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CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA 23ma ASSEMBLEA GENERALE DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLE UNIVERSITÀ CATTOLICHE (FIUC) - (PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, 16-20 NOVEMBRE 2009), 13.11.2009


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA 23ma ASSEMBLEA GENERALE DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELLE UNIVERSITÀ CATTOLICHE (FIUC) - (PONTIFICIA UNIVERSITÀ GREGORIANA, 16-20 NOVEMBRE 2009)

INTERVENTO DI S.E. MONS. ANGELO VINCENZO ZANI

INTERVENTO DEL PROF. MONS. GUY-RÉAL THIVIERGE

INTERVENTO DEL REV.DO P. GIANFRANCO GHIRLANDA, S.I.

INTERVENTO DEL SIG. PEDRO NEL MEDINA VARON

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, ha luogo la Conferenza Stampa di presentazione della 23ma Assemblea Generale della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (FIUC), sul tema: "L’università cattolica nelle società post-moderne. Ex corde Ecclesiae di fronte alle sfide del 21mo secolo" (Pontificia Università Gregoriana, 16-20 novembre 2009).

Intervengono alla Conferenza stampa: Mons. Angelo Vincenzo Zani, Sotto-Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica; Prof. Mons. Guy-Réal Thivierge, Segretario Generale della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche (FIUC); Rev.do P. Gianfranco Ghirlanda, S.I., Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana; Sig. Pedro Nel Medina Varon, Segretario generale aggiunto della FIUC.

Ne pubblichiamo di seguito gli interventi:

INTERVENTO DI S.E. MONS. ANGELO VINCENZO ZANI

In questa conferenza stampa intendiamo illustrare i lavori della XXIII Assemblea Generale della FIUC (Federazione Internazionale delle Università Cattoliche), che si svolgeranno a Roma dal 16 al 20 novembre 2009. L’Assemblea, che doveva tenersi in Honduras nel luglio scorso, ma che è stata sospesa a causa della situazione nel Paese, quest’anno ricorda il LX anniversario del riconoscimento canonico dello statuto della FIUC da parte della Santa Sede.

Due sono le date significative che segnano la storia della FIUC. Nel 1924 un primo nucleo di Università cattoliche si collegano tra loro per uscire dall’isolamento accademico di quel momento. Siamo negli anni nei quali prende vita la Società delle Nazioni, suscitata subito dopo la prima guerra mondiale. Anche le Università cattoliche decidono di cooperare tra loro per aprirsi al mondo, alle altre culture, agli altri sistemi di pensiero.

La seconda data, il 1949, poco dopo la seconda guerra mondiale, vede consolidarsi la volontà di collaborare in tutto il mondo a livello di educazione superiore; ed è così che la Federazione ridefinisce il proprio Statuto il quale viene riconosciuto canonicamente dalla Santa Sede. Questa decisione, basata sul rispetto dell’autonomia delle singole istituzioni, avvia un legame più profondo ed efficace tra le università cattoliche e la Congregazione per l’Educazione Cattolica.

Dai dati in nostro possesso, risulta che oggi esistono nel mondo circa 1.210 Università cattoliche, distribuite in tutti i continenti, nelle quali si studia e si fa ricerca sull’intera gamma dei saperi insegnati nelle università. La Federazione aggrega oltre 200 delle Università cattoliche più grandi; ma in genere tutte vi fanno riferimento.

Un contributo particolarmente significativo è quello che la FIUC ha dato nella preparazione della Costituzione Apostolica Ex corde Ecclesiae, approvata da Giovanni Paolo II il 15 agosto 1990. Anzi, si può dire che, proprio a partire dalla ricca esperienza condotta per decenni dalla FIUC, è stato possibile concepire un documento così importante nel quale – recependo le linee del Concilio circa l’indispensabile rapporto della Chiesa con la cultura, il mondo accademico e la ricerca scientifica – viene definito il profilo dell’Università cattolica.

A questo proposito, la Ex corde Ecclesiae afferma che, per garantire una presenza cristiana nel mondo universitario dinanzi ai grandi problemi della società e della cultura, una università, in quanto cattolica, deve possedere le seguenti essenziali caratteristiche: «1. un’ispirazione cristiana da parte non solo dei singoli, ma anche della Comunità universitaria come tale; 2. un’incessante riflessione, alla luce della fede cattolica, sul crescente tesoro della conoscenza umana, al quale cerca di offrire un contributo con le proprie ricerche; 3. la fedeltà al messaggio cristiano così come è presentato dalla Chiesa; 4. l’impegno istituzionale al servizio del popolo di Dio e della famiglia umana nel loro itinerario verso quell’obiettivo trascendente che dà significato alla vita».

