Alle ore 9 di questa mattina, alla presenza del Santo Padre Francesco, si è tenuta nell’Aula del Sinodo in Vaticano la prima Congregazione generale della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi, sul tema: Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione (5-19 ottobre 2014).
Dopo il canto dell’Ora terza e il saluto del Presidente Delegato di turno, Card. André Vingt-Trois, Arcivescovo di Paris (Francia), ha preso la parola il Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, Card. Lorenzo Baldisserri, per la lettura della sua Relazione.
Ne pubblichiamo di seguito il testo in lingua italiana, mentre le traduzioni in lingua inglese, spagnola e francese sono disponibili online nel Bollettino della Sala Stampa ai rispettivi indirizzi linguistici:
Relazione del Segretario generale, Card. Lorenzo Baldisseri
Introduzione
Beatissimo Padre,
Eminentissimi ed Eccellentissimi Padri sinodali,
cari fratelli e sorelle,
Con grande onore ed emozione mi rivolgo, per la prima volta, in qualità di Segretario Generale, all’Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, la III Straordinaria, dopo la mia nomina avvenuta il 21 settembre 2013, e desidero ringraziare Vostra Santità per aver convocato questa Assise, alta espressione della collegialità episcopale, all’inizio del suo Pontificato sul tema: "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione".
Nella prima Omelia in Cappella Sistina (14 marzo 2013), Vostra Santità, tracciando la linea del Pontificato, ha proferito tre verbi: camminare, edificare e confessare, collocando al primo posto "camminare". E camminare insieme è proprio "syn-odos", "Synodus". È la Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, in cammino verso la casa del Padre, missionaria nelle strade del mondo che annuncia e professa la fede in Cristo Gesù, nella sua espressione di istanza istituzionale e nei diversi carismi e ministeri, che specificano in comunione metodo, stile di vita e testimonianza del Vangelo.
Vorrei, Santità, esprimere gratitudine, poi, per la bella notizia e grazia che i Padri Sinodali e la Chiesa intera accolgono e ricevono con gioia, della beatificazione di Paolo VI, che si celebrerà domenica 19 Ottobre prossimo alla conclusione di questa Assemblea Generale Straordinaria. L’evento si iscrive nella significativa cornice dell’Assemblea stessa, che conta la presenza dei Membri sinodali provenienti da tutto il mondo, inserito nel grande quadro di comunione che in questi giorni si esprime con numerose iniziative di preghiera per il buon esito del Sinodo.
Paolo VI, dichiarato beato nel contesto sinodale, segna un punto rilevante di collegialità e di sinodalità, per l’attualità della sua figura, a distanza di 50 anni, come il Papa che ha guidato e concluso il Concilio Ecumenico Vaticano II e il Papa che, nell’attuazione dello stesso Concilio, ha istituito il Sinodo dei Vescovi, accompagnandone i primi passi. Il prossimo anno 2015, riuniti ancora una volta in Sinodo, avremo la gioia di celebrare i due anniversari.
Desidero rivolgermi ai 253 partecipanti a questa Assemblea Sinodale, presieduta dal Sommo Pontefice, Papa Francesco, Capo del Collegio Episcopale e Pastore della Chiesa Universale per dar loro un cordiale e sentito benvenuto.
Saluto i Padri sinodali provenienti dai cinque continenti, che sono i Capi dei 13 Sinodi dei Vescovi delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, i Presidenti delle 114 Conferenze Episcopali e i 3 Rappresentanti dell’Unione dei Superiori Generali. Saluto fraternamente anche i 25 Capi dei Dicasteri della Curia Romana, i 15 Membri del XIII Consiglio Ordinario e i 26 Membri di nomina pontificia.
Un particolare saluto lo rivolgo agli 8 Delegati fraterni, rappresentanti di Chiese e comunità ecclesiali, che con i cattolici condividono la sollecitudine di lavorare per un’azione efficace in favore della famiglia.
Inoltre, saluto cordialmente, i 16 Esperti e i 38 Uditori, uomini e donne, scelti tra tanti specialisti e persone impegnate nella pastorale familiare, nella consapevolezza che le loro competenze e testimonianze personali e delle rispettive comunità arricchiranno i lavori sinodali.
Estendo il mio cordiale saluto agli Addetti Stampa, agli Assistenti, ai Traduttori, al personale tecnico e, in particolare, all’Ecc.mo Sottosegretario, recentemente elevato all’episcopato e ai Collaboratori della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, grato per il loro generoso e valido contributo nella preparazione dell’Assemblea sinodale.
