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Conferenza Stampa di presentazione della Campagna di Talitha Kum - la Rete Internazionale della Vita Consacrata Contro la Tratta di Persone - per il Mondiale di Calcio Brasile 2014, 20.05.2014


Conferenza Stampa di presentazione della Campagna di Talitha Kum - la Rete Internazionale della Vita Consacrata Contro la Tratta di Persone - per il Mondiale di Calcio Brasile 2014

Intervento del Card. João Braz de Aviz

Intervento di S.E. il Signor Kenneth Francis Hackett

Intervento di Suor Carmen Sammut, MSOLA

Intervento di Suor Estrella Castalone, FMA

Intervento di Suor Gabriella Bottani, SMC

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, si tiene una Conferenza Stampa di presentazione della Campagna di Talitha Kum - la Rete Internazionale della Vita Consacrata Contro la Tratta di Persone - per il Mondiale di Calcio Brasile 2014: "Gioca per la vita, denuncia la tratta".
Intervengono: l’Em.mo Card. João Braz de Aviz, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica; Sig.ra Antoinette C. Hurtado, Secondo Segretario dell’Ambasciata degli Stati Uniti d’America presso la Santa Sede, a nome dell’Ambasciatore S.E. il Signor Kenneth Francis Hackett; Suor Carmen Sammut, MSOLA, Presidente dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG); Suor Estrella Castalone, FMA, Coordinatrice di Talitha Kum; Suor Gabriella Bottani, SMC, Coordinatrice della rete Um Grito pela Vida, Brasile.
Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:

Intervento del Card. João Braz de Aviz

Prima di tutto voglio esprimere i miei saluti e ringraziamenti per quanti sono intervenuti a questa Conferenza Stampa che segna un evento particolarmente significativo per la vita consacrata. La Campagna contro la tratta di persone che lanciamo ufficialmente con questa Conferenza Stampa manifesta la sintonia della vita consacrata con il sentimento del nostro Santo Padre di fronte a questo crimine che egli stesso definisce una "piaga nel corpo dell’umanità contemporanea, una piaga nella carne di Cristo" (10 aprile 2014). È lui che ci spinge ed incoraggia ad unire le nostre forze per il sollievo di chi è coinvolto in questo fenomeno.

Già all’inizio del suo pontificato, nel suo primo messaggio Urbi et Orbi, aveva ribadito: "Pace a tutto il mondo, ancora così diviso dall’avidità di chi cerca facili guadagni, ferito dall’egoismo che minaccia la vita umana e la famiglia, egoismo che continua la tratta di persone, la schiavitù più estesa in questo ventunesimo secolo; la tratta delle persone è proprio la schiavitù più estesa in questo ventunesimo secolo!" (cfr. Messaggio Urbi et Orbi, 31 marzo 2013).

Più recentemente, nella sua Esortazione Apostolica Evangelii gaudium il Santo Padre dice: "Non possiamo ignorare che nelle città facilmente si incrementano il traffico di droga e di persone, l’abuso e lo sfruttamento di minori, l’abbandono di anziani e malati, varie forme di corruzione e di criminalità…" (Evangelii gaudium, 75).

La Vita Consacrata è specialmente toccata da questa realtà perché "la vita consacrata, per sua stessa natura, non dovrebbe essere centrata in sé, ma concentrata sul suo impegno al servizio dei più vulnerabili secondo l’esempio di Gesù...i consacrati e le consacrate sono chiamati ad offrire all’umanità disorientata, logorata e priva di memoria, testimonianze credibili della speranza cristiana, rendendo visibile l’amore di Dio, che non abbandona nessuno e offrendo all’uomo smarrito ragioni vere per continuare a sperare. "Noi lavoriamo e combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente" (1 Tm 4,10)" (cfr. Congresso di Vita Consacrata 2004).

I religiosi/le religiose infatti, si trovano in tutto il mondo impegnati nella loro missione in mezzo a tutte le forme di povertà e toccano con le loro mani, l'umiliazione, la sofferenza, il trattamento inumano e degradante inflitto a donne, uomini e bambini di questa schiavitù moderna. Si sentono interpellati, ed è per questo che Talitha Kum è stata costituita dall’Unione Internazionale di Superiore Generali inizialmente come un progetto di "Religiose contro la tratta di persone" e poi, nel 2009, come una Rete Internazionale di Vita Consacrata Contro la Tratta di Persone.

