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L’UDIENZA GENERALE, 09.06.2010


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE  

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE  

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e di fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa si è soffermato sul suo recente Viaggio Apostolico a Cipro.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA  

Cari fratelli e sorelle!

Quest’oggi desidero soffermarmi sul mio viaggio apostolico a Cipro, che per molti aspetti si è posto in continuità con quelli precedenti in Terra Santa e a Malta. Grazie a Dio, questa visita pastorale è andata molto bene, poiché ha felicemente conseguito i suoi scopi. Già di per sé essa costituiva un evento storico; infatti, mai prima d’ora il Vescovo di Roma si era recato in quella terra benedetta dal lavoro apostolico di san Paolo e san Barnaba e tradizionalmente considerata parte della Terra Santa. Sulle orme dell’Apostolo delle genti mi sono fatto pellegrino del Vangelo, anzitutto per rinsaldare la fede delle comunità cattoliche, piccola ma vivace minoranza nell’Isola, incoraggiandole anche a proseguire il cammino verso la piena unità tra i cristiani, specialmente con i fratelli ortodossi. Al tempo stesso, ho voluto idealmente abbracciare tutte le popolazioni mediorientali e benedirle nel nome del Signore, invocando da Dio il dono della pace. Ho sperimentato una cordiale accoglienza, che mi è stata riservata dappertutto, e colgo volentieri questa occasione per esprimere nuovamente la mia viva gratitudine in primo luogo all’Arcivescovo di Cipro dei Maroniti, Mons. Joseph Soueif, e a Sua Beatitudine Mons. Fouad Twal, unitamente ai collaboratori, rinnovando a ciascuno il mio apprezzamento per la loro azione apostolica. La mia sentita riconoscenza va poi al Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa di Cipro, segnatamente a Sua Beatitudine Chrysostomos II, Arcivescovo di Nea Giustiniana e di tutta Cipro, che ho avuto la gioia di abbracciare con affetto fraterno, come pure al Presidente della Repubblica, a tutte le Autorità civili e a quanti in vario modo si sono lodevolmente prodigati per la riuscita di questa mia visita pastorale.

Essa è iniziata il 4 giugno nell’antica città di Paphos, dove mi sono sentito avvolto in un’atmosfera che sembrava quasi la sintesi percepibile di duemila anni di storia cristiana. I reperti archeologici ivi presenti sono il segno di un’antica e gloriosa eredità spirituale, che ancora oggi mantiene un forte impatto sulla vita del Paese. Presso la chiesa di Santa Ciriaca Chrysopolitissa, luogo di culto ortodosso aperto anche ai cattolici e agli anglicani ubicato all’interno del sito archeologico, si è svolta una toccante celebrazione ecumenica. Con l’Arcivescovo ortodosso Chrysostomos II e i rappresentanti delle Comunità armena, luterana e anglicana, abbiamo fraternamente rinnovato il reciproco e irreversibile impegno ecumenico. Tali sentimenti ho manifestato successivamente a Sua Beatitudine Chrysostomos II nel cordiale incontro presso la sua residenza, durante il quale ho pure constatato quanto la Chiesa ortodossa di Cipro sia legata alle sorti di quel popolo, conservando devota e grata memoria dell’Arcivescovo Macario III, comunemente considerato padre e benefattore della Nazione, al quale ho voluto anch’io rendere omaggio sostando brevemente presso il monumento che lo raffigura. Questo radicamento nella tradizione non impedisce alla Comunità ortodossa di essere impegnata con decisione nel dialogo ecumenico unitamente alla Comunità cattolica, animate entrambe dal sincero desiderio di ricomporre la piena e visibile comunione tra le Chiese dell’Oriente e dell’Occidente.

Il 5 giugno, a Nicosia, capitale dell’Isola, ho iniziato la seconda tappa del viaggio recandomi in visita al Presidente della Repubblica, che mi ha accolto con grande cortesia. Nell’incontrare le Autorità civili e il Corpo diplomatico, ho ribadito l’importanza di fondare la legge positiva sui principi etici della legge naturale, al fine di promuovere la verità morale nella vita pubblica. E’ stato un appello alla ragione, basato sui principi etici e carico di implicazioni esigenti per la società di oggi, che spesso non riconosce più la tradizione culturale su cui è fondata.

