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L’UDIENZA GENERALE, 24.04.2013


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

APPELLO DEL SANTO PADRE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi dedicato all’Anno della fede, ha incentrato la sua meditazione sulla frase del Credo: "Di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti".
Dopo la sintesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello per la pace in Siria, anche riguardo al rapimento dei Metropoliti greco-ortodosso e siro-ortodosso di Aleppo.
L’Udienza Generale si è conclusa con il Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

nel Credo noi professiamo che Gesù «di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti». La storia umana ha inizio con la creazione dell’uomo e della donna a immagine e somiglianza di Dio e si chiude con il giudizio finale di Cristo. Spesso si dimenticano questi due poli della storia, e soprattutto la fede nel ritorno di Cristo e nel giudizio finale a volte non è così chiara e salda nel cuore dei cristiani. Gesù, durante la vita pubblica, si è soffermato spesso sulla realtà della sua ultima venuta. Oggi vorrei riflettere su tre testi evangelici che ci aiutano ad entrare in questo mistero: quello delle dieci vergini, quello dei talenti e quello del giudizio finale. Tutti e tre fanno parte del discorso di Gesù sulla fine dei tempi, nel Vangelo di san Matteo.

Anzitutto ricordiamo che, con l’Ascensione, il Figlio di Dio ha portato presso il Padre la nostra umanità da Lui assunta e vuole attirare tutti a sé, chiamare tutto il mondo ad essere accolto tra le braccia aperte di Dio, affinché, alla fine della storia, l’intera realtà sia consegnata al Padre. C’è, però, questo "tempo immediato" tra la prima venuta di Cristo e l’ultima, che è proprio il tempo che stiamo vivendo. In questo contesto del "tempo immediato" si colloca la parabola delle dieci vergini (cfr Mt 25,1-13). Si tratta di dieci ragazze che aspettano l’arrivo dello Sposo, ma questi tarda ed esse si addormentano. All’annuncio improvviso che lo Sposo sta arrivando, tutte si preparano ad accoglierlo, ma mentre cinque di esse, sagge, hanno olio per alimentare le proprie lampade, le altre, stolte, restano con le lampade spente perché non ne hanno; e mentre lo cercano giunge lo Sposo e le vergini stolte trovano chiusa la porta che introduce alla festa nuziale. Bussano con insistenza, ma ormai è troppo tardi, lo Sposo risponde: non vi conosco. Lo Sposo è il Signore, e il tempo di attesa del suo arrivo è il tempo che Egli ci dona, a tutti noi, con misericordia e pazienza, prima della sua venuta finale; è un tempo di vigilanza; tempo in cui dobbiamo tenere accese le lampade della fede, della speranza e della carità, in cui tenere aperto il cuore al bene, alla bellezza e alla verità; tempo da vivere secondo Dio, poiché non conosciamo né il giorno, né l’ora del ritorno di Cristo. Quello che ci è chiesto è di essere preparati all’incontro - preparati ad un incontro, ad un bell’incontro, l’incontro con Gesù -, che significa saper vedere i segni della sua presenza, tenere viva la nostra fede, con la preghiera, con i Sacramenti, essere vigilanti per non addormentarci, per non dimenticarci di Dio. La vita dei cristiani addormentati è una vita triste, non è una vita felice. Il cristiano dev’essere felice, la gioia di Gesù. Non addormentarci!