Tramite Talitha Kum, la vita consacrata si fa una con il Santo Padre nei gesti del Buon Samaritano: versare l’olio di quello che è sacro e il vino di quello che è umano sopra le ferite dell’umanità per portare l’amore redentore di Dio e la speranza di una nuova vita. È l’invito che facciamo a tutti voi! Uniamo le nostre forze per salvare i più vulnerabili da questa schiavitù della tratta perché "nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore" (Evangelii gaudium n. 3). Questa è la motivazione più profonda della Campagna che oggi iniziamo ufficialmente.

[00796-01.01] [Testo originale: Italiano]

Intervento di S.E. il Signor Kenneth Francis Hackett

[letto dalla Sig.ra Antoinette C. Hurtado]

The U.S. Embassy is proud to be here today to support TalithaKum’s campaign to combat trafficking in persons during this year’s World Cup. Combating this scourge is an important goal of both the United States and the Catholic Church. Pope Francis has spoken out strongly against what he calls "a crime against humanity." And U.S. Secretary of State John Kerry has also spoken out forcefully against trafficking as a form of modern-day slavery. He said, "We find perhaps no greater threat to human dignity, no greater assault on basic freedom, than the evil of human trafficking."

The World Cup this summer provides a high-visibility platform for Talitha Kum to raise awareness about the reality of human trafficking and help those participating in the events to not fall victim to traffickers. For years, it has been apparent that this crime affects every country in the world – as many as 27 million people are victims. And we see that this one, like so many other 21st century challenges, does not exist in a vacuum. It is interconnected with so many of our other foreign-policy concerns, from environmental sustainability to advancing the lives of women and girls to combating transnational organized crime.

The State Department works hand-in-hand with governments, the private sector, and faith-based groups to end this scourge and to identify the people who are enslaved and free them, and to hold those accountable who placed them in that jeopardy. Secretary Kerry recently announced the State Department is planning to work with the U.S. Conference of Catholic Bishops in order to map and coordinate the church’s efforts on a global basis to combat this crime. Recognizing the broad reach of the Catholic Church, we hope this partnership will be another method to share best practices and identify caregivers and advocates. And we hope it will ramp up our capacity around the world to be able to identify victims and get them the help they need.

People of all faiths can see that when we embrace our common humanity and stand up for the dignity of all people, we realize the vision of a world that is more caring and more just — a world free from slavery.

We thank Sister Estrella for the wonderful work she is doing in leading Talitha Kum’s international network. And we thank all the sisters worldwide who are working to assist victims of trafficking on the ground. They are sometimes the unsung heroes of this work but are doing the important job of directly aiding those most in need. We want you to know the Embassy recognizes and supports your work.

We are happy to partner with you on this campaign and we wish Talitha Kum continued success in this vital work.

[00797-02.01] [Original text: English]

Intervento di Suor Carmen Sammut, MSOLA

In the name of the Internationale Union for Superior Generals (Uisg) I would like to welcome all of you who have come to this press conference. We are here today because we "consider nothing that is human alien to us" (Terence, Roman playwright of the second century BC).

Injustice, oppression, cruelty towards others fills our hearts with indignation and calls us to act. Human trafficking is unfortunately one of the most hideous crimes of our times. This crime touches us as men and women who are not indifferent to the suffering of the others. It touches us because we believe in the dignity and the freedom of every human being. This touches us because we have met women and men who have been thus sold as sexual objects into other countries and who needed an helping hand so us to get out of the hell they were living in.

In fact just one woman, one child, one man, sold into slavery today is one lost life too many. Yet, unfortunately, this crime is present everywhere, for the profits from it are enormous.

Prevention of this type of human trafficking entails reducing the demands for sexual services. In order for this to happen, public opinion needs to be alerted. That is way it is good that we be here today. We need to make people conscious of what happens on the margins of big world events as the Fifa World Cup and the suffering of those who are trafficked.

Without this awareness, without acting together in favour of human dignity, the World Cup Finals may turn out to be a terrible shame instead of a feast for humanity.

[00798-02.01] [Original text: English]

Intervento di Suor Estrella Castalone, FMA

Introduzione

Talitha Kum è nata dopo il Congresso 2009 "Religiose in rete contro la tratta di persone" promosso da UISG ed OIM è finanziato dal governo USA via US-PRM a Roma. La Rete è stata costituita da parte del Comitato esecutivo della UISG, il 21 settembre 2009 come Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la Tratta di Persone con l'obiettivo generale di:

"condividere e ottimizzare le risorse che la vita religiosa possiede a favore degli interventi di prevenzione, sensibilizzazione e denuncia della tratta di persone e la protezione e l'assistenza delle vittime e delle persone vulnerabili ".

