Sala Stampa

www.vatican.va

Sala Stampa Back Top Print Pdf
Sala Stampa


VIAGGIO APOSTOLICO DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A MADRID (SPAGNA) IN OCCASIONE DELLA XXVI GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ (18-21 AGOSTO 2011) (V), 19.08.2011


VISITA DI CORTESIA ALLE LORO MAESTÀ I REALI DI SPAGNA PRESSO IL PALAZZO DELLA ZARZUELA A MADRID

Questa mattina, dopo aver celebrato la Santa Messa in privato nella Nunziatura Apostolica di Madrid, il Santo Padre Benedetto XVI si trasferisce in auto al Palazzo della Zarzuela per la visita di cortesia alle Loro Maestà i Reali di Spagna, il Re Juan Carlos I e la Regina Sofia.

Al Suo arrivo alle ore 10, il Papa è accolto dai Reali che Lo attendono all’ingresso del Palazzo. Quindi, raggiunto il Salone della Residenza, dopo la presentazione dei familiari, il Santo Padre si intrattiene in colloquio privato con il Re Juan Carlos I. L’incontro si conclude con lo scambio dei doni e la presentazione dei Cardinali e dei Vescovi del Seguito Papale.

Al termine della visita di cortesia il Santo Padre si reca in auto al Monastero di El Escorial.

[01190-01.01]

INCONTRO CON GIOVANI RELIGIOSE, PRESSO IL COMPLESSO MONUMENTALE DI EL ESCORIAL

  DISCORSO DEL SANTO PADRE

  TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA  

  TRADUZIONE IN LINGUA FRANCESE  

  TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE  

  TRADUZIONE IN LINGUA TEDESCA

  TRADUZIONE IN LINGUA PORTOGHESE  

Alle ore 11.15 di questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI arriva a El Escorial. All’ingresso dell’abitato, viene accolto dai Sindaci di El Escorial e di S. Lorenzo de El Escorial, dai Vicari episcopali e dai parroci delle due località. Quindi si trasferisce in auto al Complesso monumentale di El Escorial per gli incontri con le giovani religiose e i giovani docenti universitari.

In Piazza La Lonja, dove si trovano riunite alcune migliaia di giovani e religiose, il Papa è accolto dalla Presidente della Comunidad de Madrid, Sig.ra Esperanza Aguirre, e dal Delegato del Governo. All’ingresso del Palazzo è salutato poi dal Presidente del Consejo de Administración del Patrimonio Nacional e dal Superiore della Comunità degli Agostiniani.

Quindi il Papa attraversa assieme a quattro religiose il Sagrato della Basilica di San Lorenzo, chiamato "Patio de los Reyes", dove lo attendono circa 1.600 giovani religiose appartenenti a varie congregazioni, anche contemplative.
Nel corso dell’incontro, dopo una breve presentazione del Card. Antonio María Rouco Varela e il saluto di una giovane religiosa, il Santo Padre Benedetto XVI pronuncia il discorso che riportiamo di seguito:

  DISCORSO DEL SANTO PADRE

Queridas jóvenes religiosas:

Dentro de la Jornada Mundial de la Juventud que estamos celebrando en Madrid, es un gozo grande poder encontrarme con vosotras, que habéis consagrado vuestra juventud al Señor, y os doy las gracias por el amable saludo que me habéis dirigido. Agradezco al Señor Cardenal Arzobispo de Madrid que haya previsto este encuentro en un marco tan evocador como es el Monasterio de San Lorenzo de El Escorial. Si su célebre Biblioteca custodia importantes ediciones de la Sagrada Escritura y de Reglas monásticas de varias familias religiosas, vuestra vida de fidelidad a la llamada recibida es también una preciosa manera de guardar la Palabra del Señor que resuena en vuestras formas de espiritualidad.

