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L’UDIENZA GENERALE, 04.07.2007


L’UDIENZA GENERALE

SALUTI AI PELLEGRINI NELLA BASILICA VATICANA

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

APPELLO DEL SANTO PADRE AI GIOVANI IN PREPARAZIONE PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 2008

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta in due momenti: alle ore 10.30, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha salutato i pellegrini che non hanno trovato posto nell’Aula Paolo VI. Quindi si è recato nell’Aula Paolo VI dove ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, continuando il ciclo di catechesi sui Padri Apostolici, il Papa si è soffermato sulla figura di San Basilio.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

Al termine dell’Udienza il Papa ha pronunciato un appello indirizzato ai Giovani per la Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Sydney nel 2008.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

SALUTI AI PELLEGRINI NELLA BASILICA VATICANA

Sono lieto di accogliere e di salutare cordialmente tutti voi, cari pellegrini provenienti da varie parti d’Italia. La vista alle tombe degli Apostoli, rafforzi la vostra fede. Esorto ciascuno di voi a comprendere e accogliere sempre più l’amore di Dio, sorgente e motivo della nostra vera gioia. Soprattutto alle persone più deboli e bisognose dobbiamo testimoniare questo amore che cambia la vita. Non dimenticate che ognuno di noi, diffondendo la carità divina, contribuisce a costruire un mondo più giusto e solidale.

Chers pèlerins de langue française, je vous accueille avec joie auprès de la tombe de Pierre. Que la démarche spirituelle que vous accomplissez ici affermisse votre foi au Christ et votre lien à l’Église. En vous confiant à l’intercession de la Bienheureuse Vierge Marie, je vous assure de ma prière pour vous et pour vos familles, et à toutes vos intentions.

I am happy to welcome all the English-speaking pilgrims and visitors present today. May your visit to this Basilica and to the city of Rome inspire you to imitate the apostles in following Christ and serving the Church. I assure you of my prayers for your families and friends at home, especially those afflicted by illness or suffering of any kind. God bless you all!

Gerne heiße ich euch, liebe Freude aus den Ländern deutscher Sprache, hier im Petersdom willkommen. Ich freue mich über eure Teilnahme an dieser Generalaudienz. Diese Romwallfahrt stärke euch auf eurem persönlichen Glaubensweg. Ihr dürft sicher sein, daß ich für euch bete, und ich darf auch euch um euer Gebet für meinen Petrusdienst bitten. Von Herzen segne ich euch alle.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española venidos a Roma. Deseo que vuestra visita a las tumbas de los Apóstoles Pedro y Pablo os ayude a amar más a la Iglesia y consolidar vuestra fe en Cristo, dando testimonio de Él en vuestra vida. Al agradeceros vuestra presencia aquí, os encomiendo también a la intercesión materna de la Virgen María y os imparto con afecto la Bendición Apostólica.

[01018-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle!

Oggi vogliamo ricordare uno dei grandi Padri della Chiesa, san Basilio, definito dai testi liturgici bizantini un «luminare della Chiesa». Fu un grande Vescovo del IV secolo, a cui guarda con ammirazione tanto la Chiesa d’Oriente quanto quella d’Occidente per la santità della vita, per l'eccellenza della dottrina e per la sintesi armonica di doti speculative e pratiche. Egli nacque attorno al 330 in una famiglia di santi, "vera Chiesa domestica", che viveva in un clima di profonda fede. Compì i propri studi presso i migliori maestri di Atene e di Costantinopoli. Insoddisfatto dei suoi successi mondani, e accortosi di aver sciupato molto tempo nelle vanità, egli stesso confessa: «Un giorno, come svegliandomi da un sonno profondo, mi rivolsi alla mirabile luce della verità del Vangelo..., e piansi sulla mia miserabile vita» (cfr Ep. 223: PG 32,824a). Attirato da Cristo, cominciò a guardare verso di Lui e ad ascoltare Lui solo (cfr Moralia 80,1: PG 31,860bc). Con determinazione si dedicò alla vita monastica nella preghiera, nella meditazione delle Sacre Scritture e degli scritti dei Padri della Chiesa, e nell'esercizio della carità (cfr Epp. 2 e 22), seguendo anche l'esempio della sorella, santa Macrina, che già viveva nell'ascetismo monacale. Fu poi ordinato sacerdote e infine, nel 370, Vescovo di Cesarea di Cappadocia, nell'attuale Turchia.

