Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA E DEL "PELLEGRINAGGIO DELLE FAMIGLIE" NELL’ANNO DELLA FEDE, 10.10.2013


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA PLENARIA DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA FAMIGLIA E DEL "PELLEGRINAGGIO DELLE FAMIGLIE" NELL’ANNO DELLA FEDE

INTERVENTO DI S.E. MONS. VINCENZO PAGLIA

INTERVENTO DI S.E. MONS. JEAN LAFFITTE

INTERVENTO DI MONS. CARLOS SIMÓN VÁZQUEZ

INTERVENTO DI P. GIANFRANCO GRIECO, O.F.M. CONV.

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la conferenza stampa di presentazione della XXI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia (Roma, 23-25 ottobre) e del Pellegrinaggio delle Famiglie al sepolcro dell’Apostolo Pietro nell’Anno della fede che ha per tema: "Famiglia, vivi la gioia della fede!" (26-27 ottobre).
Nel corso della Conferenza Stampa viene inoltre presentato il volume in spagnolo e in italiano che contiene 35 testi del Card. Jorge Mario Bergoglio - Papa Francesco sui temi della Famiglia e della Vita dal 1999 al 2013. Il libro è edito dalle edizioni del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Intervengono alla Conferenza Stampa: S.E. Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia; S.E. Mons. Jean Laffitte, Segretario del medesimo Pontificio Consiglio; Mons. Carlos Simón Vázquez, Sotto-Segretario e il Rev.do P. Gianfranco Grieco, O.F.M. Conv., Capo Ufficio del Dicastero e Direttore della rivista Familia et Vita.
Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:

INTERVENTO DI S.E. MONS. VINCENZO PAGLIA

Papa Francesco ha indetto lunedì scorso 8 ottobre la III Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi. L’evento sinodale - come è noto - si celebrerà dal 5 al 19 ottobre 2014. Questo annuncio proietta una nuova luce sugli eventi che celebreremo nei prossimi giorni: la XXI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia (Roma 23-25 ottobre) che avrà per tema: "Nuovi orizzonti antropologici e i diritti della Famiglia" e il Pellegrinaggio della Famiglia al sepolcro dell’Apostolo Pietro nell’Anno della fede che ha come slogan: "Famiglia, vivi la gioia della fede" (26-27 ottobre).

In occasione della celebrazione di questi due significativi eventi abbiamo creduto opportuno - e l’indizione del Sinodo conferma questa nostra iniziativa editoriale - di preparare un volume in spagnolo e in italiano che contiene 35 testi del cardinale Jorge Mario Bergoglio - Papa Francesco - sui temi della Famiglia e della Vita dal 1999 al 2013.

I costanti richiami di Papa Francesco sui temi della Famiglia e della Vita - anche ad Assisi ha confermato questa sua passione pastorale - trovano il Pontificio Consiglio per la Famiglia attento e sollecito alle indicazioni del Santo Padre che più volte ha rilevato il ruolo fragile e poco protezionistico della Famiglia e della Vita nel mondo contemporaneo e l’urgenza di riproporre il Vangelo della Famiglia e della Vita alla luce dell’amore e della misericordia rivelateci da Gesù di Nazareth.

Il nuovo orizzonte antropologico che esalta l’individuo (cresce sempre più l’"io") e che indebolisce il "noi" della comunità umana a partire della famiglia, rende ancor più urgente l’impegno della Chiesa nel riproporre con forza profetica la buona notizia della famiglia nel mondo postmoderno.

Purtroppo, la situazione, venutasi a creare in questi anni, tende ad indebolire sempre più la comunità familiare e si riversa in maniera problematica verso i più deboli: i bambini; i giovani senza lavoro, gli anziani, i nonni, ecc … . La "cultura dello scarto" - come più volte ha ricordato Papa Francesco - continua a ferire, a tenere ai margini forze che dovrebbero collaborare al bene comune e alla costruzione di una società giusta, equa e solidale.

La forza che la Famiglia ha in sé, la bellezza della Famiglia, la gioiosa testimonianza della Famiglia cristiana sono il nostro sostegno e vogliono farci da guida sia nel corso della Plenaria che nei due giorni di pellegrinaggio.

Vogliamo promuovere una grande festa della Famiglia attorno a Papa Francesco. Roma vuole e deve diventare la "Capitale" della Famiglia italiana e mondiale. Essere Famiglia è bello. Fare Famiglia è bello: questo vogliamo gridare al mondo pensando soprattutto alle famiglie in difficoltà, ai rifugiati, agli immigrati, ai senza tetto, ai poveri, agli abbandonati, agli ultimi e ai morti di Lampedusa.