La seconda parabola, quella dei talenti, ci fa riflettere sul rapporto tra come impieghiamo i doni ricevuti da Dio e il suo ritorno, in cui ci chiederà come li abbiamo utilizzati (cfr Mt 25,14-30). Conosciamo bene la parabola: prima della partenza, il padrone consegna ad ogni servo alcuni talenti, affinché siano utilizzati bene durante la sua assenza. Al primo ne consegna cinque, al secondo due e al terzo uno. Nel periodo di assenza, i primi due servi moltiplicano i loro talenti – queste sono antiche monete -, mentre il terzo preferisce sotterrare il proprio e consegnarlo intatto al padrone. Al suo ritorno, il padrone giudica il loro operato: loda i primi due, mentre il terzo viene cacciato fuori nelle tenebre, perché ha tenuto nascosto per paura il talento, chiudendosi in se stesso. Un cristiano che si chiude in se stesso, che nasconde tutto quello che il Signore gli ha dato è un cristiano… non è cristiano! E’ un cristiano che non ringrazia Dio per tutto quello che gli ha donato! Questo ci dice che l’attesa del ritorno del Signore è il tempo dell’azione - noi siamo nel tempo dell’azione -, il tempo in cui mettere a frutto i doni di Dio non per noi stessi, ma per Lui, per la Chiesa, per gli altri, il tempo in cui cercare sempre di far crescere il bene nel mondo. E in particolare in questo tempo di crisi, oggi, è importante non chiudersi in se stessi, sotterrando il proprio talento, le proprie ricchezze spirituali, intellettuali, materiali, tutto quello che il Signore ci ha dato, ma aprirsi, essere solidali, essere attenti all’altro. Nella piazza, ho visto che oggi ci sono molti giovani: è vero, questo? Ci sono molti giovani? Dove sono? A voi, che siete all’inizio del cammino della vita, chiedo: Avete pensato ai talenti che Dio vi ha dato? Avete pensato a come potete metterli a servizio degli altri? Non sotterrate i talenti! Scommettete su ideali grandi, quegli ideali che allargano il cuore, quegli ideali di servizio che renderanno fecondi i vostri talenti. La vita non ci è data perché la conserviamo gelosamente per noi stessi, ma ci è data perché la doniamo. Cari giovani, abbiate un animo grande! Non abbiate paura di sognare cose grandi!

Infine, una parola sul brano del giudizio finale, in cui viene descritta la seconda venuta del Signore, quando Egli giudicherà tutti gli esseri umani, vivi e morti (cfr Mt 25,31-46). L’immagine utilizzata dall’evangelista è quella del pastore che separa le pecore dalle capre. Alla destra sono posti coloro che hanno agito secondo la volontà di Dio, soccorrendo il prossimo affamato, assetato, straniero, nudo, malato, carcerato - ho detto "straniero": penso a tanti stranieri che sono qui nella diocesi di Roma: cosa facciamo per loro? - mentre alla sinistra vanno coloro che non hanno soccorso il prossimo. Questo ci dice che noi saremo giudicati da Dio sulla carità, su come lo avremo amato nei nostri fratelli, specialmente i più deboli e bisognosi. Certo, dobbiamo sempre tenere ben presente che noi siamo giustificati, siamo salvati per grazia, per un atto di amore gratuito di Dio che sempre ci precede; da soli non possiamo fare nulla. La fede è anzitutto un dono che noi abbiamo ricevuto. Ma per portare frutti, la grazia di Dio richiede sempre la nostra apertura a Lui, la nostra risposta libera e concreta. Cristo viene a portarci la misericordia di Dio che salva. A noi è chiesto di affidarci a Lui, di corrispondere al dono del suo amore con una vita buona, fatta di azioni animate dalla fede e dall’amore.

Cari fratelli e sorelle, guardare al giudizio finale non ci faccia mai paura; ci spinga piuttosto a vivere meglio il presente. Dio ci offre con misericordia e pazienza questo tempo affinché impariamo ogni giorno a riconoscerlo nei poveri e nei piccoli, ci adoperiamo per il bene e siamo vigilanti nella preghiera e nell’amore. Il Signore, al termine della nostra esistenza e della storia, possa riconoscerci come servi buoni e fedeli. Grazie.

[0556-01.001 [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Speaker :
[Chers frères et sœurs, nous confessons dans le Credo que Jésus « reviendra dans la gloire pour juger les vivants et les morts ». Aujourd’hui, je voudrais réfléchir sur trois passages de l’Évangile de Matthieu pour nous aider à entrer dans ce mystère : la parabole des dix vierges, celle des talents et celle du Jugement dernier. La parabole des vierges qui attendent l’époux, nous renvoie au temps situé entre la première et la dernière venue de Jésus. Avec miséricorde et patience, le Seigneur nous donne ce temps pour que nous tenions allumées les lampes de la foi, de l’espérance et de la charité, et ayons le cœur ouvert au bien, à la beauté et à la vérité. La parabole des talents nous fait réfléchir sur l’usage des dons que nous recevons de Dieu. L’attente du retour du Seigneur est le temps de la mise en valeur de ces dons pour Dieu, pour l’Église et pour les autres. La parabole sur le Jugement dernier décrit la seconde venue du Seigneur, en utilisant l’image du berger qui sépare les brebis des chèvres, les personnes qui ont aidé leur prochain de celles qui ne l’ont pas fait. Nous serons donc jugés sur notre amour pour Dieu présent dans le prochain. Chers frères et sœurs, le fait de penser au Jugement dernier devrait nous stimuler à mieux vivre notre quotidien, en apprenant chaque jour à reconnaître Dieu présent dans les pauvres et les petits, en travaillant pour le bien et en étant vigilants dans la prière et dans l’amour.]

