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L’UDIENZA GENERALE, 25.01.2006


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, riprendendo il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici, il Santo Padre commenta il Salmo 143,9-15 - Preghiera del Re - Vespri del Giovedì della 4a Settimana (Lettura: Sal 143,9-10.12.14-15).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Papa rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

Cari fratelli e sorelle!

1. Si conclude oggi la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, durante la quale abbiamo riflettuto sulla necessità di invocare costantemente dal Signore il grande dono della piena unità tra tutti i discepoli di Cristo. La preghiera, infatti, contribuisce in modo sostanziale a rendere più sincero e ricco di frutti il comune impegno ecumenico delle Chiese e Comunità ecclesiali.

In questo nostro incontro vogliamo riprendere la meditazione sul Salmo 143, che la Liturgia dei Vespri ci propone in due tempi distinti (cfr vv. 1-8 e vv. 9-15). La tonalità è sempre quella innica e ad entrare in scena è, anche in questo secondo movimento del Salmo, la figura dell’«Unto», cioè il «Consacrato» per eccellenza, Gesù, che attira tutti a sé per fare di tutti "una cosa sola" (cfr Gv 17,11.21). Non per nulla la scena che dominerà il canto sarà segnata dalla prosperità e dalla pace, i tipici simboli dell’era messianica.

2. Per questo il canto è definito «nuovo», termine che nel linguaggio biblico non evoca tanto la novità esteriore delle parole quanto la pienezza ultima che suggella la speranza (cfr v. 9). Si canta, quindi, la meta della storia in cui finalmente tacerà la voce del male, che è descritta dal Salmista nella «menzogna» e nel «falso giuramento», espressioni destinate a indicare l’idolatria (cfr v. 11).

Ma a questo aspetto negativo subentra, con uno spazio ben maggiore, la dimensione positiva, quella del nuovo mondo gioioso che sta per affermarsi. È questo il vero shalom, ossia la «pace» messianica, un orizzonte luminoso che è articolato in una successione di quadretti di vita sociale: essi possono diventare anche per noi un auspicio per la nascita di una società più giusta.

3. Ecco innanzitutto la famiglia (cfr v. 12), che si basa sulla vitalità della generazione. I figli, speranza del futuro, sono comparati ad alberi vigorosi; le figlie sono raffigurate come colonne solide che reggono l’edificio della casa, simili a quelle di un tempio. Dalla famiglia si passa alla vita economica, alla campagna coi suoi frutti conservati nei depositi agrari, con le distese dei greggi che pascolano, con gli animali da lavoro che procedono nei campi fertili (cfr vv. 13-14a).

Lo sguardo passa poi alla città, cioè all’intera comunità civile che finalmente gode il dono prezioso della pace e della quiete pubblica. Infatti, cessano per sempre le «brecce» che gli invasori aprono nelle mura urbane durante gli assalti; finiscono le «incursioni», che comportano depredazioni e deportazioni e, infine, non si leva più il «gemito» dei disperati, dei feriti, delle vittime, degli orfani, triste retaggio delle guerre (cfr v. 14b).

4. Questo ritratto di un mondo diverso, ma possibile, è affidato all’opera del Messia ed anche a quella del suo popolo. Tutti insieme, sotto la guida del Messia Cristo, dobbiamo lavorare per questo progetto di armonia e di pace, cessando l’azione distruttrice dell’odio, della violenza, della guerra. Bisogna, però, fare una scelta schierandosi dalla parte del Dio dell’amore e della giustizia.

È per questo che il Salmo si conclude con le parole: «Beato il popolo il cui Dio è il Signore». Dio è il bene dei beni, la condizione di tutti gli altri beni. Solo un popolo che conosce Dio e difende i valori spirituali e morali, può realmente andare verso una pace profonda e divenire anche una forza della pace per il mondo, per gli altri popoli. E può quindi intonare con il Salmista il «canto nuovo», pieno di fiducia e di speranza. Il richiamo spontaneo è al Patto nuovo, alla novità stessa che è Cristo e il suo Vangelo.

