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L’UDIENZA GENERALE, 20.11.2013


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

APPELLI DEL SANTO PADRE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.15 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e di fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa ha incentrato la sua meditazione sulla remissione dei peccati.
Dopo la sintesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha pronunciato un appello in occasione della Giornata pro Orantibus, che si celebra domani 21 novembre, e un appello per l’Anno internazionale della Famiglia Rurale che sarà inaugurato dalle Nazioni Unite il 22 novembre.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Mercoledì scorso ho parlato della remissione dei peccati, riferita in modo particolare al Battesimo. Oggi proseguiamo sul tema della remissione dei peccati, ma in riferimento al cosiddetto "potere delle chiavi", che è un simbolo biblico della missione che Gesù ha dato agli Apostoli.

Anzitutto dobbiamo ricordare che il protagonista del perdono dei peccati è lo Spirito Santo. Nella sua prima apparizione agli Apostoli, nel cenacolo, Gesù risorto fece il gesto di soffiare su di loro dicendo: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi» (Gv 20,22-23). Gesù, trasfigurato nel suo corpo, ormai è l’uomo nuovo, che offre i doni pasquali frutto della sua morte e risurrezione. Quali sono questi doni? La pace, la gioia, il perdono dei peccati, la missione, ma soprattutto dona lo Spirito Santo che di tutto questo è la sorgente. Il soffio di Gesù, accompagnato dalle parole con le quali comunica lo Spirito, indica il trasmettere la vita, la vita nuova rigenerata dal perdono.

Ma prima di fare il gesto di soffiare e donare lo Spirito, Gesù mostra le sue piaghe, nelle mani e nel costato: queste ferite rappresentano il prezzo della nostra salvezza. Lo Spirito Santo ci porta il perdono di Dio "passando attraverso" le piaghe di Gesù. Queste piaghe che Lui ha voluto conservare; anche in questo momento Lui in Cielo fa vedere al Padre le piaghe con le quali ci ha riscattato. Per la forza di queste piaghe, i nostri peccati sono perdonati: così Gesù ha dato la sua vita per la nostra pace, per la nostra gioia, per il dono della grazia nella nostra anima, per il perdono dei nostri peccati. È molto bello guardare così a Gesù!

E veniamo al secondo elemento: Gesù dà agli Apostoli il potere di perdonare i peccati. È un po’ difficile capire come un uomo può perdonare i peccati, ma Gesù dà questo potere. La Chiesa è depositaria del potere delle chiavi, di aprire o chiudere al perdono. Dio perdona ogni uomo nella sua sovrana misericordia, ma Lui stesso ha voluto che quanti appartengono a Cristo e alla Chiesa, ricevano il perdono mediante i ministri della Comunità. Attraverso il ministero apostolico la misericordia di Dio mi raggiunge, le mie colpe sono perdonate e mi è donata la gioia. In questo modo Gesù ci chiama a vivere la riconciliazione anche nella dimensione ecclesiale, comunitaria. E questo è molto bello. La Chiesa, che è santa e insieme bisognosa di penitenza, accompagna il nostro cammino di conversione per tutta la vita. La Chiesa non è padrona del potere delle chiavi, ma è serva del ministero della misericordia e si rallegra tutte le volte che può offrire questo dono divino.

Tante persone forse non capiscono la dimensione ecclesiale del perdono, perché domina sempre l’individualismo, il soggettivismo, e anche noi cristiani ne risentiamo. Certo, Dio perdona ogni peccatore pentito, personalmente, ma il cristiano è legato a Cristo, e Cristo è unito alla Chiesa. Per noi cristiani c’è un dono in più, e c’è anche un impegno in più: passare umilmente attraverso il ministero ecclesiale. Questo dobbiamo valorizzarlo; è un dono, una cura, una protezione e anche è la sicurezza che Dio mi ha perdonato. Io vado dal fratello sacerdote e dico: «Padre, ho fatto questo…». E lui risponde:«Ma io ti perdono; Dio ti perdona». In quel momento, io sono sicuro che Dio mi ha perdonato! E questo è bello, questo è avere la sicurezza che Dio ci perdona sempre, non si stanca di perdonare. E non dobbiamo stancarci di andare a chiedere perdono. Si può provare vergogna a dire i peccati, ma le nostre mamme e le nostre nonne dicevano che è meglio diventare rosso una volta che non giallo mille volte. Si diventa rossi una volta, ma ci vengono perdonati i peccati e si va avanti.

