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Lettera del Santo Padre al Vescovo Ausiliare di Gerusalemme dei Latini, Vicario Patriarcale per la Giordania, sulla situazione dei profughi, 06.08.2015


Nei giorni 6-9 agosto il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, S.E. Mons. Nunzio Galantino, per invito del Patriarca latino di Gerusalemme, S.B. Fouwad Toual, e del Vicario Patriarcale per la Giordania, S.E. Maroun Lahham, compie un viaggio in Giordania in occasione del primo anniversario dell’arrivo dei profughi iracheni in Giordania, l’8 agosto 2014. Egli parteciperà a varie iniziative e incontri, in particolare visiterà alcuni centri di accoglienza per i profughi. In tale occasione il Papa Francesco ha voluto inviare un messaggio di vicinanza ai profughi, di gratitudine a coloro che si fanno carico dei loro problemi e di appello alla Comunità internazionale perché non rimanga inerte di fronte a tale drammatica situazione.

Pubblichiamo di seguito la Lettera del Santo Padre a S.E. Mons. Maroun Lahham, Vescovo Ausiliare di Gerusalemme dei Latini e Vicario Patriarcale per la Giordania:

Lettera del Santo Padre

Ecc.za Mons. Lahham,
caro fratello,

approfitto della visita in Giordania di S.E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, per raggiungere con una parola di speranza quanti, oppressi dalla violenza, sono stati costretti ad abbandonare le loro case e la loro terra.

Più volte ho voluto dare voce alle atroci, disumane e inspiegabili persecuzioni di chi in tante parti del mondo – e soprattutto tra i cristiani – è vittima del fanatismo e dell’intolleranza, spesso sotto gli occhi e nel silenzio di tutti. Sono i martiri di oggi, umiliati e discriminati per la loro fedeltà al Vangelo. Il mio ricordo, che si fa appello solidale, vuol essere il segno di una Chiesa che non dimentica e non abbandona i suoi figli esiliati a motivo della loro fede: sappiano che una preghiera quotidiana si innalza per loro, insieme alla riconoscenza per la testimonianza che ci offrono.

Il mio pensiero va anche alle Comunità che hanno saputo farsi carico di questi fratelli, evitando di volgere lo sguardo altrove. Voi annunciate la risurrezione di Cristo con la condivisione del dolore e l’aiuto solidale che prestate alle centinaia di migliaia di profughi; con il vostro chinarvi sulle loro sofferenze, che rischiano di soffocarne la speranza; con il vostro servizio di fraternità, che rischiara anche momenti tanto bui dell’esistenza.

Il Signore vi ricompensi, come solo Lui può fare, con l’abbondanza dei suoi doni.

A sua volta possa l’opinione pubblica mondiale essere sempre più attenta, sensibile e partecipe davanti alle persecuzioni condotte nei confronti dei cristiani e, più in generale, delle minoranze religiose. Rinnovo l’auspicio che la Comunità Internazionale non assista muta e inerte di fronte a tale inaccettabile crimine, che costituisce una preoccupante deriva dei diritti umani più essenziali e impedisce la ricchezza della convivenza tra i popoli, le culture e le fedi.

Per favore Le chiedo di pregare per me. Che il Signore la benedica e la Madonna la custodisca,

fraternamente

FRANCISCUS

[01300-IT.01] [Testo originale: Italiano]