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LA CARITÀ DEL SANTO PADRE NEL 2004 TRAMITE IL PONTIFICIO CONSIGLIO COR UNUM, 17.04.2005


LA CARITÀ DEL SANTO PADRE NEL 2004 TRAMITE IL PONTIFICIO CONSIGLIO COR UNUM

La diakonia è una delle funzioni essenziali della missione ecclesiale. Essa impegna in modo particolare il Pontificio Consiglio Cor Unum, che conta tra i suoi compiti primari quello di favorire lo spirito evangelico ed il legame ecclesiale nelle agenzie cattoliche di aiuto e di assistenza. Ciò avviene in conformità alle disposizioni della Costituzione Apostolica Pastor Bonus, che affida a questo Dicastero il compito di "stimolare la testimonianza di carità evangelica". In tale contesto va menzionato il più stretto legame di Caritas Internationalis con il Pontificio Consiglio, sancito dal Chirografo Pontificio "Durante l'Ultima Cena", del 16 settembre 2004.

Per realizzare tale compito sono state attuate diverse iniziative, dagli incontri coi Vescovi durante le visite ad limina, ai contributi offerti nel corso di giornate di studio, seminari e conferenze.

In questo ampio orizzonte si inserisce anche l'attività caritativa che Cor Unum dispiega in nome del Santo Padre, della quale la presente sintetica relazione vuole riferire. Non è forse superfluo premettere che tale "testimonianza di carità evangelica" avviene sempre nel più rigoroso rispetto della libertà religiosa e delle convinzioni delle persone e delle istituzioni beneficiate.

Il 27 dicembre 2004, all'indomani del devastante maremoto che aveva colpito alcuni Paesi del Sud Est Asiatico giungendo con violenza fino alle coste della Somalia, Papa Giovanni Paolo II desiderò manifestare la Sua paterna e spirituale vicinanza alle popolazioni maggiormente toccate dalla grave calamità, disponendo l'invio di immediati aiuti nello Sri Lanka (US$ 100.000), in Indonesia (US$ 75.000), in India (US$ 75.000), in Thailandia (US$ 50.000) ed in Somalia (US$ 10.000), che tenevano conto delle primissime informazioni sull'entità dei danni provocati dallo tsunami. Il Pontificio Consiglio COR UNUM diede immediata esecuzione alla disposizione papale. Un mese dopo (29 gennaio - 4 febbraio 2005), affiderà un il Suo Messaggio autografo di solidarietà e di spirituale vicinanza alle popolazioni colpite all'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente di Cor Unum, quale Suo speciale inviato, in Indonesia e Sri Lanka - i due Paesi che hanno lamentato il maggior numero di vittime - al fine di favorire l'armonizzazione degli interventi delle varie organizzazioni cattoliche di aiuto e di assistenza operanti sul posto per i soccorsi d'urgenza, attraverso la generosa dedizione dei loro volontari tesi a testimoniare la Carità di Cristo presso i più bisognosi. Significativa e densa d'emozione è stata la consegna di una statuetta del Bambino Gesù, proveniente da Betlemme, e donata dai Bambini della Parrocchia della Cattedrale di Crema (Italia), tramite COR UNUM, ai piccoli orfani amorevolmente accolti nel Princess Grace Children's Orphanage in Kalutara (Sri Lanka). Tra le ultime disposizioni di Giovanni Paolo II, nell'antivigilia del Suo definitivo incontro con l'Eterno, l'invio di ulteriori aiuti per la ricostruzione di una scuola nello Sri Lanka (US$ 100.000) e per le popolazioni dell'isola di Nias, in Indonesia, colpite da un nuovo terremoto (US$ 50.000).

In precedenza, dal 22 al 26 luglio, il Papa aveva inviato come proprio messaggero l'Arcivescovo Cordes nel Darfur (Sudan), per manifestare a quelle popolazioni, in prevalenza cristiane, martoriate dalla guerra interna la Sua paterna e spirituale vicinanza, per confermarle nella Fede e ed incoraggiarle nella Speranza. In tale circostanza l'Inviato del Santo Padre ha rimesso alla Chiesa locale, a nome del Santo Padre, un contributo di Euro 100.000 per i soccorsi in favore dei più bisognosi.

