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L’UDIENZA GENERALE, 12.12.2012


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

IL PRIMO TWEET DEL PAPA

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre Benedetto XVI ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi dedicato all’Anno della fede, ha incentrato la sua meditazione sulle tappe della Rivelazione.
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.
Quindi il Santo Padre ha lanciato da un tablet il primo twitter.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle,

nella scorsa catechesi ho parlato della Rivelazione di Dio, come comunicazione che Egli fa di Se stesso e del suo disegno di benevolenza e di amore. Questa Rivelazione di Dio si inserisce nel tempo e nella storia degli uomini: storia che diventa «il luogo in cui possiamo costatare l’agire di Dio a favore dell’umanità. Egli ci raggiunge in ciò che per noi è più familiare, e facile da verificare, perché costituisce il nostro contesto quotidiano, senza il quale non riusciremmo a comprenderci» (Giovanni Paolo II, Enc. Fides et ratio, 12).

L’evangelista san Marco – come abbiamo sentito - riporta, in termini chiari e sintetici, i momenti iniziali della predicazione di Gesù: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino» (Mc 1,15). Ciò che illumina e dà senso pieno alla storia del mondo e dell’uomo inizia a brillare nella grotta di Betlemme; è il Mistero che contempleremo tra poco nel Natale: la salvezza che si realizza in Gesù Cristo. In Gesù di Nazaret Dio manifesta il suo volto e chiede la decisione dell’uomo di riconoscerlo e di seguirlo. Il rivelarsi di Dio nella storia per entrare in rapporto di dialogo d’amore con l’uomo, dona un nuovo senso all’intero cammino umano. La storia non è un semplice succedersi di secoli, di anni, di giorni, ma è il tempo di una presenza che le dona pieno significato e la apre ad una solida speranza.

Dove possiamo leggere le tappe di questa Rivelazione di Dio? La Sacra Scrittura è il luogo privilegiato per scoprire gli eventi di questo cammino, e vorrei - ancora una volta - invitare tutti, in questo Anno della fede, a prendere in mano più spesso la Bibbia per leggerla e meditarla e a prestare maggiore attenzione alle Letture della Messa domenicale; tutto ciò costituisce un alimento prezioso per la nostra fede.

Leggendo l’Antico Testamento possiamo vedere come gli interventi di Dio nella storia del popolo che si è scelto e con cui stringe alleanza non sono fatti che passano e cadono nella dimenticanza, ma diventano "memoria", costituiscono insieme la "storia della salvezza", mantenuta viva nella coscienza del popolo d’Israele attraverso la celebrazione degli avvenimenti salvifici. Così, nel Libro dell’Esodo il Signore indica a Mosè di celebrare il grande momento della liberazione dalla schiavitù dell’Egitto, la Pasqua ebraica, con queste parole: «Questo giorno sarà per voi un memoriale; lo celebrerete come festa del Signore: di generazione in generazione lo celebrerete come un rito perenne» (12,14). Per l’intero popolo d’Israele ricordare ciò che Dio ha operato diventa una sorta di imperativo costante perché il trascorrere del tempo sia segnato dalla memoria vivente degli eventi passati, che così formano, giorno per giorno, di nuovo la storia e rimangono presenti. Nel Libro del Deuteronomio, Mosè si rivolge al popolo dicendo: «Guardati bene dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, non ti sfuggano dal cuore per tutto il tempo della tua vita: le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli» (4,9). E così dice anche a noi: «Guardati bene dal dimenticare le cose che Dio ha fatto con noi». La fede è alimentata dalla scoperta e dalla memoria del Dio sempre fedele, che guida la storia e che costituisce il fondamento sicuro e stabile su cui poggiare la propria vita. Anche il canto del Magnificat, che la Vergine Maria innalza a Dio, è un esempio altissimo di questa storia della salvezza, di questa memoria che rende e tiene presente l'agire di Dio. Maria esalta l’agire misericordioso di Dio nel cammino concreto del suo popolo, la fedeltà alle promesse di alleanza fatte ad Abramo e alla sua discendenza; e tutto questo è memoria viva della presenza divina che mai viene meno (cfr Lc 1,46-55).

