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L’Udienza Generale, 02.09.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

Appello

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla famiglia, ha incentrato la sua meditazione sulla responsabilità della famiglia di comunicare la fede.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi, nell’anniversario della conclusione in Estremo Oriente della Seconda Guerra Mondiale, ha rinnovato il suo appello per la pace nel mondo.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

In questo ultimo tratto del nostro cammino di catechesi sulla famiglia, apriamo lo sguardo sul modo in cui essa vive la responsabilità di comunicare la fede, di trasmettere la fede, sia al suo interno che all’esterno.

In un primo momento, ci possono venire alla mente alcune espressioni evangeliche che sembrano contrapporre i legami della famiglia e il seguire Gesù. Per esempio, quelle parole forti che tutti conosciamo e abbiamo sentito: «Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me» (Mt 10,37-38).

Naturalmente, con questo Gesù non vuole cancellare il quarto comandamento, che è il primo grande comandamento verso le persone. I primi tre sono in rapporto a Dio, questo verso in rapporto le persone. E neppure possiamo pensare che il Signore, dopo aver compiuto il suo miracolo per gli sposi di Cana, dopo aver consacrato il legame coniugale tra l’uomo e la donna, dopo aver restituito figli e figlie alla vita famigliare, ci chieda di essere insensibili a questi legami! Questa non è la spiegazione. Al contrario, quando Gesù afferma il primato della fede in Dio, non trova un paragone più significativo degli affetti famigliari. E, d’altra parte, questi stessi legami familiari, all’interno dell’esperienza della fede e dell’amore di Dio, vengono trasformati, vengono “riempiti” di un senso più grande e diventano capaci di andare oltre sé stessi, per creare una paternità e una maternità più ampie, e per accogliere come fratelli e sorelle anche coloro che sono ai margini di ogni legame. Un giorno, a chi gli disse che fuori c’erano sua madre e i suoi fratelli che lo cercavano, Gesù rispose, indicando i suoi discepoli: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre» (Mc 3,34-35).

La sapienza degli affetti che non si comprano e non si vendono è la dote migliore del genio famigliare. Proprio in famiglia impariamo a crescere in quell’atmosfera di sapienza degli affetti. La loro “grammatica” si impara lì, altrimenti è ben difficile impararla. Ed è proprio questo il linguaggio attraverso il quale Dio si fa comprendere da tutti.

L’invito a mettere i legami famigliari nell’ambito dell’obbedienza della fede e dell’alleanza con il Signore non li mortifica; al contrario, li protegge, li svincola dall’egoismo, li custodisce dal degrado, li porta in salvo per la vita che non muore. La circolazione di uno stile famigliare nelle relazioni umane è una benedizione per i popoli: riporta la speranza sulla terra. Quando gli affetti famigliari si lasciano convertire alla testimonianza del Vangelo, diventano capaci di cose impensabili, che fanno toccare con mano le opere di Dio, quelle opere che Dio compie nella storia, come quelle che Gesù ha compiuto per gli uomini, le donne, i bambini che ha incontrato. Un solo sorriso miracolosamente strappato alla disperazione di un bambino abbandonato, che ricomincia a vivere, ci spiega l’agire di Dio nel mondo più di mille trattati teologici. Un solo uomo e una sola donna, capaci di rischiare e di sacrificarsi per un figlio d’altri, e non solo per il proprio, ci spiegano cose dell’amore che molti scienziati non comprendono più. E dove ci sono questi affetti famigliari, nascono questi gesti dal cuore che sono più eloquenti delle parole. Il gesto dell’amore..... Questo fa pensare.

La famiglia che risponde alla chiamata di Gesù riconsegna la regìa del mondo all’alleanza dell’uomo e della donna con Dio. Pensate allo sviluppo di questa testimonianza, oggi. Immaginiamo che il timone della storia (della società, dell’economia, della politica) venga consegnato - finalmente! - all’alleanza dell’uomo e della donna, perché lo governino con lo sguardo rivolto alla generazione che viene. I temi della terra e della casa, dell’economia e del lavoro, suonerebbero una musica molto diversa!

Se ridaremo protagonismo – a partire dalla Chiesa – alla famiglia che ascolta la parola di Dio e la mette in pratica, diventeremo come il vino buono delle nozze di Cana, fermenteremo come il lievito di Dio!