E’ dall’amore familiare che scaturisce un’attenzione alle famiglie che hanno urgente bisogno di aiuto. Se non è bene che l’uomo sia solo, non è altrettanto bene che la Famiglia sia sola. La famiglia deve tornare al centro della cultura, della politica, dell’economia, della finanza, della vita dei popoli e delle nazioni. La Famiglia deve essere sempre più al centro delle attenzioni e delle preoccupazioni della Chiesa del dopo Concilio.

Papa Francesco, con la celebrazione del prossimo Sinodo, vuole ricordarci questa urgenza prima che sia troppo tardi. Tutte le diocesi del mondo sono inviate a porsi sulla sua lunghezza d’onda per riflettere, ripensare e donare un nuovo slancio alla pastorale familiare.

[01456-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI S.E. MONS. JEAN LAFFITTE

La XXI Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia
(23-25 ottobre 2013)

Il 23, 24 e 25 di ottobre si svolgerà l’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Le giornate del 23 e del 25 saranno dedicate al lavoro del Comitato di Presidenza, dei membri e dei consultori, mentre nella giornata del 24 sarà organizzato un convegno aperto al pubblico, sulla Carta dei Diritti della Famiglia, di cui ricorre il trentesimo anniversario. Il programma di quest’incontro comprende sette interventi, in due sessioni di lavoro, moderate: la prima, dal Cardinale Luis Antonio Tagle, Arcivescovo di Manila (Filippine), la seconda, dal Cardinale John Olorunfemi Onaiyekan, Arcivescovo di Abuja (Nigeria). I temi scelti mirano ad offrire una luce interdisciplinare sul tema dei Diritti della Famiglia. Dopo l’intervento del Segretario del Dicastero sui fondamenti teologici della Carta, sentiremo il Professor Andrés Ollero, cattedratico in Filosofia del diritto presso l’Università Rey Juan Carlos di Madrid, sulla concezione del matrimonio naturale. La professoressa in giurisprudenza presso l’Università di Oklahoma, Teresa S. Collet, espliciterà il ruolo dello Stato nel riconoscimento del matrimonio come istituzione. La sessione pomeridiana vedrà la partecipazione del Professor Carl Anderson, Filosofo del Diritto e Vice-Preside della sezione statunitense del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II, che illustrerà l’attualità pertinente della Carta dei Diritti della Famiglia, mostrando il suo legame con la cultura e la società contemporanee. La Carta dei Diritti della Famiglia sarà, poi, messa a confronto con la legislazione internazionale nella relazione della giurista Jane Adolphe, Professore straordinario presso l’Ave Maria School of Law e esperta in diritto alla Segreteria di Stato. La Professoressa Lucetta Scaraffia, esperta di storia e membro del Comitato nazionale di Bioetica italiano, tratterrà dei diritti della donna. L’ultima relazione sarà dedicata alla distinzione tra le coppie aggregative e le coppie generative, e sarà tenuta dal Dottor Stefano Zamagni, Professore ordinario in economia politica presso l’Università di Bologna. Nell’intervallo tra le due sessioni, ci sarà un tempo per il dibattito. Il congresso del 24 ottobre si terrà presso la Domus Pacis, situata via di Torre Rossa, 94.

Per quanto riguarda la giornata del 23, riservata ai membri del Pontificio Consiglio, il lavoro sarà distribuito, come di consueto, in gruppi di discussioni su temi evocati dall’introduzione del Presidente, Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Paglia, che presenterà le attività del Consiglio, il programma di azione e le nuove prospettive. Le discussioni dei gruppi di lavoro occuperanno tutto il pomeriggio del 23.

Nella giornata del 25, di lavoro interno del Consiglio, avremo due interventi dedicati ai diritti della famiglia in chiave interreligiosa, nella prospettiva ebraica e nella prospettiva del’islam. La prima relazione sarà tenuta dal rabbino David Rosen, presidente dell'International Council of Christians and Jews e membro della commissione bilaterale fra Israele e Vaticano ; la seconda dal Dottor Sammack, consigliere politico del gran muftì del Libano. La mattina del 25 si concluderà con l’udienza offerta da Sua Santità Papa Francesco.

Nel pomeriggio, Sua Eccellenza Mons. John McIntyre, Vescovo ausiliare di Philadelphia, presenterà, a nome di S.E. Mons. Charles Chaput, l’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Philadelphia dal 22 al 27 settembre 2015. Seguirà una presentazione dell’attività di comunicazione svolta da questo Consiglio.