Queridas hermanas, cada carisma es una palabra evangélica que el Espíritu Santo recuerda a su Iglesia (cf. Jn 14, 26). No en vano, la Vida Consagrada «nace de la escucha de la Palabra de Dios y acoge el Evangelio como su norma de vida. En este sentido, el vivir siguiendo a Cristo casto, pobre y obediente, se convierte en "exégesis" viva de la Palabra de Dios... De ella ha brotado cada carisma y de ella quiere ser expresión cada regla, dando origen a itinerarios de vida cristiana marcados por la radicalidad evangélica» (Exh. apostólica Verbum Domini, 83).

La radicalidad evangélica es estar "arraigados y edificados en Cristo, y firmes en la fe" (cf. Col, 2,7), que en la Vida Consagrada significa ir a la raíz del amor a Jesucristo con un corazón indiviso, sin anteponer nada a ese amor (cf. San Benito, Regla, IV, 21), con una pertenencia esponsal como la han vivido los santos, al estilo de Rosa de Lima y Rafael Arnáiz, jóvenes patronos de esta Jornada Mundial de la Juventud. El encuentro personal con Cristo que nutre vuestra consagración debe testimoniarse con toda su fuerza transformadora en vuestras vidas; y cobra una especial relevancia hoy, cuando «se constata una especie de "eclipse de Dios", una cierta amnesia, más aún, un verdadero rechazo del cristianismo y una negación del tesoro de la fe recibida, con el riesgo de perder aquello que más profundamente nos caracteriza» (Mensaje para la XXVI Jornada Mundial de la Juventud 2011, 1). Frente al relativismo y la mediocridad, surge la necesidad de esta radicalidad que testimonia la consagración como una pertenencia a Dios sumamente amado.

Dicha radicalidad evangélica de la Vida Consagrada se expresa en la comunión filial con la Iglesia, hogar de los hijos de Dios que Cristo ha edificado. La comunión con los Pastores, que en nombre del Señor proponen el depósito de la fe recibido a través de los Apóstoles, del Magisterio de la Iglesia y de la tradición cristiana. La comunión con vuestra familia religiosa, custodiando su genuino patrimonio espiritual con gratitud, y apreciando también los otros carismas. La comunión con otros miembros de la Iglesia como los laicos, llamados a testimoniar desde su vocación específica el mismo evangelio del Señor.

Finalmente, la radicalidad evangélica se expresa en la misión que Dios ha querido confiaros. Desde la vida contemplativa que acoge en sus claustros la Palabra de Dios en silencio elocuente y adora su belleza en la soledad por Él habitada, hasta los diversos caminos de vida apostólica, en cuyos surcos germina la semilla evangélica en la educación de niños y jóvenes, el cuidado de los enfermos y ancianos, el acompañamiento de las familias, el compromiso a favor de la vida, el testimonio de la verdad, el anuncio de la paz y la caridad, la labor misionera y la nueva evangelización, y tantos otros campos del apostolado eclesial.

Queridas hermanas, este es el testimonio de la santidad a la que Dios os llama, siguiendo muy de cerca y sin condiciones a Jesucristo en la consagración, la comunión y la misión. La Iglesia necesita de vuestra fidelidad joven arraigada y edificada en Cristo. Gracias por vuestro "sí" generoso, total y perpetuo a la llamada del Amado. Que la Virgen María sostenga y acompañe vuestra juventud consagrada, con el vivo deseo de que interpele, aliente e ilumine a todos los jóvenes.

Con estos sentimientos, pido a Dios que recompense copiosamente la generosa contribución de la Vida Consagrada a esta Jornada Mundial de la Juventud, y en su nombre os bendigo de todo corazón. Muchas gracias.