Dopo cinque anni, Talitha Kum oggi comprende 24 reti che rappresentano 79 paesi con oltre 800 religiose/religiosi di 240 congregazioni coinvolti, tutti impegnati a fermare la tratta di persone.

Oggi, più che mai, la nostra missione di contrastare la tratta diventa urgente anche perché – come aveva già sottolineato il Cardinale Braz de Aviz - il nostro Santo Padre ci sollecita di tenere nel cuore questa realtà e cito: "oggi l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare...è una cultura dello scarto... (16 maggio 2013) e noi come Chiesa, ricordiamo che curando le ferite dei rifugiati, degli sfollati e delle vittime dei traffici mettiamo in pratica il comandamento della carità che Gesù ci ha lasciato quando si è identificato con lo straniero, con chi soffre, con tutte le vittime innocenti di violenze e sfruttamento (24 maggio 2013)... desidero affrontare con voi una questione che mi preoccupa molto e che minaccia attualmente la dignità delle persone: è la tratta di esseri umani. È una vera forma di schiavitù, purtroppo sempre più diffusa, che riguarda ogni Paese, anche i più sviluppati, e che tocca le persone più vulnerabili della società: le donne e le ragazze, i bambini e le bambine, i disabili, i più poveri, chi proviene da situazioni di disgregazione familiare e sociale. In essi, in modo speciale, noi cristiani riconosciamo il volto di Gesù Cristo, che si è identificato con i più piccoli e bisognosi" (12 dicembre 2013).

È per questo che Talitha Kum è impegnata a promuovere attività di:

1. Protezione e assistenza delle vittime e delle persone vulnerabili

1.1 Alloggi e centri di accoglienza e per la guarigione e il recupero

1.2 Cura pastorale nei centri di detenzione per immigrati clandestini e nei centri di profughi

2. Prevenzione

2.1 Preparazione di operatori pastorali religiosi e laici più qualificati tramite corsi di formazione per metterli in condizione di gestire interventi più strategici sul fenomeno della tratta di persone, dotandoli delle necessarie conoscenze e competenze

2.2 Campagna di Istruzione mirata ad aumentare la consapevolezza del pubblico e mettere in guardia le persone più vulnerabili

2.3 Campagne Contro la tratta facendo dichiarazioni pubbliche e mobilitazione in particolare durante gli eventi mondiali. Questa nostra Conferenza Stampa è un esemplare di questa campagna e lo vediamo più avanti.

2.4 Progetti per la generazione di reddito che le suore e le loro congregazioni offrono soprattutto alle donne e al settore giovanile nelle aree depresse affinché possano raggiungere la stabilità economica ed essere meno vulnerabili alle lusinghe della migrazione indiscriminata.

2.5 Programma per la Protezione del Bambino (Child Protection Program) una serie di attività di sviluppo per i bambini ed i genitori nelle aree depresse volte a proteggere i bambini per evitargli di essere preda dei trafficanti.

3. Partnership - sentiamo il dovere di essere in sinergia con altri operatori pastorali. Talitha Kum, infatti, è una Rete perché sappiamo che la tratta di persone è una rete criminale molto ben organizzata e ben collegata da una parte del mondo all'altra e solo attraverso una rete di salvezza e speranza che possiamo prevenire che i più deboli ed i più vulnerabili, diventino una merce umana. Di fronte a questa rete criminale Talitha Kum si impegna di tessere insieme le molte risorse di vita religiosa con altri settori della società in una rete che mira a dare vita e speranza alle persone coinvolte nella tratta.

La Campagna contro la tratta in occasione del Mondiale di Calcio in Brasile, 2014

Tra le attività di prevenzione che Talitha Kum promuove c’è la campagna contro la tratta in occasione di eventi mondiali che interessano la mobilità umana – come adesso – il Mondiale di Calcio in Brasile. Durante occasioni come questa, infatti, molte persone sono impiegate a lavorare in vari settori dell’industria di turismo come alberghi, bar, ristoranti, trasporti di merci e persone. Le offerte di lavoro sono tante e si nota un flusso di persone provenienti dai paesi limitrofi in cerca di opportunità di lavoro disposte a spostarsi dalle aree rurali alle città che ospitano le partite.

Purtroppo coloro che accettano offerte di lavoro possono essere ingannati e diventano vittime di diverse forme di sfruttamento. Consapevoli di questo scenario ci impegniamo per fermare la tratta di persone durante gli eventi del Mondiale di Calcio in Brasile.

