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Conferenza Stampa di presentazione del CD musicale “Cantate Domino. La Cappella Sistina e la musica dei Papi” (Deutsche Grammophon), 29.09.2015


Intervento di S.E. Mons. Georg Gänswein

Intervento di Mons. Massimo Palombella, S.D.B

Comunicato della Deutsche Grammophon

Alle ore 12, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la presentazione del CD musicale “Cantate Domino. La Cappella Sistina e la musica dei Papi”, edito dall’etichetta discografica Deutsche Grammophon e registrato dalla Cappella Musicale Pontificia “Sistina” nella Cappella Sistina. Le musiche sono composte per il Coro da Palestrina, Allegri, Da Vittoria e Lasso.

Partecipano alla Conferenza Stampa: Mark Wilkinson, Presidente di Deutsche Grammophon; Mirko Gratton, Direttore della divisione Classica di Universal Italia; Dickon Stainer, Presidente e CEO di Global Classics Universal Music Group International; S.E. Mons. Georg Gänswein, Prefetto della Casa Pontificia; Mons. Massimo Palombella, S.D.B., Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”.

Pubblichiamo di seguito gli interventi di S.E. Mons. Gänswein e di Mons. Palombella, e un Comunicato Stampa della Deutsche Grammophon:

Intervento di S.E. Mons. Georg Gänswein

La Cappella Musicale Pontificia, detta anche "Sistina", è tra le più antiche istituzioni corali del mondo ed ha la caratteristica unica di essere il coro del Papa. I1 nome "Sistina", con il quale è universalmente conosciuta, rimanda ad un luogo altamente simbolico, posto nel cuore del Palazzo Apostolico Vaticano: la Cappella Magna della Casa del Papa, fatta erigere da Sisto IV e affrescata dai grandi quattro-cinquecentisti e da Michelangelo. In essa viene proposta al credente ed al visitatore una sintesi teologica mirabile della salvezza portata da Cristo e dalla Nuova Legge del Vangelo, attesa dai pagani, preparata dall'Antica Legge Mosaica e annunciata dalla profezia dell’Antico Testamento, che si conclude nel destino ultimo dell'uomo chiamato a misurarsi liberamente con l'annuncio del Vangelo. Tale mirabile Cappella, pur non essendo più utilizzata per il quotidiano servizio liturgico del Palazzo e per le solenni celebrazioni del Pontefice, dette appunto Cappelle Papali, resta un luogo di culto, nel quale si compie l'atto solenne dell'elezione del Papa. Così la Cappella Sistina, almeno simbolicamente ed idealmente rimane il centro spirituale e liturgico della vita della Casa del Papa e della Sua "Famiglia", alla quale presiedeva anticamente il Maggiordomo di Sua Santità e ora il Prefetto della Casa Pontificia, che, dopo la riforma di Paolo VI, ne ha raccolto l'eredità, prendendosi cura anche dei Cappellani Cantori, membri particolarissimi della Domus Pontificalis fin dai tempi di San Gregorio Magno che riorganizzò una speciale Schola cantorum nel patriarchio lateranense. Tali caratteristiche della Cappella Sistina e dei cantori che vi esplicavano quotidianamente il loro servizio li inserisce all'interno della vita della Casa del Papa e fa della Cappella Musicale un'articolazione della Prefettura della Casa Pontificia, che ha come compito specifico di essere un organismo di servizio totalmente dedito al Pontefice, di cui cura le udienze e le celebrazioni, esclusa la parte strettamente liturgica che spetta all'Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Santo Padre, e anche gli ambienti dove il Papa esplica la Sua ordinaria e pubblica attività. La Prefettura della Casa Pontificia è il referente della Cappella Musicale per quello che compete la sua gestione artistica, amministrativa e disciplinare. Si tratta di una realtà composita ed articolata formata da 20 cantori adulti regolarmente assunti dalla Santa Sede, a cui si aggiungono circa trenta pueri cantores che frequentano la scuola elementare paritaria annessa alla "Sistina".

La pubblicazione di un CD musicale con la prestigiosa etichetta discografica Deutsche Grammophon costituisce un evento inedito per la storia della Cappella Musicale Pontificia che attesta la qualità e professionalità che questa Istituzione ha raggiunto grazie al lavoro serio e assiduo di tutti sotto la guida del Maestro Direttore Mons. Massimo Palombella.

