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L’UDIENZA GENERALE, 18.12.2013


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE  

SALUTO IN LINGUA ITALIANA  

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e di fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Quella di oggi è l’ultima Udienza Generale dell’anno. A partire dal 27 marzo, Papa Francesco ha tenuto 30 Udienze Generali, per le quali la Prefettura della Casa Pontificia ha distribuito 1.548.500 biglietti d’ingresso, ma spesso i partecipanti erano in numero molto superiore, superando in alcuni casi anche le centomila unità, tanto che più volte maxi-schermi sono stati posti anche in Piazza Pio XII e via della Conciliazione è stata trasformata in zona pedonale fino alla via Traspontina.
Nel discorso in lingua italiana il Papa ha incentrato la sua meditazione sul mistero del Natale ormai prossimo.
Dopo la sintesi in diverse lingue Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno,

questo nostro incontro si svolge nel clima spirituale dell’Avvento, reso ancor più intenso dalla Novena del Santo Natale, che stiamo vivendo in questi giorni e che ci conduce alle feste natalizie. Perciò oggi vorrei riflettere con voi sul Natale di Gesù, festa della fiducia e della speranza, che supera l’incertezza e il pessimismo. E la ragione della nostra speranza è questa: Dio è con noi e Dio si fida ancora di noi! Ma pensate bene a questo: Dio è con noi e Dio si fida ancora di noi. E' generoso questo Dio Padre! Egli viene ad abitare con gli uomini, sceglie la terra come sua dimora per stare insieme all’uomo e farsi trovare là dove l’uomo trascorre i suoi giorni nella gioia o nel dolore. Pertanto, la terra non è più soltanto una "valle di lacrime", ma è il luogo dove Dio stesso ha posto la sua tenda, è il luogo dell’incontro di Dio con l’uomo, della solidarietà di Dio con gli uomini.

Dio ha voluto condividere la nostra condizione umana al punto da farsi una cosa sola con noi nella persona di Gesù, che è vero uomo e vero Dio. Ma c’è qualcosa di ancora più sorprendente. La presenza di Dio in mezzo all’umanità non si è attuata in un mondo ideale, idilliaco, ma in questo mondo reale, segnato da tante cose buone e cattive, segnato da divisioni, malvagità, povertà, prepotenze e guerre. Egli ha scelto di abitare la nostra storia così com’è, con tutto il peso dei suoi limiti e dei suoi drammi. Così facendo ha dimostrato in modo insuperabile la sua inclinazione misericordiosa e ricolma di amore verso le creature umane. Egli è il Dio-con-noi; Gesù è Dio-con-noi. Credete questo voi? Facciamo insieme questa professione: Gesù è Dio-con-noi! Gesù è Dio-con noi da sempre e per sempre con noi nelle sofferenze e nei dolori della storia. Il Natale di Gesù è la manifestazione che Dio si è "schierato" una volta per tutte dalla parte dell’uomo, per salvarci, per risollevarci dalla polvere delle nostre miserie, delle nostre difficoltà, dei nostri peccati.

Da qui viene il grande "regalo" del Bambino di Betlemme: Lui ci porta un’energia spirituale, un'energia che ci aiuta a non sprofondare nelle nostre fatiche, nelle nostre disperazioni, nelle nostre tristezze, perché è un’energia che riscalda e trasforma il cuore. La nascita di Gesù, infatti, ci porta la bella notizia che siamo amati immensamente e singolarmente da Dio, e questo amore non solo ce lo fa conoscere, ma ce lo dona, ce lo comunica!

Dalla contemplazione gioiosa del mistero del Figlio di Dio nato per noi, possiamo ricavare due considerazioni.

La prima è che se nel Natale Dio si rivela non come uno che sta in alto e che domina l’universo, ma come Colui che si abbassa, discende sulla terra piccolo e povero, significa che per essere simili a Lui noi non dobbiamo metterci al di sopra degli altri, ma anzi abbassarci, metterci al servizio, farci piccoli con i piccoli e poveri con i poveri. Ma è una cosa brutta quando si vede un cristiano che non vuole abbassarsi, che non vuole servire. Un cristiano che si pavoneggia dappertutto, è brutto: quello non è cristiano, quello è pagano. Il cristiano serve, si abbassa. Facciamo in modo che questi nostri fratelli e sorelle non si sentano mai soli!

