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Discorso del Sostituto della Segreteria di Stato in occasione del conferimento delle onorificenze alle Guardie Svizzere Pontificie, 06.05.2014


Discorso del Sostituto della Segreteria di Stato in occasione del conferimento delle onorificenze alle Guardie Svizzere Pontificie

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Sostituto della Segreteria di Stato, S.E. Mons. Giovanni Angelo Becciu, ha pronunciato questa mattina, nel Cortile d’onore del Quartiere Svizzero, in occasione del conferimento delle onorificenze alle Guardie Svizzere Pontificie:

Discorso di S.E. Mons. Giovanni Angelo Becciu

Signor Comandante,
Monsignor Cappellano,
Distinte Autorità civili, militari e religiose,
Cari amici della Guardia Svizzera, Care Guardie,

Oggi nel Palazzo Apostolico - nella casa del Papa – si respira un’aria di festa. Il risuonare di voci e di musiche, i colori delle divise e delle bandiere, la presenza di tanti ospiti indicano che stiamo vivendo un momento particolarmente importante. Come ogni anno, il giorno 6 di maggio si rinnova uno dei tradizionali appuntamenti della vita e dell’attività della Santa Sede. È la festa del Corpo della Guardia Svizzera Pontificia nell’anniversario del sacrificio di 147 alabardieri che nel 1527 non esitarono ad offrire la propria vita in difesa del Papa Clemente VII durante il "sacco di Roma".

In questa solenne circostanza, desidero porgere a tutti presenti il mio più cordiale saluto, cominciando dai nuovi alabardieri che oggi pronunceranno in forma ufficiale il solenne giuramento. Sono trascorsi 508 anni dalla fondazione di questo benemerito Corpo di Guardia, e il fatto che dalla Svizzera non cessino di giungere giovani desiderosi di mettersi al servizio del Papa è motivo di fervido ringraziamento a Dio.

Il 27 aprile scorso, Domenica della Divina Misericordia, sono stati proclamati santi i Papi Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Nella vostra preghiera, cari giovani alabardieri, invocate con affetto e devozione i neo-santi Pontefici, e chiedete loro che vi aiutino a svolgere nel modo migliore il vostro compito. Essi, che sono stati grandi devoti della Vergine Maria, a loro volta vi invitano a rivolgervi a Lei, Madre di Cristo e Madre nostra. Siamo nel mese di maggio, il mese mariano, e quindi l’inizio del vostro servizio è posto sotto la speciale protezione di Maria Santissima.

In questo giorno di particolare solennità, sono lieto di conferire le onorificenze ad alcuni membri della Guardia Svizzera Pontificia. Queste distinzioni assegnate ai singoli, costituiscono un "dono" del Santo Padre, un segno della Sua riconoscenza e del Suo incoraggiamento nei confronti di tutto il Corpo. Pertanto, a nome di Papa Francesco rinnovo a tutti e a ciascuno l’espressione della più cordiale gratitudine per il lavoro che svolgete nel territorio del Vaticano.

Illustri Signori e Signore, cari amici, vi auguro di trascorrere in serenità questa giornata. Alla base di tutto vi sia il senso di fede e di amore alla Chiesa e al suo Pastore universale, e al tempo stesso questa profonda motivazione spirituale renda ancora più vero e più forte in tutti lo spirito di famiglia che ci unisce. In questo stesso spirito desidero rivolgere un saluto ai vostri cari, quelli presenti e quelli che non hanno potuto venire a Roma, come pure a quelli che sono malati e anziani. Su tutti invoco di cuore la benedizione del Signore.

[00716-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0326-XX.02]