La Deutsche Grammophon è leader nel settore discografico, per essa hanno inciso musicisti come von Karajan, Bernstein, Richter, Abbado, Barenboim, regalandoci storici capolavori di interpretazione e ora anche la Cappella Musicale Pontificia, che entra così in questa illustre "famiglia", firmando con essa un'esclusiva quinquennale di cui non possiamo non compiacercene. Credo, però, di interpretare anche i sentimenti dei Cantori e del Maestro della "Sistina" sottolineando come tale importante traguardo sia vissuto non semplicemente come un punto di arrivo, ma come la conseguenza di un lavoro che continua per rispondere sempre meglio al mandato che è proprio di questa istituzione pontificia: servire il Ministero Petrino ed evangelizzare attraverso la musica.

La musica e l’arte sono fondamentali per il cristianesimo, in quanto non solo toccano le corde più profonde dell’uomo, ma perché quando sono destinate alla liturgia aiutano ad esprimere il cuore dell'evento cristiano, cioè l’Incarnazione. Pertanto, la Chiesa continua ad investire in cultura e nella musica. La Santa Sede lo fa attraverso la Cappella Musicale Sistina, le altre Cappelle musicali delle basiliche papali e il Pontificio Istituto di Musica Sacra, sapendo bene che la perdita dell’arte, del bello e della cultura significa smarrire un veicolo essenziale di evangelizzazione e privare il mondo di quel raggio di bellezza che lascia intravedere quella Bellezza, per dirla con Dostoevskij, che sola salva il mondo.

[01581-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Intervento di Mons. Massimo Palombella, S.D.B

Spesso “serpeggia” la convinzione che la Chiesa Cattolica, con la Riforma della Liturgia voluta dal Concilio Vaticano II, abbia rinunciato al suo grande patrimonio musicale. Occorre però onestamente affermare che solo una conoscenza superficiale e “ideologica” della succitata Riforma Liturgica può portare a tali gratuite affermazioni. Infatti, tutta la musica contenuta nel CD “Cantate Domino” è oggi usata regolarmente dalla Cappella Musicale Pontificia nelle Celebrazioni del Papa. Ciò che la Riforma Liturgica del Concilio Vaticano II chiede è un’intelligente ricollocazione dello storico repertorio musicale nell’attuale Liturgia, ricollocazione che deve avvenire con una “specifica attinenza celebrativa”. Questo esige riflessione, studio, conoscenza delle fonti e insieme serio dialogo con la cultura contemporanea per operare quella vitale “sintesi” che la Liturgia in ogni momento storico ha attuato. Il Concilio Vaticano II è, prima di ogni altra interpretazione, una grande sfida culturale che, se accolta con accortezza, ci obbliga a recepire musicalmente gli studi semiologici e a interrogarci circa la “pertinenza estetica”. Una sfida che ci conduce, in un imprescindibile dialogo con la modernità, a rendere vivo oggi lo storico patrimonio musicale della Chiesa fuggendo dalla sottile tentazione di “conservare”, di “bloccare”, di rimpiangere il passato. Il Concilio Vaticano II e la sua Riforma Liturgica sono allora un grande dono per la musica. Solo intelligenza, raffinatezza e reale “vita spirituale” ci permettono di cogliere tale dono.

Il luogo dove ordinariamente la Cappella Musicale Pontificia svolgeva il suo servizio musicale era l’Oratorio annesso al Palazzo Apostolico fatto costruire da Papa Sisto IV (consacrato il 9 agosto del 1483 e dedicato all’Assunzione della Vergine Maria), Oratorio noto come “Cappella Sistina” e famoso per gli affreschi di Perugino, Pinturicchio, Signorelli, Botticelli, Ghirlandaio, nonché per la parete di fondo con il memorabile Giudizio Universale e la "Volta" di Michelangelo.