Per Israele, l’Esodo è l’evento storico centrale in cui Dio rivela la sua azione potente. Dio libera gli Israeliti dalla schiavitù dell’Egitto perché possano ritornare alla Terra Promessa e adorarlo come l’unico e vero Signore. Israele non si mette in cammino per essere un popolo come gli altri - per avere anche lui un'indipendenza nazionale -, ma per servire Dio nel culto e nella vita, per creare per Dio un luogo dove l'uomo è in obbedienza a Lui, dove Dio è presente e adorato nel mondo; e, naturalmente, non solo per loro, ma per testimoniarlo in mezzo agli altri popoli. La celebrazione di questo evento è un renderlo presente e attuale, perché l’opera di Dio non viene meno. Egli tiene fede al suo disegno di liberazione e continua a perseguirlo, affinché l’uomo possa riconoscere e servire il suo Signore e rispondere con fede e amore alla sua azione.

Dio quindi rivela Se stesso non solo nell’atto primordiale della creazione, ma entrando nella nostra storia, nella storia di un piccolo popolo che non era né il più numeroso, né il più forte. E questa Rivelazione di Dio, che va avanti nella storia, culmina in Gesù Cristo: Dio, il Logos, la Parola creatrice che è all’origine del mondo, si è incarnata in Gesù e ha mostrato il vero volto di Dio. In Gesù si compie ogni promessa, in Lui culmina la storia di Dio con l’umanità. Quando leggiamo il racconto dei due discepoli in cammino verso Emmaus, narratoci da san Luca, vediamo come emerga in modo chiaro che la persona di Cristo illumina l’Antico Testamento, l’intera storia della salvezza e mostra il grande disegno unitario dei due Testamenti, mostra la via della sua unicità. Gesù, infatti, spiega ai due viandanti smarriti e delusi di essere il compimento di ogni promessa: «E, cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui» (24,27). L’Evangelista riporta l’esclamazione dei due discepoli dopo aver riconosciuto che quel compagno di viaggio era il Signore: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?» (v. 32).

Il Catechismo della Chiesa Cattolica riassume le tappe della Rivelazione divina mostrandone sinteticamente lo sviluppo (cfr nn. 54-64): Dio ha invitato l’uomo fin dagli inizi ad un’intima comunione con Sé e anche quando l’uomo, per la propria disobbedienza, ha perso la sua amicizia, Dio non l’ha abbandonato in potere della morte, ma ha offerto molte volte agli uomini la sua alleanza (cfr Messale Romano, Pregh. Euc. IV). Il Catechismo ripercorre il cammino di Dio con l’uomo dall’alleanza con Noé dopo il diluvio, alla chiamata di Abramo ad uscire dalla sua terra per renderlo padre di una moltitudine di popoli. Dio forma Israele quale suo popolo, attraverso l’evento dell’Esodo, l’alleanza del Sinai e il dono, per mezzo di Mosè, della Legge per essere riconosciuto e servito come l’unico Dio vivo e vero. Con i profeti, Dio guida il suo popolo nella speranza della salvezza. Conosciamo - tramite Isaia - il "secondo Esodo", il ritorno dall'esilio di Babilonia alla propria terra, la rifondazione del popolo; nello stesso tempo, però, molti rimangono nella dispersione e così comincia l'universalità di questa fede. Alla fine non si aspetta più solo un re, Davide, un figlio di Davide, ma un "Figlio d’uomo", la salvezza di tutti i popoli. Si realizzano incontri tra le culture, prima con Babilonia e la Siria, poi anche con la moltitudine greca. Così vediamo come il cammino di Dio si allarga, si apre sempre più verso il Mistero di Cristo, il Re dell'universo. In Cristo si realizza finalmente la Rivelazione nella sua pienezza: Egli stesso si fa uno di noi.

