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L’Udienza Generale, 26.08.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Invito per la prima Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato (1° settembre)

Saluto in lingua italiana

L’Udienza Generale di questa mattina (la 100ma di Papa Francesco) si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, nell’ambito del ciclo di catechesi sulla famiglia, ha concluso la riflessione sulle tre dimensioni che scandiscono la vita familiare: la festa, il lavoro e la preghiera, soffermandosi oggi sull'importanza della preghiera.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un invito a partecipare alla Liturgia della Parola che presiederà nel pomeriggio del 1° settembre nella Basilica Vaticana per la prima Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Dopo aver riflettuto su come la famiglia vive i tempi della festa e del lavoro, consideriamo ora il tempo della preghiera. Il lamento più frequente dei cristiani riguarda proprio il tempo: “Dovrei pregare di più...; vorrei farlo, ma spesso mi manca il tempo”. Lo sentiamo continuamente. Il dispiacere è sincero, certamente, perché il cuore umano cerca sempre la preghiera, anche senza saperlo; e se non la trova non ha pace. Ma perché si incontrino, bisogna coltivare nel cuore un amore “caldo” per Dio, un amore affettivo.

Possiamo farci una domanda molto semplice. Va bene credere in Dio con tutto il cuore, va bene sperare che ci aiuti nelle difficoltà, va bene sentirsi in dovere di ringraziarlo. Tutto giusto. Ma vogliamo anche un po’ di bene al Signore? Il pensiero di Dio ci commuove, ci stupisce, ci intenerisce?

Pensiamo alla formulazione del grande comandamento, che sostiene tutti gli altri: «Amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le forze» (Dt 6,5; cfr Mt 22,37). La formula usa il linguaggio intensivo dell’amore, riversandolo in Dio. Ecco, lo spirito di preghiera abita anzitutto qui. E se abita qui, abita tutto il tempo e non ne esce mai. Riusciamo a pensare Dio come la carezza che ci tiene in vita, prima della quale non c’è nulla? Una carezza dalla quale niente, neppure la morte, ci può distaccare? Oppure lo pensiamo soltanto come il grande Essere, l’Onnipotente che ha fatto ogni cosa, il Giudice che controlla ogni azione? Tutto vero, naturalmente. Ma solo quando Dio è l’affetto di tutti i nostri affetti, il significato di queste parole diventa pieno. Allora ci sentiamo felici, e anche un po’ confusi, perché Lui ci pensa e soprattutto ci ama! Non è impressionante questo? Non è impressionante che Dio ci accarezzi con amore di padre? E’ tanto bello! Poteva semplicemente farsi riconoscere come l’Essere supremo, dare i suoi comandamenti e aspettare i risultati. Invece Dio ha fatto e fa infinitamente di più di questo. Ci accompagna nella strada della vita, ci protegge, ci ama.

Se l’affetto per Dio non accende il fuoco, lo spirito della preghiera non riscalda il tempo. Possiamo anche moltiplicare le nostre parole, “come fanno i pagani”, dice Gesù; oppure anche esibire i nostri riti, “come fanno i farisei” (cfr Mt 6,5.7). Un cuore abitato dall’affetto per Dio fa diventare preghiera anche un pensiero senza parole, o un’invocazione davanti a un’immagine sacra, o un bacio mandato verso la chiesa. E’ bello quando le mamme insegnano ai figli piccoli a mandare un bacio a Gesù o alla Madonna. Quanta tenerezza c’è in questo! In quel momento il cuore dei bambini si trasforma in luogo di preghiera. Ed è un dono dello Spirito Santo. Non dimentichiamo mai di chiedere questo dono per ciascuno di noi! Perché lo Spirito di Dio ha quel suo modo speciale di dire nei nostri cuori “Abbà” – “Padre”, ci insegna a dire “Padre” proprio come lo diceva Gesù, un modo che non potremmo mai trovare da soli (cfr Gal 4,6). Questo dono dello Spirito è in famiglia che si impara a chiederlo e apprezzarlo. Se lo impari con la stessa spontaneità con la quale impari a dire “papà” e “mamma”, l’hai imparato per sempre. Quando questo accade, il tempo dell’intera vita famigliare viene avvolto nel grembo dell’amore di Dio, e cerca spontaneamente il tempo della preghiera.