E’ proprio in questo “Oratorio” che è stato eseguito tanto repertorio rinascimentale composto per le Celebrazioni Papali, repertorio scritto quindi per un preciso ambiente acustico assolutamente particolare e unico. L’unione delle tre più alte forme espressive del Rinascimento Romano, la Cappella Musicale Pontificia, l’Oratorio della Cappella Sistina e le musiche rinascimentali di più profonda fattura scritte per le Celebrazioni del Papa in Cappella Sistina, è combinazione più unica che rara, ed è ciò che tenta di realizzare questo CD. Tale istanza si pone anche come un’interessante sfida per il recupero di una certa “pertinenza estetica” della vocalità rinascimentale come del Canto Gregoriano. Infatti, cantare nel luogo dove il Rinascimento si è manifestato nella sua forma compiuta - in affreschi con intensi e insieme delicati colori - un repertorio scritto per la Liturgia - una realtà “viva”, che in ogni momento storico ha sempre operato una “sintesi culturale” -, obbliga a ricercare con attenzione gli elementi estetici che costituivano essenzialmente questo particolare tipo di musica. Ciò ha condotto lentamente la Cappella Musicale Pontificia, in questi ultimi anni, prima di tutto, nel rispetto dell’accezione contrattuale di ogni cantore assunto in Cappella Sistina, a stabilire le prove quotidiane (ogni giorno tre ore) contro le due o tre ore settimanali che ho trovato, come prassi che durava da circa cinquant’anni, nel 2010 quando arrivai come Maestro di questa Istituzione. In seguito - e specificatamente in materia musicale - all’eliminazione dei “contralti”, sostituiti da un gruppo di tenori che canta da altus, con la conseguente applicazione della regola rinascimentale del trasporto che permette a ogni voce di cantare nella tessitura più consona e quindi con una vocalità leggera; all’uso di un tactus “dinamico” che, oltre ad assicurare un doveroso corretto rapporto tra prolazioni, evidenzia plasticamente il testo; a un’attenzione meticolosa e “orizzontale” al fraseggio, che permette una sapiente articolazione dei suoni; all’uso degli “affetti” e delle “messe di voce”, aspetti estetici che, usati e disciplinati esclusivamente a servizio del testo, conferiscono vita, pulsazione, “colore” alla musica sacra del Rinascimento allontanandola decisamente da una visione in “bianco e nero” - tipica di molte esecuzioni del nord Europa – e da una “tardo romantica”, “operistica”, nella quale per molti, troppi, anni la Cappella Musicale Pontificia si è identificata, credendo di trasmettere ai posteri l’unico vero stile della “scuola romana”.

Anche per il Canto Gregoriano, mondo complesso e denso oggi di tanti dibattiti talora anche sterili, si è cercato di applicare la semiologia solo quando questa migliora il prodotto musicale attenendosi sempre e solo all’edizione ufficiale del Graduale Romano, senza quindi operare la “restituzione delle note”.

Tutti ormai conosciamo la citazione di Mahler dopo che è stata usata al termine degli scorsi esercizi spirituali del Santo Padre con la Curia Romana “Traditionist Bewahrung des Feuers und nicht Anbetung der Asche” (La tradizione è la conservazione del fuocoe non l’adorazione delle ceneri). Effettivamente questa profonda e sintetica espressione ci interpella. Quando un’Istituzione ha una lunga storia – come la Cappella Musicale Pontificia – si corre il rischio di vivere delle glorie del passato, colmi di tanta grandezza che ci ha preceduto. Questa sottile tentazione rischia di portarci impercettibilmente a una chiusura a Dio, al Dio Cristiano che parla concretamente nella storia. Il Concilio Vaticano II, la cultura attuale, la grandezza e l’importanza degli studi sulla musica antica, le conquiste armonico-formali che la musica ha fatto nel novecento, la necessità di parlare e comprendere l’uomo di oggi, e non quello di fine ottocento o quello che viveva ai tempi di Palestrina… Sono tutte sfide che se ci rimangono estranee in forza della nostra “lunga e gloriosa storia” ci pongono di fatto in una chiusura alla trascendenza, in una chiusura a Dio che concretamente mi attende oggi, qui ed ora. Ma chiudermi a Dio, alla Trascendenza è chiudermi immediatamente alla cultura che per sua definizione è il trascendere il dato di fatto, la “bruta realtà” per farne intelligenza e per uscire da una meschina vita fatta solo di soddisfazione dei propri bisogni primari, una vita fatta solo di azioni e reazioni dove non c’è più arte ma solo sterile ripetizione, con la conseguente adorazione di un po’ di cenere.

Per lavorare seriamente e con professionalità nella Chiesa al solo servizio dell’Evangelizzazione non dobbiamo essere “sognatori nostalgici di passati conclusi, ma cacciatori di ombre sacre sulle colline eterne”. (Nicolás Gómez Dávila)

[01574-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Comunicato della Deutsche Grammophon

Testo in lingua italiana

Testo in lingua inglese

Testo in lingua francese

Testo in lingua tedesca

Testo in lingua spagnola

Testo in lingua italiana

Prima incisione del Coro della Cappella Sistina

Per la prima volta il Vaticano ha aperto le porte della famosa Cappella Sistina per un’incisione in studio con il coro residente, il più antico del mondo. Il nuovo album, Cantate Domino, cattura i suoni eterei di questa musica eseguita dal coro personale del Papa in un’acustica straordinaria. La pubblicazione è avvenuta il 25 settembre presso la Deutsche Grammophon.

L’album, preparato con la speciale autorizzazione del Vaticano, comprende musica rinascimentale composta per il Coro della Cappella Sistina da Palestrina, Lasso e DaVittoria, due canti gregoriani, nonché due prime registrazioni mondiali: il famoso Miserere di Allegri nella versione originale, secondo il Codice Sistino del 1661, e un Nunc dimittis attribuito a Palestrina, tuttora in uso durante le celebrazioni papali. Cantate Domino offre questi pezzi proprio come erano stati concepiti: in latino e incisi nel luogo per cui erano stati composti.