Il come, ce lo presenterà Sr. Gabriella Bottani, SMC che coordina oltre 250 religiosi che sono direttamente coinvolti in questa campagna con i loro partner laici. Lei con le Suore di Brasile e rappresentanti delle nostre Reti in America Latina hanno tenuto un Seminar-Workshop in Brasilia in Novembre 2013 per definire la piattaforma di questa campagna. Lei ci parlerà delle iniziative e attività che attualmente i religiosi portano avanti per risvegliare la coscienza sulla tratta e il più possibile per la prevenzione durante gli eventi di questo evento sportivo mondiale. Vorrei concludere con l’invito a tutti voi di essere solidali con noi non solo in questa campagna, ma nell’orizzonte più ampio di porre fine a questa schiavitù orrenda sulla parola del nostro Santo Padre:

"Insieme possiamo e dobbiamo impegnarci perché siano liberare le vittime e mettere fine a questo orribile commercio. La tratta delle persone è un crimine contro l’umanità. Dobbiamo unire le forze per liberare le vittime e per fermare questo crimine..." (12 dicembre 2013).

[00799-01.01] [Testo originale: Italiano]

Intervento di Suor Gabriella Bottani, SMC

"Non è possibile restare impassibili, sapendo che ci sono esseri umani trattati come merce!"

Queste sono le parole del messaggio di papa Francesco inviato alla Chiesa del Brasile in occasione dell’apertura della Campagna della Fraternità di quest’anno. Sono un fermo appello a tutti a non rimanere indifferenti ed impassibili di fronte alla grave piaga sociale che è la tratta di persone, una delle forme più esplicite di schiavitù del ventunesimo secolo.

La tratta è un’attività criminale transnazionale che si caratterizza per la mercificazione della vita delle persone e in particolare di donne, bambini e bambine, e adolescenti. Nel mondo, secondo le statistiche ufficiali, sono circa 21 milioni di persone che soffrono per questo grave crimine. Esistono diverse forme di tratta finalizzate allo sfruttamento sessuale anche minorile, al lavoro in condizioni di schiavitù e al traffico di organi, ma tutte costituiscono una delle forme più brutali di distruzione della dignità umana, di cancellazione dei sogni, delle speranze e della vita stessa di migliaia di persone.

Oggi "Talitha Kum", la rete internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone e la Conferenza dei Religiosi del Brasile – Rete "Um Grito pela Vida" e presentano la campagna contro la tratta di persone e lancia a tutti l’ invito: "Gioca a favore della vita. Denuncia la tratta di persone".

La Rete "Um Grito pela Vida" è presente in Brasile in 19 dei 26 Stati Federali, è membro di "Talitha Kum" e agisce sia a livello locale che nazionale e internazionale. È divisa in nuclei di religiose, religiosi e laici impegnati nella pastorale e collabora attivamente con organizzazioni ecclesiali, governative e non governative. Promuove azioni preventive di presa di coscienza e formazione, sostiene le persone che denunciano la tratta, segue il reinserimento psico-sociale delle vittime e partecipa alla definizione di linee politiche e di progetti sociali.

Ringrazio e saluto tutti coloro che in Brasile e nel mondo sono impegnati nella lotta contro la tratta di persone, soprattutto chi é coinvolto nella realizzazione della campagna: "Gioca a favore della vita" in Brasile, in America Latina e nel Mondo intero.

Tutti con impegno costante e coraggio contribuiscono alla formazione delle coscienze, definiscono strategie per contrastare la drammatica realtà della tratta, nelle sue diverse modalità di sfruttamento e aprono cammini di liberazione e riscatto.

Quest’anno l’impegno contro la tratta di persone in Brasile si concretizza nella Campagna della Fraternità che ha come slogan: "E’ per la libertà, che Cristo ci ha liberati" (cfr Gal 5,1).

La Vita Consacrata in tutto il Brasile, insieme a tutte le forze ecclesiali, ha contribuito intensamente alla diffusione di questa Campagna, soprattutto nella formazione dei leader e nella presa di coscienza della popolazione. La Campagna della Fraternità svolge un´ azione capillare che coinvolge tutte le comunità cristiane in percorsi di formazione che offrono strumenti e competenze per riconoscere, identificare e denunciare le diverse situazioni di tratta. Acquisire maggior conoscenza del fenomeno e delle sue cause facilita l'attivazione di percorsi di denuncia, perché è con forza che dobbiamo togliere dal silenzio, dalla paura e dall’omertà questa grave violazione della dignità umana!