Il tempo della famiglia, lo sappiamo bene, è un tempo complicato e affollato, occupato e preoccupato. E’ sempre poco, non basta mai, ci sono tante cose da fare. Chi ha una famiglia impara presto a risolvere un’equazione che neppure i grandi matematici sanno risolvere: dentro le ventiquattro ore ce ne fa stare il doppio! Ci sono mamme e papà che potrebbero vincere il Nobel, per questo. Di 24 ore ne fanno 48: non so come fanno ma si muovono e lo fanno! C’è tanto lavoro in famiglia!

Lo spirito della preghiera riconsegna il tempo a Dio, esce dalla ossessione di una vita alla quale manca sempre il tempo, ritrova la pace delle cose necessarie, e scopre la gioia di doni inaspettati. Delle buone guide per questo sono le due sorelle Marta e Maria, di cui parla il Vangelo che abbiamo sentito; esse impararono da Dio l’armonia dei ritmi famigliari: la bellezza della festa, la serenità del lavoro, lo spirito della preghiera (cfr Lc 10,38-42). La visita di Gesù, al quale volevano bene, era la loro festa. Un giorno, però, Marta imparò che il lavoro dell’ospitalità, pur importante, non è tutto, ma che ascoltare il Signore, come faceva Maria, era la cosa veramente essenziale, la “parte migliore” del tempo. La preghiera sgorga dall’ascolto di Gesù, dalla lettura del Vangelo. Non dimenticatevi, tutti i giorni leggere un passo del Vangelo. La preghiera sgorga dalla confidenza con la Parola di Dio. C’è questa confidenza nella nostra famiglia? Abbiamo in casa il Vangelo? Lo apriamo qualche volta per leggerlo assieme? Lo meditiamo recitando il Rosario? Il Vangelo letto e meditato in famiglia è come un pane buono che nutre il cuore di tutti. E alla mattina e alla sera, e quando ci mettiamo a tavola, impariamo a dire assieme una preghiera, con molta semplicità: è Gesù che viene tra noi, come andava nella famiglia di Marta, Maria e Lazzaro. Una cosa che ho molto a cuore e che ho visto nelle città: ci sono bambini che non hanno imparato a fare il segno della croce! Ma tu mamma, papà, insegna al bambino a pregare, a fare il segno della croce: questo è un compito bello delle mamme e dei papà!

Nella preghiera della famiglia, nei suoi momenti forti e nei suoi passaggi difficili, siamo affidati gli uni agli altri, perché ognuno di noi in famiglia sia custodito dall’amore di Dio.

[01361-IT.01] [Testo originale: Italiano]

 

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, le cœur humain recherche toujours la prière même sans le savoir, et il ne connaît pas la paix s’il ne la trouve. La prière est un langage d’amour affectif qui nous touche, nous émerveille et nous attendrit. Quand l’esprit de prière nous habite sans cesse, et quand Dieu est affectueusement présent à toutes nos pensées, comme une caresse qui nous tient en vie, alors nous sommes heureux en sa présence. Ainsi tout devient prière, alors que, sans affection pour Dieu, les paroles mêmes de la prière ne réchauffent pas la vie. En famille, au milieu de l’agitation et des préoccupations quotidiennes, la prière redonne du temps à Dieu, elle nous fait retrouver la paix des choses nécessaires et redécouvrir la joie de dons inattendus. Elle surgit de l’écoute de Jésus, de la familiarité avec sa parole.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i seminaristi della diocesi di Meaux, accompagnati da Mons. Jean-Yves Nahmias. Vi invito a pregare insieme in famiglia a partire dalla lettura del Vangelo che nutre il cuore di ognuno, e dalla meditazione del Rosario. Le vostre famiglie si troveranno ulteriormente unite nei momenti forti come nei momenti difficili. Che Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les séminaristes du diocèse de Meaux, accompagnés de Monseigneur Jean-Yves Nahmias. Je vous invite à prier ensemble en famille à partir de la lecture de l’Évangile qui nourrit le cœur de chacun, et de la méditation du Rosaire. Vos familles s’en trouveront davantage unies dans les moments forts comme dans les moments difficiles. Que Dieu vous bénisse !

