Intervento del Card. Camillo Ruini
Intervento di Mons. Giuseppe Antonio Scotti
Intervento di S.E. il Sig. Germán Cardona Gutiérrez
Curriculum studiorum della Prof.ssa Anne-Marie Pelletier
Curriculum studiorum di Mons. Waldemar Chrostowski
Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene la conferenza stampa di presentazione di due eventi promossi dalla Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI: il Premio Ratzinger 2014 - con la comunicazione dei candidati prescelti dal Comitato Scientifico per l’assegnazione della quarta edizione del Premio della Fondazione, che sarà conferito il 22 novembre prossimo - e il Convegno presso la Pontificia Università Bolivariana di Medellín, in Colombia, che si svolgerà dal 23 al 24 ottobre 2014.
Intervengono: l’Em.mo Card. Camillo Ruini, Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI; il Rev.mo Mons. Giuseppe Scotti, Presidente della Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger - Benedetto XVI; S.E. il Sig. Germán Cardona Gutiérrez, Ambasciatore di Colombia presso la Santa Sede.
Pubblichiamo di seguito gli interventi dei conferenzieri, nonché i curricula studiorum dei due studiosi premiati:
Intervento del Card. Camillo Ruini
Ho ancora una volta il compito di presentare i profili dei due studiosi che riceveranno il prossimo 22 novembre il Premio Ratzinger, giunto ormai alla sua quarta edizione. Il primo premiato è la Prof.ssa francese Anne-Marie Pelletier, studiosa di ermeneutica e di esegesi biblica, che si è anche dedicata alla questione della donna nel cristianesimo e nella Chiesa: si tratta della prima donna che consegue il Premio Ratzinger. Il secondo è il Prof. Mons. Waldemar Chrostowski, sacerdote polacco, anch’egli biblista oltre che impegnato nel dialogo cattolico-giudaico.
Anne-Marie Pelletier è nata a Parigi il 13 giugno 1946, è sposata e ha tre figli. Ha conseguito nel 1972 l’Aggregazione in Lettere moderne e nel 1986 il Dottorato di Stato in Scienze delle religioni all’Università di Parigi VIII, mentre nel 1984 ha ottenuto la Licenza in Teologia all’Istituto Cattolico di Parigi. Ha insegnato Linguistica generale e Letteratura comparata all’Università di Parigi X, poi Marne-la-Vallée, oltre che Teologia del matrimonio all’Istituto Cattolico di Parigi. Attualmente, e da molti anni, insegna Sacra Scrittura ed Ermeneutica biblica allo Studio della Facoltà Notre Dame del Seminario di Parigi. Fino al 2013 ha avuto anche l’incarico di insegnamento della Bibbia all’Istituto Europeo di Scienze delle Religioni (IESR), inquadrato nell’École Pratique des Hautes Études di Parigi. Le sue attività di ricerca si sono estese a "Giudaismo e Cristianesimo", presso il Collège des Bernardins, e al mondo monastico, con insegnamenti allo Studio Teologico Inter-monasteri e con ritiri comunitari che ha tenuto presso varie abbazie in Francia e in Belgio.
Anne-Marie Pelletier partecipa di frequente a Congressi e Simposi promossi a Roma dalla Santa Sede ed è stata Uditrice al Sinodo dei Vescovi del 2001, dedicato al Vescovo servitore del Vangelo. La sua produzione letteraria è molto estesa. Nel campo dell’ermeneutica e dell’esegesi biblica si segnalano Lectures du Cantique des Cantiques. De l’énigme du sens aux figures du lecteur, Roma, Pontificio Istituto Biblico 1989; Lectures bibliques. Aux sources de la culture occidentale, Parigi, Cerf 1995, tradotto in italiano dalle Dehoniane con il titolo La Bibbia e l’Occidente; D’âge en âge les Ecritures. La Bible et l’herméneutique contemporaine, Bruxelles, Lessius 2004; Le livre d’Isaïe, l'histoire au prisme de la prophétie, Parigi, Cerf 2008. Sono numerosissimi i suoi articoli e le sue partecipazioni a opere collettive.
Riguardo alla questione delle donne nel cristianesimo e nella Chiesa Anne-Marie Pelletier ha scritto due libri: Le christianisme et les femmes. Vingt siècles d’histoire, Parigi, Cerf 2001, tradotto in italiano da Jaca Book con il titolo Il Cristianesimo e le donne, e Le signe de la femme, Parigi, Cerf 2007, oltre a vari articoli. Infine, quanto alle relazioni tra il giudaismo e il cristianesimo, è stata Vice-Presidente del Servizio Informazione Documentazione Giudei-Cristiani (SIDIC) di Parigi ed è autrice di vari studi e interventi.
