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L’UDIENZA GENERALE, 23.11.2005


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici, il Papa commenta il Cantico cfr Ef 1,3-10 - Dio Salvatore - Vespri del Lunedì della 4a Settimana. (Lettura Ef 1,3.8-10).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Papa rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Ogni settimana la Liturgia dei Vespri propone alla Chiesa orante il solenne inno di apertura della Lettera agli Efesini, il testo che è stato ora proclamato. Esso appartiene al genere delle berakot, cioè le «benedizioni» che già appaiono nell’Antico Testamento e che avranno un’ulteriore diffusione nella tradizione giudaica. Si tratta, quindi, di un costante filo di lode che sale a Dio, che nella fede cristiana è celebrato come «Padre del Signore nostro Gesù Cristo».

È per questo che, nella nostra lode innica, centrale è la figura di Cristo, nella quale si svela e si compie l’opera di Dio Padre. Infatti i tre verbi principali di questo lungo e compatto Cantico ci conducono sempre al Figlio.

2. Dio «ci ha scelti in lui» (Ef 1,4): è la nostra vocazione alla santità e alla figliazione adottiva e quindi alla fraternità col Cristo. Questo dono, che trasforma radicalmente il nostro stato di creature, è a noi offerto «per opera di Gesù Cristo» (v. 5), un’opera che entra nel grande progetto salvifico divino, in quell’amoroso «beneplacito della volontà» (v. 6) del Padre che l’Apostolo con commozione sta contemplando.

Il secondo verbo, dopo quello dell’elezione ("ci ha scelti"), designa il dono della grazia: «La grazia che ci ha dato nel suo Figlio diletto» (ibidem). In greco abbiamo per due volte la stessa radice charis e echaritosen, per sottolineare la gratuità dell’iniziativa divina che precede ogni risposta umana. La grazia che il Padre dona a noi nel Figlio unigenito è, quindi, manifestazione del suo amore che ci avvolge e ci trasforma.

3. Ed eccoci al terzo verbo fondamentale del Cantico paolino: esso ha per oggetto sempre la grazia divina che è stata «abbondantemente riversata» in noi (v. 8). Siamo, dunque, davanti a un verbo di pienezza, potremmo dire - stando al suo tenore originario - di eccesso, di donazione senza limiti e riserve.

Giungiamo così nella profondità infinita e gloriosa del mistero di Dio, aperto e svelato per grazia a chi è stato chiamato per grazia e per amore, essendo questa rivelazione impossibile a raggiungersi con la sola dotazione dell’intelligenza e delle capacità umane. «Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio» (1Cor 2,9-10).

4. Il «mistero della volontà» divina ha un centro che è destinato a coordinare tutto l’essere e tutta la storia conducendoli alla pienezza voluta da Dio: è «il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose» (Ef 1,10). In questo «disegno», in greco oikonomia, ossia in questo piano armonico dell’architettura dell’essere e dell’esistere, si leva Cristo capo del corpo della Chiesa, ma anche asse che ricapitola in sé «tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra». La dispersione e il limite vengono superati e si configura quella «pienezza» che è la vera meta del progetto che la volontà divina aveva prestabilito fin dalle origini.

Siamo, dunque, di fronte a un grandioso affresco della storia della creazione e della salvezza che vorremmo ora meditare e approfondire attraverso le parole di sant’Ireneo, un grande Dottore della Chiesa del II secolo, il quale, in alcune pagine magistrali del suo trattato Contro le eresie, aveva sviluppato un’articolata riflessione proprio sulla ricapitolazione compiuta da Cristo.

5. La fede cristiana, egli afferma, riconosce che «vi è un solo Dio Padre e un solo Cristo Gesù, nostro Signore, che è venuto attraverso tutta l'economia e ha ricapitolato in sé tutte le cose. Tra tutte le cose c'è anche l'uomo, plasmazione di Dio. Dunque ha ricapitolato anche l'uomo in se stesso, divenendo visibile, egli che è invisibile, comprensibile egli che è incomprensibile e uomo egli che è Verbo» (3,16,6: Già e non ancora, CCCXX, Milano 1979, p. 268).

Per questo «il Verbo di Dio divenne uomo» realmente, non in apparenza, perché allora «la sua opera non sarebbe stata vera». Invece «egli era ciò che appariva: Dio che ricapitola in sé la sua antica creatura, che è l'uomo, per uccidere il peccato, distruggere la morte e vivificare l'uomo. E per questo le sue opere sono vere» (3,18,7: ibidem, pp. 277-278). Si è costituito Capo della Chiesa per attirare tutti a sé nel momento giusto. Nello spirito di queste parole di sant'Ireneo preghiamo: sì, Signore attiraci a Te, attira il mondo a Te e donaci la pace, la Tua pace.

