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L’Udienza Generale, 11.02.2015


L’Udienza Generale

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Saluto in lingua italiana

Appelli del Santo Padre

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sulla famiglia, si è soffermato sui figli.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello alla solidarietà nei confronti degli immigrati dopo l’ennesima tragedia avvenuta lungo la traversata del Mediterraneo e un invito a pregare per l’ormai prossimo Concistoro.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

Catechesi del Santo Padre in lingua italiana

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Dopo aver riflettuto sulle figure della madre e del padre, in questa catechesi sulla famiglia vorrei parlare del figlio o, meglio, dei figli. Prendo spunto da una bella immagine di Isaia. Scrive il profeta: «I tuoi figli si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore» (60,4-5a). E’ una splendida immagine, un’immagine della felicità che si realizza nel ricongiungimento tra i genitori e i figli, che camminano insieme verso un futuro di libertà e di pace, dopo un lungo tempo di privazioni e di separazione, quando il popolo ebraico si trovava lontano dalla patria.

In effetti, c’è uno stretto legame fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo dobbiamo pensarlo bene. C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. La gioia dei figli fa palpitare i cuori dei genitori e riapre il futuro. I figli sono la gioia della famiglia e della società. Non sono un problema di biologia riproduttiva, né uno dei tanti modi di realizzarsi. E tanto meno sono un possesso dei genitori… No. I figli sono un dono, sono un regalo: capito? I figli sono un dono. Ciascuno è unico e irripetibile; e al tempo stesso inconfondibilmente legato alle sue radici. Essere figlio e figlia, infatti, secondo il disegno di Dio, significa portare in sé la memoria e la speranza di un amore che ha realizzato se stesso proprio accendendo la vita di un altro essere umano, originale e nuovo. E per i genitori ogni figlio è se stesso, è differente, è diverso. Permettetemi un ricordo di famiglia. Io ricordo mia mamma, diceva di noi – eravamo cinque -: "Ma io ho cinque figli". Quando le chiedevano: "Qual è il tuo preferito, lei rispondeva: "Io ho cinque figli, come cinque dita. [Mostra le dita della mano] Se mi picchiano questo, mi fa male; se mi picchiano quest’altro, mi fa male. Mi fanno male tutti e cinque. Tutti sono figli miei, ma tutti differenti come le dita di una mano". E così è la famiglia! I figli sono differenti, ma tutti figli.

Un figlio lo si ama perché è figlio: non perché è bello, o perché è così o cosà; no, perché è figlio! Non perché la pensa come me, o incarna i miei desideri. Un figlio è un figlio: una vita generata da noi ma destinata a lui, al suo bene, al bene della famiglia, della società, dell’umanità intera.

Di qui viene anche la profondità dell’esperienza umana dell’essere figlio e figlia, che ci permette di scoprire la dimensione più gratuita dell’amore, che non finisce mai di stupirci. E’ la bellezza di essere amati prima: i figli sono amati prima che arrivino. Quante volte trovo le mamme in piazza che mi fanno vedere la pancia e mi chiedono la benedizione … questi bimbi sono amati prima di venire al mondo. E questa è gratuità, questo è amore; sono amati prima della nascita, come l’amore di Dio che ci ama sempre prima. Sono amati prima di aver fatto qualsiasi cosa per meritarlo, prima di saper parlare o pensare, addirittura prima di venire al mondo! Essere figli è la condizione fondamentale per conoscere l’amore di Dio, che è la fonte ultima di questo autentico miracolo. Nell’anima di ogni figlio, per quanto vulnerabile, Dio pone il sigillo di questo amore, che è alla base della sua dignità personale, una dignità che niente e nessuno potrà distruggere.

Oggi sembra più difficile per i figli immaginare il loro futuro. I padri – lo accennavo nelle precedenti catechesi – hanno forse fatto un passo indietro e i figli sono diventati più incerti nel fare i loro passi avanti. Possiamo imparare il buon rapporto fra le generazioni dal nostro Padre celeste, che lascia libero ciascuno di noi ma non ci lascia mai soli. E se sbagliamo, Lui continua a seguirci con pazienza senza diminuire il suo amore per noi. Il Padre celeste non fa passi indietro nel suo amore per noi, mai! Va sempre avanti e se non può andare avanti ci aspetta, ma non va mai indietro; vuole che i suoi figli siano coraggiosi e facciano i loro passi avanti.

