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L’UDIENZA GENERALE, 10.04.2013


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

APPELLO DEL SANTO PADRE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi dedicato all’Anno della Fede, ha incentrato la sua meditazione sul tema: "Il terzo giorno è risuscitato: senso e portata salvifica della Risurrezione".
Dopo la sintesi della catechesi in diverse lingue, Papa Francesco ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha pronunciato un appello in favore delle popolazioni del sud dell’Iran, colpito da un forte terremoto.
L’Udienza Generale si è conclusa con il Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle, buon giorno!

Nella scorsa Catechesi ci siamo soffermati sull’evento della Risurrezione di Gesù, in cui le donne hanno avuto un ruolo particolare. Oggi vorrei riflettere sulla sua portata salvifica. Che cosa significa per la nostra vita la Risurrezione? E perché senza di essa è vana la nostra fede? La nostra fede si fonda sulla Morte e Risurrezione di Cristo, proprio come una casa poggia sulle fondamenta: se cedono queste, crolla tutta la casa. Sulla croce, Gesù ha offerto se stesso prendendo su di sé i nostri peccati e scendendo nell’abisso della morte, e nella Risurrezione li vince, li toglie e ci apre la strada per rinascere a una vita nuova. San Pietro lo esprime sinteticamente all’inizio della sua Prima Lettera, come abbiamo ascoltato: «Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce» (1,3-4).

L’Apostolo ci dice che con la Risurrezione di Gesù qualcosa di assolutamente nuovo avviene: siamo liberati dalla schiavitù del peccato e diventiamo figli di Dio, siamo generati cioè ad una vita nuova. Quando si realizza questo per noi? Nel Sacramento del Battesimo. In antico, esso si riceveva normalmente per immersione. Colui che doveva essere battezzato scendeva nella grande vasca del Battistero, lasciando i suoi vestiti, e il Vescovo o il Presbitero gli versava per tre volte l’acqua sul capo, battezzandolo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Poi il battezzato usciva dalla vasca e indossava la nuova veste, quella bianca: era nato cioè ad una vita nuova, immergendosi nella Morte e Risurrezione di Cristo. Era diventato figlio di Dio. San Paolo nella Lettera ai Romani scrive: voi «avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale gridiamo: "Abbà! Padre!"» (Rm 8,15). È proprio lo Spirito che abbiamo ricevuto nel battesimo che ci insegna, ci spinge, a dire a Dio: "Padre", o meglio, "Abbà!" che significa "papà". Così è il nostro Dio: è un papà per noi. Lo Spirito Santo realizza in noi questa nuova condizione di figli di Dio. E questo è il più grande dono che riceviamo dal Mistero pasquale di Gesù. E Dio ci tratta da figli, ci comprende, ci perdona, ci abbraccia, ci ama anche quando sbagliamo. Già nell’Antico Testamento, il profeta Isaia affermava che se anche una madre si dimenticasse del figlio, Dio non si dimentica mai di noi, in nessun momento (cfr 49,15). E questo è bello!

Tuttavia, questa relazione filiale con Dio non è come un tesoro che conserviamo in un angolo della nostra vita, ma deve crescere, dev’essere alimentata ogni giorno con l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera, la partecipazione ai Sacramenti, specialmente della Penitenza e dell’Eucaristia, e la carità. Noi possiamo vivere da figli! E questa è la nostra dignità - noi abbiamo la dignità di figli -. Comportarci come veri figli! Questo vuol dire che ogni giorno dobbiamo lasciare che Cristo ci trasformi e ci renda come Lui; vuol dire cercare di vivere da cristiani, cercare di seguirlo, anche se vediamo i nostri limiti e le nostre debolezze. La tentazione di lasciare Dio da parte per mettere al centro noi stessi è sempre alle porte e l’esperienza del peccato ferisce la nostra vita cristiana, il nostro essere figli di Dio. Per questo dobbiamo avere il coraggio della fede e non lasciarci condurre dalla mentalità che ci dice: "Dio non serve, non è importante per te", e così via. E’ proprio il contrario: solo comportandoci da figli di Dio, senza scoraggiarci per le nostre cadute, per i nostri peccati, sentendoci amati da Lui, la nostra vita sarà nuova, animata dalla serenità e dalla gioia. Dio è la nostra forza! Dio è la nostra speranza!

