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Accordo fra la Santa Sede, anche a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, e gli Stati Uniti d’America, per favorire l’osservanza a livello internazionale degli obblighi fiscali e attuare la “Foreign Account Tax Compliance Act” (Fatca), 10.06.2015


Firma dell’Accordo

Joint Press Release

Remarks by H.E. Paul Richard Gallagher, Secretary for Relations with States of the Holy See, at the FATCA Signing Ceremony

Ambassador Hackett’s Remarks at the FATCA IGA Signing Ceremony

Articolo de L’Osservatore Romano

Firma dell’Accordo

Il giorno 10 giugno 2015, alle ore 10, presso la Segreteria di Stato, è stato sottoscritto l’Accordo fra la Santa Sede, anche a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, e gli Stati Uniti d’America, per favorire l’osservanza a livello internazionale degli obblighi fiscali e attuare la Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA).

Hanno firmato: per la Santa Sede, Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, e, per gli Stati Uniti d’America, S.E. il Signor Kenneth F. Hackett, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario degli Stati Uniti presso la Santa Sede.

Hanno assistito al solenne atto:

per parte della Santa Sede: Mons. Peter Wells, Assessore per gli Affari Generali, e Mons. Antoine Camilleri, Sotto-Segretario per i Rapporti con gli Stati. Erano altresì presenti Mons. Michael Francis Crotty, il Rev.do Don Piero Gallo e il Rev.do Don Carlos Fernando Díaz Paniagua, della Sezione per i Rapporti con gli Stati;

per parte degli Stati Uniti d’America: la Sig.ra Victoria Alvarado e il Sig. Peter Martin, rispettivamente Consigliere e Primo segretario presso l’Ambasciata. Erano altresì presenti la Sig.ra Antoinette Hurtado, la Sig.ra Marjorie E. Christian e il Sig. Thomas Montgomery, dell’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede.

L’Accordo intergovernativo fra la Santa Sede e gli Stati Uniti d’America disciplina lo scambio automatico di informazioni fiscali tra le autorità competenti delle Alte Parti Contraenti, al fine di prevenire e contrastare l’evasione fiscale. Questo Accordo si inserisce nel percorso di adozione da parte della Santa Sede dei più aggiornati standard in materia di trasparenza finanziaria, iniziato già nel 2010.

L’accordo, che consiste di un preambolo, 12 articoli e 2 allegati, entra in vigore lo stesso giorno della firma.

[00991-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Joint Press Release: The Holy See and the United States Sign an Agreement to Fight Tax Evasion

June 10, 2015 – Today, the Holy See’s Secretary for Relations with States, Archbishop Paul Gallagher, and the U.S. Ambassador to the Holy See, Kenneth F. Hackett, signed an historic agreement between the Holy See (acting also in the name and on behalf of the Vatican City State) and the United States of America to improve international tax compliance and exchange of tax information in view of the U.S. Foreign Account Tax Compliance Act (FATCA).

This agreement – which is the first formal inter-governmental agreement between the Holy See and the United States – underscores the commitment of both parties to promote and ensure ethical behavior in the financial and economic fields. In particular, this agreement will prevent tax evasion and facilitate the compliance of fiscal duties by those U.S. Citizens who conduct financial activities in Vatican City State.

Ensuring the payment of taxes and preventing tax evasion are of crucial economic importance for every community since adequate tax revenues and public spending are indispensable for governments to become instruments of development and solidarity, to encourage employment growth, to sustain business and charitable activities, and to provide systems of social insurance and assistance designed to protect the weakest members of society.

In a context of economic globalization, it is therefore essential to strengthen the exchange of information with the view to prevent tax evasion. The present agreement is thus based on the most up-to-date global standards to curtail offshore tax evasion through the automatic exchange of tax information.

[00992-EN.01] [Original text: English]

Comunicato stampa congiunto: La Santa Sede e gli Stati Uniti firmano un accordo per combattere l’evasione fiscale

10 giugno 2015. Oggi, S.E. Mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, e l’Ambasciatore statunitense presso la Santa Sede Kenneth F. Hackett hanno firmato uno storico accordo tra la Santa Sede (anche in nome e per conto dello Stato Città del Vaticano) e gli Stati Uniti d’America per migliorare gli adempimenti fiscali internazionali e lo scambio di informazioni fiscali in attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act statunitense (FATCA).