Mi sono soffermato sul fare memoria dell’agire di Dio nella storia dell’uomo, per mostrare le tappe di questo grande disegno di amore testimoniato nell’Antico e nel Nuovo Testamento: un unico disegno di salvezza rivolto all’intera umanità, progressivamente rivelato e realizzato dalla potenza di Dio, dove Dio sempre reagisce alle risposte dell'uomo e trova nuovi inizi di alleanza quando l'uomo si smarrisce. Questo è fondamentale nel cammino di fede. Siamo nel tempo liturgico dell’Avvento che ci prepara al Santo Natale. Come sappiamo tutti, il termine "Avvento" significa "venuta", "presenza", e anticamente indicava proprio l’arrivo del re o dell’imperatore in una determinata provincia. Per noi cristiani la parola indica una realtà meravigliosa e sconvolgente: Dio stesso ha varcato il suo Cielo e si è chinato sull’uomo; ha stretto alleanza con lui entrando nella storia di un popolo; Egli è il re che è sceso in questa povera provincia che è la terra e ha fatto dono a noi della sua visita assumendo la nostra carne, diventando uomo come noi. L’Avvento ci invita a ripercorrere il cammino di questa presenza e ci ricorda sempre di nuovo che Dio non si è tolto dal mondo, non è assente, non ci ha abbandonato a noi stessi, ma ci viene incontro in diversi modi, che dobbiamo imparare a discernere. E anche noi con la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità, siamo chiamati ogni giorno a scorgere e a testimoniare questa presenza nel mondo spesso superficiale e distratto, e a far risplendere nella nostra vita la luce che ha illuminato la grotta di Betlemme. Grazie.

[01664-01.01] [Testo originale: Italiano]

 SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers frères et sœurs, les Saintes Écritures sont le lieu privilégié pour découvrir les grandes étapes de la Révélation de Dieu. Dans l’Ancien Testament, le Peuple de l’Alliance célèbre les interventions de Dieu comme des événements salvifiques. Sa foi est alimentée par la découverte et par la vive mémoire de Dieu, toujours fidèle et miséricordieux. Israël se distingue des autres peuples en servant Dieu par le culte et la vie, en témoignant de lui comme celui qui se révèle dans son histoire. Cette révélation culmine dans l’incarnation de la Parole créatrice qui est à l’origine du monde : Jésus Christ, le sommet du dessein de bienveillance de Dieu. Sa personne illumine l’Ancien Testament et toute l’histoire du salut. L’histoire est désormais le temps de la présence de Dieu qui manifeste son visage en Jésus et demande à l’homme de le reconnaître et de le suivre. En lui, se réalise la nouvelle Alliance destinée à tous les hommes, le grand dessein d’amour témoigné dans l’Ancien et le Nouveau Testament. L’Avent nous invite à parcourir de nouveau l’itinéraire de la présence de Dieu dans l’histoire de l’humanité. Il nous rappelle que Dieu n’est pas absent du monde et ne nous abandonne pas à nous-mêmes. Du ciel, il s’est penché sur nous. Il vient nous rencontrer. Témoignons de sa présence et faisons resplendir dans notre vie la lumière qui a illuminé la grotte de Bethleem.

Je salue avec joie les pèlerins francophones ! En cette année de la foi, je vous invite à prendre en main la Bible pour la lire et la méditer. Prêtez aussi une plus grande attention aux lectures du dimanche, pour nourrir votre foi et rester fidèle à l’Alliance que Dieu scelle avec chaque baptisé ! Bon pèlerinage !

[01665-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Continuing our catechesis for this Year of Faith, we now consider the unfolding of God’s self-revelation and his saving plan. The Scriptures show us its development in the history of Israel, especially in the events of the Exodus and the establishment of the Covenant. Down the centuries Israel cherished and celebrated the memory of these saving events and, through the prophets, learned to look forward to a new and eternal Covenant destined for all mankind. The one divine plan, realized gradually in human history, culminated in the coming of Jesus Christ, the incarnate Son of God. In this Advent season, we are invited to contemplate this progressive revelation of God’s saving plan and to realize that, in Christ, God continues to drawn near to us. Amid the distractions and superficiality of our world, may we learn, in faith, hope and love, to recognize and bear witness to his presence, radiating in our lives the light and joy which filled the stable of Bethlehem.