I cristiani non possono restare passivi davanti a questo scenario, ma mobilitarsi come credenti e come cittadini perché la società civile faccia il possibile per sradicare una tale barbarie e riscattare la vita dei figli e delle figlie di Dio.

Perché la Campagna "Gioca a favore della vita"

Nello scenario internazionale, la complessità socio economica e geografica del Brasile lo caratterizzano come un paese in cui coesistono tutte le fasi del percorso delle vittime e del loro sfruttamento. Il Brasile è pertanto paese di origine, transito e destinazione delle persone vittime della tratta. Il traffico delle persone avviene sia internamente al paese, sia oltre frontiera, secondo i dati disponibili, il maggior numero di rotte lo troviamo nella regione amazzonica e nel nordest del Paese. Le persone trafficate in Brasile sono per la maggior parte donne giovani, originarie di famiglie povere, con bassi livelli di studio. La finalità principale è lo sfruttamento sessuale.

Nel contesto latinoamericano e caraibico il Brasile è un paese con un´ alta percentuale di turismo a scopo sessuale e questo incide significativamente sul fenomeno dello sfruttamento della prostituzione soprattutto minorile e spesso apre le porte al traffico interno o internazionale.

Secondo il Ministero della Giustizia Brasiliano, la mancanza di conoscenza della realtà della tratta di persone da parte della popolazione e la scarsa informazione veicolata dai mezzi di comunicazione, sono tra le principali cause che la rendono un fenomeno poco visibile, quasi impercettibile. Inoltre, nelle campagne pubblicitarie, le donne vengono prevalentemente presentate come oggetti di piacere sessuale e consumo, all'interno di un sistema socioeconomico centrato sulla logica esclusiva del mercato, dove il lucro è spesso al di sopra delle persone. Questo favorisce l’azione di chi, offrendo false promesse di lavoro e di vita migliore, alimenta il ricco commercio di persone.

Gioca a favore della vita.... vita in abbondanza, (cfr Gv 10,10) per tutti, vita dignitosa, vita libera!

Il messaggio della Campagna è una proposta concreta, positiva, di vita.

L’esperienza della Vita Consacrata e di altre organizzazioni ha messo in evidenza che i rischi della tratta per sfruttamento sessuale e del lavoro si incrementano in relazione ai grandi eventi, come è stato durante i mondiali in Germania e in Sudafrica, dove si è avuto rispettivamente un aumento del 30 e del 40%.

La campagna vuole sottolineare quindi che in tempo di mega-eventi aumenta il rischio della tratta soprattutto nelle modalità di lavoro schiavizzato e sfruttamento sessuale.

Durante tutto questo tempo di preparazione al grande evento Coppa del Mondo abbiamo osservato che le minacce e le opportunità giocano nello stesso campo: da un lato le possibilità di un maggior guadagno e speranza di migliorare le condizioni di vita, dall’altro un aumento delle situazioni di degrado sociale e minacce alla vita e ai diritti fondamentali.

Condividiamo pienamente le parole del messaggio della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile scritto in occasione della coppa del mondo:

"Lamentiamo che, nella preparazione della coppa, il guadagno e il successo hanno prevalso su altri temi di interesse sociale, che hanno motivato manifestazioni popolari che rivendicavano la sovranità del paese, il rispetto dei diritti dei più vulnerabili e politiche pubbliche che eliminino la miseria e fermino la violenza e che garantiscano una vita dignitosa per tutti. Siamo solidali con chi, a causa della costruzione delle opere di infrastruttura per la coppa, è stato ferito nella sua dignità e ha sofferto per la perdita di persone care. Non possiamo accettare che, a causa della coppa, famiglie e comunità intere siano state rimosse per permettere la costruzione di stadi o di altre strutture, violando così il diritto alla casa. Tanto meno possiamo accettare che la coppa del mondo aumenti la differenze sociali urbane, il degrado ambientale...."

La campagna "Gioca a favore della Vita" è il contributo che la Rete internazionale della Vita Consacrata, "Talitha Kum" dà, affinché la società possa guardare al di là dello "splendore" emanato dal grande evento e fare in modo che la Coppa de Mondo diventi uno spazio positivo e propositivo, per promuovere una cultura dei diritti e della vita, denunciando tutte le forme di sfruttamento, che la svalorizzano e la mercificano.