In effetti, l’alleanza della famiglia con Dio è chiamata oggi a contrastare la desertificazione comunitaria della città moderna. Ma le nostre città sono diventate destertificate per mancanza d’amore, per mancanza di sorriso. Tanti divertimenti, tante cose per perdere tempo, per far ridere, ma l’amore manca. Il sorriso di una famiglia è capace di vincere questa desertificazione delle nostre città. E questa è la vittoria dell’amore della famiglia. Nessuna ingegneria economica e politica è in grado di sostituire questo apporto delle famiglie. Il progetto di Babele edifica grattacieli senza vita. Lo Spirito di Dio, invece, fa fiorire i deserti (cfr Is 32,15). Dobbiamo uscire dalle torri e dalle camere blindate delle élites, per frequentare di nuovo le case e gli spazi aperti delle moltitudini, aperti all’amore della famiglia.

La comunione dei carismi – quelli donati al Sacramento del matrimonio e quelli concessi alla consacrazione per il Regno di Dio – è destinata a trasformare la Chiesa in un luogo pienamente famigliare per l’incontro con Dio. Andiamo avanti su questa strada, non perdiamo la speranza. Dove c’è una famiglia con amore, quella famiglia è capace di riscaldare il cuore di tutta una città con la sua testimonianza d’amore.

Pregate per me, preghiamo gli uni per gli altri, perché diventiamo capaci di riconoscere e di sostenere le visite di Dio. Lo Spirito porterà lieto scompiglio nelle famiglie cristiane, e la città dell’uomo uscirà dalla depressione!

[01389-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, la famille a reçu la mission de transmettre la foi autour d’elle. Le primat de l’amour pour le Seigneur ne diminue en rien l’importance des liens familiaux; il ne nous demande pas d’y être insensibles. Mais, lorsque ces liens sont vécus dans l’obéissance de la foi et dans l’amour de Dieu, ils sont délivrés de l’égoïsme et prennent un sens plus large. La diffusion des sentiments familiaux dans les relations humaines est une bénédiction pour les peuples; et lorsque les affections familiales se laissent convertir par l’Évangile, elles deviennent capables de choses impensables qui nous font toucher du doigt les œuvres que Dieu accomplit dans notre histoire. Rien ne peut remplacer le rôle capital des familles dans la société. La famille qui répond à l’appel du Seigneur, qui écoute la parole de Dieu et la met en pratique, transforme le monde selon l’alliance de l’homme avec Dieu, le regard tourné vers les générations à venir.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i fedeli venuti dal Senegal, accompagnati da Mons. Paul Mamba, Vescovo di Ziguinchor, e i pellegrini dell’Arcidiocesi di Libreville. Care famiglie, che lo Spirito Santo vi conceda di far brillare sempre il Vangelo intorno a voi. La società ha bisogno della vostra testimonianza di fede e della vostra generosità. Che Dio vi protegga e vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les personnes venues du Sénégal, accompagnées de Mgr Paul Mamba, Évêque de Ziguinchor, et les pèlerins de l’archidiocèse de Libreville. Chères familles, que le Saint Esprit vous donne de rayonner toujours l’Évangile autour de vous. La société a besoin de votre témoignage de foi et de votre générosité. Que Dieu vous garde et vous bénisse!

[01390-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the family, today we reflect on the importance of families for spreading the faith, and in this way helping to build a more human society. Jesus, while affirming the primacy of faith in God, describes his disciples as brothers, sisters and mothers to him. In the Christian life, these family ties are transformed and enlarged; as spiritual fathers and mothers, as brothers and sisters to one another, and particularly to those in need, we bring the Father’s love to our world. In this way, we become a blessing, a sign of hope for the renewal of all social relations. Within families, faith becomes a powerful force for unity and love, and inspires a convincing witness to the Gospel. How important is this witness in our societies, so often marked by impersonalism and spiritual aridity! Let us pray for our families, and for all families, that, like the wine of the wedding feast of Cana, they may bring happiness, joy and the warmth of God’s love to our world.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Svezia, Paesi Bassi, Nigeria, Giappone, Malesia e Stati Uniti d’America. Rivolgo un saluto particolare alla Catholic Extension Society statunitense. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace nel Signore. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from Sweden, the Netherlands, Nigeria, Japan, Malaysia and the United States of America. My particular greeting goes to the Board of the Catholic Extension Society of the United States. Upon all of you, and your families, I invoke an abundance of joy and peace in the Lord Jesus. God bless you all!