L’Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, per la sua stessa natura, come risulta dalle norme statutarie dell’Organismo (Ordo Synodi Episcoporum), si configura come un’Assemblea a finalità specifiche sia nella materia che nella sua rapida definizione per il bene della Chiesa universale. Se ne coglie la differenza dall’Ordinaria e dalla Speciale anche per la qualità e numero istituzionale dei membri e la durata di tempo.
Per una nuova dinamica del Sinodo e per l’urgenza cui si attribuisce al tema annunciato, "Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione", il Santo Padre ha scelto questo tipo di Assemblea l’8 ottobre 2013, quando ha indetto l’Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo del 5-19 ottobre 2014, che ora stiamo celebrando.
Questa è una data importante perché la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, insieme con il suo Consiglio Ordinario, ha accolto il desiderio del Santo Padre inteso a scandire il percorso sinodale in tempi – che saranno descritti più avanti – e cioè in due tappe, anzi tre, se viene incluso il Concistoro dei Cardinali del 20-21 febbraio scorso. Il criterio che ha guidato questo nuovo cammino sinodale è quello di seguire la normativa in vigore, di andare avanti e di compiere i passi necessari per pervenire all’obiettivo di ottenere efficacia e tempestività.
Passo ora a riferire sulle varie attività del Sinodo dei Vescovi nel trascorso di tempo che ci separa dalla XIII Assemblea Generale Ordinaria celebrata nel 2012, sulla Preparazione dell’Assemblea Generale Straordinaria e sulle prospettive e novità di questo Sinodo, con una conclusione.
I) Attività dalla XIII Assemblea Generale Ordinaria del 2012
L’Assemblea Generale Ordinaria si è conclusa il 28 ottobre 2012 con le "propositiones" che sono state consegnate al Santo Padre, allora Papa Benedetto XVI, com’è prassi. Alla fine di questa Assemblea sinodale è stato costituito il XIII Consiglio Ordinario della Segreteria Generale, composto di 15 membri, di cui 12 eletti dall’Assemblea e 3 di nomina pontificia, il quale ha svolto sette riunioni.
La prima riunione è stata celebrata proprio alla fine dell’Assemblea Generale Ordinaria, il 28 ottobre 2012, durante la quale si è preso conoscenza del lavoro da fare e se n’è indicato i passi da compiere.
La seconda riunione, tenuta il 26 novembre 2012, è stata dedicata a due finalità: da una parte, l’esame del materiale risultante della XIII Assemblea Generale Ordinaria in vista della redazione di una bozza per un eventuale documento post-sinodale; dall’altra, l’avvio della consultazione sul tema della XIV Assemblea Generale Ordinaria prevista per l’anno 2015, nella ricorrenza del 50º della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II.
Durante la terza riunione, che ha avuto luogo dal 23 al 24 gennaio 2013, il Consiglio Ordinario è proseguito con la preparazione della bozza finale del documento post-sinodale e l’analisi delle proposte per il tema della successiva Assemblea Generale Ordinaria. La riunione si è conclusa con la formulazione di una terna di argomenti, tra cui emergevano al primo posto la tematica cristologica e quella antropologica con particolare riferimento alla Costituzione conciliare Gaudium et spes, 22.
Nel frattempo è avvenuta la rinuncia di Papa Benedetto XVI, l’11 febbraio 2013 e l’elezione del Successore, Papa Francesco, in data 13 marzo 2013. In seguito alla sua elezione, il nuovo Pontefice, in occasione della quarta riunione del XIII Consiglio Ordinario, che ha avuto luogo nei giorni 13 e 14 giugno, ha ricevuto in Udienza l’allora Segretario Generale, Sua Eccellenza Nikola Eterović e i Membri del Consiglio Ordinario. In tale riunione è stato consegnato al Santo Padre Francesco sia un testo che raccoglieva i frutti della XIII Assemblea Generale Ordinaria sull’evangelizzazione, sia i risultati della consultazione per il tema dell’Assemblea Generale Ordinaria successiva. Ulteriormente, il Santo Padre, nell’Udienza al Segretario Generale del 4 luglio 2013, delineò, in linea di principio, un tema che riguardasse la vocazione della persona e della famiglia umana.
