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PRESENTAZIONE DEL COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA, 28.06.2005


PRESENTAZIONE DEL COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

DISCORSO DEL SANTO PADRE

MOTU PROPRIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER L’APPROVAZIONE E LA PUBBLICAZIONE DEL COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

INTRODUZIONE AL COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

Alle ore 11 di questa mattina, nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico Vaticano, alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI, ha avuto luogo la presentazione del Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica.

Pubblichiamo di seguito il discorso che il Papa ha rivolto ai presenti:

DISCORSO DEL SANTO PADRE

Carissimi Fratelli e amici,

1. «Possa Egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi » (Ef 1,18).

E’ questo l’auspicio che san Paolo innalza al Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, nel brano della lettera agli Efesini appena proclamata.

Non ringrazieremo mai abbastanza Dio, nostro Padre, per questo immenso tesoro di speranza e di gloria, che Egli nel Suo Figlio Gesù ci ha regalato. Nostro impegno costante è di lasciarci continuamente illuminare da Lui per conoscere sempre più profondamente questo Suo misterioso dono.

Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, che oggi ho la grande gioia di presentare alla Chiesa e al mondo, in questa Celebrazione orante, può e deve costituire uno strumento privilegiato per farci crescere nella conoscenza e nell’accoglienza gioiosa di tale dono divino.

2. Esso vede la luce dopo la pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, avvenuta nel 1992. Da allora era divenuta sempre più diffusa e insistente l’esigenza di un catechismo in sintesi, breve, che contenesse tutti e soli gli elementi essenziali e fondamentali della fede e della morale cattolica, formulati in una maniera semplice, accessibile a tutti, chiara e sintetica. Ed è proprio venendo incontro a tale esigenza, che in questo ultimo ventennio sono stati effettuati, in diverse lingue e paesi, numerosi tentativi, più o meno riusciti, di sintesi del suddetto Catechismo, che hanno presentato vari problemi, riguardo non solo alla fedeltà e al rispetto della sua struttura e dei suoi contenuti, ma anche alla completezza e all’integrità della dottrina cattolica.

Si avvertiva pertanto sempre più la necessità di un testo autorevole, sicuro, completo circa gli aspetti essenziali della fede della Chiesa, in piena armonia col citato Catechismo, approvato dal Papa e destinato a tutta la Chiesa.

3. Di tale diffusa esigenza si erano fatti interpreti in particolare, nell’ottobre 2002, i partecipanti al Congresso Catechistico internazionale, i quali avevano presentato un’esplicita richiesta in tal senso al servo di Dio Giovanni Paolo II.

Sono trascorsi poco più di due anni da quando il mio Venerato Predecessore aveva deciso, nel febbraio 2003, la preparazione di tale Compendio, riconoscendolo corrispondente al bene non solo della Chiesa universale e delle Chiese particolari, ma anche del mondo d’oggi, assetato di verità. Sono stati due anni d’intenso e proficuo lavoro, che ha visto il coinvolgimento anche di tutti i Cardinali e i Presidenti delle Conferenze Episcopali, i quali, interpellati su uno degli ultimi progetti del Compendio, hanno espresso, a larghissima maggioranza, una valutazione molto positiva.

4. Oggi, in questa vigilia della Solennità dei SS. Pietro e Paolo, a quarant’anni dalla conclusione del Concilio Ecumenico Vaticano II, provo grande gioia nel consegnare questo Compendio, da me approvato, non solo a tutti i membri della Chiesa, qui significativamente rappresentati, nelle varie componenti, da tutti Voi che partecipate a questo solenne incontro. Ma, attraverso di Voi - Venerati Fratelli Cardinali, Vescovi, sacerdoti, catechisti e fedeli laici - desidero consegnare idealmente questo Compendio anche ad ogni persona di buona volontà, che desideri conoscere le insondabili ricchezze del mistero salvifico di Gesù Cristo.

Non si tratta certamente di un nuovo Catechismo, ma del Compendio che rispecchia fedelmente il Catechismo della Chiesa Cattolica, il quale rimane pertanto sia la fonte, da cui attingere per comprendere meglio il Compendio stesso, sia il modello, a cui guardare incessantemente per ritrovare l’esposizione armoniosa e autentica della fede e della morale cattolica, e sia il punto di riferimento, che deve stimolare l’annuncio della fede e l’elaborazione dei catechismi locali. Il Catechismo della Chiesa Cattolica mantiene, pertanto, intatta tutta la sua autorevolezza e importanza, e potrà trovare, in tale sintesi, un prezioso incoraggiamento ad essere meglio conosciuto e utilizzato come fondamentale strumento di educazione alla fede.

5. Questo Compendio è un rinnovato annuncio del Vangelo oggi. Anche per mezzo di questo testo autorevole e sicuro, la "fede che abbiamo ricevuto dalla Chiesa – come anche afferma S. Ireneo, di cui oggi celebriamo la memoria liturgica – la conserviamo con cura, perché sotto l’azione dello Spirito di Dio, essa, come un deposito di grande valore, chiuso in un vaso prezioso, continuamente ringiovanisce e fa ringiovanire anche il vaso che lo contiene".1

E’ la fede della Chiesa in Cristo Gesù, che il Compendio presenta. Seguendo la struttura quadripartita del Catechismo della Chiesa Cattolica, esso presenta, infatti, Cristo professato quale Figlio Unigenito del Padre, come perfetto Rivelatore della verità di Dio e come definitivo Salvatore del mondo; Cristo celebrato nei sacramenti, come fonte e sostegno della vita della Chiesa; Cristo ascoltato e seguito nell’obbedienza ai suoi comandamenti, come sorgente di esistenza nuova nella carità e nella concordia; Cristo imitato nella preghiera, come modello e maestro del nostro atteggiamento orante nei confronti del Padre.

6. Tale fede viene esposta, nel Compendio, in forma dialogica. Si intende in tal modo "riproporre – come ho scritto nell’introduzione al Compendio - un dialogo ideale tra il maestro e il discepolo, mediante una sequenza incalzante di interrogativi, che coinvolgono il lettore invitandolo a proseguire nella scoperta dei sempre nuovi aspetti della verità della sua fede. Il genere dialogico, inoltre, concorre anche ad abbreviare notevolmente il testo, riducendolo all'essenziale. Ciò potrebbe favorire l'assimilazione e l'eventuale memorizzazione dei contenuti". La brevità delle risposte favorisce la sintesi essenziale e la chiarezza della comunicazione.

7. Nel testo sono anche inserite delle immagini all’inizio della rispettiva parte o sezione. Questa scelta è finalizzata a illustrare il contenuto dottrinale del Compendio: le immagini, infatti "proclamano lo stesso messaggio che la Sacra Scrittura trasmette attraverso la parola, e aiutano a risvegliare e a nutrire la fede dei credenti" (Compendio, n. 240).

Immagine e parola s'illuminano così a vicenda. L’arte «parla» sempre, almeno implicitamente, del divino, della bellezza infinita di Dio, riflessa nell’Icona per eccellenza: Cristo Signore, Immagine del Dio invisibile.

Le immagini sacre, con la loro bellezza, sono anch’esse annuncio evangelico ed esprimono lo splendore della verità cattolica, mostrando la suprema armonia tra il buono e il bello, tra la via veritatis e la via pulchritudinis. Mentre testimoniano la secolare e feconda tradizione dell’arte cristiana, sollecitano tutti, credenti e non, alla scoperta e alla contemplazione del fascino inesauribile del mistero della Redenzione, dando sempre nuovo impulso al vivace processo della sua inculturazione nel tempo.

Le stesse immagini si ritrovano nelle varie traduzioni del Compendio. Sarà questo anche un modo per identificare facilmente e riconoscere tale testo nella varietà delle lingue: l’unica fede viene professata da ciascun fedele nella molteplicità dei contesti ecclesiali e culturali.

8. Il testo alla fine comprende anche un’Appendice, costituita da alcune preghiere comuni per la Chiesa universale e da alcune formule catechistiche della fede cattolica.

La scelta opportuna di aggiungere alla fine del Compendio alcune preghiere invita a ritrovare nella Chiesa un comune modo di pregare, non solo a livello personale, ma anche a livello comunitario.

In ognuna delle traduzioni, la maggior parte delle preghiere saranno presentate anche nella lingua latina. Il loro apprendimento, anche in questa lingua, faciliterà il pregare insieme da parte dei fedeli cristiani appartenenti a lingue diverse, specialmente quando si incontreranno insieme per particolari circostanze. Come già dissi, nel 1997, in occasione della presentazione al mio Venerato Predecessore dell’edizione tipica latina del Catechismo della Chiesa Cattolica, "proprio nella molteplicità delle lingue e delle culture, il latino, per tanti secoli veicolo e strumento della cultura cristiana, garantisce non solo la continuità con le nostre radici, ma rimane quanto mai rilevante per rinsaldare i legami dell'unità della fede nella comunione della Chiesa".