[01175-04.01] [Texto original: Español]

  TRADUZIONE IN LINGUA ITALIANA

Carissime giovani religiose,

nella Giornata Mondiale della Gioventù che stiamo celebrando a Madrid, è una grande gioia potermi incontrare con voi, che avete consacrato la vostra giovinezza al Signore, e ringrazio per l’amabile saluto che mi avete rivolto. Apprezzo il fatto che il Signor Cardinale Arcivescovo di Madrid abbia previsto questo incontro in un luogo così evocativo come è il Monastero di san Lorenzo all’Escorial. Se la sua celebre biblioteca custodisce importanti edizioni delle Sacre Scritture e delle Regole monastiche di diverse famiglie religiose, la vostra vita di fedeltà alla chiamata ricevuta è anch’essa un modo prezioso di custodire la Parola del Signore che risuona nelle forme di spiritualità a voi proprie.

Care sorelle, ciascun carisma è una parola evangelica che lo Spirito Santo ricorda alla sua Chiesa (cfr Gv 14,26). Non invano la Vita Consacrata «nasce dall’ascolto della Parola di Dio ed accoglie il Vangelo come sua norma di vita. Vivere nella sequela di Cristo casto, povero ed obbediente è in tal modo una «esegesi» vivente della Parola di Dio. Da essa è sgorgato ogni carisma e di essa ogni regola vuole essere espressione, dando origine ad itinerari di vita cristiana segnati dalla radicalità evangelica» (Esort. Ap. Verbum Domini, 83).

La radicalità evangelica è rimanere «radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede» (Col 2,7), che nella vita consacrata significa andare alla radice dell’amore a Gesù Cristo con cuore indiviso, senza anteporre nulla a tale amore (cfr S. Benedetto, Regola, IV, 21), con una appartenenza sponsale, come l’hanno vissuta i Santi, nello stile di Rosa da Lima e Raffaele Arnaiz, giovani patroni di questa Giornata Mondiale della Gioventù. L’incontro personale con Cristo, che nutre la vostra consacrazione, deve esser testimoniato con tutta la forza trasformante nelle vostre vite; e possiede oggi una speciale rilevanza, quando «si constata una sorta di «eclissi di Dio», una certa amnesia, se non un vero rifiuto del Cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la propria identità profonda» (Messaggio per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù 2011, 1). Davanti al relativismo e alla mediocrità, sorge il bisogno di questa radicalità, che testimonia la consacrazione come un appartenere a Dio, sommamente amato.

Questa radicalità evangelica della vita consacrata si esprime nella comunione filiale con la Chiesa, focolare dei figli di Dio, che Cristo ha edificato. La comunione coi Pastori, i quali in nome del Signore annunciano il deposito della fede ricevuto attraverso gli Apostoli, il Magistero della Chiesa e la tradizione cristiana. La comunione con la vostra famiglia religiosa, custodendone con gratitudine il genuino patrimonio spirituale e apprezzando anche gli altri carismi. La comunione con altri membri della Chiesa, quali i laici, chiamati a testimoniare, a partire dalla propria vocazione specifica, il medesimo vangelo del Signore.

Infine, la radicalità evangelica si esprime nella missione che Dio ha voluto affidarvi. Dalla vita contemplativa, che accoglie nei suoi chiostri la Parola di Dio nel silenzio eloquente e ne adora la bellezza nella solitudine da Lui abitata, fino ai diversi cammini della vita apostolica, nei solchi della quale germina il seme evangelico nell’educazione dei bambini e dei giovani, nella cura degli infermi e degli anziani, nell’accompagnamento delle famiglie, nell’impegno a favore della vita, nella testimonianza alla verità, nell’annuncio della pace e della carità, nell’impegno missionario e nella nuova evangelizzazione, e in tanti altri campi dell’apostolato ecclesiale.

Care sorelle, questa è la testimonianza della santità, alla quale Dio vi chiama, seguendo da vicino e senza alcuna condizione Gesù il Cristo nella consacrazione, nella comunione e nella missione. La Chiesa ha bisogno della vostra fedeltà giovane, radicata ed edificata in Cristo. Grazie per il vostro «sì» generoso, totale e perpetuo alla chiamata dell’Amato. Chiedo che la Vergine Maria sostenga ed accompagni la vostra giovinezza consacrata, con il vivo desiderio che Ella interpelli, incoraggi ed illumini tutti i giovani.