Mi riferisco ora alla preparazione, remota e immediata, della III Assemblea Generale Straordinaria che ieri è iniziata solennemente con la celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre e concelebrata da tutti i Padri sinodali nonché dei presbiteri coinvolti nei lavori sinodali.
II) Preparazione della III Assemblea Generale Straordinaria
Dopo la quarta riunione del Consiglio Ordinario, in data 23 agosto 2013, Papa Francesco ha ricevuto in Udienza il Segretario Generale, l’Eccellentissimo Nikola Eterović, e in tale occasione Egli ha stabilito di convocare la III Assemblea Generale Straordinaria, con la scelta del tema sulle sfide pastorali sulla famiglia .
Successivamente, Papa Francesco, nell’affidarmi in data 21 settembre 2013, l’incarico di guidare la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, e all’invitarmi nel contempo a dare nuovo impulso e a potenziare la struttura sinodale, ha espresso la volontà di indire al più presto la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo sul tema che aveva annunciato, ma non ancora indetto ufficialmente.
Intanto il XIII Consiglio Ordinario, presieduto dal Santo Padre, si riuniva nei giorni 7 e 8 ottobre 2013 : la quinta Riunione.
In questa riunione si è iniziato subito il procedimento di preparazione con la stesura della prima bozza del Documento Preparatorio dell’Assemblea Generale Straordinaria. Il testo, sottoposto alla considerazione del Membri del Consiglio, includeva un Questionario da diffondere capillarmente a tutti gli organismi aventi diritto e, largamente, a tutta la Chiesa per avviare una consultazione sulle sfide pastorali relative alla famiglia. Il documento è stato poi approvato con emendamenti, che sono stati debitamente apposti prima dell’invio agli aventi diritto e della sua pubblicazione.
Proprio alla fine dei lavori di questa Riunione, il Santo Padre ha indetto, l’8 ottobre 2013, la III Assemblea Generale Straordinaria, fissando definitivamente il tema con la seguente formulazione: «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». In quella stessa riunione il Santo Padre ha affidato ufficialmente i lavori di preparazione dell’Assemblea Generale Straordinaria al XIII Consiglio Ordinario, eletto durante la XIII Assemblea Generale Ordinaria del 2012.
Successivamente, il giorno 14 ottobre 2013 il Santo Padre Francesco ha nominato il Relatore Generale, l’Eminentissimo Card. Péter Erdő, e il Segretario Speciale, l’Eccellentissimo Bruno Forte, già Membri del XIII Consiglio Ordinario, i quali in stretta collaborazione con la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi si sono preparati ad espletare al meglio le loro rispettive funzioni.
Il Documento Preparatorio (Lineamenta) è stato poi presentato in una Conferenza Stampa il 5 novembre 2013 in sei lingue (francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo e tedesco). Con questo atto pubblico si avviava così una larga consultazione a tutta la Chiesa, che ha visto impegnate le comunità locali nella riflessione e nella preghiera e sul tema dell’Assemblea sinodale. Il Questionario ha suscitato grande interesse tra i pastori e i fedeli. Lo dimostra l’alta percentuale delle risposte pervenute che è del 83,11% del totale degli aventi diritto (88,59 % delle Conferenze Episcopali; 65,38 % dei Dicasteri della Curia Romana; 76,92 % dei Sinodi delle Chiese Orientali). A queste risposte si aggiungono le numerose osservazioni da singoli e gruppi, sia dentro che fuori della Chiesa.
I contributi, dati come risposte al «Questionario» del Documento Preparatorio, sono stati oggetto di attenta considerazione e studio da parte della Segreteria Generale e del Consiglio Ordinario, che ha dedicato a tale compito la sua sesta riunione avvenuta dal 24 al 25 febbraio 2014, presieduta dal santo Padre, durante la quale si è dato lettura della prima bozza dell’Instrumentum Laboris, frutto del lavoro di un equipe di 9 persone esperte che hanno letto studiato e riassunto le risposte al Questionario.
Tra la sesta e la settima riunione del Consiglio Ordinario ha avuto luogo la nomina dei Presidenti Delegati, nelle persone degli Eminentissimi Cardinali André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi, Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di Manila e Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo di Aparecida (15 marzo 2014). Inoltre in questo stesso periodo, il Santo Padre ha elevato alla dignità episcopale il Sotto Segretario, l’Eccellentissimo Fabio Fabene, l’8 aprile 2014, nominandolo alla Diocesi titolare di Acquapendente. In tale occasione il Santo Padre ha scritto una lettera al Segretario Generale nella quale esprimeva la sua volontà di promuovere la collegialità e di sviluppare ulteriormente nella Chiesa la sinodalità.