Mediante la predicazione e gli scritti svolse un’intensa attività pastorale, teologica e letteraria. Con saggio equilibrio seppe unire insieme il servizio alle anime e la dedizione alla preghiera e alla meditazione nella solitudine. Avvalendosi della sua personale esperienza, favorì la fondazione di molte "fraternità" o comunità di cristiani consacrati a Dio, che visitava frequentemente (cfr Gregorio Nazianzeno, Oratio 43,29 in laudem Basilii: PG 36,536b). Con la parola e con gli scritti, molti dei quali sono giunti fino a noi (cfr Regulae brevius tractatae, Proemio: PG 31,1080ab), li esortava a vivere e a progredire nella perfezione. Alle sue opere hanno attinto anche vari legislatori del monachesimo antico, tra cui san Benedetto, che considerava Basilio come il suo maestro (cfr Regula 73,5). In realtà, san Basilio ha creato un monachesimo molto particolare: non chiuso alla comunità della Chiesa locale, ma ad essa aperto. I suoi monaci facevano parte della Chiesa locale, ne erano il nucleo animatore che, precedendo gli altri fedeli nella sequela di Cristo e non solo nella fede, mostrava la ferma adesione a Lui — l'amore per Lui — soprattutto in opere di carità. Questi monaci, che avevano scuole ed ospedali, erano al servizio dei poveri ed hanno così mostrato la vita cristiana nella sua completezza. Il Servo di Dio Giovanni Paolo II, parlando del monachesimo, ha scritto: «Si ritiene da molti che quella struttura capitale della vita della Chiesa che è il monachesimo sia stata posta, per tutti i secoli, principalmente da san Basilio; o che, almeno, non sia stata definita nella sua natura più propria senza il suo decisivo contributo» (Lettera Apostolica Patres Ecclesiae 2).

Come Vescovo e Pastore della sua vasta Diocesi, Basilio si preoccupò costantemente delle difficili condizioni materiali in cui vivevano i fedeli; denunciò con fermezza i mali; si impegnò a favore dei più poveri ed emarginati; intervenne anche presso i governanti per alleviare le sofferenze della popolazione, soprattutto in momenti di calamità; vigilò per la libertà della Chiesa, contrapponendosi anche ai potenti per difendere il diritto di professare la vera fede (cfr Gregorio Nazianzeno, Oratio 43,48-51 in laudem Basilii: PG 36,557c-561c). A Dio, che è amore e carità, Basilio rese una valida testimonianza con la costruzione di vari ospizi per i bisognosi (cfr Basilio, Ep. 94: PG 32,488bc), quasi una città della misericordia, che da lui prese il nome di Basiliade (cfr Sozomeno, Historia Eccl. 6,34: PG 67,1397a). Essa sta alle origini delle moderne istituzioni ospedaliere di ricovero e cura dei malati.

Consapevole che «la liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa, e insieme la fonte da cui promana tutta la sua virtù» (Sacrosanctum Concilium 10), Basilio, pur preoccupato di realizzare la carità che è il contrassegno della fede, fu anche un sapiente «riformatore liturgico» (cfr Gregorio Nazianzeno, Oratio 43,34 in laudem Basilii: PG 36,541c). Ci ha lasciato infatti una grande preghiera eucaristica [o anafora] che da lui prende nome, e ha dato un ordinamento fondamentale alla preghiera e alla salmodia: per suo impulso il popolo amò e conobbe i Salmi, e si recava a pregarli anche nella notte (cfr Basilio, In Psalmum 1,1-2: PG 29,212a-213c). E così vediamo come liturgia, adorazione, preghiera vadano insieme con la carità, si condizionino reciprocamente.

