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Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede: Nuova udienza del processo per la divulgazione di notizie e documenti riservati, 07.12.2015


Questa mattina, alle ore 9.30, presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, ha avuto luogo una nuova udienza del processo penale per la divulgazione di notizie e documenti riservati.

Gli imputati erano tutti presenti, accompagnati dai rispettivi avvocati (che attualmente sono tutti e cinque riconosciuti come avvocati “di fiducia”: E. Bellardini per mons. L. A. Vallejo Balda, L. Sgrò per la Sig.ra F. I. Chaouqui, R. C. Baffioni per N. Maio, L. Musso per E. Fittipaldi, R. Palombi per G. Nuzzi).

Il Collegio giudicante (Presidente Prof. Giuseppe Dalla Torre, componenti i proff. Piero Antonio Bonnet, Paolo Papanti-Pellettier, Venerando Marano) ha ascoltato la presentazione orale, da parte dei difensori, delle eccezioni e delle richieste da essi già avanzate per iscritto entro i termini stabiliti (sabato 5 dicembre).

Su ognuna delle eccezioni presentate o delle richieste è stato ascoltato il parere del Promotore di Giustizia (rappresentato dai Professori Gian Piero Milano e Roberto Zannotti).

Il Collegio si è quindi ritirato in Camera di consiglio, poco prima delle 10.30, per la durata di circa un’ora. Infine ha comunicato le sue decisioni, opportunamente e dettagliatamente motivate. L’Udienza si è conclusa prima delle 12.

È stata rifiutata l’eccezione, presentata dalla difesa della Sig.ra Chaouqui, per mancanza di giurisdizione del Tribunale, trattandosi di fatti avvenuti in Italia e di una persona che si è dichiarata “rifugiata politica” in Italia. Il Collegio ha chiarito come le leggi attualmente in vigore attribuiscono senza incertezza la giurisdizione al Tribunale SCV e ha osservato che la Sig.ra Chaouqui si è presentata e si è costituita agli inquirenti e davanti al Tribunale riconoscendo anche di fatto tale giurisdizione.

È stata rifiutata la richiesta, presentata dalla difesa di mons. Vallejo Balda, di una perizia psicologica dell’imputato. Il Promotore di Giustizia ha spiegato come l’ordinamento vaticano ammette delle richieste di “perizia psichiatrica”, ma non di “perizia psicologica” e che gli aspetti rilevanti della personalità e del comportamento dell’imputato possono risultare adeguatamente dal dibattimento.

Sono state invece ammesse praticamente tutte le altre richieste, in particolare:

- Una perizia informatica richiesta dalla difesa della Sig.ra Chaouqui sulla documentazione disponibile tramite i PC e i telefoni, perizia che dovrà essere compiuta da un perito d’ufficio accompagnato da un perito di parte. Il Promotore di Giustizia si era dichiarato favorevole.

- La acquisizione di diversi ulteriori elementi di documentazione e di prova, richiesta da alcuni avvocati difensori (testi di email a cui fa riferimento la istruttoria, testi di sms, articoli pubblicati su diverse testate, una “perizia psichiatrica” attinente a mons. Vallejo Balda già fatta in precedenza e conservata nella sua abitazione…). Il Promotore di Giustizia ha dato in tutti i casi parere favorevole.

- Il Collegio ha ritenuto anche opportuno ammettere tutte le richieste di ulteriori testimoni, presentate da diverse difese e con diverse motivazioni (fra cui alcuni ecclesiastici, come i cardinali Abril y Castelló e Parolin, S.E. Mons. Krajewski, Mons. Abbondi, e personalità del mondo giornalistico e delle comunicazioni, come Mario Benotti, Paolo Mieli, Paolo Mondani, Paola Brazzale, Marco Bernardi), nonostante che il Promotore di Giustizia avesse manifestato parere non favorevole in alcuni casi.

[02163-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0968-XX.01]