Infine, un ultimo punto: il sacerdote strumento per il perdono dei peccati. Il perdono di Dio che ci viene dato nella Chiesa, ci viene trasmesso per mezzo del ministero di un nostro fratello, il sacerdote; anche lui un uomo che come noi ha bisogno di misericordia, diventa veramente strumento di misericordia, donandoci l’amore senza limiti di Dio Padre. Anche i sacerdoti devono confessarsi, anche i Vescovi: tutti siamo peccatori. Anche il Papa si confessa ogni quindici giorni, perché anche il Papa è un peccatore. E il confessore sente le cose che io gli dico, mi consiglia e mi perdona, perché tutti abbiamo bisogno di questo perdono. A volte capita di sentire qualcuno che sostiene di confessarsi direttamente con Dio…. Sì, come dicevo prima, Dio ti ascolta sempre, ma nel sacramento della Riconciliazione manda un fratello a portarti il perdono, la sicurezza del perdono, a nome della Chiesa.

Il servizio che il sacerdote presta come ministro, da parte di Dio, per perdonare i peccati è molto delicato ed esige che il suo cuore sia in pace, che il sacerdote abbia il cuore in pace; che non maltratti i fedeli, ma che sia mite, benevolo e misericordioso; che sappia seminare speranza nei cuori e, soprattutto, sia consapevole che il fratello o la sorella che si accosta al sacramento della Riconciliazione cerca il perdono e lo fa come si accostavano tante persone a Gesù perché le guarisse. Il sacerdote che non abbia questa disposizione di spirito è meglio che, finché non si corregga, non amministri questo Sacramento. I fedeli penitenti hanno il diritto, tutti i fedeli hanno il diritto di trovare nei sacerdoti dei servitori del perdono di Dio.

Cari fratelli, come membri della Chiesa siamo consapevoli della bellezza di questo dono che ci offre Dio stesso? Sentiamo la gioia di questa cura, di questa attenzione materna che la Chiesa ha verso di noi? Sappiamo valorizzarla con semplicità e assiduità? Non dimentichiamo che Dio non si stanca mai di perdonarci; mediante il ministero del sacerdote ci stringe in un nuovo abbraccio che ci rigenera e ci permette di rialzarci e riprendere di nuovo il cammino. Perché questa è la nostra vita: rialzarci continuamente e riprendere il cammino.

[01713-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

 

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Speaker :

Chers frères et sœurs, nous continuons à réfléchir sur la rémission des péchés. En premier lieu, nous devons nous rappeler que le protagoniste du pardon des péchés est l’Esprit Saint. Jésus ressuscité, transfiguré dans son corps, est l’homme nouveau, et en soufflant sur les Apôtres il donne l’Esprit Saint, source de tous les dons, et il transmet la vie, régénérée par le pardon. Jésus a donné aux apôtres le pouvoir de pardonner les péchés, appelé dans la Bible " pouvoir des clés ". Cela signifie que nous recevons le pardon des péchés dans l’Église, qui accompagne le chemin de notre conversion, et par un prêtre, notre frère, un homme comme nous, qui nous donne l’amour sans limite du Père et le pardon au nom de l’Église. Prenons conscience de ce don qui vient de Dieu, qui nous relève et nous aide à reprendre à nouveau le chemin !

Santo Padre :

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i fedeli della Diocesi di Mans, con il Vescovo Mons. Yves Le Saux, e i membri dell’Alleanza dei Direttori e delle Direttrici dell’insegnamento cristiano francese, accompagnati da Mons. Jean-Marie Le Vert, Vescovo di Quimper. Cari amici, il vostro soggiorno a Roma vi aiuti a riscoprire la gioia del perdono che vi permetterà di camminare fedelmente nella sequela del Signore. Buon pellegrinaggio!