Questo accordo – che è il primo accordo intergovernativo formale tra la Santa Sede e gli Stati Uniti – sottolinea l’impegno di entrambe le Parti a promuovere e ad assicurare un comportamento etico nel campo finanziario ed economico. In particolare, l’accordo servirà a prevenire l’evasione fiscale e a facilitare l’adempienza dei doveri fiscali da parte dei cittadini statunitensi che svolgono attività finanziarie nello Stato Città del Vaticano.

Assicurare il pagamento delle tasse e prevenire l’evasione fiscale hanno un’importanza economica fondamentale per ogni comunità, poiché un gettito fiscale e una spesa pubblica adeguati sono indispensabili perché i governi diventino strumenti di sviluppo e solidarietà, incoraggino la crescita dell’occupazione, sostengano le attività commerciali e caritative e forniscano sistemi di assicurazione sociale e assistenza volti a proteggere i membri più deboli della società.

In un contesto di globalizzazione economica è, pertanto, essenziale rafforzare lo scambio di informazioni al fine di prevenire l’evasione fiscale. Il presente accordo si basa dunque sugli standard globali più aggiornati per ridurre l’evasione fiscale offshore attraverso lo scambio automatico di informazioni fiscali.

[00992-IT.01] [Testo originale: Inglese]

Remarks by H.E. Arch. Paul Richard Gallagher, Secretary for Relations with States of the Holy See, at the Signing Ceremony of the Intergovernmental Agreement with the United States of America

Mr. Ambassador,

At the outset, let me welcome you and your delegation to the Secretariat of State on the occasion of the signing of the Agreement between the Holy See, Acting Also in the Name and on Behalf of the Vatican City State, and the United States of America to Improve International Tax Compliance and to Implement the United States’ Foreign Account Tax Compliance Act (“FATCA”).

The signing of this agreement is unquestionably an historic event. This is in fact the first time that the Holy See and the United States of America have concluded a formal intergovernmental agreement, thus raising to an even higher level the broad cooperation and friendship that already exist between the Apostolic See and the Government of the United States. Moreover, the subject matter of this agreement – designed to contrast tax evasion through the exchange of relevant information – is of key importance to both the Holy See and the United States. As Pope Francis frequently reminds us, evading just taxes is stealing both from the State and from the poor (cfr. Homily at Domus Sanctae Marthae, 11 November 2013). Every person has in fact the duty to contribute, in charity and justice, to the common good, according to his own abilities and the needs of others, by promoting and assisting the public institutions dedicated to bettering the conditions of human life (cfr. Gaudium et Spes 30). We must then not forget the injunction of the Apostle: “Pay to all their dues, taxes to whom taxes are due, toll to whom toll is due, respect to whom respect is due, honor to whom honor is due” (Rm 13,7).

As you know, in the course of the last five years, the Holy See and the Vatican City State have adopted the highest international standards to ensure transparency and legality in the financial sector, while bearing in mind that “man is the source, the center, and the purpose of all economic and social life” (Gaudium et Spes 63). Signing the present agreement is thus a further step in the Holy See’s long-term strategy to ensure and promote legality, transparency and ethical behaviour in the economic and financial fields.

Finally, I would like to thank you personally, as well as all those who took part in the negotiations, for the constructive spirit and the strenuous efforts that have enabled us to reach a mutually satisfactory agreement.

Thank you.

[00993-EN.01] [Original text: English]

Indirizzo di saluto di S.E. Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, alla cerimonia della firma dell’accordo intergovernativo con gli Stati Uniti d’America

Signor Ambasciatore,

Per cominciare, mi permetta di dare il benvenuto in Segreteria di Stato a Lei e alla Sua Delegazione in occasione della firma dell’Accordo tra la Santa Sede, che agisce anche in nome e per conto dello Stato Città del Vaticano, e gli Stati Uniti d’America per migliorare gli adempimenti fiscali internazionali e attuare il “Foreign Account Tax Compliance Act” statunitense (“FATCA”).

La firma di questo accordo è indubbiamente un evento storico. Di fatto, è la prima volta che la Santa Sede e gli Stati Uniti d’America hanno concluso un accordo intergovernativo formale, portando a un livello più alto l’estesa cooperazione e l’amicizia già esistenti tra la Sede Apostolica e il Governo degli Stati Uniti. Inoltre, l’oggetto di questo accordo – volto a contrastare l’evasione fiscale attraverso lo scambio di informazioni pertinenti – è di fondamentale importanza sia per la Santa Sede sia per gli Stati Uniti. Come Papa Francesco ci ricorda di frequente, evadere tasse giuste significa rubare sia allo Stato sia ai poveri (cfr. Omelia nella Domus Sanctae Marthae, 11 novembre 2013). Ogni persona ha, infatti, il dovere di contribuire, in carità e giustizia, al bene comune, secondo le proprie capacità e i bisogni degli altri, promovendo e assistendo le istituzioni pubbliche dedicate al miglioramento delle condizioni della vita umana (cfr. Gaudium et spes, n. 30). Non dobbiamo poi dimenticare il monito dell’Apostolo: “Rendete a ciascuno ciò che gli è dovuto: a chi si devono le tasse, date le tasse; a chi l’imposta, l’imposta; a chi il timore, il timore; a chi il rispetto, il rispetto” (Rm 13, 7).

