariseo non concepisce che Gesù si lasci “contaminare” dai peccatori. Egli pensa che se fosse realmente un profeta dovrebbe riconoscerli e tenerli lontani per non esserne macchiato, come se fossero lebbrosi. Questo atteggiamento è tipico di un certo modo di intendere la religione, ed è motivato dal fatto che Dio e il peccato si oppongono radicalmente. Ma la Parola di Dio ci insegna a distinguere tra il peccato e il peccatore: con il peccato non bisogna scendere a compromessi, mentre i peccatori – cioè tutti noi! – siamo come dei malati, che vanno curati, e per curarli bisogna che il medico li avvicini, li visiti, li tocchi. E naturalmente il malato, per essere guarito, deve riconoscere di avere bisogno del medico!

Tra il fariseo e la donna peccatrice, Gesù si schiera con quest’ultima. Gesù, libero da pregiudizi che impediscono alla misericordia di esprimersi, la lascia fare. Lui, il Santo di Dio, si lascia toccare da lei senza temere di esserne contaminato. Gesù è libero, perché vicino a Dio che è Padre misericordioso. E questa vicinanza a Dio, Padre misericordioso, dà a Gesù la libertà. Anzi, entrando in relazione con la peccatrice, Gesù pone fine a quella condizione di isolamento a cui il giudizio impietoso del fariseo e dei suoi concittadini - i quali la sfruttavano - la condannava: «I tuoi peccati sono perdonati» (v. 48). La donna ora può dunque andare “in pace”. Il Signore ha visto la sincerità della sua fede e della sua conversione; perciò davanti a tutti proclama: «La tua fede ti ha salvata» (v. 50). Da una parte quell’ipocrisia del dottore della legge, dall’altra parte la sincerità, l’umiltà e la fede della donna. Tutti noi siamo peccatori, ma tante volte cadiamo nella tentazione dell’ipocrisia, di crederci migliori degli altri e diciamo: “Guarda il tuo peccato…”. Tutti noi dobbiamo invece guardiamo il nostro peccato, le nostre cadute, i nostri sbagli e guardare al Signore. Questa è la linea di salvezza: il rapporto tra “io” peccatore e il Signore. Se io mi sento giusto, questo rapporto di salvezza non si dà.

A questo punto, uno stupore ancora più grande assale tutti i commensali: «Chi è costui che perdona anche i peccati?» (v. 49). Gesù non dà una esplicita risposta, ma la conversione della peccatrice è davanti agli occhi di tutti e dimostra che in Lui risplende la potenza della misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori.

La donna peccatrice ci insegna il legame tra fede, amore e riconoscenza. Le sono stati perdonati «molti peccati» e per questo ama molto; «invece colui al quale si perdona poco, ama poco» (v. 47). Anche lo stesso Simone deve ammettere che ama di più colui al quale è stato condonato di più. Dio ha racchiuso tutti nello stesso mistero di misericordia; e da questo amore, che sempre ci precede, tutti noi impariamo ad amare. Come ricorda san Paolo: «In Cristo, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli l’ha riversata in abbondanza su di noi» (Ef 1,7-8). In questo testo, il termine “grazia” è praticamente sinonimo di misericordia, e viene detta “abbondante”, cioè oltre ogni nostra attesa, perché attua il progetto salvifico di Dio per ognuno di noi.

Cari fratelli, siamo riconoscenti del dono della fede, ringraziamo il Signore per il suo amore così grande e immeritato! Lasciamo che l’amore di Cristo si riversi in noi: a questo amore il discepolo attinge e su di esso si fonda; di questo amore ognuno si può nutrire e alimentare. Così, nell’amore riconoscente che riversiamo a nostra volta sui nostri fratelli, nelle nostre case, in famiglia, nella società si comunica a tutti la misericordia del Signore.

[00633-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, le passage de l’Evangile de saint Luc que nous avons entendu nous présente deux figures: celle de Simon, un zélé serviteur de la loi et celle d’une femme pécheresse. Alors que le premier juge les autres sur les apparences, et n’engage pas sa vie à la suite du Maître, la seconde, par ses gestes, exprime son cœur avec sincérité, se confiant pleinement à Jésus, avec amour et vénération. Jésus se met du côté de la pécheresse et met fin à l’isolement auquel le jugement impitoyable du pharisien et de ses compatriotes la condamnait. Voyant la sincérité de sa foi et de sa conversion, Jésus peut donc lui dire: «ta foi t’a sauvée». Elle nous enseigne ainsi le lien entre foi, amour et reconnaissance. Celui auquel on a beaucoup pardonné aime plus. Dieu nous a tous enfermés dans le mystère de sa miséricorde, et de cet amour, qui nous précède tous, nous apprenons tous à aimer. La miséricorde de Dieu va au-delà de toutes nos attentes, car elle réalise le projet de salut de Dieu pour chacun de nous.

