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L’UDIENZA GENERALE, 10.05.2006


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa incentra la sua meditazione sul tema: "La successione apostolica".

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Papa rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con la recita del Pater Noster e del Regina Caeli e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

! CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle,

nelle ultime due udienze abbiamo meditato su che cosa sia la Tradizione nella Chiesa e abbiamo visto che essa è la presenza permanente della parola e della vita di Gesù nel suo popolo. Ma la parola, per essere presente, ha bisogno di una persona, di un testimone. E così nasce questa reciprocità: da una parte, la parola ha bisogno della persona, ma, dall’altra, la persona, il testimone, è legato alla parola che a lui è affidata e non da lui inventata. Questa reciprocità tra contenuto – parola di Dio, vita del Signore – e persona che la porta avanti è caratteristica della struttura della Chiesa, e oggi vogliamo meditare questo aspetto personale della Chiesa.

Il Signore lo aveva iniziato convocando, come abbiamo visto, i Dodici, nei quali era rappresentato il futuro Popolo di Dio. Nella fedeltà al mandato ricevuto dal Signore, i Dodici dapprima, dopo la sua Ascensione, integrano il loro numero con l'elezione di Mattia al posto di Giuda (cfr At 1,15-26), quindi associano progressivamente altri nelle funzioni loro affidate, perché continuino il loro ministero. Il Risorto stesso chiama Paolo (cfr Gal 1,1), ma Paolo, pur chiamato dal Signore come Apostolo, confronta il suo Vangelo con il Vangelo dei Dodici (cfr ivi 1,18), si preoccupa di trasmettere ciò che ha ricevuto (cfr 1 Cor 11,23; 15,3-4) e nella distribuzione dei compiti missionari viene associato agli Apostoli, insieme con altri, per esempio con Barnaba (cfr Gal 2,9). Come all'inizio della condizione di apostolo c'è una chiamata ed un invio del Risorto, così la successiva chiamata ed invio di altri avverrà, nella forza dello Spirito, ad opera di chi è già costituito nel ministero apostolico. E’ questa la via per la quale continuerà tale ministero, che poi, cominciando dalla seconda generazione, si chiamerà ministero episcopale, "episcopé".

Forse è utile spiegare brevemente che cosa vuol dire vescovo. E’ la forma italiana della parola greca "epíscopos". Questa parola indica uno che ha una visione dall’alto, uno che guarda con il cuore. Così san Pietro stesso, nella sua prima Lettera, chiama il Signore Gesù "pastore e guardiano delle vostre anime" (2,25). E secondo questo modello del Signore, che è il primo vescovo, guardiano e pastore delle anime, i successori degli Apostoli si sono poi chiamati vescovi, "epíscopoi". E’ loro affidata la funzione dell’"episcopé". Questa precisa funzione del vescovo si evolverà progressivamente, rispetto agli inizi, fino ad assumere la forma - già chiaramente attestata in Ignazio di Antiochia agli inizi del II secolo (cfr Ad Magnesios, 6,1: PG 5,668) - del triplice ufficio di vescovo, presbitero e diacono. E' uno sviluppo guidato dallo Spirito di Dio, che assiste la Chiesa nel discernimento delle forme autentiche della successione apostolica, sempre meglio definite tra una pluralità di esperienze e di forme carismatiche e ministeriali, presenti nelle comunità delle origini.

Così, la successione nella funzione episcopale si presenta come continuità del ministero apostolico, garanzia della perseveranza nella Tradizione apostolica, parola e vita, affidataci dal Signore. Il legame fra il Collegio dei Vescovi e la comunità originaria degli Apostoli è inteso innanzitutto nella linea della continuità storica. Come abbiamo visto, ai Dodici viene associato prima Mattia, poi Paolo, poi Barnaba, poi altri, fino alla formazione, nella seconda e terza generazione, del ministero del vescovo. Quindi la continuità si esprime in questa catena storica. E nella continuità della successione sta la garanzia del perseverare, nella comunità ecclesiale, del Collegio apostolico raccolto intorno a sé da Cristo. Ma questa continuità, che vediamo prima nella continuità storica dei ministri, è da intendere anche in senso spirituale, perché la successione apostolica nel ministero viene considerata come luogo privilegiato dell'azione e della trasmissione dello Spirito Santo. Una chiara eco di queste convinzioni la si ha, ad esempio, nel seguente testo di Ireneo di Lione (seconda metà del II sec.): "La tradizione degli Apostoli, manifesta in tutto quanto il mondo, si mostra in ogni Chiesa a tutti coloro che vogliono vedere la verità e noi possiamo enumerare i vescovi stabiliti dagli Apostoli nelle Chiese e i loro successori fino a noi… (Gli Apostoli) vollero infatti che fossero assolutamente perfetti e irreprensibili in tutto coloro che lasciavano come successori, trasmettendo loro la propria missione di insegnamento. Se essi avessero capito correttamente, ne avrebbero ricavato grande profitto; se invece fossero falliti, ne avrebbero ricavato un danno grandissimo" (Adversus haereses, III, 3,1: PG 7,848).

