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L’UDIENZA GENERALE, 05.09.2007


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

APPELLO DEL SANTO PADRE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre - proveniente in elicottero dalla residenza estiva di Castel Gandolfo - ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Padri Apostolici, si è soffermato ancora sulla figura di San Gregorio di Nissa.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

Quindi il Papa ha inviato un saluto ai partecipanti al VII Simposio Internazionale "Religione, Scienza e Ambiente", che si apre domani, sulla cura dell’ambiente dell’Artico.

L’Udienza Generale si è conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

Al termine il Santo Padre è rientrato a Castel Gandolfo.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle!

Vi propongo alcuni aspetti della dottrina di san Gregorio Nisseno, del quale abbiamo già parlato mercoledì scorso. Anzitutto Gregorio di Nissa manifesta una concezione molto elevata della dignità dell’uomo. Il fine dell’uomo, dice il santo Vescovo, è quello di rendersi simile a Dio, e questo fine lo raggiunge anzitutto attraverso l'amore, la conoscenza e la pratica delle virtù, «raggi luminosi che discendono dalla natura divina» (De beatitudinibus 6: PG 44,1272C), in un movimento perpetuo di adesione al bene, come il corridore è proteso in avanti. Gregorio usa, a questo riguardo, un’efficace immagine, presente già nella Lettera di Paolo ai Filippesi: épekteinómenos (3,13), cioè "protendendomi" verso ciò che è più grande, verso la verità e l'amore. Questa icastica espressione indica una realtà profonda: la perfezione che vogliamo trovare non è una cosa conquistata per sempre; perfezione è questo rimanere in cammino, è una continua disponibilità ad andare avanti, perché non si raggiunge mai la piena somiglianza con Dio; siamo sempre in cammino (cfr Homilia in Canticum 12: PG 44,1025d). La storia di ogni anima è quella di un amore ogni volta colmato, e allo stesso tempo aperto su nuovi orizzonti, perché Dio dilata continuamente le possibilità dell'anima, per renderla capace di beni sempre maggiori. Dio stesso, che ha deposto in noi i germi di bene, e dal quale parte ogni iniziativa di santità, «modella il blocco... Limando e pulendo il nostro spirito, forma in noi il Cristo» (In Psalmos 2,11: PG 44,544B).

Gregorio si preoccupa di precisare: «Non è in effetti opera nostra, e non è neppure la riuscita di una potenza umana divenire simili alla Divinità, ma è il risultato della munificenza di Dio, che fin dalla sua prima origine ha fatto grazia della somiglianza con Lui alla nostra natura» (De virginitate 12,2: SC 119,408-410). Per l'anima, dunque, «si tratta non di conoscere qualcosa di Dio, ma di avere in sé Dio» (De beatitudinibus 6: PG 44,1269c). Del resto, nota acutamente Gregorio, «la divinità è purezza, è affrancamento dalle passioni e rimozione di ogni male: se tutte queste cose sono in te, Dio è realmente in te» (De beatitudinibus 6: PG 44,1272C).

Quando abbiamo Dio in noi, quando l'uomo ama Dio, per quella reciprocità che è propria della legge dell'amore, egli vuole ciò che Dio stesso vuole (cfr Homilia in Canticum 9: PG 44,956ac), e quindi coopera con Dio a modellare in sé la divina immagine, così che «la nostra nascita spirituale è il risultato di una libera scelta, e noi siamo in qualche modo i genitori di noi stessi, creandoci come noi stessi vogliamo essere, e per nostra volontà formandoci secondo il modello che scegliamo» (Vita Moysis 2,3: SC 1bis,108). Per ascendere verso Dio, l’uomo deve purificarsi: «La via, che riconduce al cielo la natura umana, altro non è che l'allontanamento dai mali di questo mondo... Divenire simile a Dio significa divenire giusto, santo e buono... Se dunque, secondo l'Ecclesiaste (5,1), "Dio è nel cielo" e se, secondo il profeta (Sal 72,28) voi "aderite a Dio", ne consegue necessariamente che dovete essere là dove Dio si trova, dal momento che siete uniti a Lui. Poiché egli vi ha comandato che, quando pregate, chiamiate Dio Padre, vi dice di diventare senz'altro simili al vostro Padre celeste, con una vita degna di Dio, come il Signore ci ordina più chiaramente altrove, dicendo: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste!" (Mt 5,48)» (De oratione dominica 2: PG 44,1145ac).