Santo Padre :
Un cordiale saluto ai pellegrini di lingua francese venuti da Belgio, Francia e Repubblica Democratica del Congo! In particolare saluto i pellegrinaggi parrocchiali e diocesani, le Figlie della Carità, i seminaristi e i numerosi studenti venuti ad ascoltarmi e salutarmi. Vi incoraggio tutti a mantenere viva la vostra fede attraverso la fervida preghiera, la partecipazione ai sacramenti e la carità. In questo periodo di crisi, non dimenticate coloro che sono nel bisogno materiale e spirituale! E voi, cari giovani, pensate ai talenti che Dio vi ha dato e abbiate sempre un animo generoso! Buon pellegrinaggio!

Speaker :
[Bienvenus chers pèlerins francophones venant de Belgique, de France et de la République démocratique du Congo ! J’adresse un salut particulier aux pèlerinages paroissiaux et diocésains, aux Filles de la Charité, aux séminaristes et aux nombreux élèves venus m’écouter et me saluer. Je vous encourage tous à tenir vive votre foi par la prière fervente, par la participation aux sacrements et par la charité. En cette période de crise, n’oubliez pas ceux qui sont dans le besoin, besoin matériel et besoin spirituel ! Quant à vous chers jeunes, pensez aux talents que Dieu vous a donnés et ayez toujours une âme généreuse ! Bon pèlerinage !]

[00557-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:
[Dear Brothers and Sisters: In our continuing catechesis on the Creed, we now consider the article which deals with Christ’s second coming: "He will come again in glory, to judge the living and the dead". Just as human history began with the creation of man and woman in the image of God, so it will end with Christ’s return and the final judgment. The parables of Jesus help us to understand our responsibility before God and one another in this present age. The parable of the wise and foolish virgins reminds us that we must be spiritually prepared to meet the Lord when he comes. The parable of the talents emphasizes our responsibility to use wisely God’s gifts, making them bear abundant fruit. Here I would ask the many young people present to be generous with their God-given talents for the good of others, the Church and our world. Finally, the parable of the final judgement reminds us that, in the end, we will be judged on our love for others and especially for those in need. Through these parables, our Lord teaches us to await his coming with fear but confident trust, ever watchful for the signs of his presence and faithful in prayer and works of charity, so that when he comes he will find us his good and faithful servants.]

Santo Padre:
Saluto cordialmente i pellegrini vietnamiti dell’Arcidiocesi di Ho Chi Minh Ville, sotto la guida del Cardinale Jean-Baptiste Pham Minh Man. Saluto inoltre i Fratelli Maristi che seguono un corso di rinnovamento spirituale. Porgo anche un cordiale benvenuto al gruppo del Cambridge Muslim College in Inghilterra. Su tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Irlanda, Norvegia, Australia, Sud Corea e Stati Uniti, invoco la gioia e la pace del Signore Risorto.

Speaker:
[I am pleased to greet the Vietnamese pilgrims from the Archdiocese of Hochiminh City, led by Cardinal Jean-Baptiste Pham Minh Man. I also greet the group of Marist Brothers taking part in a programe of spiritual reunion. My cordial welcome also goes to the visitors from Cambridge Muslim College in England. Upon all the English-speaking visitors present at today’s Audience, including those from England, Ireland, Norway, Australia, South Korea and the United States, I invoke the joy and peace of the Risen Lord.]

[00558-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:
[Liebe Brüder und Schwestern, in der heutigen Katechese möchte ich mit euch einen weiteren Artikel des Glaubensbekenntnisses besprechen: Jesus Christus „wird wiederkommen in Herrlichkeit, zu richten die Lebenden und die Toten." Es gibt eine gewisse Gefahr, besonders das Jüngste Gericht in unserem Glaubensleben außer Acht zu lassen. Und doch hat Jesus mehrfach in seinen Gleichnissen über diese Wirklichkeit gesprochen. Wir leben in einer Zeit des Wartens auf den wiederkommenden Herrn mit der Verpflichtung, mit brennenden Lampen, d.h. mit dem Feuer der Liebe für ihn bereit zu sein. Am Ende der Zeiten wird er von uns Rechenschaft verlangen, ob wir versucht haben, die Gaben Gottes fruchtbar werden zu lassen für uns, für ihn, für die Kirche, für die Mitmenschen. Im Gleichnis vom Weltgericht, das wir eben gehört haben, wird uns vor Augen geführt, wie Christus als Hirte am Ende der Zeiten die Guten von den Bösen trennt. Das ewige Leben erhalten jene, die den Mitmenschen – und in ihnen geheimnisvoll Christus – Liebe erwiesen haben, indem sie Gottes Liebe in sich Raum gaben. Aus uns selbst können wir nichts tun. Gott kommt uns mit seiner Gnade und Liebe immer zuvor. Öffnen wir uns dieser Liebe. Die Wirklichkeit des Jüngsten Gerichts soll uns nie verzagt oder ängstlich machen, sondern vielmehr anspornen, besser zu leben und zu Zeugen der Liebe Gottes zu werden, besonders für die Armen und Schwachen.]