La Liturgia della Parola, celebrata presso la scuola elementare san Marone, ha rappresentato uno dei momenti più suggestivi dell’incontro con la Comunità cattolica di Cipro, nelle sue componenti maronita e latina, e mi ha permesso di conoscere da vicino il fervore apostolico dei cattolici ciprioti. Esso si esprime anche mediante l’attività educativa e assistenziale con decine di strutture, che si pongono al servizio della collettività e sono apprezzati dalle autorità governative come pure dall’intera popolazione. E’ stato un momento gioioso e di festa, animato dall’entusiasmo di numerosi bambini, ragazzi e giovani. Non è mancato l’aspetto della memoria, che ha reso percepibile in modo commovente l’anima della Chiesa maronita, la quale proprio quest’anno celebra i 1600 anni della morte del Fondatore san Marone. A tale riguardo, è stata particolarmente significativa la presenza di alcuni cattolici maroniti originari di quattro villaggi dell’Isola dove i cristiani sono popolo che soffre e spera; ad essi ho voluto manifestare la mia paterna comprensione per le loro aspirazioni e difficoltà.

In quella stessa celebrazione ho potuto ammirare l’impegno apostolico della comunità latina, guidata dalla sollecitudine del Patriarca latino di Gerusalemme e dallo zelo pastorale dei Frati Minori di Terra Santa, che si pongono al servizio della gente con perseverante generosità. I cattolici di rito latino, molto attivi nell’ambito caritativo, riservano un’attenzione speciale verso i lavoratori e i più bisognosi. A tutti, latini e maroniti ho assicurato il mio ricordo nella preghiera, incoraggiandoli a testimoniare il Vangelo anche mediante un paziente lavoro di reciproca fiducia fra cristiani e non cristiani, per costruire una pace durevole ed un’armonia fra i popoli.

Ho voluto ripetere l’invito alla fiducia e alla speranza nel corso della Santa Messa, celebrata nella parrocchia di Santa Croce alla presenza dei sacerdoti, delle persone consacrate, dei diaconi, dei catechisti e degli esponenti di associazioni e movimenti laicali dell’Isola. Partendo dalla riflessione sul mistero della Croce, ho rivolto poi un accorato appello a tutti i cattolici del Medio Oriente affinché, nonostante le grandi prove e le ben note difficoltà, non cedano allo sconforto e alla tentazione di emigrare, in quanto la loro presenza nella regione costituisce un insostituibile segno di speranza. Ho garantito loro, e specialmente ai sacerdoti e ai religiosi, l’affettuosa e intensa solidarietà di tutta la Chiesa, come pure l’incessante preghiera affinché il Signore li aiuti ad essere sempre presenza vivace e pacificante.

Sicuramente il momento culminate del viaggio apostolico è stato la consegna dell’Instrumentum laboris dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Tale atto è avvenuto domenica 6 giugno nel Palazzo dello sport di Nicosia, al termine della solenne Celebrazione eucaristica, alla quale hanno preso parte i Patriarchi e i Vescovi delle varie comunità ecclesiali del Medio Oriente. Corale è stata la partecipazione del Popolo di Dio, "tra canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa", come dice il Salmo (42,5). Ne abbiamo fatto concreta esperienza, anche grazie alla presenza dei tanti immigrati, che formano un significativo gruppo nella popolazione cattolica dell’Isola, dove si sono integrati senza difficoltà. Insieme abbiamo pregato per l’anima del compianto Vescovo Mons. Luigi Padovese, Presidente della Conferenza Episcopale Turca, la cui improvvisa e tragica morte ci ha lasciati addolorati e sgomenti.