La seconda conseguenza: se Dio, per mezzo di Gesù, si è coinvolto con l’uomo al punto da diventare come uno di noi, vuol dire che qualunque cosa avremo fatto a un fratello o a una sorella l’avremo fatta a Lui. Ce lo ha ricordato lo stesso Gesù: chi avrà nutrito, accolto, visitato, amato uno dei più piccoli e dei più poveri tra gli uomini, avrà fatto ciò al Figlio di Dio.

Affidiamoci alla materna intercessione di Maria, Madre di Gesù e nostra, perché ci aiuti in questo Santo Natale, ormai vicino, a riconoscere nel volto del nostro prossimo, specialmente delle persone più deboli ed emarginate, l’immagine del Figlio di Dio fatto uomo.

[01907-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba  

 

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese 

Speaker :

Chers frères et sœurs, Noël est la fête de la confiance et de l’espérance : Dieu est avec nous. La terre n’est plus seulement une « vallée de larmes », mais elle devient aussi le lieu où Dieu a planté sa tente, le lieu de la rencontre avec lui. Il a voulu partager notre condition humaine, nous montrant sa miséricorde et son amour pour les hommes. L’enfant de Bethléem réchauffe et transforme notre cœur, il nous permet de ne pas nous enfoncer dans la tristesse, la fatigue ou le découragement. À Noël Dieu s’abaisse et se fait proche des petits, des pauvres ; et il nous invite à l’imiter. Désormais, tout ce que nous faisons à notre prochain, c’est à Jésus que nous le faisons. Que la Mère de Jésus nous aide à reconnaître dans le visage des plus faibles l’image du Fils de Dieu fait homme !

Santo Padre :

Cari pellegrini di lingua francese: benvenuti. In questo tempo d’Avvento che continua, vi invito a contemplare l’abbassamento del Figlio di Dio, venuto per salvarci, per imitarlo nel servizio delle persone più deboli che ci circondano. Che Dio vi benedica. Buona preparazione al Natale!

Speaker :

Bienvenue à vous tous, chers pèlerins francophones. En ce temps de l’Avent qui se poursuit, je vous invite à contempler l’abaissement du Fils de Dieu, venu pour nous sauver, afin de l’imiter dans le service des personnes les plus faibles qui nous entourent. Que Dieu vous bénisse ! Bonne préparation à Noël !

[01908-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In these last days of Advent we prepare ourselves spiritually to celebrate the birth of Jesus. Christmas is a feast of joyful hope, for God has become one with us in the person of his Son, true God and true man. He showed his love for us by becoming part of our world, with all its conflicts, its suffering and its poverty. Jesus is truly Emmanuel: God among us. This is the great "gift" which he brings: a divine love which heals and transforms our hearts, overcoming all uncertainty and pessimism. Our joyful contemplation of the mystery of Christmas should make us realize that, as God has become one of us, we too are called to become like God: humble, close to others, especially the poor, and ever attentive to their needs. This Christmas, let us ask Mary, Mother of Jesus and our Mother, to help us see in our neighbour the face of Jesus, God made man. May we be in this world a ray of that light which shone forth from Bethlehem, bringing the joy and peace to the hearts of all men and women.

Santo Padre:

Saluto tutti i pellegrini di lingua inglese presenti a questa Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Australia e Stati Uniti. Ringrazio il gruppo "Viva la Gente" per la loro animazione musicale. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore!

Speaker:

I greet all the English-speaking pilgrims present at today’s Audience including those from England, Australia and the United States. I thank the members of "Up with People" for their musical entertainment. Upon you and your families I invoke God’s blessings of joy and peace!

