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Messaggio Pasquale del Santo Padre e Benedizione "Urbi et Orbi", 20.04.2014


Messaggio Pasquale del Santo Padre e Benedizione "Urbi et Orbi"

Messaggio del Santo Padre

Testo in lingua francese

Testo in lingua inglese

Testo in lingua tedesca

Testo in lingua spagnola

Testo in lingua portoghese

Alle ore 12, dalla loggia centrale della Basilica Vaticana, il Santo Padre Francesco ha rivolto ai fedeli presenti in Piazza San Pietro ed a quanti lo ascoltavano attraverso la radio e la televisione il Messaggio e l’augurio pasquale che riportiamo di seguito:

Messaggio del Santo Padre

Cari fratelli e sorelle, buona e santa Pasqua!

Risuona nella Chiesa sparsa in tutto il mondo l’annuncio dell’angelo alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. E’ risorto … venite, guardate il luogo dove era stato deposto» (Mt 28,5-6).

Questo è il culmine del Vangelo, è la Buona Notizia per eccellenza: Gesù, il crocifisso, è risorto! Questo avvenimento è alla base della nostra fede e della nostra speranza: se Cristo non fosse risorto, il Cristianesimo perderebbe il suo valore; tutta la missione della Chiesa esaurirebbe la sua spinta, perché è da lì che è partita e che sempre riparte. Il messaggio che i cristiani portano al mondo è questo: Gesù, l’Amore incarnato, è morto sulla croce per i nostri peccati, ma Dio Padre lo ha risuscitato e lo ha fatto Signore della vita e della morte. In Gesù, l’Amore ha vinto sull’odio, la misericordia sul peccato, il bene sul male, la verità sulla menzogna, la vita sulla morte.

Per questo noi diciamo a tutti: «Venite e vedete!». In ogni situazione umana, segnata dalla fragilità, dal peccato e dalla morte, la Buona Notizia non è soltanto una parola, ma è una testimonianza di amore gratuito e fedele: è uscire da sé per andare incontro all’altro, è stare vicino a chi è ferito dalla vita, è condividere con chi manca del necessario, è rimanere accanto a chi è malato o vecchio o escluso… "Venite e vedete!": l’Amore è più forte, l’Amore dona vita, l’Amore fa fiorire la speranza nel deserto.

Con questa gioiosa certezza nel cuore, noi oggi ci rivolgiamo a te, Signore Risorto!

Aiutaci a cercarti affinché tutti possiamo incontrarti, sapere che abbiamo un Padre e non ci sentiamo orfani; che possiamo amarti e adorarti.

Aiutaci a sconfiggere la piaga della fame, aggravata dai conflitti e dagli immensi sprechi di cui spesso siamo complici.

Rendici capaci di proteggere gli indifesi, soprattutto i bambini, le donne e gli anziani, a volte fatti oggetto di sfruttamento e di abbandono.

Fa’ che possiamo curare i fratelli colpiti dall’epidemia di ebola in Guinea Conakry, Sierra Leone e Liberia, e quelli affetti da tante altre malattie, che si diffondono anche per l’incuria e la povertà estrema.

Consola quanti oggi non possono celebrare la Pasqua con i propri cari perché strappati ingiustamente ai loro affetti, come le numerose persone, sacerdoti e laici, che in diverse parti del mondo sono state sequestrate.

Conforta coloro che hanno lasciato le proprie terre per migrare in luoghi dove poter sperare in un futuro migliore, vivere la propria vita con dignità e, non di rado, professare liberamente la propria fede.

Ti preghiamo, Gesù glorioso, fa’ cessare ogni guerra, ogni ostilità grande o piccola, antica o recente!

Ti supplichiamo, in particolare, per la Siria, l’amata Siria, perché quanti soffrono le conseguenze del conflitto possano ricevere i necessari aiuti umanitari e le parti in causa non usino più la forza per seminare morte, soprattutto contro la popolazione inerme, ma abbiano l’audacia di negoziare la pace, ormai da troppo tempo attesa!