Con zelo e coraggio Basilio seppe opporsi agli eretici, i quali negavano che Gesù Cristo fosse Dio come il Padre (cfr Basilio, Ep. 9,3: PG 32,272a; Ep. 52,1-3: PG 32,392b-396a; Adv. Eunomium 1,20: PG 29,556c). Similmente, contro coloro che non accettavano la divinità dello Spirito Santo, egli sostenne che anche lo Spirito è Dio, e «deve essere con il Padre e il Figlio connumerato e conglorificato» (cfr. De Spiritu Sancto: SC 17bis, 348). Per questo Basilio è uno dei grandi Padri che hanno formulato la dottrina sulla Trinità: l'unico Dio, proprio perchè è Amore, è un Dio in tre Persone, le quali formano l'unità più profonda che esista, l'unità divina.

Nel suo amore per Cristo e per il suo Vangelo, il grande Cappadoce si impegnò anche a ricomporre le divisioni all'interno della Chiesa (cfr Epp. 70 e 243), adoperandosi perché tutti si convertissero a Cristo e alla sua Parola (cfr De iudicio 4: PG 31,660b-661a), forza unificante, alla quale tutti i credenti devono ubbidire (cfr ibid. 1-3: PG 31,653a-656c).

In conclusione, Basilio si spese completamente nel fedele servizio alla Chiesae nel multiforme esercizio del ministero episcopale. Secondo il programma da lui stesso tracciato, egli divenne «apostolo e ministro di Cristo, dispensatore dei misteri di Dio, araldo del regno, modello e regola di pietà, occhio del corpo della Chiesa, pastore delle pecore di Cristo, medico pietoso, padre e nutrice, cooperatore di Dio, agricoltore di Dio, costruttore del tempio di Dio» (cfr Moralia 80,11-20: PG 31,864b-868b).

E’ questo il programma che il santo Vescovo consegna agli annunciatori della Parola – ieri come oggi –, un programma che egli stesso si impegnò generosamente a mettere in pratica. Nel 379 Basilio, non ancora cinquantenne, consumato dalle fatiche e dall'ascesi, ritornò a Dio, «nella speranza della vita eterna, attraverso Gesù Cristo Signore nostro» (De Baptismo 1,2,9). Egli fu un uomo che visse veramente con lo sguardo fisso a Cristo, un uomo dell'amore per il prossimo. Pieno della speranza e della gioia della fede, Basilio ci mostra come essere realmente cristiani.

[01019-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Aujourd’hui, notre attention est retenue par la très grande et lumineuse figure de saint Basile. Né autour de 330, dans une famille profondément croyante, instruit par les meilleurs maîtres d’Athènes et de Constantinople, saint Basile se détourna d’une vie qu’il considéra jusqu’alors « gaspillée » pour entrer dans la vie monastique, afin de contempler le Christ et de n’écouter que Lui seul. Ordonné prêtre, il devint, en 370, évêque de Césarée de Cappadoce.

La brièveté de son épiscopat, qui ne dura qu’une petite dizaine d’année, ne lui fit pourtant négliger aucun aspect de sa mission de pasteur. Par sa prédication et ses écrits, il fortifia la foi des fidèles. Face aux hérésies, il défendit la divinité du Christ et de l’Esprit Saint. Soucieux de sauvegarder l’unité de l’Église, il en protégea aussi la liberté vis-à-vis des pouvoirs politiques. Réformateur de la liturgie, il se montra également très attentif aux difficiles conditions matérielles des fidèles, créant notamment divers hospices pour les nécessiteux, qui formeront une véritable « cité de la miséricorde », à laquelle on donnera le nom de Basiliade.

Ayant favorisé l’émergence de fraternités de chrétiens consacrés à Dieu, il développa aussi une profonde réflexion sur l’expérience monastique, dont Saint Benoît, dans sa Règle, se reconnaîtra le débiteur.

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, particulièrement les Sœurs de St Joseph de l’Apparition réunies à Rome pour leur Chapitre général et les jeunes de France et de Belgique. Évoquant la figure de saint Basile, je vous invite à prier pour les Évêques du monde entier, afin que chacun d’eux soit une fidèle image du Christ bon Pasteur.