L’abbondante materiale raccolto e sistematizzato dalla Segreteria Generale in risposta al Questionario del Documento Preparatorio che era stato sintetizzato nella prima bozza redazione dell’Instrumentum laboris o Documento di lavoro nel febbraio scorso e finalmente approvato con una stesura finale nel corso della settima riunione del Consiglio Ordinario, celebrata nei giorni 13 e 14 maggio 2014. Il testo, tradotto in sei lingue è stato reso pubblico in una Conferenza Stampa il 26 giugno 2014 e diffuso largamente nel sito web della Santa Sede.
Per quanto riguarda la composizione di questa Assemblea sinodale, va ricordato che secondo l’Ordo Synodi Episcoporum (Art. 5 § 2) prendono parte all’Assemblea Generale Straordinaria in qualità di Membri ex ufficio i Capi delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, i Presidenti delle Conferenze Episcopali (nazionali o di più nazioni) e tre Religiosi eletti dall’Unione dei Superiori Generali. Inoltre, secondo le medesime norme sinodali (Art. 5 § 4) è prerogativa del Santo Padre nominare a sua discrezione altri Membri.
Pertanto a questa Assemblea Straordinaria partecipano 191 Padri sinodali secondo le tre seguenti categorie: 162 ex ufficio, 3 ex electione e 26 ex nominatione pontificia. L’Assemblea sinodale così composta accoglie Padri sinodali pervenuti dai cinque continenti: 42 dall’Africa, 38 dall’America, 29 dall’Asia, 78 dall’Europa e 4 dall’Oceania.
I Membri ex ufficio sono i Capi dei 13 Sinodi dei Vescovi delle Chiese Orientali Cattoliche sui iuris, i Presidenti delle 114 Conferenze Episcopali, i Capi di 25 Dicasteri della Curia Romana. Ad essi si aggiungono, per disposizione del Santo Padre, in qualità di Membri ex officio, i Presuli che fanno parte del XIII Consiglio Ordinario, ai quali è stato affidato il compito di preparare l’Assemblea Straordinaria. Come Membri ex electione, partecipano 3 Religiosi eletti dall’Unione dei Superiori Generali. Infine, prendono parte all’Assemblea sinodale anche 26 Membri ex nominatione pontificia, provenienti da diverse parti del mondo: 14 Cardinali, 5 Arcivescovi, 3 Vescovi e 4 Presbiteri.
Nell’insieme dei 191 Padri sinodali si contano 61 Cardinali, 1 Patriarca Cardinale, 7 Patriarchi, 1 Arcivescovo Maggiore, 66 Arcivescovi (tra cui 2 Metropoliti, 3 titolari, 2 emeriti), 47 Vescovi (tra cui 1 Ordinario Militare, 1 titolare, 2 Vicari Apostolici, 1 Esarca Apostolico e 1 emerito), 1 Vescovo Ausiliare, 1 sacerdote Prelato e 6 Religiosi.
Inoltre, a norma dell’Art. 7 dell’Ordo Synodi sono stati invitati a quest’Assemblea sinodale altri partecipanti in qualità di Esperti o collaboratori del Segretario Speciale (16), Uditori e Uditrici (38) e Delegati Fraterni (8), provenienti da diverse culture e nazioni. È da notare, che tra gli Uditori, trattandosi di un sinodo dedicato alla famiglia, si è voluto dare particolare rilievo alla partecipazione di coppie di sposi, genitori e capi famiglie, il cui numero è di 12. Anche tra i 16 Esperti è stata inclusa una copia di sposi. Siamo grati della presenza dei Delegati fraterni, in rappresentanza di altre Chiese e comunità ecclesiali. Essi certamente condividono con la Chiesa cattolica la sollecitudine per l’evangelizzazione e la cura pastorale delle famiglie nel mondo attuale.