Per catturare tutta la magia, il mistero e la bellezza di questa musica antica eseguita in questo ambiente unico, la Deutsche Grammophon ha installato all’interno della Cappella uno studio costruito appositamente. La console di missaggio è stata sistemata in un’anticamera, accanto alla “Sala del Pianto” (in cui il Papa neo-eletto indossa per la prima volta le vesti papali). Anna Barry, produttrice che vanta diverse nomine al premio Grammy®, ha definito un “enorme privilegio” registrare fra gli affreschi di Michelangelo nell’edificio sede dei conclavi papali. Alle sedute d’incisione hanno assistito personalità del mondo musicale – fra cui Cecilia Bartoli e Roberto Gabbiani – e dignitari del Vaticano quali il Segretario per i Rapporti con gli Stati.

Il Coro della Cappella Musicale Pontificia detta “Sistina” è formato da venti cantori adulti e da trenta pueri cantores. Ne fa parte anche il baritono Mark Spyropoulos, primo membro britannico stabile del coro. Il direttore è Massimo Palombella, nominato cinque anni fa da Papa Benedetto. “La musica che abbiamo registrato è stata composta per le Celebrazioni Papali nella Cappella Sistina da compositori che scrissero appositamente per la Cappella Musicale Pontificia”, ha detto monsignor Palombella. “La Cappella Sistina è stata consacrata nel1483 e da allora è stato il luogo dove ha cantato ininterrottamente la Cappella Musicale Pontificia. In questi ultimi anni, a seguito di un intenso e quotidiano studio specifico circa la musica sacra nel rinascimento e la sua pertinenza estetica, siamo giunti al punto di poter affrontare un’interessante e significativa registrazione, in questo straordinario luogo, con questa prestigiosa etichetta. La mia speranza è che questi capolavori musicali possano raggiungere milioni di ascoltatori in tutto il mondo per metterli in contatto con la storica cultura e la profonda spiritualità della Chiesa Cattolica”.

“Questo coro straordinario, che ha cantato per i Papi sin dai primi secoli del cristianesimo, non ha mai effettuato una registrazione commerciale nella sua sede”, ha detto Mark Wilkinson, Presidente della Deutsche Grammophon. “Quest’incisione ha in sé la forza, la bellezza e l’eccellenza necessarie per raggiungere l’umanità intera, non solo il pubblico appassionato di musica classica.”

La pubblicazione di Cantate Domino prelude al Giubileo Straordinario della Misericordia, l’Anno Santo indetto da Papa Francesco che avrà inizio in dicembre. Nel 2000, in occasione dell’ultimo Anno Santo, 25 milioni di pellegrini hanno visitato Roma e il Vaticano.

Lista dei titoli:

1. Canto gregoriano - Rorate caeli desuper

2. Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525–1594) - Ad te levavi

3. Orlando di Lasso (1532–1594) - Magnificat VIII toni

4. Canto gregoriano - Lumen ad revelationemgentium

attrib. Palestrina - Nunc dimittis (prima registrazione mondiale)

5. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Super flumina Babylonis

6. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Improperium exspectavit cor meum

7.Gregorio Allegri (1582-1652) Miserere secondo il Codice Sistino del 1661 (prima registrazione mondiale)

8. Canto gregoriano - Christus factus est pro nobis

9. Felice Anerio (c. 1560–1614) - Christus factus est pro nobis

10. Tommaso Ludovico da Vittoria (1548–1611) - Popule meus (Improperia)

11. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Adoramus te, Christe

12. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Sicut cervus

13. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Angelus Domini

14. Orlando di Lasso - Iubilate Deo

15. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Constitues eos principes

16. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Tu es Petrus

Il trailer dell’album e un videoclip sono a disposizione rispettivamente su:

http://youtu.be/fc5YRYtclsM

http://youtu.be/6t5fEnPtYzs

[01575-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Testo in lingua inglese

Press Release: First Ever Recording from Sistine Chapel

For the first time ever, the Vatican has opened the doors of the iconic Sistine Chapel for a studio recording with the Sistine Chapel Choir – the world’s oldest choir. The landmark new album, Cantate Domino, captures the sounds of this extraordinary acoustic, with music performed by the Pope’s own choir. It has been released on Deutsche Grammophon on 25 September.

The album, which was made by special permission of the Vatican, includes music written for the Sistine Chapel Choir by Palestrina, Lassus and Victoria during the Renaissance. There are also two pieces of Gregorian chant, alongside world premiere recordings of the original version of Allegri’s fabled Miserere (Sistine Codex of 1661) and a Nunc dimittis attributed to Palestrina which is still used during papal celebrations. Cantate Domino offers listeners the chance to hear these pieces as the composers intended – in Latin and in the surroundings for which they were originally written.