Speaker :

Je salue cordialement les francophones, en particulier les pèlerins du diocèse du Mans, avec l’évêque, Mgr Yves Le Saux, et les membres de l’Alliance des Directeurs et des Directrices de l’enseignement chrétien français, accompagnés par Mgr Jean-Marie Le Vert, évêque de Quimper. Chers amis, que votre séjour à Rome vous aide à découvrir la joie du pardon qui vous permettra de marcher fidèlement à la suite du Seigneur. Bon pèlerinage !

[01714-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: Today I would like to speak again on the forgiveness of sins by reflecting on the power of the keys, which is a biblical symbol of the mission Jesus entrusted to the Apostles. First and foremost, we recall that the source of the forgiveness of sins is the Holy Spirit, whom the Risen Jesus bestowed upon the Apostles. Hence, he made the Church the guardian of the keys, of this power. The Church, however, is not the master of forgiveness, but its servant. The Church accompanies us on our journey of conversion for the whole of our lives and calls us to experience reconciliation in its communal and ecclesial dimension. We receive forgiveness through the priest. Through his ministry, God has given us a brother to bring us forgiveness in the name of the Church. Priests, who are the servants of this sacrament, must recognize that they also are in need of forgiveness and healing, and so they must exercise their ministry in humility and mercy. Let us then remember always that God never tires of forgiving us. Let us truly value this sacrament and rejoice in the gift of pardon and healing that comes to us through the ministry of priests.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Galles, Corea e Stati Uniti d’America. Su tutti voi invoco la gioia e la pace del Signore!

Speaker:

I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from England, Wales, Korea and the United States of America. Upon all of you, I invoke God’s blessings of peace and joy!

[01715-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, wenn wir im Glaubensbekenntnis von der Vergebung der Sünden sprechen, bezeugen wir, dass letztlich nur Gott die Autorität hat, Sünden zu vergeben. Die Schlüsselgewalt, einem Sünder die Vergebung zuzusagen, gibt der auferstandene Christus an die Apostel weiter und mit ihnen an die Kirche. Er tut das durch eine besondere Gabe: den Heiligen Geist. Der Heilige Geist ist die Hauptperson bei diesem Dienst der Vergebung. Die Apostel erwählen ihrerseits neue „Bevollmächtigte", die Bischöfe, und rufen den Heiligen Geist an, dass diese Gott geweiht werden und Anteil an der Vollmacht der Vergebung erhalten. Ähnlich werden die Priester als Helfer der Bischöfe berufen. So wird die Kirche zur Sachwalterin der Schlüsselgewalt Gottes. Durch die Vermittlung der Kirche dürfen wir die souveräne Barmherzigkeit Gottes empfangen. Gott schenkt uns die Verzeihung der Sünden in der Kirche, und das durch die Vermittlung eines unserer Brüder, eines Priesters. Dieser ist selbst auf Vergebung angewiesen, aber zugleich wird er in diesem Sakrament zum Werkzeug der Barmherzigkeit Gottes und schenkt uns als Diener Gottes und der Kirche die grenzenlose Liebe des Vaters, Frieden und Segen. Vergessen wir nie, wie uns Gott gerade in diesem Sakrament liebt.

Santo Padre:

Un cordiale benvenuto a tutti i pellegrini di lingua tedesca. In particolare saluto gli studenti e i professori della Marien-Realschule Kaufbeuren e il gruppo dei pellegrini di Vienna. Cari amici, non dimentichiamo che Dio non si stanca mai di perdonarci! Dio vi benedica tutti.

Speaker:

Ein herzliches Willkommen allen Pilgern deutscher Sprache. Besonders grüße ich die Schüler und Lehrer der Marien-Realschule Kaufbeuren sowie die Pilgergruppe aus Wien. Liebe Freunde, vergessen wir nicht, dass Gott nie müde wird, uns zu vergeben! Gott segne euch alle.