La Prof.ssa Pelletier è dunque una personalità di forte rilievo nel cattolicesimo francese contemporaneo, che unisce a un meritato prestigio scientifico e a una grande e versatile vivacità culturale un’autentica dedizione a cause assai importanti per la testimonianza cristiana nella società.
Mons. Waldemar Chrostowski è nato il 1° febbraio 1951 a Chrostowo, in Polonia. Nel 1968, dopo aver conseguito la maturità classica, è entrato in Seminario a Łomża e poi a Varsavia, dove ha ottenuto il Baccellierato in Teologia nel 1974. È stato ordinato sacerdote il 6 giugno 1976 per l’Arcidiocesi di Varsavia. Nel 1977 ha conseguito la Licenza in Teologia all’Accademia di Teologia, sempre a Varsavia. Dal 1978 al 1982 ha studiato al Pontificio Istituto Biblico di Roma ottenendo nel 1981 la Licenza in Sacra Scrittura e l’anno seguente la candidatura al Dottorato. Ha vinto una borsa di studio che gli ha permesso di approfondire l’ebraico biblico e contemporaneo all’Università Ebraica di Gerusalemme, oltre all’archeologia e alla geografia storica. Ha visitato a scopo scientifico la Grecia, Creta e l’Asia Minore. Nel 1986 ha ottenuto il Dottorato in Teologia all’Accademia di Varsavia. Poi, nel 1996, la libera Docenza in Teologia nel campo delle scienze bibliche. Infine, nel 2013, ha ricevuto il titolo di Professore Universitario dal Presidente della Repubblica Polacca.
Mons. Chrostowski è redattore generale della rivista di teologia polacca Collectanea Theologica e fa parte dei Consigli scientifici di varie altre riviste. Dal 2004 è Preside dell’Associazione dei Biblisti Polacchi. Ha partecipato come Esperto al Sinodo dei Vescovi del 2008 sulla Parola di Dio e la missione della Chiesa. E’ Consultore della Commissione per la Dottrina della Fede dell’Episcopato polacco.
La sua produzione sia scientifica sia divulgativa è quanto mai abbondante. Ricordo almeno la dissertazione Profeti di fronte alla storia. L’interpretazione della storia d’Israele in Ezechiele 16,20 e 23 e la loro reinterpretazione nella Bibbia dei Settanta, pubblicata nel 1991; i due volumi Il giardino di Eden – conosciuta testimonianza della diaspora assira, del 1996, e Diaspora assiriana degli Israeliti, del 2003, oltre ai due libri-intervista Dio, Bibbia, Messia, del 2006, e La Chiesa, i Giudei, la Polonia, del 2009. Sono moltissimi gli articoli a sua firma nei dizionari ed enciclopedie, oppure pubblicati su riviste bibliche e teologiche. Il suo campo di lavoro preferito è l’Antico Testamento, in particolare i Profeti, ma anche la letteratura giudaica intertestamentaria e il giudaismo rabbinico e i suoi rapporti con il cristianesimo.
Il Prof. Chrostowski insegna dal 1987 alla Facoltà di Teologia dell’Accademia di Varsavia, ora Università Cardinale Stefan Wyszyński, e in varie altre Università e Seminari: è particolarmente benemerito nella formazione di docenti e ricercatori. Ma è anche un infaticabile e apprezzatissimo divulgatore della conoscenza della Bibbia, attraverso corsi di formazione, esercizi spirituali, pellegrinaggi. E’ impegnato inoltre nel dialogo cattolico-giudaico e polacco-giudaico: è stato a lungo membro della Commissione dell’Episcopato polacco per il dialogo con il giudaismo ed è co-istitutore del Consiglio Polacco dei Cristiani e degli Ebrei. Unisce dunque al rigore scientifico la passione per la Parola di Dio, il servizio alla Chiesa e la sollecitudine per il dialogo interreligioso. E’ il primo polacco che consegue il Premio Ratzinger.
[01006-01.01] [Testo originale: Italiano]
Intervento di Mons. Giuseppe Antonio Scotti
Il rispetto per la vita, cammino per la pace è il titolo che l’Università Bolivariana ha voluto dare al quarto Convegno di alto valore scientifico organizzato in collaborazione con la Fondazione Vaticana Joseph Ratzinger – Benedetto XVI e che, quest’anno, si tiene a Medellín, in Colombia.