[01362-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the family, today we reflect on the importance of devoting time to prayer. We all know how important prayer is, yet it seems so difficult to find time for it. Perhaps we need to ask if we truly love God, as he asks us to, with all our heart, and all our mind and all our strength. For the heart of prayer is the love of God, the source of our life, who constantly “caresses” us with his own love. A heart filled with the love of God can make even a silent thought or a small gesture of devotion a moment of prayer. The Holy Spirit teaches us to pray, to call God our Father, and to grow daily in his love. Our families need to ask for the gift of the Spirit! Through prayer, even in the busiest times, we give time back to God, we find the peace that comes from appreciating the important things, and we encounter the joy of God’s unexpected gifts. Through daily prayer may our homes become, like the house of Martha and Mary, places where Jesus always finds a warm welcome.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Danimarca, Malta, Cina, Dubai, Nigeria, Canada e Stati Uniti d’America. Su tutti voi e sulle vostre famiglie, invoco la gioia e la pace nel Signore. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from England, Denmark, Malta, China, Dubai, Nigeria, Canada and the United States of America. Upon all of you, and your families, I invoke an abundance of joy and peace in the Lord Jesus. God bless you all!

[01363-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, heute wollen wir über die Bedeutung des Gebets im Leben der Familie nachdenken. Viele Menschen sagen: „Ich müsste und würde gerne mehr beten, aber mir fehlt die Zeit.“ Sie erkennen mit großer Ehrlichkeit, dass man nur im Gebet, der Verbindung mit Gott, den tiefen Frieden findet. Gerne erfahren wir Gottes Zuneigung und Hilfe in verschiedenen Schwierigkeiten. Aber schenken wir Gott auch unsere Zuneigung? Lieben wir ihn mit ganzem Herzen? Nur wenn Gott die Liebe all unserer Liebe ist, finden diese Worte ihren vollen Sinn. Für die Liebe braucht es nicht viele Worte. Oft reicht schon ein Gedanke, eine Anrufung vor einem heiligen Bild oder ein Zeichen der Anbetung in Richtung einer Kirche. Es ist schön, wenn Mütter ihre kleinen Kinder anleiten, Jesus oder die Muttergottes Küsse zu schenken. In diesem Augenblick verwandelt sich das Herz der Kinder in einen Ort des Gebets. Lernen wir, mit unserem Herzen Gott „Vater“ zu nennen – mit der gleichen Spontaneität, wie Kinder „Papa“ oder „Mama“ sagen. Dann ist unser ganzes Familienleben von der Liebe Gottes umfangen. Wenn auch im Alltag der Familie die Zeit immer knapp scheint, wird uns die Zeit, die wir Gott geben, zurückgeschenkt und wir finden Frieden und Freude über ganz unerwartete Geschenke.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto a tutti i fedeli di lingua tedesca, in particolare ai pellegrini della Diocesi di Graz-Seckau e al Jugenddienst del Decanato di Chiusa. Riserviamo sempre, accanto al tempo necessario per il lavoro, un tempo per essere insieme con il Signore. AscoltiamoLo leggendo il Vangelo. MeditiamoLo pregando il Rosario. Preghiamo nella famiglia insieme la mattina e la sera. Così rimaniamo sempre custoditi dall’amore di Dio.