9. Ringrazio di vero cuore tutti coloro che hanno lavorato alla realizzazione di questa importante opera, in particolare i Cardinali membri della speciale Commissione, i redattori, gli esperti: tutti hanno collaborato con grande dedizione e competenza. Il Signore Dio, che vede ogni cosa, li ricompensi e li benedica nella Sua infinita benevolenza.

Questo Compendio, frutto della loro fatica ma soprattutto dono che Dio fa alla Chiesa in questo terzo millennio, dia nuovo slancio all’evangelizzazione e alla catechesi, da cui dipendono "non solo l’estensione geografica e l’aumento numerico, ma anche, e più ancora, la crescita interiore della Chiesa, la sua corrispondenza al disegno divino" (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 7).

Maria Ss.ma e i Santi Apostoli Pietro e Paolo sostengano con la loro intercessione questo auspicio per il bene della Chiesa e dell’umanità.

E a tutti Voi imparto di cuore la mia Benedizione Apostolica.

_________________

1 Ireneo di Lione, Adversus haereses, 1,10,2: Sc 264,158-160

[00817-01.01] [Testo originale: Italiano]

MOTU PROPRIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI PER L’APPROVAZIONE E LA PUBBLICAZIONE DEL COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

 Testo in lingua italiana

Traduzione in lingua inglese 

Traduzione in lingua tedesca

Traduzione in lingua spagnola

Traduzione in lingua portoghese

 

Testo in lingua italiana

 MOTU PROPRIO
per l’approvazione e la pubblicazione
del Compendio
del Catechismo della Chiesa Cattolica

Ai Venerabili Fratelli Cardinali, Patriarchi, Arcivescovi, Vescovi,
Presbiteri, Diaconi e a tutti i Membri del Popolo di Dio

Vent’anni or sono iniziava l’elaborazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, richiesto dall’Assemblea straordinaria del Sinodo dei Vescovi, in occasione del ventesimo anniversario della chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II.

Ringrazio infinitamente il Signore Dio per aver donato alla Chiesa tale Catechismo, promulgato nel 1992 dal mio venerato e amato Predecessore, Papa Giovanni Paolo II.

La grande utilità e preziosità di questo dono è confermata anzitutto dalla positiva e larga accoglienza, che esso ha avuto presso l’episcopato, al quale era primariamente indirizzato come testo di riferimento sicuro e autentico per l’insegnamento della dottrina cattolica, e in particolare per l’elaborazione dei catechismi locali. Ma è confermata anche dalla favorevole e grande accoglienza ad esso riservata da parte di tutte le componenti del Popolo di Dio, che l’hanno potuto conoscere ed apprezzare nelle oltre cinquanta lingue, in cui è stato finora tradotto.

Ora con grande gioia approvo e promulgo il Compendio di tale Catechismo.

Esso era stato vivamente auspicato dai partecipanti al Congresso Catechistico Internazionale dell’ottobre 2002, che si erano fatti interpreti in tal modo di un’esigenza molto diffusa nella Chiesa. Il mio compianto Predecessore, accogliendo tale desiderio, ne decise nel febbraio 2003 la preparazione, affidandone la redazione a una ristretta Commissione di Cardinali, da me presieduta, e affiancata da alcuni esperti collaboratori. Nel corso dei lavori, un progetto di tale Compendio è stato sottoposto al giudizio di tutti gli Eminentissimi Cardinali e dei Presidenti delle Conferenze Episcopali, che nella stragrande maggioranza l’hanno favorevolmente accolto e valutato.

Il Compendio, che ora presento alla Chiesa universale, è una sintesi fedele e sicura del Catechismo della Chiesa Cattolica. Esso contiene, in modo conciso, tutti gli elementi essenziali e fondamentali della fede della Chiesa, così da costituire, come era stato auspicato dal mio Predecessore, una sorta di vademecum, che consenta alle persone, credenti e non, di abbracciare, in uno sguardo d’insieme, l’intero panorama della fede cattolica.

Rispecchia fedelmente nella struttura, nei contenuti e nel linguaggio il Catechismo della Chiesa Cattolica, che troverà in questa sintesi un aiuto e uno stimolo per essere maggiormente conosciuto ed approfondito.

Affido pertanto con fiducia questo Compendio anzitutto alla Chiesa intera e ad ogni cristiano in particolare, perché grazie ad esso possa ritrovare, in questo terzo millennio, nuovo slancio nel rinnovato impegno di evangelizzazione e di educazione alla fede, che deve caratterizzare ogni comunità ecclesiale e ogni credente in Cristo a qualunque età e nazione appartenga.

Ma questo Compendio, per la sua brevità, chiarezza e integrità, si rivolge a ogni persona, che, vivendo in un mondo dispersivo e dai molteplici messaggi, desidera conoscere la Via della Vita, la Verità , affidata da Dio alla Chiesa del Suo Figlio.

Leggendo questo autorevole strumento che è il Compendio, possa ciascuno, grazie in particolare all’intercessione di Maria Santissima, la Madre di Cristo e della Chiesa, riconoscere e accogliere sempre di più l’inesauribile bellezza, unicità e attualità del Dono per eccellenza che Dio ha fatto all’umanità: il Suo unico Figlio, Gesù Cristo, che è «la Via, la Verità e la Vita» (Gv 14,6).

Dato il 28 giugno 2005, vigilia della Solennità dei SS. Pietro e Paolo, anno primo di Pontificato.

BENEDICTUS PP XVI

[00818-01.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua inglese

MOTU PROPRIO
for the approval and publication
of the Compendium
of the Catechism of the Catholic Church

To my Venerable Brothers the Cardinals, Patriarchs, Archbishops, Bishops,
Priests, Deacons and to all the People of God.

Twenty years ago, work began on the Catechism of the Catholic Church that had been requested by the extraordinary Assembly of the Synod of Bishops held on the occasion of the twentieth anniversary of the close of the Second Vatican Council.

I am filled with heartfelt thanks to the Lord God for having given the Church this Catechism, promulgated in 1992 by my venerated and beloved Predecessor, Pope John Paul II.

The great value and beauty of this gift are confirmed above all by the extensive and positive reception of the Catechism among Bishops, to whom it was primarily addressed as a sure and authentic reference text for teaching Catholic doctrine and, in particular, for formulating local catechisms. But it was also confirmed by its vast favourable reception in all segments of the People of God, who have come to know and appreciate it in more than fifty translations which to date have been published.

It is with great joy that I now approve and promulgate the Compendium of that Catechism.

The Compendium had been fervently desired by the participants in the International Catechetical Congress of October 2002, which gave voice to a need widely felt in the Church. My beloved Predecessor, recognizing this desire, decided in February 2003 to begin preparation of the text by entrusting the work to a Commission of Cardinals, over which I presided, and which was assisted by various experts. In the course of the work, a draft of the Compendium was submitted to all the Cardinals and the Presidents of Conferences of Bishops, the vast majority of whom evaluated the text favourably.

The Compendium, which I now present to the Universal Church, is a faithful and sure synthesis of the Catechism of the Catholic Church. It contains, in concise form, all the essential and fundamental elements of the Church’s faith, thus constituting, as my Predecessor had wished, a kind of vademecum which allows believers and non-believers alike to behold the entire panorama of the Catholic faith.

In its structure, contents and language, the Compendium faithfully reflects the Catechism of the Catholic Church and will thus assist in making the Catechism more widely known and more deeply understood.

I entrust this Compendium above all to the entire Church and, in particular, to every Christian, in order that it may awaken in the Church of the third millennium renewed zeal for evangelization and education in the faith, which ought to characterize every community in the Church and every Christian believer, regardless of age or nationality.

But this Compendium, with its brevity, clarity and comprehensiveness, is directed to every human being, who, in a world of distractions and multifarious messages, desires to know the Way of Life, the Truth, entrusted by God to His Son’s Church.

Through the intercession of Mary Most Holy, Mother of Christ and Mother of the Church, may everyone who reads this authoritative text recognize and embrace ever more fully the inexhaustible beauty, uniqueness and significance of the incomparable Gift which God has made to the human race in His only Son, Jesus Christ, the "Way, the Truth, and the Life" (Jn 14:6).

Given on 28 June 2005, the vigil of the Solemnity of the Holy Apostles Peter and Paul, in the first year of my Pontificate.