Come nei precedenti convegni, anche qui saranno attivamente coinvolte le università del Paese e del Continente, oltre alla Chiesa locale e alle realtà civili e politiche.
Questa Fondazione, che è abbastanza giovane (è nata infatti nel marzo del 2010), ha tenuto il suo primo appuntamento di riflessione pubblica a Bygdoszcz (Polonia), nell’ottobre del 2011. Il Convegno aveva per titolo Pellegrini della verità, pellegrini della pace e si prefiggeva di accompagnare, nel mondo universitario, il pellegrinaggio di Benedetto XVI ad Assisi, nel XXV dell’incontro di preghiera per la pace promosso da Giovanni Paolo II. In quell’occasione sono state coinvolte 32 Università e vi sono stati 450 partecipanti fra Docenti e studenti.
L’anno successivo il secondo appuntamento ha visto come sede ospite la PUC di Rio de Janeiro (Brasile). Sullo sfondo c’era il viaggio del Papa in Brasile per la GMG e le università hanno voluto offrire un contributo di riflessione antropologica a quell’evento tipicamente ecclesiale. Cosa fa sì che l’uomo sia uomo, è stato il cuore del dibattito che ha visto intensamente partecipi 140 Università latinoamericane e oltre 700 persone fra Docenti e studenti.
L’anno scorso è stata la volta dell’Italia. A Roma, in ottobre, presso l’Università Lateranense si è offerto un contributo scientifico a conclusione della trilogia su Gesù di Nazaret. Il titolo del Simposio lo richiamava apertamente: I Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger. Anche qui il livello di partecipazione è stato notevole;103 le Università coinvolte da ogni parte del mondo e 495 i partecipanti ai tre giorni di lavoro.
Come si vede, in questi soli tre anni vi è stata una partecipazione attiva e interessata di ben 275 Università di ogni Continente e un coinvolgimento in progetti di riflessione e ricerca di oltre 1600 persone fra docenti e studenti.
L’appuntamento di ottobre a Medellín è in sintonia con questo cammino e, nello stesso tempo sottolinea ancora una volta che le università - i giovani e di docenti che lì studiano, pensano, cercano - possono e vogliono farsi parte attiva e interessata nella costruzione di un futuro pienamente umano consapevoli che "i nostri tempi, contrassegnati dalla globalizzazione, con i suoi aspetti positivi e negativi, nonché da sanguinosi conflitti ancora in atto e da minacce di guerra, reclamano un rinnovato e corale impegno nella ricerca del bene comune, dello sviluppo di tutti gli uomini e di tutto l’uomo".
[01012-01.01] [Testo originale: Italiano]
Intervento di S.E. il Sig. Germán Cardona Gutiérrez
S.E.R. Cardenal Camillo Ruini, Presidente del Comité Científico de la Fundación Vaticana Joseph Ratzinger, Benedicto XVI
Monseñor Giuseppe Antonio Scotti, Presidente de la Fundación Vaticana Joseph Ratzinger, Benedicto XVI
Reverendo Padre Federico Lombardi, Director de la Oficina de Prensa de la Santa Sede (Sala Stampa)
Agradezco de manera muy especial la invitación que se me ha hecho en mi calidad de Embajador de Colombia ante la Santa Sede, para participar en el lanzamiento de la cuarta versión del Congreso Internacional Joseph Ratzinger – Benedicto XVI, cuyo lema es El respeto a la vida: camino para La Paz.
Es un honor estar con ustedes en el lanzamiento de este evento que una vez más reconoce y enaltece la gran riqueza teológica, académica y espiritual de nuestro respetado Papa Emérito de quien debemos siempre valorar la fuerza de sus ideas y la solidez de sus argumentos.
Debo resaltar también con gran satisfacción que para la celebración de este congreso en su 4ª versión, se haya seleccionado a Colombia y en particular a nuestra hermosa ciudad de Medellín, "la ciudad de la eterna primavera".
Así mismo debo destacar que para su realización se hayan vinculado la Universidad Pontificia Bolivariana y la Arquidiócesis de Medellín. Con estas entidades habrá garantía total para el éxito del evento.
El respeto a la vida nos obliga a defenderla como un principio y un valor que debe ser difundido para garantizar la dignidad y la integridad humanas.
