Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


Scambio degli strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor-Leste, 03.03.2016


Scambio degli strumenti di ratifica

Discorso del Cardinale Segretario di Stato

 

Scambio degli strumenti di ratifica

Oggi, giovedì 3 marzo 2016, alle ore 10.30, nella Sala dei Trattati del Palazzo Apostolico Vaticano, Sua Eminenza il Signor Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato, e Sua Eccellenza il Signor Rui Maria de Araújo, Primo Ministro della Repubblica Democratica di Timor-Leste, hanno proceduto allo scambio degli strumenti di ratifica dell’Accordo, firmato a Díli il 14 agosto 2015, tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor-Leste, che fissa in modo stabile il quadro giuridico delle relazioni sia tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor-Leste, sia tra la Chiesa cattolica e lo Stato timorese.

Erano presenti alla solenne cerimonia:

da parte della Santa Sede: Mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati; Mons. Francesco Cao Minh Dung, Mons. Robert Murphy e Mons. Massimiliano Boiardi, Officiali della Sezione per i Rapporti con gli Stati;

da parte della Repubblica Democratica di Timor-Leste: S.E. il Sig. Aderito Hugo da Costa, Vice-Presidente del Parlamento Nazionale; S.E. il Sig. Roberto Sarmento de Oliviera Soares, Vice-Ministro degli Affari Esteri e Cooperazione; S.E. il Sig. Egas da Costa Freitas, Ambasciatore presso la Santa Sede; S.E. il Sig. Armindo Pedro Simões, Direttore per l'Europa, Africa e Medio Oriente presso il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione.

Con lo scambio degli strumenti di ratifica, l’Accordo, costituito da un Preambolo e 26 articoli, entra in vigore, ai sensi dell’articolo 26.

[00353-IT.01]

Discorso del Cardinale Segretario di Stato

Nel corso della cerimonia dello scambio degli strumenti di ratifica dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor-Leste, l’Em.mo Card. Segretario di Stato Pietro Parolin ha rivolto ai presenti l’indirizzo di saluto che pubblichiamo di seguito:

Signor Primo Ministro, Signore e Signori,

Desidero ringraziarLa per le cortesi attestazioni di stima che ha voluto pocanzi manifestare. Inoltre, vorrei esprimere di nuovo la mia gratitudine per l’accoglienza che Ella, Signor Primo Ministro, insieme con le alte Autorità governative e ecclesiastiche del Paese, mi hanno riservato nel corso della mia visita a Díli, nello scorso mese di agosto, come Inviato Speciale del Santo Padre Francesco, per le celebrazioni dei 500 anni dell’evangelizzazione dell’Isola.

Il solenne atto che compiamo quest’oggi, attraverso lo scambio degli strumenti di ratifica, suggella l’entrata in vigore dell’Accordo tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor-Leste, che è stato firmato nella cornice dei summenzionati festeggiamenti nazionali.

L’Accordo, tenendo conto del ruolo storico e attuale svolto dalla Chiesa cattolica nella vita della Nazione e del radicamento profondo della Religione cattolica nella società timorese, fissa in modo stabile il quadro giuridico delle relazioni, sia tra la Santa Sede e la Repubblica Democratica di Timor-Leste, sia tra la Chiesa cattolica e lo Stato timorese. Esso è frutto di anni di negoziato, sostenuto da un comune spirito di dialogo, di collaborazione e di costante ricerca degli strumenti giuridici più idonei a sancire il riconoscimento da parte dello Stato del servizio che la Chiesa cattolica svolge in favore del popolo timorese. Tale impegno riguarda l’ambito spirituale, così come quello dell’educazione, della solidarietà, dell’assistenza ai più deboli e di molte altre attività che contribuiscono positivamente alla crescita integrale del vostro amato popolo.

Grazie allo strumento giuridico dell’Accordo, la comunità cattolica potrà prodigarsi con sempre maggiore sollecitudine in favore del bene di tutti. In tale cornice, conviene notare, la Chiesa non ricerca privilegi particolari ma desidera offrire un contributo libero e creativo per l’edificazione di una società sempre più armoniosa, animata dalla giustizia e dalla pace. Naturalmente, la missione ecclesiale potrà essere ancora più fruttuosa e incisiva, se i principi contenuti in questo Accordo troveranno da ambo le Parti piena accoglienza e applicazione.

Signor Primo Ministro,

con questi sentimenti, desidero ringraziare quanti si sono adoperati per il felice esito delle trattative e affidare il caro popolo della Repubblica Democratica di Timor-Leste alla materna protezione di Maria Immacolata, vostra celeste Patrona.

Grazie!

[00354-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0164-XX.02]