[01391-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in den verbleibenden Katechesen unserer Reihe über die Familie möchte ich das Thema der Weitergabe des Glaubens behandeln. Wenn Jesus im Evangelium den Vorrang des Glaubens an Gott betont, findet er keinen bedeutenderen Vergleich dafür als die Liebe und Verbundenheit in der Familie. Zudem werden die familiären Bindungen durch die Erfahrung des Glaubens und der Liebe Gottes verwandelt und mit einem größeren Sinn erfüllt. So weist die Familie über sich hinaus auf eine umfassendere Vater- und Mutterschaft hin: „Wer den Willen Gottes erfüllt, der ist für mich Bruder und Schwester und Mutter“ (Mk 3,35). Die familiären Bindungen in den Bereich des Gehorsams des Glaubens und des Bundes mit dem Herrn zu stellen, beschneidet sie nicht, sondern schützt sie und befreit sie vom Egoismus. Ein familiärer Stil in den mitmenschlichen Beziehungen ist ein Segen für die Welt. Lässt sich die Zuneigung in der Familie in ein Zeugnis für das Evangelium verwandeln, dann wird Unvorstellbares möglich, und man kann Gottes Wirken mit der Hand greifen. Wenn wir der Familie, die auf Gottes Wort hört und danach handelt, wieder Geltung verschaffen, werden wir zum guten Wein und zum Sauerteig Gottes. So ist heute der Bund der Familie mit Gott berufen, dem Vordringen der gemeinschaftlichen Wüsten in der modernen Gesellschaft entgegenzuwirken. Dieser Beitrag der Familien ist unersetzbar.

Santo Padre:

Con affetto do il benvenuto ai fratelli e alle sorelle di lingua tedesca. Saluto in modo particolare i pellegrini della Diocesi di Innsbruck, venuti a Roma insieme con il Vescovo Mons. Manfred Scheuer in occasione del 50.mo anniversario della Diocesi, nonché i benedettini dell’Abbazia di Kremsmünster e i fedeli delle parrocchie a loro affidate. L’incontro con il Papa e l’esperienza della Chiesa universale durante il vostro pellegrinaggio vi confermino nella fede e nell’impegno per il Vangelo. Di cuore benedico voi e i vostri cari.

Speaker:

Herzlich heiße ich die Brüder und Schwestern deutscher Sprache willkommen. Insbesondere grüße ich die Pilger der Diözese Innsbruck, die gemeinsam mit Bischof Manfred Scheuer anlässlich des 50-jährigen Diözesanjubiläums nach Rom gekommen sind, sowie die Benediktiner des Stiftes Kremsmünster zusammen mit den Gläubigen aus den Stiftspfarren. Die Begegnung mit dem Papst und die Erfahrung der Weltkirche auf eurer Wallfahrt mögen euch im Glauben und im Einsatz für das Evangelium bestärken. Von Herzen segne ich euch und eure Lieben.

[01392-DE.02] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy abordamos el tema de la familia como transmisora de la fe. Tanto en sus palabras como en sus signos, el Señor pone con frecuencia los lazos familiares como ejemplo de nuestra relación con Dios. La sabiduría encerrada en esos afectos familiares, que ni se compran ni se venden, es el mejor legado del espíritu familiar y Dios se revela, quiere revelarse, a través de este lenguaje.

Por otro lado, la fe y el amor de Dios purifican los afectos familiares del egoísmo y los protegen del degrado. Los abre a un nuevo horizonte que nos hace capaces de ver más allá, de ver a todos los hombres como una sola familia. De ese modo, quien hace la voluntad de Dios y vive en su amor, es capaz de ver a Jesús en el otro y de ser para él un verdadero hermano.

Queridos hermanos, llevar este estilo familiar a todas las relaciones humanas nos haría capaces de cosas impensables, sería una bendición para todos los pueblos y un signo de esperanza sobre la tierra. Se da ahí una comunicación del misterio de Dios más profunda e incisiva que mil tratados de teología.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. Que el Señor nos ayude a que las familias sean fermento evangelizador de la sociedad, ese vino bueno que lleve la alegría del Evangelio a todas las gentes. Muchas gracias.