BENEDICTUS PP XVI

[00818-02.02] [Original text: Italian]

Traduzione in lingua tedesca

MOTU PROPRIO
zur Approbation und Veröffentlichung
des Kompendiums
des Katechismus der Katholischen Kirche

An die ehrwürdigen Brüder Kardinäle, die Patriarchen, die Erzbischöfe und Bischöfe,
die Priester und Diakone und an alle Glieder des Volkes Gottes

Vor zwanzig Jahren begann die Arbeit am Katechismus der Katholischen Kirche, den die außerordentliche Versammlung der Bischofssynode aus Anlass des 20. Jahrestages des Abschlusses des Zweiten Vatikanischen Konzils erbeten hatte.

Ich bin Gott, dem Herrn, unendlich dankbar, dass er der Kirche diesen Katechismus geschenkt hat, der im Jahr 1992 von Papst Johannes Paul II., meinem verehrten und geliebten Vorgänger, promulgiert worden ist.

Der große Nutzen und Wert dieses Geschenkes wurde bestätigt durch die breite positive Aufnahme im Episkopat, an den er - als sicherer und authentischer Bezugstext für die Darlegung der katholischen Lehre und besonders für die Ausarbeitung der örtlichen Katechismen - in erster Linie gerichtet war. Die Bedeutung des Katechismus wurde auch dadurch unter Beweis gestellt, dass er in allen Teilen des Volkes Gottes, die ihn in den mehr als fünfzig Sprachen, in die er bisher übersetzt wurde, kennen und schätzen lernen konnten, in hohem Maß wohlwollend aufgenommen worden ist.

Nun approbiere und promulgiere ich mit großer Freude das Kompendium dieses Katechismus.

Das Kompendium wurde im Oktober 2002 lebhaft von den Teilnehmern des Internationalen Katechetischen Kongresses gewünscht, die auf diese Weise ein in der Kirche weit verbreitetes Bedürfnis zum Ausdruck brachten. Mein verstorbener Vorgänger griff diesen Wunsch auf und beschloss im Februar 2003 seine Umsetzung. Er vertraute die Redaktion einer von mir geleiteten kleinen Kardinalskommission an, der einige Fachleute als Mitarbeiter zur Seite standen. Im Lauf der Arbeiten wurde ein Entwurf des Kompendiums allen Kardinälen und Vorsitzenden der Bischofskonferenzen vorgelegt, die ihn mit großer Mehrheit positiv aufgenommen und bewertet haben.

Das Kompendium, das ich nun der ganzen Kirche vorlege, ist eine getreue und sichere Zusammenfassung des Katechismus der Katholischen Kirche. Es enthält in knapper Form alle wesentlichen und grundlegenden Elemente des Glaubens der Kirche und bildet so, wie es von meinem Vorgänger gewünscht worden war, eine Art Vademecum, das den Menschen - ob sie gläubig sind oder nicht - ermöglicht, in einer Gesamtschau das ganze Panorama des katholischen Glaubens zu überblicken.

Das Kompendium spiegelt im Aufbau, in den Inhalten und in der Sprache den Katechismus der Katholischen Kirche wider und bietet als Zusammenfassung eine Hilfe und Anregung, um ihn noch mehr bekannt zu machen und zu vertiefen.

Ich vertraue dieses Kompendium deshalb mit Zuversicht der ganzen Kirche und jedem einzelnen Christen an, damit sie sich in diesem dritten Jahrtausend mit neuem Schwung für die Evangelisierung und Glaubenserziehung einsetzen. Dieser erneuerte Einsatz muss jede kirchliche Gemeinschaft und jeden Christgläubigen jedweden Alters und jedweden Volkes auszeichnen.

Wegen seiner Kürze, Klarheit und Vollständigkeit richtet sich dieses Kompendium auch an alle Menschen, die inmitten einer zerstreuten Welt mit vielfältigen Botschaften den Weg des Lebens kennen lernen möchten: die Wahrheit, die Gott der Kirche seines Sohnes anvertraut hat.

Möge jeder beim Lesen des Kompendiums, das ein Werkzeug mit maßgebender Bedeutung ist, dank der besonderen Fürbitte Marias, der heiligsten Mutter Christi und der Kirche, immer mehr die unerschöpfliche Schönheit, Einzigkeit und Aktualität des vorzüglichen Geschenkes erkennen und aufnehmen, das Gott der Menschheit gemacht hat: seinen einzigen Sohn, Jesus Christus, der „der Weg und die Wahrheit und das Leben" ist (Joh 14, 6).

Gegeben am 28. Juni 2005, dem Vorabend des Hochfestes der heiligen Petrus und Paulus, im ersten Jahr meines Pontifikates.

BENEDICTUS PP XVI

[00818-05.01] [Originalsprache: Italienisch]

Traduzione in lingua spagnola

MOTU PROPRIO
para la aprobación y publicación
del Compendio
del Catecismo de la Iglesia Católica

A los Venerables Hermanos Cardenales, Patriarcas, Arzobispos, Obispos,
Presbíteros, Diáconos y a todos los Miembros del Pueblo de Dios

Hace ya veinte años comenzaba la preparación del Catecismo de la Iglesia Católica, a petición de la Asamblea extraordinaria del Sínodo de los Obispos celebrada con ocasión del vigésimo aniversario de la clausura del Concilio Ecuménico Vaticano II.

Agradezco infinitamente a Dios Nuestro Señor el haber dado a la Iglesia este Catecismo, promulgado en 1992 por mi venerado y amado Predecesor, el Papa Juan Pablo II.

La gran utilidad y valor de este don han sido confirmados, ante todo, por la positiva y amplia acogida que el Catecismo ha tenido entre los obispos, a quienes se dirigía en primer lugar, como texto de referencia segura y auténtica para la enseñanza de la doctrina católica y, en particular, para la elaboración de catecismos locales. Pero una ulterior confirmación ha venido de la favorable y gran acogida dispensada al mismo por todos los sectores del Pueblo de Dios, que lo han podido conocer y apreciar en las más de cincuenta lenguas a las que, hasta el momento, ha sido traducido.

Ahora, con gran gozo, apruebo y promulgo el Compendio de este Catecismo.

Dicho Compendio había sido vivamente deseado por los participantes al Congreso Catequético Internacional de octubre de 2002, que se hacían así intérpretes de una exigencia muy extendida en la Iglesia. Acogiendo este deseo, mi difunto Predecesor decidió su preparación en febrero de 2003, confiando la redacción del mismo a una restringida Comisión de Cardenales, presidida por mí y ayudada por un grupo de expertos colaboradores. Durante el desarrollo de los trabajos, el proyecto de este Compendio fue sometido al juicio de los Eminentísimos Cardenales y los Presidentes de las Conferencias Episcopales, que en su inmensa mayoría lo han acogido y valorado favorablemente.

El Compendio, que ahora presento a la Iglesia Universal, es una síntesis fiel y segura del Catecismo de la Iglesia Católica. Contiene, de modo conciso, todos los elementos esenciales y fundamentales de la fe de la Iglesia, de manera tal que constituye, como deseaba mi Predecesor, una especie de vademécum, a través del cual las personas, creyentes o no, pueden abarcar con una sola mirada de conjunto el panorama completo de la fe católica.

El Compendio refleja fielmente, en su estructura, contenidos y lenguaje, el Catecismo de la Iglesia Católica, que podrá ser mejor conocido y comprendido gracias a la ayuda y estímulo de esta síntesis.

Entrego, por tanto, con confianza este Compendio ante todo a la Iglesia entera y a cada cristiano en particular, para que, por medio de él, cada cual pueda encontrar, en este tercer milenio, nuevo impulso para renovar el compromiso de evangelización y educación de la fe que debe caracterizar a toda comunidad eclesial y a cada creyente en Cristo de cualquier edad y nación.

Pero este Compendio, por su brevedad, claridad e integridad, se dirige asimismo a toda persona que, viviendo en un mundo dispersivo y lleno de los más variados mensajes, quiera conocer el Camino de la Vida y la Verdad, entregado por Dios a la Iglesia de su Hijo.

Leyendo este valioso instrumento que es el Compendio, gracias especialmente a la intercesión de María Santísima, Madre de Cristo y de la Iglesia, puedan todos reconocer y acoger cada vez mejor la inagotable belleza, unicidad y actualidad del Don por excelencia que Dios ha hecho a la humanidad: Su Hijo único, Jesucristo, que es «el Camino, la Verdad y la Vida» (Jn 14, 6).

Dado en Roma, junto a San Pedro, el 28 de Junio de 2005, víspera de la Solemnidad de los Santos Apóstoles Pedro y Pablo, año primero de mi Pontificado.