Speaker:

Einen herzlichen Gruß richte ich an alle Gläubigen deutscher Sprache, besonders an die Pilger aus der Diözese Graz-Seckau und den Jugenddienst des Dekanats Klausen. Halten wir neben der notwendigen Zeit für die Arbeit immer eine Zeit bereit, um beim Herrn zu sein. Hören wir sein Wort beim Lesen des Evangeliums und betrachten wir ihn im Rosenkranzgebet. Beten wir in der Familie gemeinsam am Morgen und am Abend. So bleiben wir immer von Gottes Liebe beschützt.

[01364-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy nos detenemos a reflexionar sobre la oración en familia. El espíritu de la oración se fundamenta en el gran mandamiento: «amaras al Señor, tu Dios, con todo el corazón, con toda tu alma, con todas tus fuerzas». La oración se alimenta del afecto por Dios. Un corazón lleno de amor a Dios sabe transformar en oración un pensamiento sin palabras, una invocación delante de una imagen sagrada, o un beso hacia una Iglesia. A pesar de lo complicado que es el tiempo en la familia, siempre ocupado, con mil cosas que hacer, la oración nos permite encontrar la paz para las cosas necesarias, y descubrir el gozo de los dones inesperados del Señor, la belleza de la fiesta y la serenidad del trabajo.
La oración brota de la escucha de Jesús, de la lectura y familiaridad con la Palabra de Dios.
Nos hará bien preguntarnos:¿Tenemos en casa el Evangelio? ¿Encontramos un momento para leerlo juntos o al menos leerlo solo? ¿Lo meditamos recitando el Rosario? El Evangelio leído y reflexionado en familia es como un pan bueno que nutre el corazón de todos. Y por la mañana y por la tarde, cuando nos sentemos a la mesa, digamos juntos una oración con sencillez.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los venidos de España y Latinoamérica. Invito a todos a descubrir la belleza de la oración en familia para que rezando unos por otros seamos protegidos por el amor de Dios. Muchas gracias.

[01365-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Na vida da família, além das horas de trabalho e dos momentos de festa, há também o tempo da oração. Sabemos como o tempo é sempre pouco; nunca chega para tudo. É frequente ouvir este lamento: «Devia rezar mais…, mas não tenho tempo». Quem tem uma família, aprende a resolver uma equação que nem os grandes matemáticos conseguem: dentro das vinte e quatro horas do dia, fazem entrar o dobro. Há pais e mães que merecem o Prémio Nobel por isso! O segredo está no afecto que provam pelos seus. Daí a pergunta: Pensamos em Deus apenas como um Ser imenso, o Omnipotente que tudo criou, o Juiz que tudo vê e controla? Ou vemos Deus como uma carícia que nos dá e mantém a vida, uma carícia da qual nem a morte nos pode separar. Só neste caso nos sentimos felizes, senão mesmo confusos, porque Deus pensa em nós e nos ama. Um coração possuído pelo afecto de Deus é capaz de tornar oração até um pensamento sem palavras, uma invocação diante duma Imagem sacra, um beijo para Jesus na Igreja. É belo ver as mães ensinando aos filhos pequeninos a mandar um beijo a Jesus ou à sua Mãe bendita. Está aqui o espírito da oração, que nos leva a arranjar tempo para Deus, fazendo-nos sair da obsessão duma vida onde sempre falta tempo, para encontrar a paz das coisas necessárias. E a coisa verdadeiramente essencial, a «parte melhor» do tempo é aquela em que se escuta o Senhor, como fez Maria de Betânia. O Evangelho, lido e meditado em família, é como um pãozinho bom que nutre o coração de todos.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Saluto cordialmente i fedeli presenti delle diverse parrocchie del Portogallo e il gruppo dei nuovi studenti del Collegio Pio Brasiliano. Il Signore vi benedica, perché siate dovunque per tutti faro di luce del Vangelo. Possa questo pellegrinaggio rinvigorire nei vostri cuori il sentire e il vivere con la Chiesa. La Madonna accompagni e protegga voi tutti e i vostri cari!