Cari fratelli e sorelle, dobbiamo avere noi per primi ben ferma questa speranza e dobbiamo esserne un segno visibile, chiaro, luminoso per tutti. Il Signore Risorto è la speranza che non viene mai meno, che non delude (cfr Rm 5,5). La speranza non delude. Quella del Signore! Quante volte nella nostra vita le speranze svaniscono, quante volte le attese che portiamo nel cuore non si realizzano! La speranza di noi cristiani è forte, sicura, solida in questa terra, dove Dio ci ha chiamati a camminare, ed è aperta all’eternità, perché fondata su Dio, che è sempre fedele. Non dobbiamo dimenticare: Dio sempre è fedele; Dio sempre è fedele con noi. Essere risorti con Cristo mediante il Battesimo, con il dono della fede, per un’eredità che non si corrompe, ci porti a cercare maggiormente le cose di Dio, a pensare di più a Lui, a pregarlo di più. Essere cristiani non si riduce a seguire dei comandi, ma vuol dire essere in Cristo, pensare come Lui, agire come Lui, amare come Lui; è lasciare che Lui prenda possesso della nostra vita e la cambi, la trasformi, la liberi dalle tenebre del male e del peccato.

Cari fratelli e sorelle, a chi ci chiede ragione della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15), indichiamo il Cristo Risorto. Indichiamolo con l’annuncio della Parola, ma soprattutto con la nostra vita di risorti. Mostriamo la gioia di essere figli di Dio, la libertà che ci dona il vivere in Cristo, che è la vera libertà, quella che ci salva dalla schiavitù del male, del peccato, della morte! Guardiamo alla Patria celeste, avremo una nuova luce e forza anche nel nostro impegno e nelle nostre fatiche quotidiane. E’ un servizio prezioso che dobbiamo dare a questo nostro mondo, che spesso non riesce più a sollevare lo sguardo verso l’alto, non riesce più a sollevare lo sguardo verso Dio.

[00474-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI E SALUTI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba

Sintesi della catechesi e saluto in lingua francese

Speaker:

[Chers frères et sœurs, notre foi est fondée sur la mort et la résurrection du Christ. Avec la Résurrection quelque chose d’absolument nouveau se produit: nous devenons enfants de Dieu, et cela se réalise dans le baptême, par l’action de l’Esprit-Saint. C’est le plus grand don que nous recevons du Mystère pascal de Jésus. Cette relation filiale doit être alimentée chaque jour par l’écoute de sa Parole, par la prière, la participation aux sacrements et par la charité. Nous devons avoir le courage de la foi et ne pas nous laisser conduire par la mentalité qui dit : « Dieu ne sert à rien, il n’est pas important pour toi ». Dieu est notre force et notre espérance ! Le Seigneur ressuscité est l’espérance qui ne déçoit pas. Être chrétien c’est penser, agir et aimer comme le Christ et le laisser transformer notre vie. Chers frères et sœurs, à qui nous demande raison de l’espérance qui est en nous, indiquons le Christ Ressuscité. Indiquons-le par l’annonce de la Parole, mais surtout par notre vie de ressuscités. Manifestons la joie d’être enfants de Dieu, la liberté de la vie dans le Christ.]

Santo Padre :

Saluto con gioia i pellegrini di lingua francese, in particolare i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Bordeaux, accompagnati da Sua Eminenza il Cardinale Jean-Pierre Ricard e il suo Ausiliare, come pure tutti i giovani! La nostra speranza è fondata su Dio, che è sempre fedele. È sempre fedele! Essa è forte, sicura, solida. Diventatene i segni visibili per il nostro mondo, spesso incapace di levare lo sguardo verso Dio. Buon pellegrinaggio!