In order to capture the magic, mystery and beauty of this centuries-old music in such unique surroundings, Deutsche Grammophon set up a specially constructed studio within the Chapel. The mixing desk was set up in an ante-chamber, next to the “Sala del Pianto” (where the newly elected cardinal is first dressed as Pope). Grammy-nominated producer Anna Barry described it as an “overwhelming privilege” to be among Michelangelo’s frescoes in the building which is home to the papal conclaves. The recording sessions were attended by dignitaries from the world of music and of the Vatican including Cecilia Bartoli, Roberto Gabbiani and the Secretary for the Relations with States.

The Sistine Chapel Choir is made up of 20 adult singers and 30 boy choristers. Among the singers is British baritone Mark Spyropoulos, who is the first British full-time member of the choir. The choir is directed by Massimo Palombella, who was appointed to the role five years ago by Pope Benedict. “The music we have recorded was created for papal celebrations in the Sistine Chapel and by composers who wrote specifically for the Sistine Chapel Choir,” said Monsignor Palombella. “The Sistine Chapel was consecrated in 1483 and has been home to the papal choir ever since. After an intensive period of study and scholarship of the sacred music in the Renaissance and its aesthetic pertinence, we have arrived at the point of making the first commercial recording, in this remarkable building, with this prestigious label. It is my hope that these masterworks will touch millions of listeners worldwide, and connect them to the historical culture and deep spirituality of the Catholic Church.”

“This extraordinary choir, which has served successive popes since the early centuries of Christianity, has never before made a commercial recording in its home,” said Mark Wilkinson, President of Deutsche Grammophon. “This very special record has the power, the beauty, and the excellence to find a truly global audience ‒ and an audience beyond the traditional confines and boundaries of classical music.”

The release of Cantate Domino stands as a prelude to the Extraordinary Jubilee of Mercy, a Holy Year decreed by Pope Francis, which begins in December. During the last Holy Year in 2000, 25 million pilgrims visited Rome and the Vatican.

Tracklisting:

1. Gregorian Chant - Rorate caeli desuper

2. Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525–1594) - Ad te levavi

3. Orlande de Lassus (1532–1594) - Magnificat VIII toni

4. Gregorian Chant - Lumen ad revelationemgentium

attrib. Palestrina – Nunc dimittis (World premiere recording)

5. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Super flumina Babylonis

6. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Improperium exspectavit cor meum

7. Gregorio Allegri (1582–1652) – Miserere Sistine Codex of 1661 (World premiere recording)

8. Gregorian Chant - Christus factus est pro nobis

9. Felice Anerio (c. 1560–1614) - Christus factus est pro nobis

10. Tomás Luis de Victoria (1548–1611) - Popule meus (Improperia)

11. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Adoramus te, Christe

12. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Sicut cervus

13. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Angelus Domini

14. Orlande de Lassus - Iubilate Deo

15. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Constitues eos principes

16. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Tu es Petrus

This address to watch the album trailer and “Miserere” music clip:

http://youtu.be/fc5YRYtclsM

http://youtu.be/6t5fEnPtYzs

[01575-EN.01] [Original text: English]

Testo in lingua francese

Communiqué de presse:

Pour la première fois, la Chapelle Sixtine ouvre ses portes
pour la réalisation d’un enregistrement

Pour la première fois de son histoire, le Vatican a ouvert les portes de la célèbre chapelle Sixtine pour la réalisation d’un enregistrement avec le Chœur de la Chapelle, le plus vieux chœur du monde, celui du pape. Le disque à la clé, Cantate Domino, où a été recueillie l’acoustique extraordinaire du lieu, est sorti le 25 septembre sous l’étiquette Deutsche Grammophon.

Le programme du disque, dont la réalisation a nécessité une autorisation spéciale du Vatican, comprend des pièces de compositeurs de la Renaissance – Palestrina, Lassus et Victoria – écrites pour la chapelle Sixtine. On y trouve également deux chants grégoriens et le premier enregistrement mondial de la version originale du fameux Miserere d’Allegri (codex Sixtine de 1661) et d’un Nunc dimittis attribué à Palestrina qui est toujours utilisé pour les fêtes papales. Cantate Domino offre à l’auditeur la possibilité d’entendre ces pièces conformément à la conception des compositeurs: en latin et dans l’environnement pour lequel elles ont été écrites.