BENEDICTUS PP XVI

[00818-04.01] [Texto original: Italiano]

Traduzione in lingua portoghese

MOTU PROPRIO
Para a aprovação e publicação
do Compêndio
do Catecismo da Igreja Católica

Aos Veneráveis Irmãos Cardeais, Patriarcas, Arcebispos, Bispos,
Presbíteros, Diáconos e a todos os Membros do Povo de Deus

Há já vinte anos que se iniciou a elaboração do Catecismo da Igreja Católica, pedido pela Assembleia Extraordinária do Sínodo dos Bispos, por ocasião do vigésimo aniversário do encerramento do Concílio Vaticano II.

Agradeço muito a Deus Nosso Senhor por ter dado à Igreja tal Catecismo, promulgado, em 1992, pelo meu venerado e amado Predecessor, o Papa João Paulo II.

A utilidade e preciosidade deste dom obteve confirmação, antes de mais, na positiva e larga recepção por parte do episcopado, ao qual primeiramente se dirigia, sendo aceite como texto de referência segura e autêntica em ordem ao ensino da doutrina católica e à elaboração dos catecismos locais. F oi também confirmado por todas as componentes do Povo de Deus que o puderam conhecer e apreciar nas mais de cinquenta línguas, em que até agora foi traduzido.

Agora com grande alegria aprovo e promulgo o Compêndio de tal Catecismo.

Ele tinha sido intensamente desejado pelos participantes no Congresso Internacional de Catequese de Outubro de 2002, que, deste modo, se fizeram intérpretes duma exigência muito difundida na Igreja. Para acolher este desejo, o meu saudoso Predecessor, em Fevereiro de 2003, decidiu a sua preparação, confiando a sua redacção a uma Comissão restrita de Cardeais, presidida por mim, apoiada pela colaboração de alguns especialistas. No decorrer dos trabalhos, um projecto do Compêndio foi submetido à apreciação de todos os Eminentíssimos Cardeais e dos Presidentes das Conferências Episcopais, que, na sua grande maioria, o acolheram e apreciaram positivamente.

O Compêndio, que agora apresento à Igreja universal, é uma síntese fiel e segura do Catecismo da Igreja Católica. Ele contém, de maneira concisa, todos os elementos essenciais e fundamentais da fé da Igreja, de forma a constituir, como desejara o meu Predecessor, uma espécie de vademecum, que permita às pessoas, aos crentes e não crentes, abraçar, numa visão de conjunto, todo o panorama da fé católica.

Ele espelha fielmente na estrutura, nos conteúdos e na linguagem o Catecismo da Igreja Católica, que encontrará nesta síntese uma ajuda e um estímulo para ser mais conhecido e aprofundado.

Em primeiro lugar, confio esperançoso este Compêndio a toda a Igreja e a cada cristão para que, graças a ele, se encontre, neste terceiro milénio, novo impulso no renovado empenhamento de evangelização e de educação na fé, que deve caracterizar cada comunidade eclesial e cada crente em Cristo, em qualquer idade e nação.

Mas este Compêndio, pela sua brevidade, clareza e integridade, dirige-se a todas as pessoas, que, num mundo caracterizado pela dispersão e pelas múltiplas mensagens, desejam conhecer o Caminho da Vida, a Verdade, confiada por Deus à Igreja do Seu Filho.

Lendo este instrumento autorizado que é o Compêndio, possa cada um, em especial graças à intercessão de Maria Santíssima, a Mãe de Cristo e da Igreja, reconhecer e acolher cada vez mais a beleza inexaurível, a unicidade e actualidade do Dom por excelência que Deus concedeu à humanidade: o Seu único Filho, Jesus Cristo, que é «o Caminho, a Verdade e a Vida» (Jo 14, 6).

Dado aos 28 de Junho de 2005, vigília da Solenidade dos Santos Pedro e Paulo, ano primeiro de Pontificado.

BENEDICTUS PP XVI

[00818-06.01] [Texto original: Italiano]

INTRODUZIONE AL COMPENDIO DEL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

Testo  in lingua italiana

Traduzione  in lingua francese

Traduzione  in lingua inglese

Traduzione  in lingua tedesca

Traduzione  in lingua spagnola

Traduzione  in lingua portoghese

Testo  in lingua italiana

1. L'11 ottobre del 1992, Papa Giovanni Paolo II consegnava ai fedeli di tutto il mondo il Catechismo della Chiesa Cattolica, presentandolo come «"testo di riferimento" per una catechesi rinnovata alle vive sorgenti della fede».1 A trent'anni dall'apertura del Concilio Vaticano II (1962-1965), veniva così portato a felice compimento l'auspicio espresso nel 1985 dall'Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi, perché venisse composto un catechismo di tutta la dottrina cattolica sia per la fede che per la morale.

Cinque anni dopo, il 15 agosto del 1997, promulgando l'editio typica del Catechismus Catholicae Ecclesiae, il Sommo Pontefice confermava la finalità fondamentale dell'opera: «Porsi come esposizione completa e integra della dottrina cattolica, che consente a tutti di conoscere ciò che la Chiesa stessa professa, celebra, vive, prega nella sua vita quotidiana»2.

2. Per una maggiore valorizzazione del Catechismo e per venire incontro a una richiesta emersa nel Congresso Catechistico Internazionale del 2002, Giovanni Paolo II istituiva nel 2003 una Commissione speciale, presieduta dal Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, con il compito di elaborare un Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica, contenente una formulazione più sintetica dei medesimi contenuti di fede. Dopo due anni di lavoro, fu preparato un progetto di compendio, che fu inviato per la consultazione ai Cardinali e ai Presidenti delle Conferenze Episcopali. Il progetto, nel suo complesso, ha avuto una valutazione positiva da parte della maggioranza assoluta di quanti hanno risposto. La Commissione ha, pertanto, proceduto alla revisione del suddetto progetto, e, tenendo conto delle proposte di miglioramento pervenute, ha approntato il testo finale dell'opera.

3. Sono tre le caratteristiche principali del Compendio: la stretta dipendenza dal Catechismo della Chiesa Cattolica; il genere dialogico; l'utilizzo delle immagini nella catechesi.

Anzitutto, il Compendio non è un'opera a sé stante e non intende in alcun modo sostituire il Catechismo della Chiesa Cattolica: piuttosto, rinvia continuamente ad esso sia con la puntuale indicazione dei numeri di riferimento sia col continuo richiamo alla sua struttura, al suo sviluppo e ai suoi contenuti. Il Compendio, inoltre, intende risvegliare un rinnovato interesse e fervore per il Catechismo, che, con la sua sapienza espositiva e con la sua unzione spirituale, resta pur sempre il testo di base della catechesi ecclesiale oggi.

Come il Catechismo, anche il Compendio si articola in quattro parti, in corrispondenza delle leggi fondamentali della vita in Cristo.

La prima parte, intitolata «La professione della fede», contiene un'opportuna sintesi della lex credendi, e cioè della fede professata dalla Chiesa Cattolica, ricavata dal Simbolo Apostolico, illustrato con il Simbolo niceno-costantinopolitano, la cui costante proclamazione nelle assemblee cristiane mantiene viva la memoria delle principali verità della fede.

La seconda parte, intitolata «La celebrazione del mistero cristiano», presenta gli elementi essenziali della lex celebrandi. L'annuncio del Vangelo trova, infatti, la sua risposta privilegiata nella vita sacramentale. In essa i fedeli sperimentano e testimoniano in ogni momento della loro esistenza l'efficacia salvifica del mistero pasquale, per mezzo del quale Cristo ha compiuto l'opera della nostra redenzione.

La terza parte, intitolata «La vita in Cristo», richiama la lex vivendi e cioè l'impegno che i battezzati hanno di manifestare nei loro comportamenti e nelle loro scelte etiche la fedeltà alla fede professata e celebrata. I fedeli, infatti, sono chiamati dal Signore Gesù a compiere le opere che si addicono alla loro dignità di figli del Padre nella carità dello Spirito Santo.

La quarta parte, intitolata «La preghiera cristiana», offre una sintesi della lex orandi e cioè della vita di preghiera. Sull'esempio di Gesù, il modello perfetto di orante, anche il cristiano è chiamato al dialogo con Dio nella preghiera, una cui espressione privilegiata è il Padre nostro, la preghiera insegnataci da Gesù stesso.