Speaker :

[Je salue avec joie les pèlerins francophones, en particulier les prêtres de l’archidiocèse de Bordeaux accompagnés par le Cardinal Jean-Pierre Ricard et son Auxiliaire, ainsi que tous les jeunes ! Notre espérance est fondée sur Dieu, qui est toujours fidèle. Il est toujours fidèle ! Elle est forte, sûre, solide. Devenez-en les signes visibles pour notre monde souvent incapable de lever les yeux vers Dieu. Bon pèlerinage !]

[00475-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua inglese

Speaker:

[In our continuing catechesis on the Creed during this Year of Faith, we now consider the meaning of Christ’s resurrection for us and for our salvation. The Lord’s death and resurrection are the foundation of our faith; by his triumph over sin and death, Christ has opened for us the way to new life. Reborn in Baptism, we receive the gift of the Holy Spirit and become God’s adoptive sons and daughters. God is now our Father: he treats us as his beloved children; he understands us, forgives us, embraces us, and loves us even when we go astray. Christianity is not simply a matter of following commandments; it is about living a new life, being in Christ, thinking and acting like Christ, and being transformed by the love of Christ! But this new life needs to be nourished daily by hearing God’s word, prayer, sharing in the sacraments, especially Penance and the Eucharist, and the exercise of charity. God must be the centre of our lives! By our daily witness to the freedom, joy and hope born of Christ’s victory over sin and death, we also offer a precious service to our world, helping our brothers and sisters to lift their gaze heavenward, to the God of our salvation.]

Santo Padre:

Saluto i frequentatori del NATO Defense College e auguro che il loro servizio alla pace e alla cooperazione internazionale sia sempre fruttuoso. Do inoltre un affettuoso benvenuto ai Wounded Warriors degli Stati Uniti e assicuro le mie fervide preghiere affinché il pellegrinaggio a Roma porti abbondanti frutti spirituali per loro e per le loro famiglie. Su tutti i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, e particolarmente su quelli provenienti da Inghilterra, Scozia, Danimarca, Australia, Filippine, Sud Corea, Thailandia, Canada e Stati Uniti, invoco di gran cuore la gioia e la pace del Signore Risorto.

Speaker:

[I am pleased to greet the visitors from the NATO Defense College and I offer prayerful good wishes for their service to international peace and cooperation. I also extend a warm welcome to the group of "Wounded Warriors" from the United States, with heartfelt prayers that their pilgrimage to Rome will bear rich spiritual fruit for them and their families. Upon all the English-speaking visitors present at today’s Audience, including those from England, Scotland, Denmark, Australia, the Philippines, South Korea, Thailand, Canada and the United States, I invoke the Risen Lord’s gifts of joy and peace.]

[00476-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua tedesca

Speaker:

[Liebe Brüder und Schwestern, der Tod und die Auferstehung Christi sind das Fundament unseres Glaubens und unseres Heils. Im Ostergeschehen befreit Christus uns von der Knechtschaft der Sünde und macht uns zu Kindern Gottes. Aber wie wird uns dies persönlich zuteil? – Durch das Sakrament der Taufe. Wir sind getauft auf den Tod und die Auferstehung Christi und wurden so zu neuem Leben geboren. Der Heilige Geist wirkt in uns dieses neue Sein als Kinder Gottes. So ist die Gotteskindschaft das größte Geschenk des Ostergeheimnisses. Gott nimmt uns als Kinder an, er liebt uns, auch dann, wenn wir Fehler machen. Doch unsere Beziehung zu Gott als seine Söhne und Töchter ist nicht einfach ein Schatz, der im Leben nur zu hüten wäre; sie muss vielmehr wachsen und Tag für Tag genährt werden: durch das Hören des Wortes Gottes, durch das Gebet und die Teilnahme an den Sakramenten, insbesondere der Beichte und der Eucharistie. Wir können als Kinder Gottes leben, und darin besteht unsere Würde! Die Versuchung, Gott beiseite zu schieben, und die Erfahrung der Sünde verletzen unser Leben als Kinder Gottes. Wir müssen den Mut des Glaubens haben. Nur wenn wir als Gottes Kinder leben und spüren, wie er uns liebt, dann wird unser Leben neu, unbeschwert und voller Freude. Gott ist unsere Stärke; Gott ist unsere Hoffnung! Und wir selbst müssen sichtbares Zeichen dieser Hoffnung sein. Christ sein heißt nicht bloß die Gebote befolgen, sondern in Christus sein – denken, handeln, lieben wie Christus – und zulassen, dass der Herr von unserem Leben Besitz ergreife und es verwandelt und frei macht vom Dunkel des Bösen und der Sünde. So wollen wir unseren Mitmenschen den auferstandenen Christus bringen: durch die Verkündigung seiner Botschaft und mehr noch durch ein christliches Leben, ein Leben als Auferstandene.]