[01020-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Our catechesis on the church Fathers today brings us to the great fourth-century bishop, Saint Basil, whom the Byzantine liturgy refers to as a "light of the Church". Though he had received the best education possible, at the conclusion of his studies he yearned to learn more. He discovered that only Christ could fulfil him, and so dedicated himself completely to a monastic life of prayer and charitable works. Ordained Bishop of Caesarea in Cappadocia in 370, Basil tirelessly cared for his people and devoted himself continuously to meditation on the sacred word. He attended to the material needs of his flock, supported the poor and marginalized, and defended the freedom to profess the Christian faith. A special love for the sick led him to found many hospitals. Basil’s pastoral activity flowed from a deep devotion to the sacred liturgy; in fact, the Church still possesses a eucharistic prayer bearing his name. Basil also firmly corrected those who denied the divinity of either Christ or the Holy Spirit. We find in Basil an outstanding model of free, total, and uncompromising service to the Church. May God give us the courage to imitate him.

I extend a cordial greeting to the English-speaking pilgrims present at today’s audience, especially the athletes and organizers of the European Maccabi Games. May God bestow abundant blessings upon all of you!

[01021-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Der heilige Basilius der Große, dessen Leben ich heute kurz vorstellen möchte, zählt zu den herausragenden Bischofsgestalten des vierten Jahrhunderts. In der Kirche des Ostens wie des Westens genießt er wegen der Erhabenheit seiner Lehre und dem glücklichen Zusammenspiel seiner spekulativen und praktischen Fähigkeiten hohes Ansehen. Basilius ist in einer Familie von Heiligen, in einer „wahren Hauskirche", aufgewachsen. Von den insgesamt zehn Geschwistern sind uns vor allem der heilige Gregor von Nyssa und die heilige Makrina näher bekannt. Nach dem Beispiel seiner Schwester Makrina wählte auch Basilius das asketisch-kontemplative Leben. Er wurde Mönch, später Priester und schließlich Bischof seiner Heimatstadt Cäsarea in Kappadozien.

Basilius entfaltete eine reiche pastorale, theologische und literarische Tätigkeit in Wort und Schrift. Seine Mönchsregeln und asketischen Werke übten großen Einfluß auf andere Vertreter des antiken Mönchstums aus, so auch auf Benedikt von Nursia. Ein Hauptaugenmerk seines Wirkens galt dem Kampf gegen die verschiedenen arianischen Irrlehren, die die wahre Gottheit Jesu Christi oder des Heiligen Geistes leugneten. Dabei bemühte er sich um Vermittlung und Versöhnung zwischen den Parteien innerhalb der Kirche. Ebenso mühte er sich um eine Neuordnung der Liturgie und des Psalmengebetes und um eine liturgische Erneuerung. Ein zentrales Anliegen war ihm auch die soziale Fürsorge gegenüber Bedürftigen, zu deren Anwalt er sich zeitlebens machte. Davon zeugt die Gründung von vorbildhaften Hospizen und Einrichtungen für die Armen.

Herzlich grüße ich alle Pilger und Besucher aus dem deutschen Sprachraum. Der heilige Basilius zeigt uns, daß die Begegnung mit Gott im Gebet und in der Liturgie wichtig ist für einen tatkräftigen Glauben und für die gelebte Nächstenliebe. Der Heilige Geist helfe uns, allzeit Zeugen der Liebe Gottes zu sein. – Euch allen wünsche ich eine gute Ferienzeit!

[01022-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

San Basilio, conocido como una «lumbrera de la Iglesia», es admirado tanto en la Iglesia de Oriente como de Occidente por la santidad de su vida, la excelencia de su doctrina y por su sabiduría. Nació en el siglo cuarto, en una familia de santos que vivían en un clima de profunda fe. Abandonó sus éxitos mundanos y, atraído por Cristo, abrazó la vida monástica entregándose a la oración y al ejercicio de la caridad. Más tarde fue ordenado sacerdote y después Obispo de Cesarea de Capadocia. Además de sus escritos teológicos y literarios, desarrolló una gran actividad pastoral que compartía con la oración y la meditación en soledad.