Il Presidente, S.E. Mons. Vincenzo Paglia, offrirà alla fine dell’incontro le osservazioni conclusive.

L’insieme delle relazioni in programma dovrebbe servire a comprendere meglio e in profondità l’importanza della Carta dei Diritti della Famiglia. Il documento parla di "diritti inviolabili", perché la famiglia appartiene alla stessa identità della persona umana, che è la titolare dei diritti inviolabili, inalienabili e imperscrittibili. La famiglia appartiene all’identità della persona; ne è una modalità di essere e di vivere, l’origine naturale, il contesto primario del suo sviluppo e la condizione della sua realizzazione: nel suo seno è resa possibile, attraverso il dono della vita, la venuta all’esistenza di nuove vite umane. La famiglia non è, quindi, una istituzione tra le tante, a disposizione delle decisioni arbitrarie del legislatore, non è un diritto creato nel riconoscimento giuridico dello Stato, ma che precede lo Stato e ne è a fondamento. La famiglia è la cellula primaria e fondativa dell’organismo sociale e giuridico. Ricordiamo uno dei principi fondamentali della concezione della famiglia nella Chiesa cattolica, esplicitato in Familiaris Consortio, 46: "La famiglia è un soggetto di diritti e di doveri che sono anteriori a quelli dello Stato. Questo principio è di maggiore importanza tanto nella prospettiva dell’antropologia sociale quanto nella prospettiva della filosofia del diritto".

Quando la Chiesa riflette sui diritti della famiglia, sa di partecipare all’intelligibilità e alla consolidazione del bene comune, preoccupazione che condivide con tutti gli uomini di buona volontà. La famiglia è una buona novella, perché l’amore umano è la buona novella.

[01449-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI MONS. CARLOS SIMÓN VÁZQUEZ

Pellegrinaggio delle Famiglie alla tomba di San Pietro
(26-27 ottobre 2013)

A marzo del 2012 il Comitato organizzatore dell’Anno della fede propose di realizzare un pellegrinaggio delle famiglie e il Pontificio Consiglio per la Famiglia accolse tale richiesta impegnandosi a preparare l’evento.

Il Pellegrinaggio ha come intento principale la professione di fede da parte delle famiglie di tutto il mondo insieme al Papa, nel luogo in cui, in forma suprema, confessò la fede l’Apostolo Pietro.

Il tema centrale del pellegrinaggio è "Famiglia, vivi la gioia della fede!" ed intende esprimere la dinamicità del camminare. Il pellegrinare è un’immagine della vita cristiana. Siamo tutti pellegrini. Partiamo da diversi luoghi e situazioni esistenziali e biografiche percorrendo il cammino della fede per incontrarci come famiglie. Questo percorso è contraddistinto dalla gioia cristiana che è conciliabile con il dolore e gli affanni della vita.

In questo camminare insieme verso la meta abbiamo bisogno di essere illuminati dalla fede (cf. Francesco, Lumen Fidei 52) e dai testimoni della fede, cioè da coloro che hanno incarnato ed incarnano nelle loro esistenze il dono offerto da Dio. Le famiglie cristiane del mondo sono invitate a questo. Sono invitate a professare la loro fede in maniera gioiosa, festosa e, allo stesso tempo, sono invitate a professare la fede con il Successore di Pietro. Sarà infatti questa la prima occasione ufficiale di incontro tra Papa Francesco e le famiglie del mondo. Con il Papa, con Pietro, tutti i pellegrini rinnoveranno la propria fede in Dio Padre, in Gesù, Figlio di Dio e sposo della Chiesa, nello Spirito Santo, datore della vita che non viene meno. L’AMEN della dossologia finale della Messa di domenica diventerà così la parola riassuntiva di questa intensa due giorni.

Abbiamo desiderato che questo pellegrinaggio si svolgesse proprio alla luce della vita di fede dell’Apostolo Pietro: la sua vocazione, Pietro in famiglia, il suo lavoro di pescatore, Pietro primo pontefice e martire.

Ripercorrere la vita di fede dell’Apostolo Pietro significa avere presente il cammino che conduce a Cristo. Le famiglie vivranno idealmente questo cammino e lo confronteranno con il loro vissuto presentato da diverse storie provenienti da tutto il mondo durante il pomeriggio del sabato. Nella loro esistenza esse sono chiamate a testimoniare la bellezza e la gioia della fede.