Gesù glorioso, ti domandiamo di confortare le vittime delle violenze fratricide in Iraq e di sostenere le speranze suscitate dalla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi.

Ti imploriamo che venga posta fine agli scontri nella Repubblica Centroafricana e che si fermino gli efferati attentati terroristici in alcune zone della Nigeria e le violenze in Sud Sudan.

Ti chiediamo che gli animi si volgano alla riconciliazione e alla concordia fraterna in Venezuela.

Per la tua Risurrezione, che quest’anno celebriamo insieme con le Chiese che seguono il calendario giuliano, ti preghiamo di illuminare e ispirare iniziative di pacificazione in Ucraina, perché tutte le parti interessate, sostenute dalla Comunità internazionale, intraprendano ogni sforzo per impedire la violenza e costruire, in uno spirito di unità e di dialogo, il futuro del Paese. Che loro come fratelli possano oggi gridare Xphctoc Bocкpec.

Per tutti i popoli della Terra ti preghiamo, Signore: tu che hai vinto la morte, donaci la tua vita, donaci la tua pace! "Christus surrexit, venite et videte!". Cari fratelli e sorelle, buona Pasqua!

Saluto

Cari fratelli e sorelle,

rinnovo il mio augurio di Buona Pasqua a tutti voi giunti in questa Piazza da ogni parte del mondo. Estendo gli auguri pasquali a quanti, da vari Paesi, sono collegati attraverso i mezzi di comunicazione sociale. Portate nelle vostre famiglie e nelle vostre comunità il lieto annuncio che Cristo nostra pace e nostra speranza è risorto!

Grazie per la vostra presenza, per la vostra preghiera e per la vostra testimonianza di fede. Un pensiero particolare e riconoscente per il dono dei bellissimi fiori, che provengono dai Paesi Bassi. Buona Pasqua a tutti! Buon pranzo e arrivederci!

[00632-01.01] [Testo originale: Italiano]

Testo in lingua francese

Chers frères et sœurs, bonne et sainte fête de Pâques !

L’annonce de l’ange aux femmes résonne dans l’Église répandue à travers le monde entier : « Vous, soyez sans crainte ! Je sais que vous cherchez Jésus, le Crucifié. Il n’est pas ici, car il est ressuscité… venez voir l’endroit où il reposait » (Mt 28, 5-6).

Voici le sommet de l’Évangile, voici la Bonne Nouvelle par excellence : Jésus, le Crucifié, est ressuscité ! Cet événement est à la base de notre foi et de notre espérance : si le Christ n’était pas ressuscité, le Christianisme perdrait sa valeur ; toute la mission de l’Église serait vidée de son élan, parce que c’est de là qu’il est parti et qu’il repart toujours. Le message que les chrétiens apportent au monde, le voici : Jésus, l’Amour incarné, est mort sur la croix pour nos péchés, mais Dieu le Père l’a ressuscité et l’a fait Seigneur de la vie et de la mort. En Jésus, l’Amour l’a emporté sur la haine, la miséricorde sur le péché, le bien sur le mal, la vérité sur le mensonge, la vie sur la mort.

C’est pourquoi, nous disons à tous : « Venez et voyez ! ». En chaque situation humaine, marquée par la fragilité, par le péché et par la mort, la Bonne Nouvelle n’est pas seulement une parole, mais c’est un témoignage d’amour gratuit et fidèle : c’est sortir de soi pour aller à la rencontre de l’autre, c’est se tenir proche de celui qui est blessé par la vie, c’est partager avec celui qui manque du nécessaire, c’est rester aux côtés de celui qui est malade ou âgé ou exclu…« Venez et voyez ! » : l’Amour est plus fort, l’Amour donne la vie, l’Amour fait fleurir l’espérance dans le désert.

Avec cette joyeuse certitude dans le cœur, aujourd’hui nous nous adressons à toi, Seigneur Ressuscité !

Aide-nous à te chercher afin que tous nous puissions te rencontrer, savoir que nous avons un Père et que nous ne nous sentions pas orphelins ; que nous puissions t’aimer et t’adorer.