Desde su experiencia personal, ayudó a la fundación de muchas "fraternidades" o comunidades de cristianos consagrados a Dios, que visitaba con frecuencia. Como Pastor de su diócesis, intervino ante las Autoridades para aliviar los sufrimientos de los pobres y marginados, para los cuales hizo construir hospicios, dando así un testimonio elocuente de Dios, que es amor y caridad.

Saludo cordialmente a los visitantes de lengua española. En particular, a los peregrinos de Toledo, Barcelona y Murcia, a los numerosos grupos parroquiales y escolares. Saludo también al Colegio Saint Francis de Costa Rica y a los peregrinos de México y de otros Países latinoamericanos. Siguiendo las enseñanzas de san Basilio, que tanto amó a la Iglesia, recemos y trabajemos para que se mantenga siempre unida como ha querido Cristo. ¡Gracias por vuestra visita!

[01023-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese  

A minha saudação amiga aos grupos de Gondomar, Guimarães, Lisboa, Lagos e Lamego, donde vem uma comunidade muito particular que é o seu Seminário Maior Diocesano: Abençoado sejas pelos sacerdotes que preparaste para a Igreja ao longo dos teus cinquenta anos de existência! Mantém sempre vivo no teu seio o fogo da Eucaristia, para continuarem a sair da tua forja santos e sábios ministros de Deus. Possam formadores e alunos crescer diariamente na amizade com Jesus, Mestre e Senhor. Sobre vós e sobre todos os peregrinos de língua portuguesa, desça a minha Bênção que estendo aos familiares e benfeitores. Ide com Deus!

[01024-06.01] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Witam pielgrzymów polskich. Pozdrawiam arcybiskupa Wojciecha Ziembę w dniu jubileuszu (25-lecia) jego święceń biskupich. Pozdrawiam arcybiskupa Józefa Michalika wraz z pielgrzymką przemyską i grupą głuchoniemych, będących tu z okazji dziesiątej rocznicy kanonizacji świętego Jana z Dukli. Niech wasz pobyt w Rzymie obfituje w moc Bożych łask. Wszystkim tu obecnym serdecznie błogosławię.

[Saluto i pellegrini polacchi. Saluto l’arcivescovo Wojciech Ziemba nel giorno del giubileo (25°) della sua ordinazione episcopale. Saluto l’arcivescovo Józef Michalik che accompagna il pellegrinaggio diocesano da Przemyśl, con il gruppo dei sordomuti, qui presenti in occasione del decimo anniversario della canonizzazione di San Jan da Dukla. Che il vostro soggiorno a Roma abbondi di grazie divine. A tutti voi qui presenti imparto di cuore la mia benedizione.]

[01025-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ungherese

Isten hozta a magyar zarándokokat, különösen is a Soproni Szent Orsolya Katolikus Gimnázium diákjait, valamint a hajdúdorogi és budapesti híveket. Isten meghívott benneteket a keresztény életre és iskoláitokban megismerhetitek az igazi értékeket. Legyetek tanúságtevő keresztények! Apostoli áldásommal. Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Saluto cordialmente i pellegrini ungheresi, particolarmente gli studenti della Scuola Cattolica di Santa Ursula di Sopron ed i pellegrini da Hajdúdorog e Budapest. Dio vi ha invitato alla vita cristiana ed alle vostre scuole; possiate riconoscere i veri valori. Siate veri testimoni dei valori cristiani fra i vostri compagni! Con la mia benedizione. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01026-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto i rappresentanti dell’Associazione culturale cristiana italo-ucraina e la Delegazione della Fiaccola Benedettina per la pace, accompagnata da Mons. Riccardo Fontana, Arcivescovo di Spoleto-Norcia. Ho poi la gioia di accogliere e salutare con affetto le Capitolari di varie Congregazioni, che celebrano in questi giorni le loro rispettive assemblee. Alle Suore Figlie della Chiesa auguro di crescere sempre più nella spiritualità che le contraddistingue. Prego la Santa Vergine perché le Suore dell'Istituto Maestre Pie Filippini colgano la provvidenziale occasione del Capitolo generale per un generoso rilancio spirituale e apostolico. Incoraggio le Missionarie del Sacro Costato e di Maria SS.ma Addolorata a conformarsi sempre più al Vangelo secondo lo specifico carisma che le contraddistingue. Esorto le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue a testimoniare con rinnovato ardore la misericordia di Dio, seguendo fedelmente le orme del loro fondatore, il beato Tommaso Maria Fusco.