Afin de saisir toute la magie, le mystère et la beauté de ces pages des temps anciens interprétées dans un environnement tellement unique, Deutsche Grammophon a cherché une disposition idéale du matériel technique. Ainsi la table de mixage a-t-elle été installée dans une antichambre jouxtant la Chambre des larmes, la pièce où le pape nouvellement élu reçoit les habits pontificaux. La productrice de l’enregistrement Anna Barry – distinguée par plusieurs nominations pour un Grammy – estime que c’est un «immense privilège» de pouvoir travailler parmi les fresques de Michel-Ange dans le lieu qui accueille les conclaves. Des personnalités du monde musical et du Vatican ont assisté aux séances d’enregistrement, notamment Cecilia Bartoli, Roberto Gabbiani et le Secrétaire chargé des relations avec les États.

Le Chœur de la chapelle Sixtine est composé de vingt chanteurs adultes et trente garçons. Il compte dans ses rangs le baryton Mark Spyropoulos, premier choriste britannique membre à plein temps. Le chef est Massimo Palombella, qui a été nommé il y a cinq ans par le pape Benoît. «La musique que nous avons enregistrée a été écrite pour des offices célébrés par le pape dans la chapelle Sixtine et conçue spécifiquement pour le chœur de cette chapelle, explique Monseigneur Palombella. La chapelle Sixtine a été consacrée en 1483 et abrite le chœur papal depuis lors. Après une intense période de recherches musicologiques sur la musique sacrée de la Renaissance, notamment sur ses critères esthétiques, nous sommes arrivés au moment de faire un premier enregistrement dans ce lieu remarquable avec ce label prestigieux. J’espère que ces chefs-d’œuvre toucheront des millions d’auditeurs dans le monde entier et les mettront en contact avec la culture historique et la profonde spiritualité de l’Église catholique.»

«Ce chœur extraordinaire qui a été au service des papes successifs depuis les premiers temps de l’Église n’avait jamais fait de disque dans sa chapelle», souligne Mark Wilkinson, président de Deutsche Grammophon. «Par sa force, sa beauté et sa perfection, ce disque très spécial est en mesure de trouver un vaste public à l’échelle mondiale, au-delà des limites dans lesquelles la musique classique est généralement confinée.»

La sortie de Cantate Domino préludera au Jubilé Extraordinaire de la Miséricorde, année sainte décrétée par le pape François qui commencera en décembre. Durant la dernière année sainte, en 2000, vingt-cinq millions de pèlerins sont venus à Rome et ont visité le Vatican.

Liste des plages

1. Gregorian Chant - Rorate caeli desuper

2. Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525–1594) - Ad te levavi

3. Orlande de Lassus (1532–1594) - Magnificat VIII toni

4. Gregorian Chant - Lumen ad revelationemgentium

attrib. Palestrina – Nunc dimittis (premier enregistrement mondial)

5. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Super flumina Babylonis

6. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Improperium exspectavit cor meum

7. Gregorio Allegri (1582–1652) – Miserere Codex Sixtine de 1661 (premier enregistrement mondial)

8. Gregorian Chant - Christus factus est pro nobis

9. Felice Anerio (c. 1560–1614) - Christus factus est pro nobis

10. Tomás Luis de Victoria (1548–1611) - Popule meus (Improperia)

11. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Adoramus te, Christe

12. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Sicut cervus

13. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Angelus Domini

14. Orlande de Lassus - Iubilate Deo

15. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Constitues eos principes

16. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Tu es Petrus

Les liens suivants vous donneront accès à un clip de présentation du disque et une vidéo musicale:

http://youtu.be/fc5YRYtclsM

http://youtu.be/6t5fEnPtYzs

[01575-FR.01] [Texte original: Français]

Testo in lingua tedesca

Deutsche Sprache: Erste Aufnahme des Chors der Sixtinischen Kapelle

Zum ersten Mal in seiner Geschichte öffnet der Vatikan die weltberühmte Sixtinische Kapelle für Studioaufnahmen mit dem Chor der Kapelle – dem ältesten Chor der Welt. Das neue Album Cantate Domino fängt die außerordentliche Akustik dieses Ortes ein mit Musik vom Chor des Papstes. Cantate Domino erschien am 25. September bei Deutsche Grammophon.

Das Album entstand mit besonderer Genehmigung des Vatikans. Es präsentiert Musik, die während der Renaissance von Palestrina, di Lasso und Victoria für den Chor der Sixtinischen Kapelle geschrieben wurde. Hinzu kommen zwei gregorianische Gesänge und die Welt-Ersteinspielungen der Originalfassung von Allegris sagenumwobenem Miserere (Sixtinischer Codex von 1661) sowie eines Nunc dimittis, das Palestrina zugeschrieben wird und noch heute bei liturgischen Feiern des Papstes zu hören ist. Cantate Domino lässt den Hörer die Stücke so erleben, wie sie von den Komponisten gedacht waren – in lateinischer Sprache und an dem Ort, für den sie ursprünglich geschrieben wurden.