Santo Padre:

Sono lieto di accogliervi, cari pellegrini di lingua francese, particolarmente i Diaconi di Mans e i ministranti di Périgueux con i loro vescovi, il seminario di Ars e il gruppo Gioia del Vangelo di Grenoble, come pure i numerosi pellegrini di Francia e Belgio. In questo tempo di Pasqua, lasciamo che l’amore misericordioso di Dio si diffonda nei nostri cuori affinché noi stessi sappiamo accogliere con amore i nostri fratelli e le nostre sorelle. Che Dio vi benedica!

Speaker:

Je suis heureux de vous accueillir, chers pèlerins francophones, en particulier les Diacres du Mans et les servants d’autel de Périgueux avec leurs évêques, le séminaire d’Ars et le groupe Joie d’Evangile de Grenoble ainsi que les nombreux pèlerins de France et de Belgique. En ce temps de Pâques, laissons l’amour miséricordieux de Dieu se répandre en nos cœurs afin que nous sachions nous aussi accueillir avec amour nos frères et nos sœurs. Que Dieu vous bénisse!

[00634-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis for this Holy Year of Mercy, we now consider the Gospel episode of Jesus’ dinner at the home of Simon the Pharisee. Saint Luke tells us that a woman known as a sinner came up to Jesus, bathed his feet in her tears and anointed them with precious perfume. The Pharisee, judging by appearances, is taken aback that Jesus is not afraid of contact with sinners. The Lord distinguishes between the sin and the sinner. He teaches Simon that the woman’s act, as an expression of faith and trust in God’s mercy has merited the forgiveness of her sins. The story of the sinful woman reminds us that God’s mercy reaches out to everyone; it overcomes prejudice and surmounts all barriers. Through faith in Christ, we too have received the forgiveness of our sins and the new life of grace. Having experienced this mystery of redeeming love, may we grow in gratitude for so great a gift, and in turn become witnesses and channels of that love in our families, our communities and our world.

Santo Padre:

Saluto i visitatori di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Croazia, Norvegia, Svezia, Australia, Singapore, Taiwan, Filippine e Stati Uniti d’America. Nella gioia del Signore Risorto, invoco su di voi e sulle vostre famiglie l’amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking visitors taking part in today’s Audience, particularly the pilgrims from Croatia, Norway, Sweden, Australia, Singapore, Taiwan, the Philippines and the United States of America. In the joy of the Risen Lord, I invoke upon you and your families the loving mercy of God our Father. May the Lord bless you all!

[00635-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, die Erzählung im Lukasevangelium von der Sünderin, die dem Herrn die Füße salbt, handelt von der Liebe und der Vergebung. Die nicht namentlich genannte Frau vertraut sich voller Liebe Jesus ganz an. Das Wort Gottes lehrt, zwischen der Sünde und dem Sünder zu unterscheiden. Mit der Sünde darf man keine Kompromisse eingehen, aber die Sünder – d. h. wir alle – sind wie Kranke, die der Heilung bedürfen. Doch muss der Kranke erkennen, dass er den Arzt braucht, und der Arzt muss sich ihm nähern, damit er ihn behandeln kann. Deswegen lässt sich Jesus von der Sünderin berühren, ohne Angst zu haben angesteckt zu werden. Er tritt in Beziehung zu ihr und setzt ihrer Ausgrenzung ein Ende. Er sieht ihren Glauben und ihre Umkehr. Die Sünderin lehrt uns die Verbindung zwischen Glaube, Liebe und Dankbarkeit. Ihr wurden viele Sünden vergeben, und deswegen liebt sie viel. Alles ist in das Geheimnis der Barmherzigkeit eingeschlossen, und von der Liebe, die uns immer zuvorkommt, lernen wir zu lieben. Der Herr schenkt uns „die Vergebung der Sünden nach dem Reichtum seiner Gnade“ (Eph 1,7). Gottes reiche Gnade verwirklicht seinen Heilsplan für einen jeden von uns. Daher wollen wir für das Geschenk des Glaubens und für seine so große und unverdiente Liebe danken. Auf diese Liebe dürfen wir bauen, und in dankbarer Liebe wollen wir den Mitmenschen Gottes Barmherzigkeit mitteilen.