Rivolgo, infine, il mio pensiero ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Celebriamo oggi la memoria liturgica del beato Piergiorgio Frassati. Il suo esempio vi rafforzi, cari giovani, nel testimoniare il Vangelo in ogni circostanza della vita; aiuti voi, cari malati, ad offrire le vostre quotidiane sofferenze, perché si realizzi nel mondo la civiltà dell'amore; e sostenga voi, cari sposi novelli, nel costruite la vostra famiglia sulla solida base dell'intima unione con Dio.

[01027-01.01] [Testo originale: Italiano]

APPELLO DEL SANTO PADRE AI GIOVANI IN PREPARAZIONE PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ 2008

Il mio pensiero va ora all’Incontro Mondiale dei Giovani che si svolgerà a Sydney tra circa un anno. Ai giovani qui presenti e a tutti i giovani del mondo che si stanno preparando a questo gioioso incontro di fede voglio ora rivolgere una parola di caloroso saluto e di vivo incoraggiamento, in lingua inglese:

Dear Young People,

One year from now we will meet at World Youth Day in Sydney! I want to encourage you to prepare well for this marvellous celebration of the faith, which will be spent in the company of your bishops, priests, Religious, youth leaders and one another. Enter fully into the life of your parishes and participate enthusiastically in diocesan events! In this way you will be equipped spiritually to experience new depths of understanding of all that we believe when we gather in Sydney next July.

"You will receive power when the Holy Spirit has come upon you; and you will be my witnesses to the ends of the earth" (Acts 1:8). As you know, these words of Jesus form the theme of World Youth Day 2008. How the Apostles felt upon hearing these words, we can only imagine, but their confusion was no doubt tempered with a sense of awe and of eager anticipation for the coming of the Spirit. United in prayer with Mary and the others gathered in the Upper Room (cf Acts 1:14), they experienced the true power of the Spirit, whose presence transforms uncertainty, fear, and division into purpose, hope and communion.

A sense of awe and eager anticipation also describes how we feel as we make preparations to meet in Sydney. For many of us, this will be a long journey. Yet Australia and its people evoke images of a warm welcome and wondrous beauty, of an ancient aboriginal history and a multitude of vibrant cities and communities. I know that already the ecclesial and government authorities, together with numerous young Australians, are working very hard to ensure an exceptional experience for us all. I offer them my heartfelt thanks.

World Youth Day is much more than an event. It is a time of deep spiritual renewal, the fruits of which benefit the whole of society. Young pilgrims are filled with the desire to pray, to be nourished by Word and Sacrament, to be transformed by the Holy Spirit, who illuminates the wonder of the human soul and shows the way to be "the image and instrument of the love which flows from Christ" (Deus Caritas Est, 33).

It is this love – Christ’s love – for which the world yearns. Thus you are called by so many to "be his witnesses". Some of you have friends with little real purpose in their lives, perhaps caught up in a futile search for endless new experiences. Bring them to World Youth Day too! In fact, I have noticed that against the tide of secularism many young people are rediscovering the satisfying quest for authentic beauty, goodness and truth. Through your witness you help them in their search for the Spirit of God. Be courageous in that witness! Strive to spread Christ’s guiding light, which gives purpose to all life, making lasting joy and happiness possible for everyone.

My dear young people, until we meet in Sydney, may the Lord protect you all. Let us entrust these preparations to Our Lady of the Southern Cross, Help of Christians. With her, let us pray: "Come Holy Spirit, fill the hearts of your faithful, and enkindle in them the fire of your love".

[01030-02.01] [Original text: English]

[B0372-XX.01]