I figli, da parte loro, non devono aver paura dell’impegno di costruire un mondo nuovo: è giusto per loro desiderare che sia migliore di quello che hanno ricevuto! Ma questo va fatto senza arroganza, senza presunzione. Dei figli bisogna saper riconoscere il valore, e ai genitori si deve sempre rendere onore.

Il quarto comandamento chiede ai figli – e tutti lo siamo! – di onorare il padre e la madre (cfr Es 20,12). Questo comandamento viene subito dopo quelli che riguardano Dio stesso. Infatti contiene qualcosa di sacro, qualcosa di divino, qualcosa che sta alla radice di ogni altro genere di rispetto fra gli uomini. E nella formulazione biblica del quarto comandamento si aggiunge: «perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore tuo Dio ti dà». Il legame virtuoso tra le generazioni è garanzia di futuro, ed è garanzia di una storia davvero umana. Una società di figli che non onorano i genitori è una società senza onore; quando non si onorano i genitori si perde il proprio onore! È una società destinata a riempirsi di giovani aridi e avidi. Però, anche una società avara di generazione, che non ama circondarsi di figli, che li considera soprattutto una preoccupazione, un peso, un rischio, è una società depressa. Pensiamo a tante società che conosciamo qui in Europa: sono società depresse, perché non vogliono i figli, non hanno i figli, il livello di nascita non arriva all’uno percento. Perché? Ognuno di noi pensi e risponda. Se una famiglia generosa di figli viene guardata come se fosse un peso, c’è qualcosa che non va! La generazione dei figli dev’essere responsabile, come insegna anche l’Enciclica Humanae vitae del beato Papa Paolo VI, ma avere più figli non può diventare automaticamente una scelta irresponsabile. Non avere figli è una scelta egoistica. La vita ringiovanisce e acquista energie moltiplicandosi: si arricchisce, non si impoverisce! I figli imparano a farsi carico della loro famiglia, maturano nella condivisione dei suoi sacrifici, crescono nell’apprezzamento dei suoi doni. L’esperienza lieta della fraternità anima il rispetto e la cura dei genitori, ai quali è dovuta la nostra riconoscenza. Tanti di voi qui presenti hanno figli e tutti siamo figli. Facciamo una cosa, un minuto di silenzio. Ognuno di noi pensi nel suo cuore ai propri figli – se ne ha -; pensi in silenzio. E tutti noi pensiamo ai nostri genitori e ringraziamo Dio per il dono della vita. In silenzio, quelli che hanno figli pensino a loro, e tutti pensiamo ai nostri genitori. [Momento di silenzio] Il Signore benedica i nostri genitori e benedica i vostri figli.

Gesù, il Figlio eterno, reso figlio nel tempo, ci aiuti a trovare la strada di una nuova irradiazione di questa esperienza umana così semplice e così grande che è l’essere figli. Nel moltiplicarsi della generazione c’è un mistero di arricchimento della vita di tutti, che viene da Dio stesso. Dobbiamo riscoprirlo, sfidando il pregiudizio; e viverlo, nella fede, in perfetta letizia. E vi dico: quanto è bello quando io passo in mezzo a voi e vedo i papà e le mamme che alzano i loro figli per essere benedetti; questo è un gesto quasi divino. Grazie perché lo fate!

[00243-01.01] [Testo originale: Italiano]

Sintesi della catechesi e saluti nelle diverse lingue

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Speaker :

Frères et sœurs, les enfants sont un don de Dieu. Ils sont la joie de la famille comme de la société. L’expérience d’être fils, d’avoir été aimé en premier avant même de venir au monde, sans aucun mérite, permet de découvrir la dimension gratuite de l’amour de Dieu, qui est le fondement de la dignité personnelle. Aujourd’hui, il est plus difficile pour les enfants d’envisager l’avenir. Il est juste qu’ils désirent, sans arrogance ni présomption, un monde meilleur ; mais ils doivent, selon le quatrième commandement, honorer leur père et leur mère, afin de garantir l’avenir de la société, car il y a un lien entre l’espérance d’un peuple et l’harmonie entre les générations. Une société qui n’aime pas s’entourer d’enfants, qui les considère comme un souci et un risque, et les familles nombreuses comme un poids, est une société déprimée.