Santo Padre:

Do un caloroso benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Saluto in particolare i seminaristi del Seminario interdiocesano Sankt Lambert di Burg Lantershofen, nonché i membri ed amici della Fondazione Ecclesia mundi. Cari fratelli e sorelle, Dio ci ha amati per primo (cfr. 1Gv 4,19): rispondiamo con il nostro amore verso il Signore e verso gli altri, così possiamo trasformare il mondo. Di cuore vi benedico tutti.

Speaker:

Ein herzliches Willkommen sage ich den Pilgern deutscher Sprache. Ich grüße besonders die Seminaristen des überdiözesanen Seminars St. Lambert in Burg Lantershofen sowie die Mitglieder und Freunde der Stiftung Ecclesia mundi. Liebe Brüder und Schwestern, Gott hat uns zuerst geliebt (1Joh 4,19): Dies wollen mit unserer Liebe zum Herrn und zu den Mitmenschen erwidern; so können wir die Welt verändern. Von Herzen segne ich euch alle.

[00636-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

El pasaje del Evangelio de Lucas que hemos leído refleja con claridad un aspecto fundamental de la misericordia: la sinceridad de nuestro arrepentimiento suscita en Dios su perdón incondicional.

Mientras Jesús, invitado por Simón el fariseo, está sentado a la mesa, una mujer, considerada por todos pecadora, entra, se pone a sus pies, los baña con sus lágrimas y los seca con sus cabellos; luego los besa y los unge con el aceite perfumado que ha traído consigo.

La actitud de la mujer contrasta con la del fariseo. El celoso servidor de la ley, que juzga a los demás por las apariencias, desconfía de Jesús porque se deja tocar por los pecadores, y se contamina. La mujer, en cambio, expresa con sus gestos la sinceridad de su arrepentimiento y, con amor y veneración, se abandona confiadamente en Jesús. Cristo no hace componendas con el pecado, que es oposición radical al amor de Dios. Pero no rechaza a los pecadores, sino que los acoge: Jesús, el Santo de Dios, se deja tocar por ellos, sin miedo de ser contaminado, los perdona y los libera del aislamiento al que estaban condenados por el juicio despiadado de quienes se creían perfectos, abriéndoles un futuro.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y América latina. Queridos hermanos, en Cristo, que perdona los pecados, brilla en Él la fuerza de la misericordia de Dios, capaz de transformar los corazones. Abrámonos al amor del Señor, y dejémonos renovar por Él. En esta lengua que nos une a España y Latinoamérica, quiere decir también a nuestros hermanos del Ecuador, nuestra cercanía, nuestra oración, en este momento de dolor. Gracias.

[00637-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A palavra de Deus ensina-nos a distinguir entre o pecado e o pecador: com o pecado, não devemos descer a compromissos, ao passo que os pecadores – isto é, nós todos – são como doentes que necessitam de ser curados e, para isso, o médico precisa de se encontrar com eles, visitá-los, tocá-los. É claro que o doente, para ser curado, tem de reconhecer que tem necessidade do médico. Ouvimos narrar o caso daquela mulher pecadora que veio chorar seus pecados aos pés de Jesus, quando Ele Se encontrava à mesa em casa de um fariseu chamado Simão. Este, embora tenha convidado Jesus, não se quer comprometer nem arriscar a reputação com o Mestre, enquanto a mulher se confia plenamente a Jesus com amor e veneração. Pois bem! Entre o comportamento do fariseu e o da pecadora, o Senhor toma partido por esta. Livre de preconceitos que impeçam a misericórdia de se expressar, o Mestre deixa-a fazer o que lhe dita o coração: Ele, o Santo de Deus, deixa-Se tocar por ela, sem medo de ficar contaminado. Mais ainda, dirigindo-Se à mulher, diz-lhe: «Os teus pecados estão perdoados». E assim põe termo àquela condição de isolamento a que pecadora fora condenada pelos juízos impiedosos de Simão e seus correligionários fariseus. Agora a mulher pode ir «em paz». O Senhor viu a sinceridade da sua fé e da sua conversão. Por isso, acrescenta diante de todos: «A tua fé te salvou». Ressalta à vista de todos a conversão da pecadora, demonstrando que, em Jesus, habita a força da misericórdia de Deus, capaz de transformar os corações.

Santo Padre:

Di cuore saluto i pellegrini brasiliani della Comunità Obra de Maria e tutti i presenti di lingua portoghese. Benvenuti! Nulla vi impedisca di vivere e crescere nell’amicizia del Signore Gesù, e testimoniare a tutti la sua grande bontà e misericordia! Scenda generosamente la sua Benedizione su di voi e sulle vostre famiglie.

