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L’UDIENZA GENERALE, 12.06.2013


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE  

SALUTO IN LINGUA ITALIANA  

APPELLO DEL SANTO PADRE  

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, riprendendo il nuovo ciclo di catechesi sul Mistero della Chiesa, si è soffermato sulla Chiesa come Popolo di Dio.
Dopo la sintesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello alla Comunità Internazionale in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA  

Cari fratelli e sorelle, buon giorno!

Oggi vorrei soffermarmi brevemente su un altro dei termini con cui il Concilio Vaticano II ha definito la Chiesa, quello di "Popolo di Dio" (cfr Cost. dogm. Lumen gentium, 9; Catechismo della Chiesa Cattolica, 782). E lo faccio con alcune domande, sulle quali ognuno potrà riflettere.

1. Che cosa vuol dire essere "Popolo di Dio"? Anzitutto vuol dire che Dio non appartiene in modo proprio ad alcun popolo; perché è Lui che ci chiama, ci convoca, ci invita a fare parte del suo popolo, e questo invito è rivolto a tutti, senza distinzione, perché la misericordia di Dio «vuole la salvezza per tutti» (1Tm 2,4). Gesù non dice agli Apostoli e a noi di formare un gruppo esclusivo, un gruppo di elite. Gesù dice: andate e fate discepoli tutti i popoli (cfr Mt 28,19). San Paolo afferma che nel popolo di Dio, nella Chiesa, «non c’è più giudeo né greco… poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Gal 3,28). Vorrei dire anche a chi si sente lontano da Dio e dalla Chiesa, a chi è timoroso o indifferente, a chi pensa di non poter più cambiare: il Signore chiama anche te a far parte del suo popolo e lo fa con grande rispetto e amore! Lui ci invita a far parte di questo popolo, popolo di Dio.

2. Come si diventa membri di questo popolo? Non è attraverso la nascita fisica, ma attraverso una nuova nascita. Nel Vangelo, Gesù dice a Nicodemo che bisogna nascere dall’alto, dall’acqua e dallo Spirito per entrare nel Regno di Dio (cfr Gv 3,3-5). E’ attraverso il Battesimo che noi siamo introdotti in questo popolo, attraverso la fede in Cristo, dono di Dio che deve essere alimentato e fatto crescere in tutta la nostra vita. Chiediamoci: come faccio crescere la fede che ho ricevuto nel mio Battesimo? Come faccio crescere questa fede che io ho ricevuto e che il popolo di Dio possiede?

3. L’altra domanda. Qual è la legge del Popolo di Dio? E’ la legge dell’amore, amore a Dio e amore al prossimo secondo il comandamento nuovo che ci ha lasciato il Signore (cfr Gv 13,34). Un amore, però, che non è sterile sentimentalismo o qualcosa di vago, ma che è il riconoscere Dio come unico Signore della vita e, allo stesso tempo, l’accogliere l’altro come vero fratello, superando divisioni, rivalità, incomprensioni, egoismi; le due cose vanno insieme. Quanto cammino dobbiamo ancora fare per vivere in concreto questa nuova legge, quella dello Spirito Santo che agisce in noi, quella della carità, dell’amore! Quando noi guardiamo sui giornali o alla televisione tante guerre fra cristiani, ma come può capitare questo? Dentro il popolo di Dio, quante guerre! Nei quartieri, nei posti di lavoro, quante guerre per invidia, gelosie! Anche nella stessa famiglia, quante guerre interne! Noi dobbiamo chiedere al Signore che ci faccia capire bene questa legge dell'amore. Quanto è bello amarci gli uni con gli altri come fratelli veri. Quanto è bello! Facciamo una cosa oggi. Forse tutti abbiamo simpatie e non simpatie; forse tanti di noi sono un po' arrabbiati con qualcuno; allora diciamo al Signore: Signore io sono arrabbiato con questo o con questa; io ti prego per lui e per lei. Pregare per coloro con i quali siamo arrabbiati è un bel passo in questa legge dell'amore. Lo facciamo? Facciamolo oggi!