[01491-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Le cantique que nous venons d’entendre et qui ouvre solennellement la Lettre aux Éphésiens est une hymne de bénédiction à Dieu, le «Père de notre Seigneur, Jésus, le Christ». Le Christ, en qui se dévoile et s’accomplit l’œuvre du Père, est la figure centrale de cette hymne et les trois verbes principaux de ce cantique conduisent tous à lui.
Dieu «nous a choisis en lui» : c’est notre vocation à devenir saints, fils adoptifs et donc frères dans le Christ. Ce don, qui transforme radicalement notre état de créature, nous est offert «par le Christ», parce que Dieu «l’a voulu dans sa bonté».
Le deuxième verbe désigne le don de la grâce «que Dieu nous a faite dans le Fils bien-aimé». Cette grâce, que Dieu nous offre en son Fils, est l’épiphanie de son amour, qui nous enveloppe et qui nous transforme.
Le troisième verbe a toujours pour objet la grâce, dont Dieu «déborde jusqu’à nous», sans limite et sans réserve.
Nous touchons ainsi à la profondeur infinie et glorieuse du mystère de Dieu, révélé par grâce à ceux qui ont été appelés par grâce et par amour. Car il est impossible, par la seule intelligence, de parvenir à ce mystère de la volonté divine, prévu depuis les origines : le dessein de «récapituler toutes choses dans le Christ, celles du ciel et celles de la terre».

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, en particulier le groupe de prêtres du diocèse de Fréjus-Toulon, accompagnés de leur Évêque, Mgr Dominique Rey, ainsi que le groupe de prêtres marianistes et de frères maristes. Que votre séjour à Rome vous renouvelle dans la joie d’être chrétiens et dans le désir de servir vos frères !

[01492-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Today’s canticle, found at the beginning of the Letter to the Ephesians, is a hymn of praise which has at its centre the figure of Christ in whom the work of God the Father is revealed and accomplished. In Jesus we are chosen and through him we are lavished with grace; indeed in this way the Son becomes the epiphany of the Father’s love which envelops and transforms us.
Such unconditional and limitless love reveals to us the glorious depths of the mystery of God’s will which intends to gather all creation and history into the fulness wished by him: "a plan to be carried out in Christ ... to bring all things into one" (Eph. 1:10), healing divisions and overcoming human weaknesses.
Reflecting on this depiction of the history of creation and salvation, Saint Irenaeus affirms that, since the Word of God truly becomes man, sin and death are defeated and all people are renewed in Christ. Together with Saint Irenaeus let us rejoice at the marvels of God’s loving plan for each of us!

I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims here today, including groups from England, Australia, the Philippines and the United States of America. May you have a memorable stay in Rome and a safe return to your homes. Upon all of you, I invoke the peace and joy of Jesus Christ our Lord!

[01493-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Mit den Worten des Hymnus aus dem Epheserbrief preist die Kirche immerfort den allmächtigen Schöpfergott für das Heilswerk, das sich in Christus enthüllt und vollendet. Der Herr hat „uns mit allem Segen des Geistes gesegnet durch unsere Gemeinschaft mit Christus im Himmel" (V. 3). Durch das Erlösungsopfer des Sohnes sind wir als Getaufte erwählt, Gottes Kinder zu sein und teilzuhaben an Christi Heiligkeit. Dieses Gnadengeschenk geht jeder menschlichen Leistung voraus.
In Christus offenbart uns Gott das „Geheimnis seines Willens" (vgl. V. 9): Als Haupt der Kirche ist der Sohn Gottes für uns alle der Weg zum himmlischen Vater. Denn Gott selbst hat beschlossen, „in Christus alles zu vereinen, alles was im Himmel und auf Erden ist" (V. 10).

Ganz herzlich heiße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache willkommen. Mein besonderer Gruß gilt den verschiedenen Gruppen aus Bayern. – Liebe Freunde, der Glaube der Kirche schenkt uns eine tiefere Kenntnis Christi. Aus ihm schöpfen wir auch die Kraft zu einem Leben in der Nachfolge des Herrn. Geben wir als einzelne und gemeinsam Zeugnis von der Liebe des Erlösers! – Euch allen einen gesegneten und frohen Tag hier in Rom!

[01494-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El himno de la carta a los Efesios que se ha proclamado hoy es una alabanza a Cristo, el Hijo de Dios, en el que se cumple el designio del Padre. En efecto, en Él hemos sido elegidos y por Él se nos ha dado y se nos da la gracia, revelando así el amor divino que nos transforma en nuevas criaturas y nos colma de una plenitud inalcanzable con las solas fuerzas humanas.
De este modo, Cristo recapitula todas las cosas de la creación y de la historia, superando todo límite y dispersión y reuniéndolas en su última meta querida por Dios. Entre todas las realidades, destaca el ser humano, creado a su imagen. Ahora, en el Verbo Encarnado, la antigua imagen se hace visible, recapitulando la antigua criatura, que es el hombre, para destruir el pecado y darle nueva vida.