Speaker:

De coração, saúdo os peregrinos brasileiros da Comunidade Obra de Maria e todos os presentes de língua portuguesa. Sede bem-vindos! Que nada vos impeça de viver e crescer na amizade do Senhor Jesus, e testemunhar a todos a sua grande bondade e misericórdia! Desça generosamente a sua Bênção sobre vós e vossas famílias.

[00638-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، نريد اليوم أن نتوقّف عند جانب من الرّحمة يقدّمه لنا إنجيل القدّيس لوقا. إنّه حدث المرأة الخاطئة التي دخلت بيت سمعان الفريسي فيما كان يسوع ضيفًا عنده فوَقَفَت عِندَ رِجلَي يسوع وهيَ تَبكي؛ وجَعَلَت تَبُلُّ قَدَمَيه بِالدُّموع، وتَمسَحُهُما بِشَعرِ رَأسِها وتُقَبِّلُ قَدَمَيه وتَدهُنُهما بِالطِّيب. لم يفهم الفرّيسيّ كيف يسمح يسوع للخطأة بأن "يُدنِّسوه"، وفكّر في نفسّه أن لو كانَ هذا الرَّجُلُ نَبِيّاً حقًّا، لَعَرفهم وأبقاهم بعيدين عنه؛ لكنَّ كلمة الله تعلّمنا التميّيز بين الخطيئة والخاطئ. وبالتالي بين الفرّيسيّ والمرأة الخاطئة يقف يسوع في صفِّ تلك الأخيرة، ويدخل في علاقة معها، يغفر لها خطاياها ويُعلن أمام الجّميع: "إِيمانُكِ خَلَّصَكِ". تعلّمنا المرأة الخاطئة الرّابط بين الإيمان والمحبّة والإمتنان. لقد غُفرَت لها "خطاياها الكثيرة" لأنّها أَظهَرَت حُبّاً كثيراً. أيّها الإخوة الأعزّاء، إنّ الله قد وضعنا جميعًا في سرِّ الرّحمة عينه؛ ومن هذه المحبّة التي تسبقنا على الدّوام نتعلّم الحبّ جميعًا. لنظهر امتناننا على عطيّة الإيمان ولنشكر الربّ على محبّته الكبيرة والتي لا نستحقُّها! ولنسمح لمحبّة المسيح أن تتدفّق فينا ولنسكبها بدورنا على إخوتنا وننقل رحمة الربّ للجميع.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, essere apostoli di misericordia significa toccare e accarezzare le piaghe, presenti nel corpo e nell’anima di tanti nostri fratelli e sorelle; e curando queste piaghe professiamo Gesù, lo rendiamo presente e vivo; permettiamo agli altri di toccare con mano la sua misericordia. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربيّة، وخاصّةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، أن نكون رسل رحمة يعني أن نلمس بحنان الجّراح الحاضرة في أجساد ونفوس العديد من إخوتنا وأخواتنا؛ وإذْ نعتني بهذه الجّراح، نعترف بيسوع ونجعله حاضرًا وحيًّا، ونسمح للآخرين بأن يلمسوا رحمته بأيديهم. ليُبارككُم الربّ!

[00639-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,

Dzisiaj zatrzymujemy się na wydarzeniu, jakie miało miejsce w domu faryzeusza imieniem Szymon. Podczas posiłku, na który zaprosił Jezusa do swego domu, weszła pewna kobieta, którą wszyscy w mieście znali jako grzesznicę. Bez słowa, stanąwszy u stóp Jezusa, wybuchła płaczem. Jej łzy obmyły stopy Jezusa, a ona osuszyła je własnymi włosami, potem je ucałowała i namaściła wonnym olejkiem, który przyniosła ze sobą.

Faryzeusz nie pojmuje, że Jezus na to pozwala. Uważa, że jako prorok trzymać grzeszników z dala od siebie, aby Go nie splamili. Jezus, postawiony między faryzeuszem a grzeszną kobietą, stanął po stronie tej ostatniej. Wolny od uprzedzeń pozwala, by doszło ono do głosu miłosierdzie. Kładzie kres izolacji, na którą skazywał ją bezlitosny wyrok faryzeusza i jego współobywateli: „Twoje grzechy są odpuszczone” (w. 48). Zatem kobieta może teraz iść „w pokoju”. Pan widział szczerość jej wiary i jej nawrócenia; zatem wobec wszystkich głosi: „Twoja wiara cię ocaliła” (w. 50).

Słowo Boże uczy nas odróżniania między grzechem a grzesznikiem: z grzechem nie można iść na kompromis, a grzesznicy - czyli my wszyscy! - jesteśmy jak chorzy i potrzebujemy, aby podszedł do nas Boski lekarz, odwiedził nas i dotknął. Abyśmy mogli być uleczeni, musimy przyznać, że potrzebujemy lekarza i lekarstwa miłosierdzia, które jest zdolne przemieniać serca.