Il tema dell’Assemblea sinodale per il Medio Oriente, che si svolgerà a Roma nel prossimo mese di ottobre, parla di comunione e di apertura alla speranza: "La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: comunione e testimonianza". L’importante evento si configura infatti come un convenire della cristianità cattolica di quell’area, nei suoi diversi  riti, ma al tempo stesso quale ricerca rinnovata di dialogo e di coraggio per il futuro. Pertanto, sarà accompagnato dall’affetto orante di tutta la Chiesa, nel cui cuore il Medio Oriente occupa un posto speciale, in quanto è proprio lì che Dio si è fatto conoscere ai nostri padri nella fede. Non mancherà, tuttavia, l’attenzione di altri soggetti della società mondiale, segnatamente dei protagonisti della vita pubblica, chiamati ad operare con costante impegno affinché quella regione possa superare le situazioni di sofferenza e di conflitto che ancora l’affliggono e ritrovare finalmente la pace nella giustizia.

Prima di congedarmi da Cipro ho voluto visitare la Cattedrale Maronita di Nicosia - dove era presente anche il Cardinale Pierre Nasrallah Sfeir, Patriarca di Antiochia dei Maroniti. Ho rinnovato la mia sincera vicinanza e la mia fervida comprensione ad ogni comunità dell’antica Chiesa maronita sparsa nell’Isola, sulle cui rive i Maroniti giunsero in vari periodi e furono spesso duramente provati per rimanere fedeli alla loro specifica eredità cristiana, le cui memorie storiche e artistiche costituiscono un patrimonio culturale per l’intera umanità.

Cari fratelli e sorelle, sono tornato in Vaticano con l’animo colmo di gratitudine verso Dio e con sentimenti di sincero affetto e stima per gli abitanti di Cipro, dai quali mi sono sentito accolto e compreso. Nella nobile terra cipriota ho potuto vedere l’opera apostolica delle diverse tradizioni dell’unica Chiesa di Cristo e ho potuto quasi sentire tanti cuori pulsare all’unisono. Proprio come affermava il tema del Viaggio: "Un cuore, un’anima". La Comunità cattolica cipriota, nelle sue articolazioni maronita, armena e latina, si sforza incessantemente di essere un cuore solo e un’anima sola, tanto al proprio interno quanto nei rapporti cordiali e costruttivi con i fratelli ortodossi e con le altre espressioni cristiane. Possano il popolo cipriota e le altre nazioni del Medio Oriente, con i loro governanti e i rappresentanti delle diverse religioni, costruire insieme un futuro di pace, di amicizia e di fraterna collaborazione. E preghiamo affinché, per intercessione di Maria Santissima, lo Spirito Santo renda fecondo questo viaggio apostolico, e animi nel mondo intero la missione della Chiesa, istituita da Cristo per annunciare a tutti i popoli il Vangelo della verità, dell’amore e della pace.

[00856-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE  

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese  

Sintesi della catechesi in lingua tedesca  

Sintesi della catechesi in lingua spagnola  

Sintesi della catechesi in lingua portoghese  

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers frères et sœurs, le Voyage Apostolique que je viens d’effectuer à Chypre est un événement historique, car, pour la première fois, l’Évêque de Rome s’est rendu sur cette terre bénie par le travail apostolique des saints Paul et Barnabé. Là, je me suis fait pèlerin pour raffermir la foi des catholiques du Moyen Orient et les encourager à poursuivre leurs efforts pour l’unité des Églises. Au cours d’une célébration émouvante à Paphos à laquelle participait l’Archevêque orthodoxe Chrysostomos II, toutes les Églises ont renouvelé leur engagement œcuménique, manifestant le désir d’une communion pleine et visible entre orthodoxes et catholiques. A Nicosie, j’ai rencontré la communauté catholique composée des trois rites : maronite, arménien et latin. Invitant chacun à témoigner de l’Évangile pour une paix durable et une harmonie entre les religions et les cultures, j’ai encouragé les catholiques à ne pas émigrer, car leur présence est un signe irremplaçable d’espérance. Enfin lors de l’eucharistie à Nicosie, sommet de mon pèlerinage, j’ai remis l’Instrumentum laboris du prochain Synode des Évêques sur le thème: « L’Église catholique dans le Moyen-Orient : communion et témoignage ». Puisse l’Esprit Saint féconder les efforts pour être « un seul cœur, et une seule âme » et pour construire ensemble un avenir de paix, d’amitié et de fraternité.