Ireneo, poi, indicando qui questa rete della successione apostolica come garanzia del perseverare nella parola del Signore, si concentra su quella Chiesa "somma ed antichissima ed a tutti nota" che è stata "fondata e costituita in Roma dai gloriosissimi Apostoli Pietro e Paolo", dando rilievo alla Tradizione della fede, che in essa giunge fino a noi dagli Apostoli mediante le successioni dei vescovi. In tal modo, per Ireneo e per la Chiesa universale, la successione episcopale della Chiesa di Roma diviene il segno, il criterio e la garanzia della trasmissione ininterrotta della fede apostolica: "A questa Chiesa, per la sua peculiare principalità (propter potiorem principalitatem), è necessario che convenga ogni Chiesa, cioè i fedeli dovunque sparsi, poiché in essa la tradizione degli Apostoli è stata sempre conservata..." (Adversus haereses, III, 3, 2: PG 7,848). La successione apostolica - verificata sulla base della comunione con quella della Chiesa di Roma - è dunque il criterio della permanenza delle singole Chiese nella Tradizione della comune fede apostolica, che attraverso questo canale è potuta giungere fino a noi dalle origini: "Con questo ordine e con questa successione è giunta fino a noi la tradizione che è nella Chiesa a partire dagli Apostoli e la predicazione della verità. E questa è la prova più completa che una e medesima è la fede vivificante degli Apostoli, che è stata conservata e trasmessa nella verità" (ib., III, 3, 3: PG 7,851).

Secondo queste testimonianze della Chiesa antica, l'apostolicità della comunione ecclesiale consiste nella fedeltà all’insegnamento e alla prassi degli Apostoli, attraverso i quali viene assicurato il legame storico e spirituale della Chiesa con Cristo. La successione apostolica del ministero episcopale è la via che garantisce la fedele trasmissione della testimonianza apostolica. Quello che rappresentano gli Apostoli nel rapporto fra il Signore Gesù e la Chiesa delle origini, lo rappresenta analogamente la successione ministeriale nel rapporto fra la Chiesa delle origini e la Chiesa attuale. Non è una semplice concatenazione materiale; è piuttosto lo strumento storico di cui si serve lo Spirito per rendere presente il Signore Gesù, Capo del suo popolo, attraverso quanti sono ordinati per il ministero attraverso l'imposizione delle mani e la preghiera dei vescovi. Mediante la successione apostolica è allora Cristo che ci raggiunge: nella parola degli Apostoli e dei loro successori è Lui a parlarci; mediante le loro mani è Lui che agisce nei sacramenti; nel loro sguardo è il suo sguardo che ci avvolge e ci fa sentire amati, accolti nel cuore di Dio. E anche oggi, come all’inizio, Cristo stesso è il vero pastore e guardiano delle nostre anime, che noi seguiamo con grande fiducia, gratitudine e gioia.

[00676-01.03] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

L’Église, née par la volonté de Jésus, poursuit son chemin dans l’histoire. Elle est guidée par l’Esprit Saint, qui l’assiste dans le discernement des formes authentiques de la succession apostolique. La succession dans la fonction épiscopale est garante de la tradition apostolique. Les témoignages de l’Église primitive attestent que le caractère apostolique de la communion ecclésiale consiste dans la fidélité à la foi et à la pratique des Apôtres, à travers lesquels sont assurés les liens historique et spirituel de l’Église avec le Christ. Saint Irénée souligne la place unique de l’Église de Rome, qui est «fondée et constituée par les glorieux Apôtres Pierre et Paul», et dont la succession épiscopale devient le signe, le critère et la garantie de la transmission ininterrompue de la foi apostolique. Sur la base de la communion avec l’Église de Rome, la succession apostolique dans le ministère épiscopal est le critère du maintien des Églises particulières dans la tradition de la foi apostolique. Elle est aussi l’instrument historique dont se sert l’Esprit Saint pour rendre présent le Seigneur Jésus. Par la bouche des Apôtres et de leurs successeurs, c’est le Christ qui nous parle; par leurs mains, c’est Lui qui agit; dans leur regard, son regard nous fait sentir que nous sommes aimés de Dieu.