4. Che missione ha questo popolo? Quella di portare nel mondo la speranza e la salvezza di Dio: essere segno dell’amore di Dio che chiama tutti all’amicizia con Lui; essere lievito che fa fermentare tutta la pasta, sale che dà il sapore e che preserva dalla corruzione, essere una luce che illumina. Attorno a noi, basta aprire un giornale, - l'ho detto - vediamo che la presenza del male c’è, il Diavolo agisce. Ma vorrei dire a voce alta: Dio è più forte! Voi credete questo: che Dio è più forte? Ma lo diciamo insieme, lo diciamo insieme tutti: Dio è più forte! E sapete perché è più forte? Perché Lui è il Signore, l'unico Signore. E vorrei aggiungere che la realtà a volte buia, segnata dal male, può cambiare, se noi per primi vi portiamo la luce del Vangelo soprattutto con la nostra vita. Se in uno stadio, pensiamo qui a Roma all’Olimpico, o a quello di San Lorenzo a Buenos Aires, in una notte buia, una persona accende una luce, si intravvede appena, ma se gli oltre settantamila spettatori accendono ciascuno la propria luce, lo stadio si illumina. Facciamo che la nostra vita sia una luce di Cristo; insieme porteremo la luce del Vangelo all’intera realtà.

5 Qual è il fine di questo popolo? Il fine è il Regno di Dio, iniziato sulla terra da Dio stesso e che deve essere ampliato fino al compimento, quando comparirà Cristo, vita nostra (cfr Lumen gentium, 9). Il fine allora è la comunione piena con il Signore, la familiarità con il Signore, entrare nella sua stessa vita divina, dove vivremo la gioia del suo amore senza misura, una gioia piena.

Cari fratelli e sorelle, essere Chiesa, essere Popolo di Dio, secondo il grande disegno di amore del Padre, vuol dire essere il fermento di Dio in questa nostra umanità, vuol dire annunciare e portare la salvezza di Dio in questo nostro mondo, che spesso è smarrito, bisognoso di avere risposte che incoraggino, che diano speranza, che diano nuovo vigore nel cammino. La Chiesa sia luogo della misericordia e della speranza di Dio, dove ognuno possa sentirsi accolto, amato, perdonato, incoraggiato a vivere secondo la vita buona del Vangelo. E per far sentire l’altro accolto, amato, perdonato, incoraggiato la Chiesa deve essere con le porte aperte, perché tutti possano entrare. E noi dobbiamo uscire da quelle porte e annunciare il Vangelo.

[00851-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba  

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Speaker :

Chers frères et sœurs, Dieu n’appartient à aucun peuple mais c’est lui qui appelle tous les hommes sans distinction à faire partie de son peuple ; même celui qui se sent loin, craintif ou indifférent. Mais que peut on dire de ce peuple de Dieu ? On en devient membre, non par la naissance charnelle, mais par une naissance nouvelle, spirituelle, qui est un don très précieux de Dieu et que procure la foi et le Baptême. Ce peuple est régi par la loi de l’amour : amour de Dieu reconnu comme unique Seigneur de la Vie, et amour du prochain qui accueille l’autre comme un frère et dépasse les divisions. Ce peuple à reçu pour mission de porter, telle une lumière, l’espérance et le salut de Dieu au monde entier ; la vie des chrétiens doit être vraiment le signe de l’amour de Dieu qui appelle chacun à l’amitié avec lui. Car, si nous annonçons l’Evangile, surtout par le témoignage de notre vie, Dieu peut changer la réalité du monde, souvent marquée par le mal. Ce peuple, enfin, a pour but le Royaume, commencé par Dieu sur la terre, la communion avec le Seigneur pour vivre la joie d’un amour sans mesure.

Santo Padre :

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare il Comitato Internazionale della Società di San Vincenzo de’ Paoli, che ricorda il secondo centenario della nascita di Federico Ozanam. Cari fratelli e sorelle, Dio è più forte del male. In un mondo talvolta difficile, siate portatori della speranza e dell’amore di Dio. Nella Chiesa, ciascuno si possa sentire accolto, amato e incoraggiato a vivere secondo la buona novella del Vangelo.

Speaker:

Je salue cordialement les pèlerins francophones, particulièrement le Comité International de la Société de Saint Vincent de Paul qui fête le 200ème anniversaire de la naissance de Frédéric Ozanam. Chers frères et sœurs, Dieu est plus fort que le mal ! Dans un monde parfois difficile, soyez porteurs de l’espérance et de l’amour de Dieu. Que, dans l’Eglise, chacun se sente accueilli, aimé et encouragé à vivre selon la bonne nouvelle de l’Evangile.