Je salue les pèlerins francophones présents. Frères et sœurs, priez pour les Chrétiens du Moyen-Orient et soutenez-les activement. Priez aussi particulièrement, en cette fin d’Année sacerdotale, pour vos prêtres et vos séminaristes. Encouragez-les et appuyez-les. A la suite du Christ, encouragez des jeunes et des hommes à se consacrer au Seigneur dans le sacerdoce pour sanctifier le Peuple de Dieu.

[00857-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese  

Dear Brothers and Sisters,

In my Apostolic Journey to Cyprus this past week, I walked in the footsteps of Saints Paul and Barnabas, who first brought the Gospel to that island, and visited the small but lively Catholic communities of the island. I thank the Authorities for their warm hospitality, and I particularly thank the Holy Synod of the Orthodox Church of Cyprus and His Beatitude Archbishop Chrysostomos the Second for their fraternal welcome. In my celebrations with the Maronite and Latin Catholic communities I witnessed their strong faith and traditions, and the vitality of their educational and charitable institutions. In Cyprus and throughout the Middle East, Christians are called to overcome divisions and to persevere in their witness to the Gospel in those lands. At Sunday Mass in Nicosia I consigned the working document for the forthcoming Special Assembly for the Middle East of the Synod of Bishops. Let us pray that the Synod will strengthen those ancient Christian communities in communion and hope, and help them to build a future of peace throughout the Middle East.

I offer a warm welcome to the ecumenical study group from the School of Theology at Seton Hall University, and to the members of the International Leadership Programme for LaSallian Universities. My cordial greetings also go to the scholars and experts taking part in the international conference sponsored by the International Insolvency Institute. I greet the many student groups present, and I thank the choirs for their praise of God in song. Upon all the English-speaking visitors present at today's Audience, especially those from Ireland, the Philippines and the United States, 1 invoke Almighty God's blessings ofjoy and peace.

[00858-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca  

Liebe Brüder und Schwestern!

Vom vergangenen Freitag bis Sonntag habe ich Zypern besucht. Es war das erste Mal, daß ein Bischof von Rom auf diese Insel im östlichen Mittelmeer gekommen ist, auf der schon die Apostel Paulus und Barnabas gewirkt haben und die traditionellerweise als ein Teil des Heiligen Landes angesehen wird. Die erste Station meiner Apostolischen Reise nach Zypern war die antike Stadt Paphos, wo das reiche geistliche Erbe der Insel und die zweitausendjährige Geschichte des Christentums auf einen Blick sichtbar werden. Ein besonderer Moment war dort die ökumenische Feier zusammen mit dem orthodoxen Erzbischof von Zypern, Chrysostomos II., und mit Vertretern anderer Kirchen und christlich-kirchlicher Gemeinschaften. In der Hauptstadt Nicosia hatte ich die Gelegenheit, den Katholiken Zyperns zu begegnen, zu denen Gläubige maronitischer und lateinischer Tradition, aber auch viele Einwanderer zählen. Ein Höhepunkt war schließlich die Übergabe des Instrumentum laboris (des Arbeitstextes) für die Sonderversammlung der Bischofssynode für den Nahen Osten, die im kommenden Oktober hier in Rom stattfinden wird. Ich habe die Katholiken im Nahen Osten aufgerufen, trotz aller Prüfungen und Schwierigkeiten nicht zu verzagen und nicht der Versuchung nachzugeben, ihre Heimat zu verlassen. Die Anwesenheit der Christen in dieser Region ist ein unersetzbares Zeichen der Hoffnung, und sie können gemeinsam einen wichtigen Beitrag leisten, um alle Konflikte zu überwinden und wahren Frieden in Gerechtigkeit aufzubauen.