[01909-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, in der heutigen Katechese wollen wir uns dem Geheimnis von Weihnachten, der Geburt Jesu Christi hier auf Erden, widmen. Gott kommt, um unter den Menschen zu wohnen, und er tut dies in ärmlichsten Verhältnissen, in einem einfachen Stall. Er will keine unnahbare Gottheit sein, sondern zeigt sich uns in einer menschlichen Person, als der Gott mit uns. Im Kind von Betlehem macht Gott uns das Geschenk seiner Liebe. Die Liebe ist eine geistliche Kraft, die uns verwandeln will. Der sich für uns erniedrigt, lädt uns ein, ihm ähnlich zu werden: uns klein zu machen mit den Kleinen und arm mit den Armen. Helfen wir unseren Brüdern und Schwestern, die in Not sind, dass sie sich nicht allein fühlen. Jesus sagt uns, dass alles, was wir den geringsten unserer Brüder und Schwestern Gutes tun, wenn wir ihnen Nahrung geben, sie aufnehmen, sie besuchen, sie trösten und stärken, das Gleiche bedeutet, als hätten wir dies dem Sohn Gottes getan. Es gibt jemanden, der Jesus seine ganze Liebe geschenkt hat, und das ist seine Mutter Maria. Sie dürfen wir bitten, uns bei unserer Christus-Nachfolge zu begleiten, im Antlitz des Schwachen und Benachteiligten das Bild des Mensch gewordenen Sohnes Gottes zu erkennen und Zeugen seines Lichts, seines Friedens in der Welt zu sein.

Santo Padre:

Saluto con affetto i pellegrini di lingua tedesca, oggi in particolare la delegazione dell’Alta Austria accompagnata dal Vescovo di Linz Mons. Ludwig Schwarz. Avete portato da Betlemme la "Luce della Pace". È un segno forte che ci illumina nel nostro proposito di essere luce del mondo, fa risplendere la fiducia e la speranza dei veri figli di Dio e porta la Pace di Cristo alle nostre famiglie e ai nostri vicini. Per voi e per i vostri cari imploro la benedizione e la grazia del Signore. Frohe Weihnachten.

Speaker:

Von Herzen begrüße ich die Pilger deutscher Sprache, heute besonders die Delegation des Landes Oberösterreich in Begleitung des Bischofs von Linz Ludwig Schwarz. Ihr habt das Friedenslicht von Betlehem mitgebracht. Es ist ein starkes Zeichen, das uns in unserem Vorsatz erleuchte, Licht der Welt zu sein, uns das Vertrauen und die Hoffnung authentischer Kinder Gottes ausstrahlen lasse und den Frieden Christi in unsere Familien und in unsere Nachbarschaft bringe. Gerne erbitte ich Gottes Segen und Gnade für euch und eure Lieben.

[01910-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Cercanos ya a la Navidad, les propongo pensar sobre el nacimiento de Jesús como expresión de la confianza de Dios en el hombre y fundamento de la esperanza del hombre en Dios.

El Verbo no se ha encarnado en un mundo ideal, sino que ha querido compartir nuestras alegrías y sufrimientos, y demostrarnos que Dios se ha puesto de parte de los hombres, con su amor real y concreto. Y nos «regala» una energía espiritual que nos sostiene en medio de las luchas de cada día.

La navidad nos puede hacer pensar dos cosas. Primero, que Dios se abaja, se hace pequeño y pobre. Por eso, si queremos ser como Él, no podemos situarnos por encima de los demás, con vanidad, sino que tenemos que ponernos al servicio de los demás, ser solidarios, especialmente con los más débiles y marginados, haciéndoles sentir así la cercanía de Dios.

Segundo: ya que Jesús, en su encarnación, se comprometió con los hombres hasta el punto de hacerse uno de nosotros, el trato que nosotros les damos a nuestros hermanos o hermanas se lo estamos dando al mismo Jesús. Recordemos que «quien no ama a su hermano, a quien ve, no puede amar a Dios, a quien no ve» (1 Jn 4,20).

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, México, Argentina y otros países latinoamericanos. Saludo de manera especial al equipo de fútbol de San Lorenzo, que acaba de salir campeón el domingo pasado y ha venido a traer la copa aquí. Muchas gracias. Confío a todos ustedes a la protección maternal de María, Madre de Dios y Madre nuestra. Que ella los cuide y los llene de alegría y de paz. Muchas gracias.