Parallelamente alle attività di ordinaria amministrazione in vista della III Assemblea Generale Straordinaria, la Segreteria Generale ha svolto altre attività legate all’argomento sinodale allo scopo di analizzare alcuni temi specifici che sono in stretto rapporto con la tematica generale. A tale proposito, sono state organizzate diverse Riunioni, chiamate "Interdicasteriali", che hanno coinvolto rappresentanti di alcuni Dicasteri della Curia Romana nonché personalità del mondo accademico delle Università Pontificie Romane. Tali incontri hanno svolto un importante lavoro di studio e approfondimento che è stato di grande utilità per elaborare la sintesi delle risposte, per estendere il testo dell’Instrumentum laboris e per la preparazione della stessa Segreteria Generale ad affrontare i lavori sinodali.
Infine, la Segreteria Generale ha promosso iniziative di preghiera sulla famiglia per questa Assemblea Straordinaria. In particolare, la Solennità della Sacra Famiglia, la domenica 29 dicembre 2013, è stata celebrata contemporaneamente con speciale rilievo in tre importanti luoghi di culto: la Basilica dell’Annunciazione a Nazareth in Terra Santa, la Basilica della Santa Casa di Loreto in Italia, e il Santuario della Sacra Famiglia a Barcellona. Il Santo Padre durante l’Angelus di quella domenica ha pronunciato la preghiera ed invitato tutta la Chiesa a pregare per i buoni frutti dell’Assemblea sinodale. Nella stessa occasione si diffondeva in diverse versioni linguistiche la preghiera per il Sinodo sulla famiglia, composta dal Santo Padre.
Anche la domenica 28 settembre è stata una giornata speciale di preghiera per il Sinodo, che la Segreteria Generale ha promosso invitando tutte le Conferenze Episcopali ed altri Organismi ecclesiali i ad associarsi alla preghiera per le famiglie e per i lavori sinodali. A tale proposito, è stato proposto e diffuso uno schema di preghiera dei fedeli, da poter essere utilizzato nelle celebrazioni della Messa domenicale. Da oggi, mentre siamo qui riuniti per portare avanti i nostri lavori, nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma i fedeli pregheranno per il Sinodo nella Cappella della Salus Populi Romani, con la collaborazione della diocesi di Roma. Vi saranno esposte le reliquie di Santa Teresina del Bambin Gesù e dei beati coniugi Zélie e Louis Martin, e della figlia Santa Teresina del Bambin Gesù, così pure le reliquie dei beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quatrocchi.
III) Prospettive e novità
L’ampia descrizione delle attività della Segreteria Generale, soprattutto in preparazione dell’Assemblea Straordinaria che oggi si apre, permette di cogliere le novità e le prospettive nelle quali può crescere il Sinodo dei Vescovi, come già prevedeva Paolo VI nell’introduzione del Motu Proprio Apostolica Sollicitudo.
Si evidenzia che la prima novità che riguarda il cammino sinodale voluto dal Santo Padre. Un cammino che si dipana tra due sinodi: l’attuale Assemblea Straordinaria e quella Ordinaria del prossimo anno. Un tempo forte ed opportuno, un Kairos per tutta la Chiesa: pastori e fedeli, nel quale lasciarsi guidare dallo Spirito Santo per realizzare quella sinodalità richiamata in diverse occasioni dal Santo Padre come elemento rilevante nella vita della Chiesa. Insieme, ciascuno con la sua improrogabile responsabilità, siamo stati chiamati a riflettere e ad approfondire, alla luce del Vangelo e della fede della Chiesa sul tema della famiglia. Nel cammino preparatorio e nel nostro ritrovarci qui con il Vescovo di Roma vediamo realizzarsi l’insegnamento che lo stesso Santo Padre Papa Francesco non si stanca mai di ricordarci che "si deve camminare insieme: la gente, i Vescovi e il Papa. La sinodalità va vissuta ai vari livelli (cf. Intervista a La Civiltà Cattolica del settembre 2013 (n. 164 -19/09/2013- 465-466) e riferendosi alla missione del Successore di Pietro di confermare nella fede, il Santo Padre aggiungeva: "Confermare nell’unità: il Sinodo dei Vescovi, in armonia con il primato. Dobbiamo andare per questa strada della sinodalità, crescere in armonia con il servizio del primato…questo deve spingere a superare sempre ogni conflitto che ferisce il corpo della Chiesa. Uniti nelle differenze: non c’è un’altra strada cattolica per unirci. Questo è lo spirito cattolico, lo spirito cristiano: unirsi nelle differenze. Questa è la strada di Gesù!..."(Omelia per la solennità dei Santi Pietro e Paolo, 29 giugno 2013).