En la actualidad experimentamos desafortunadamente en diversas facetas y en dimensiones dramáticas, múltiples amenazas contra la vida humana y en especial contra las poblaciones más vulnerables. Por esta razón es muy importante promover permanentemente la Cultura de la Paz y la No Violencia, como un conjunto de valores, actitudes y comportamientos que reflejen el respeto de la vida y la dignidad de las personas lo cual contribuirá a forjar un mundo más justo, más solidario, más digno y más próspero para todos.
Considero oportuno recordar el mensaje del Papa Benedicto XVI para la Jornada Mundial de la Paz en el año 2013, en el que resaltó la importancia del respeto a la vida como requisito irrenunciable para construir la paz y la sana convivencia en cuyo texto manifestó:
"El camino para la realización del bien común y de la paz, pasa ante todo por el respeto de la vida humana, considerada en sus múltiples aspectos, desde su concepción, en su desarrollo y hasta su fin natural. Auténticos trabajadores por la paz son, entonces, los que aman, defienden y promueven la vida humana en todas sus dimensiones: personal, comunitaria y transcendente. La vida en plenitud es el culmen de la paz. Quien quiere la paz no puede tolerar atentados y delitos contra la vida".
Retomando estas sabias palabras, podemos concluir que la paz verdadera y el desarrollo integral de los pueblos, se debe construir necesariamente partiendo del respeto por la vida humana.
Bienvenidos el próximo 23 y 24 de Octubre a Colombia y especialmente a Medellín.
Muchas gracias.
[01011-01.01] [Texto original: Español]
Curriculum studiorum della Prof.ssa Anne-Marie Pelletier
Nata il 13 giugno 1946 a Parigi.
Coniugata, tre figli.
Titoli Universitari
Agrégée in Lettere moderne (1972).
Cycle A presso l’Institut Catholique de Paris in vista della Licenza in Teologia (1984).
Dottorato in Scienze delle Religioni (novembre 1986), dopo aver sostenuto presso l’Université de Paris VIII una tesi dal titolo: «Lectures du Cantique des cantiques, de l’énigme du sens aux figures du lecteur», diretta dal Professor Henri Meschonnic, pubblicata nel 1986 dall’Istituto Biblico, a Roma, nella collezione degli «Analecta Biblica».
Corsi universitari
Dal 1969 al 1998 Professore associato, e in seguito Professore universitario presso l’Université de Paris X, poi di Marne-la-Vallé, in Linguistica generale e in Letteratura comparata. Dal 1998, Professore universitario emerito.
Docente presso l’Institut Catholique de Paris dal 1993 al 1996 (Teologia del matrimonio).
Dal 1987, Professore presso l’École Cathédrale de Paris, fondata dal cardinale Lustiger. Corsi pubblici (Sacra Scrittura; Bibbia e Liturgia).
Dal 1993, Professore allo Studium della Faculté Notre Dame (Seminario di Parigi): Sacre Scritture, Ermeneutica biblica.
Nel quadro della École Pratique des Hautes Études, a Parigi, incaricata dell’insegnamento sulla Bibbia presso l’Insitut Européen en Sciences des religions (IESR), dal 2001 al 2013.
Attività di Ricerca
Membro del Dipartimento «Judaïsme et Christianisme», Pôle de Recherche presso il Collège des Bernardins [2010-2012: La question de l’autre; 2012-2014: Mystique juive, mystique chrétienne].
Membro del Gruppo di Ricerca in Antropologia cristiana (GRAC), Institut Catholique de Paris.
Collaborazione à «La Bible en ses traditions», École Biblique et Archéologique Française de Jérusalem.
Membro de l’Association catholique française pour l’étude de la Bible (ACFEB).
Membro de l’Institut Jean-Marie Lustiger (Collège des Bernardins).
Attività nel mondo monastico
Professore allo STIM (Studium Théologique Inter-monastères), incaricata dal 2003 del corso di Antropologia filosofica e biblica.
Insegnante per la formazione monastica internazionale ANANIE.
Ritiri comunitari dati dal 2001: Abbazia benedettina de La Pierre qui Vire; Abbazia benedettina di S. Benoît sur Loire; Abbazia di Chevetogne (Belgio); Abbazia cistercense di nTamié; Monastero delle Benedettine di St. Thierry; Abbazia di Dourgne; Monastero delle Clarisse di Cormontreuil.
Formazione per la CORREF (Conférence des religieux de France), région Centre, marzo 2014.