[00852-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the Creed, today we consider the Church as the People of God, called to new life in Christ. We become part of this people through God’s gift of faith and spiritual rebirth in the waters of Baptism. Our law is the twin commandment of love for God and neighbour. Our mission is to be a leaven of the hope born of God’s love in our world wounded by sin and evil. Amid the darkness that so frequently surrounds us, we are called to be so many points of light, illumining all reality and showing the way to a better future. God’s goodness is stronger than any evil! Our destination is the Kingdom of God which Christ inaugurated on earth and which will attain its fullness in the joy of heaven. This is what it means for the Church to be God’s People, an essential part of his loving plan for our human family. May the Church always be a place where everyone can encounter God’s mercy and feel welcomed, loved, forgiven and encouraged to live the good life of the Gospel.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Irlanda, Malta, Australia, Giappone, Sud Corea, Vietnam e Stati Uniti. Il vostro soggiorno nella Città eterna vi confermi nell’amore di Cristo e della sua Chiesa. Dio vi benedica tutti!

Speaker:

I offer an affectionate greeting to all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, including those from England, Scotland, Ireland, Malta, Australia, Japan, South Korea, Vietnam and the United States. May your stay in the Eternal City confirm you in love for our Lord and his Church. God bless you all!

[00853-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

Liebe Brüder und Schwestern, „Volk Gottes" lautet eine der Bezeichnungen, mit denen das Zweite Vatikanische Konzil die Kirche beschreibt. Gott gehört keinem Volk in eigener Weise, sondern er selbst ist es, der uns ruft und beruft, zu seinem Volk zu gehören. Diese Einladung richtet er an alle Menschen ohne Unterschied. Durch die Taufe und den Glauben sind wir diesem Volk eingegliedert worden. Wir müssen dieses Geschenk Gottes in uns weiter wachsen lassen. Das Gesetz dieses Volkes ist das Doppelgebot der Liebe: Gott lieben und den Nächsten lieben wie sich selbst. Es ist dabei der Heilige Geist, der in uns wirkt. Die Sendung des Volkes Gottes liegt darin, der Welt die Hoffnung und das Heil Gottes zu bringen, Zeichen seiner Liebe und Sauerteig des Guten zu sein. So verbreiten wir mit unserem Leben das Licht Christi. Die Bestimmung der Kirche ist das Reich Gottes, das der Herr auf Erden begonnen hat und seine Erfüllung findet in der vollen Gemeinschaft mit ihm, wenn er wiederkommt und wir alle an seinem göttlichen Leben, an seiner Freude und Liebe ohne Ende teilhaben.

Santo Padre:

Con gioia saluto tutti i pellegrini di lingua tedesca. È bello far parte della Chiesa, del Popolo di Dio. Essere Chiesa vuol dire partecipare al piano dell’amore di Dio, cioè essere fermento del Signore tra gli uomini e portare la Sua salvezza al mondo. Nella Chiesa sperimentiamo la misericordia Dio; in essa sentiamo di essere accolti e amati, di essere perdonati e di ricevere la forza per una vita buona secondo il Vangelo. Il Signore vi benedica tutti.

Speaker:

Mit Freude grüße ich alle deutschsprachigen Pilger. Es ist schön, zur Kirche zu gehören, zum Volk Gottes. Kirche sein heißt teilnehmen am Plan der Liebe Gottes, nämlich Sauerteig des Herrn zu sein unter den Menschen und der Welt sein Heil zu bringen. In der Kirche erfahren wir Gottes Erbarmen; in ihr spüren wir, dass wir angenommen und geliebt sind, dass wir Vergebung erlangen sowie die Kraft zu einem guten Leben nach dem Evangelium. Der Herr segne euch alle.