Santo Padre:

Saluto di cuore i pellegrini di lingua tedesca, soprattutto i numerosi amici giovani, in particolare i gruppi di allievi provenienti da Münster e Dießen. Tante grazie anche per la musica. Cristo è morto e risorto per renderci figli di Dio. Vogliamo trasmettere alle persone attorno a noi la gioia di essere figli suoi. Vivendo in Cristo, siamo veramente liberi e riceviamo la forza nelle fatiche quotidiane. Il Signore benedica tutti voi.

Speaker:

[Sehr herzlich grüße ich die Pilger deutscher Sprache, vor allem die vielen jungen Freunde, insbesondere die Schulgruppen aus Münster und Dießen. Vielen Dank auch für die Musik. Christus ist gestorben und auferstanden, um uns zu Kindern Gottes zu machen. Wir wollen den Menschen um uns die Freude, Gottes Kinder zu sein, weiterschenken. Wenn wir in Christus leben, dann sind wir wirklich frei und erhalten Kraft für die Mühen des Alltags. Der Herr segne euch alle.]

[00477-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Deseo reflexionar sobre el valor salvífico de la Resurrección de Jesús, en la que se funda nuestra fe y por la que hemos sido liberados del pecado y hechos hijos de Dios, generados a una vida nueva. Éste es el don más grande que recibimos del Misterio Pascual de Cristo. Dios nos trata como hijos, nos comprende, nos perdona, nos abraza y nos ama aun cuando nos equivocamos. Esta relación de hijos con el Señor debe crecer, ser alimentada cada día con la escucha de su Palabra, la oración, la participación en los Sacramentos y la práctica de la caridad. Comportémonos como hijos de Dios, sin desanimarnos por nuestras caídas, sintiéndonos amados por Él, sabiendo que Él es nuestra fuerza. Porque Él siempre es fiel. Ser cristianos no se reduce sólo a cumplir los mandamientos, es ser de Cristo, pensar, actuar, amar como Él, dejando que tome posesión de nuestra existencia para que la cambie, la trasforme, la libere de las tinieblas del mal y del pecado. A quien nos pida razón de nuestra esperanza, mostrémosle a Cristo Resucitado y hagámoslo con el anuncio de la Palabra, pero sobre todo con nuestra vida de resucitados. Porque nosotros también por el bautismo hemos resucitado, como Cristo.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, provenientes de España, Argentina, México y los demás países latinoamericanos. En particular, al grupo de las diócesis de Galicia, con sus Obispos, así como a los sacerdotes del curso de actualización del Pontificio Colegio Español, y al grupo del Club Atlético San Lorenzo de Almagro, de Buenos Aires: esto es muy importante. Invito a todos a dar testimonio del gozo de ser hijos de Dios, de la libertad que da el vivir en Cristo, que es la verdadera libertad. Muchas gracias.

[00478-04.02] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua portoghese 

Speaker:

[Queridos irmãos e irmãs, Devemos ter a coragem da fé, não nos deixando levar pela mentalidade que afirma: «Deus não é solução, não tem nada de importante para ti». A verdade é precisamente o contrário! Por exemplo, a ressurreição de Jesus é tão importante, que, «se Cristo não ressuscitou – escreve São Paulo –, é vã a nossa fé». Na verdade, a nossa fé apoia-se sobre a morte e ressurreição de Cristo, como uma casa está apoiada sobre os alicerces: se estes cedem, cai a casa. Na cruz, Jesus ofereceu-Se a Si mesmo, tomando sobre Si os nossos pecados, mas, na ressurreição, venceu-os, libertou-nos deles e abriu-nos a estrada para a nova condição de filhos de Deus. Esta é o maior dom que recebemos do mistério pascal de Jesus. E a nossa vida será nova, se nos comportarmos como verdadeiros filhos, deixando que Cristo tome posse da nossa vida, nos transforme e faça como Ele. Cristo ressuscitado é a nossa esperança. Deus é a nossa força.]