I offer a cordial welcome to the newly professed Sisters of the Missionaries of Charity. My greeting also goes to the group of visitors from Oklahoma Wesleyan University. Upon all the English-speaking pilgrims present at today’s Audience I invoke God’s blessings of joy and peace.

[01666-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Gott hat sich nicht nur in der Schöpfung offenbart, er ist in unsere Geschichte hereingetreten. Er offenbart sich in Zeit und Geschichte. Die Geschichte ist der Ort, an dem wir Gottes Handeln für die Menschheit erkennen können, wo sich der große Plan der Liebe Gottes Schritt um Schritt vor unseren Augen erfüllt. Die Gegenwart Gottes gibt der Geschichte Sinn und Fülle. In der Heiligen Schrift finden wir die Etappen dieses Weges Gottes mit den Menschen, die Stufen der Offenbarung Gottes. Sie zeigt uns, daß Gott von Anfang an sich erkennen läßt, den Menschen seine Gemeinschaft anbietet und ihn auch im Sündenfall nicht verläßt. Gott schließt einen Bund mit Noach, er erwählt Abraham und formt sich sein Volk durch die Befreiung aus Ägypten, den Bundesschluß am Sinai und die Gabe des Gesetzes. Durch die Propheten leitet der Herr sein Volk durch die Geschichte und weitet den Horizont aus immer mehr zur Erwartung eines neuen und ewigen Bundes für alle Menschen. Das Eingreifen Gottes in die Geschichte seines Volkes wird zu einem Gedächtnis und bildet zusammen die Gesamtgeschichte des Heils. Der Glaube wird genährt von der Entdeckung und vom Gedächtnis, daß Gott treu ist, die Geschichte lenkt und den festen Grund bildet, auf dem wir unser Leben bauen können. Das feiernde Gedenken der Ereignisse macht sie gegenwärtig, denn Gottes mächtiges Wirken geht weiter. In der Liturgie geht es darum, uns vor der Gedächtnislosigkeit zu bewahren, vor dem Vergessen davon, was Gott in der Geschichte getan hat, es ins Gedächtnis und so neu in die Gegenwart zu heben und so zur Begegnung mit ihm zu führen. Die Selbstoffenbarung Gottes gipfelt in Christus: Das schöpferische Wort, das die Welt geschaffen hat, hat in Jesus Christus das Menschsein angenommen und uns Gottes Gesicht gezeigt. Jesus Christus ist der Höhepunkt der Geschichte Gottes mit den Menschen, die Erfüllung seines ewigen Heilsplanes.

Gerne heiße ich alle Pilger und Besucher deutscher Sprache willkommen. Die Zeit des Advents lädt uns neu ein, Gottes Handeln in der Geschichte zu betrachten, der Gedächtnislosigkeit entgegenzuwirken, wachsam zu werden für die Zeichen der Gegenwart Gottes, für sein Mitsein mit uns. Gott ist nicht weggegangen von der Geschichte, er ist da. Wir müssen nur aufmerksam sein und ihm unsererseits entgegengehen. Wir wollen seine Gegenwart von Tag zu Tag bezeugen und das Licht der Menschwerdung Gottes durch unser eigenes Leben hindurchscheinen lassen. Der Herr schenke euch allen einen gesegneten Advent.