4. Una seconda caratteristica del Compendio è la sua forma dialogica, che riprende un antico genere letterario catechistico, fatto di domande e risposte. Si tratta di riproporre un dialogo ideale tra il maestro e il discepolo, mediante una sequenza incalzante di interrogativi, che coinvolgono il lettore invitandolo a proseguire nella scoperta dei sempre nuovi aspetti della verità della sua fede. Il genere dialogico concorre anche ad abbreviare notevolmente il testo, riducendolo all'essenziale. Ciò potrebbe favorire l'assimilazione e l'eventuale memorizzazione dei contenuti.

5. Una terza caratteristica è data dalla presenza di alcune immagini, che scandiscono l'articolazione del Compendio. Esse provengono dal ricchissimo patrimonio dell'iconografia cristiana. Dalla secolare tradizione conciliare apprendiamo che anche l'immagine è predicazione evangelica. Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. È un indizio questo, di come oggi più che mai, nella civiltà dell'immagine, l'immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola, dal momento che è oltremodo efficace il suo dinamismo di comunicazione e di trasmissione del messaggio evangelico.

6. A quarant'anni dalla conclusione del Concilio Vaticano II e nell'anno dell'Eucaristia, il Compendio può rappresentare un ulteriore sussidio per soddisfare sia la fame di verità dei fedeli di tutte le età e condizioni, sia anche il bisogno di quanti, senza essere fedeli, hanno sete di verità e di giustizia. La sua pubblicazione avverrà nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, colonne della Chiesa universale ed evangelizzatori esemplari del Vangelo nel mondo antico. Questi apostoli hanno visto ciò che hanno predicato e hanno testimoniato la verità di Cristo fino al martirio. Imitiamoli nel loro slancio missionario e preghiamo il Signore affinché la Chiesa segua sempre l'insegnamento degli Apostoli, dai quali ha ricevuto il primo gioioso annunzio della fede.

20 marzo 2005, Domenica delle Palme.

Joseph Card. Ratzinger
Presidente della Commissione speciale

_________________

1GIOVANNI PAOLO II, Cost. ap. Fidei depositum, 11 ottobre 1992.
2
GIOVANNI PAOLO II, Lett. Ap. Laetamur magnopere, 15 agosto 1997.

[00819-01.02] [Testo originale: Italiano]

Traduzione  in lingua francese

1. Le 11 octobre 1992, le Pape Jean-Paul II donnait aux fidèles du monde entier le Catéchisme de l’Église catholique, le présentant comme « texte de référence »1 pour une catéchèse renouvelée aux sources vives de la foi. Trente ans après l’ouverture du Concile Vatican II (1962-1965), était ainsi porté à son heureux terme le souhait exprimé en 1985 par l’Assemblée extraordinaire du Synode des Évêques, que soit composé un catéchisme de toute la doctrine catholique, tant pour la foi que pour la morale.

Cinq ans après, le 15 août 1997, en promulguant l’editio typica du Catechismus Catholicæ Ecclesiæ, le Souverain Pontife confirmait la finalité fondamentale de l’œuvre: «Constituer une présentation complète et intègre de la doctrine catholique, qui permet à chacun de connaître ce que l’Église professe, célèbre, vit et prie dans sa vie quotidienne »2.

2. Pour une meilleure mise en valeur du Catéchisme et pour répondre à une requête née au Congrès catéchétique international de 2002, Jean-Paul II institua en 2003 une Commission spéciale présidée par le Cardinal Joseph Ratzinger, Préfet de la Congrégation pour la Doctrine de la Foi, lui confiant la tâche d’élaborer un Compendium du Catéchisme de l’Église catholique, comportant une formulation plus synthétique du même contenu de foi. Après deux années de travail, fut préparé un projet de compendium, qui fut envoyé pour consultation aux Cardinaux et aux Présidents des Conférences épiscopales. Dans son ensemble, le projet a obtenu un avis positif de la part de la majorité absolue de ceux qui ont répondu. La Commission a donc procédé à la révision dudit projet et, compte tenu des propositions d’amélioration qui étaient parvenues, a préparé le texte définitif du document.

3. Les caractéristiques principales du Compendium sont au nombre de trois: l’étroite dépendance avec le Catéchisme de l’Église catholique; le genre dialogique; l’utilisation des images dans la catéchèse.

Tout d’abord, le Compendium n’est pas un ouvrage indépendant et il n’entend nullement se substituer au Catéchisme de l’Église catholique ; il y renvoie au contraire continuellement, soit en indiquant régulièrement les numéros auxquels il se réfère, soit en renvoyant sans cesse à sa structure, à son déroulement et à son contenu. Le Compendium entend en outre un renouveau d’intérêt et de ferveur pour le Catéchisme qui, par sa sage présentation et par sa profondeur spirituelle, reste toujours le texte de base de la catéchèse ecclésiale actuelle.

Comme le Catéchisme, le Compendium est organisé en quatre parties, qui correspondent aux lois fondamentales de la vie dans le Christ.

La première partie, intitulée « La profession de la foi », contient une synthèse opportune de la lex credendi, c’est-à-dire de la foi professée par l’Église catholique, synthèse tirée du Symbole apostolique développé dans le Nicée-Constantinople, dont la proclamation constante au cours des assemblées chrétiennes maintient vivante la mémoire des principales vérités de la foi.

La deuxième partie, intitulée « La célébration du mystère chrétien » présente les éléments essentiels de la lex celebrandi. L’annonce de l’Évangile trouve en effet sa réponse privilégiée dans la vie sacramentelle. En elle, les fidèles font l’expérience et témoignent, à chaque instant de leur existence, de l’efficacité salvifique du mystère pascal, par lequel le Christ a accompli l’œuvre de notre rédemption.

La troisième partie, intitulée « La vie dans le Christ », rappelle la lex vivendi, à savoir l’engagement auquel les baptisés sont tenus de manifester, dans leurs comportements et leurs choix éthiques, leur fidélité à la foi professée et célébrée. Les fidèles sont en effet appelés par le Seigneur Jésus à accomplir les actions qui sont conformes à leur dignité de fils du Père, dans la charité de l’Esprit Saint.

La quatrième partie, intitulée « La prière chrétienne» offre une synthèse de la lex orandi, c’est-à-dire de la vie de prière. À l’exemple de Jésus, modèle parfait du priant, le chrétien est appelé lui aussi à dialoguer avec Dieu dans la prière, dont une des expressions privilégiées est le Notre Père, prière qui nous a été enseignée par Jésus lui-même.

4. Une deuxième caractéristique du Compendium est sa forme dialogique, qui reprend un ancien genre littéraire catéchétique, fait de demandes et de réponses. Il s’agit de proposer à nouveau un dialogue idéal entre le maître et le disciple, par une série incessante de questions qui attirent le lecteur, l’invitant à avancer dans la découverte d’aspects toujours nouveaux de la vérité de sa foi. Le genre dialogique contribue aussi à abréger notablement le texte, le réduisant à l’essentiel, ce qui pourrait favoriser l’assimilation et la mémorisation éventuelle du contenu.

5. Une troisième caractéristique est la présence de quelques images, qui marquent les articulations du Compendium. Elles proviennent d’un très riche patrimoine de l’iconographie chrétienne. Nous apprenons par la tradition séculaire des conciles que l’image est aussi une prédication évangélique. En tout temps, les artistes ont offert à la contemplation et à l’admiration des fidèles les événements marquants du mystère du salut, les présentant avec la splendeur des couleurs et dans la perfection de la beauté. C’est là un indice de ce que, aujourd’hui plus que jamais, dans la civilisation de l’image, l’image sainte peut exprimer beaucoup plus que les paroles elles-mêmes, car son dynamisme de communication et de transmission du message évangélique est autrement plus efficace.

6. Quarante ans après la fin du Concile Vatican II et au cours de l’Année de l’Eucharistie, le Compendium peut représenter un nouvel instrument pour satisfaire la soif de vérité des fidèles de tous âges et de toutes conditions, aussi bien que le désir de ceux qui, sans être des fidèles, ont soif de vérité et de justice. Sa publication aura lieu en la solennité des saints Apôtres Pierre et Paul, colonnes de l’Église universelle et annonciateurs exemplaires de l’Évangile au monde de leur temps. Ces Apôtres ont vu ce qu’ils ont prêché et ils ont rendu témoignage à la vérité du Christ jusqu’au martyre. Imitons-les dans leur élan missionnaire et prions le Seigneur pour que l’Église suive toujours l’enseignement des Apôtres, par lesquels elle a reçu la première et joyeuse annonce de la foi.

Le 20 mars 2005, Dimanche des Rameaux.

Joseph Card. Ratzinger
Président de la Commission spéciale

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1 JEAN-PAUL II, Const. apost. Fidei depositum : 11 octobre 1992 : La Documentation catholique 91 (1993), p. 1.
2
JEAN-PAUL II, Lettre apost. Laetamur magnopere : 15 août 1997 : La Documentation catholique 94 (1997), p. 851.