Santo Padre:
Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua tedesca, in particolare alla Knabenkantorei di Basel. Cristo ha dato a tutti noi – proprio ad ognuno – talenti di grande valore. Egli conta che noi li facciamo fruttificare. Soprattutto voi, cari giovani, che siete presenti così numerosi: vorrei incoraggiarvi a non sotterrare i vostri talenti, ma a pensare come potete cooperare alla costruzione del Regno di Dio. La Chiesa ha bisogno di voi. Dio vi benedica tutti.

Speaker:
[Einen herzlichen Gruß richte ich an alle Pilger deutscher Sprache, insbesondere an die Knabenkantorei Basel. Christus hat uns allen, ja wirklich jedem einzelnen, wertvolle Talente geschenkt und zählt darauf, dass wir mit ihnen arbeiten. Vor allem euch Jugendliche, die ihr so zahlreich anwesend seid, möchte ich ermutigen, eure Talente nicht zu vergraben, sondern zu überlegen, wie ihr am Aufbau des Reiches Christi mitwirken könnt. Die Kirche braucht euch. Gott segne euch alle.]

[00559-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Deseo reflexionar sobre tres textos del Evangelio que ayudan a entrar en el misterio de una de las verdades que se profesan en el Credo: que Jesús «de nuevo vendrá con gloria para juzgar a vivos y muertos». En la parábola de las diez vírgenes, el Esposo que las jóvenes esperan con las lámparas de aceite es el Señor. El tiempo de la espera, es el tiempo que otorga Él antes de su venida final. En la parábola de los talentos, se recuerda que Dios ha concedido unos dones, que se han de emplear y multiplicar, pues a su regreso preguntará cómo se han utilizado. Queridos jóvenes, ¿han pensado en los talentos que Dios les ha dado? ¿Han pensado cómo ponerlos al servicio de los demás? ¡No entierren estos talentos! La vida no se tiene para guardarla para uno mismo, se tiene para entregarla. En la parábola del juicio final, se describe la segunda venida del Señor y se advierte que seremos juzgados en la caridad, según lo que hemos amado a los demás, especialmente a los más necesitados. No se conoce ni el día ni la hora del regreso de Cristo; lo que se pide es estar preparados para el encuentro, que significa saber ver los signos de su presencia, tener viva la fe con la oración y con los sacramentos; se trata de ser vigilantes para no dormirnos: no queremos cristianos dormidos; ser vigilantes, para no olvidarnos de Dios.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular al grupo de la Arquidiócesis de Córdoba, Argentina, así como a los provenientes de España, Colombia, México y los demás países latinoamericanos. Invito a todos a vivir este tiempo presente que Dios nos ofrece con misericordia y paciencia, para que aprendamos cada día a reconocerlo en los pobres. Muchas gracias.

[00560-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Speaker:
[No Credo, confessamos que Jesus «de novo há-de vir em sua glória para julgar os vivos e os mortos». O pensamento do Juízo final não nos deve assustar, mas impelir-nos a viver melhor o presente. Com efeito, a história humana começa com a criação do homem e da mulher à imagem e semelhança de Deus e termina com o Juízo final realizado por Cristo. Agora encontramo-nos no tempo intermédio, à espera da sua segunda Vinda: um tempo em que devemos manter acesas as nossas lâmpadas da fé, da esperança e da caridade. Neste tempo de espera, temos de pôr a render os talentos que Deus nos deu; sobretudo nestes dias de crise, é importante que cada um não enterre os seus talentos, mas se abra e seja solidário com o outro. Deus oferece-nos, com misericórdia e paciência, este tempo para aprendermos a reconhecê-Lo nos pobres e nos humildes e perseverarmos vigilantes no amor. Possa o Senhor, no fim da nossa vida e da nossa história, reconhecer-nos como servos bons e fiéis! ]

Santo Padre:
Carissimi pellegrini di lingua portoghese, benvenuti! Saluto con affetto i gruppi del Portogallo e del Brasile, in particolare i fedeli delle parrocchie «Divino Pai Eterno» in Goiânia e «São Pedro de Vila Rica», incoraggiandovi tutti a scommettere su ideali grandi, ideali di servizio che allargano il cuore e rendono fecondi i vostri talenti. Fidatevi di Dio, come la Vergine Maria!