Un’altra tappa significativa di collaborazione tra il nostro Dicastero e la FIUC è stata la Conferenza Internazionale tenuta a Roma nel 2002, sul tema: Globalizzazione ed Educazione Superiore Cattolica. Speranze e sfide. Dalla Conferenza è scaturito un Documento di lavoro sulla base del quale si sono sviluppati nei diversi continenti vari gruppi di ricerca scientifica, ancora oggi molto attivi.

La Congregazione, la quale per il servizio che è chiamata a svolgere a sostegno delle chiese particolari, è costantemente attenta alle sfide sempre nuove, trova un grande aiuto nel qualificato servizio condotto dalla FIUC, sempre volto a tratteggiare le risposte che le istituzioni accademiche cattoliche sono chiamate a dare oggi. Ed in questo impegno, la FIUC è sempre attenta a collaborare anche con gli organismi internazionali presso i quali è rappresentata.

A questo proposito, va ricordato che nel dibattito svolto durante l’ultima Conferenza Generale dell’UNESCO, tenuta a Parigi nell’ottobre scorso, sono state indicate diverse questioni che riguardano anche le Università cattoliche. Ne cito alcune: a. il diffondersi della "società della conoscenza", con le nuove scoperte tecnologiche e scientifiche, impone un nuovo paradigma pedagogico, una revisione dei sistemi formativi e una sempre più aggiornata qualificazione dei docenti; b. dinanzi ai profondi cambiamenti a livello socio-politico ed economico, si fa sempre più impellente la domanda etica e quindi la necessità di appellarsi ai valori fondamentali per orientare le scelte per il futuro; c. la crisi economica in corso interroga anche, e soprattutto, il mondo accademico, chiedendo che nella preparazione dei futuri professionisti si trasmettano conoscenze non chiuse o autoreferenziali, ma sempre più aperte e flessibili.

Il tema scelto dalla FIUC per questa Assemblea Generale: Le Università Cattoliche nelle società post-moderne, sembra rispondere alle aspettative più urgenti, messe in luce anche dall’UNESCO, e che sono avvertite da tutte le Università cattoliche. In questa prospettiva, risultano di grande attualità le indicazioni della Costituzione Ex corde Ecclesiae, come anche i richiami contenuti nella recente Lettera Enciclica Caritas in veritate, di Benedetto XVI. Il Dicastero è certo che il lavori dell’Assemblea risponderanno all’appello del Magistero di Papa Ratzinger a porre al centro dei processi formativi la questione antropologica e a promuovere uno sviluppo umano integrale e globale.

La Ex corde Ecclesiae fornisce orientamenti molto precisi in merito, quando invita a:

- rafforzare l’identità dell’Università cattolica perché contribuisca alla tutela e allo sviluppo della dignità umana e dell’eredità culturale (cf. ECE, n. 12);

- dare la priorità all’impegno di comunicare alla società di oggi quei principi etici e religiosi che offrono pieno significato alla vita umana (cf. ECE, n. 33);

- incoraggiare, nel servizio alla società, forme originali di dialogo e di collaborazione tra le università cattoliche e le altre università, in favore dello sviluppo, della comprensione tra le culture, della difesa della natura (cf. ECE, n. 37).

[01669-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DEL PROF. MONS. GUY-RÉAL THIVIERGE

Monday, November 16th

Inaugural Lecture

Presented by Prof. Fr. Philippe Capelle-Dumont, a French philosopher, this lecture will launch the work and introduce the theme of our Assembly. He will highlight and analyse the main challenges posed by post-modernity to the academic community and, more specifically, to the Catholic university. What kind of contributions do Catholic academics and institutions bring to the intelligence of contemporary cultures? How can a fruitful encounter with diversified cultures that are all undergoing deep changes be encouraged through the dissemination of and search for knowledge? How can one be responsible for a true development of persons, institutions and peoples? How do the Catholic universities thus participate according to their competences to the building of a "world that is more just and more human"? These are the major topical subjects to which Professor Philippe Capelle-Dumont, as a keynote speaker, will bring a critical lighting.