Formazione in Esegesi e Antropologia biblica, ed anche sulla Regola di San Benedetto (Francia, Belgio).
Opere
Lectures du Cantique des Cantiques. De l’énigme du sens aux figures du lecteur, Analecta Biblica 121, Institut Biblique, Rome, 1989.
Lectures bibliques. Aux sources de la culture occidentale, Paris, Cerf, 1995, Nouvelle édition 2005. Traduzione Italiana nel 199 con il titolo «La Bibbia e l’Occidente», Edizioni Dehoniane. Traduzione in russo nella collezione «L’esprit et la lettre» dell’Università Mohyla di Kiev (deve essere presentata il prossimo settembre durante il colloquio «Communion-communio-koinonia» del XIV International Readings, Kiev, settembre 2014).
D’âge en âge les Écritures. La Bible et l’herméneutique contemporaine, Bruxelles, Lessius, Le livre et le rouleu 18, 2004.
Le Livre d’Isaïe, l’histoire au prisme de la prophétie, Paris, Cerf, 2008.
[01007-01.01]
Curriculum studiorum di Mons. Waldemar Chrostowski
Nato il 1° Febbraio 1951 a Chrostowo (Polonia).
Sacerdote.
Titoli Universitari
Nel 1970 si è trasferito al Seminario Maggiore di Varsavia. Gli studi si sono conclusi con il titolo di "Bacalaeureatus in Sacra Teologia". Nel 1974 ha ricevuto l’ordinazione diaconale a Varsavia e il 6 Giugno 1976 l’ordinazione sacerdotale sempre a Varsavia, diventando così un membro del presbiterio della Diocesi di Varsavia. Nell’Ottobre del 1978 ha intrapreso gli studi presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma che si sono conclusi nel Giugno del 1981 con il titolo "Licentiatus in Re Biblica. Il 1° Dicembre 1982 ha finito anche l’anno della candidatura al dottorato in Sacra Scrittura con la lectio publica intitolata: The General Synthesis of Israel’s Past History in Ezekiel 16,20 and 23 as Intrepreted in the Septuagint.
Corsi universitari
Don Waldemar Chrostowski è il redattore generale della rivista trimestrale di teologia polacca Collectanea Theologica. Fa parte dei Consigli Scientifici delle diverse riviste teologiche: "Teologia i Człowiek", "The Biblical Annals", "Biblica et Patristica Thoruniensia", "Shofar. An Interdisciplinary Journal for Jewish Studies", "Pro Memoria", "Verbum Vitae". Waldemar Chrostowski è stato nominato dal Papa Benedetto XVI esperto della Dodicesima Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema: "La Parola di Dio nella vita e missione della Chiesa". Il professore è anche consultore della Commissione per la Dottrina della Fede dell’Episcopato Polacco.
Attività di Ricerca
Un ulteriore suo merito è anche la promozione del personale scientifico. È promotore di circa novanta tesi di laurea, quindici tesi di dottorato di ricerca.
Il professore per tanti anni si è impegnato nel dialogo cattolico-giudaico e polacco-giudaico. Ha pubblicato 19 libri scientifici, è il redattore di 121 libri collettivi, è l’autore di 54 articoli nei dizionari ed enciclopedie e di circa 200 articoli scientifici in diverse riviste bibliche e teologiche nazionali e internazionali. Tra gli interessi scientifici di Waldemar Chrostowski si trova soprattutto l’Antico Testamento. È uno dei più famosi specialisti polacchi della letteratura profetica, particolarmente del Libro di Ezechiele, dei libri di profeti minori, ma anche della letteratura giudaica intertestamentaria. Un dei campi di interesse scientifico, molto importante per il professore Chrostowski è la teoria e pratica del dialogo interreligioso.
Opere
Il patrimonio scientifico del prof. Chrostowski è imponente. Ha pubblicato 19 libri scientifici, è il redattore di 121 libri collettivi, è l’autore di 54 articoli nei dizionari ed enciclopedie e di circa 200 articoli scientifici in diverse riviste bibliche e teologiche nazionali e internazionali. Ha scritto 209 recensioni e 96 resoconti. La sua attività è stata riassunta da lui stesso in due libri-interviste intitolate: "Dio, Bibbia, Messia" (Varsavia 2006, 2007, 2009) e "La Chiesa, i Giudei, la Polonia" (2009, 2010).
[01009-01.01]
[B0445-XX.01]