Santo Padre:

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i gruppi venuti da Coimbra e da São José do Rio Preto. Ringrazio tutti della presenza, augurando a ciascuno di crescere sempre più nella vita nuova di risorti che Cristo ci ha conquistato. Dio vi benedica!

 Speaker:

[Saúdo cordialmente os peregrinos de língua portuguesa, em particular os grupos vindos de Coimbra e de São José do Rio Preto. A todos agradeço pela presença, desejando a cada um que possa crescer sempre mais na vida nova de ressuscitados que Cristo nos conquistou. Que Deus vos abençoe!]

[00479-06.01] [Texto original: Português]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua polacca

Speaker:

[Bracia i Siostry, myśląc o zmartwychwstaniu Chrystusa warto rozważyć znaczenie tego faktu dla naszego życia. Jest ono fundamentem naszej wiary. Bez zmartwychwstania byłaby ona próżna. Św. Piotr Apostoł przypomniał znaczenie tego faktu, podkreślając w pierwszym swym Liście, „że Bóg przez powstanie z martwych Jezusa Chrystusa na nowo zrodził nas do żywej nadziei: do dziedzictwa, które jest zachowane dla nas w niebie" (1P 1,3-4). Przez to zbawcze wydarzenie zostaliśmy uwolnieni z niewoli grzechu, staliśmy się dziećmi Bożymi, zostaliśmy zrodzeni do nowego życia. Staje się to naszym udziałem w sakramencie Chrztu Św. Zewnętrznym znakiem tego jest obmycie się w wodzie chrzcielnej i założenie białej szaty, symbolizującej nowe życie oraz zanurzenie się w śmierci i zmartwychwstaniu Chrystusa. Relacja synostwa Bożego powinna być przez nas ustawicznie umacniana i ożywiana przez słuchanie Bożego Słowa i udział w sakramentach świętych zwłaszcza sakramencie Pokuty i Eucharystii. Niech nadzieja zmartwychwstania stanie się w nas na tyle mocna i trwała, by była widzialnym znakiem dla innych. Bycie chrześcijaninem nie może ograniczać się do znajomości przykazań, ale ma być trwaniem w Chrystusie, naśladowaniem Go w miłości. Pozwólmy, by Jezus wszedł w nasze życie, przemienił je, uwolnił od ciemności zła i grzechu. Bądźmy świadkami zmartwychwstania dla wszystkich, którzy w codziennym utrudzeniu nie są być może w stanie wznieść swoich oczu ku Bogu, ku niebu.]

Santo Padre:

Saluto cordialmente i Polacchi presenti a questa udienza. Lunedì scorso abbiamo celebrato la solennità dell’Annunciazione del Signore, la memoria del giorno in cui Cristo, Figlio di Dio discese dal cielo, si è incarnato nel seno dalla Vergine Maria e si è fatto uomo. Questo evento noi lo ricordiamo nella preghiera quotidiana quando salutiamo la Madre di Dio con le parole dell’Angelo: "Ave Maria, piena di grazia". Impariamo da Lei l’umiltà, l’ascolto della volontà di Dio, l’obbedienza e l’abbandono in Dio. Vi benedico di cuore.

Speaker:

[Serdecznie pozdrawiam uczestniczących w tej audiencji Polaków. Przedwczoraj obchodziliśmy uroczystość Zwiastowania Pańskiego, pamiątkę dnia, w którym Chrystus, Syn Boży zstąpił z nieba, przyjął ciało z Maryi Dziewicy i stał się człowiekiem. To wydarzenie wspominamy w codziennej modlitwie, gdy pozdrawiamy Bożą Matkę słowami Anioła: „Zdrowaś Maryjo, łaski pełna". Uczmy się od Niej pokory, rozpoznawania woli Bożej, posłuszeństwa i zawierzenia Bogu. Z serca wam błogosławię.]