[00854-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy quiero reflexionar sobre otro término del Concilio Vaticano II referido a la Iglesia: "Pueblo de Dios". Lo haré en base a unas sencillas preguntas: ¿Qué quiere decir ser Pueblo de Dios? ¿cómo se forma parte de él? ¿Cuál es su ley, su misión, su fin? Dios no es propiedad de ningún pueblo. Más bien es Él quién llama a todos, sin distinción, y en Él todos somos uno. Entramos a formar parte de este pueblo por un nuevo nacimiento, el bautismo, y a través de la fe, que es don de Dios que siempre debemos cultivar. Su ley es ciertamente el amor, que significa reconocer a Dios como nuestro único Señor y al prójimo como un verdadero hermano. La misión de este pueblo es llevar al mundo la esperanza y la salvación de Dios y ser signo de su amor por todos. Su fin es el Reino de Dios, que Él ya ha comenzado en la tierra, pero que debe dilatarse hasta su consumación, cuando se manifieste Cristo, vida nuestra.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, Argentina, México, Puerto Rico, Costa Rica, Colombia y los demás países latinoamericanos. Invito a todos a acoger la llamada de Dios a pertenecer a su pueblo; a hacer crecer la fe que recibimos en el bautismo; a vivir la ley de la caridad; a proclamar con convicción que Dios es más fuerte que el mal y que juntos podemos iluminar el mundo, si nuestra vida refleja a Cristo y vivimos en comunión con Él. Muchas gracias.

[00855-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:

Queridos irmãos e irmãs,

A Igreja é o "Povo de Deus". Isso significa afirmar que Deus não é posse exclusiva de nenhum povo, mas é Ele que nos convida a pertencer ao seu povo, e esse convite é dirigido a todos sem distinção. A quem se sente longe de Deus e da Igreja, a quem está hesitante ou indiferente, a quem pensa que não pode mudar, é preciso dizer: o Senhor também lhe chama para ser do seu povo e o faz com grande respeito e amor. A pertença a este povo, cuja lei é o amor a Deus e ao próximo, se dá por meio do Batismo e da fé em Cristo, dom de Deus que deve ser alimentado e crescer ao longo da nossa vida. A missão do Povo de Deus é levar ao mundo a esperança e a salvação de Deus, fazendo que o Seu Reino se desenvolva até a sua perfeição, com o retorno glorioso de Cristo. Lembrem-se, a realidade, que às vezes parece sombria e dominada pelo mal, pode mudar, porque Deus é o mais forte!

Santo Padre:

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini venuti dal Brasile e da altri Paesi di lingua portoghese. Il Signore vi chiama ad essere lievito nel mondo, trasmettendo la sua misericordia e la sua salvezza, con la testimonianza di una vita evangelica. Il Signore vi benedica tutti!

Speaker:

Dirijo uma cordial saudação aos peregrinos vindos do Brasil e demais países de língua portuguesa. O Senhor vos chama a ser fermento no mundo, irradiando sua a misericórdia e a sua salvação, com o testemunho de uma vida evangélica. Que o Senhor vos abençoe a todos!

[00856-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

Bracia i Siostry, w dzisiejszej katechezie Ojciec Święty przypomniał nam definicję Kościoła jako Ludu Bożego, wypracowaną przez Sobór Watykański II. Podkreśla ona, że Lud ten jest wspólnotą różną od ugrupowań religijnych, etnicznych, czy kulturowych. Bóg sam, który nie jest własnością żadnego narodu, pragnąc zbawienia ludzi, nabywa dla siebie Lud, kształtuje go i prowadzi. Jego członkiem zostaje się przez Chrzest św. i wiarę w Chrystusa. W świecie napiętnowanym przez szatana i zło, misją Ludu Bożego staje się głoszenie Dobrej nowiny, budzenie nadziei, ukazywanie, że Bóg jest Wszechmocny! Prawem tego Ludu jest nowe przykazanie miłości, na wzór Chrystusa, który umiłował nas do końca. Celem dążeń Ludu jest Królestwo Boże, zapoczątkowane na ziemi przez Chrystusa, które ma się rozszerzać aż po krańce świata, by na końcu czasów zostało dopełnione pełnią komunii z Bogiem.

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. L’appartenenza al Popolo di Dio richiede di essere fermento nel mondo. Portiamo pertanto ai fratelli il messaggio del Vangelo, ricordando la vicinanza di Dio, che oggi molti dimenticano. La testimonianza della vostra vita faccia nascere nei cuori degli uomini la speranza, rafforzi in essi il coraggio, risvegli lo spirito di fede. Di cuore benedico voi qui presenti e i vostri cari.