Santo Padre:

Do un cordiale benvenuto ai pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, siamo riconoscenti del dono della fede, ringraziamo il Signore per il suo amore! Lasciamo che l’amore di Cristo si riversi in noi: a questo amore il discepolo attinge e su di esso si fonda; di questo amore ognuno si può nutrire e alimentare. Così, nell’amore riconoscente che riversiamo a nostra volta sui nostri fratelli, nelle nostre case, in famiglia, nella società si comunica a tutti la misericordia del Signore. Dio vi benedica!

Speaker:

Serdecznie witam polskich pielgrzymów. Drodzy bracia i siostry, bądźmy wdzięczni za dar wiary, dziękujmy Panu za Jego miłość! Pozwólmy, aby miłość Chrystusa rozlała się w nas: z tej miłości uczeń czerpie i na niej się opiera. Tą miłością każdy może się karmić i posilać. W ten sposób, we wdzięcznej miłości, którą z kolei przelewamy na naszych braci, w naszych domach, w rodzinie, w społeczeństwie przekazywane jest wszystkim miłosierdzie Pana. Niech Bóg wam błogosławi!

[00640-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Saluti particolari nelle diverse lingue

In lingua russa

Santo Padre:

Saluto di cuore i fedeli venuti dalla Federazione Russa, in particolare i pellegrini della diocesi di San Clemente a Saratov, accompagnati dal loro Vescovo Mons. Clemens Pickel.
Che il Signore vi benedica abbondantemente in questo Anno della Misericordia, facendovi tutti testimoni della sua carità!

Speaker:

Сердечно приветствую верных из Российской Федерации, в особенности паломников из епархии Святого Климента в Саратове во главе с епископом монс. Клеменсом Пиккелем.
Господь да благословит вас обильно в этот Год Милосердия, да соделает всех вас свидетелями Своей любви!

[00642-AA.01] [Testo originale: Russo]

In lingua ucraina

Santo Padre:

Saluto i pellegrini venuti dall’Ucraina e dalla Bielorussia, in occasione della conferenza internazionale nel 30° anniversario della tragedia di Chernobyl.
Mentre rinnoviamo la preghiera per le vittime di quel disastro, esprimiamo la nostra riconoscenza ai soccorritori e per tutte le iniziative con cui si è cercato di alleviare le sofferenze e i danni.

Speaker:

Вітаю паломників, що прибули з України та Білорусі в рамках міжнародної конференції з нагоди 30-ї річниці Чорнобильської трагедії.
Знову підносячи молитви за жертви цієї катастрофи, висловлюємо вдячність рятівникам та визнання всім ініціативам, покликаним полегшити страждання і виправити завдану шкоду.

[00643-AA.01] [Testo originale: Ucraino]

In lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere con particolare affetto i fedeli delle Diocesi di Pesaro, Biella, Nicosia e Ozieri, accompagnate dai rispettivi Vescovi Mons. Coccia, Mons. Mana, Mons. Muratore e Mons. Melis: auspico che il vostro pellegrinaggio giubilare susciti in voi il desiderio di diventare sempre più testimoni di misericordia e rendere le vostre comunità ricche del dinamismo della fede e di spirito missionario. Saluto i medici partecipanti al Congresso Europeo “Terapia del dolore e cure palliative”; il pellegrinaggio del Movimento Apostolico; le religiose dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia e la Fondazione “Aiutiamoli a vivere” di Terni.

Un saluto particolare porgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Domani ricordiamo Sant’Anselmo di Aosta, vescovo e dottore della Chiesa. Il suo esempio di vita spinga voi, cari giovani, specialmente voi ragazzi di Aversa e di Ascoli Piceno, a vedere in Gesù misericordioso il vero maestro di vita; la sua intercessione ottenga per voi, cari ammalati, la serenità e la pace presenti nel mistero della croce; e la sua dottrina sia un incoraggiamento per voi, cari sposi novelli, a diventare educatori dei vostri figli con la sapienza del cuore.

[00641-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Appello del Santo Padre

La popolazione dell’Ucraina soffre da tempo per le conseguenze di un conflitto armato, dimenticato da tanti. Come sapete, ho invitato la Chiesa in Europa a sostenere l’iniziativa da me indetta per venire incontro a tale emergenza umanitaria. Ringrazio in anticipo quanti contribuiranno generosamente alla colletta, che avrà luogo domenica prossima, 24 aprile.

[00644-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0283-XX.01]