Con tali sentimenti, domando a Dio di ricompensare abbondantemente il generoso contributo della Vita Consacrata a questa Giornata Mondiale della Gioventù, ed in suo nome vi benedico di tutto cuore. Grazie.

[01175-01.01] [Testo originale: Spagnolo]

  TRADUZIONE IN LINGUA FRANCESE

Chères jeunes religieuses,

Au cours des Journées Mondiales de la Jeunesse que nous sommes en train de célébrer à Madrid, c’est pour moi un grand plaisir de pouvoir vous rencontrer, vous qui avez consacré votre jeunesse au Seigneur, et je vous remercie pour l’aimable salut que vous m’avez adressé. J’exprime ma gratitude envers Monsieur le Cardinal Archevêque de Madrid qui a programmé cette rencontre dans un lieu très suggestif comme le monastère Saint Laurent de l’Escorial. Si sa célèbre bibliothèque garde d’importantes éditions de la Sainte Écriture et de Règles monastiques de diverses familles religieuses, votre vie de fidélité à l’appel reçu est, elle-aussi, une manière précieuse de garder la Parole du Seigneur qui résonne dans vos formes de spiritualité.

Chères sœurs, tout charisme est une parole évangélique que l’Esprit Saint rappelle à son Église (Jn 14, 26). C’est bien vrai : la Vie consacrée « naît de l’écoute de la Parole de Dieu et accueille l’Évangile comme règle de vie. Vivre à la suite du Christ, chaste, pauvre et obéissant, est ainsi une ‘exégèse’ vivante de la Parole de Dieu (…) D’elle tout charisme est né et d’elle, toute règle veut être l’expression, en donnant vie à des itinéraires de vie chrétienne caractérisés par la radicalité évangélique » (Verbum Domini, n. 83).

La radicalité évangélique réside dans le fait d’être « enracinés et fondés dans le Christ, fermes dans la foi » (Col 2, 7), ce qui, dans la Vie consacrée, signifie aller à racine de l’amour, Jésus Christ, avec un cœur sans partage, jusqu’à ne rien préférer à son amour (cf. Saint Benoît, Règle IV, 21), par une appartenance sponsale comme l’ont vécu les saints, à l’image de Rose de Lima et de Rafael Arnáiz, jeunes patrons de ces Journées Mondiales de la Jeunesse. La rencontre personnelle avec le Christ qui nourrit votre consécration, doit être témoignée avec toute sa force transformatrice dans vos vies ; elle revêt une importance particulière aujourd’hui, alors qu’« on constate une sorte d’‘éclipse de Dieu’, une certaine amnésie, voire un réel refus du christianisme et un reniement du trésor de la foi reçue, au risque de perdre sa propre identité profonde » (Message pour les Journées Mondiales de la Jeunesse 2011, n. 1). Face au relativisme et à la médiocrité, s’impose la nécessité de cette radicalité dont témoigne la consécration comme une appartenance à Dieu aimé par-dessus tout.

Cette radicalité évangélique de la Vie consacrée s’exprime par la communion filiale avec l’Église – la maison des enfants de Dieu que le Christ a fondée – ; la communion avec les Pasteurs qui, au nom du Seigneur, proposent le dépôt de la foi reçu des Apôtres, du Magistère de l’Église et de la Tradition chrétienne ; la communion avec votre famille religieuse en conservant son noble patrimoine spirituel avec gratitude et en appréciant aussi les autres charismes ; la communion avec les autres membres de l’Église comme les laïcs, appelés à témoigner du même Évangile du Seigneur par leur vocation spécifique.