Saludo a los peregrinos de lengua española, en particular a las Hermanas de Nuestra Señora de la Consolación que participan en su Capítulo General. Que el Señor os ayude a seguirle con fidelidad, junto con todas vuestras Hermanas. También saludo a los grupos del Colegio-Seminario diocesano de Ibiza y del Instituto de los Misioneros del Espíritu Santo, de México, así como a los demás peregrinos venidos de España y Latinoamérica. Deseo para todos la gozosa experiencia de sentirse verdaderamente hijos de Dios, en Cristo Jesús.

Muchas gracias por vuestra visita.

[01495-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua portoghese

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua portoghese

Saúdo com particular afecto o grupo de visitantes do Brasil e os portugueses da Missão Católica do Espírito Santo, que estão presentes nesta Audiência. Faço votos que a vossa vinda a Roma vos fortaleza na fé e avive no vosso ânimo a coragem para testemunhar a grandeza do amor de Deus, nosso Pai, "que nos abençoou com toda a espécie de bênçãos espirituais em Cristo" para ser a nossa esperança e a nossa paz. Com a minha Bênção Apostólica.

[01496-06.02] [Texto original: Português]

Saluto in lingua polacca

Serdecznie witam Polaków. Przedwczoraj obchodziliśmy dzień poświęcony zakonom kontemplacyjnym. To wielkie bogactwo Kościoła. Mniszkom i mnichom dziękujemy za ich modlitwę i milczące towarzyszenie zabieganemu światu. Polecamy się ich pamięci. Wszystkim pielgrzymom z serca błogosławię. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!

[Saluto cordialmente i polacchi. L’altro ieri abbiamo celebrato la giornata dedicata alle congregazioni contemplative. E’ una grande ricchezza della Chiesa. Ringraziamo le monache e i monaci per la loro preghiera e per il taciturno accompagnamento al movimentato mondo. Ci affidiamo alla loro memoria. A tutti i pellegrini imparto la mia benedizione. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01497-09.02] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua croata

Pozdravljam i blagoslivljam sve hrvatske hodočasnike, a osobito vjernike pristigle iz Donje Vežice te s otoka Brača! Prepoznavajući prolaznost ovoga svijeta, s radosnom nadom očekujmo novo nebo i novu zemlju vjerni Kristu - Kralju koji dolazi! Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto e benedico i pellegrini croati, particolarmente i fedeli provenienti dalla Donja Vežica e dall’isola di Brač! Riconoscendo la fugacità di questo mondo, con gioiosa speranza aspettiamo il cielo nuovo e la terra nuova, fedeli al Cristo – Re che sta arrivando! Siano lodati Gesù e Maria!]

[01498-AA.02] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto le delegazioni delle Pro Loco provenienti da tutta Italia, la Federazione italiana Hockey e Pattinaggio, i rappresentanti dell’Università Sperimentale Decentrata, i partecipanti al congresso su "Scienza ed etica per una procreazione responsabile".

Saluto inoltre le numerose comunità parrocchiali, con un pensiero speciale per quelle di Pescara-sud, di S. Maria Assunta, in Bagno di Romagna; di S. Maria, in Rosciano; di Maria Immacolata, in S. Vito dei Normanni, accompagnate dai loro rispettivi Vescovi; come pure le parrocchie di Sant’Antonio e di Gesù Buon Pastore, in Castellammare di Stabia.

Saluto poi i rappresentanti della Consulta Nazionale Antiusura, che ricordano il 10° anniversario della sua costituzione. Cari amici, la vostra presenza così numerosa mi offre l’opportunità di esprimere il mio vivo apprezzamento per la coraggiosa e generosa opera che svolgete in favore di famiglie e persone colpite dalla deplorevole piaga sociale dell’usura. Auspico che in molti si pongano al vostro fianco per sostenere il vostro encomiabile impegno sul piano della prevenzione, della solidarietà e della educazione alla legalità.

Il mio saluto va, infine, ai malati, agli sposi novelli e ai giovani. Tra i giovani ricordo particolarmente gli studenti dell’Istituto "San Giuseppe del Caburlotto" di Roma, dell’Istituto "Virgo Fidelis" di Grottaferrata, e della Scuola Media "Diamare-Conte" di Cassino. Tutti invito a prepararvi all’Avvento con fervore spirituale, attingendo dalla Parola di Dio e dall'Eucaristia l’energia interiore per accogliere il Signore che viene.

[01499-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0593-XX.01]