[01911-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:

O Natal de Jesus mostra como Deus Se colocou da parte do homem, duma vez para sempre; fê-lo para nos erguer do pó da nossa miséria, das nossas dificuldades e pecados. O mistério do Natal ensina-nos que, se Deus não quis revelar-Se como Alguém que olha do alto e domina o Universo, mas antes humilha-Se e desce à terra pequenino e pobre, então, para nos parecermos com Ele, não devemos colocar-nos acima dos outros mas humilhar-nos, pôr-nos ao seu serviço, fazer-nos pequenos com os pequenos e pobres com os pobres. Assim eles não se sentirão sozinhos! O Natal ensina-nos também que se Deus, por meio de Jesus Cristo, se envolveu com o homem até Se tornar um de nós, então tudo o que fizermos a um irmão, é a Ele que o fazemos, como o próprio Jesus nos ensinou: «Sempre que alimentastes, acolhestes, visitastes um destes meus irmãos mais pequeninos a Mim mesmo o fizestes». Que Maria, Mãe de Jesus e nossa, nos alcance a graça de fazermos chegar a todos a nossa bondade e generosidade. Assim seremos um reflexo da luz de Jesus, que continua a irradiar, da gruta de Belém, para o coração das pessoas, oferecendo alegria e paz.

Santo Padre:

Carissimi pellegrini di lingua portoghese, di cuore vi saluto tutti, in particolare i fedeli brasiliani di Chapecó, augurandovi un Santo Natale pieno di consolazioni e grazie del Dio Bambino. Nei vostri cuori e sulle vostre famiglie e comunità, rifulga la luce del Salvatore, che ci rivela il volto tenero e misericordioso del Padre Celeste. Egli vi benedica con un sereno e felice Anno Nuovo!

Speaker:

Amados peregrinos de língua portuguesa, a minha cordial saudação para todos, em particular para os fiéis brasileiros de Chapecó, com votos de um santo Natal repleto de consolações e graças do Deus Menino. Nos vossos corações, famílias e comunidades, resplandeça a luz do Salvador, que nos revela o rosto terno e misericordioso do Pai do Céu. Ele vos abençoe com um Ano Novo sereno e feliz!

[01912-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca  

Speaker:

Atmosfera Adwentu coraz bardziej kieruje naszą uwagę na tajemnicę narodzin Jezusa. Na Ziemię przychodzi Syn Boży, by zamieszkać z ludźmi. Bóg- Człowiek wkracza w historię świata, pełną ograniczeń i dramatów. Ukazuje miłosierne i pełne miłości Oblicze Boga, który pragnie zbawić człowieka. „Dziecię z Betlejem" obdarowuje nas duchową energią, która ogrzewa, przemienia serca, napełnia je pokojem. Wydarzenie Betlejem rodzi dwa spostrzeżenia i wzywania. Pierwsze: Bóg uniżył się, przychodząc na ziemię w postaci małego Dziecka, narodził się w ubogiej grocie, a skoro tak, to także i my powinniśmy być pokorni, otwarci i wrażliwi na potrzeby braci. Drugie: Bóg przez Jezusa związał się z człowiekiem tak dalece, że stał się jednym z nas, a skoro tak, to w każdym człowieku mamy dostrzegać przychodzącego do nas Chrystusa. Kto nawiedził jednego z tych najmniejszych, nakarmił, przyjął, pomógł, uczynił to Synowi Bożemu. Prośmy Maryję, Bożą Rodzicielkę, by pomogła nam w postrzeganiu bliźnich jako naszych braci, by uczyła nas otwarcia na ich potrzeby z miłością i wielkodusznością.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i Polacchi: voi qui presenti, i vostri connazionali in Polonia e all’estero. Tra pochi giorni i nostri cuori saranno pervasi dalla gioia del Natale del Signore. Lasciando un posto libero alla tavola del cenone della Vigilia, pensiamo ai poveri, agli affamati, alle persone sole, ai senza tetto, agli emarginati, ai provati dalla guerra, e in modo particolare ai bambini! Gesù, Figlio di Dio, fattosi Uomo è presente in tutti loro. Apriamo i nostri cuori in modo che abbiano parte alla nostra gioia. Sia lodato Gesù Cristo.