È ciò che ci ricorda sant’Agostino. Leggendo questo Salmo, egli interpreta anche la parola: «Suonerò per te sull'arpa a dieci corde». L'arpa a dieci corde è per lui la legge compendiata nei dieci comandamenti. Ma di queste dieci corde, di questi dieci comandamenti, dobbiamo trovare la giusta chiave. E solo se queste dieci corde dei dieci comandamenti - così dice Sant’Agostino - sono fatte vibrare dalla carità del cuore, risuonano bene. La carità è la pienezza della legge. Chi vive i comandamenti come dimensioni dell’unica carità, canta realmente il «canto nuovo». La carità che ci unisce ai sentimenti di Cristo è il vero «canto nuovo» dell’«uomo nuovo», capace di creare anche un «mondo nuovo». Questo Salmo ci invita a cantare «sull’arpa a dieci corde» con un nuovo cuore, a cantare con i sentimenti di Cristo, a vivere i dieci comandamenti nella dimensione dell’amore, a contribuire così alla pace e all’armonia del mondo (cfr Esposizioni sui Salmi, 143,16: Nuova Biblioteca Agostiniana, XXVIII, Roma 1977, pp. 677).

[00117-01.03] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Aujourd’hui s’achève la Semaine de prière pour l’unité des chrétiens, durant laquelle nous avons médité sur la nécessité d’invoquer le Seigneur pour qu’il nous fasse le don de la pleine unité. La prière contribue en effet à rendre plus sincère et plus fructueux l’engagement œcuménique des Églises et des Communautés ecclésiales.
Le psaume 143 nous présente la figure du «consacré» par excellence, Jésus, qui attire à lui tous les hommes pour qu’ils soient «un». Aussi la scène qui domine le cantique est-elle marquée par le bien-être, la prospérité et la paix, symboles de l’ère messianique. Ce monde différent, mais possible, sera l’œuvre du Messie et aussi de son peuple. Nous pouvons réaliser ce projet d’harmonie et de paix en cessant l’action destructrice de la haine, de la violence, de la guerre, en nous plaçant du côté du Dieu d’amour et de justice. C’est pourquoi le psaume se conclut sur une béatitude réservée au peuple «qui a pour Dieu le Seigneur», un peuple qui ne renonce pas à sa foi ni à ses valeurs spirituelles et morales.

Je suis heureux de vous accueillir, chers pèlerins de langue française. Je vous invite à demander au Seigneur, avec toujours plus de ferveur, de faire à son Église le don de l’unité. Soyez toujours et partout des artisans ardents de paix et de fraternité ! Avec ma Bénédiction apostolique.

[00118-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters in Christ,

As we conclude today the Week of Prayer for Christian Unity, we remember that the healing of divisions among Christians is the Lord’s work, it is his gift, for which we must pray constantly.
In our psalm today we sing a "new" song to the Lord. In the Bible, a "new" song is one which speaks of peace and prosperity, signs of the Messiah, promising us the fulfilment of all our hopes. The psalmist describes this gift of peace, this "shalom", with a series of images drawn from daily life. He speaks of the family. Sons, the hope of the future, are like strong saplings; daughters are like graceful columns, supporting the house. Then we hear of the fruits of man’s labour, the crops, the sheep, the cattle, which are all gifts from the Lord. And the city walls are no longer breached by enemy armies. No more do the wounded and the orphans weep in the streets. Such is the peace brought by the Messiah.
We can help to build this peace if we choose to be faithful to God. Saint Augustine teaches that the ten-stringed harp means the ten commandments. To sing a new song, and to play on the ten-stringed harp, means to follow God’s law and to usher in his kingdom of peace and joy.

I welcome the English-speaking pilgrims here today, especially the students and teachers from Denmark and the ecumenical group from Japan. I greet also those who have come from Ireland, New Zealand and the United States of America. May you experience in your lives the peace and joy of Christ our Lord, and may God bless you all.

[00119-02.02] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

„Ein neues Lied will ich, o Gott, dir singen" (Ps 144, 9). Mit diesen Wort beginnt der Psalmabschnitt, der der heutigen Katechese zugrunde liegt. Die beglückende Neuheit zeigt sich für den Psalmisten im Sieg über die Feinde, in gesund heranwachsenden Kindern und im Wohlergehen der Stadt. Der tiefere Grund dieser wichtigen Güter kommt im letzten Vers zum Ausdruck: „Glücklich das Volk, dessen Gott der Herr ist!" (V. 15).
Auch wir sind eingeladen, unser Leben ganz auf Gott auszurichten, ihn als unseren wahren Herrn anzuerkennen und so die heilbringende Kraft der Gnade Christi zu erfahren. Seine Liebe soll alles durchdringen und das Leben der Kirche und der Gesellschaft erneuern. Der heilige Augustinus ruft uns dazu in Erinnerung: „Glaube nicht, daß die Gnade vom Gesetz kommt; denn in Wirklichkeit können wir nur mit der Kraft der Gnade das Gesetz erfüllen. [...] Die Erfüllung des Gesetzes ist die Liebe".