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa, bem-vindos! Saúdo cordialmente os fiéis presentes das diversas paróquias de Portugal e o grupo dos novos estudantes do Colégio Pio Brasileiro. O Senhor vos abençoe, para serdes em toda a parte farol de luz do Evangelho para todos. Possa esta peregrinação fortalecer nos vossos corações o sentir e o viver com a Igreja. Nossa Senhora acompanhe e proteja a vós todos e aos vossos entes queridos.

[01366-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua araba

Speaker:

أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، بعد أن تأمّلنا حول كيفيّة عيش العائلة أوقات العيد والعمل، نتوقّف الآن عند وقت الصلاة. عندما يكون الله مركز عواطفنا، نشعر عندها بأنّنا سعداء، لأنّه هو أيضًا يفكّر بنا ويحبّنا بشكل خاصّ! يمكننا أن نُكثر الكلام "كما يفعل الوثنيّون"؛ أو أن نعرض طقوسنا، "كما يفعل الفريسيّون"، لكنّ القلب الذي تسكنه محبّة الله بإمكانه أن يحوّل إلى صلاة حتى مجرّد فكرة أو تضرّع وهذه عطيّة من الروح القدس. فروح الله يملك أسلوبه الخاص ليهتف في قلوبنا "أبَّا أيّها الآب"، كما كان يهتف يسوع، وفي العائلة نتعلّم أن نطلب ونقدّر عطيّة الروح القدس هذه؛ وإذا تعلمتَها بالعفويّة عينها التي تتعلَّم فيها أن تّهتفَ "أبي" و"أمّي"، تكون قد تعلّمتها للأبد. وفي هذا الإطار يمكن للأختين مريم ومرتا، أن تشكّلا لنا مرشدتين صالحتين؛ فقد تعلّمتا من الله تناغم الأنماط العائليّة: جمال العيد، طمأنينة العمل وروح الصلاة، وبأنَّ الجوهريّ حقًا و"النصيب الأفضل" هو الإصغاء للربّ. إنّ الصلاة تنبع من الإصغاء ليسوع، من قراءة الإنجيل والثّقة بكلمة الله. فهل نجد هذه الثّقة في عائلاتنا؟ لنتعلّم إذًا أن نصلّي ببساطة معًا: ويسوع هو الذي سيأتي بيننا كما كان يذهب إلى عائلة مرتا ومريم ولعازر.

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, la preghiera rafforza la famiglia, pregate affinché le vostre famiglie siano, sull’esempio della Santa Famiglia di Nazaret, luoghi di comunione e cenacoli di preghiera, autentiche scuole del Vangelo e piccole Chiese domestiche. Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربيّة، وخاصةً بالقادمينَ من الشرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، إنّ الصلاة تعزّز العائلة، صلّوا لكي تكون عائلاتكم، على مثال عائلة الناصرة المقدّسة، أماكن شركة وعليّات صلاة، مدارس أصيلة للإنجيل وكنائس بيتيّة صغيرة. ليبارككم الربّ.

[01367-AR.01] [Testo originale: Arabo]

In lingua polacca

Drodzy bracia i siostry,

Po refleksji nad tym, jak rodzina przeżywa czas świętowania i pracy, rozważamy obecnie czas modlitwy. Najczęstsze narzekanie chrześcijan dotyczy właśnie czasu: „powinienem więcej się modlić..., ale często brakuje mi czasu”. Ludzkie serce zawsze poszukuje modlitwy, lecz, aby modlitwa i serce się spotkały, musimy pielęgnować w naszych sercach żarliwą miłość do Boga, miłość uczuciową.

„Będziesz miłował Pana, Boga twojego, z całego swego serca, z całej duszy swojej, ze wszystkich swych sił” (Pwt 6,5; Mt 22,37). Sformułowanie tego przykazania posługuje się intensywnym językiem miłości. W tym właśnie przede wszystkim mieści się duch modlitwy. Bóg jest miłością ponad wszystkie nasze miłości. On o nas myśli. On nade wszystko nas miłuje!