[00819-03.02] [Texte original: Italien]

Traduzione  in lingua inglese

1. On 11 October 1992, Pope John Paul II presented the Catechism of the Catholic Church to the faithful of the whole world, describing it as a "reference text"1 for a catechesis renewed at the living sources of the faith. Thirty years after the opening of the Second Vatican Council (1962-1965), the desire for a catechism of all Catholic doctrine on faith and morals, which had been voiced in 1985 by the extraordinary Assembly of the Synod of Bishops, came to fulfilment.

Five years later, on 15 August 1997, the Pope promulgated the editio typica of the Catechismus Catholicae Ecclesiae and confirmed its fundamental purpose "as a full, complete exposition of Catholic doctrine, enabling everyone to know what the Church professes, celebrates, lives and prays in her daily life".2

2. In order to realize more fully the Catechism’s potential and in response to the request that had emerged at the International Catechetical Congress of October 2002, Pope John Paul II, in 2003, established a Commission under the presidency of Cardinal Joseph Ratzinger, Prefect of the Congregation for the Doctrine of the Faith, which was given the task of drafting a Compendium of the Catechism of the Catholic Church, as a more concise formulation of its contents of faith. After two years of work, a draft compendium was prepared and distributed among the Cardinals and the Presidents of Conferences of Bishops for their consultation. The draft, as a whole, was evaluated positively in the great majority of the responses that were received. Therefore, the Commission proceeded to revise the draft and, taking account of the proposals for improvement that had been submitted, prepared the final text.

3. There are three principal characteristics of the Compendium: the close reliance on the Catechism of the Catholic Church; the dialogical format; the use of artistic images in the catechesis.

The Compendium is not a work that stands alone, nor is it intended in any way to replace the Catechism of the Catholic Church: instead, it refers constantly to the Catechism by means of reference numbers printed in the margins, as well as by consistent reliance on its structure, development and contents. In fact, the Compendium is meant to reawaken interest in and enthusiasm for the Catechism, which, in the wisdom of its presentation and the depth of its spirituality, always remains the basic text for catechesis in the Church today.

Like the Catechism, the Compendium has four parts, corresponding to the fundamental laws of life in Christ.

The first part, entitled "The Profession of Faith", contains a synthesis of the lex credendi, the faith professed by the Catholic Church, as expressed in the Apostles’ Creed which is further elaborated by the Nicene-Constantinopolitan Creed. In the liturgical profession of the Creed, the Christian assembly keeps the principal truths of the faith alive in memory.

The second part, entitled "The Celebration of the Christian Mystery", presents the essential elements of the lex celebrandi. The proclamation of the Gospel finds its authentic response in the sacramental life, through which Christians experience and witness, in every moment of their existence, the saving power of the paschal mystery by which Christ has accomplished our redemption.

The third part, entitled "Life in Christ", recalls the lex vivendi, through which the baptized manifest their commitment to the faith they have professed and celebrated, through their actions and ethical choices. The Christian faithful are called by the Lord Jesus to act in a way which befits their dignity as children of the Father in the charity of the Holy Spirit.

The fourth part, entitled "Christian Prayer", summarizes the lex orandi, the life of prayer. Following the example of Jesus, the perfect model of one who prays, the Christian too is called to the dialogue with God in prayer. A privileged expression of prayer is the Our Father, the prayer that Jesus has taught us.

4. A second characteristic of the Compendium is its dialogical format, reflecting the ancient catechetical literary genre of questions and answers. The idea is to reproduce an imaginary dialogue between master and disciple, through a series of incisive questions that invite the reader to go deeper in discovering ever new aspects of his faith. The dialogical format also lends itself to brevity in the text, by reducing it to what is essential. This may help the reader to grasp the contents and possibly to memorize them as well.

5. A third characteristic is the inclusion of some artistic images which mark the elaboration of the Compendium. These are drawn from the rich patrimony of Christian iconography. The centuries-old conciliar tradition teaches us that images are also a preaching of the Gospel. Artists in every age have offered the principal facts of the mystery of salvation to the contemplation and wonder of believers by presenting them in the splendour of colour and in the perfection of beauty. It is an indication of how today more than ever, in a culture of images, a sacred image can express much more than what can be said in words, and be an extremely effective and dynamic way of communicating the Gospel message.

6. Forty years after the close of the Second Vatican Council and in the year of the Eucharist, this Compendium represents an additional resource for satisfying the hunger for truth among the Christian faithful of all ages and conditions, as well as the hunger for truth and justice among those who are without faith. The publication of the Compendium will take place on the solemnity of the Holy Apostles Peter and Paul, pillars of the Church universal and exemplary evangelizers of the ancient world. These apostles saw what they preached and witnessed to the truth of Christ even unto martyrdom. Let us imitate them in their missionary zeal and pray to the Lord that the Church may always follow the teaching of the apostles, from whom she first received the glorious proclamation of the faith.

20 March 2005, Palm Sunday.

Joseph Cardinal Ratzinger
President of the Special Commission

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1 JOHN PAUL II, Apostolic Constitution Fidei depositum, 11 October 1992.
2
JOHN PAUL II, Apostolic Letter Laetamur magnopere, 15 August 1997.

[00819-02.02] [Original text: Italian]

Traduzione  in lingua tedesca

1. Am 11. Oktober 1992 übergab Papst Johannes Paul II. den Gläubigen der ganzen Welt den Katechismus der Katholischen Kirche, den er als „Bezugstext"1 für eine aus den lebendigen Quellen des Glaubens erneuerte Katechese vorlegte. Dreißig Jahre nach der Eröffnung des Zweiten Vatikanischen Konzils (1962-1965) wurde so trefflich der Wunsch erfüllt, den die außerordentliche Versammlung der Bischofssynode im Jahr 1985 geäußert hatte, nämlich dass ein Katechismus der ganzen katholischen Glaubens- und Sittenlehre erstellt werde.

Fünf Jahre später bekräftigte der Papst am 15. August 1997 mit der Promulgation der Editio typica des Catechismus Catholicae Ecclesiae die grundlegende Zielsetzung des Werkes, „eine vollständige, unversehrte Darstellung der katholischen Lehre zu bieten, die es allen ermöglicht, das kennen zu lernen, was die Kirche in ihrem alltäglichen Leben bekennt, feiert, lebt und betet"2.

2. Für eine bessere Erschließung des Katechismus und um einer beim Internationalen Katechetischen Kongress 2002 geäußerten Bitte entgegen zu kommen, errichtete Johannes Paul II. 2003 eine Spezialkommission unter Vorsitz des Präfekten der Kongregation für die Glaubenslehre und betraute sie mit der Aufgabe, ein Kompendium des Katechismus der Katholischen Kirche zu erstellen, in dem die Inhalte des Glaubens in einer mehr zusammenfassenden Weise dargelegt werden. Nach zweijähriger Arbeit entstand ein Entwurf des Kompendiums, der den Kardinälen und Vorsitzenden der Bischofskonferenzen zur Konsultation übermittelt wurde. Dieser Entwurf wurde in seiner Gesamtheit von der absoluten Mehrheit der Antworten positiv bewertet. Deshalb begann die Kommission mit der Überarbeitung des Entwurfs und approbierte unter Berücksichtung der eingegangenen Verbesserungsvorschläge den endgültigen Text des Werkes.

3. Das Kompendium zeichnet sich durch drei grundlegende Merkmale aus: die enge Abhängigkeit vom Katechismus der Katholischen Kirche, die dialogische Struktur und die Verwendung von Bildern in der Katechese.

Das Kompendium ist vor allen Dingen nicht ein Werk für sich und will in keiner Weise den Katechismus der Katholischen Kirche ersetzen. Es verweist vielmehr ständig auf den Katechismus, gibt genau die Bezugsnummern an und folgt durchgehend seiner Struktur, seiner Darlegung und seinen Inhalten. Das Kompendium will zudem das Interesse und den Eifer für den Katechismus erneuern, der aufgrund seiner Weisheit in der Darstellung und seines geistlichen Charakters immer der Grundtext für die kirchliche Katechese heute bleibt.

Wie der Katechismus ist auch das Kompendium entsprechend den Grundgesetzen des Lebens in Christus in vier Teile gegliedert.