[00480-09.01] [Testo originale: Polacco]

Sintesi della catechesi e saluto in lingua araba 

Speaker:
[
سنة الإيمان: وقام في اليوم الثالث: معنى القيامة وأهميتها الخلاصيِّة. إن إيماننا يؤسس على موت وقيامة المسيح، تماما كما يبنى البيت فوق الأساسات: والتي إن سقطت انهار كل البيت. ففوق الصليب قدم يسوع ذاته، واضعا فوق نفسه خطايانا؛ وفي القيامة هزمه خطايانا غفرها، فاتحا لنا الطريق حتى نولد لحياة جديدة. فبقيامة يسوع قد تحررنا من عبودية الخطيئة وصرنا أبناء لله. إن هذا هو ما يتحقق في سر المعمودية، حيث نحصل على الروح القدس الذي يجعلنا أبناء بالتبني، والذي به نصرخ لله "أبا، أيها الآب!". ولكن برغم أن الله يهب لنا هذه العلاقة البنوية، إلا أنه ينبغي علينا أن نسلك كأبناء حقيقيين، متبعين الابن يسوع. فلنترك أنفسنا للمسيح حتى يحولنا، ويجعلنا مثله، عبر الإصغاء لكلمة الله، والصلاة، والمشاركة في الأسرار المقدسة، لا سيما سري الإفخارستيا والمصالحة، وعيش المحبة الإنجيلية].   

Santo Padre: Cari fratelli e sorelle di lingua araba, la Risurrezione di Cristo è la certezza sulla quale dobbiamo costruire tutta la nostra esistenza e il nostro agire quotidiano. Non lasciatevi scoraggiare di fronte al male e alla morte, perché Cristo ci ha assicurato: "Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio, io ho vinto il mondo!" (Gv 16, 33). La Pace del Signore Risorto sia sempre con Voi!

Speaker:

الأخوات والإخوة الأحباء الناطقون باللغة العربية: إن قيامة المسيح هي اليقين الذي يجب أن نبني فوقه وجودنا وسلوكنا اليومي. فلا تيأسوا أمام الشر والموت، وتذكروا دائما أن المسيح قد أكد لنا: "قلت لكم هذه الأشياء ليكون لكم في السلام. ستعانون الشدة في العالم ولكن ثقوا فإني قد غلبت العالم". وليحل عليكم جميعا سلام الرب القائم من بين الأموات!

[00481-08.01] [Testo originale: Arabo]

SALUTO IN LINGUA ITALIANA

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i fedeli delle Diocesi di Grosseto, Livorno e Teggiano Policastro, accompagnati dai Vescovi, Mons. Borghetti, Mons. Giusti e Mons. De Luca, venuti per il pellegrinaggio alla Sede di Pietro in occasione dell’Anno della fede. Saluto il gruppo di dipendenti dell’IDI. Auspico che quanto prima si possa trovare una positiva soluzione in una situazione così difficile. Saluto i membri della Società Italiana di Radiologia Medica nel centenario della fondazione, i devoti della Madonna della Sciàrra, Santuario dell’Arcidiocesi di Catania e i fedeli del Movimento mariano di Bagherìa. La visita alle tombe degli Apostoli rafforzi in tutti la fede, la speranza e la carità.

Infine, un pensiero affettuoso ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Lunedì scorso abbiamo celebrato la Solennità dell’Annunciazione: la Vergine Maria ispiri la vostra mente, cari giovani, perché sappiate sempre ascoltare e mettere in pratica la volontà del Signore; riscaldi i vostri cuori, cari ammalati, nell’offrire la vostra sofferenza per il bene della Chiesa; e guidi voi, cari sposi novelli, a riconoscere la presenza di Dio e del suo amore nella vostra nuova vita familiare.

[00482-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE

Ho appreso la notizia del forte terremoto che ha colpito il sud dell’Iran e che ha causato morti, numerosi feriti e gravi danni. Prego per le vittime ed esprimo la mia vicinanza alle popolazioni colpite da questa calamità. Preghiamo per tutti questi fratelli e sorelle dell’Iran.

[00483-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0213-XX.01]