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Comunicato Stampa, 03.02.2016


Testo in lingua originale

Traduzione in lingua italiana

Testo in lingua originale

This morning, at the conclusion of the General Audience, Mr Rinaldo Marmara presented to His Holiness Pope Francis a copy of his book La Squadra Pontificia ai Dardanelli 1657 / İlk Çanakkale Zaferі 1657. This volume is an Italian and Turkish transliteration of a manuscript from the Chigi collection of the Vatican Apostolic Library that is an account of the papal fleet that participated in the Second Battle of the Dardanelles in 1657. During a presentation of the book last evening, the author stated that his objective was to make important archival material from the Vatican Archives and Vatican Library accessible to Turkish historians and researchers. The book, notwithstanding the painful memories of history, illustrates the importance of scholarly research and opening up archives to historical investigation in the service of truth and building bridges of cooperation and mutual understanding.

In light of this, the repeated commitment of Turkey to make its archives available to historians and researchers of interested parties in order to arrive jointly at a better understanding of historical events and the pain and suffering endured by all parties, regardless of their religious or ethnic identity, caught up in war and conflict, including the tragic events of 1915, is noted and appreciated. The painful events of history should not be forgotten; instead they require careful examination and reflection so that they may lead to the healing and purification of memory so necessary for reconciliation and forgiveness for individuals and peoples (Cf. Pope John Paul II, Message on the occasion of the commemorative Convention on Pope Leo XIII and the historical studies promoted by the Pontifical Committee for Historical Sciences, 28 October 2003).

The memory of the suffering and pain of both the distant and the more recent past, as in the case of the assassination of Taha Carım, Ambassador of Turkey to the Holy See, in June 1977, at the hands of a terrorist group, urges us also to acknowledge the suffering of the present and to condemn all acts of violence and terrorism, which continue to cause victims today.

Particularly heinous and offensive is violence and terrorism committed in the name of God or religion. As His Holiness Pope Francis stated during his visit to the Central African Republic: “Christians and Muslims are brothers and sisters...Together, we must say no to hatred, no to revenge and no to violence, particularly that violence which is perpetrated in the name of a religion or of God himself” (Pope Francis, Address to the Muslim Community, Central Mosque of Koudoukou, Bangui, Central African Republic, 30 November 2015). May these words inspire all people of goodwill to remember and affirm their brotherhood, solidarity, compassion and shared humanity and to reiterate their common stand against all violence.

[00184-EN.01] [Original text: English]

Traduzione in lingua italiana

Questa mattina, al termine dell’Udienza Generale, il Signor Rinaldo Marmara ha presentato a Sua Santità Papa Francesco una copia del suo libro La Squadra Pontificia ai Dardanelli 1657 / İlk Çanakkale Zaferi 1657. Questo volume è una traslitterazione italiana e turca di un manoscritto dal fondo Chigi della Biblioteca Apostolica Vaticana, ed è un resoconto della flotta pontificia che partecipò nella seconda battaglia dei Dardanelli nel 1657. Ieri sera, nel corso della presentazione del libro l’Autore ha dichiarato che il suo obiettivo era di rendere accessibile agli storici e ai ricercatori turchi un’importante documentazione archivistica contenuta negli archivi vaticani e nella Biblioteca Vaticana. Il libro, nonostante le dolorose memorie della storia, illustra l’importanza delle ricerche erudite e dell’apertura degli archivi alle investigazioni storiche al servizio della verità e della costruzione di ponti di cooperazione e di mutua comprensione.

Alla luce di ciò, è stato notato e apprezzato il rinnovato impegno della Turchia a rendere i propri archivi disponibili agli storici e ai ricercatori delle parti interessate, con l’intenzione di arrivare congiuntamente ad una migliore comprensione degli eventi storici, del dolore e delle sofferenze sostenute, indipendentemente dalla propria identità religiosa o etnica, da tutte le parti coinvolte in guerre e conflitti, inclusi i tragici eventi del 1915. I dolorosi fatti della storia non dovrebbero essere dimenticati; essi invece richiedono un attento esame e riflessione in modo da poter condurre alla guarigione e purificazione della memoria così necessaria per la riconciliazione e il perdono per gli individui e i popoli (Cfr. Giovanni Paolo II, Messaggio ai partecipanti al Convegno per commemorare il centenario della morte del Papa Leone XIII, 28 ottobre 2003).

La memoria della sofferenza e del dolore, sia del lontano passato che di quello più recente, come nel caso dell’assassinio di Taha Carım, Ambasciatore della Turchia presso la Santa Sede, nel giugno del 1977, per mano di un gruppo terroristico, ci esorta a riconoscere anche la sofferenza del presente e a condannare ogni atto di violenza e di terrorismo, che continua a causare vittime ancor oggi.

Particolarmente odiosa e offensiva è la violenza e il terrorismo commesso in nome di Dio e della religione. Come Sua Santità ha affermato durante la sua visita nella Repubblica Centroafricana: “Tra cristiani e musulmani siamo fratelli… Insieme, diciamo no all’odio, no alla vendetta, no alla violenza, in particolare a quella che è perpetrata in nome di una religione o di Dio” (Papa Francesco, Discorso alla Comunità Musulmana nella Moschea centrale di Koudoukou, Bangui, Repubblica Centroafricana, 30 novembre 2015). Possano queste parole ispirare tutte le persone di buona volontà a ricordare e ad affermare la loro fratellanza, solidarietà, compassione e umanità condivisa e a reiterare la loro posizione comune contro ogni violenza.

[00184-IT.01] [Testo originale: Inglese]

[B0078-XX.02]