Aide-nous à vaincre le fléau de la faim, aggravé par les conflits et par les immenses gaspillages dont nous sommes souvent complices.

Rends-nous capables de protéger les sans défense, surtout les enfants, les femmes et les personnes âgées, parfois transformés en objets d’exploitation et d’abandon.

Fais que nous puissions soigner les frères touchés par l’épidémie d’Ébola en Guinée Conakry, en Sierra Léone et au Libéria, et ceux affectés par tant d’autres maladies, qui se diffusent aussi à cause de l’incurie et de la pauvreté extrême.

Console tous ceux qui aujourd’hui ne peuvent pas célébrer Pâques avec leurs familles parce qu’injustement arrachées à leur affection, comme les nombreuses personnes, prêtres et laïcs, qui en diverses parties du monde, ont été séquestrées.

Réconforte ceux qui ont laissé leur propre terre pour émigrer vers des endroits où ils puissent espérer un avenir meilleur, mener une vie digne et, souvent, professer librement leur foi.

Nous t’en prions, Jésus glorieux, fais cesser toute guerre, toute hostilité grande ou petite, ancienne ou récente !

Nous te supplions, en particulier, pour la Syrie, la Syrie bien-aimée, afin que tous ceux qui souffrent des conséquences du conflit, puissent recevoir les aides humanitaires nécessaires et que les parties en cause n’utilisent plus la force pour semer la mort, surtout contre la population sans défense, mais aient l’audace de négocier la paix, désormais attendue depuis trop longtemps !

Jésus glorieux, nous te demandons de réconforter les victimes des violences fratricides en Iraq et de soutenir les espoirs suscités par la reprise des négociations entre Israéliens et Palestiniens.

Nous t’implorons, qu’un terme soit mis aux affrontements en République Centrafricaine et que s’arrêtent les atroces attentats terroristes dans certaines zones du Nigéria ainsi que les violences au Sud Soudan.

Nous te demandons que les esprits se tournent vers la réconciliation et la concorde fraternelle au Venezuela.

Par ta Résurrection, que nous célébrons cette année ensemble avec les Églises qui suivent le calendrier julien, nous te prions d’éclairer et d’inspirer des initiatives de pacification en Ukraine, pour que les parties intéressées, soutenues par la Communauté internationale, entreprennent tout effort pour empêcher la violence et construire, dans un esprit d’unité et de dialogue, l’avenir du pays. Qu’en tant que frères, ils puissent aujourd’hui chanter : Xphctoc Bocĸpec.

Pour tous les peuples de la Terre, nous te prions, Seigneur : toi qui as vaincu la mort, donne-nous ta vie, donne-nous ta paix ! "Christus surrexit, venite et videte!" Chers frères et sœurs, bonne fête de Pâques !

Salut

Chers frères et sœurs,

je renouvelle mes vœux de Bonne fête de Pâques à vous tous rassemblés sur cette Place de toutes les parties du monde. J’étends les vœux de Pâques à tous ceux qui, de différents pays, sont reliés à travers les moyens de communication sociale. Portez à vos familles et à vos communautés la joyeuse annonce que le Christ notre paix et notre espérance est ressuscité !

Merci pour votre présence, pour votre prière et pour votre témoignage de foi. Une pensée particulière et reconnaissante pour le don des très belles fleurs, qui proviennent des Pays-Bas. Bonne fête de Pâques à tous 

[00632-03.01] [Texte original: Français]

Testo in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters, a Happy and Holy Easter!

The Church throughout the world echoes the angel’s message to the women: "Do not be afraid! I know that you are looking for Jesus who was crucified. He is not here; for he has been raised… Come, see the place where he lay" (Mt 28:5-6).