La radicalité évangélique s’exprime enfin dans la mission que Dieu a voulu vous confier : par la vie contemplative qui accueille dans ses cloitres la Parole de Dieu dans un silence éloquent et adore sa beauté dans la solitude habitée par Lui ; par les diverses formes de vie apostolique, dans les sillons desquelles germe la semence évangélique dans l’éducation des enfants et des jeunes, dans le soin des malades et des personnes âgées, dans l’accompagnement des familles, dans l’engagement en faveur de la vie, dans le témoignage de la vérité, dans l’annonce de la paix et la charité, l’engagement missionnaire, et dans la nouvelle évangélisation, et bien d’autres domaines de l’apostolat ecclésial.

Chères sœurs, c’est à ce témoignage de sainteté que Dieu vous appelle, en suivant Jésus de très près et sans conditions dans la consécration, la communion et la mission. L’Église a besoin de votre jeune fidélité enracinée et fondée dans le Christ. Merci pour votre « oui » généreux, total et perpétuel à l’appel du Bien-Aimé. Que la Vierge Marie soutienne et accompagne votre jeunesse consacrée, avec le vœu fervent que cela interpelle, encourage et illumine tous les jeunes.

Avec ces sentiments, je prie Dieu de récompenser abondamment la généreuse contribution de la Vie consacrée à ces Journées Mondiales de la Jeunesse, et en son nom, je vous bénis de tout cœur. Merci infiniment !

[01175-03.01] [Texte original: Espagnol]

  TRADUZIONE IN LINGUA INGLESE

Dear Young Women Religious,

As part of the World Youth Day which we are celebrating in Madrid, I am delighted to have this opportunity to meet you who have consecrated your youth to the Lord, and I thank you for the kind greeting you have given me. I also thank the Archbishop of Madrid, who arranged for this meeting in the evocative setting of the Monastery of San Lorenzo de El Escorial. Its famous library preserves important editions of the sacred Scriptures and the monastic rules of various religious families, yet your own lives of fidelity to the calling you have received is itself a precious means of preserving the word of the Lord, which resounds in your various spiritual traditions.

Dear Sisters, every charism is an evangelical word which the Holy Spirit recalls to the Church’s memory (cf. Jn 14:26). It is not by accident that consecrated life "is born from hearing the word of God and embracing the Gospel as its rule of life. A life devoted to following Christ in his chastity, poverty and obedience becomes a living ‘exegesis’ of God’s word… Every charism and every rule springs from it and seeks to be an expression of it, thus opening up new pathways of Christian living marked by the radicalism of the Gospel" (Verbum Domini, 83).

This Gospel radicalism means being "rooted and built up in Christ, and firm in the faith" (cf. Col 2:7). In the consecrated life, this means going to the very root of the love of Jesus Christ with an undivided heart, putting nothing ahead of this love (cf. SAINT BENEDICT, Rule, IV, 21) and being completely devoted to him, the Bridegroom, as were the Saints, like Rose of Lima and Rafael Arnáiz, the young patrons of this World Youth Day. Your lives must testify to the personal encounter with Christ which has nourished your consecration, and to all the transforming power of that encounter. This is all the more important today when "we see a certain ‘eclipse of God’ taking place, a kind of amnesia which, albeit not an outright rejection of Christianity, is nonetheless a denial of the treasure of our faith, a denial that could lead to the loss of our deepest identity" (Message for the 2011 World Youth Day, 1). In a world of relativism and mediocrity, we need that radicalism to which your consecration, as a way of belonging to the God who is loved above all things, bears witness.

This Gospel radicalism proper to the consecrated life finds expression in filial communion with the Church, the home of the children of God, built by Christ: communion with her Pastors who set forth in the Lord’s name the deposit of faith received from the apostles, the ecclesial Magisterium and the Christian tradition; communion with your own religious families as you gratefully preserve their authentic spiritual patrimony while valuing other charisms; and communion with other members of the Church, such as the laity, who are called to make their own specific calling a testimony to the one Gospel of the Lord.