Il mistero dell’amore, che è la radice del mistero di Dio, costituisce tutta l’esperienza umana e, in modo particolare, quella familiare che è la possibilità stessa di questo atto di fede e di ogni esistenza credente. Per questo Pietro viene interrogato sull’amore di Gesù Risorto. Qui sta il segreto della gioia.

Cosa significa amare nella famiglia oggi? Può significare unire/riconciliare, educare/trasmettere, scegliere/decidere, fidarsi/sperare, con l’atteggiamento della gioia. Una letizia che sarà amplificata dal radunarsi insieme di migliaia di famiglie e che vogliamo testimoniare a tutti nei racconti dei partecipanti e che saranno raccolti sui social network (abbiamo coniato un hastag apposito #popemeetsfamiles) e sul sito del nostro Dicastero.

Particolarmente rilevante sarà la presenza di bambini e di anziani per significare la successione generazionale che avviene nella famiglia.

Alcune informazioni pratiche

Sabato 26
È previsto l’arrivo delle famiglie (150.000 persone previste) in piazza San Pietro nel primo pomeriggio in un clima di gioia e di festa, che sempre contraddistingue il conseguimento di una meta. Desideriamo sottolineare questa dimensione festosa del nostro pellegrinaggio che andrà crescendo man mano che le famiglie acquisiscono la consapevolezza di stare insieme, fino al momento culminante della presenza del Santo Padre. Costituirà il suo primo incontro con le famiglie provenienti da più di 70 paesi dei cinque continenti. Insieme al Papa si vivranno momenti di preghiera e si ascolteranno testimonianze presentate da diverse famiglie, ciascuna con le proprie particolarità, ma con il desiderio di condividere con tutti la gioia di essere cristiani. Si terminerà con la professione di fede di tutte le famiglie con il Santo Padre.

Domenica 27
Alle ore 10.30 di domenica, è prevista la Celebrazione Eucaristica con il Santo Padre e la benedizione del Papa a tutte le famiglie del mondo. Entrambi i momenti saranno trasmessi dalla RAI in mondovisione e siamo grati per questa collaborazione nella diffusione dell’evento.

L’incontro tra le famiglie e il Papa è stato pubblicizzato e preparato in questi mesi nelle chiese locali dei 5 continenti e con la collaborazioni di moltissime associazioni familiari e movimenti ecclesiali; tanti bambini hanno inviato i loro disegni per presentare al Santo Padre la loro famiglia, i giovani hanno scritto canzoni e fatto fotografie.

Intorno al Papa, il sabato pomeriggio ci saranno centinaia di anziani e bambini, una novità rispetto ad altri incontri di famiglie. Con questa scelta si è voluto dare visibilità all’articolazione generazionale che caratterizza e arricchisce il vissuto di ogni famiglia e insieme dare rilievo a due soggetti particolarmente deboli e meritevoli di maggiore attenzione.

[01450-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DI P. GIANFRANCO GRIECO, O.F.M. CONV.

Numero speciale di Familia et Vita

Testi del cardinale Jorge Mario Bergoglio – Papa Francesco
su famiglia e vita (1999 - 2013)

Dopo aver pubblicato il numero speciale di "Familia et Vita" su La Famiglia e la Vita nel magistero di Benedetto XVI (anno XVIII - n. 1-2/2013, pp. 358), ci è sembrato doveroso raccogliere i testi del cardinale Jorge Mario Bergoglio – Papa Francesco su Famiglia e Vita a partire dal 1999 sino al 2013.

Il volto del nuovo Papa, ben noto nella sua terra argentina e in America Latina, aveva bisogno di essere conosciuto e amato anche per la passione culturale e pastorale spesa negli anni del suo ministero episcopale a Buenos Aires e nell’ambito della Conferenza Episcopale dell’America Latina e dei Caraibi.

Con l’aiuto dell’Instituto de Matrimonio y Familia de la Universidad Católica Argentina, con sede a Buenos Aires, che ringraziamo di cuore per il notevole contributo, ci siamo inoltrati nella conoscenza del pensiero teologico, pastorale e culturale del cardinale Bergoglio ed abbiamo avvertito subito la sua sapientia cordis, sorretta da un conoscenza esistenziale dei problemi che sfidano oggi la Chiesa e il mondo post- moderno.

La prima scoperta che abbiamo fatto è lo stile e la linearità del suo pensiero. Prima e dopo. Oggi, Papa Francesco parla come si esprimeva ieri il cardinale Bergoglio. Concetti chiari, immediati e diretti, che sensibilizzano i cuori, turbano le coscienze assopite e provocano le intelligenze . Questo, ci sembra, il suo itinerario culturale: si parte dal cuore per cambiare la coscienza, provocando l’intelligenza e la ragione.