Tuesday, November 17th

The Catholic University in Dialogue with Cultures and Religions

The second day will address the theme of "The Catholic University in Dialogue with Cultures and Religions". We wish to highlight the great cultural diversity of contemporary societies, a diversity that is often the bearer of religious plurality, as well as indifference to the religious (res religiosa). How can the Catholic University maintain the threads of dialogue with the pluralism of post-modern societies in this context and continue to propose to modern society the Christian faith that creates culture and inspires science, arts, fine arts and peaceful cohabitation? It is in answer to these questions that His Excellency Msgr. Felix Machado, Bishop of the Diocese of Nashik in India, will bring the fruit of his reflections and, at the same time, offer us his point of view on the situation of the multicultural Indian society. In the afternoon, a Round Table that will bring together various personalities from several regions of the world will present different facets of the Catholic University. It will offer an excellent opportunity to discuss its place and role in multicultural societies.

Wednesday, November 18th

The Catholic University and Christian Intellectual Tradition

Professor James Heft, s.m., from the University of South California and Prof. Xavier Renders from the Université Catholique de Louvain, will open the session on the third day of the Assembly. The orator will place his presentation in the North American Catholic academic context and analyse the theme from three angles. First, he will present the prevailing cultural dimensions in North America and their effects on the academic world. Then, Professor Heft will define the various characteristics of the Christian intellectual tradition. Finally, he will identify seven challenges that Catholic universities face in their efforts to support and deepen the specific character of their mission. Professor Xavier Renders, basing himself on his experience at the Université Catholique de Louvain, will react and give us his point of view on the European situation of the Catholic academic world in the secular and lay context of the continent.

Thursday, November 19th

The Political and Social Responsibility of the Catholic University

We will broach the issue of the social and political responsibility of the Catholic university. Cardinal Maradiaga, President of Caritas Internationalis, will talk about the social and political missions of the Catholic academic community. He will stress the service to society as an essential dimension of the mission of the Catholic University (Apostolic Constitution Ex corde Ecclesiae, 30). A truly citizen institution, the latter fulfils a mission of public service by offering degree-conferring highly qualifying training, thus enabling people, societies and countries to develop socially and economically. Hence, the Catholic university becomes a societal institution that offers training in citizenship and a social education to the students who are entrusted to it. It also appears more and more as an inspiring institution, both at a social and political level. Dr. Anne-Thérèse Falkenstein, Providence University (Taiwan), will be invited to respond to the speaker, basing herself on reflections that are directly linked to her experiences in an Asian context. Hence, a Latin American and an Asian perspective will meet, witnessing the richness of the academic practices of the IFCU network. In the afternoon, a panel of speakers from different horizons will discuss the social and political positioning and the international cooperation (and networking) of Catholic universities. We will then have the pleasure of going to the «Policlinico Gemelli» of the Università Cattolica del Sacro Cuore where we will pay tribute to Father Agostino Gemelli, co-founder of the Federation, and commemorate the fiftieth anniversary of his passing. Professors Maria Bocci and Luciano Pazzaglia of the Università Cattolica del Sacro Cuore (Milan) will present the personality of Father Agostino Gemelli, his commitments and his vital role in the history of our Federation.

Friday, November 20th

The Catholic University and the Future

The closing of the Assembly will begin with a historical presentation by Prof. Pierre Hurtubise (Université Saint-Paul d’Ottawa) on the history of the elaboration of the Apostolic Constitution Ex Corde Ecclesiae in which he will stress the major role of IFCU and its affiliates. Then, Prof. Thérèse Lebrun, from the Université Catholique de Lille, and Prof. Joaquim Clotet, from the Pontifícia Universidade do Rio Grande do Sul, will present, in the light of the week’s work as well as their experience, the new challenges that Catholic universities, and with them the Apostolic Constitution, must meet today and tomorrow. They will also outline the possible paths that Catholic universities can follow to fulfil their academic, political and social mission in the service of society and the Church. It is on these reflections that the academic chapter of the Assembly will end and the administrative session will open with the presentation of the administrative and financial reports of the Secretariat and the Centre for Coordination of Research, as well as the election of the members of the Executive Committee and the Administrative Board for the period 2009-2012.