Finally, Gospel radicalism finds expression in the mission God has chosen to entrust to us: from the contemplative life, which welcomes into its cloisters the word of God in eloquent silence and adores his beauty in the solitude which he alone fills, to the different paths of the apostolic life, in whose furrows the seed of the Gospel bears fruit in the education of children and young people, the care of the sick and elderly, the pastoral care of families, commitment to respect for life, witness to the truth and the proclamation of peace and charity, mission work and the new evangelization, and so many other sectors of the Church’s apostolate.

Dear Sisters, this is the witness of holiness to which God is calling you, as you follow Jesus Christ closely and unconditionally in consecration, communion and mission. The Church needs your youthful fidelity, rooted and built up in Christ. Thank you for your generous, total and perpetual "yes" to the call of the Loved One. I pray that the Virgin Mary may sustain and accompany your consecrated youth, with the lively desire that it will challenge, nourish and illumine all young people.

With these sentiments, I ask God to repay abundantly the generous contribution which consecrated life has made to this World Youth Day. In his name, and with great gratitude, I give you my affectionate blessing.

[01175-02.01] [Original text: Spanish]

  TRADUZIONE IN LINGUA TEDESCA

Liebe junge Ordensfrauen!

Am Weltjugendtag, den wir in Madrid feiern, ist es mir eine große Freude, euch begegnen zu können, die ihr eure Jugend dem Herrn geweiht habt, und ich danke für den liebenswürdigen Gruß, den ihr an mich gerichtet habt. Ich weiß es sehr zu schätzen, daß der Herr Kardinal, der Erzbischof von Madrid, diese Begegnung an einem so bedeutungsvollen Ort vorgesehen hat wie dem Kloster San Lorenzo de El Escorial. Wie in dessen berühmter Bibliothek wichtige Ausgaben der Heiligen Schrift und der monastischen Regeln verschiedener Ordensfamilien aufbewahrt werden, so ist auch euer Leben der Treue gegenüber der empfangenen Berufung eine wertvolle Weise, das Wort des Herrn zu bewahren, das in den euch eigenen Formen der Spiritualität widerhallt.

Liebe Schwestern, jedes Charisma ist ein Wort des Evangeliums, an das der Heilige Geist seine Kirche erinnert (vgl. Joh 14,26). Es ist nicht bedeutungslos, daß das geweihte Leben „»aus dem Hören auf das Wort Gottes hervorgeht und das Evangelium als seine Lebensnorm annimmt«. Das Leben in der Nachfolge des keuschen, armen und gehorsamen Christus ist daher eine »lebendige ,Exegese‘ des Wortes Gottes«. Der Heilige Geist, in dessen Kraft die Bibel geschrieben wurde, ist derselbe, der »die Gründer und Gründerinnen das Wort Gottes in einem neuen Licht sehen ließ. Diesem Wort entspringt jedes Charisma, und jede Ordensregel will sein Ausdruck sein«. So entstanden Wege christlichen Lebens, die von der Radikalität des Evangeliums geprägt sind" (Nachsynodales Apostolisches Schreiben Verbum Domini, 83).

Die evangelische Radikalität besteht darin, „in Christus verwurzelt und auf ihn gegründet, fest im Glauben" (Kol 2,7) zu bleiben. Im geweihten Leben bedeutet das, mit ungeteiltem Herzen an die Wurzel der Liebe Jesu Christi zu gehen und dieser Liebe nichts vorzuziehen (vgl. Benedikt, Regel, IV,21), mit einer bräutlichen Zugehörigkeit, wie sie die Heiligen gelebt haben, so wie Rosa von Lima und Raffael Arnáiz, die jungen Patrone dieses Weltjugendtags. Die persönliche Begegnung mit Christus, die eure Weihe nährt, muß mit aller ihrer verwandelnden Kraft in eurem Leben bezeugt werden; und heute kommt ihr eine besondere Bedeutung zu, insofern „eine Art »Gottesfinsternis« festzustellen ist, ein gewisser Gedächtnisschwund, wenn nicht sogar eine ausgesprochene Ablehnung des Christentums und eine Zurückweisung des empfangenen Glaubensguts, wobei die Gefahr besteht, die eigene tiefere Identität zu verlieren" (Botschaft zum 26. Weltjugendtag 2011, 1). Angesichts des Relativismus und der Mittelmäßigkeit erhebt sich die Notwendigkeit dieser Radikalität, die die Weihe als eine Zugehörigkeit zu dem über alles geliebten Gott bezeugt.