Jeśli nasza miłość do Boga nie rozpala serca, to duch modlitwy nie rozgrzewa czasu. Gdy w sercu płonie miłość do Boga, modlitwą stają się także myśli bez słów, wezwanie przed świętym obrazem, albo gest miłości i szacunku, gdy mijamy kościół. I jest to dar Ducha Świętego. Duch Boży ma swój specjalny sposób, by powiedzieć w naszych sercach „Abba” – „Ojcze”, sposób, którego nigdy nie możemy znaleźć o własnych siłach (por. Ga 4,6). To w rodzinie uczymy się prosić o ten dar Ducha Świętego i go doceniać. Jeśli nauczymy się go z taką samą spontanicznością, z jaką nauczyliśmy się mówić "tata" i "mama", to nauczyliśmy się go na zawsze. Serce spontanicznie poszukuje czasu modlitwy.

W modlitwie rodziny, w jej wydarzeniach ważnych i chwilach trudnych powierzamy się sobie nawzajem, aby każdy strzeżony był Bożą miłością.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini polacchi. Carissimi, chiediamo insieme al Signore il dono dello Spirito Santo. Solo Lui può accendere nei nostri cuori il fuoco dell’amore, sì che con un ardente affetto filiale possiamo rivolgerci a Dio “Abba – Padre” e pregare veramente. Con quest’affetto troveremo sempre il tempo per la preghiera personale e familiare. Essa ci porterà la pace e la felicità di coloro che si sentono amati. Sia lodato Gesù Cristo!

Speaker:

Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Moi drodzy, prośmy razem Pana o dar Ducha Świętego. Tylko On może rozpalić w naszych sercach ogień miłości tak, że z gorącym synowskim uczuciem będziemy mogli zwracać się do Boga „Abba – Ojcze” i prawdziwie modlić się. Z tym uczuciem zawsze znajdziemy czas na modlitwę osobistą i rodzinną. Ona przyniesie nam pokój i szczęście tych, którzy czują się kochani. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!

[01368-PL.01] [Testo originale: Polacco]

Invito per la prima Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato (1° settembre)

Martedì prossimo, 1° settembre, si celebrerà la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. In comunione di preghiera con i nostri fratelli ortodossi e con tutte le persone di buona volontà, vogliamo offrire il nostro contributo al superamento della crisi ecologica che l’umanità sta vivendo.

In tutto il mondo, le varie realtà ecclesiali locali hanno programmato opportune iniziative di preghiera e di riflessione, per rendere tale Giornata un momento forte anche in vista dell’assunzione di stili di vita coerenti.

Con i vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate e i fedeli laici della Curia romana, ci troveremo nella Basilica di S. Pietro alle ore 17, per la Liturgia della Parola, alla quale fin d’ora invito a partecipare i romani, e i pellegrini e quanti lo desiderano.

[01370-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Saluto in lingua italiana

Cari pellegrini di lingua italiana: benvenuti! Saluto le Religiose del Volto Santo e le Suore Preziosine di Monza in occasione dei rispettivi Capitoli Generali e l’Assemblea generale dell’Istituto Secolare “Piccola Famiglia Francescana”. Saluto i seminaristi che partecipano all’incontro estivo di Frascati e il Movimento per l’Affido e l’Adozione di Verona. A tutti auguro di testimoniare la fede con parole e gesti di misericordia e di compassione verso il prossimo.

Domani celebreremo la memoria di Santa Monica, madre di Sant’Agostino. All’intercessione di questi Santi affidiamo gli sposi novelli e i genitori cristiani, perché come Monica, accompagnino con l’esempio e con la preghiera il cammino dei figli. Raccomandiamo gli ammalati più bisognosi di conforto e di costanti attenzioni come pure la gioventù affinché, come Agostino, tenda sempre verso la pienezza della Verità e dell’Amore, che è Cristo: Egli solo può saziare i bisogni profondi del cuore umano.

[01369-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0626-XX.01]