An Engaging and Interactive Assembly

Throughout this academic meeting, the participants will be invited to take part in workshops whose content will be directly linked to the themes being studied. The workshops, which will be organized in accordance with the three official languages of the Federation, helping the participants to meet and cross-fertilize theirvision, knowledge and experience.

The first two workshops - optional - (Tuesday, November 17th) will revolve around the theme of intercultural and inter-religious dialogue. The first will aim at clarifying the orientations of this dialogue and will analyse the many challenges that university faces, insofar as it affirms an identity and a faith, a prophetic message in plural and secular societies. The second workshop will attempt to define the practices of intercultural and inter-religious dialogue by considering the characteristics of an institution of Catholic identity today.

On Wednesday, another workshop will be dedicated to the place of the Christian intellectual tradition in Catholic university: its human, academic, political and social challenges and commitments. Many aspects will be evoked, such as the role of Catholic university in the understanding and promotion of the Christian intellectual tradition and in the birth and promotion of a new Christian humanism.

This dynamic will give rise to fruitful and enriching debates between the participants, who will be invited to share their experiences, the challenges they face in their respective contexts, as well as the answers they are in a condition to bring to them. Hence, we shall come back to our institutions in a different frame of mind, enriched by a human experience, maybe by a "supplement d’âme", and also where having grown intellectually and spiritually in the contact and together with other people.

[01667-02.01] [Original text: English]

INTERVENTO DEL REV.DO P. GIANFRANCO GHIRLANDA, S.I.

Da una parte esprimo il mio rammarico che questa 23a Assemblea Generale della FIUC per ragioni ad essa estrinseche non si sia potuta tenere nell’Università Cattolica di Honduras, come già tutto era predisposto; dall’altra, come Rettore della Pontificia Università Gregoriana, manifesto la gioia e l’onore perché quest’ultima è stata scelta come sede dell’Assemblea. Gioia e onore innanzitutto per il fatto stesso di ospitare un evento così importante a livello mondiale ed ecclesiale, che riunisce i Rettori e i delegati di tante prestigiose istituzioni accademiche, ma anche in quanto la celebrazione del 60° anniversario del riconoscimento ufficiale della FIUC da parte della Santa Sede, riporta ai primi passi della Federazione stessa, di cui l’Università Gregoriana è membro fin dalla fondazione nel 1924 e di cui il Magnifico Rettore dell’Università Gregoriana, P. Harvé Carrier S.J., è stato Presidente dal 1970 al 1980.

Come si sa, la Pontificia Università Gregoriana è l’erede e la continuatrice del Collegio Romano, fondato nel 1551 da Sant’Ignazio di Loyola. Dal giorno della sua nascita, il Collegio Romano si è collocato all’incrocio tra Chiesa e Società, tra fede e cultura, dimensione che la FIUC ha la missione propria di sostenere e promuovere. Proprio per il suo carattere di universalità, l’Università Gregoriana in tutte le sue componenti - docenti, studenti e personale amministrativo - si rallegra di ospitare l’Assemblea Generale della FIUC, che manifesta concretamente l’universalità della missione educativa della Chiesa.

I partecipanti a quest’Assemblea sono chiamati a riflettere insieme sulle sfide che all’Università Cattolica e all’Università ecclesiastica, nella loro identità d’istituzioni ecclesiali, vengono rivolte dalle società post-moderne, che, in una progressiva secolarizzazione, si fa sempre più resistente a recepire i valori evangelici, che sono valori autenticamente umani, e che per la globalizzazione, si fa sempre più multiculturale e multireligiosa.

Cristo stesso ha affidato alla Chiesa, in quanto strumento di salvezza per il genere umano, la missione di annunciare il Vangelo della salvezza.. Così la missione di insegnare fa parte integrante della natura e della vita della Chiesa, in quanto ne costituisce la sua prima ragion d’essere. Da questo scaturisce il dovere/diritto nativo, intrinsecamente spettante alla Chiesa, di insegnare, indipendentemente da qualsiasi potestà umana (DH 13; CD 19a; c. 747, § 1). Questo dovere/diritto della Chiesa è congruente col dovere/diritto di tutti gli uomini di cercare la verità. Per questa ragione destinatari dell’insegnamento della Chiesa sono tutti gli uomini (c. 771), e non solo i fedeli cattolici. La ricerca della verità è un qualcosa di costitutivo della natura dell’uomo e della sua dignità e vocazione e la Chiesa deve offrire i mezzi perché la verità sia trovata da tutti coloro che la cercano, affinché una volta trovatala, la possano liberamente abbracciare proprio per il fatto che la verità si impone da se stessa alla mente e alla coscienza dell’uomo (DH 1b.c; 2b).