Um den Zauber – und auch das Mysterium – dieser jahrhundertealten Musik in ihrer eigenen Umgebung festzuhalten, errichtete Deutsche Grammophon innerhalb der Kapelle ein Studio. Das Mischpult wurde aufgebaut in einem Vorraum neben der »Sala del Pianto«, wo der zum Papst gewählte Kardinal erstmals für sein neues Amt eingekleidet wird. Ein »überwältigendes Privileg« sei es gewesen, zwischen den Fresken Michelangelos in eben jenem Gebäude zu stehen, wo die päpstlichen Konklaven stattfinden, erklärt die Grammy-nominierte Produzentin Anna Barry. Größen aus der Welt der Musik und Würdenträger des Vatikans besuchten die Aufnahmen, Cecilia Bartoli kam ebenso wie Roberto Gabbiani oder des Vatikans Sekretär für zwischenstaatliche Beziehungen.

Der Chor der Sixtinischen Kapelle setzt sich aus 20 erwachsenen Männern und 30Chorknaben zusammen. Zu den Sängern zählt als erstes Vollzeit-Chormitglied aus Großbritannien der britische Bariton Mark Spyropoulos. Geleitet wird der Chor von Massimo Palombella, der vor fünf Jahren von Papst Benedikt in dieses Amt berufen wurde. »Die Musik, die wir eingespielt haben, wurde für liturgische Feiern des Papstes in der Sixtinischen Kapelle geschaffen von Komponisten, die eigens für den Chor der Sixtinischen Kapelle schrieben«, erklärt er. »Die Sixtinische Kapelle wurde 1483 geweiht und ist seither Heimstatt des päpstlichen Chors. Nach einer Zeit intensiver Studien und Forschungen zur geistlichen Musik der Renaissance und ihrer ästhetischen Bedeutung haben wir jetzt den Punkt erreicht, unsere erste kommerzielle Aufnahme zu machen, und zwar in diesem bemerkenswerten Gebäude und mit diesem renommierten Label. Ich hoffe, dass diese Meisterwerke Millionen von Hörern auf der ganzen Welt berühren und ihnen die historische Kultur und tiefe Spiritualität der katholischen Kirche nahebringen.«

»Dieser herausragende Chor, der den Päpsten seit den ersten Jahrhunderten des Christentums gedient hat, hat nie zuvor eine kommerzielle Aufnahme in seiner eigenen Kapelle gemacht«, sagt Mark Wilkinson, Präsident von Deutsche Grammophon. »Das Album hat die Kraft, die Schönheit und die Qualität, ein weltweites Publikum zu erreichen – ein Publikum jenseits der traditionellen Bereiche und Grenzen der klassischen Musik.«

Cantate Domino erscheint kurz vor Beginn des außerordentlichen Heiligen Jahrs, dem »Jubiläum der Barmherzigkeit«, das Papst Franziskus ausgerufen hat und das im Dezember eingeläutet wird. Während des letzten Heiligen Jahrs, das 2000 stattfand, besuchten 25Millionen Pilger Rom und den Vatikan.

Trackliste:

1. Gregorian Chant – Rorate caeli desuper

2. Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525–1594) – Ad te levavi

3. Orlando di Lasso (1532–1594) – Magnificat VIII toni

4. Gregorian Chant – Lumen ad revelationemgentium zugeschr. Palestrina – Nunc dimittis (Welt-Ersteinspielung)

5. Giovanni Pierluigi da Palestrina – Super flumina Babylonis

6. Giovanni Pierluigi da Palestrina – Improperium exspectavit cor meum

7.Gregorio Allegri (1582-1652) Miserere Sixtinischer Codex von 1661 (Welt-Ersteinspielung)

8. Gregorian Chant - Christus factus est pro nobis

9. Felice Anerio (ca. 1560–1614) - Christus factus est pro nobis

10. Tomás Luis de Victoria (1548–1611) – Popule meus (Improperia)

11. Giovanni Pierluigi da Palestrina – Adoramus te, Christe

12. Giovanni Pierluigi da Palestrina – Sicut cervus

13. Giovanni Pierluigi da Palestrina – Angelus Domini

14. Orlando di Lasso – Iubilate Deo

15. Giovanni Pierluigi da Palestrina – Constitues eos principes

16. Giovanni Pierluigi da Palestrina – Tu es Petrus

Um Trailer und Music Clip zu dem Album zu sehen:

http://youtu.be/fc5YRYtclsM

http://youtu.be/6t5fEnPtYzs

[01575-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

Testo in lingua spagnola

Comunicado de prensa: La Capilla Sixtina abre por primera vez sus puertas a una grabación

Por primera vez en la historia, el Vaticano ha abierto las puertas de la icónica Capilla Sixtina para una grabación de estudio con el Coro de la Capilla Sixtina, el coro más antiguo del mundo. El nuevo álbum, Cantate Domino, que supone un verdadero hito, captura los sonidos de esta extraordinaria acústica, con música interpretada por el coro del propio papa. Fue publicado en Deutsche Grammophon el 25 de septiembre.