Der erste Teil - „Das Glaubensbekenntnis" - enthält eine gelungene Zusammenfassung der lex credendi, das heißt des Glaubens, der von der katholischen Kirche bekannt wird. Er folgt dem Apostolischen Glaubensbekenntnis und greift immer wieder auf das Nizäno-konstantinopolitanische Glaubensbekenntnis zurück, dessen beständige Verkündigung in den christlichen Versammlungen das Andenken der Grundwahrheiten des Glaubens lebendig hält.

Im zweiten Teil - „Die Feier des christlichen Mysteriums" - werden die wesentlichen Elemente der lex celebrandi dargelegt. Die Verkündigung des Evangeliums findet ihre bevorzugte Antwort im sakramentalen Leben. Darin erfahren und bezeugen die Gläubigen in allen Situationen ihres Lebens die Heilswirksamkeit des Pascha-Mysteriums, in dem Christus das Werk unserer Erlösung vollbracht hat.

Der dritte Teil - „Das Leben in Christus" - ruft die lex vivendi in Erinnerung, das heißt den Einsatz, mit dem die Gläubigen in ihrem Verhalten und in ihren sittlichen Entscheidungen die Treue zum bekannten und gefeierten Glauben bekunden. Die Gläubigen sind ja vom Herrn Jesus berufen, jene Werke zu vollbringen, die ihrer Würde als Kinder des Vaters in der Liebe des Heiligen Geistes entsprechen.

Der vierte Teil - „Das christliche Gebet" - bietet eine Zusammenfassung der lex orandi, also des Gebetslebens. Nach dem Beispiel Jesu, der das vollkommene Vorbild des Beters ist, ist auch der Christ zum Dialog mit Gott im Gebet berufen. Dessen bevorzugter Ausdruck ist das Vaterunser - das Gebet, das Jesus selbst uns gelehrt hat.

4. Ein zweites Merkmal des Kompendiums ist seine dialogische Form, die eine alte literarische Gattung der Katechese wieder aufgreift, welche aus Fragen und Antworten besteht. Es geht darum, eine Art Dialog zwischen dem Meister und dem Jünger darzustellen. Die rasch aufeinander folgenden Fragen reißen den Leser mit und laden ihn ein, immer neue Aspekte der Wahrheit seines Glaubens zu entdecken. Die dialogische Form trägt auch dazu bei, den Text beträchtlich zu kürzen und auf das Wesentliche zu beschränken. Dies könnte die Aneignung und das eventuelle Auswendiglernen der Inhalte fördern.

5. Ein drittes Merkmal besteht in der Verwendung einiger Bilder, mit denen die Gliederung des Kompendiums verdeutlicht wird. Sie stammen aus dem überaus reichen Erbe der christlichen Ikonographie. Von der Jahrhunderte langen Tradition der Konzilien lernen wir, dass auch das Bild Verkündigung des Evangeliums ist. Die Künstler jeder Epoche haben die herausragenden Ereignisse des Heilsmysteriums den Gläubigen zum Betrachten und Bestaunen dargeboten und sie im Glanz der Farbe und in der Vollkommenheit der Schönheit zur Darstellung gebracht. Dies ist ein Zeichen dafür, dass das sakrale Bild in der visuellen Kultur von heute viel mehr als das Wort auszudrücken vermag, weil es in seiner Lebendigkeit die Botschaft des Evangeliums äußerst wirksam zur Sprache bringt und weitergibt.

6. Vierzig Jahre nach Abschluss des Zweiten Vatikanischen Konzils und im Jahr der Eucharistie stellt das Kompendium ein weiteres Hilfsmittel dar, um bei den Gläubigen aller Altersstufen und Stände den Hunger nach Wahrheit zu stillen und auch dem Bedürfnis jener entgegen zu kommen, die zwar nicht gläubig sind, aber nach Wahrheit und Gerechtigkeit dürsten. Seine Veröffentlichung erfolgt am Hochfest der heiligen Apostel Petrus und Paulus, der Säulen der ganzen Kirche und vorbildlichen Verkünder des Evangeliums in der antiken Welt. Diese Apostel sahen, was sie verkündeten, und bezeugten die Wahrheit Christi bis zum Martyrium. Ahmen wir ihren missionarischen Eifer nach und bitten wir den Herrn, dass die Kirche immer der Lehre der Apostel folge, von denen sie die erste frohe Ankündigung des Glaubens empfangen hat!

20. März 2005, Palmsonntag.

Joseph Card. Ratzinger
Präsident der Spezialkommission

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1 JOHANNES PAUL II., Apost. Konstitution Fidei depositum, 11. Oktober 1992.
2
JOHANNES PAUL II., Apost. Schreiben Laetamur magnopere, 15. August 1997.

[00819-05.01] [Originalsprache: Italienisch]

Traduzione  in lingua spagnola

1. El 11 de Octubre de 1992, el Papa Juan Pablo II entregaba a los fieles de todo el mundo el Catecismo de la Iglesia Católica, presentándolo como «texto de referencia»1 para una catequesis renovada en las fuentes vivas de la fe. A treinta años de la apertura del Concilio Vaticano II (1962-1965), se cumplía de este modo felizmente el deseo expresado en 1985 por la Asamblea extraordinaria del Sínodo de los Obispos de que se compusiera un catecismo de toda la doctrina católica, tanto de la fe como de la moral.

Cinco años después, el 15 de Agosto de 1997, al promulgar la editio typica del Catechismus Ecclesiae Catholicae, el Sumo Pontífice confirmaba la finalidad fundamental de la obra: «Presentarse como una exposición completa e íntegra de la doctrina católica, que permite que todos conozcan lo que la Iglesia misma profesa, celebra, vive y ora en su vida diaria».2

2. En orden a un mayor aprovechamiento de los valores del Catecismo y para responder a la petición del Congreso Catequético Internacional de 2002, Juan Pablo II instituía en 2003 una Comisión especial, presidida por mí, como Prefecto de la Congregación para la Doctrina de la Fe, con el encargo de elaborar un Compendio del Catecismo de la Iglesia Católica, que recogiera una formulación más sintética de los mismos contenidos de la fe. Tras dos años de trabajo se preparó un proyecto de compendio, que fue enviado a consulta a los Cardenales y a los Presidentes de las Conferencias Episcopales. El proyecto, en su conjunto, obtuvo una valoración positiva por parte de la absoluta mayoría de cuantos respondieron. La Comisión, por tanto, procedió a la revisión del mencionado proyecto y, teniendo en cuenta las propuestas de mejora recibidas, redactó el texto final de la obra.

3. Tres son las características principales del Compendio: la estrecha dependencia del Catecismo de la Iglesia Católica, el estilo dialogal y el uso de imágenes en la catequesis.

Ante todo, el Compendio no es una obra autónoma ni pretende de ningún modo sustituir al Catecismo de la Iglesia Católica: más bien remite a él constantemente, tanto con la puntual indicación de los números de referencia como con el continuo llamamiento a su estructura, desarrollo y contenidos. El Compendio, además, pretende despertar un renovado interés y aprecio por el Catecismo, que, con su sabiduría expositiva y unción espiritual, continua siendo el texto de base de la catequesis eclesial de hoy.

Como el Catecismo, también el Compendio se articula en cuatro partes, correspondientes a las leyes fundamentales de la vida en Cristo.

La primera parte, titulada «La profesión de la fe», contiene una oportuna síntesis de la lex credendi, es decir, de la fe profesada por la Iglesia Católica, tomada del Símbolo Apostólico, completado con el Símbolo Niceno-Constantinopolitano, cuya constante proclamación en la asamblea cristiana mantiene viva la memoria de las principales verdades de la fe.

La segunda parte, titulada «La celebración del misterio cristiano», presenta los elementos esenciales de la lex celebrandi. El anuncio del Evangelio encuentra, efectivamente, su respuesta privilegiada en la vida sacramental. En ella los fieles experimentan y dan testimonio en cada momento de su existencia, de la eficacia salvífica del misterio pascual, por medio del cual Cristo ha consumado la obra de nuestra redención.

La tercera parte, titulada «La vida en Cristo», presenta la lex vivendi, es decir, el compromiso que tienen los bautizados de manifestar en sus comportamientos y en sus decisiones éticas la fidelidad a la fe profesada y celebrada. Los fieles, en efecto, están llamados por el Señor Jesús a realizar las obras que se corresponden con su dignidad de hijos del Padre en la caridad del Espíritu Santo.

La cuarta parte, titulada «La oración cristiana», ofrece una síntesis de la lex orandi, es decir, de la vida de oración. A ejemplo de Jesús, modelo perfecto de orante, también el cristiano está llamado al diálogo con Dios en la oración, de la que es expresión privilegiada el Padre Nuestro, la oración que nos enseñó el mismo Jesús.