Santo Padre :

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i sacerdoti della Società Jean-Marie Vianney, con Mons. Bagnard e il Seminario di Nantes. Saluto inoltre i numerosi giovani di Francia, in particolare quelli della Diocesi di Sens accompagnati da Mons. Patenôtre. In comunione con tutti i pellegrini di Lourdes, prego la Vergine Maria per tutte le vostre famiglie; che sappiano sempre accogliere la vita con generosità e fare l’esperienza gioiosa della fraternità. Che Dio vi benedica.

Speaker :

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier les prêtres de la société Jean-Marie Vianney, avec Monseigneur Guy-Marie Bagnard, et le Séminaire de Nantes. Je salue également tous les jeunes de France venus nombreux, en particulier du Diocèse de Sens accompagnés de Monseigneur Patenôtre. En communion avec tous les pèlerins de Lourdes, je prie la Vierge Marie pour toutes vos familles ; qu’elles sachent toujours accueillir la vie avec générosité et faire la joyeuse expérience de la fraternité. Que Dieu vous bénisse.

[00244-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the family, we now reflect on the importance and role of children. The prophecy of Isaiah which we listened to at the beginning of this Audience speaks of the joy and hope which children bring to their parents. Children are the fruit of their parents’ love and a gift of God, whose own infinite love bestows inviolable dignity and worth upon each person who comes into the world. The Fourth Commandment, which enjoins respect for parents, invites us to see in the relationship between the generations a sacred bond which affects every other relationship and ensures a sound future for society as a whole. The Church’s concern for the responsible and generous transmission of God’s gift of life is thus linked to the health of society, which is strengthened, renewed and enriched by the presence of the young. May Jesus, Son of God and son of a human family, help us, and society as a whole, to value the gift of life, the dignity of the family, and our responsibility to help young people look to the future with joy, hope and courage.

Santo Padre:

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Irlanda e Stati Uniti d’America. Su voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace nel Signore Gesù. Dio vi benedica!

Speaker:

I greet the English-speaking pilgrims and visitors taking part in today’s Audience, including those from England, Scotland, Ireland and the United States of America. Upon you and your families I cordially invoke joy and peace in the Lord Jesus. God bless you all!

[00245-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, das Buch des Propheten Jesaja(60,1.4-5a) berichtet uns von der Freude, die Eltern durch ihre Kinder erfahren. Kinder sind ein Geschenk. Sohn oder Tochter sein bedeutet zugleich, einzigartig zu sein und dabei unverkennbar mit seinen Wurzeln verbunden zu bleiben. Ein Sohn und eine Tochterwerden geliebt, weil sie die unentgeltliche Liebe der Kindschaft in sich tragen, die Schönheit, zuerst geliebt zu sein. Nur so können wir auch die Liebe Gottes erkennen, der die letzte Quelle für das Wunder der Kindschaft ist. Jedem Sohn, jeder Tochter schenkt Gott als Siegel seiner Liebe die personale Würde. Denken wir auch bei Sorgen um die Zukunft oder persönlichen Fehlern daran: Gott lässt uns die Freiheit, aber er lässt seineKinder nie allein. Das vierte Gebot verlangt von den Kindern, ihre Eltern zu ehren. Und Gott verbindet damit die Verheißung: „damit du lange lebst in dem Land, das der Herr, dein Gott, dir gibt"(Ex 20,12). Die liebevolle Verbindung zwischen den Generationen garantiert die Zukunft, macht die Geschichte menschlich. Den Eltern die Ehre und die Achtung zu versagen, macht eine Gesellschaft ehrlos. Umgekehrt ist eine Gesellschaft, die aus Bequemlichkeit auf Kinder verzichtet, eine trübselige Gesellschaft. Kinder machen die Gesellschaft jung, bereichern und vervielfältigen ihre Kräfte, schenken ihr Leben. Jesus, der Sohn des ewigen Vaters, der Sohn in der Zeit wurde, helfe uns, die Würde der Gotteskindschaft zu verstehen und in ihr zu leben.