This is the culmination of the Gospel, it is the Good News par excellence: Jesus, who was crucified, is risen! This event is the basis of our faith and our hope. If Christ were not raised, Christianity would lose its very meaning; the whole mission of the Church would lose its impulse, for this is the point from which it first set out and continues to set out ever anew. The message which Christians bring to the world is this: Jesus, Love incarnate, died on the cross for our sins, but God the Father raised him and made him the Lord of life and death. In Jesus, love has triumphed over hatred, mercy over sinfulness, goodness over evil, truth over falsehood, life over death.

That is why we tell everyone: "Come and see!" In every human situation, marked by frailty, sin and death, the Good News is no mere matter of words, but a testimony to unconditional and faithful love: it is about leaving ourselves behind and encountering others, being close to those crushed by life’s troubles, sharing with the needy, standing at the side of the sick, elderly and the outcast… "Come and see!": Love is more powerful, love gives life, love makes hope blossom in the wilderness.

With this joyful certainty in our hearts, today we turn to you, risen Lord!

Help us to seek you and to find you, to realize that we have a Father and are not orphans; that we can love and adore you.

Help us to overcome the scourge of hunger, aggravated by conflicts and by the immense wastefulness for which we are often responsible.

Enable us to protect the vulnerable, especially children, women and the elderly, who are at times exploited and abandoned.

Enable us to care for our brothers and sisters struck by the Ebola epidemic in Guinea Conakry, Sierra Leone and Liberia, and to care for those suffering from so many other diseases which are also spread through neglect and dire poverty.

Comfort all those who cannot celebrate this Easter with their loved ones because they have been unjustly torn from their affections, like the many persons, priests and laity, who in various parts of the world have been kidnapped.

Comfort those who have left their own lands to migrate to places offering hope for a better future and the possibility of living their lives in dignity and, not infrequently, of freely professing their faith.

We ask you, Lord Jesus, to put an end to all war and every conflict, whether great or small, ancient or recent.

We pray in a particular way for Syria, beloved Syria, that all those suffering the effects of the conflict can receive needed humanitarian aid and that neither side will again use deadly force, especially against the defenseless civil population, but instead boldly negotiate the peace long awaited and long overdue!

Jesus, Lord of glory, we ask you to comfort the victims of fratricidal acts of violence in Iraq and to sustain the hopes raised by the resumption of negotiations between Israelis and Palestinians.

We beg for an end to the conflicts in the Central African Republic and a halt to the brutal terrorist attacks in parts of Nigeria and the acts of violence in South Sudan.

We ask that hearts be turned to reconciliation and fraternal concord in Venezuela.

By your resurrection, which this year we celebrate together with the Churches that follow the Julian calendar, we ask you to enlighten and inspire the initiatives that promote peace in Ukraine so that all those involved, with the support of the international community, will make every effort to prevent violence and, in a spirit of unity and dialogue, chart a path for the country’s future. On this day, may they be able to proclaim, as brothers and sisters, that Christ is risen, Khrystos voskres!

Lord, we pray to you for all the peoples of the earth: you who have conquered death, grant us your life, grant us your peace!"Christus surrexit, venite et videte!"

Dear brothers and sisters, Happy Easter!

[00632-02.01] [Original text: English]

Testo in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern, ein frohes und heiliges Osterfest!

In den Kirchen auf der ganzen Welt erklingt die Verkündigung des Engels an die Frauen: »Fürchtet euch nicht! Ich weiß, ihr sucht Jesus, den Gekreuzigten. Er ist nicht hier; denn er ist auferstanden … Kommt her und seht euch die Stelle an, wo er lag« (Mt 28,5-6).

Das ist der Höhepunkt des Evangeliums, es ist die Frohe Botschaft schlechthin: Jesus, der Gekreuzigte, ist auferstanden! Auf dieses Ereignis gründen sich unser Glaube und unsere Hoffnung: Wäre Christus nicht auferstanden, würde das Christentum seine Bedeutung verlieren; die gesamte Mission der Kirche hätte keinen Antrieb mehr, denn von dort ist sie ausgegangen und von dort geht sie immer neu aus. Die Botschaft, welche die Christen der Welt überbringen, ist diese: Jesus, die menschgewordene Liebe, ist für unsere Sünden am Kreuz gestorben, aber Gott, der Vater, hat ihn auferweckt und ihn zum Herrn über Leben und Tod gemacht. In Jesus hat die Liebe über den Hass gesiegt, die Barmherzigkeit über die Sünde, das Gute über das Böse, die Wahrheit über die Lüge, das Leben über den Tod.