Mit Freude grüße ich alle Pilger und Teilnehmer deutscher Sprache an dieser Audienz. Ich danke Gott für meine Reise nach Zypern, die unter dem Wort der Apostelgeschichte stand »ein Herz und eine Seele« (Apg 4,32). In diesem Sinne lade ich euch alle ein, die Katholiken in Zypern und im Heiligen Land wie auch überhaupt alle Christen im Nahen Osten mit eurem Gebet und eurer Solidarität zu unterstützen. Der Herr helfe uns allen, unermüdlich sein Evangelium der Wahrheit, der Liebe und des Friedens zu verkünden.

[00859-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola  

Queridos hermanos y hermanas:

Quisiera comentar mi viaje a Chipre, que puede definirse como evento histórico, pues ha sido la primera vez que el Obispo de Roma ha visitado esa tierra. Bajo el lema "un solo corazón y una sola alma", y siguiendo las huellas del Apóstol de los gentiles, he peregrinado a esa Isla, sobre todo, para confirmar en la fe a las comunidades católicas, animándolas a seguir recorriendo el camino de unidad. Asimismo, he querido desde allí abrazar espiritualmente a todas las poblaciones del Medio Oriente, y dirigir un encarecido llamamiento a todos los católicos de esa región para que, a pesar de las grandes dificultades que atraviesan, no caigan en la tentación de emigrar, pues su presencia allí es un signo insustituible de esperanza. Muy importante ha sido también la entrega del Instrumentum laboris de la Asamblea Especial del Sínodo de los Obispos para Medio Oriente, que se celebrará en Roma el próximo mes de octubre. Expreso nuevamente a todos mi gratitud por la calurosa acogida que me han dispensado.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a los procedentes de España, Argentina, México, Perú y otros países latinoamericanos. Os invito a rezar por los sacerdotes, en estos días previos a la clausura del Año Sacerdotal, y a acompañarlos siempre con vuestro afecto. Muchas gracias.

[00860-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese  

Queridos irmãos e irmãs,

Regressei há três dias da minha visita a Chipre, ilha abençoada com a fé cristã pela pregação dos apóstolos Paulo e Barnabé. Lá pude ver a obra apostólica das diversas tradições e ritos da única Igreja de Cristo, quase sentindo pulsar os seus corações em uníssono ou – segundo a leitura proclamada ao início – como se formassem «um só coração e uma só alma». Estas palavras são o lema do Sínodo para o Médio Oriente, que terá lugar no próximo mês de Outubro aqui no Vaticano. Objectivo da minha visita era a entrega do Instrumentum laboris, de certo modo a «ordem de trabalhos» da referida assembleia sinodal, que verá reunida a Comunidade Católica procurando aperfeiçoar a comunhão tanto no seu interior como nas suas relações com os ortodoxos e demais expressões cristãs e fortalecer o seu testemunho do Evangelho no meio do mundo.

Amados peregrinos de língua portuguesa, cordiais saudações para todos vós, de modo especial para o grupo de sacerdotes da diocese de Santo André com o seu Bispo, Dom Nélson Westrupp. Agradecido pela visita, desejo que ela reforce a vossa fidelidade sacerdotal reproduzindo a fidelidade de Cristo. Sobre vós e grupos de Brasília, Mação e Santa Cruz e da paróquia de Milagres e Bidoeira, desça a minha Bênção.

[00861-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE  

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ungherese  

Saluto in lingua slovacca  

Saluto in lingua italiana  

Saluto in lingua polacca  

Serdecznie pozdrawiam Polaków. Dziękuję za modlitwę w czasie mojej podróży na Cypr. Nowy polski błogosławiony ks. Jerzy Popiełuszko uczył miłości i solidarności z tymi, którzy potrzebują duchowego i materialnego wsparcia. Jego opiece i wstawiennictwu polecam wszystkich, którzy ucierpieli z powodu powodzi i tych, którzy przychodzą im z pomocą. Niech Bóg Wam błogosławi!