Dal 19 al 27 giugno, l'Arcivescovo Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, per disposizione papale, aveva reso visita alle popolazioni di Haiti e della Repubblica Dominicana, colpite da devastanti inondazioni, recando loro primi aiuti, poi ripetuti nel tempo.

Le tre missioni si sono svolte secondo una prassi consolidata, rivelatasi assai efficace nel corso dell'ormai trentennale attività di questo Dicastero della Carità del Papa: incontro coi Pastori della Chiesa locale, la visita alle le comunità maggiormente colpite dalle calamità, incontro con autorità civili, riunione di coordinamento con le agenzie cattoliche di aiuto e di assistenza operanti sul luogo. Il momento centrale delle missioni è stato sempre costituito dalla Celebrazione Eucaristica, origine e fulcro di ogni azione caritativa della Chiesa Universale e delle Chiese particolari.

Cor Unum, che Papa Giovanni Paolo II volle espressamente conservare tra i Dicasteri della Curia Romana con la Costituzione Apostolica Pastor Bonus del 28 giugno 1988, costituisce in certo modo l'orecchio del Santo Padre per ascoltare le richieste di aiuto provenienti da Paesi colpiti da ogni sorta di calamità. Nel corso del 2004, grazie anche alla spontanea generosità di Diocesi, Istituti Religiosi, Parrocchie, Scuole e singoli fedeli, ha potuto erogare aiuti in diverse circostanze. Qui se ne offre un quadro sintetico:

Calamità

Contributi erogati in US$

Contributi erogati in Euro

Terremoti

327.882,20

Tifoni - uragani

240.000,00

Inondazioni

221.500,00

25.000,00

Guerre

63.000,00

100.000,00

Rifugiati e Migranti

110.147,95

394.000,00

Incendi

30.000,00

Totali

992.530,15

519.000,00

L'attenzione del Papa non si è però limitata ai casi d'urgenza. Tramite Cor Unum, il Santo Padre, nel corso del 2004, ha voluto dare un segno della Sua spirituale vicinanza alle popolazioni dei Paesi in via di sviluppo, incoraggiandone la promozione integrale, sostenendo progetti in favore dell'infanzia, delle donne, degli anziani, dei disabili, come sinteticamente viene illustrato dalla seguente tabella:

Settore

Erogazioni in US$

Erogazioni in Euro

Socio-Sanitario

330.865,58

502.000,00

Educazione

291.409,00

70.000,00

Formazione professionale

112.327,65

Agricoltura/Alimentazione

96.526,00

Abitazioni

155.431,10

Bambini

225.372,00

36.200,00

Donne

101.980,90

Diversi

690.620,70

Totali

2.024.532,93

608.200,00

La Carità del Papa si dispiega anche attraverso due altri strumenti che Egli ha voluto affidare al Pontificio Consiglio Cor Unum: la Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, istituita nel 1984 per sostenere le popolazioni di quella regione nella lotta contro la siccità e la desertificazione, e la Fondazione Populorum Progressio al servizio delle popolazioni indigene, afroamericane e meticcie contadine povere dell'America Latina, creata nel 1992.

La Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel

L'annuale riunione del Consiglio di Amministrazione si è tenuta in Bissau dal 10 al 19 febbraio 2004. In rappresentanza della Santa Sede vi hanno partecipato l'Arcivescovo Giuseppe Pinto, Nunzio Apostolico a Dakar, ed il Rag. Giovanni Bianchini, contabile del Dicastero.

Sono stati approvati 169 progetti per complessivi Euro 1.771.157. La seguente tabella riporta i singoli Paesi beneficiari, il numero di progetti approvati per ciascun Paese ed il relativo totale del finanziamento accordato.