[01716-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy quiero hablar del perdón de los pecados, que forma parte de la "potestad de las llaves" que Jesús dio a sus Apóstoles.

El protagonista del perdón de los pecados es el Espíritu Santo. Jesús Resucitado, antes de comunicar su Espíritu, mostró los signos de su Pasión, sus llagas, que representan el precio de nuestra salvación, indicando así que el Espíritu Santo otorga el perdón de Dios "pasando a través" de las llagas de sus manos y su costado.

A su vez, la Iglesia es depositaria de esta potestad. No es la dueña, es servidora del ministerio de la reconciliación a favor de los hombres, acompaña su camino de conversión y se alegra siempre de ofrecer este don divino. El sacerdote, un ministro de la comunidad, hombre como todos, también tiene necesidad de misericordia, es a su vez instrumento de reconciliación para sus hermanos. Ha de tener el corazón en paz para sembrar esperanza, y humildad para recibir al hermano o a la hermana pecador que se acerca. Si no está en esta condición mejor que no administre este sacramento.

Saludo con afecto a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, Venezuela, Guatemala, Argentina, México y los demás países latinoamericanos. No olvidemos que Dios nunca se cansa de perdonarnos. Mediante el ministerio del sacerdote nos da un abrazo que nos regenera y nos permite levantarnos y retomar de nuevo el camino. Muchas gracias.

[01717-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:

Creio «na remissão dos pecados». Deus perdoa o homem na sua soberana misericórdia, mas Ele mesmo quis que as pessoas que pertencem a Cristo e à sua Igreja recebam o perdão através dos ministros da Comunidade. Para isso, a Igreja é depositária do «poder das chaves»: «Dar-te-ei as chaves do Reino dos céus. (…) Tudo o que desligares na Terra será desligado no Céu». Mas o protagonista do perdão dos pecados é o Espírito Santo. A Igreja não é senhora deste poder das chaves, mas serva do ministério da misericórdia e fica feliz sempre que pode oferecer este dom divino. Às vezes, ouve-se dizer: «Eu confesso-me directamente a Deus». É verdade que Deus sempre te ouve, mas, no sacramento da Penitência, manda um irmão trazer-te o perdão. O sacerdote confessor deve estar ciente de que o irmão ou irmã que se abeira dele, procura o perdão e fá-lo como tantas pessoas se abeiravam de Jesus para que as curasse. Os fiéis penitentes têm o direito de encontrar, nos sacerdotes, servidores do perdão de Deus.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in modo speciale i membri della comitiva dello Stato brasiliano di Santa Catarina e i fedeli di Matosinhos qui convenuti, mossi dal desiderio di affermare e rinsaldare la loro fede e adesione a Gesù Cristo. Egli vi ricolmi di gioia e lo Spirito Santo vi illumini affinché possiate adempiere fedelmente nella vostra vita il volere del Padre celeste. Pregate per me; non mancherà mai la mia preghiera per voi, e la Benedizione di Dio vi accompagni!

Speaker:

Saúdo cordialmente os peregrinos de língua portuguesa, de modo especial os membros da comitiva do Estado brasileiro de Santa Catarina e os fiéis de Matosinhos, que aqui vieram movidos pelo desejo de afirmar e consolidar a sua fé e adesão a Jesus Cristo. Ele vos encha de alegria e o Espírito Santo vos ilumine para poderdes cumprir fielmente na vossa vida a vontade do Pai celeste. Rezai por mim; nunca faltará a minha oração por vós, e que a Bênção de Deus vos acompanhe!