Santo Padre:

Sono lieto di accogliere i fedeli di lingua tedesca presenti a quest’Udienza, in particolare i pellegrini della Diocesi di Eisenstadt con il Vescovo Mons. Zsifkovics. Grazie agli sbandieratori per il saluto dai colori vivaci. Assicuro la mia preghiera per i vostri cari, specialmente i malati. Pregate anche per me. Dio vi benedica.

Speaker:

Mit Freude heiße ich die Gläubigendeutscher Sprache willkommen, die zu dieser Audienz gekommen sind, besonders die Pilger der Diözese Eisenstadt mit Bischof Zsifkovics. Danke den Fahnenschwingern für den farbenfrohen Gruß. Ich schließe eure Lieben, besonders die Kranken in mein Gebet ein. Betet auch für mich! Gott segne euch.

[00246-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

 

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Siguiendo la serie de catequesis sobre la familia, hoy quisiera hablarles de los hijos como don de Dios para los padres y la sociedad. Un hijo es amado por ser hijo: no porque sea bello, sano, bueno; no porque piense igual que yo, o encarne mis deseos. Todos hemos sido hijos. Ser hijos nos permite descubrir la dimensión gratuita del amor, de ser amados antes de haber hecho nada para merecerlo, antes de saber hablar o pensar, e incluso antes de venir al mundo. Es una experiencia fundamental para conocer el amor de Dios, fuente última de este auténtico milagro. Además, este amor nos da fuerza para afrontar la vida sin miedo, construir un mundo nuevo, ser mejores cada día sin arrogancia y sin presunción.

El cuarto mandamiento que nos pide "honrar al padre y a la madre" está a la base de cualquier otro tipo de respeto entre los hombres. Una sociedad que descarta a sus mayores es una sociedad sin dignidad, pierde sus raíces y se marchita; una sociedad que no se rodea de hijos, que los considera un problema, un peso, no tiene futuro. La concepción de los hijos debe ser responsable, pero el simple hecho de tener muchos hijos no puede ser visto como una decisión irresponsable. La vida rejuvenece y cobra nuevas fuerzas multiplicándose. Los hijos crecen compartiendo alegrías y sacrificios. En el sucederse de las generaciones se realiza el designio amoroso de Dios sobre la humanidad.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en especial a los fieles de Mallorca, acompañados de su Obispo, Mons. Javier Salinas Viñals, así como a los grupos provenientes de España, Colombia, Argentina, México y otros países latinoamericanos. Que la Inmaculada Virgen María, Nuestra Señora de Lourdes, conceda a todos sus hijos consuelo y fortaleza para crecer en el amor y caminar juntos hasta la meta del cielo. Muchas gracias.

[00247-04.02] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:

Depois de falar sobre as mães e os pais, hoje refletiremos sobre os filhos. Esses são a alegria de uma família e de uma sociedade. Não podem jamais ser vistos como propriedade dos pais: os filhos são um dom. Por isso, devem ser amados por aquilo que são; não por serem bonitos, saudáveis, ou por serem o reflexo de seus pais. Sentindo-se amados pelos pais, os filhos podem descobrir a dimensão mais gratuita do amor: a beleza de ser amados, antes de fazerem algo para o merecer. À luz do quarto Mandamento, vemos que uma sociedade onde os filhos não honram os seus pais, é uma sociedade condenada a encher-se de jovens frios e ambiciosos. Mas, uma sociedade que não quer se circundar de filhos, pois os considera um peso, uma preocupação, é uma sociedade deprimida. É preciso ter a convicção de que a vida se rejuvenesce e adquire novas energias, justamente ao multiplicar-se. Por fim, é olhando para Jesus, o Filho, que nós aprenderemos como ser melhores filhos com os nossos pais na terra e com o nosso Pai do Céu.