Je salue cordialement les pèlerins francophones présents ce matin, en particulier les Jeunes de l’École de Danse de l’Opéra de Paris, avec les membres de l’aumônerie, les encourageant dans leur engagement Fra Angelico. Puisse votre pèlerinage aux tombeaux de saint Pierre et de saint Paul enraciner toujours davantage votre foi dans leur témoignage apostolique, afin que vous soyez des témoins courageux de l’Évangile du Christ.

[00677-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

In today’s catechesis, we consider how the ministry of the Apostles continues through their successors, the Bishops. The Apostles themselves appointed others to take their place and to carry on their work. Saint Irenaeus, writing at the end of the second century, links the tradition handed down from the Apostles to the historical succession of Bishops in the Churches they established. Irenaeus points in particular to the Church of Rome, founded by the Apostles Peter and Paul. The succession of Bishops in this Church can be seen as the sure sign and criterion of the unbroken transmission of the apostolic faith. Consequently, he says, every Church throughout the world must be in accord with the Roman Church (Adv. Hær. III, 3, 2). The Church’s perseverance in the apostolic tradition is thus guaranteed by the continuity between the original community of the Apostles and the College of Bishops. Through apostolic succession, the Holy Spirit makes the Risen Christ present to his Church in the ministry of those ordained to preach the Gospel, to celebrate the sacraments and to serve as loving shepherds of his flock.

I am pleased to greet the English-speaking pilgrims present at this Audience, particularly those from England, Canada and the United States of America. Upon all of you I invoke the blessings of the Risen Christ and wish you a most pleasant time in Rome.

[00678-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Die Kirche hat ihren Ursprung im Willen und im historischen Wirken Christi, der die Apostel um sich gesammelt und sie mit seiner Vollmacht als Hirten der Kirche eingesetzt hat. Die Zwölf berufen ihrerseits weitere Männer und senden sie aus, damit sie in der Kraft des Geistes Aufgaben der missionarischen Verkündigung und der Gemeindeleitung übernehmen. Auch der vom Auferstandenen selbst berufene Apostel Paulus übt seinen Dienst in Übereinstimmung mit den übrigen Aposteln aus. Unter der Führung des Geistes Gottes nimmt so das von Christus begründete kirchliche Amt der Bischöfe, Priester und Diakone konkrete Formen an.

Die apostolische Sukzession, die ununterbrochene Kette der Inhaber des Bischofsamtes, verbindet die Kirche unserer Zeit auf historische und auf geistliche Weise mit dem Apostelkollegium des Ursprungs. Sie gibt die Garantie für das treue Festhalten an Worten und Werken der Apostel und damit an Jesus Christus selbst. Der Heilige Geist bewirkt, daß in den jeweils von ihren Vorgängern geweihten Bischöfen Christus selbst als Haupt und Hirte seines Volkes gegenwärtig ist.

Als Bischof der Kirche von Rom, die auf dem Fundament der Apostel Petrus und Paulus gegründet ist und in der durch Gottes Gnade die apostolische Tradition immer bewahrt worden ist, begrüße ich euch alle, liebe Pilger und Besucher aus den deutschsprachigen Ländern. Danken wir Christus für das Geschenk der Kirche, für die Worte, die er durch ihre Hirten an uns richtet, und für die Sakramente, mit denen er uns heiligt. Euch allen wünsche ich einen gesegneten Tag!

[00679-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Por voluntad de Jesús y en torno a Él, la Iglesia comenzó su camino en la historia. Confiada inicialmente al grupo de los Doce, éstos asociaron a su ministerio a otros, que recibieron el Espíritu y fueron constituidos sucesores de los Apóstoles para continuar la misión de Cristo a través de los tiempos. Esta sucesión, avalada por la unión en la fe y la caridad con la Iglesia y el Obispo de Roma, es principio de la intima comunión del Colegio apostólico y garantía de la permanencia de la fe apostólica en cada comunidad, llegando hasta nuestros días, como vínculo histórico y espiritual de la Iglesia con Cristo.

Los Obispos, sucesores de los Apóstoles, son el instrumento histórico del que se sirve el Espíritu Santo para hacer presente entre nosotros al Señor Jesús, Cabeza de su pueblo. A través de ellos lo escuchamos, recibimos su gracia y nos sentimos amados y acogidos en el corazón de Dios.