Diese evangelische Radikalität des geweihten Lebens findet ihren Ausdruck in der kindlichen Gemeinschaft mit der Kirche, der von Christus erbauten Heimstatt der Kinder Gottes; in der Gemeinschaft mit den Hirten, die im Namen des Herrn das Glaubensgut verkünden, das sie durch die Apostel, das Lehramt der Kirche und die christliche Überlieferung empfangen haben; in der Gemeinschaft mit eurer Ordensfamilie, indem ihr dankbar ihr geistliches Erbe bewahrt und auch die anderen Charismen schätzt; in der Gemeinschaft mit anderen Gliedern der Kirche, wie den Laien, die berufen sind, von der eigenen spezifischen Berufung her das gleiche Evangelium des Herrn zu bezeugen.

Schließlich drückt sich die evangelische Radikalität in der Sendung aus, die Gott euch anvertraut hat. Vom kontemplativen Leben, das in seinen Klöstern das Wort Gottes im beredten Schweigen aufnimmt und seine Schönheit in der von Ihm bewohnten Einsamkeit anbetet, bis zu den verschiedenen Wegen des apostolischen Lebens, in dessen Furchen der Same des Evangeliums aufgeht: in der Erziehung der Kinder und Jugendlichen, in der Pflege der Kranken und Alten, in der Begleitung der Familien, im Einsatz für das Leben, im Zeugnis für die Wahrheit, in der Verkündigung des Friedens und der Liebe, im missionarischen Einsatz und in der Neuevangelisierung, sowie in vielen anderen Bereichen des kirchlichen Apostolats.

Liebe Schwestern, dies ist das Zeugnis für die Heiligkeit, zu dem Gott euch ruft und das ihr entfaltet, indem ihr Jesus, dem Christus, in der Weihe, in der Gemeinschaft und in der Sendung eng und absolut bedingungslos nachfolgt. Die Kirche braucht eure junge Treue, die in Christus verwurzelt und auf ihn gegründet ist. Ich danke euch auch für euer großherziges, völliges und beständiges Ja zum Ruf des Geliebten. Möge die Jungfrau Maria eure geweihte Jugend stützen und begleiten. Zugleich habe ich den tiefen Wunsch, daß sie alle Jugendlichen innerlich anrühre, sie ermutige und sie erleuchte.

In diesem Sinne bitte ich Gott, den großherzigen Beitrag des geweihten Lebens zu diesem Weltjugendtag reichlich zu belohnen. In seinem Namen segne ich euch aus ganzem Herzen. Danke.

[01175-05.01] [Originalsprache: Spanisch]

  TRADUZIONE IN LINGUA PORTOGHESE

Queridas jovens religiosas!

No âmbito da Jornada Mundial da Juventude que estamos celebrando, sinto uma grande alegria por poder encontrar-me convosco, que consagrastes a vossa juventude ao Senhor, e agradeço-vos a amável saudação que me dirigistes. Agradeço ao Senhor Cardeal Arcebispo de Madrid por ter previsto este encontro num ambiente tão evocativo como é o do Mosteiro de São Lourenço do Escorial. Se a sua famosa Biblioteca guarda importantes edições da Sagrada Escritura e de Regras Monásticas de várias Famílias Religiosas, a vossa vida de fidelidade à vocação recebida é também uma maneira preciosa de guardar a Palavra do Senhor, que ressoa nas vossas formas de espiritualidade.