[01718-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

Drodzy Bracia i Siostry,
Kontynuujemy dziś temat odpuszczenia grzechów. Musimy pamiętać, że uwolnienie od grzechów jest dziełem Ducha Świętego. Zmartwychwstały Chrystus skierował do Apostołów słowa: „Weźmijcie Ducha Świętego! Którym odpuścicie grzechy, są im odpuszczone, a którym zatrzymacie, są im zatrzymane" (J 20, 22-23). W tym Duchu, Jezus przekazał Apostołom władzę odpuszczania grzechów. Poprzez misję ich i ich następców dosięga nas Boże miłosierdzie. Dlatego Jezus wzywa nas do przeżywania pojednania w wymiarze kościelnym, wspólnotowym. Bóg przebacza każdemu skruszonemu grzesznikowi osobiście, ale chrześcijanin jest związany z Chrystusem, a Chrystus jest związany z Kościołem. Przebaczenie sprawowane w Kościele w sakramencie pojednania jest nam przekazywane przez posługę kapłana, który sam potrzebuje miłosierdzia, ale równocześnie jest narzędziem miłosierdzia, przekazicielem Bożej miłości.

Santo Padre:

Do il benvenuto ai pellegrini polacchi. Un particolare saluto rivolgo ai cappellani degli emigrati polacchi, giunti da diversi angoli del mondo. Cari sacerdoti, sapete bene che l’emigrazione – qualsiasi sia la sua ragione – comporta tante preoccupazioni, problemi e pericoli, causati dalla rottura dalle radici storiche, culturali e spesso anche familiari. Cercate con zelo di venire incontro alle necessità dei vostri connazionali e abbiate cura del loro sviluppo spirituale. Aiutateli a conservare la loro fede e ad esserne testimoni nelle società nelle quali vivono. Vi accompagni la benedizione Divina.

Speaker:

Witam polskich pielgrzymów. Szczególne pozdrowienie kieruję do duszpasterzy polskich emigrantów, przybyłych z różnych zakątków świata. Drodzy księża, dobrze wiecie, że emigracja – jakiekolwiek byłyby jej przyczyny – niesie ze sobą wiele trosk, problemów i zagrożeń, spowodowanych oderwaniem od korzeni historycznych, kulturowych a często rodzinnych. Z gorliwością starajcie się wychodzić naprzeciw potrzebom waszych rodaków i troszczcie się o ich duchowy rozwój. Pomóżcie im, by zachowali wiarę i byli jej świadkami w  społecznościach, w których przyszło im żyć. Niech towarzyszy wam Boże błogosławieństwo!

[01719-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker:  

[أيّها الإخوة والأخوات الأحبّاء: أوَدُّ التحدُّثَ اليوم عن مَغفرةِ الخطايا من خلالِ التأمُّلِ بـ" سُلطانِ المفاتيح"، الذي هو تعبيرٌ كتابيٌّ يرمزُ إلى الرسالةِ التي عهدَ بها يسوعُ إلى الرُسُلِ. أوّلاً وقبل كلّ شيء، أَوَدُّ أنْ أُذكّرَ بأنَّ مصدرَ مَغفرةِ الخطايا هو الروحُ القدس، الذي أفاضَهُ يسوعُ القائمُ من بين الأمواتِ على الرُسُلِ؛ ومِنْ ثَمَّ، جَعَلَ الكنيسةَ حارسةً لهذه المفاتيح، ولهذا السلطان. غيرَ أنَّ الكنيسةَ بالرغم من كل ذلك ليست سيّدةَ المَغفرةِ، بل خادمتها: هي تُرافقنا في مسيرةِ التوبةِ طَوالَ أيّامِ حياتنا وتدعونا لإختبارِ المُصالحةِ في بُعدِها الجَماعيّ والكنسيّ. ننالُ المغفرةَ بواسطة الكاهن، الذي من خلال خدمته، يهبنا الله أخًا يحمل إلينا المغفرة باسم الكنيسة. يَتَوَجَّبُ على الكهنةِ، خُدَّامُ هذا السرّ، أنْ يُدركوا أنّهم هم أيضًا بحاجةٍ للمغفرةِ والشفاءِ، ولِذا يتحتّمُ عليهم أنْ يُمارسوا خدمتَهم بتواضعٍ ورحمةٍ. لنذكرْ دومًا أنّ اللهَ لا يتعبُ أبدًا من منحنا الغفران، ولنُقدِّرْ بِصِدقٍ هذا السرّ ولنفرحْ بهبةِ الغُفرانِ والشفاءِ التي ننالها من خلال خدمة الكهنة!]

