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DECRETO DELLA PENITENZIERIA APOSTOLICA CON IL QUALE SI CONCEDONO AI FEDELI SPECIALI INDULGENZE NELLA RICORRENZA DELLA 15a GIORNATA MONDIALE DEL MALATO, 05.02.2007


DECRETO DELLA PENITENZIERIA APOSTOLICA CON IL QUALE SI CONCEDONO AI FEDELI SPECIALI INDULGENZE NELLA RICORRENZA DELLA 15a GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

TESTO IN LINGUA LATINA

TESTO IN LINGUA ITALIANA

TESTO IN LINGUA LATINA  

D E C R E T U M

Speciales conceduntur Indulgentiae christifidelibus
occasione «XV Mundialis Infirmorum Diei»

Cum in originale peccatum incidisset homo, et ob hanc ipsam causam donis se expoliasset sive supernaturalibus sive praeternaturalibus, infinita sua misericordia, Deus Creator et Redemptor ita ea quae iustitia postulat et ea quae veniam conciliant, mysterioso coniunxit nexu, ut mala, quae rationem habent poenae, bona fierent occasio ad offerendam peccatorum expiationem, ad augendas virtutes, ad aeternam comparandam salutem; quae Divinae Providentiae dispositio reapse fidelibus applicatur virtute mysterii Paschalis Christi, qui moriens factus est largitor vitae et resurgens certissimam spem affert nostrae futurae Resurrectionis.

Age vero, condicio illa qua homo morbis est subiectus, et doloribus inde manantibus, si quidem Fide, Spe et Caritate operantibus, prout in divina sanctissima voluntate continetur, accipitur, causa fit maioris sanctitatis.

Illud vero peculiarissima ratione meditandum est, humana remedia limitibus esse signata, et exinde tempus necessario advenire in quo terrestris itineris humanae vitae finis urget: huiusmodi aegrotis maximae sunt impendendae curae, summa est exhibenda caritas, unde transitus ex hoc mundo ad Patrem divinis solaciis iuvetur, et ita revera - prout Ecclesiae oratio pro morientibus fert - mitis Iesu Christi vultus appareat infirmis et vox Eius, ad gloriam et laetitiam aeternam vocantis, clarissime resonet.

Quod quidem Mater Ecclesia considerans, annuam «Mundialis Infirmorum Diei» celebrationem percupit fieri veluti efficacem catechesim circa recensitam thesauri Revelationis doctrinam de pretio et momento doloris.

Ut autem christifideles, qui memoratae intererunt celebrationi, proxima die XI Februarii, in liturgica scilicet memoria B. Mariae Virg. Lapurdensis, in urbe Seulensi habendae, magis magisque sacris his sensibus sese conforment, Beatissimus Pater Indulgentiarum dono illam ditare decrevit, prout in sequentibus determinate exponitur.

Plenaria conceditur Indulgentia, suetis condicionibus (sacramentalis Confessionis, eucharisticae Communionis et orationis ad mentem Summi Pontificis) rite adimpletis, animo quidem omnino elongato ab affectu erga quodcumque peccatum, christifidelibus die XI Februarii huius anni lucranda, si sacro cui ritui, ad «XV Mundialis Infirmorum Diei» fines a Deo impetrandos celebrato, vel in urbe Seulensi vel in quocumque alio loco, ab ecclesiastica auctoritate determinato, devote interfuerint.

Christifideles vero qui, vel in publicis nosocomiis vel in privata aliqua domo, ut «boni Samaritani» aegrotantium misericordi sollicitudine curam agunt, illorum praesertim qui incurabiles seu in propinqua morte sunt, et huiusmodi muneris explendi causa supradicto sacro ritui interesse nequeunt, eiusdem tamen plenariae Indulgentiae donum consequentur, si illud caritatis servitium, veluti ipsi Christo Domino persolutum (cf. Mt 25, 40), generose saltem per aliquot horas dicta die expleverint, eadem animi dispositione habita et proposito concepto quam primum perficiendi condiciones ad plenariam obtinendam Indulgentiam requisitas.

Christifideles qui infirmitate, senectute vel alia huiusmodi causa, impediuntur quominus ritui ut supra celebrando interesse possint, plenariam consequentur Indulgentiam, si, elongato animo a quocumque peccato et concepto proposito suetas condiciones, cum primum eis possibile erit, adimplendi, illa die sese in spiritu et desiderio una cum Summo Pontifice dictae celebrationi univerint, et sui corporis infirmitates animique aegritudines Deo per Deiparam Virginem Mariam, «Salutem infirmorum», obtulerint.

Denique partialis conceditur Indulgentia, omnibus christifidelibus, a die IX usque ad diem XI proximi mensis Februarii corde saltem contrito assequenda, quoties devotas Misericordi Deo preces fuderint, ad supradictos fines in adiutorium infirmorum implorandos, in primis incurabilium vel fini vitae appropinquantium.

Praesenti hac vice valituro. In contrarium facientibus non obstantibus quibuscumque.

