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L’Udienza Generale, 05.08.2015


Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il ciclo di catechesi sulla famiglia, si è soffermato sulla situazione dei divorziati e di coloro che, dopo la rottura del vincolo matrimoniale, danno vita a nuove unioni.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Con questa catechesi riprendiamo la nostra riflessione sulla famiglia. Dopo aver parlato, l’ultima volta, delle famiglie ferite a causa della incomprensione dei coniugi, oggi vorrei fermare la nostra attenzione su un’altra realtà: come prenderci cura di coloro che, in seguito all’irreversibile fallimento del loro legame matrimoniale, hanno intrapreso una nuova unione.

La Chiesa sa bene che una tale situazione contraddice il Sacramento cristiano. Tuttavia il suo sguardo di maestra attinge sempre da un cuore di madre; un cuore che, animato dallo Spirito Santo, cerca sempre il bene e la salvezza delle persone. Ecco perché sente il dovere, «per amore della verità», di «ben discernere le situazioni». Così si esprimeva san Giovanni Paolo II, nell’Esortazione apostolica Familiaris consortio (n. 84), portando ad esempio la differenza tra chi ha subito la separazione rispetto a chi l’ha provocata. Si deve fare questo discernimento.

Se poi guardiamo anche questi nuovi legami con gli occhi dei figli piccoli – e i piccoli guardano –, con gli occhi dei bambini, vediamo ancora di più l’urgenza di sviluppare nelle nostre comunità un’accoglienza reale verso le persone che vivono tali situazioni. Per questo è importante che lo stile della comunità, il suo linguaggio, i suoi atteggiamenti, siano sempre attenti alle persone, a partire dai piccoli. Loro sono quelli che soffrono di più, in queste situazioni. Del resto, come potremmo raccomandare a questi genitori di fare di tutto per educare i figli alla vita cristiana, dando loro l’esempio di una fede convinta e praticata, se li tenessimo a distanza dalla vita della comunità, come se fossero scomunicati? Si deve fare in modo di non aggiungere altri pesi oltre a quelli che i figli, in queste situazioni, già si trovano a dover portare! Purtroppo, il numero di questi bambini e ragazzi è davvero grande. E’ importante che essi sentano la Chiesa come madre attenta a tutti, sempre disposta all’ascolto e all’incontro.

In questi decenni, in verità, la Chiesa non è stata né insensibile né pigra. Grazie all’approfondimento compiuto dai Pastori, guidato e confermato dai miei Predecessori, è molto cresciuta la consapevolezza che è necessaria una fraterna e attenta accoglienza, nell’amore e nella verità, verso i battezzati che hanno stabilito una nuova convivenza dopo il fallimento del matrimonio sacramentale; in effetti, queste persone non sono affatto scomunicate: non sono scomunicate!, e non vanno assolutamente trattate come tali: esse fanno sempre parte della Chiesa.

Papa Benedetto XVI è intervenuto su tale questione, sollecitando un attento discernimento e un sapiente accompagnamento pastorale, sapendo che non esistono «semplici ricette» (Discorso al VII Incontro Mondiale delle Famiglie, Milano, 2 giugno 2012, risposta n. 5).

Di qui il ripetuto invito dei Pastori a manifestare apertamente e coerentemente la disponibilità della comunità ad accoglierli e a incoraggiarli, perché vivano e sviluppino sempre più la loro appartenenza a Cristo e alla Chiesa con la preghiera, con l’ascolto della Parola di Dio, con la frequenza alla liturgia, con l’educazione cristiana dei figli, con la carità e il servizio ai poveri, con l’impegno per la giustizia e la pace.

L’icona biblica del Buon Pastore (Gv 10,11-18) riassume la missione che Gesù ha ricevuto dal Padre: quella di dare la vita per le pecore. Tale atteggiamento è un modello anche per la Chiesa, che accoglie i suoi figli come una madre che dona la sua vita per loro. «La Chiesa è chiamata ad essere sempre la casa aperta del Padre […]» - Niente porte chiuse! Niente porte chiuse! - «Tutti possono partecipare in qualche modo alla vita ecclesiale, tutti possono far parte della comunità. La Chiesa […] è la casa paterna dove c’è posto per ciascuno con la sua vita faticosa» (Esort. ap. Evangelii gaudium, n. 47).