[01393-ES.02] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

A família possui um papel fundamental na comunicação da fé, transformando a Igreja e o mundo num lugar familiar para o encontro com Deus. Embora algumas passagens do Evangelho possam dar a impressão de que existe uma contraposição entre os laços familiares e o discipulado de Jesus, a verdade é que o Senhor, longe de querer cancelar as exigências do mandamento de honrar pai e mãe, pretende mostrar o lugar primordial da fé nas nossas vidas, usando como referência o amor familiar. Além disso, os laços familiares, quando são iluminados pela fé, ficam protegidos do egoísmo e tornam-se capazes de irem para além de si mesmos, criando uma paternidade e maternidade abertas ao acolhimento de pessoas que se encontram à margem dos laços familiares. Se a família, que escuta a Palavra de Deus e a põe em prática, tivesse o protagonismo do mundo e da história, como seria diversa a situação da economia, do trabalho e do cuidado da terra!

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare agli scouts e fedeli del Portogallo e ai marinai brasiliani. Ricordate sempre che avete, insieme alle vostre famiglie, un ruolo essenziale nella missione evangelizzatrice della Chiesa: bisogna uscire dagli spazi di comodità e dare al mondo la testimonianza dell’amore cristiano che supera ogni barriera e pregiudizio. Dio vi benedica!

Speaker:

Dirijo uma saudação cordial a todos os peregrinos de língua portuguesa, particularmente aos escuteiros e fiéis de Portugal e aos marinheiros brasileiros. Nunca esqueçais que tendes, junto com vossas famílias, um papel essencial na missão evangelizadora da Igreja: é preciso sair dos espaços de comodidade e dar ao mundo o testemunho do amor cristão que supera todas as barreiras e preconceitos. Que Deus vos abençoe.

[01394-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، في هذه المرحلة الأخيرة من مسيرة تعاليمنا حول العائلة نوجّه نظرنا إلى الأسلوب الذي تعيش فيه العائلة مسؤوليّة نقل الإيمان إلى داخلها وإلى الخارج. للوهلة الأولى، قد تبادر إلى أذهاننا بعض التعابير الإنجيليّة التي قد تبدو بأنّها تضع علاقات العائلة وإتّباع يسوع في تناقض. على سبيل المثال: "مَن كانَ أَبوه أو أُمُّه أَحَبَّ إِلَيه مِنّي، فلَيسَ أَهْلاً لي. إنّ يسوع، بالطبع، لا يريد أن يُلغي الوصيّة الرابعة! ولا يمكننا أن نفكّر أيضًا أنّ الربّ يطلب منّا الآن ألاّ نبالي بهذه الروابط! بل على العكس، لأنّ يسوع عندما يؤكّد على أولويّة الإيمان بالله، فهو لا يجد شيئًا أهمّ من العواطف العائليّة ليقارنها بها. إنّ الدعوة لوضع الروابط العائليّة في إطار الطاعة للإيمان والعهد مع الربّ لا تزدريها، وإنّما على العكس، تحميها وتحرّرها من سلاسل الأنانيّة وتحفظها من الإنحلال وتنقلها إلى أمان حياة لا تعرف الموت. وعندما تسمح العواطف العائليّة بأن يتمّ تحويلها إلى شهادة للإنجيل، تصبح قادرة على القيام بأمور لا يمكن تصوّرها، تجعلنا نلمس بأيدينا الأعمال التي يقوم بها الله في التاريخ. صلّوا من أجلي، ولنصلِّ من أجل بعضنا البعض لكي نصبح قادرين على اكتشاف حضور الله وقبوله. فيحمل الروح "بلبلة" فرح إلى العائلات المسيحيّة وتخرج مدينة الإنسان من إحباطها.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, la famiglia è il luogo dove tutti impariamo che cosa significa comunicare nell’amore ricevuto e donato, e soprattutto essa è il luogo privilegiato per trasmettere la fede. Vivete questa vostra missione e siate nella società come il vino buono delle nozze di Cana. Il Signore vi benedica.

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، إنّ العائلة هي المكان الذي نتعلّم فيه جميعًا معنى التواصل بالمحبّة المتبادلة وهي بشكل خاص المكان المميّز لنقل الإيمان. عيشوا رسالتكم هذه وكونوا في المجتمع كالخمر الجيّدة في عرس قانا. ليبارككم الربّ.

[01395-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,

W tej ostatniej części naszego cyklu katechez na temat rodziny podejmujemy kwestię odpowiedzialności za przekazywanie wiary.

