Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


COMUNICATO: SETTIMA RIUNIONE DEL XII CONSIGLIO ORDINARIO DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI (16 FEBBRAIO 2012), 27.02.2012


COMUNICATO: SETTIMA RIUNIONE DEL XII CONSIGLIO ORDINARIO DELLA SEGRETERIA GENERALE DEL SINODO DEI VESCOVI (16 FEBBRAIO 2012)

L’argomento della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si svolgerà nei giorni 7-28 ottobre 2012, è espresso nella formula La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana, tema che nella storia dei Sinodi ha avuto, in certo senso, un precedente nella III Assemblea Generale Ordinaria celebrata dal 27 settembre al 26 ottobre 1974 su L’evangelizzazione nel mondo moderno. Lo ha ricordato l’Eccellentissimo Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, S.E.R. Mons. Nikola Eterović, nell’intervento iniziale della settima riunione del XIII Consiglio Ordinario della Segreteria Generale. Si tratta non semplicemente di una coincidenza cronologica o tematica, quanto piuttosto di un segno di continuità della sollecitudine della Chiesa nel predicare il Vangelo. Per questo motivo essa trova preziosi suggerimenti anche per la sua missione nel mondo di oggi nella Esortazione Apostolica Evangelii nuntiandi successiva a quella III Assemblea. Il Segretario Generale ne ha messo in evidenza gli stretti legami che la collegano al Concilio Vaticano e i testi conciliari presenti sotto forma di citazioni nel documento postsinodale medesimo.

Alla riunione hanno partecipato: Sua Em.za Rev.ma Card. Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (Città del Vaticano); Sua Em.za Rev.ma Card. Francis Eugene George, O.M.I., Arcivescovo di Chicago (Stati Uniti d'America); Sua Em.za Rev.ma Card. Peter Kodwo Appiah Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace (Città del Vaticano); Sua Em.za Rev.ma Card. Marc Ouellet, P.S.S., Prefetto della Congregazione per i Vescovi (Città del Vaticano); Sua Em.za Rev.ma Card. Joseph Zen Ze-kiun, S.D.B., Vescovo emerito di Hong Kong (Cina); Sua Em.za Rev.ma Card. Odilo Pedro Scherer, Arcivescovo di São Paulo (Brasile); Sua Em.za Rev.ma Card. Walter Kasper, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (Città del Vaticano); Sua Em.za Rev.ma Card. Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura (Città del Vaticano); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Thomas Menamparampil, S.D.B., Arcivescovo emerito di Guwahati (India); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublin (Irlanda); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Mark Benedict Coleridge, Arcivescovo di Canberra and Goulburn (Australia); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Luis Antonio G. Tagle, Arcivescovo di Manila.

Trattenuti in sede da impegni pastorali non hanno potuto prendere parte ai lavori: Sua Em.za Rev.ma Card. Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, S.D.B., Arcivescovo di Tegucigalpa, Presidente della Conferenza Episcopale (Honduras); Sua Em.za Rev.ma Mons. Laurent Monsengwo Pasinya, Arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo); Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Florentin Crihălmeanu, Vescovo di Cluj-Gherla, Claudiopoli-Armenopoli dei Romeni (Romania).

Sono stati ospiti, rispettivamente come Relatore Generale e Segretario Speciale della XIII Assemblea, Sua Em.za Rev.ma Card. Donald William Wuerl, Arcivescovo di Washington (Stati Uniti d’America), e Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Pierre-Marie Carré, Arcivescovo di Montpellier (Francia), con i quali era anche Sua Ecc.za Mons. Salvatore Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (Città del Vaticano).

Oggetto primario all’ordine del giorno proposto al Consiglio è stato l’esame della bozza dell’Instrumentum laboris della prossima XIII Assemblea Generale Ordinaria, il cui testo era stato già trasmesso ai Membri nelle loro sedi. Tale fatto ha permesso di concentrare i lavori nella giornata del 16 febbraio, dato che i Cardinali, Membri del Consiglio Ordinario, hanno dovuto partecipare al Concistoro del 17 febbraio corrente. È avvenuto uno scambio di riflessioni prima in assemblea plenaria poi nei due gruppi inglese e italiano, le cui rispettive conclusioni sono state poi ulteriormente messe a confronto nella successiva e conclusiva discussione plenaria.

Le parti della bozza che hanno destato maggiore attenzione sono state quelle riguardanti la struttura letteraria generale del testo e le integrazioni comprendenti temi quali l’identità dei destinatari della nuova evangelizzazione, l’identità del cristiano nella sua relazione con il Vangelo e con Gesù Cristo che è il Vangelo stesso. Particolarmente ricco è stato il dibattito attorno al primato della fede nel presente momento storico segnato dalla crisi della fede, che è anche una crisi di trasmissione della fede stessa. Si è parlato della "infecondità dell’evangelizzazione attuale", anche in presenza di certi influssi della cultura attuale che rendono particolarmente difficile la trasmissione della fede e rappresentano al contempo una sfida per i cristiani e per la Chiesa. A tale proposito, l’indizione dell’Anno della Fede sarà un’occasione propizia per approfondire il dono della fede ricevuto dal Signore per viverlo e trasmetterlo agli altri.

Il luogo originario della trasmissione della fede è stato indicato nella famiglia, dove la fede viene comunicata ai giovani che nella esperienza di famiglia imparano sia il contenuto sia la prassi della fede cristiana. L’opera insostituibile della famiglia viene prolungata dalla catechesi svolta nelle istituzioni ecclesiali, soprattutto attraverso la liturgia con i sacramenti e l’omelia, oppure dando spazio alle missioni parrocchiali, alla pietà popolare, ai movimenti, alle comunità ecclesiali.

Il Segretario Generale ha ringraziato i Membri del Consiglio eletti nella XII Assemblea Generale Ordinaria per la loro opera a favore della collegialità episcopale e per la indispensabile collaborazione con la Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, in vista del servizio reso al ministero del Santo Padre Benedetto XVI. La preghiera dell’Angelus ha concluso i lavori con l’invocazione alla Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, Stella della Evangelizzazione, perché i lavori del prossimo Sinodo si svolgano fruttuosamente nella memoria del Concilio Vaticano II e nella fedeltà al Vangelo per la trasmissione della fede.

[00278-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0122-XX.01]