 

Santo Padre: Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente. Come Dio non si stanca mai di perdonarci, anche noi non dobbiamo stancarci mai di accostarci a Lui attraverso il Sacramento della Riconciliazione! Il Signore vi benedica!

Speaker:

 أتوجَّه ُ بتحيةٍ حارةٍ إلى الحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، لا سيما أولئك القادمينَ من الشرق الأوسط. كما أنّ الله لا يتعبُ أبداً من مسامحتنا، يتوجَّبُ علينا نحن أيضاً ألاّ نتعبَ أبداً من الإقترابِ منهُ عَبرَ سرّ التّوبة! ليباركَكُم الربُ جميعاً!

[01722-08.01] [Testo originale: Arabo]

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

Rivolgo un caloroso benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i fedeli di Termoli-Larino con il Vescovo Mons. De Luca e quelli di Urbisaglia, venuti in occasione dell’Anno della fede. Saluto con affetto le famiglie di Cortiglione Robella e di Casale Monferrato; i volontari del Movimento dei Focolari; i partecipanti alla Conferenza Intermediterranea dei Ministri Provinciali dei Frati Minori Conventuali e la Confederazione Imprenditori e Commercianti di Catanzaro. Saluto inoltre i gruppi parrocchiali e le Associazioni presenti, in particolare l’Associazione Maria Madre della Provvidenza di Torino e l’Associazione che promuove la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo in Italia e in Europa. A tutti auguro che l’incontro con il Successore di Pietro dia nuovo slancio alla fede, rafforzi la speranza e renda operosa la carità.

Infine il mio pensiero affettuoso va ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Nel mese di Novembre la liturgia ci invita alla preghiera per i defunti. Non dimentichiamo i nostri cari, i benefattori e tutti coloro che ci hanno preceduto nella fede: la Celebrazione eucaristica è il miglior aiuto spirituale che noi possiamo rendere alle loro anime, particolarmente a quelle più abbandonate. E in questo momento non possiamo non ricordare le vittime della recente alluvione in Sardegna: preghiamo per loro e per i familiari e siamo solidali con quanti hanno subito dei danni. Adesso facciamo una preghierina in silenzio e poi pregheremo la Madonna perché benedica e aiuti tutti i fratelli e le sorelle sardi. E adesso preghiamo in silenzio (...) Ave Maria...

[01720-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLI DEL SANTO PADRE

1. Domani, 21 novembre, nella memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, celebreremo la Giornata pro Orantibus, dedicata al ricordo delle comunità religiose di clausura. È un’occasione opportuna per ringraziare il Signore del dono di tante persone che, nei monasteri e negli eremi, si dedicano a Dio nella preghiera e nel silenzio operoso. Rendiamo grazie al Signore per le testimonianze di vita claustrale e non facciamo mancare a questi nostri fratelli e sorelle il nostro sostegno spirituale e materiale, affinché possano compiere la loro importante missione.

2. Il 22 novembre prossimo sarà inaugurato dalle Nazioni Unite l’"Anno internazionale della Famiglia Rurale", volto anche a sottolineare che l’economia agricola e lo sviluppo rurale trovano nella famiglia un operatore rispettoso della creazione e attento alle necessità concrete. Anche nel lavoro, la famiglia è un modello di fraternità per vivere un’esperienza di unità e di solidarietà fra tutti i suoi membri, con una maggiore sensibilità verso chi è più bisognoso di cure o di aiuto, bloccando sul nascere eventuali conflitti sociali. Per questi motivi, mentre esprimo compiacimento per tale opportuna iniziativa, auspico che essa contribuisca a valorizzare gli innumerevoli benefici che la famiglia apporta alla crescita economica, sociale, culturale e morale dell’intera comunità umana.

[01723-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0760-XX.01]