Queridas irmãs, cada carisma é uma palavra evangélica que o Espírito Santo recorda à sua Igreja (cf. Jo 14, 26). Não é em vão que a vida consagrada «nasce da escuta da Palavra de Deus e acolhe o Evangelho como sua norma de vida. Deste modo, viver no seguimento de Cristo casto, pobre e obediente é uma "exegese" viva da Palavra de Deus. (…) Dela brotou cada um dos carismas e dela cada regra quer ser expressão, dando origem a itinerários de vida cristã marcados pela radicalidade evangélica» (Exort. apostólica Verbum Domini, 83).

A radicalidade evangélica é estar «enraizados e edificados em Cristo, e firmes na fé» (cf. Col 2, 7), que, na vida consagrada, significa ir à raiz do amor a Jesus Cristo com um coração indiviso, sem nada antepor a esse amor (cf. São Bento, Regra, IV, 21), com uma doação esponsal como viveram os santos, vivida segundo o estilo de Rosa de Lima e Rafael Arnáiz, jovens patronos desta Jornada Mundial da Juventude. O encontro pessoal com Cristo que alimenta a vossa consagração deve revelar-se, com toda a sua força transformadora, nas vossas vidas; e adquire uma especial relevância hoje, quando se «constata uma espécie de "eclipse de Deus", uma certa amnésia, senão mesmo uma verdadeira rejeição do cristianismo e uma negação do tesouro da fé recebida, com o risco de se perder a própria identidade profunda» (Mensagem para a XXVI Jornada Mundial da Juventude de 2011, 1). Face ao relativismo e à mediocridade, surge a necessidade desta radicalidade que testemunha a consagração como uma pertença a Deus sumamente amado.

A referida radicalidade evangélica da vida consagrada exprime-se na comunhão filial com a Igreja, casa dos filhos de Deus que Cristo edificou: a comunhão com os Pastores, que propõem, em nome do Senhor, o depósito da fé recebido através dos Apóstolos, do Magistério da Igreja e da tradição cristã; a comunhão com a vossa Família Religiosa, conservando agradecidas o seu genuíno património espiritual e apreciando também os outros carismas; a comunhão com outros membros da Igreja como os leigos, chamados a testemunharem a partir da sua específica vocação o mesmo evangelho do Senhor.

Finalmente a radicalidade evangélica exprime-se na missão que Deus vos quis confiar. Desde a vida contemplativa que, na própria clausura, acolhe a Palavra de Deus em silêncio eloquente e adora a sua beleza na solidão por Ele habitada, até aos mais diversos caminhos de vida apostólica, em cujos sulcos germina a semente evangélica na educação das crianças e jovens, no cuidado dos doentes e idosos, no acompanhamento das famílias, no compromisso a favor da vida, no testemunho da verdade, no anúncio da paz e da caridade, no trabalho missionário e na nova evangelização, e em muitos outros campos do apostolado eclesial.

Queridas irmãs, este é o testemunho da santidade a que Deus vos chama, seguindo de perto e incondicionalmente Jesus Cristo na consagração, na comunhão e na missão. A Igreja precisa da vossa fidelidade jovem, arraigada e edificada em Cristo. Obrigado pelo vosso "sim" generoso, total e perpétuo à chamada do Amado. Que Virgem Maria sustente e acompanhe a vossa juventude consagrada, com o ardente desejo de que interpele, encoraje e ilumine todos os jovens.

Com estes sentimentos, peço a Deus que recompense abundantemente a generosa contribuição da vida consagrada para esta Jornada Mundial da Juventude, e em seu nome vos abençoo de todo o coração. Muito obrigado.

[01175-06.01] [Texto original: Espanhol]

Al termine, il Santo Padre è accompagnato dal Superiore degli Agostiniani e da quattro docenti universitari nella Basilica di S. Lorenzo di El Escorial, fino al podio allestito sulla scalinata del Presbiterio.

[B0480-XX.01]