Santo Padre:

Cari pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Il mondo di oggi ha bisogno che i cristiani testimonino la loro fiducia in Dio attraverso una generosa e responsabile apertura alla vita. Auguro che le vostre comunità siano spazi dove le famiglie possano sentirsi appoggiate nella loro missione di collaborare al progetto divino nella creazione. Dio vi benedica!

Speaker:

Queridos peregrinos de língua portuguesa, sede bem-vindos! O mundo de hoje precisa que os cristãos testemunhem a sua confiança em Deus, através de uma generosa e responsável abertura à vida. Faço votos de que vossas comunidades sejam lugares onde as famílias se sintam apoiadas na sua missão de colaborarem no projeto divino para a criação. Que Deus vos abençoe!

[00248-06.01] [Texto original: Português]

 

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

Drodzy bracia i siostry,

Po refleksji nad postaciami matki i ojca, chciałbym powiedzieć o dzieciach. Dzieci są radością rodziny i społeczeństwa. Nie są problemem biologii reprodukcyjnej, ani też jednym z wielu sposobów samorealizacji. Tym bardziej nie są własnością rodziców. Dzieci są darem.

Dziecko jest kochane dlatego, że jest dzieckiem – nie dlatego, że jest piękne, zdrowe, dobre; nie dlatego, że myśli tak, jak ja, czy też jest ucieleśnieniem moich pragnień. Dziecko jest życiem zrodzonym przez nas, ale ukierunkowanym ku niemu, ku jego dobru, ku dobru rodziny, społeczeństwa, całej ludzkości.

Doświadczenie bycia synem czy córką pozwala nam odkryć najbardziej bezinteresowny wymiar miłości, który nigdy nie przestaje nas zadziwiać. Jest to piękno bycia kochanym miłością uprzedzającą: zanim uczynimy cokolwiek, aby na to zasłużyć, zanim potrafimy mówić lub myśleć, wręcz przed przyjściem na świat!

Czwarte przykazanie wymaga od dzieci - a wszyscy nimi jesteśmy! - by czcić ojca i matkę. Przykazanie to następuje zaraz po tych, które dotyczą samego Boga. Rzeczywiście zawiera ono w sobie jakieś sacrum, coś co jest podstawą wszelkiego innego rodzaju szacunku między ludźmi. Prawdziwa więź między pokoleniami jest gwarancją przyszłości naprawdę ludzkiej.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi, e in modo particolare le ragazze del Centro Educativo Speciale di San Giuseppe a Czestochowa e il coro dell’Accademia di Musica di Katowice, in occasione del 90° anniversario dell’istituzione della Diocesi. Carissimi, tutti siamo figli di Dio, ma anche figli dei nostri genitori. Ringraziamo il Signore e i genitori per il dono della vita e preghiamo che tutte le mamme e tutti i papà riescano ad impegnarsi pienamente nell’educare i propri figli per farli crescere "in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini" (cf. Lc 2,51) e che i figli sempre dimostrino loro rispetto e amore. Dio vi benedica! Sia lodato Gesù Cristo!

Speaker:

Serdecznie pozdrawiam polskich pielgrzymów, a szczególnie dziewczęta ze Specjalnego Ośrodka Wychowawczego Zgromadzenia Sióstr św. Józefa w Częstochowie, oraz Chór Akademii Muzycznej z Katowic, obecny tu z okazji 90-lecia powołania do istnienia diecezji. Moi drodzy, wszyscy jesteśmy dziećmi Bożymi, ale także dziećmi naszych rodziców. Dziękujmy Panu i rodzicom za dar życia i módlmy się, aby wszystkie matki i wszyscy ojcowie potrafili w pełni zaangażować się w wychowanie swoich dzieci, aby rosły „w mądrości, w latach i łasce u Boga i u ludzi", oraz by dzieci okazywały im zawsze szacunek i miłość. Niech Bóg wam błogosławi! Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!