Datum Romae, ex aedibus Paenitentiariae Apostolicae, die XXV Ianuarii MMVII, in Conversione S. Pauli, Apostoli.

IACOBUS FRANCISCUS S. R. E. Card. STAFFORD
Paenitentiarius Maior

+ Ioannes Franciscus Girotti, O. F. M. Conv.
Ep. Tit. Metensis, Regens

[00168-07.02[Testo originale: Latino]

TESTO IN LINGUA ITALIANA

D E C R E T O

Sono concesse ai fedeli speciali Indulgenze
nella ricorrenza della «15a Giornata Mondiale del Malato»

Essendo l'uomo caduto nel peccato originale, che lo ha privato dei doni sia soprannaturali che preternaturali, Dio Creatore e Redentore, con la sua infinita misericordia, ha intimamente unito, con un misterioso legame, ciò che la giustizia esige e ciò che ottiene il perdono: perciò le sofferenze, le quali hanno indole penale, divengono propizia occasione per espiare i peccati e per ottenere la crescita delle virtù, e così conseguire la salvezza eterna. Questa disposizione della Divina Provvidenza si adempie a favore dei fedeli in virtù del mistero Pasquale di Cristo, il quale morendo si è fatto dispensatore della vita e risorgendo è causa della fermissima speranza nella nostra futura Resurrezione.

Pertanto, la condizione stessa per cui l'uomo soggiace alle malattie e alle sofferenze che ne conseguono, se è accettata mediante atti di Fede, di Speranza e di Carità, in quanto oggetto della santissima volontà di Dio, è causa di maggiore santità.

È necessario, inoltre, dedicare un'attentissima riflessione al fatto che i rimedi umani hanno un limite e che, dunque, inevitabilmente verrà un tempo che porterà l'uomo al termine del suo cammino su questa terra: agli ammalati che versano in tale condizione, occorre riservare le cure più attente e la più grande carità, così che il loro transito da questo mondo al Padre sia confortato dalle divine consolazioni e perciò - come implora la preghiera della Chiesa per i moribondi - ad essi appaia il volto di Gesù Cristo mite e chiarissima risuoni la sua voce che li chiama all'eterna gloria e felicità.

La Santa Madre Chiesa, consapevole di ciò, vivamente desidera che l'annuale celebrazione della «Giornata Mondiale del Malato», diventi efficace catechesi circa l'insegnamento, che qui si è ricordato, del tesoro della Rivelazione, intorno al valore e alla funzione del dolore.

Affinché dunque i fedeli, che prenderanno parte a detta celebrazione, che si svolgerà nella città di Seul, il prossimo 11 febbraio, memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes, siano animati sempre più da questi sentimenti, il Santo Padre ha voluto arricchirla del dono delle Indulgenze, come è indicato di seguito.

È concessa l'Indulgenza plenaria ai fedeli che, alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre) e con l'animo distaccato da qualsiasi peccato, l'11 febbraio prossimo parteciperanno devotamente, nella città di Seul o in qualsiasi altro luogo stabilito dall'Autorità ecclesiastica, a qualche sacra cerimonia celebrata per impetrare da Dio le finalità della «15a Giornata Mondiale del Malato».

I fedeli che negli ospedali pubblici o in casa privata assistono caritatevolmente come «buoni Samaritani» gli ammalati, specialmente quelli incurabili o terminali, e, a motivo del loro servizio non possono partecipare alla cerimonia sopra indicata, otterranno il medesimo dono dell'Indulgenza plenaria, se in quel giorno presteranno generosamente almeno per qualche ora la loro caritatevole assistenza agli ammalati come se lo facessero allo stesso Cristo Signore (cf. Mt 25, 40), avendo l'animo distaccato da ogni peccato e il proposito di adempiere appena possibile alle condizioni richieste per l'ottenimento dell'Indulgenza plenaria.

I fedeli che per malattia, per età avanzata o per altra simile ragione, sono impediti dal prendere parte alla cerimonia sopra indicata, otterranno l'Indulgenza plenaria, purché, avendo l'animo distaccato da qualsiasi peccato e proponendosi di adempiere alle solite condizioni appena possibile, in quel giorno, unitamente al Santo Padre, partecipino spiritualmente con il desiderio alla suddetta celebrazione e offrano a Dio, attraverso la Vergine Maria, «Salute degli Infermi», le loro sofferenze fisiche e spirituali.

Infine è concessa l'Indulgenza parziale a tutti i fedeli, dal 9 all'11 del prossimo febbraio, ogniqualvolta, con cuore contrito, rivolgeranno a Dio misericordioso devote preghiere per implorare le suddette finalità in aiuto degli infermi, particolarmente quelli incurabili o terminali.

Il presente Decreto ha vigore per questa volta. Nonostante qualunque contraria disposizione.

Dato a Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 25 gennaio 2007, nella Conversione di S. Paolo, Apostolo.

JAMES FRANCIS S. R. E. Card. STAFFORD
Penitenziere Maggiore

+ Gianfranco Girotti, O. F. M. Conv.
Vescovo Tit. di Meta, Reggente

[00168-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0064-XX.01]