Allo stesso modo tutti i cristiani sono chiamati a imitare il Buon Pastore. Soprattutto le famiglie cristiane possono collaborare con Lui prendendosi cura delle famiglie ferite, accompagnandole nella vita di fede della comunità. Ciascuno faccia la sua parte nell’assumere l’atteggiamento del Buon Pastore, il quale conosce ognuna delle sue pecore e nessuna esclude dal suo infinito amore!

[01290-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

In lingua francese

Speaker:

Frères et sœurs, avec cette catéchèse nous reprenons notre réflexion sur la famille. Aujourd’hui je voudrais m’arrêter aux personnes qui, à la suite de l’échec irréversible de leurs liens matrimoniaux, ont entrepris une nouvelle union. L’Église sait bien qu’une telle situation contredit le Sacrement chrétien. Mais son regard part toujours de son cœur de mère; un cœur qui cherche toujours le bien et le salut des personnes. Il est nécessaire, par amour de la vérité, de bien discerner les situations, faisant par exemple la différence entre qui a subi la séparation et qui l’a provoquée. La conscience de la nécessité d’un accueil fraternel, dans l’amour et la vérité, a beaucoup grandi envers les baptisés qui ont établi une nouvelle vie commune après l’échec de leur mariage sacramentel. Ces personnes ne sont nullement excommuniées, et elles ne doivent pas être traitées comme telles: elles font toujours partie de l’Église. Aussi doit-on les encourager à vivre leur appartenance au Christ et à l’Église par la prière, l’écoute de la Parole de Dieu, la fréquentation de la liturgie, l’éducation chrétienne des enfants, la charité, le service des pauvres et l’engagement pour la justice et la paix. Que les familles chrétiennes collaborent avec le Christ Bon Pasteur, en prenant soin des familles blessées et en les accompagnant dans la vie de foi de la communauté!

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. La vostra visita alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo sia l’occasione di far crescere in voi l’attenzione verso le persone e le famiglie ferite nel loro amore. Che Dio vi benedica!

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins de langue française. Que votre visite aux tombeaux des Apôtres Pierre et Paul soit l’occasion de laisser grandir en vous l’attention envers les personnes et les familles blessées dans leur amour. Que Dieu vous bénisse !

[01291-FR.01] [Texte original: Français]

In lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: We return now to our catechesis on the family, by reflecting on the situation of our brothers and sisters who have divorced and entered a second union. Though their unions are contrary to the Sacrament of marriage, the Church, as a Mother, seeks the good and salvation of all her children. As these situations especially affect children, we are aware of a greater urgency to foster a true welcome for these families in our communities. For how can we encourage these parents to raise their children in the Christian life, to give them an example of Christian faith, if we keep them at arm’s length? I am especially grateful to the many pastors, guided by my Predecessors, who have worked diligently to let these families know they are still a part of the Church. There is no easy solution for these situations, but we can and must always encourage these families to participate in the Church’s life, through prayer, listening to the Word of God, the Christian education of their children, and service to the poor. As the Good Shepherd gives his life for the sheep, so the Church as a Mother gives her life for all her children, by being always the “house of the Father, with doors wide open”. May everyone, especially Christian families, imitate the Good Shepherd, who knows all his sheep and excludes no one from his infinite love.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Sud Africa, Cina e Stati Uniti. Il vostro soggiorno nella Città eterna vi confermi nell’amore di Cristo, ed Egli vi faccia suoi testimoni, specialmente per le famiglie che si sentono lontane dalla Chiesa. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from England, South Africa, China and the United States. May your stay in the Eternal City confirm you in love for our Lord, and may he make you his witnesses, especially for families who feel separated from the Church. May God bless you all!