[01667-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Hoy quiero meditar sobre las etapas de la Revelación, que se nos muestran en las Escrituras y que tienen su culmen en el adviento de Nuestro Señor según la carne. El Evangelio que hemos escuchado nos lo recuerda: «Se ha cumplido el tiempo y está cerca el reino de Dios». Desde Cristo, la historia se ilumina, mostrándonos una presencia que le da significado y la abre a la esperanza. La Palabra de Dios nos invita a hacer memoria de los hechos narrados en ella, a verlos como «historia de la salvación». Son hechos que han trasformado Israel, lo han llamado a servir a Dios y a testimoniarlo en medio a los otros pueblos. Al celebrarlos, el pueblo los actualiza y los hace presentes. En el Catecismo de la Iglesia católica, podemos releer sintéticamente estas etapas, para profundizar en el proyecto de salvación que Dios dirige a todos.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los participantes en el Congreso Internacional promovido por la Pontificia Comisión para América Latina, así como a las autoridades civiles y eclesiásticas, y a los numerosos fieles del Estado de Michoacán, México, que desde esa amada tierra han querido ofrecerme este hermoso Belén artesanal. Que Nuestra Señora de Guadalupe vele por la noble Nación mexicana y le conceda unidad, justicia, concordia y paz. Dirijo también un afectuoso saludo a los demás grupos provenientes de España y otros países latinoamericanos. Exhorto a todos, en este tiempo de Adviento, a dedicarse a la lectura de la Biblia, para recordar la obra de Dios en medio de su pueblo y testimoniar su presencia viva en el mundo. Muchas gracias.

[01668-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Queridos irmãos e irmãs,

A Revelação, a comunicação que Deus faz de si mesmo e do seu desígnio de benevolência e de amor, se insere no tempo e na história dos homens. A Sagrada Escritura ensina que Deus, desde o início, veio ao encontro do homem, chamando-o a uma íntima comunhão com Ele. E mesmo quando o homem se afastou d’Ele pela desobediência, Deus não cessou de oferecer ao homem a sua aliança: com Noé, depois do dilúvio; chamando Abraão a deixar a sua terra para tornar-se pai de uma multidão de povos; libertando o povo de Israel da escravidão do Egito e estabelecendo uma Aliança; guiando Israel por meio dos profetas, fazendo crescer a esperança de uma Nova Aliança destinada a todos os homens e que se realiza em Cristo, Aquele que ilumina e dá sentido pleno à história de Deus com a humanidade. De fato, estes são acontecimentos que não "passam" nem caem no esquecimento, mas se tornam memória, constituem a "história da salvação". Assim, a fé é alimentada pela descoberta e a memória de Deus sempre fiel, que guia a história e constitui o fundamento seguro e estável sobre o qual podemos apoiar as nossas vidas.

Queridos peregrinos de língua portuguesa, sede bem-vindos! Possa a preparação para o Natal, neste tempo do Advento, vos recordar que Deus vem ao encontro de cada ser humano. Meditai a Palavra de Deus, precioso alimento da vossa fé, para assim resplandecer nas vossas vidas a luz de Cristo que iluminou a gruta de Belém. Que Ele vos abençoe!

[01669-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua araba

Saluto in lingua lituana

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua polacca

Pozdrawiam pielgrzymów polskich. Bracia i siostry, czas Adwentu przygotowuje nas do świąt Bożego Narodzenia. Przypomina, że Bóg stał się człowiekiem, jest obecny wśród nas, wychodzi nam na spotkanie. Trzeba Go dostrzec, rozpoznać, przyjąć: wtedy Jego światło, które oświetliło grotę w Betlejem, opromieni także nasze życie. Z serca wam błogosławię.

[Saluto i pellegrini Polacchi. Il tempo d’Avvento ci prepara al Natale del Signore. Ci ricorda che Dio si è fatto uomo, è presente tra noi, ci viene incontro. Occorre scorgerLo, riconoscerLo e accoglierLo: allora la Sua luce che ha illuminato la stalla di Betlemme farà risplendere anche la nostra vita. Vi benedico di cuore.]

[01671-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua araba

 البَابَا يُصْلِي مِنْ أَجَلِ جَمِيعِ النَّاطِقينَ بِاللُّغَةِ العَرَبِيَّةِ. لِيُبَارِك الرَّبّ جَمِيعَكُمْ.