Come sapete, negli ultimi cinque anni la Santa Sede e lo Stato Città del Vaticano hanno adottato gli standard internazionali più elevati per assicurare trasparenza e legalità nel settore finanziario, ricordando sempre che “[l]'uomo infatti è l'autore, il centro e il fine di tutta la vita economico-sociale” (Gaudium et spes, n. 63). La firma del presente accordo è, dunque, un ulteriore passo nella strategia a lungo termine della Santa Sede per assicurare e promuovere la legalità, la trasparenza e un comportamento etico nel campo economico e finanziario.

Infine, desidero ringraziare Lei personalmente, come anche tutti coloro che hanno partecipato ai negoziati, per lo spirito costruttivo e l’intenso impegno, che ci hanno permesso di raggiungere un accordo soddisfacente per entrambe le Parti.

Grazie.

[00993-IT.01] [Testo originale: Inglese]

Ambassador Hackett’s Remarks at the FATCA IGA Signing Ceremony

I am pleased to be here for the historic signing of the agreement with the Holy See implementing the Foreign Account Tax Compliance Act, or FATCA. We welcome the Holy See’s commitment to intensifying our cooperation to promote global financial transparency through improving international tax compliance.

Today’s signing marks a significant step in both the United States’ and Holy See’s efforts to work collaboratively toward a global standard to combat offshore tax evasion. It also aligns with our mutual commitment to work together to detect, deter, and discourage offshore tax abuses through increased transparency and enhanced reporting. In partnership with the Holy See, we are working towards building a stronger, more stable, and more accountable global financial system.

Offshore tax evasion is a pressing concern. Of all the measures that could be taken to eliminate world poverty, stopping tax evasion may be one of the most effective options. Every year, tax evasion deprives governments of all sizes of much-needed resources to fund public services and investments. As President Obama said, “The idea that a child may never be able to escape poverty because she lacks a decent education or health care, or a community that views her future as their own, that should offend all of us and it should compel us to action.”

Because access to information from other countries and jurisdictions is critically important to the full and fair enforcement of U.S. domestic tax laws, information exchange is a top priority for the United States. As such, we have been a leader in the development of new international standards for greater transparency through full exchange of tax information.

This FATCA agreement is yet another example of the close and collaborative relation between the Holy See and the United States on global issues.

[00994-EN.01] [Original text: English]

Indirizzo di saluto dell’ambasciatore Hackett alla cerimonia per la firma del FATCA IGA

Sono lieto di essere qui per la storica firma dell’accordo della Santa Sede per l’attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act, detto FATCA. Apprezziamo l’impegno della Santa Sede per intensificare la cooperazione nel promuovere la trasparenza finanziaria globale attraverso il miglioramento degli adempimenti fiscali internazionali.

La firma odierna segna un passo importante negli sforzi compiuti dagli Stati Uniti come anche dalla Santa Sede, di collaborare per uno standard globale per combattere l’evasione fiscale offshore. Si allinea anche al nostro mutuo impegno a lavorare insieme per individuare, impedire e scoraggiare abusi fiscali offshore attraverso una maggiore trasparenza e un aumento delle denunce. In collaborazione con la Santa Sede, stiamo operando per costruire un sistema finanziario globale più forte, più stabile e più responsabile.

L’evasione fiscale offshore è una preoccupazione urgente. Di tutte le misure che si potrebbero prendere per eliminare la povertà nel mondo, porre fine all’evasione fiscale sarebbe forse tra le opzioni più efficaci. Ogni anno, l’evasione fiscale priva governi di ogni grandezza di risorse necessarie per finanziare servizi pubblici e investimenti. Come ha detto il presidente Obama, “l’idea che un bambino possa non riuscire mai a sfuggire alla povertà poiché privo di una educazione e di un’assistenza sanitaria dignitosa, o di una comunità che consideri il suo futuro come proprio, dovrebbe offenderci tutti e spingerci all’azione”.