Mogą nam przyjść na myśl niektóre wyrażenia ewangeliczne, które zdają się przeciwstawiać sobie więzy rodzinne i naśladowanie Jezusa. Na przykład: „Kto kocha ojca lub matkę bardziej niż Mnie, nie jest Mnie godzien. I kto kocha syna lub córkę bardziej niż Mnie, nie jest Mnie godzien” (Mt 10,37-38). Oczywiście, Jezus nie chce usunąć czwartego przykazania! Wręcz przeciwnie, gdy potwierdza prymat wiary w Boga, nie znajduje bardziej znaczących porównań od uczuć rodzinnych. Więzy rodzinne, w obrębie doświadczenia wiary i miłości Boga, zostają przekształcane, są „napełnione” większym sensem i stają się zdolne do wykraczania poza siebie, aby stworzyć szersze ojcostwo i macierzyństwo, i aby przyjąć jako braci i siostry także tych, którzy znajdują się na obrzeżach wszelkich więzi. Mądrość uczuć to najlepszy przymiot geniuszu rodzinnego. I jest to właśnie język, przez który Bóg pozwala wszystkim zrozumieć siebie. Rodziny, które słuchają słowa Bożego i wprowadzają je w życie, stają się Bożym zaczynem w Kościele i świecie. Komunia charyzmatów przekształca Kościół w miejsce w pełni rodzinne, w którym prawdziwie można spotkać Boga.

Santo Padre:

Do il benvenuto ai pellegrini polacchi. Carissimi, la famiglia, come espressione dell’alleanza dell’uomo e della donna con Dio, è un luogo privilegiato, in cui si sperimenta la sua presenza e il suo amore. Preghiamo gli uni per gli altri, perché diventiamo capaci di riconoscere nelle famiglie questa particolare presenza di Dio e di sostenerle nella loro testimonianza di fede e di amore. Dio vi benedica!

Speaker:

Witam polskich pielgrzymów. Moi drodzy, rodzina jako wyraz przymierza mężczyzny i kobiety z Bogiem jest uprzywilejowanym miejscem, w którym doświadcza się Jego obecności i Jego miłości. Módlmy się za siebie nawzajem, abyśmy byli zdolni rozpoznawać w rodzinach tę szczególną obecność Boga i wpierać je w ich świadectwie wiary i miłości. Niech Bóg wam błogosławi!

[01396-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua italiana. Sono lieto di accogliere i seminaristi partecipanti al Campus sul sostegno economico alla Chiesa; i chierichetti del Vicariato di Mede Lomellina; i nuovi cresimati della Diocesi di Lucca con l’Arcivescovo Mons. Castellani e i partecipanti al Pellegrinaggio della vita consacrata della Diocesi di Imola, guidato dal Vescovo Mons. Ghirelli.

Saluto l’Associazione Bambino Emopatico Oncologico; la Federazione Nazionale Suonatori di campane e i fedeli di San Valentino Torio. A tutti auguro che questo incontro alimenti la fede e renda feconda la carità.

Un saluto speciale rivolgo agli operai della Smith Bits Saline, accompagnati dal Vescovo di Volterra, Mons. Silvani ed auspico che la grave congiuntura occupazionale possa trovare una rapida ed equa soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente per riaccendere la speranza nelle loro famiglie e la speranza nei giovani.

Saluto infine i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. Domani celebreremo la memoria liturgica di San Gregorio Magno. Cari giovani, la grandezza morale di questo Papa vi spinga a scelte coraggiose per il bene; la sua fortezza nella malattia sostenga voi, cari ammalati, nel portare la croce in spirituale unione con il cuore di Cristo; il suo legame con la Chiesa aiuti voi, cari sposi novelli, a unire nell’amore la vostra famiglia.

[01397-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Appello

In questi giorni anche in Estremo Oriente si ricorda la conclusione della Seconda Guerra Mondiale. Rinnovo la mia fervida preghiera al Signore di tutti affinché, per intercessione della Vergine Maria, il mondo di oggi non abbia più a sperimentare gli orrori e le spaventose sofferenze di simili tragedie - Ma le sperimenta! -. Questo è anche il permanente anelito dei popoli, in particolare di quelli che sono vittime dei vari sanguinosi conflitti in corso. Le minoranze perseguitate, i cristiani perseguitati, la follia della distruzione, e poi quelli che fabbricano e trafficano le armi, armi insanguinate, arme bagnate del sangue di tanti innocenti. Mai più la guerra! È il grido accorato che dai nostri cuori e dai cuori di tutti gli uomini e donne di buona volontà sale al Principe della pace.

[01398-IT.02] [Testo originale: Italiano]

[B0640-XX.02]