[00249-09.01] [Testo originale: Polacco]

 

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker:

[تكلم قداسة البابا عن الابناء، مؤكدا على أن ثمة صلة وثيقة بين رجاء شعب وبين التناغم بين الأجيال. فالبنوة تكشف لنا عن "مجانية وخصوبة المحبة": أعني محبة الآب السماوي الذي يترك كل شخص منا حرا ولكنه لا يتركنا أبدا وحدنا؛ ومحبة الوالدين التي تتجسد في معجزة الإنجاب والرعاية؛ ومحبة الأبناء التي تتجلى في عيش وصية إكرم أباك وأمك، لأن صلة الرحم بين الأجيال هي ضمانة المستقبل، والضمان لتاريخ إنساني. كما حظر البابا من المجتمعات التي ترى الإنجاب خطرا وحملا، موضحا أن تناسل الأجيال يثري حياة الجميع، ويعكس سرا ينبع من الله ذاته. وطلب قداسة البابا من الآباء والأمهات أن يصلوا من أجل أبنائهم ومن الجميع أن يصلوا من أجل ابائهم وأمهاتهم].  

 

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dalla Giordania, dalla Terra Santa e dal Medio Oriente. I figli sono un dono che merita di essere custodito, tutelato e protetto da parte dei genitori. Ma i figli, a loro volta, devono onorare, curare e rispettare i propri genitori. Non c’è cosa più bella di una famiglia che è radunata dall’amore! Il Signore benedica tutti i figli buoni e converta i negligenti e vi protegga tutti dal maligno!

Speaker:

أتوَجَّهُ بِتحيّةٍ قلْبيّةٍ لِلحُجّاجِ النّاطِقين بِاللّغةِ العربيّةِ، وخاصّةً القادِمين مِن الأردن ومِن الأراضي المقدِسةِ ومِن الشّرق الأوسط. الأبناء هُم عطيّةٌ تستحِقُ التكريمَ والعِنايَةَ والحِمايّةَ مِن قبل الوالِدين. وعلى الأبناءِ بدورِهِم إكرامُ الوالِدين ورِعايَتُهُم واحْتِرامُهُم. فليْس أجملَ مِن أسرَةٍ تجتمِعُ حوْلَ المحبّةِ! ليُبارِكْ الرّبُّ جميعَ الأبناءِ الصّالِحِينِ ويَهدي المُقصّرِين، ويَحرِسْكُم جميعًا مِن الشِّرِيرِ!

[00250-08.01] [Testo originale: Arabo]

Saluto in lingua italiana

Porgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto i partecipanti al convegno promosso dall’Opera Romana Pellegrinaggi e le scolaresche, specialmente i Licei di Ronciglione e Bassano Romano, l’Istituto Cesare Arici di Brescia e la Scuola Martiri d’Ungheria di Scafati. Saluto i membri delle Associazioni Genitori Oncologia Pediatrica; le piccole degenti dell’Istituto delle Suore di San Giuseppe e i numerosi gruppi dell’Unitalsi. Incoraggio tutti a crescere nell’amore per il Signore, nella sapienza del cuore e nel servizio generoso al prossimo sofferente nel corpo e nello spirito.

Rivolgo un pensiero speciale ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Oggi ricorre la memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes e si celebra la XXIII Giornata Mondiale dell’ammalato. Cari giovani, disponetevi ad essere "occhi per il cieco e piedi per lo storpio"; cari ammalati, sentitevi sempre sostenuti dalla preghiera della Chiesa; e voi, cari sposi novelli, amate la vita che è sempre sacra, anche quando è segnata dalla fragilità e dalla malattia. Grazie.

[00251-01.01] [Testo originale: Italiano]

Appelli del Santo Padre

Seguo con preoccupazione le notizie giunte da Lampedusa, dove si contano altri morti tra gli immigrati a causa del freddo lungo la traversata del Mediterraneo. Desidero assicurare la mia preghiera per le vittime e incoraggiare nuovamente alla solidarietà, affinché a nessuno manchi il necessario soccorso.

Invito infine a pregare per il Concistoro che avrà luogo nei prossimi giorni. Lo Spirito Santo assista i lavori del Collegio Cardinalizio e illumini i nuovi Cardinali e il loro servizio alla Chiesa.

[00252-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0112-XX.01]