Speaker:
[Queridos peregrinos de língua portuguesa, sede bem-vindos! Saúdo com afecto os grupos de Portugal e do Brasil, em particular os fiéis das paróquias Divino Pai Eterno de Goiânia e São Pedro de Vila Rica, encorajando-vos a todos a apostar em ideais grandes, ideais de serviço que engrandecem o coração e tornam fecundos os vossos talentos. Confiai em Deus, como a Virgem Maria!]

[00561-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:
[Drodzy bracia i siostry,
W Credo wyznajemy, że Jezus "powtórnie przyjdzie w chwale sądzić żywych i umarłych". Wraz z Wniebowstąpieniem Syn Boży zaniósł do Ojca nasze człowieczeństwo i chce przyciągnąć wszystkich do siebie. Jest jednakże "czas pośredni", między pierwszym a ostatnim przyjściem Chrystusa. Jest to czas kiedy musimy podtrzymywać ogień w lampach wiary, nadziei i miłości, w którym trzeba mieć serce otwarte na dobro, piękno i prawdę. Oczekiwanie na powrót Pana jest czasem działania, czasem, w którym należy sprawić, by zaowocowały dary Boże, nie dla nas samych, lecz dla Niego, dla Kościoła, dla innych. Jest to czas pomnażania dobra w świecie.
Gdy Pan przyjdzie powtórnie, będzie sądził wszystkich ludzi, żywych i umarłych (por. Mt 25, 31-46). Będziemy sądzeni z miłości, z tego jak miłowaliśmy Chrystusa obecnego w naszych braciach, zwłaszcza najsłabszych i potrzebujących. Trzeba jednak pamiętać, że Chrystus przychodzi, aby nam przynieść miłosierdzie zbawiającego Boga. Jesteśmy wezwani, aby powierzyć się Jemu, aby odpowiedzieć na dar Jego miłości poprzez dobre życie, na które składają się działania ożywiane wiarą i miłosierdziem.]

Santo Padre:
Saluto i pellegrini polacchi. Ieri abbiamo commemorato sant’Adalberto Vescovo e Martire, apostolo e patrono della Polonia. Ringraziando Dio per il dono della fede che questo Santo ha portato nella terra polacca e ha confermato con l’offerta del sangue, affido la Chiesa in Polonia alla sua protezione. Questo seme, che lungo i secoli ha portato abbondanti frutti di santità, continui a crescere nei cuori di tutti i polacchi. Vi benedico di cuore!

Speaker:
[Pozdrawiam polskich pielgrzymów. Wczoraj wspominaliśmy św. Wojciecha Biskupa i Męczennika, apostoła Polski i jej patrona. Dziękując Bogu za dar wiary, którą ten Święty przyniósł na polską ziemię i potwierdził ofiarą krwi, polecam jego opiece Kościół w Polsce. Niech ten zasiew, który przez wieki wydał obfite owoce świętości, nadal wzrasta w sercach wszystkich Polaków. Z serca wam błogosławię.]

[00562-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Speaker:

[سنة الإيمان: "وأيضًا يأتي في مجده ليدين الأحياء والأموات": لقد بدأ التاريخ بخلق الرجل والمرأة على صورة ومثال الله، وسينتهي بدينونة المسيح الأخيرة، وبين الاثنين يوجد زمان الانتظار الذي نحي فيه. توقف قداسة البابا عند ثلاثة نصوص إنجيلية: أولا: نص العشر عذارى الحكيمات والجاهلات: حيث التأكيد على أهمية الاستعداد، والمثابرة، والسهر، والاحتفاظ بالمصابيح مشتعلة بالإيمان، وبالرجاء، وبالمحبة، وبالقلب منفتحا على الخير، والجمال والحقيقة؛ ثانيا: نص الوزنات: حيث التأكيد على أهمية عدم الانغلاق على الذات، ودفن الوزنات، بل ضرورة الانفتاح، وعيش التضامن والانتباه للآخرين، لأن زمان انتظار مجيء الرب هو وقت العمل، والمتاجرة بوزنات الله، لا من أجل أنفسنا، ولكن من أجله، ومن أجل الكنيسة، ومن أجل الآخرين؛ ثالثا: نص الدينونة الأخيرة: حيث التأكيد على أننا سنحاسب من الله عن المحبة، وعن كيف أحببناه في إخوتنا، لا سيما الأكثر ضعفا واحتياجا. إن الرب سيأتي يقينا ليدين الأحياء والأموات وليعطي كل واحد بحسب أعماله.].