Qui è la ragione per cui la missione delle Università Cattoliche non si rivolge solo ai fedeli cattolici - anzi, in molte di esse gli studenti cattolici sono una piccola minoranza - ma a ogni uomo e ogni donna che intenda ricevere una formazione integrale per lo sviluppo di una personalità libera e responsabile. Diversi sono i destinatari della missione delle Università o Facoltà Ecclesiastiche, in quanto prevalentemente rivolte alla formazione di chierici e religiosi/e, pur non escludendo i laici/che - che diventano sempre più numerosi - i quali vogliono svolgere compiti impegnativi nella società, testimoniando la loro fede nell’inserimento all’interno delle strutture temporali. Pur in questa diversità, però, l’elemento che unisce le Università Cattoliche e le Università Ecclesiastiche è la formazione degli studenti alla ricerca della verità e del bene, affinché sentano questa ricerca come un dovere che scaturisce dall’interno della loro coscienza.

Nell’uomo stesso, nella realtà che lo circonda e nelle relazioni che stabilisce con i suoi simili, c’è una ragione, che è la sua verità come creatura, della realtà creata che lo circonda e delle relazioni che stabilisce. È questa conoscenza della sua ratio essendi, della ratio essendi della realtà creata e degli altri, che conduce l’uomo alla sapienza, cioè a quella verità e quel bene, che nel suo attuarsi storico si manifestano come amore e solidarietà per gli altri. Lo scopo delle Università Cattoliche e delle Università Ecclesiastiche, a mio parere, è proprio quello di rispondere a questo anelito dell’uomo, offrendogli i mezzi per tale "sapiente conoscenza". Se ciò non fosse, gli studi universitari si ridurrebbero a una serie di nozioni che darebbero una conoscenza superficiale e spesso anche distorta della realtà dell’uomo e del mondo che lo circonda e delle relazioni che stabilisce nel costruire la società in cui vive.

L’acquisizione di tale "sapiente conoscenza" è un compito permanente nell’uomo, mai pienamente compiuto; per questo essa rimane un anelito costante e costitutivo del proiettarsi in avanti dell’uomo. Ne deriva che anche il compito di un’Università Cattolica e di un’Università Ecclesiastica non è mai compiuto, ma è proprio questa incompiutezza che spinge l’una e l’altra alla ricerca di sempre nuove vie, mezzi e metodi per essere il luogo di tale ricerca che l’essere umano fa, senza fine, su se stesso, in dialogo con la realtà che lo circonda.

L’Assemblea Generale della FIUC vuole essere una riflessione comune sui mezzi e i metodi che oggi, nelle società post-moderne, possano permettere alle Università di essere il luogo che educa l’uomo alla ricerca di una "sapiente conoscenza".

[01670-01.01] [Testo originale: Italiano]

INTERVENTO DEL SIG. PEDRO NEL MEDINA VARON

Los grandes desafíos de la Federación Internacional de Universidades Católicas (FIUC) en las sociedades postmodernas actuales

Es para mí un honor poder hablar en representación de la Federación Internacional de Universidades Católicas (FIUC), en mi calidad de Secretario General Adjunto de la Federación y también de Coordinador Científico de su Centro Coordinador de la Investigación.

La Federación Internacional de Universidades Católicas (FIUC) es una organización que reúne a más de 200 universidades e instituciones de educación superior católicas del mundo entero, en un afán de progreso intelectual, humano y social.

Es importante destacar que la FIUC es la asociación más antigua en su campo y que, en la actualidad, continúa siendo la principal.

Datos estadísticos

- A día de hoy, la FIUC reúne exactamente a 207 universidades e instituciones católicas de educación superior de 56 países diferentes.

- A través de su variada membresía, la FIUC se encuentra presente en los 5 continentes.

- En el seno de la federación existen 6 grupos regionales y 10 grupos con carácter sectorial.

- La FIUC cuenta, asimismo, con un Centro de Coordinación de la Investigación.

- Este Centro, que constituye uno de los principales servicios de la Federación, tiene en todo momento una decena de proyectos marco en funcionamiento, con beneficiarios en África, las Américas, Asia, Europa y el Próximo Oriente.