[Il Papa prega per tutte le persone di lingua araba. Dio vi benedica tutti]

[01670-08.01] [Testo originale: Arabo]

Saluto in lingua lituana

Sveikinu piligrimus iš Lietuvos, ypatingai katalikiško žurnalo «Artuma» redakciją ir skaitytojus! Džiaugsmingomis širdimis belaukiant Jėzaus atėjimo, Viešpats telaimina jus ir jūsų šeimas! Garbė Jėzui Kristui!

[Saluto i pellegrini della Lituania, in particolare la redazione e i lettori del mensile cattolico «Artuma»! Nella gioiosa attesa di Gesù che viene, il Signore benedica ciascuno di voi e le vostre famiglie! Sia lodato Gesù Cristo!]

[01672-AA.01] [Testo originale: Lituano]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto in particolare i Religiosi del Pontificio Istituto Missioni Estere e gli artisti della 20ª edizione del Concerto di Natale promosso dalla Fondazione "Don Bosco nel mondo". Cari fratelli, l’Anno della fede vi sproni a proseguire nella missione di portare a tutti e in ogni ambiente il Vangelo di salvezza. Accolgo con gioia i membri dell’ANFASS di Catania e li incoraggio nel loro servizio alle persone in difficoltà.

Un pensiero infine per i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli. Oggi celebriamo la memoria della Madonna di Guadalupe, patrona delle Americhe e patrona anche della nuova evangelizzazione. Cari giovani, alla scuola di Maria imparate ad amare e a sperare; cari ammalati, la Santa Vergine vi sia compagna e conforto nella sofferenza; e voi, cari sposi novelli, affidate alla Madre di Gesù il vostro cammino coniugale.

[01673-01.01] [Testo originale: Italiano]

IL PRIMO TWEET DEL PAPA

Al termine dell’Udienza Generale, subito dopo la benedizione, il Santo Padre ha inviato in diretta da un tablet il suo primo tweet:

Benedict XVI @Pontifex
Dear friends, I am pleased to get in touch with you through Twitter. Thank you for your generous response. I bless all of you from my heart.
Benedict XVI @Pontifex

Benedetto XVI @Pontifex_it
Cari amici, è con gioia che mi unisco a voi via twitter. Grazie per la vostra generosa risposta. Vi benedico tutti di cuore.
Benedetto XVI @Pontifex_it

Il tweet è stato pubblicato anche in spagnolo, portoghese, tedesco, polacco, arabo e francese sui rispettivi account: @Pontifex_es; @Pontifex_pt; @Pontifex_de; @Pontifex_pl; @Pontifex_ar; @Pontifex_fr.
Il Papa era assistito nell’invio del tweet da Thaddeus Jones, del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali e da Claire Díaz-Ortiz, di Twitter. Erano presenti anche due studenti della Villanova University che lavorano attualmente presso il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Mika Rabb e Andrew Jadick, come pure la giornalista messicana Katia Lopez-Hodoyan.
Nella giornata odierna, il Santo Padre risponde via twitter a tre diverse domande che sono state scelte fra quelle inviate e che provengono da tre diversi continenti.
La prima coppia di domanda-risposta è stata inviata breve tempo dopo l’invio del tweet introduttivo:

How can we celebrate the Year of Faith better in our daily lives?

Benedict XVI @Pontifex
By speaking with Jesus in prayer, listening to what he tells you in the Gospel and looking for him in those in need.
Benedict XVI @Pontifex

Come possiamo vivere meglio l’Anno della fede nel nostro quotidiano?

Benedetto XVI @Pontifex_it
Dialoga con Gesù nella preghiera, ascolta Gesù che ti parla nel Vangelo, incontra Gesù presente in chi ha bisogno.
Benedetto XVI @Pontifex_it

La seconda e la terza coppia di domanda-risposta saranno inviate più avanti nel corso della giornata, distanziate fra loro di qualche ora.

[01675-01.01]

[B0724-XX.01]