Saludo cordialmente a los visitantes de lengua española, en particular a los seminaristas de Valladolid, al Círculo Sabadellés con su Obispo diocesano, así como a los siguientes grupos: Organización Colegial de Enfermería, Guardiamarinas, y peregrinos de Guadalajara, México. Invito a todos a orar por vuestros pastores, con gratitud a Dios por el don precioso de su ministerio en la Iglesia.

¡Muchas gracias!

[00680-04.02] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua polacca  

Serdecznie pozdrawiam pielgrzymów polskich. Wiem, że w tym miesiącu, w Polsce, gromadząc się na nabożeństwach majowych, oddajecie szczególną cześć Matce Bożej. Cieszę się z tej waszej, pięknej tradycji. Niech ta modlitwa umocni wasze rodziny i wspólnoty w wierze i wzajemnej miłości. Wam tu obecnym i waszym bliskim z serca błogosławię.

[Saluto cordialmente i pellegrini Polacchi. So che, durante questo mese, in Polonia, radunandovi per le funzioni mariane, venerate in modo particolare la Madre di Dio. Mi rallegro per questa vostra tradizione. Che queste preghiere consolidino nella fede e nell’amore vicendevole, le vostre famiglie e le vostre comunità. Benedico di cuore voi e i vostri cari.]

[00681-09.02] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ceca

Upřímně vítám poutníky z Teologické fakulty v Olomouci a z farnosti Navštívení Panny Marie v Ostravě-Zábřehu. Kristovo zmrtvýchvstání je základem křesťanské víry. Velikonočním tajemstvím nás Kristus obrodil k novému životu, životu s ním a v něm. Srdečně vám žehnám! Chvála Kristu!

[Un cordiale benvenuto ai pellegrini della Facoltà Teologica di Olomouc e della Parrocchia della Visitazione della Beata Vergine Maria di Ostrava-Zábřeh. La Risurrezione di Cristo è il fondamento della fede cristiana. Nel Mistero Pasquale, Cristo ci ha rigenerati a vita nuova, una vita con Lui ed in Lui. Vi benedico di cuore! Sia lodato Gesù Cristo!]

[00682-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

S láskou vítam pútnikov z Bratislavy a Bacúcha. Bratia a sestry, minulú nedel’u sme slávili Deň modlitby za duchovné povolania. Proste Krista, Dobrého Pastiera, aby stále posielal nových pracovníkov do svojej služby. Rád žehnám vás i vaše rodiny. Pochválený bud’ Ježiš Kristus!

[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini da Bratislava e Bacúch. Fratelli e sorelle, domenica scorsa abbiamo celebrato la Giornata di preghiera per le Vocazioni. Domandate a Cristo – Buon Pastore di mandare nuovi operai al suo servizio. Volentieri benedico voi e le vostre famiglie. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00683-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua croata

S radošću pozdravljam hodočasnike iz Hrvatske! Predragi, ostanite postojani u apostolskome nauku i u zajedništvu molitve, vjerujući u prisutnost Uskrsloga među onima koji su okupljeni u njegovo ime. Hvaljen Isus i Marija!

[Con gioia saluto i pellegrini dalla Croazia! Carissimi, rimanete assidui nell’insegnamento degli apostoli e nella preghiera comune, credendo nella presenza del Risorto tra quelli che sono radunati nel Suo nome! Siano lodati Gesù e Maria!]

[00684-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare alle religiose infermiere di diverse Congregazioni, agli alunni del Pontificio Seminario Campano Internazionale, ai rappresentanti del Centro Studi Meridionali e a quelli del Credito Cooperativo di Montepulciano. A ciascuno auguro un generoso impegno di testimonianza cristiana per contribuire a diffondere il Vangelo in ogni ambito della società.

Saluto ora i giovani, i malati e gli sposi novelli. In questo mese dedicato in modo speciale alla Madonna, invito voi, cari giovani, soprattutto voi ragazzi di Azione Cattolica della diocesi di Acerra, a seguire l’esempio di Maria, confidando sempre nella sua materna intercessione perchè vi aiuti a portare un raggio di serenità dove c’è preoccupazione e solitudine. Auguro a voi, cari malati, di vivere la vostra condizione fiduciosamente abbandonati nelle mani del Signore, sostenuti da Colei che sul Calvario restò fedele sotto la Croce di Cristo. La Vergine Santa accompagni. voi, cari sposi novelli, nella vita familiare perché possiate sperimentare la gioia che scaturisce dalla reciproca fedeltà e siate sempre testimoni dell’amore divino.

[00685-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0240-XX.02]