- Dichos proyectos suelen movilizar un promedio de 200 investigadores pertenecientes a 50 equipos de investigación.

- En el período comprendido entre la segunda mitad de 2006 y 2009, nuestro Centro ha organizado 68 encuentros, que han adoptado la forma de misiones, reuniones de proyectos, seminarios metodológicos o bien coloquios internacionales.

- En el trascurso de estos últimos 3 años, la ferviente actividad editorial del Centro ha dado lugar a 34 publicaciones, la mayoría de las cuales de carácter científico.

- Además, la Federación, junto con el Centro, se encuentra representada en 7 de las organizaciones internacionales más influyentes de la escena mundial, ello sin contar también su activa colaboración con agrupaciones universitarias regionales, nacionales y mundiales.

La principal misión de la Federación consiste en contribuir al progreso del saber y, con ello, a la construcción de un mundo más justo y más humano. La divisa de la FIUC, "Saber para Servir", expresa a la perfección la idea de que el conocimiento generado en las instituciones de enseñanza superior debe ser puesto al servicio de toda la humanidad.

A menudo definimos la Federación como una red de redes, dedicada a fomentar la reflexión y el diálogo entre sus afiliados, con fines a comprender mejor y también a dar respuesta a los desafíos más importantes de las sociedades postmodernas actuales. La FIUC contribuye, asimismo, al desarrollo de la enseñanza superior católica y, por extensión, al de la tradición intelectual cristiana. Asistiendo a la Iglesia en la tarea de interpretar "los signos de los tiempos", la Federación se erige indiscutiblemente como la voz de la enseñanza católica internacional.

Desde la Federación, consideramos que la universidad católica tiene tres responsabilidades principales.

1) La primera es preservar la tradición intelectual católica.

La universidad católica tiene, en efecto, la misión de preservar y transmitir la tradición intelectual católica. Entendemos por tradición intelectual católica la reflexión que lleva adelante la comunidad cristiana desde hace dos milenios, acerca de las cuestiones más profundas de la vida y de la condición humanas, así como de las creencias y valores transmitidos por el Evangelio.

Ello también supone analizar críticamente esta tradición a la luz de las sociedades actuales, y reflexionar sobre cómo sus valores y creencias pueden aportar una contribución a culturas diferentes de la propia. Es precisamente en el seno de la universidad católica, en un ambiente de libertad académica y de integridad, donde la Iglesia tiene y debe elaborar su más alto pensamiento.

2) La segunda responsabilidad de las universidades católicas es la educación integral de la persona.

La universidad católica se encuentra comprometida con el desarrollo y la formación integral de los estudiantes. En la tradición intelectual católica, la educación se traduce en una invitación a crecer y a vivir en comunión con Dios y con el prójimo.

La universidad debe fomentar en todo momento las oportunidades de cooperación, ayuda mutua, asistencia a los necesitados y reflexión crítica sobre los valores esenciales del vivir humano. Así de esta manera, la Eucaristía y la Liturgia deben también conservar un lugar central en la vida universitaria católica.

3) La tercera gran responsabilidad de toda universidad católica es el servicio a la Iglesia.

La universidad católica sirve a la Iglesia precisamente con la preservación de la tradición intelectual católica y mediante la educación integral de la persona. Adicionalmente, la universidad católica también asiste a la Iglesia en la interpretación de los "signos de los tiempos" y en el desarrollo de una doctrina social católica. El propio Papa Benedicto XVI nos invita, en su primera encíclica "Deus Caritas Est" a un tal compromiso.

Terminaré con una pregunta que quisiera dirigir a las universidades católicas del mundo: ¿Pueden nuestras universidades ser, además de todo lo anterior, lugares privilegiados donde académicos e intelectuales se reúnan con líderes políticos comprometidos con el bien común y con la justicia social? Con esta pregunta, espero ofrecer materia para reflexionar a las universidades católicas que aún no se han unido a nuestra Federación. Para todas aquéllas que, al contrario, ya forman parte de la gran familia que es la FIUC, tendré el gusto de compartir con sus representantes reflexiones de esta índole en el transcurso de nuestra Asamblea General, que tendrá lugar la semana entrante en la sede de la Pontificia Università Gregoriana.

[01668-04.01] [Texto original: Español]

[B0707-XX.01]