Santo Padre: Cari fratelli e sorelle, il giudizio finale non ci faccia mai paura; ci spinga piuttosto a vivere meglio il presente. Dio ci offre, con misericordia e pazienza, questo tempo affinché impariamo ogni giorno a riconoscerlo nei poveri e nei piccoli, ci adoperiamo per il bene e siamo vigilanti nella preghiera e nell’amore. Il Signore, avvocato e giudice dell’Umanità, al termine della nostra esistenza e della storia, possa riconoscerci come servi buoni e fedeli. "Maranathà! Vieni Signore Gesù" (Ap 22,20). A tutti imparto la Benedizione Apostolica!

Speaker:  

كلمات الأب الأقدس للحجاج الناطقين باللغة العربية: أيها الأخوات والإخوة الأحباء، إن الدينونة الأخيرة لا تخيفنا ابدا؛ بل تدفعنا بالأحرى لعيش الحاضر بطريقة أفضل. فالله يهب لنا، برحمة وطول أناة، هذا الوقت حتى نتعلم كل يوم أن نتعرف عليه في الفقراء وفي الأصاغر، ولنعمل من أجل الخير، ولنكون يقظين في الصلاة وفي المحبة. لندعو الرب يسوع، محامي وقاضي البشر، لكي يحاكمنا، في نهاية وجودنا وفي نهاية التاريخ، كخدام صالحين وأمناء. "مارانتا، تعالى أيها الرب يسوع" (رؤ 22، 20). أمنح للجميع البركة الرسولية!

[00563-08.01] [Testo originale: Arabo]

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i fedeli dei diversi pellegrinaggi diocesani, accompagnati dai rispettivi Vescovi, convenuti alla Sede di Pietro in occasione dell’Anno della fede. Saluto inoltre i sacerdoti, le religiose - specialmente le Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario a 10 anni dalla canonizzazione della Fondatrice Virginia Centurione Bracelli -, i seminaristi, i gruppi parrocchiali, i fedeli dell’undicesimo Decanato di Napoli e i numerosi anziani dell’Associazione Nazionale Pensionati. La visita alle tombe degli Apostoli rafforzi in tutti la fede nel Cristo Risorto!

Un pensiero speciale rivolgo all’Arcivescovo di Sassari e agli operai della Società "E.ON", si vede che oggi l’aereo è arrivato in orario; grazie tante! -, ed auspico che la grave congiuntura occupazionale possa trovare una rapida ed equa soluzione, nel rispetto dei diritti di tutti, specialmente delle famiglie. La situazione in Sardegna e nell’intero Paese è particolarmente difficile. È importante che ci sia un incisivo impegno per aprire vie di speranza.

Infine, un pensiero affettuoso ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Cristo Buon Pastore dìa sicurezza a ciascuno di voi, cari giovani, soprattutto agli studenti così numerosi, perché seguendo la sua voce non sbaglierete; sostenga voi, cari ammalati, nel portare la vostra croce quotidiana; e aiuti voi, cari sposi novelli, a costruire la vostra famiglia sull’amore di Dio. Grazie!

[00567-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE

Il rapimento dei Metropoliti greco-ortodosso e siro-ortodosso di Aleppo, sul cui rilascio ci sono notizie contrastanti, è un ulteriore segno della tragica situazione che sta attraversando la cara Nazione siriana, dove la violenza e le armi continuano a seminare morte e sofferenza. Mentre ricordo nella preghiera i due Vescovi, affinché ritornino presto alle loro comunità, chiedo a Dio di illuminare i cuori e rinnovo il pressante invito che ho rivolto nel giorno di Pasqua affinché cessi lo spargimento di sangue, si presti la necessaria assistenza umanitaria alla popolazione e si trovi quanto prima una soluzione politica alla crisi.

[00569-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0248-XX.01]