In questo cammino di ascesa spirituale, Cristo è il modello e il maestro, che ci fa vedere la bella immagine di Dio (cfr De perfectione christiana: PG 46,272a). Ciascuno di noi, guardando a Lui, si ritrova ad essere «il pittore della propria vita», che ha la volontà come esecutrice del lavoro e le virtù come colori di cui servirsi (ibid.: PG 46,272b). Dunque, se l'uomo è ritenuto degno del nome di Cristo, come deve comportarsi? Gregorio risponde così: «[Deve] esaminare sempre nel suo intimo i propri pensieri, le proprie parole e le proprie azioni, per vedere se esse sono rivolte a Cristo o se si allontanano da lui» (ibid.: PG 46,284c). E questo punto è importante per il valore che dà alla parola cristiano. Cristiano è uno che porta il nome di Cristo e quindi deve assimilarsi a Lui anche nella vita. Noi cristiani col Battesimo ci assumiamo una grande responsabilità.

Ma Cristo - ricorda Gregorio - è presente anche nei poveri, per cui essi non devono mai essere oltraggiati: «Non disprezzare costoro, che giacciono stesi, come se per questo non valessero niente. Considera chi sono, e scoprirai quale è la loro dignità: essi ci rappresentano la Persona del Salvatore. Ed è così: perché il Signore, nella sua bontà, prestò loro la sua stessa Persona, affinché, per mezzo di essa, si muovano a compassione coloro che sono duri di cuore e nemici dei poveri» (De pauperibus amandis: PG 46,460bc). Gregorio, abbiamo detto, parla di salita: salita a Dio nella preghiera mediante la purezza del cuore; ma salita a Dio anche mediante l'amore per il prossimo. L'amore è la scala che guida verso Dio. Di conseguenza, il Nisseno apostrofa vivacemente ogni suo ascoltatore: «Sii generoso con questi fratelli, vittime della sventura. Da' all'affamato ciò che togli al tuo ventre» (ibid.: PG 46,457c).

Con molta chiarezza Gregorio ricorda che tutti dipendiamo da Dio, e perciò esclama: «Non pensate che tutto sia vostro! Ci deve essere anche una parte per i poveri, gli amici di Dio. La verità, infatti, è che tutto viene da Dio, Padre universale, e che noi siamo fratelli, e apparteniamo a una medesima stirpe» (ibid.: PG 46,465b). E allora il cristiano si esamini, insiste ancora Gregorio: «Ma a che ti serve digiunare e fare astinenza dalle carni, se poi con la tua malvagità non fai altro che addentare il tuo fratello? Che guadagno ne trai, dinanzi a Dio, dal fatto di non mangiare del tuo, se poi, agendo da ingiusto, strappi dalle mani del povero ciò che è suo?» (ibid.: PG 46,456a).

Concludiamo queste nostre catechesi sui tre grandi Padri Cappadoci richiamando ancora quell’aspetto importante della dottrina spirituale di Gregorio Nisseno, che è la preghiera. Per progredire nel cammino verso la perfezione ed accogliere in sé Dio, portare in sé lo Spirito di Dio, l'amore di Dio, l'uomo deve rivolgersi con fiducia a Lui nella preghiera: «Attraverso la preghiera riusciamo a stare con Dio. Ma chi è con Dio è lontano dal nemico. La preghiera è sostegno e difesa della castità, freno dell'ira, acquietamento e dominio della superbia. La preghiera è custodia della verginità, protezione della fedeltà nel matrimonio, speranza per coloro che vegliano, abbondanza di frutti per gli agricoltori, sicurezza per i naviganti» (De oratione dominica 1: PG 44,1124A-B). Il cristiano prega ispirandosi sempre alla preghiera del Signore: «Se dunque vogliamo pregare che scenda su di noi il Regno di Dio, questo gli chiediamo con la potenza della Parola: che io sia allontanato dalla corruzione, che sia liberato dalla morte, che sia sciolto dalle catene dell'errore; non regni mai la morte su di me, non abbia mai potere su di noi la tirannia del male, non domini su di me l'avversario né mi faccia prigioniero attraverso il peccato, ma venga su di me il tuo Regno, affinché si allontanino da me o, meglio ancora, si annullino le passioni che ora mi dominano e signoreggiano» (ibid. 3: PG 44,1156d-1157a).