El disco, que se ha realizado gracias a un permiso especial del Vaticano, incluye música escrita para el Coro de la Capilla Sixtina por Palestrina, Lassus y Victoria durante el Renacimiento. Hay también dos piezas de canto gregoriano, además de sendas primicias discográficas mundiales de la versión original del legendario Miserere de Allegri (Codex Sixtina de 1661) y de un Nunc dimittis atribuido a Palestrina que aún se utiliza durante las celebraciones papales. Cantate Domino ofrece a los oyentes la oportunidad de oír estas piezas tal y como las concibieron los compositores: en latín y en el marco para el que fueron escritas originalmente.

Con objeto de capturar la magia, el misterio y la belleza de esta música de siglos de antigüedad en un marco tan único, Deutsche Grammophon montó un estudio especialmente construido para la ocasión en el interior de la Capilla. La mesa de mezclas se colocó en una antecámara, al lado de la “Sala del Pianto” (donde el papa recién elegido se pone por primera vez su vestimenta papal). La productora nominada en varias ocasiones a un Grammy, Anna Barry, describió como un “privilegio abrumador” encontrarse entre los frescos de Miguel Ángel en el edificio que acoge los cónclaves papales. A las sesiones de la grabación asistieron dignatarios del mundo de la música y del Vaticano, como Cecilia Bartoli, Roberto Gabbiani y el secretario para las Relaciones con los Estados del Vaticano.

El Coro de la Capilla Sixtina está integrado por veinte cantantes adultos y treinta niños coristas. Entre los cantantes se encuentra el barítono Mark Spyropoulos, que es el primer miembro británico del coro a tiempo completo. El coro está dirigido por Massimo Palombella, que fue elegido hace cinco años para el puesto por el papa Benedicto. “La música que hemos grabado fue creada para las celebraciones papales en la Capilla Sixtina y por compositores que escribieron específicamente para el Coro de la Capilla Sixtina”, dijo Monseñor Palombella. “La Capilla Sixtina se consagró en 1483 y ha sido desde entonces la sede del coro papal. Tras un intenso período de estudio e investigación de la música sacra en el Renacimiento y de su pertinencia estética, hemos llegado al momento de realizar la primera grabación comercial, en este edificio extraordinario y con este prestigioso sello. Tengo la esperanza de que estas obras maestras emocionen a millones de oyentes en todo el mundo y les conecten con la cultura histórica y la profunda espiritualidad de la Iglesia católica”.

“Este coro extraordinario, que ha servido a sucesivos papas desde los primeros siglos del cristianismo, no ha realizado nunca anteriormente una grabación comercial en su sede”, afirmó Mark Wilkinson, presidente de Deutsche Grammophon. “Este disco especialísimo posee el poder, la belleza y la excelencia de contar con una audiencia verdaderamente global, y una audiencia más allá de los confines y las fronteras tradicionales de la música clásica”.

La publicación de Cantate Domino constituye un preludio del Jubileo Extraordinario de la Misericordia, un Año Santo decretado por el papa Francisco que comienza en diciembre. Durante el último Año Santo en 2000, veinticinco millones de peregrinos visitaron Roma y el Vaticano.

Lista de piezas:

1. Canto gregoriano - Rorate caeli desuper

2. Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525–1594) - Ad te levavi

3. Orlande de Lassus (1532–1594) - Magnificat VIII toni

4. Canto gregoriano - Lumen ad revelationemgentium

atrib. Palestrina - Nunc dimittis (primera grabación mundial)

5. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Super flumina Babylonis

6. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Improperium exspectavit cor meum

7.Gregorio Allegri (1582–1652) Miserere Codex Sixtina de 1661 (primera grabación mundial)

8. Canto gregoriano - Christus factus est pro nobis

9. Felice Anerio (ca. 1560–1614) - Christus factus est pro nobis

10. Tomás Luis de Victoria (1548–1611) - Popule meus (Improperia)

11. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Adoramus te, Christe

12. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Sicut cervus

13. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Angelus Domini

14. Orlande de Lassus - Iubilate Deo

15. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Constitues eos principes

16. Giovanni Pierluigi da Palestrina - Tu es Petrus

Para ver el tráiler del disco y un fragmento de la música:

http://youtu.be/fc5YRYtclsM

http://youtu.be/6t5fEnPtYzs

[01575-ES.01] [Texto original: Español]

[B0736-XX.01]