[01292-EN.01] [Original text: English]

In lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, nach den Ferien nehmen wir heute unsere Katechesen über die Familie wieder auf. Zuletzt hatten wir über die Verletzungen gesprochen, welche den Familien durch mangelndes Verständnis zwischen den Ehegatten zugefügt werden. Heute wenden wir uns der Frage zu: Wie können wir denen beistehen, die nach einem endgültigen Scheitern ihrer Ehe eine neue Verbindung eingegangen sind? Eine solche Situation widerspricht dem Sakrament der Ehe. Umso mehr begegnet die Kirche diesen Menschen mit einem mütterlichen Herzen und sucht, angeregt vom Heiligen Geist, immer das Wohl und das Heil der Personen. Um der Liebe willen zur Wahrheit verpflichtet, achtet sie darauf, „die verschiedenen Situationen gut zu unterscheiden“ (Familiaris consortio, 84) und die Person, die die Trennung hinnehmen musste, anders zu beurteilen als die, welche sie hervorgerufen hat. Schauen wir auf die neuen Verbindungen mit den Augen der Kinder. Wie können wir die Eltern aus dem Leben der Gemeinschaft ausschließen, wenn ihre Kinder ihr Vorbild eines gelebten Glaubens annehmen sollen? In diesen Jahrzehnten ist das Bewusstsein gewachsen, dass eine aufmerksame und brüderliche Aufnahme dieser Getauften nötig ist; sie sind nicht exkommuniziert, sie sind ein Teil der Kirche. Alle Christen sind eingeladen, den Guten Hirten nachzuahmen und wie er den Verletzten nachzugehen. Wir wollen Geschiedene, die in einer neuen Verbindung leben, ermutigen, ihre Zugehörigkeit zu Christus und zur Kirche durch das Gebet, das Hören auf Gottes Wort, die Teilnahme an der Liturgie, die christliche Erziehung der Kinder, die Wohltätigkeit gegenüber den Bedürftigen und dem Einsatz für Gerechtigkeit und Frieden zu unterstreichen.

Santo Padre:

Rivolgo un caloroso benvenuto ai pellegrini provenienti dai paesi di lingua tedesca. Saluto in particolare i diversi gruppi di giovani e i numerosi fedeli giunti individualmente. Preghiamo che lo Spirito Santo ci dia sempre un animo di pace per il bene delle nostre famiglie e dei nostri vicini. Dio vi benedica sul vostro cammino.

Speaker:

Sehr herzlich heiße ich die Pilger aus den Ländern deutscher Sprache willkommen. Insbesondere grüße ich die verschiedenen Jugendgruppen und die zahlreichen Einzelpilger. Beten wir, dass der Heilige Geist uns immer ein friedliebendes Gemüt gebe zum Wohl unserer Familien und unserer Nachbarn. Der Herr beschütze immer eure Familien. Gott segne euch auf euren Wegen.

[01293-DE.01] [Originalsprache: Deutsch]

In lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Retomando las reflexiones sobre la familia, deseo referirme hoy a la situación de los que tras la ruptura de su vinculo matrimonial han establecido una nueva convivencia, y a la atención pastoral que merecen.

La Iglesia sabe bien que tal situación contradice el sacramento cristiano, pero con corazón de madre busca el bien y la salvación de todos, sin excluir a nadie. Animada por el Espíritu Santo y por amor a la verdad, siente el deber de «discernir bien las situaciones», diferenciando entre quienes han sufrido la separación y quienes la han provocado.

Si se mira la nueva unión desde los hijos pequeños vemos la urgencia de una acogida real hacia las personas que viven tal situación. ¿Cómo podemos pedirle a estos padres educar a los hijos en la vida cristiana si están alejados de la vida de la comunidad? Es necesario una fraterna y atenta acogida, en el amor y en la verdad, hacia estas personas que en efecto no están excomulgadas, como algunos piensan: ellas forman parte siempre de la Iglesia.

«No tenemos recetas sencillas», pero es preciso manifestar la disponibilidad de la comunidad y animarlos a vivir cada vez más su pertenencia a Cristo y a la Iglesia con la oración, la escucha de la Palabra de Dios, la participación en la liturgia, la educación cristiana de los hijos, la caridad, el servicio a los pobres y el compromiso por la justicia y la paz. La Iglesia no tiene las puertas cerradas a nadie.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España y Latinoamérica. En la memoria litúrgica de la Dedicación de la Basílica de Santa María la Mayor, confiemos a la Madre de Dios a todas las familias. Muchas gracias.