Quando il cardinale Bergoglio parlava al suo popolo, ascoltarlo era un piacere. Frasi brevi e a volte graffianti; citazioni opportune ed indovinate; linguaggio semplice e convincente. Bergoglio cambiava registro secondo le occasioni e gli ascoltatori.

I testi che abbiamo raccolto in questo numero speciale pubblicato in spagnolo (la lingua originale) e in italiano (da noi tradotto) hanno come tema di fondo la famiglia e la vita. Vi è, però, una luce che illumina tutta la ricerca e l’esposizione del pensiero di Bergoglio: il documento di Aparecida 2007. Più volte il cardinale arcivescovo ritorna su questo documento, come abbiamo avuto modo di toccare con mano anche durante la sua visita mariana ad Aparecida nel corso della Giornate mondiali della gioventù celebratesi a Rio de Janeiro.

Per quanto riguarda il documento di Aparecida vogliamo citare il contributo del cardinale Bergoglio, membro del comitato di presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia, dal titolo: "La famiglia alla luce del Documento di Aparecida" (pp. 19-28) da noi chiesto all’indomani della morte del cardinale amico Alfonso López Trujillo (Familia et Vita, Anno XIII, n. 2-3, 2008, pp. 64-72). Si tratta di un testo che apre il volume e che rivela una problematica che in questi primi mesi di pontificato Papa Francesco ha posto fortemente in luce: il rapporto famiglia - bambini e anziani. Scrive Bergoglio nel 2008: "Dobbiamo prendere coscienza del fatto che ogni bambino emarginato, abbandonato o che vive per la strada, con limitato accesso ai benefici dell’educazione e della salute, è espressione completa non solo di una ingiustizia, ma anche di un fallimento istituzionale che comprende la famiglia, ma anche chi la circonda, le istituzioni del quartiere, la parrocchia e i diversi dipartimenti dello Stato, nelle varie espressioni". All’altra estremità della vita ci sono gli anziani – continua Bergoglio – che sono i "depositari della memoria collettiva di una nazione e di una famiglia … La famiglia è l’ambito in cui gli anziani si trovano accolti e compresi. Anche la Chiesa celebra questo dono che gli anziani fanno a tante comunità parrocchiali" ( …..). Anche nei riguardi di questo tema Bergoglio ama andare al sodo, quando avverte: "La società civile deve favorire politiche solidali e giuste che integrino i nostri anziani, affinché essi non siano solo i destinatari di qualche favore demagogico. Si tratta di edificare uno spazio comune con tutti i membri della società e non solo costruire luoghi sicuri affinché i nostri anziani non ci arrechino disturbo … Gli anziani sono " discepoli" e "missionari" con una vocazione specifica: offrire senso e maturità alle giovani generazioni, essendo maestri di preghiera e, allo stesso tempo, di dedizione generosa".

Basta sfogliare l’indice del volume per comprendere attualità e portata dei contenuti. Sono temi di ieri che ritornano anche oggi nella predicazione quotidiana evangelica e francescana di Papa Francesco: la cultura del dialogo e dell’Incontro; il prendersi cura dell’altro; la scuola come luogo di cordiale accoglienza; l’urgenza di riorientare la politica in una linea di creatività; aprire ed allargare i cuori; farsi carichi della speranza. E poi: famiglia e solidarietà sociale; famiglia e parrocchia; dignità e lavoro. Non mancano le risposte a temi scottanti: Eutanasia e aborto; matrimonio; divorzio e matrimonio tra persone dello stesso sesso. Non manca la nota mariana anche in questi testi che guardano alla Vergine di Lujan – patrona della nazione argentina – alla quale si rivolgono con affetto e con animo grato i figli devoti.

Siamo stati anche fedeli ad una metodologia che aiuta a collocare il testo nel suo momento storico: nome del documento ( per esempio Incontro di politici e di legislatori); tipo di documento: messaggio, omelia, conferenza, ecc..; data del documento- 3-8-1999; Tema; vita; Sottotema: cultura della morte.

Conoscere il pensiero di ieri di Papa Francesco che si lega perfettamente a quello di oggi ci è sembrato fare una cosa utile e degna.

Il bagaglio culturale che ci portiamo dentro non si lascia ai margini della strada, ma lo si comunica e lo si condivide con quanti lavorano per il bene comune della famiglia e della vita.

[01451-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0646-XX.01]