In questo spirito sinodale di comunione fraterna, come già riferito sopra, si è svolta la fase preparatoria di questa Assemblea sinodale, nella quale si è ascoltato il Popolo di Dio nella sua varietà di Vescovi, presbiteri, diaconi e fedeli laici. Attraverso il Questionario allegato al Documento Preparatorio si sono infatti espressi oltre alle Conferenze Episcopali e a coloro che ne avevano diritto, sacerdoti e molti singoli fedeli laici o associazioni di laici che con le proprie osservazioni hanno manifestato il loro pensiero sulle questioni più vive della famiglia nel nostro tempo. Vorrei rilevare che con il Questionario è emersa una realtà diffusa nelle diocesi e nelle parrocchie, di associazioni e gruppi formate da uomini e di donne che operano a sostegno della famiglia nelle diverse situazioni di ogni continente. Le numerose risposte pervenute sono state incoraggiate da una parte dall’argomento del Sinodo che tocca la vita pastorale delle comunità e la sollecitudine che i Vescovi da tempo hanno verso la famiglia. D’altra parte ha contribuito lo spirito di libertà e di sincerità che sono state auspicate. Tutti siamo consapevoli che nella libertà cresce la comunione fraterna, si arricchisce il dibattito e si individuano le scelte pastorali più adeguate alla famiglia di oggi. l sentirsi liberi mostra la qualità dell’uomo, capace di cercare la Verità che non è concetto astratto, frutto di speculazione filosofica o teologica, ma la persona di Cristo, Uomo-Dio, uomo storico e Figlio del Padre: "Io sono la via, la verità e la vita". Da lì bisogna partire. Il primo evangelizzatore è stato Gesù, che è sceso nelle strade e si è fatto conoscere con la parola e con i segni e, finalmente, con la sua testimonianza di vita.
Tra i sussidi che sono posti nella mani dei Padri Sinodali e di tutti i partecipanti si trovano in particolare il Vademecum, strumento indispensabile per seguire i lavori dell’Assemblea. Vorrei segnalare alcuni elementi nuovi che toccano l’organizzazione dei lavori, e dunque riguardano la metodologia interna di questa Assemblea. Già per la sua natura di Straordinaria è ridotta nei tempi e nel numero dei partecipanti e ciò implica una maggiore attenzione nella distribuzione degli interventi e nella logistica.
Nel calendario, che si trova alla fine del Vademecum, potrete notare che durante il dibattito in Aula, che avrà luogo durante la prima settimana, a partire dalla 2ª Congregazione generale, si seguirà un ordine tematico in corrispondenza con le parti e i capitoli dell’Instrumentum laboris. Così, lunedì pomeriggio i temi saranno due: il disegno di Dio su matrimonio e famiglia (I parte, Cap. 1), e la conoscenza della S. Scrittura e del Magistero su matrimonio e famiglia (I parte, cap, 2). Per la 3ª Congregazione generale sono previsti altri due temi: il Vangelo della famiglia e la legge naturale (I parte, cap. 3), la famiglia e la vocazione della persona in Cristo (I parte, cap. 4). Il pomeriggio dello stesso giorno, sarà dedicato alla pastorale delle famiglia e le varie proposte in atto (II parte, cap. 1). Mercoledì mattino, durante la 5ª Congregazione generale, il dibattito continuerà con le sfide pastorali sulla famiglia (II parte, cap. 2). Invece al pomeriggio l’attenzione sarà rivolta alle situazioni pastorali difficili (II parte, cap. 3). La 7ª Congregazione generale avrà per tema le sfide pastorali circa l’apertura alla vita (III parte, cap. 1), mentre l’8ª Congregazione generale tratterà il tema della Chiesa e la famiglia di fronte alle sfida educativa (III parte, cap. 2).
Ognuna di queste sessioni tematiche sarà aperta con una breve introduzione del Presidente Delegato di turno, alla quale seguirà una testimonianza a cura di Uditori e Uditrici scelte per l’occorrenza, e privilegiando la partecipazione delle coppie di sposi. In questo modo, essi potranno illuminare con esperienze di vita personali la tematica, offrendo una prospettiva laicale che certamente contribuirà ad arricchire il dibattito sinodale.
Anche nelle riunioni dei Circoli minori, che avranno luogo durante la seconda settimana dei lavori sinodali, si procederà alla discussione della Relatio post-disceptationem seguendo lo stesso ordine tematico.