[01294-ES.01] [Texto original: Español]

In lingua portoghese

Speaker:

Retornando às catequeses sobre a família, hoje refletimos sobre o modo de acompanhar aqueles que não conseguiram manter intacto o vínculo matrimonial e contraíram uma nova união. Por um lado, a Igreja não ignora que esta situação contradiz o sacramento do matrimônio, mas, por outro, o seu coração materno, animado pelo Espírito Santo, leva-a sempre a buscar o bem e a salvação de todas as pessoas. Também é preciso ter em conta o crescente número de crianças cujas famílias vivem segundo tais uniões. A Igreja, como o Bom Pastor do Evangelho, não exclui ninguém: os casais de segunda união não estão excomungados; eles são membros da Igreja. Não existem receitas simples. É importante que todos se sintam acolhidos e possam viver segundo uma fé convicta e praticada: através da oração, da escuta da Palavra de Deus, da frequência na liturgia, da educação cristã dos filhos e do compromisso pela justiça e a paz.

Santo Padre:

Cari pellegrini di lingua portoghese, in particolare i ministranti e gli scouts del Portogallo e i fedeli brasiliani: benvenuti! Vi saluto come membri di questa famiglia che è la Chiesa, chiedendovi di rinnovare il vostro impegno, affinché le vostre comunità diventino luoghi sempre più accoglienti, dove si fa esperienza della misericordia e dell’amore di Dio. Il Signore vi benedica tutti!

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa, nomeadamente os acólitos e escutas de Portugal, bem como os fiéis brasileiros: sejam bem-vindos! Saúdo-vos como membros desta família que é a Igreja, pedindo-vos que renoveis o vosso compromisso para que as vossas comunidades sejam lugares sempre mais acolhedores, onde se faz experiência da misericórdia e do amor de Deus. Que o Senhor vos abençoe a todos!

[01295-PO.01] [Texto original: Português]

In lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,

Kontynuując refleksję na temat rodziny, zastanawiamy się dziś nad kwestią, jak zatroszczyć się o tych, którzy na skutek nieodwracalnego rozpadu więzi małżeńskiej podjęli życie w nowym związku.

Kościół dobrze wie, że taka sytuacja jest sprzeczna z chrześcijańskim sakramentem. Jednak jego spojrzenie nauczyciela zawsze czerpie z serca matki, które, ożywiane Duchem Świętym, zawsze poszukuje dobra i zbawienia osób. Dlatego poczuwa się do obowiązku „właściwego rozeznania sytuacji”.

W minionych latach bardzo wzrosła świadomość, że konieczne jest braterskie i uprzejme przyjęcie w miłości i prawdzie ochrzczonych, którzy zawarli nowy związek po rozpadzie małżeństwa sakramentalnego. Osoby takie nie są bowiem ekskomunikowane i nie powinny być traktowane jako takie: zawsze są one częścią Kościoła. Stąd powtarzające się wezwanie pasterzy do okazywania otwarcie i konkretnie gotowości wspólnoty, by ich przyjąć i dodać im otuchy, żeby żyli i coraz bardziej rozwijali swą przynależność do Chrystusa i do Kościoła, przez modlitwę, słuchanie Słowa Bożego, uczestnictwo w liturgii, chrześcijańskie wychowanie dzieci, miłosierdzie i posługę ubogim, zaangażowanie na rzecz sprawiedliwości i pokoju.

Wszyscy chrześcijanie są powołani do naśladowania Dobrego Pasterza. Zwłaszcza rodziny chrześcijańskie mogą współpracować z Nim troszcząc się o rodziny zranione, towarzysząc im w życiu wiary wspólnoty. Niech każdy wypełnia swoją rolę podejmując postawę Dobrego Pasterza, który zna każdą ze swych owiec i żadnej nie wyklucza ze swej nieskończonej miłości!

Santo Padre:

Do il benvenuto ai pellegrini polacchi qui presenti. In modo particolare saluto le suore della Congregazione di Santa Elisabetta e tutte le persone consacrate che approfittano del tempo delle vacanze per svolgere ritiri ed esercizi spirituali, cercando di approfondire il loro legame con Cristo e l’impegno nella comunità della Chiesa. Mi unisco a voi nella preghiera, chiedendo a Dio tutti i doni dello Spirito Santo necessari per compiere la missione affidatavi insieme con il vostro carisma religioso. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

Witam obecnych tu polskich pielgrzymów. W sposób szczególny pozdrawiam siostry ze Zgromadzenia św. Elżbiety i wszystkie osoby konsekrowane, które wykorzystują czas wakacji na rekolekcje i ćwiczenia duchowe, usiłując pogłębić swoje więzi z Chrystusem i zaangażowanie we wspólnocie Kościoła. Jednoczę się z wami w modlitwie, prosząc Boga o dary Ducha Świętego niezbędne do wypełnienia misji powierzonej wam wraz z zakonnym charyzmatem. Niech wszystkim wam Bóg błogosławi!