Terminata la sua vita terrena, il cristiano potrà così rivolgersi con serenità a Dio. Parlando di questo San Gregorio pensa alla morte della sorella Macrina e scrive che essa nel momento della morte pregava Dio così: «Tu che hai sulla terra il potere di rimettere i peccati perdonami, affinché io possa avere ristoro" (Sal 38,14), e perché venga trovata al tuo cospetto senza macchia, nel momento in cui vengo spogliata del mio corpo (cfr Col 2,11), così che il mio spirito, santo e immacolato (cfr Ef 5,27), venga accolto nelle tue mani, "come incenso di fronte a te" (Sal 140,2)» (Vita Macrinae 24: SC 178,224). Questo insegnamento di San Gregorio rimane valido sempre: non solo parlare di Dio, ma portare Dio in sé. Lo facciamo con l’impegno della preghiera e vivendo nello spirito dell'amore per tutti i nostri fratelli.

[01200-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers Frères et Sœurs,

Nous nous arrêterons ce matin à quelques aspects de la doctrine de saint Grégoire de Nysse, dont nous avons déjà parlé mercredi dernier. Grégoire a d’abord manifesté une conception très élevée de la dignité de l’homme. La fin de l’homme est de se rendre semblable à Dieu et il atteint cette fin par l’amour, la connaissance et la pratique des vertus. Mais pour s’élever vers Dieu, l’homme doit se purifier, et sur ce chemin de montée spirituelle, le Christ est le modèle et le maître, qui nous fait voir la belle image de Dieu.

Grégoire rappelle aussi que le Christ est présent dans les pauvres, et qu’ils ne doivent donc jamais être outragés. En effet, «ils nous représentent la Personne du Sauveur». En conséquence, Grégoire interpelle vivement chacun de ses auditeurs, en lui disant: «Sois généreux avec ces frères, victimes du malheur», rappelant, avec beaucoup de clarté, que nous dépendons tous de Dieu. En conclusion, nous relevons encore un aspect important de la doctrine spirituelle de Grégoire de Nysse, qui est la prière. Pour progresser sur le chemin de la perfection et accueillir Dieu en lui-même, l’homme doit s’adresser à Lui avec confiance dans la prière. Et c’est toujours en s’inspirant de la prière du Seigneur que le chrétien prie.

Je suis heureux d’accueillir ce matin les pèlerins de langue française, en particulier le séminaire interdiocésain de Lorraine, avec Mgr Raffin, Évêque de Metz, les séminaristes et le Conseil central des Missions étrangères de Paris, ainsi que les pèlerins du diocèse arménien catholique d’Alep. En suivant l’enseignement de saint Grégoire de Nysse, je vous invite tous à donner toujours à la prière une place essentielle dans votre vie!

[01201-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

In our catechesis on the teachers of the early Church, we once again consider Saint Gregory of Nyssa, one of the great Cappadocian Fathers of the fourth century. At the heart of Saint Gregory’s teaching is the innate dignity of every man and woman, made in the image of God and called to grow more fully into his likeness. Human fulfilment is found in a dynamic process of growth towards that perfection which has its fullness in God; daily we "press forward" (cf. Phil 3:13) towards union with God through love, knowledge and the cultivation of the virtues. This ascent to God calls for a process of purification which, by his grace, perfects our human nature and produces fruits of justice, holiness and goodness. In all of this, Jesus Christ, the perfect image of the Father, is our model and teacher. Gregory insists on Christ’s presence in the poor, who challenge us to acknowledge our own dependence on God and to imitate his mercy. Finally, Gregory points to the importance of prayer modelled on the Lord’s own prayer for the triumph of God’s Kingdom. May his teaching inspire us to seek that holiness and purity of heart which will one day enable us to see God face to face!

I extend a warm welcome to all the English-speaking pilgrims and visitors here today, including the groups from England, Scotland, Ireland, Sweden, Japan, Korea and the United States. I thank you for the affection with which you have greeted me. Upon you all, I invoke God’s blessings of joy and peace.