PAESI

NUMERO PROGETTI APPROVATI

TOTALE FINANZIAMENTO ACCORDATO IN EURO

Burkina Faso

83

679.383

Capo Verde

4

62.958

Ciad

15

139.571

Gambia

4

119.919

Guinea Bissau

1

77.180

Mali

11

125.374

Mauritania

3

52.431

Niger

14

92.757

Senegal

34

421.584

Totali

169

Euro 1.771.157

Dei 169 progetti finanziati, 25 riguardano l'ambiente, 21 l'agricoltura, 14 l'allevamento, 36 la formazione dei leader di comunità, 16 l'auto-promozione, 8 l'amministrazione, 27 il settore idrico, 9 il campo sanitario e 13 l'addestramento professionale.

I finanziamenti accordati provengono in larga parte dal generoso contributo dei fedeli italiani per il tramite della loro Conferenza Episcopale, dalle offerte di istituti religiosi e singoli benefattori, che, con il loro costante apporto, consentono alla Fondazione di testimoniare ai fratelli della regione saheliana la fraterna sollecitudine della Chiesa Universale. La restante parte proviene dal reddito del capitale della Fondazione depositato in Germania, che, come già riferito in passato, rappresenta l'esito della speciale Colletta promossa dalla Chiesa locale in occasione della visita del Santo Padre nel 1980.

La Fondazione Populorum Progressio

Il Consiglio di Amministrazione si è riunito quest'anno in Brasilia (Brasile) dal 20 al 28 luglio. In rappresentanza del Dicastero, vi ha preso parte il Reverendo Don Segundo Tejado. L'Arcivescovo Cordes non ha potuto presenziare a motivo della missione affidatagli dal Santo Padre nel Darfur (Sudan).

Degli oltre 260 progetti presentati, ne sono stati approvati 231 per l'importo complessivo di US$ 1.881.000, ripartiti per Paesi secondo la seguente tabella:

PAESE

NUMERO DI PROGETTI APPROVATI

TOTALE FINANZIAMENTO ACCORDATO IN US$

Argentina

2

15.000

Bolivia

20

161.000

Brasile

36

260.500

Cile

8

63.500

Colombia

39

342.500

Costa Rica

6

48.000

Cuba

4

27.400

Ecuador

17

149.000

El Salvador

6

44.500

Guatemala

9

72.000

Haiti

13

116.000

Honduras

2

14.000

Messico

9

70.600

Nicaragua

8

67.000

Panama

3

26.500

Paraguay

6

40.500

Perù

34

291.200

Repubblica Dominicana

5

38.300

Venezuela

4

33.500

Totali

231

US$ 1.881.000

I 231 progetti approvati sono orientati alla promozione integrale delle comunità indigene contadine povere dei Paesi dell'America Latina nei settori della produzione (agro-pecuaria, micro-imprenditoriale, commercio comunitario), delle infrastrutture comunali (acqua potabile, recinzioni, latrine e sale polivalenti), dell'edilizia (scuole, case, centri sanitari), dell'educazione (formazione professionale, comunicazioni, arredi e pubblicazioni) e della salute comunitaria (formazione e fornitura di strumentazioni sanitarie).

L'attività della Fondazione è resa possibile dalla generosità dei fedeli italiani, tramite la loro Conferenza Episcopale, e dalle offerte di singole persone ed istituzioni religiose.

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Riguardo alle due Fondazioni è importante mettere in rilievo come Papa Giovanni Paolo II, nell'istituirle, volle che fossero una testimonianza permanente del Suo amore per le popolazioni del Sahel e dell'America Latina, facendo appello a tutte le Chiese locali, ai fedeli ed a tutti gli uomini di buona volontà affinché ne sostenessero il prezioso servizio proteso alla promozione integrale di quei popoli.

E' altresì necessario sapere che gli aiuti erogati tramite Cor Unum non esauriscono la Carità del Papa, che si esprime anche attraverso altri canali, come le Pontificie Opere Missionarie, l'Elemosineria Apostolica ed altri.

I sussidi elargiti da Cor Unum nel nome del Santo Padre provengono dalle spontanee offerte che i fedeli desiderano affidare al Papa in occasione delle diverse calamità o secondo le Sue intenzioni in favore dei più bisognosi nelle diverse parti del mondo.

[00458-01.02]

[B0223-XX.01]