Concretamente la Campagna utilizza media e social network per informare e sensibilizzare la popolazione sui possibili rischi e su come intervenire per denunciare eventuali casi. Il materiale in lingua portoghese è disponibile nel blog della Rete "Um Grito pela Vida" e tutte le azioni della campagna sono divulgate sulla pagina facebook aperta il 12 febbraio scorso www.facebook.com/jogueafavordavida

A partire dal mese di maggio i gruppi della Rete e tutti coloro che hanno aderito alla campagna saranno attivi su tutto il territorio nazionale e in altri paesi latinoamericani, con interventi nelle 12 capitali brasiliane che accoglieranno le partite della coppa del mondo.

Di seguito, alcuni esempi delle attività promosse dalla Rete:

A Manaus, la campagna é appoggiata dal comitato pro-coppa, che riunisce diverse organizzazioni. Qui il materiale grafico verrà affisso e distribuito sui mezzi di trasporto pubblico, nei porti e nelle stazioni.

A Brasília, la Campagna è stata aperta l’8 maggio con una fiaccolata in memoria delle vittime della tratta;

A Recife la Rete ha iniziato la campagna con una celebrazione eucaristica solenne seguita da un dibattito.

A São Paulo si stanno organizzando incontri nelle scuole e progetti sociali.

A Fortaleza, Recife, Natal, Curitiba, Salvador Bahia e Porto Alegre sono previsti volantinaggi in punti turistici di grande passaggio e all’aeroporto.

La rete Kawsay, in Argentina, Paraguay, Perù e Colombia sta diffondendo la campagna sui mezzi di comunicazione di massa.

La rete Ramá in America Centrale sta diffondendo la campagna nei mezzi di comunicazione e ha prodotto materiale grafico: volantini e adesivi da distribuire soprattutto nelle aree di rischio, negli aeroporti e stazioni.

L’impegno contro la tratta di persone deve essere costante e diffuso in tutto il mondo e per questo abbiamo bisogno di azioni integrate e continuative per prevenirla, contrastarla e accompagnare il reinserimento delle vittime.

Il Brasile porta nella sua identità culturale l’immagine di un Paese accogliente, allegro, ospitale e bello: un paradiso turistico e piacevole. Ed è vero.

Aspettiamo il grande evento dei mondiali di calcio con grande emozione e allegria, questa è una grande festa che contagia tutti, piccoli e grandi, vecchi e giovani. In questa epoca tutto si colora di verde, giallo e azzurro e tutti portiamo dentro la speranza di VINCERE questa importante competizione sportiva internazionale...

La vita consacrata in sintonia con tutta la chiesa, accompagna questo grande evento che riunirà diversi paesi e darà l’opportunità di un incontro universale, "nell’allegria che lo sport può dare allo spirito umano, sia come i valori più profondi che è capace di alimentare", come ricorda papa Francesco.

Attivare questa campagna contro la tratta durante la coppa del mondo non ha quindi il semplice obiettivo di denunciare e informare sui rischi che grandi eventi possono presentare in relazione alla schiavitù della nostra epoca. La Coppa del Mondo di Calcio è una occasione unica per invitare tutti a riflettere circa il valore della vita e di relazioni pacifiche tra persone, culture e popoli.

Con questa campagna la Vita Consacrata rinnova chiaramente la sua posizione dicendo NO alla tratta di persone e a tutte le forme di sfruttamento, prima durante e dopo la coppa del mondo. Alla fine della coppa non tutti coloro che avranno partecipato avranno anche vinto, solo uno, il MIGLIORE si dice, o forse il più forte o chi investe di più. E tutti nel calcio esultiamo quando vincono i nostri! E ci commuoviamo. Questo è lo spettacolo in cui ci coinvolge la coppa del mondo. Ma noi vogliamo che la nostra voce non si alzi solo con i vincitori, ma che si innalzi insieme a tutti coloro che non accettano che la vita sia come un campionato di calcio, dove vince solamente il migliore. Tutti abbiamo il diritto di vincere per avere vita in abbondanza: il diritto ad avere una casa, ad essere curati, ad avere una scuola di qualità, ad accedere ad un lavoro dignitoso e giustamente retribuito, a migrare......abbiamo il diritto di essere liberi!

Per questo la rete internazionale della vita consacrata, "Talitha Kum", entra in campo e gioca a favore della vita, contro la tratta e ogni forma di sfruttamento, rinnovando così il suo impegno a favore della vita di ogni figlio e figlia di Dio, fondamentato sulla parola di Gesù: "Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza" (Gv 10,10)

[00800-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0361-XX.02]