[01202-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

In der heutigen Katechese möchte ich einzelne Aspekte der Lehre des heiligen Gregor von Nyssa vorstellen, über dessen Person und Leben ich bereits am vergangenen Mittwoch gesprochen habe. Gregor betont immer wieder die hohe Würde des Menschen, der berufen ist, Gott ähnlich zu werden und unablässig nach Vollkommenheit zu streben. Dabei wirken die Gnade Gottes und die Übung der Liebe und aller übrigen Tugenden harmonisch zusammen. Unser Vorbild und unser Lehrer ist Jesus Christus. Darum fordert uns Gregor von Nyssa auf, selbstkritisch zu prüfen, ob all unsere Gedanken, Worte und Werke auf Christus ausgerichtet sind oder ob sie uns gar von ihm entfernen.

Frohen Herzens begrüße ich die zahlreichen Pilger und Besucher aus dem deutschen Sprachraum, ganz besonders die vielen Gläubigen aus Bayern: die Pilger aus Bamberg, die zum 1000-jährigen Bistumsjubiläum mit ihrem Erzbischof Ludwig Schick nach Rom gekommen sind, die Teilnehmer der Diözesanwallfahrt des Bistums Passau mit Bischof Wilhelm Schraml sowie die Kirchenchöre und Musiker aus den Diözesen Regensburg und Würzburg in Begleitung der Weihbischöfe Reinhard Pappenberger und Helmut Bauer. Auch ich werde mich in diesen Tagen auf eine Pilgerfahrt begeben und freue mich auf den nahen Besuch in Österreich anläßlich der 850-Jahr-Feier des Heiligtums von Mariazell. Meine Reise steht unter dem Motto „Auf Christus schauen". Diese Einladung gilt uns allen, denn Christus ist der Herr unseres Lebens. Gott segne euch und eure Familien!

[01203-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

La doctrina de san Gregorio de Nisa se caracteriza por su elevada concepción de la dignidad del ser humano, cuyo fin es hacerse semejante a Dios, especialmente a través del amor, el conocimiento y la práctica de la virtud. Pero esto, dice Gregorio, no es obra nuestra, sino fruto de la acción divina, que modela a Cristo en nuestro espíritu, aunque contando siempre con la cooperación del hombre que ama a Dios y quiere lo mismo que Él. Para acercarse hasta Dios, el hombre debe purificarse, teniendo a Cristo como modelo y maestro de este camino espiritual, Por eso, debemos examinar nuestras acciones para ver si nos acercan al Señor o nos alejan de Él. A Cristo lo encontramos también presente en los pobres, a los cuales se debe de destinar una parte de nuestros bienes. Para progresar en el camino de la perfección, imitemos, pues, a san Gregorio en el amor a los pobres y necesitados, que representan al mismo Salvador.

Saludo cordialmente a los visitantes de lengua española. En particular, a los distintos grupos y parroquias venidos de España, Chile, México, y de otros países latinoamericanos. Saludo de modo especial a los directivos y miembros de CajaSur, de Córdoba: que esta entidad, fundada por la Iglesia, siga inspirándose en los valores cristianos y en la doctrina social católica, y esté siempre al servicio de la sociedad, sobre todo de los más necesitados. Muchas gracias

[01204-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua polacca  

Pozdrawiam uczestniczących w audiencji Polaków. Waszej modlitwie polecam dzisiaj szczególnie dzieci i młodzież, którzy rozpoczynają nowy rok szkolny i katechetyczny. Niech z Bożą łaską i z pomocą wychowawców rozwijają swoje talenty, wzrastając w świętości życia. Wam tu obecnym i waszym bliskim serdecznie błogosławię.

[Saluto tutti i Polacchi partecipanti a questa udienza generale. Alla vostra preghiera affido i bambini e tutta la gioventù che ha cominciato il nuovo anno scolastico e catechistico. Auspico che con la grazia di Dio e con l’aiuto degli insegnanti sappiano sviluppare i loro talenti e crescano nella santità della vita. A tutti voi qui presenti e ai vostri cari imparto la mia benedizione.]