Darum sagen wir zu allen: »Kommt her und seht!« In jeder menschlichen Situation, die von der Hinfälligkeit, der Sünde und dem Tod gekennzeichnet ist, ist die Frohe Botschaft nicht nur ein Wort, sondern sie ist ein Zeugnis ungeschuldeter und treuer Liebe: Sie bedeutet, aus sich herauszugehen, um dem anderen entgegenzukommen; sie bedeutet, dem nahe zu sein, der vom Leben verletzt ist; sie bedeutet, mit dem zu teilen, dem das Nötige fehlt; sie bedeutet, bei dem zu bleiben, der krank oder alt oder ausgeschlossen ist… „Kommt her und seht!": Die Liebe ist stärker, die Liebe schenkt Leben, die Liebe lässt in der Wüste die Hoffnung erblühen.

Mit dieser frohen Gewissheit im Herzen wenden wir uns heute an dich, du auferstandener Herr!

Hilf uns, dich zu suchen, damit wir alle dir begegnen und erfahren können, dass wir einen Vater haben, und uns nicht als Waisen fühlen; dass wir dich lieben und dich anbeten können.

Hilf uns, die Plage des Hungers zu besiegen, die durch die Konflikte verschärft wird und durch die ungeheure Verschwendung, an der wir oft selbst beteiligt sind.

Mach uns fähig, die Wehrlosen zu schützen, vor allem die Kinder, die Frauen und die Alten, die manchmal ausgebeutet und verlassen werden.

Gib, dass wir den Brüdern und Schwestern helfen können, die in Guinea Conakry, in Sierra Leone und in Liberia von der Ebola-Epidemie heimgesucht sind, sowie jene, die unter vielen anderen Krankheiten leiden, die sich auch aufgrund der Nachlässigkeit und der extremen Armut verbreiten.

Tröste alle, die heute das Osterfest nicht mit ihren Lieben feiern können, weil sie ihnen zu Unrecht entrissen wurden, wie die zahlreichen Menschen – Priester und Laien –, die in verschiedenen Teilen der Welt entführt worden sind.

Ermutige diejenigen, die ihre Länder verlassen haben, um an Orte auszuwandern, wo sie sich eine bessere Zukunft erhoffen, ihr Leben würdig leben und – nicht selten – ihren Glauben frei bekennen können.

Wir bitten dich, glorreicher Jesus, lass alle Kriege, jede große oder kleine, alte oder neue Feindseligkeit aufhören!

Wir flehen zu dir besonders für Syrien, das geliebte Syrien, dass alle, die unter den Folgen des Konfliktes leiden, die nötige humanitäre Hilfe erhalten können und dass die streitenden Parteien keine Gewalt mehr anwenden – vor allen gegen die schutzlose Bevölkerung –, um Tod zu säen, sondern dass sie den Mut aufbringen, über den Frieden zu verhandeln, der schon allzu lange erwartet wird!

Glorreicher Jesus, wir bitten dich, den Opfern der brudermörderischen Gewalt im Irak Trost zu spenden und die Hoffnungen zu unterstützen, die durch die Wiederaufnahme der Verhandlungen zwischen Israelis und Palästinensern aufkeimen.

Wir flehen dich an, dass den Auseinandersetzungen in der Zentralafrikanischen Republik ein Ende gesetzt werde und dass die grausamen terroristischen Attentate in einigen Regionen Nigerias sowie die Gewaltakte im Süd-Sudan aufhören.

Wir bitten dich, dass in Venezuela die Herzen sich der Versöhnung und der brüderlichen Einigkeit zuwenden.