[Saluto cordialmente i polacchi. Grazie per le preghiere che avete fatto durante il mio viaggio in Cipro. Il nuovo beato polacco don Jerzy Popiełuszko insegnava l’amore e la solidarietà verso coloro che hanno bisogno di un sostegno spirituale o materiale. Alla sua protezione affido tutti coloro che soffrono a causa delle alluvioni e coloro che gli recano aiuto. Dio vi benedica!]

[00862-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ungherese  

Isten hozta a magyar híveket, különösen azokat, akik Gyöngyöstarjánról érkeztek. A héten ünnepeljük Jézus Szent Szívét, melyben Jézus szeretete mutatkozik meg az Atya iránt és mindnyájunk iránt. A papság évének lezárásakor az Ő Szent Szívének ajánllak titeket. Apostoli áldásom kísérjen benneteket minden utatokon. Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Saluto con affetto i fedeli di lingua ungherese, specialmente i Membri del gruppo di Gyöngyöstarján. Questa settimana celebreremo la festa del Sacro Cuore di Gesù, simbolo dell’amore di Gesù al Padre, e dell’amore per ciascuno di noi. A conclusione dell'Anno Sacerdotale vi raccommando al Suo Sacro Cuore. Di cuore vi benedico. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00863-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua slovacca  

S láskou vítam slovenských pútnikov, osobitne zo Soblahova a Mníchovej Lehoty, z Novej Vsi nad Váhom a Stropkova, ako aj z Cirkevnej základnej školy Jána Pavla Druhého z Bratislavy - Vajnor.

Bratia a sestry, budúci piatok ukončíme Rok kňazov. Modlite sa za vašich kňazov, aby vo svojej službe verne hlásali evanjelium a dôstojne slávili Božie tajomstvá. Zo srdca žehnám vás i vašich drahých. Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini slovacchi, particolarmente a quelli provenienti da Soblahov e Mníchova Lehota, da Nová Ves nad Váhom e Stropkov, come pure alla Scuola elementare cattolica Giovanni Paolo II di Bratislava-Vajnory.

Fratelli e sorelle, venerdì prossimo concluderemo l’Anno sacerdotale. Pregate per i vostri sacerdoti, affinché nel loro ministero fedelmente annunzino il Vangelo e degnamente celebrino i misteri divini. Di cuore benedico voi ed i vostri cari. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00864-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua italiana  

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i partecipanti al capitolo generale dei Missionari d’Africa (Padri Bianchi), assicurando un ricordo nella preghiera perché possano essere sempre più docili all’azione dello Spirito Santo, continuando a lavorare per il Regno di Dio nella pazienza e nella speranza, in Africa e nel mondo. Saluto i bambini della Prima Comunione della Diocesi di Castellaneta, accompagnati dal Vescovo Mons. Pietro Fragnelli, ed auguro a ciascuno di crescere nell’amicizia con Gesù per testimoniare il suo amore ai coetanei. Saluto i partecipanti al "Trofeo Enea", di Pomezia, qui convenuti così numerosi, e li incoraggio nei loro propositi di promuovere i valori più autentici dello sport.

La festa del Sacro Cuore di Gesù, che celebreremo dopodomani, segnerà la conclusione dell’Anno Sacerdotale. Migliaia di sacerdoti di ogni parte del mondo si raduneranno a Roma per lodare il Signore e rinnovare il proprio impegno. Invito tutti a partecipare a questo evento con la preghiera.

Il mio saluto cordiale va, infine, ai giovani, ai malati ed agli sposi novelli. Voi, cari giovani, continuate ad impegnarvi, con l'entusiasmo che vi è proprio, per la costruzione di una civiltà i cui fondamenti siano la verità e l'amore, la pace e la solidarietà. Voi, cari ammalati, unite le vostre sofferenze all'infinito amore del Cuore di Cristo per la salvezza dell'umanità. Voi, cari sposi novelli, sappiate progredire sempre più sulla via dell'amore e del rispetto reciproco.

[00865-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0380-XX.01]