Speaker:

Pozdrawiam serdecznie Polaków: was tu obecnych, waszych rodaków w kraju i za granicą. Już wkrótce nasze serca przeniknie radość Wigilii i świąt Bożego Narodzenia. Zostawiając wolne miejsce przy wigilijnym stole pomyślmy o biednych, głodujących, samotnych, bezdomnych, zepchniętych na margines życia, doświadczonych wojną, zwłaszcza o dzieciach! W nich także obecny jest Jezus, Syn Boży, który stał się człowiekiem. Otwórzmy dla nich serca tak, by nasza radość stała się ich udziałem. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

[01913-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba 

Speaker:

 [أريدُ اليومَ أن نتوقف معًا للتأمُّل حولَ ميلادِ يسوع: عيدُ الثقةِ والرجاء الذي يتخطّى الشكَّ والتشاؤم. أرادَ اللهُ أن يشاركَنا طبيعتَنا البشريّةَ فصارَ إنسانًا مثلَنا بشخصِ يسوعَ المسيح الإنسانِ الحق والإلهِ الحق. واختارَ أن يُقيمَ في تاريخنا كما هو، فأظهَرَ لنا رحمتَه وأفاضَ حبَّه على الإنسان. إنهُ اللهُ-معنا، منذُ الأزلِ وإلى الأبدِ معَنا، في مُعاناتِ التاريخِ وآلامِه. وميلادُ يسوعَ هو ظهورُ اللهِ الذي "يوحِّدُ قواه" مع الإنسانِ ليُخلِّصَنا ويرفعَنا من غُبارِ شقائِنا ومن صعوباتِنا وخطايانا. بتأمُّلنا في سرِّ ميلادِ ابنِ الله، يُمكنُنا أن نتوقَّفَ عند اعتبارين اثنين، الأول: أنَّ اللهَ في الميلادِ ينزِلُ إلى أرضِنا صغيرًا وفقيرًا، وهذا يعني أننا لنَتَشبَّه به علينا أن نَتَنازَل لنَخدُمَ ونُصبحَ صغارًا مع الصغارِ وفُقراءً مع الفُقراء. أمّا الثاني، فهوَ أنَّهُ إذا كانَ اللهُ قد أصبَحَ واحدًا منا، فهذا يعني أنَّ كلَّ ما نفعلُه لأي أخٍ أو أختٍ لنا نكونُ قد فَعلناهُ له. وهذا ما يُعلِّمُنا إيّاهُ يسوعُ نفسُه. لِنَكِل أنفُسَنا إلى شفاعةِ العذراءِ مريمَ الوالدية، لِتُساعدَنا في هذا الميلادِ المجيد لنرى في وَجهِ قريبِنا وخصوصًا في وجوهِ الضُعَفاءِ والمُهمَّشينَ صورةَ ابنِ اللهِ المُتجسِّد]

 Santo Padre: Cari pellegrini di lingua araba, siate sempre nella vostra vita, il riflesso e il prolungamento della luce di Gesù e irradiate la gioia e la pace intorno a voi! Il Signore vi benedica!

Speaker:

أيها الحجاج الأعزاء الناطقون باللغة العربيّة، كونوا دائمًا في حياتِكُم انعكاسًا لنورِ يسوعَ وامتدادًا لهُ، وانشُروا الفرَحَ والسلامَ من حولِكُم! ليبارككم الرب!

[01914-08.01] [Testo originale: Arabo]

SALUTO IN LINGUA ITALIANA 

Nel clima di serena attesa, caratteristico di questi giorni prossimi alla festa che celebra la venuta di Dio fra gli uomini, mi è gradito salutare con affetto i fedeli di lingua italiana. In particolare saluto i fedeli della Diocesi di Campobasso-Boiano, accompagnati dal loro Pastore Mons. Giancarlo Bregantini; la Comunità dei Legionari di Cristo con i sacerdoti novelli; i consacrati e le consacrate del Movimento Regnum Christi; la delegazione del Comune di Bolsena; l’Associazione Europassione per l’Italia e l’Ordine degli Avvocati di Roma. Tutti esorto a rendere più intenso in questi giorni l’impegno nella preghiera e con le opere buone, affinché il Natale riempia i cuori della gioia vera che solo Cristo può dare.

Un saluto speciale rivolgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Cari giovani, specialmente vari gruppi scout, accostatevi al mistero di Betlemme con gli stessi sentimenti di fede e di umiltà che furono di Maria. Voi, cari ammalati, attingete dal presepe quella gioia e quell'intima pace che Gesù viene a portare nel mondo. E voi, cari sposi novelli, contemplate l’esempio della santa Famiglia di Nazaret imitandone le virtù.

[01915-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0850-XX.01]