Speaker:

Pozdrawiam pielgrzymów polskich. Przynależność do Ludu Bożego wymaga od nas, byśmy byli Bożym zaczynem dla świata. Nieśmy braciom orędzie Ewangelii, przypominając o bliskości Boga, o którym wielu dzisiaj zapomina. Niech świadectwo waszego życia rodzi w sercach ludzi nadzieję, dodaje im odwagi, budzi ducha wiary. Wam tu obecnym i waszym bliskim z sera błogosławię.

[00857-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker:

[الكنيسة هي "شعب الله" لأنها ليست شعبا محددا أو فئة معينة من المختارين، بل هي دعوة ومكان التقاء ولقاء لجميع الأمم. شعب ننتمي إليه عبر سر المعمودية، والإيمان بالمسيح. شعب شريعته هي محبة الله ومحبة القريب: أي الاعتراف بالله كالرب الوحيد لحياتنا، وقبول الأخر كأخ حقيقي. شعب مهمته هي إعلان رجاء وخلاص الله إلى العالم: أي أن يكون في العالم علامة لمحبة الله الذي يدعوا الجميع لصدقته؛ أن يكون خميرة، وملحا، ونورا. شعب غايته هي ملكوت الله، أي الشركة الكاملة مع الرب، والتي بدأت في الأرض وستكتمل في السماء. ثم أكد قداسة البابا أن الله أقوى من أي شر، لأنه الخالق والسيد والرب].

 

Santo Padre:

Cari fratelli e sorelle di lingua araba, essere Chiesa vuol dire essere Popolo di Dio per annunciare e portare la salvezza di Dio in questo mondo, bisognoso di speranza. La Chiesa sia luogo della misericordia e della speranza di Dio, dove ognuno possa sentirsi accolto, amato, perdonato e incoraggiato a testimoniare il Vangelo. A tutti voi imparto la Benedizione Apostolica!

Speaker:

كلمات الأب الأقدس للأشخاص الناطقين باللغة العربية:

الأخوات والإخوة الأحباء الناطقون باللغة العربية، أن نكون كنيسة، أن نكون شعب الله يعني إعلان وإحضار خلاص الله في هذا العالم، المحتاج للرجاء. لتكن الكنيسة مكانا لرحمة الله، حيث يشعر كل شخص بأنه مقبول، ومحبوب، ومغفور له، ومشجع في الشهادة للإنجيل. وأمنح لكم جميعا البركة الرسولية!

[00858-08.01] [Testo originale: Arabo]

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i sacerdoti novelli della Diocesi di Brescia, accompagnati dai loro familiari, come pure la Comunità del Seminario di Napoli, invocando la continua assistenza del Signore, perché ciascuno possa corrispondere con fedeltà alla sua chiamata. Saluto il pellegrinaggio della Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino, guidato dall’Arcivescovo Mons. Domenico Sorrentino. Un affettuoso pensiero rivolgo ai rappresentanti della Confagricoltura di Bisceglie, ringraziandoli per il gradito dono destinato alle opere di carità del Papa. Saluto, poi, i fedeli delle Parrocchie, delle Associazioni e dei vari gruppi presenti così numerosi a questo incontro. Saluto, infine, i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli.
A tutti auguro di sperimentare la consolante presenza del Signore e di essere, nella vita di ogni giorno, strumenti del suo amore misericordioso.

[00859-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE

Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, con un riferimento particolare allo sfruttamento dei bambini nel lavoro domestico: un deprecabile fenomeno in costante aumento, specialmente nei Paesi poveri. Sono milioni i minori, per lo più bambine, vittime di questa forma nascosta di sfruttamento che comporta spesso anche abusi, maltrattamenti e discriminazioni. È una vera schiavitù questa!

Auspico vivamente che la Comunità internazionale possa avviare provvedimenti ancora più efficaci per affrontare questa autentica piaga. Tutti i bambini devono poter giocare, studiare, pregare e crescere, nelle proprie famiglie, e questo in un contesto armonico, di amore e di serenità. È un loro diritto e un nostro dovere. Tanta gente invece di farli giocare li fa schiavi: è una piaga questa. Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia verso la vita e il domani. Guai a chi soffoca in loro lo slancio gioioso della speranza!

[00860-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0376-XX.01]