Durch deine Auferstehung, die wir in diesem Jahr gemeinsam mit den Kirchen feiern, die dem Julianischen Kalender folgen, bitten wir dich: Wecke und inspiriere Initiativen für eine Befriedung in der Ukraine, auf dass alle Beteiligten mit Unterstützung der internationalen Gemeinschaft jede Anstrengung unternehmen, um Gewalt zu verhindern und um die Zukunft des Landes in einem Geist der Einheit und des Dialogs zu gestalten. Mögen sie heute als Brüder Xphctoc Bocĸpec singen können.

Für alle Völker der Erde bitten wir dich, o Herr: Der du den Tod besiegt hast, schenke uns dein Leben, schenke uns deinen Frieden! „Christus surrexit, venite et videte!" Liebe Brüder und Schwestern, frohe Ostern!

Gruß

Liebe Brüder und Schwestern,

noch einmal wünsche ich euch allen, die ihr aus allen Teilen der Welt auf diesem Platz zusammengekommen seid, frohe Ostern. Die österlichen Glückwünsche dehne ich auf alle aus, die in verschiedenen Ländern über die Massenmedien mit uns verbunden sind. Bringt in eure Familien und in eure Gemeinschaften die frohe Botschaft, dass Christus, unser Friede und unsere Hoffnung, auferstanden ist!

Danke für eure Anwesenheit, für euer Gebet und für euer Glaubenszeugnis. Ein spezielles und dankbares Gedenken für das Geschenk der wunderschönen Blumen, die aus Holland kommen. Allen ein frohes Osterfest!

[00632-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Testo in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas, Feliz y santa Pascua.

El anuncio del ángel a las mujeres resuena en la Iglesia esparcida por todo el mundo: «Vosotras no temáis, ya sé que buscáis a Jesús el crucificado. No está aquí. Ha resucitado... Venid a ver el sitio donde lo pusieron» (Mt 28,5-6).

Esta es la culminación del Evangelio, es la Buena Noticia por excelencia: Jesús, el crucificado, ha resucitado. Este acontecimiento es la base de nuestra fe y de nuestra esperanza: si Cristo no hubiera resucitado, el cristianismo perdería su valor; toda la misión de la Iglesia se quedaría sin brío, pues desde aquí ha comenzado y desde aquí reemprende siempre de nuevo. El mensaje que los cristianos llevan al mundo es este: Jesús, el Amor encarnado, murió en la cruz por nuestros pecados, pero Dios Padre lo resucitó y lo ha constituido Señor de la vida y de la muerte. En Jesús, el Amor ha vencido al odio, la misericordia al pecado, el bien al mal, la verdad a la mentira, la vida a la muerte.

Por esto decimos a todos: «Venid y veréis». En toda situación humana, marcada por la fragilidad, el pecado y la muerte, la Buena Nueva no es sólo una palabra, sino un testimonio de amor gratuito y fiel: es un salir de sí mismo para ir al encuentro del otro, estar al lado de los heridos por la vida, compartir con quien carece de lo necesario, permanecer junto al enfermo, al anciano, al excluido... «Venid y veréis»: El amor es más fuerte, el amor da vida, el amor hace florecer la esperanza en el desierto.

Con esta gozosa certeza, nos dirigimos hoy a ti, Señor resucitado.

Ayúdanos a buscarte para que todos podamos encontrarte, saber que tenemos un Padre y no nos sentimos huérfanos; que podemos amarte y adorarte.

Ayúdanos a derrotar el flagelo del hambre, agravada por los conflictos y los inmensos derroches de los que a menudo somos cómplices.

Haz nos disponibles para proteger a los indefensos, especialmente a los niños, a las mujeres y a los ancianos, a veces sometidos a la explotación y al abandono.

Haz que podamos curar a los hermanos afectados por la epidemia de Ébola en Guinea Conakry, Sierra Leona y Liberia, y a aquellos que padecen tantas otras enfermedades, que también se difunden a causa de la incuria y de la extrema pobreza.