Mit diesen Gedanken heiße ich euch, liebe Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache, herzlich willkommen. Mit besonderer Freude begrüße ich die Dechanten und die Mitarbeiter der Bischöflichen Kurie der Diözese Gurk-Klagenfurt in Begleitung ihres Bischofs sowie die Pilgergruppe der Hauptabteilung „Seelsorge" im Kölner Generalvikariat. Das heutige Fest der Bekehrung des heiligen Paulus sei euch allen ein Ansporn, in das „neue Lied" der Jünger Christi einzustimmen und Gott für die guten Gaben zu danken, die wir aus seiner Güte und Liebe empfangen haben. Euch allen wünsche ich von Herzen einen gesegneten Tag!

[00120-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El texto del salmo que hoy comentamos, comienza ensalzando al Ungido por excelencia, Jesucristo, que inaugura la era mesiánica, como lo muestran los signos del auténtico bienestar y prosperidad, vislumbrándose ya un mundo vigoroso y lleno de vida, donde reina la paz y no hacen brecha quienes desean sembrar desorden y opresión.
Esta imagen de un mundo diverso, de una humanidad renovada y redimida, es obra de Dios, del Mesías, a cuyo lado se pone el pueblo elegido para destruir el odio y la violencia. Por eso se entona «un canto nuevo», lleno de esperanza en el nuevo pacto anunciado por los profetas y cumplido en Cristo. En él, como dice san Agustín, se alcanza la plenitud de la ley, que es la caridad.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular al grupo de la Fundación Interfamilias, así como a las demás personas venidas de España y Latinoamérica. En el día que se clausura la Semana de oración por la unidad de los cristianos, invito a todos unirse con sus plegarias, para que se cumpla el deseo de Jesús: «que todos sean uno».
Muchas gracias por vuestra visita.

[00121-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua polacca  

Pozdrawiam uczestników audiencji z Polski i z innych krajów. Dzisiaj w święto Nawrócenia świętego Pawła Apostoła, zostanie opublikowana moja Encyklika: „Bóg jest Miłością". Niech jej lektura umocni waszą wiarę, pomaga bardziej miłować Boga i pełnić czyny miłości bliźniego. Niech Bóg Wam błogosławi.

[Saluto tutti i partecipanti all’odierna udienza provenienti dalla Polonia e dai diversi paesi. Oggi, nella festa della Conversione di San Paolo Apostolo, sarà pubblicata la mia prima Enciclica: „Dio è amore". La sua lettura rafforzi la vostra fede, vi aiuti ad amare maggiormente Dio e a compiere atti di carità verso il prossimo. Dio vi benedica.]

[00125-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ceca

Srdečně zdravím poutníky z Řevnic a Břeclavi.
Podle vzoru svatého Pavla, jehož obrácení dnes slavíme, vás vybízím, abyste až do krajnosti vydávali svědectví evangeliu.
Všem vám žehnám!

[Saluto cordialmente i pellegrini di Řevnice e Břeclav.
Sull'esempio di San Paolo, della cui conversione facciamo oggi memoria, vi invito a testimoniare con piena coerenza il Vangelo.
A tutti imparto la mia benedizione.]

[00126-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Grazie, grazie a voi tutti, grazie per l’affetto e per la cordialità. In particolare saluto voi, rappresentanti degli allevatori "Margari" di Cuneo, e vi incoraggio a perseverare nel vostro lavoro a contatto con la natura, che può facilitare l’incontro con il Creatore.

Saluto poi voi, Arbitri di calcio della Serie D. Cari amici, alla necessaria preparazione tecnica e sportiva, unite un’adeguata formazione umana e spirituale, che vi renda sempre più persone mature e responsabili.

Il mio pensiero va, infine, a voi giovani, malati e sposi novelli.
Tra i giovani ricordo particolarmente gli studenti del liceo "Leopardi" di S. Benedetto del Tronto, accompagnati dal loro Vescovo Mons. Gervasio Gestori, e gli alunni della scuola Pontificia "Pio IX" di Roma. Sull’esempio dell’Apostolo Paolo, di cui oggi facciamo memoria della conversione, invito tutti a vivere in modo autentico la vocazione cristiana. Il Signore benedica tutti.

[00127-01.02] [Testo originale: Italiano]

[B0044-XX.02]