Un’altra novità della metodologia sinodale consiste nella Relatio Synodi, cioè il Documento che raccoglie la sintesi dei lavori sinodali e che, dopo gli opportuni ammendamenti dei Circoli minori sarà presentato in Aula nella sua stesura definitiva per l’approvazione dell’Assemblea. Ciò significa che non ci saranno le Proposizioni, come negli altri tipi di Assemblee sinodali.
Questa Relatio Synodi, una volta approvata dall’Assemblea, sarà consegnata al Santo Padre perché ne disponga a sua discrezione e decisione. Essa sarà anche il punto di partenza per la preparazione della seconda tappa del processo sinodale, cioè la XIV Assemblea Generale Ordinaria da celebrarsi nel mese di ottobre di 2015. In altre parole, tale Relatio diventerà, con i necessari adattamenti, il Documento Preparatorio per l’Assemblea sinodale successiva. Tale documento sarà poi inviato agli aventi diritto, i quali dopo averlo discusso e approfondito, lo rinvieranno alla Segreteria Generale per l’elaborazione dell’Instrumentum laboris della XIV Assemblea Generale Ordinaria.
Anche per quanto riguarda la diffusione delle notizie relative all’Assemblea Straordinaria ci sono delle novità. Questo servizio sarà curato dalla Sala Stampa d’accordo con la Commissione per l’informazione. Al posto del Bollettino del Sinodo dei Vescovi, ci sarà il consueto Bollettino della Sala Stampa dove si troverà l’informazione generale, che poi sarà ampliata nei Briefings giornalieri che guiderà il Direttore della Sala Stampa con la collaborazione degli Addetti Stampa e la partecipazione di Padri sinodali. Inoltre, ci sarà il servizio dei Twitter allo scopo di trasmettere sinteticamente le notizie più importanti dello sviluppo dei lavori sinodali.
La Relatio ante disceptationem presenta anche qualche elemento di novità nel senso che questa volta è stata composta con l’apporto degli interventi dei Padri sinodali giunti in Segreteria Generale prima dell’inizio del Sinodo. La Segreteria Generale ha pregato i Padri Sinodali di inviare in anticipo il loro intervento, in cui segnalare possibilmente l’argomento principale per assicurare un maggior ordine in aula, rispettando l’ordine tematico. Lo scopo non era certamente quello di controllare il contenuto degli interventi, bensì quello di rispondere meglio al senso sinodale e collegiale dei Padri, che sono portatori delle esperienze e delle esigenze delle Chiesa particolari e di altri organismi. In questo modo, la suddetta Relatio diventa un elemento base sicuro su cui lavorare durante gli interventi in Aula della prima settimana di lavori. La Relatio post disceptationem, che concluderà la prima settimana dei lavori sarà posta nelle mani dei Padri sinodali che la esamineranno nei "circuli minores", la studieranno e apporteranno il loro contributo, seguendo le norme descritte nel Vademecum, per l’elaborazione e stesura della Relatio synodi o documento finale, che sarà un testo riassuntivo integrale, composto di parti, capitoli e numeri.
IV) Conclusione
La Chiesa è essenzialmente comunione e lo è, come lo ha ben affermato Paolo VI nell’Omelia di apertura della I Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi dell’11 novembre 1969, "nel suo duplice riferimento di comunione in Cristo con Dio e di comunione in Cristo con i credenti in lui e virtualmente con tutta l’umanità". Che cos’è la collegialità se non una comunione, una solidarietà, una fraternità, una carità? Che cos’è la sinodalità se non l’originale dinamica della vita e del cammino della Chiesa come comunità, popolo di Dio, che cammina insieme in "un esercizio articolato dei diversi carismi e ministeri per all’annuncio, la testimonianza e la promozione dell’avvento del Regno tra gli uomini"? (P. Coda, Rinnovamento a cinquant’anni dal Vaticano II, Il Regno, Attualità, 12/2014, p. 429).
Questa Assise Sinodale auspico che sia il luogo privilegiato di questa collegialità sinodale, che annuncia il Vangelo camminando, e che sia permeata da una nuova apertura allo Spirito, da un metodo e uno stile di vita e di testimonianza, che garantisca l’unità nella diversità, l’apostolicità nella cattolicità.
Lo Spirito Santo illumini i partecipanti di quest’Assemblea e la protezione della Vergine e dei Santi e beati siano intercessori per il buon esito di questo Sinodo.
[03002-01.02] [Testo originale: Italiano]
[B0711-XX.03]