[01296-PL.01] [Testo originale: Polacco]

In lingua araba

Speaker:

[أيّها الإخوة والأخوات الأعزّاء، أُريد في هذا التعليم أن أتوقّف عند جانب مألوف في حياة عائلاتنا وهو المرض. في إطار العلاقات العائليّة يُعاش مرض الأشخاص الذين نحبّهم بألم وحزن كبيرَين. والحبّ هو الذي يجعلنا نشعر بهذا الحجم من الألم والحزن. تخبر صفحات عديدة من الأناجيل عن لقاءات يسوع مع المرضى والتزامه لشفائهم. فيسوع لم يتهرّب قطّ من تقديم العناية لهم. لم يتجاهلهم قطّ ولم يُمِلْ وجهه عنهم. وعندما كان أب أو أمّ أو حتى صديق يحمل إليه مريضًا ليضع يده عليه ويشفيه، لم يكن يتوانى أبدًا، بل كان الشفاء يأتي قبل الشّريعة حتى قبل تلك المقدّسة كراحة السبت. وبالتالي يرسل يسوع تلاميذه ليقوموا بعمله ويعطيهم السلطان ليشفوا، أي ليقتربوا من المرضى ويعتنوا بهم تمامًا. وهذه هي مهمّة الكنيسة! إزاء المرض، تنشأُ الصعوبات في العائلة أيضًا بسبب الضعف البشريّ. ولكنّ غالبًا ما تُعزِّز فترة المرض الروابط العائليّة. وهذا القرب المسيحيّ، أيها الإخوة والأخوات الأعزاء، هو كنز حكمة يساعد العائلات في المراحل الصعبة ويجعلها تفهم ملكوت الله.]

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, siamo tutti chiamati a imitare il Buon Pastore, il quale conosce ognuna delle sue pecore e nessuna esclude dal suo infinito amore. Invito soprattutto le famiglie cristiane a collaborare con Lui prendendosi cura delle famiglie ferite, accompagnandole nella vita di fede della comunità! Il Signore vi benedica!

Speaker:

أُرحّبُ بالحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، وخاصةً بالقادمينَ من الشّرق الأوسط. أيّها الإخوةُ والأخواتُ الأعزّاء، …! ليبارككُم الربّ!

[01297-AR.01] [Testo originale: Arabo]

Saluto in lingua italiana

Cari pellegrini di lingua italiana: benvenuti! Ma, si vede che oggi siete entusiasti! Sono lieto di accogliere i partecipanti al Meeting Internazionale Giovani verso Assisi, i ministranti delle Diocesi di Palermo e Treviso e la Compagnia di Sant’Orsola, con l’Assistente Ecclesiastico Mons. Adriano Tessarollo. Saluto i giovani del Festival del Folklore di Cori, l’Associazione Solidarietà con il Popolo Saharawi insieme al Centro Missionario Diocesano di Firenze; il Comitato Feste del Divin Crocifisso di Pove del Grappa e i fedeli di Baucìna. La visita alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo alimenti in tutti la fede che si manifesta in concrete opere di carità. Oggi si fa la memoria della Santa Madre di Dio, la Salus Populi Romani, che si venera in Santa Maria Maggiore. E’ la nostra Patrona. E’ la prima chiesa in Occidente dedicata alla Madonna: vi invito tutti, come stiamo, senza muoverci, a pregarLa: Ave o Maria,…

Un particolare pensiero rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi celebriamo la Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore, dove si venera l’icona della Salus Populi Romani. Invocate la Madre di Dio, cari giovani, per sentire la dolcezza del suo amore; pregatela nei momenti della croce e della sofferenza, cari ammalati, in particolare voi Angeli della Libertà di Siracusa; guardate a Lei, cari sposi novelli, come al modello del vostro cammino coniugale di dedizione e fedeltà.

[01298-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0600-XX.01]