Consuela a todos los que hoy no pueden celebrar la Pascua con sus seres queridos, por haber sido injustamente arrancados de su afecto, como tantas personas, sacerdotes y laicos, secuestradas en diferentes partes del mundo.

Conforta a quienes han dejado su propia tierra para emigrar a lugares donde poder esperar en un futuro mejor, vivir su vida con dignidad y, muchas veces, profesar libremente su fe.

Te rogamos, Jesús glorioso, que cesen todas las guerras, toda hostilidad pequeña o grande, antigua o reciente.

Te pedimos por Siria: la amada Siria, que cuantos sufren las consecuencias del conflicto puedan recibir la ayuda humanitaria necesaria; que las partes en causa dejen de usar la fuerza para sembrar muerte, sobre todo entre la población inerme, y tengan la audacia de negociar la paz, tan anhelada desde hace tanto tiempo.

Jesús glorioso, te rogamos que consueles a las víctimas de la violencia fratricida en Irak y sostengas las esperanzas que suscitan la reanudación de las negociaciones entre israelíes y palestinos.

Te invocamos para que se ponga fin a los enfrentamientos en la República Centroafricana, se detengan los atroces ataques terroristas en algunas partes de Nigeria y la violencia en Sudán del Sur.

Y te pedimos por Venezuela, para que los ánimos se encaminen hacia la reconciliación y la concordia fraterna.

Que portu resurrección, que este año celebramos junto con las iglesias que siguen el calendario juliano, te pedimos que ilumines e inspires iniciativas de paz los esfuerzos en Ucrania, para que todas las partes implicadas, apoyadas por la Comunidad internacional, lleven a cabo todo esfuerzo para impedir la violencia y construir, con un espíritu de unidad y diálogo, el futuro del País. Que como hermanos puedan hoy cantar Xphctoc Bocĸpec.

Te rogamos, Señor, por todos los pueblos de la Tierra: Tú, que has vencido a la muerte, concédenos tu vida, danos tu paz. "Christus surrexit, venite et videte!" Queridos hermanos y hermanas, feliz Pascua.

Saludo

Renuevo mi felicitación pascual a todos los que, llegados desde todas las partes del mundo, os habéis reunido en esta Plaza. Hago extensiva esta felicitación pascual a cuantos se unen a nosotros a través de los medios de comunicación social. Llevad a vuestras familias y a vuestras comunidades la alegre noticia de que Cristo nuestra paz y nuestra esperanza ha resucitado.

Gracias por vuestra presencia, por vuestra oración y por vuestro testimonio de fe. Un recuerdo particular y agradecido por el regalo de las bellísimas flores, que vienen de Holanda. Buena Pascua a todos.

[00632-04.01] [Texto original: Español]

Testo in lingua portoghese

Amados irmãos e irmãs, boa e santa Páscoa!

Ressoa na Igreja espalhada por todo o mundo o anúncio do anjo às mulheres: «Não tenhais medo. Sei que buscais Jesus, o crucificado; não está aqui, pois ressuscitou (...). Vinde, vede o lugar onde jazia» (Mt 28,5-6).

Este é o ponto culminante do Evangelho, é a Boa Nova por excelência: Jesus, o crucificado, ressuscitou! Este acontecimento está na base da nossa fé e da nossa esperança: se Cristo não tivesse ressuscitado, o cristianismo perderia o seu valor; toda a missão da Igreja via esgotar-se o seu ímpeto, porque dali partiu e sempre parte de novo. A mensagem que os cristãos levam ao mundo é esta: Jesus, o Amor encarnado, morreu na cruz pelos nossos pecados, mas Deus Pai ressuscitou-O e fê-Lo Senhor da vida e da morte. Em Jesus, o Amor triunfou sobre o ódio, a misericórdia sobre o pecado, o bem sobre o mal, a verdade sobre a mentira, a vida sobre a morte.