Poiché l’accesso alle informazioni da altri Paesi e altre giurisdizioni è di fondamentale importanza per la piena ed equa attuazione delle leggi fiscali interne statunitensi, lo scambio d’informazioni è una grande priorità per gli Stati Uniti. Pertanto, siamo leader nello sviluppo di nuovi standard internazionali per una maggiore trasparenza attraverso lo scambio completo di informazioni fiscali.

Questo accordo FATCA è un ulteriore esempio del rapporto stretto e collaborativo che esiste tra la Santa Sede e gli Stati Uniti riguardo alle questioni globali.

[00994-IT.01] [Testo originale: Inglese]

Articolo de L’Osservatore Romano: La Santa Sede e gli Stati Uniti concludono un accordo per lo scambio di informazione fiscale

Con la firma dell’Accordo intergovernativo fra la Santa Sede, anche a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, e gli Stati Uniti d’America, per favorire l’osservanza degli obblighi fiscali e lo scambio di informazioni in materia tributaria, i rapporti di amicizia e di cooperazione fra la Sede Apostolica e gli Stati Uniti hanno raggiunto un livello ancora più elevato.

L’Accordo – che è il primo accordo intergovernativo fra la Santa Sede e gli Stati Uniti – ha lo scopo di facilitare l’ottemperanza degli obblighi fiscali per coloro che sono titolari di attività finanziarie nello Stato della Città del Vaticano e che sono tenuti a pagare le tasse negli Stati Uniti, nonché di prevenire l’evasione fiscale attraverso lo scambio automatico di informazioni fra la Santa Sede e le Autorità esattoriali degli Stati Uniti. Sebbene il numero di persone direttamente interessate a questa normativa sia relativamente limitato, lo scopo dell’Accordo è di grande importanza.

Con esso si mette quindi in risalto l’impegno della Sede Apostolica nel promuovere l’etica e l’integrità nell’ambito economico e finanziario, in un percorso che la Santa Sede ha intrapreso a partire dal 2010 con le prime riforme legislative ed istituzionali e che da allora prosegue in modo incessante mediante la progressiva ricezione degli standard internazionali volti a favorire la trasparenza e la stabilità delle istituzioni che svolgono attività di natura finanziaria entro il perimetro delle mura leonine. La firma di questo accordo costituisce pertanto un ulteriore ed importante passo in questa direzione ed un rafforzamento della collaborazione internazionale con l’attivazione di uno scambio di informazioni ai fini fiscali tra Santa Sede e Stati Uniti d’America. Proprio di recente, d’altronde, la Santa Sede ha raggiunto una intesa in materia anche con l’Italia, in seno alla Convenzione in materia fiscale stipulata il 1° aprile scorso, al cui interno è previsto anche uno scambio di informazioni ai fini fiscali, sia pure con caratteristiche e modalità differenti. Una certa affinità riveste infine anche il protocollo d’intesa intervenuto tra l’Autorità di Informazione Finanziaria del Vaticano (AIF) ed il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN) degli Stati Uniti, del 7 maggio 2013, con il quale è stato previsto uno scambio di informazioni finanziarie, finalizzato però al contrasto del riciclaggio e quindi operante in un contesto extrafiscale.

Il testo dell’Accordo intergovernativo con gli Stati Uniti d’America rispecchia i più recenti parametri internazionali in materia di scambio di informazioni finanziarie, particolarmente il Common Reporting Standard for Automatic Exchange of Financial Account Information, elaborato dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e la Foreign Account Tax Compliance Act (Fatca) degli Stati Uniti d’America. Questi parametri, inoltre, sono stati considerati alla luce delle caratteristiche proprie della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, in relazione ai quali sono stati adattati con intelligenza e salvaguardando le peculiarità esclusive di queste realtà, assolutamente uniche nel panorama internazionale. L’organo competente per eseguire questo importante Accordo sarà la Segreteria per l’Economia, in conformità a quanto disposto nell’articolo 14 del proprio Statuto.

Infine, si augura che questo Accordo serva non solo per rafforzare ulteriormente i già buoni rapporti fra Santa Sede e Stati Uniti ma anche come un esempio dell’impegno di ambedue le parti per promuovere la trasparenza e l’integrità nell’ambito economico e finanziario.

Sua Eccellenza Rev.ma
Mons. Paul Richard Gallagher
Segretario per i Rapporti con gli Stati

[00995-IT.01] [Testo originale: Italiano]

[B0450-XX.02]