[01205-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ungherese

Isten hozta a magyar zarándokokat, első helyen a nagyváradi Mária Rádió munkatársait! E napokban kezdődik a tanítás az iskolákban. Különösen is figyelmetekbe ajánlom a hittan órákat. Szeretettel adom Rátok apostoli áldásomat. Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Saluto cordialmente i pellegrini ungheresi, specialmente i collaboratori della Radio Maria in Oradea. In questi giorni si inaugura l’anno scolastico. Vi raccomando le lezioni della religione. Di cuore imparto a tutti voi la Benedizione Apostolica. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01206-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua slovacca

Zo srdca vítam slovenských pútnikov z farností Prešov-Svätý Mikuláš, Zohor a Plaveč ako aj Sestry Božského Vykupiteľa, ktoré slávia dvadsiate piate výročie svojej rehoľnej profesie. Bratia a sestry, prajem vám požehnaný pobyt v Ríme a s láskou žehnam vás i vašich drahých. Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Di cuore do il benvenuto ai pellegrini slovacchi provenienti dalle parrocchie Prešov-San Nicola, Zohor, Plaveč come pure alle Suore del Divin Redentore, che celebrano il venticinquesimo anniversario della loro professione religiosa. Fratelli e sorelle, vi auguro un proficuo soggiorno a Roma e con affetto benedico voi ed i vostri cari. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01207-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua croata

Pozdravljam sve hrvatske hodočasnike, a posebno vjernike župe Svetoga Josipa Radnika iz Zagreba. Neka vaši domovi, poput Nazaretskoga, budu mjesta čvrste vjere, uzajamne ljubavi, trajnoga mira i marljivoga rada kako bi vaše obitelji uvijek pratio Božji blagoslov. Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto i pellegrini croati, particolarmente i fedeli della parrocchia di San Giuseppe Lavoratore di Zagreb. Siano le vostre case, come quella di Nazaret, i luoghi della fede salda, dell’amore reciproco, della pace costante e del lavoro diligente affinché la benedizione di Dio accompagni sempre le vostre famiglie. Siano lodati Gesù e Maria!]

[01208-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale pensiero ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Suore di Sant’Anna e le incoraggio a proseguire con generosità il loro servizio educativo in fedeltà al carisma dell’Istituto. Saluto, inoltre, i partecipanti al convegno dell’Opera dell’Amore Infinito e li esorto a modellare la loro vita sul Vangelo per essere nella società seminatori dell’amore di Cristo. Saluto, poi, i Missionari e le Missionarie della Carità con i collaboratori, qui convenuti nel decimo anniversario di morte della Beata Teresa di Calcutta. Cari amici, la vita e la testimonianza di questa autentica discepola di Cristo, di cui proprio oggi celebriamo la memoria liturgica, sono un invito a voi e a tutta la Chiesa a servire sempre fedelmente Dio nei più poveri e bisognosi. Continuate a seguire il suo esempio e siate dappertutto strumenti della divina misericordia.

Saluto infine i giovani, i malati e gli sposi novelli. Cari giovani, riprendendo dopo le vacanze le consuete attività quotidiane, intensificate anche il ritmo del vostro intimo dialogo con Dio e impegnatevi a diffondere la sua luce e la sua pace attorno a voi. Voi, cari malati, trovate sostegno e conforto nel Signore Gesù, che continua la sua opera di redenzione nella vita di ogni uomo. E voi, cari sposi novelli, sforzatevi, con l’aiuto divino, di rendere il vostro amore sempre più vero, duraturo e solidale

[01209-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE

Invio adesso un saluto in lingua inglese ai partecipanti al Simposio Internazionale sulla cura dell’ambiente dell’Artico.

Tomorrow, on the west coast of Greenland, His Holiness Bartholomew I, Ecumenical Patriarch of Constantinople, will open a symposium entitled: "The Arctic: Mirror of Life". I wish to greet all the participants – various religious leaders, scientists, journalists and other interested parties – and to assure them of my support for their endeavours. Care of water resources and attention to climate change are matters of grave importance for the entire human family. Encouraged by the growing recognition of the need to preserve the environment, I invite all of you to join me in praying and working for greater respect for the wonders of God’s creation!

[01210-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]

[B0450-XX.02]