Por isso, nós dizemos a todos: «Vinde e vede». Em cada situação humana, marcada pela fragilidade, o pecado e a morte, a Boa Nova não é apenas uma palavra, mas é um testemunho de amor gratuito e fiel: é sair de si mesmo para ir ao encontro do outro, é permanecer junto de quem a vida feriu, é partilhar com quem não tem o necessário, é ficar ao lado de quem está doente, é idoso ou excluído... «Vinde e vede»: o Amor é mais forte, o Amor dá vida, o Amor faz florescera esperança no deserto.

Com esta jubilosa certeza no coração, hoje voltamo-nos para Vós, Senhor ressuscitado!

Ajudai-nos a procurar-Vos para que todos possamos encontrar-Vos, saber que temos um Pai e não nos sentimos órfãos; que podemos amar-Vos e adorar-Vos.

Ajudai-nos a vencer a chaga da fome, agravada pelos conflitos e por um desperdício imenso de que muitas vezes somos cúmplices.

Tornai-nos capazes de proteger os indefesos??, sobretudo as crianças, as mulheres e os idosos, por vezes objecto de exploração e de abandono.

Fazei que possamos cuidar dos irmãos atingidos pela epidemia de ébola na Guiné Conacri, Serra Leoa e Libéria, e daqueles que são afectados por tantas outras doenças, que se difundem também pela negligência e a pobreza extrema.

Consolai quantos hoje não podem celebrar a Páscoa com os seus entes queridos porque foram arrancados injustamente dos seus carinhos, como as numerosas pessoas, sacerdotes e leigos, que foram sequestradas em diferentes partes do mundo.

Confortai aqueles que deixaram as suas terra se migrando para lugares onde possam esperar um futuro melhor, viver a própria vida com dignidade e, não raro, professar livremente a sua fé.

Pedimo-Vos, Jesus glorioso, que façais cessar toda a guerra, toda a hostilidade grande ou pequena, antiga ou recente!

Suplicamo-Vos, em particular, pela Síria, a amada Siria, para que quantos sofrem as consequências do conflito possam receber a ajuda humanitária necessária e as partes em causa cessem de usar a força para semear morte, sobretudo contra a população inerme, mas tenham a audácia de negociar a paz, há tanto tempo esperada.

Jesus glorioso, pedimo-Vos que conforteis as vítimas das violências fratricidas no Iraque e sustenteis as esperanças suscitadas pela retomada das negociações entre israelitas e palestinianos.

Imploramo-Vos que se ponha fim aos combates na República Centro-Africana e que cessem os hediondos ataques terroristas em algumas zonas da Nigéria e as violências no Sudão do Sul.

Pedimos-Vos que os ânimos se inclinem para a reconciliação e a concórdia fraterna na Venezuela.

Pela vossa Ressurreição, que este ano celebramos juntamente com as Igrejas que seguem o calendário juliano, vos pedimos que ilumine e inspire as iniciativas de pacificação na Ucrânia, para que todas as partes interessadas, apoiadas pela Comunidade internacional, possam empreender todo esforço para impedir a violência e construir, num espírito de unidade e diálogo, o futuro do País. Que eles como irmãos possam cantar Xphctoc Bocĸpec.

Pedimo-Vos, Senhor, por todos os povos da terra: Vós que vencestes a morte, dai-nos a vossa vida, dai-nos a vossa paz! "Christus surrexit, venite et videte!" Queridos irmãos e irmãs, feliz Páscoa!

Saudação

Queridos irmãos e irmãs,

Renovo os meus votos de feliz Páscoa a todos vós reunidos nesta Praça, vindos de todas as partes do mundo. Estendo as minhas felicitações pascais a todos que, de diversos países, estão conectados através dos meios de comunicação social. Levai às vossa famílias e às vossas comunidades o feliz anúncio que Cristo nossa paz e nossa esperança ressuscitou!

Obrigado pela vossa presença, pela vossa oração e pelo vosso testemunho de fé. Um pensamento particular e de reconhecimento pelo dom das belíssimas flores, oriundas dos Países Baixos. Feliz Páscoa para todos!

[00632-06.01] [Texto original: Português]

[B0288-XX.02]