4. Una segunda característica del Compendio es su forma dialogal, que recupera un antiguo género catequético basado en preguntas y respuestas. Se trata de volver a proponer un diálogo ideal entre el maestro y el discípulo, mediante una apremiante secuencia de preguntas, que implican al lector, invitándole a proseguir en el descubrimiento de aspectos siempre nuevos de la verdad de su fe. Este género ayuda también a abreviar notablemente el texto, reduciéndolo a lo esencial, y favoreciendo de este modo la asimilación y eventual memorización de los contenidos.

5. Una tercera característica es la presencia de algunas imágenes, que acompañan a la articulación del Compendio. Provienen del riquísimo patrimonio de la iconografía cristiana. De la secular tradición conciliar aprendemos que también la imagen es predicación evangélica. Los artistas de todos los tiempos han ofrecido, para contemplación y asombro de los fieles, los hechos más sobresalientes del misterio de la salvación, presentándolo en el esplendor del color y la perfección de la belleza. Es éste un indicio de cómo hoy más que nunca, en la civilización de la imagen, la imagen sagrada puede expresar mucho más que la misma palabra, dada la gran eficacia de su dinamismo de comunicación y de transmisión del mensaje evangélico.

6. Cuarenta años después de la conclusión del Concilio Vaticano II y en el año de la Eucaristía, el Compendio puede constituir un ulterior instrumento para satisfacer tanto el hambre de verdad de los fieles de toda edad y condición, como la necesidad de todos aquellos que, sin serlo, tienen sed de verdad y de justicia. Su publicación tendrá lugar en la Solemnidad de los Santos Apóstoles Pedro y Pablo, columnas de la Iglesia universal y evangelizadores ejemplares en el mundo antiguo. Estos apóstoles vieron lo que predicaron, y dieron testimonio de la verdad de Cristo hasta el martirio. Imitémosles en su impulso misionero, y roguemos al Señor para que la Iglesia siga siempre las enseñanzas de los Apóstoles, de quienes ha recibido el primer anuncio gozoso de la fe.

Domingo de Ramos, 20 de marzo de 2005.

Joseph Card. Ratzinger
Presidente de la Comisión especial

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1 JUAN PABLO II, Const. ap. Fidei depositum, 11 de octubre de 1992.
2
JUAN PABLO II, Carta ap. Laetamur magnopere, 15 de agosto de 1997.

[00819-04.01] [Texto original: Italiano]

Traduzione  in lingua portoghese

1. No dia 11 de Outubro de 1992, o Papa João Paulo II entregava aos fiéis de todo o mundo o Catecismo da Igreja Católica, apresentando-o como «texto de referência»1 para uma catequese renovada nas fontes vivas da fé. A trinta anos da abertura do Concílio Vaticano II (1962 - 1965), completava-se assim o desejo expresso em 1985 pela Assembleia Extraordinária do Sínodo dos Bispos, para que fosse composto um catecismo de toda a doutrina católica quer no tocante à fé quer no que se refere à moral.

Cinco anos depois, a 15 de Agosto de 1997, ao promulgar a edição típica do Catecismo da Igreja Católica, o Sumo Pontífice confirmava a finalidade fundamental da obra: «Apresenta-se como exposição completa e íntegra da doutrina católica, que permite a todos conhecer o que a mesma Igreja professa, celebra, vive, reza na sua vida quotidiana»2.

2. Para uma maior valorização do Catecismo e vir ao encontro dum pedido que surgiu no Congresso Internacional de Catequese em 2002, João Paulo II instituiu, em 2003, uma Comissão especial, presidida pelo Card. Joseph Ratzinger, Prefeito da Congregação da Doutrina da Fé, em ordem à elaboração dum Compêndio do Catecismo da Igreja Católica, como formulação sintetizada dos conteúdos da fé. Após dois anos de trabalho, foi preparado um projecto de compêndio, que foi enviado para apreciação aos Cardeais e aos Presidentes das Conferências Episcopais. O projecto recebeu, em geral, uma apreciação positiva por parte da maioria absoluta de quantos responderam. Tendo em conta as propostas de melhoramento que chegaram, a Comissão procedeu à revisão do projecto e preparou o texto final da obra.

3. São três as características principais do Compêndio: a estrita dependência do Catecismo da Igreja Católica; o género dialogal; a utilização das imagens na catequese.

Antes de mais, o Compêndio não é uma obra autónoma, pois não pretende, de modo nenhum, substituir o Catecismo da Igreja Católica: pelo contrário, remete continuamente para ele, quer mediante a indicação, ponto por ponto, dos números a que se refere, quer através da contínua referência à estrutura, ao desenvolvimento e aos seus conteúdos. Além disso o Compêndio pretende despertar um renovado interesse e fervor em relação ao Catecismo, que, com a sua sábia exposição e a sua unção espiritual, permanece sempre o texto de base da catequese eclesial de hoje.

Como o Catecismo, também o Compêndio se divide em quatro partes, de acordo com as leis fundamentais da vida em Cristo.

A primeira parte, intitulada «A profissão da fé», é uma síntese adequada da lex credendi, isto é, da fé professada pela Igreja Católica, retirada do Símbolo Apostólico ilustrado com o Símbolo Niceno-Constantinopolitano, cuja proclamação constante nas assembleias cristãs mantém viva a memória das principais verdades da fé.

A segunda parte, intitulada «A celebração do mistério cristão», apresenta os elementos essenciais da lex celebrandi. O anúncio do Evangelho encontra a sua resposta privilegiada na vida sacramental. Nela os fiéis experimentam e testemunham em cada momento da sua existência a eficácia salvífica do mistério pascal, por meio do qual Cristo realizou a obra da nossa redenção.

A terceira parte, intitulada «A vida em Cristo», chama a atenção para a lex vivendi, isto é, para o empenho que os baptizados têm de manifestar nas suas atitudes e nas suas opções éticas de fidelidade à fé professada e celebrada. Os fiéis são chamados pelo Senhor Jesus a agir de acordo com a sua dignidade de filhos de Deus Pai na caridade do Espírito Santo.

A quarta parte, intitulada «A oração cristã», apresenta uma síntese da lex orandi, isto é, da vida de oração. A exemplo de Jesus, o modelo perfeito do orante, também o cristão é chamado ao diálogo com Deus na oração, de cuja expressão privilegiada é o Pai-nosso, a oração que o próprio Jesus nos ensinou.

4. Uma segunda característica do Compêndio é a sua forma dialogada, que retoma um antigo género literário da catequese, constando de pergunta e resposta. Trata-se de repropor um diálogo ideal entre o mestre e o discípulo, mediante uma sequência de interrogações que envolvem o leitor convidando-o a prosseguir na descoberta de aspectos novos da verdade da fé. O género dialogal concorre também para abreviar notavelmente o texto, reduzindo-o ao essencial. Isto poderia ajudar a assimilação e a eventual memorização do conteúdo.

5. A terceira característica reside nas imagens, que assinalam a organização do Compêndio. Provêm do riquíssimo património da iconografia cristã. A tradição secular e conciliar diz-nos que também a imagem é pregação evangélica. Os artistas de todos os tempos apresentaram à contemplação e à admiração dos fiéis os factos salientes do mistério da salvação, no esplendor da cor e na perfeição da beleza. Indício de que, hoje mais do que nunca, na época da imagem, a imagem sagrada pode exprimir muito mais que a palavra, pois é muito mais eficaz o seu dinamismo de comunicação e de transmissão da mensagem evangélica.

6. A quarenta anos da conclusão do Concílio Vaticano II e no ano da Eucaristia, o Compêndio pode constituir um ulterior subsídio para satisfazer quer a fome de verdade dos fiéis de todas as idades e condições, quer também a necessidade de quantos, não sendo fiéis, têm sede de verdade e de justiça. A sua publicação terá lugar na solenidade dos Santos Apóstolos Pedro e Paulo, colunas da Igreja universal e evangelizadores exemplares do Evangelho no mundo antigo. Estes apóstolos viveram o que pregaram e testemunharam a verdade de Cristo até ao martírio. Imitemo-los no seu ardor missionário e peçamos ao Senhor a fim de que a Igreja siga sempre o ensinamento dos Apóstolos, dos quais recebeu o primeiro alegre anúncio da fé.

20 de Março de 2005, Domingo de Ramos.

Joseph Card. Ratzinger
Presidente da Comissão especial

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1 JOÃO PAULO II, Constituição Apostólica Fidei depositum, 11 de Outubro de 1992.
2
JOÃO PAULO II, Carta Apostólica Laetamur magnoepre, 15 de Agosto de 1997.

[00819-06.01] [Texto original: Italiano]

[B0348-XX.02]