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L’UDIENZA GENERALE, 01.09.2004


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre incontra gruppi di fedeli e pellegrini provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana riprendendo il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici sulla Liturgia dei Vespri, il Santo Padre commenta il Salmo 113 B: Lode al vero Dio - Secondi Vespri della domenica della 2a settimana (Sal 113 B, 1.3.9.11-13).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge poi particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Il Dio vivente e l’idolo inerte si scontrano nel Salmo 113B, ora ascoltato, che fa parte della serie dei Salmi dei Vespri. L’antica traduzione greca della Bibbia detta dei Settanta, seguita dalla versione latina dell’antica Liturgia cristiana, ha unito questo Salmo in onore del vero Signore a quello precedente. Ne è risultata un’unica composizione che è, però, nettamente scandita in due testi distinti (cfr Sal 113A e 113B).

Dopo un’iniziale parola rivolta al Signore per attestarne la gloria, il popolo eletto presenta il suo Dio come il Creatore onnipotente: «Il nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole» (Sal 113B,3). «Fedeltà e grazia» sono le tipiche virtù del Dio dell’alleanza in rapporto al popolo da lui scelto, Israele (cfr v. 1). Così, cosmo e storia sono sotto la sua sovranità, che è potenza di amore e di salvezza.

2. Al Dio vero adorato da Israele, vengono subito contrapposti «gli idoli delle genti» (v. 4). L’idolatria è una tentazione di tutta l’umanità in ogni terra e in ogni tempo. L’idolo è una cosa inanimata, nata dalle mani dell’uomo, fredda statua, priva di vita. Il Salmista la tratteggia ironicamente nei suoi sette membri del tutto inutili: bocca muta, occhi ciechi, orecchi sordi, narici insensibili agli odori, mani inerti, piedi paralizzati, gola senza emissione di suoni (cfr vv. 5-7).

Dopo questa spietata critica degli idoli, il salmista esprime un augurio sarcastico: «Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida» (v. 8). È un augurio espresso in una forma sicuramente efficace per produrre un effetto di radicale dissuasione nei confronti dell’idolatria. Chi adora gli idoli della ricchezza, del potere, del successo perde la sua dignità di persona umana. Diceva il profeta Isaia: «I fabbricatori di idoli sono tutti vanità e le loro opere preziose non giovano a nulla; ma i loro devoti non vedono né capiscono affatto e perciò saranno coperti di vergogna» (Is 44,9).

3. Al contrario, i fedeli del Signore sanno di avere nel Dio vivente il «loro aiuto» e il «loro scudo» (cfr Sal 113B,9-13). Essi sono presentati secondo una triplice categoria. Si ha innanzitutto «la casa di Israele», ossia tutto il popolo, la comunità che si riunisce nel tempio a pregare. Là c’è anche la «casa di Aronne» che rimanda ai sacerdoti, custodi e annunciatori della Parola divina, chiamati a presiedere il culto. Infine, si evocano coloro che temono il Signore, cioè i fedeli autentici e costanti, che nel giudaismo successivo all’esilio babilonese e più tardi denotano anche quei pagani che si avvicinavano alla comunità e alla fede di Israele con cuore sincero e con una ricerca genuina. Tale sarà, ad esempio, il centurione romano Cornelio (cfr At 10,1-2.22), convertito poi da san Pietro al cristianesimo.

Su queste tre categorie di veri credenti scende la benedizione divina (cfr Sal 113B,12-15). Essa, secondo la concezione biblica, è sorgente di fecondità: «Vi renda fecondi il Signore, voi e i vostri figli» (v. 14). Infine i fedeli, gioiosi per il dono della vita ricevuto dal Dio vivo e creatore, intonano un breve inno di lode, rispondendo alla benedizione efficace di Dio con la loro benedizione grata e fiduciosa (cfr vv. 16-18).

4. In modo molto vivace e suggestivo un Padre della Chiesa d’Oriente, san Gregorio di Nissa (IV secolo), nella quinta Omelia sul Cantico dei cantici si richiama al nostro Salmo per descrivere il passaggio dell’umanità dal «gelo dell’idolatria» alla primavera della salvezza. Infatti, ricorda san Gregorio, la natura umana si era come trasformata essa stessa «negli esseri immobili» e senza vita «che furono fatti oggetto di culto», come appunto sta scritto: «Sia come loro chi li fabbrica e chiunque in essi confida». «Ed era logico che avvenisse così. Come, infatti, quelli che guardano il vero Dio ricevono in sé le peculiarità della natura divina, così colui che si rivolge alla vanità degli idoli si trasformò ad essere conforme a quello che guardava e divenne pietra, da uomo che era. Poiché, dunque, la natura umana, divenuta pietra a causa dell’idolatria, fu immobile nei confronti del meglio, rappresa nel gelo del culto degli idoli, per questo motivo sorge su questo tremendo inverno il Sole della giustizia e fa la primavera del soffio del mezzogiorno, che scioglie siffatto gelo, e riscalda, col sorgere dei raggi di quel sole, tutto quanto è al di sotto; e così l’uomo, che era stato fatto pietra a opera del ghiaccio, riscaldato dallo Spirito e intepidito dal raggio del Logos, ritornò ad essere acqua che sprizzava per la vita eterna» (Omelie sul Cantico dei cantici, Roma 1988, pp. 133-134).

[01344-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese 

Chers Frères et Sœurs,

Après avoir dénoncé les idoles faites de main d’homme et tous ceux qui mettent leur foi en elles, le psaume 113 se présente comme une hymne au seul vrai Dieu, Dieu d’amour et de vérité, Dieu de l’alliance.

C’est lui le secours et le bouclier des vrais croyants, venus de la Maison d’Israël, comme aussi des païens, eux qui craignent le Seigneur !  Joyeux de recevoir sa bénédiction, ils le bénissent en retour et ils chantent sa louange.

Je salue cordialement les pèlerins de langue française présents ce matin, en particulier le groupe des jeunes libanais, accompagnés des religieux Servites du Cœur Immaculé de Marie. Que votre pèlerinage à Rome vous aide à découvrir toujours plus l’amour du Christ et à en témoigner auprès de vos frères !

[01345-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

In Psalm 113 the Chosen People describe their God as the all powerful Creator of heaven and earth, different in all ways from pagan idols: "Our God is in heaven and does whatever he wills". The characteristic virtues of the Lord of the Covenant are "love and truth", and they are confirmed in his relationship with his Chosen People. Indeed, both the cosmos and history are under his sovereignty of love and salvation. Juxtaposed to the concept of the true God is the worship of idols. Idolatry is a temptation for all of humanity in every place and at every time. The psalmist reminds us that those who worship the idols of wealth, power and success betray their human dignity. It is only by looking to the one true God that we receive in ourselves the characteristics of the Divine and the strength to reject the enticement of worldly idols.

I am pleased to greet the English-speaking pilgrims present at this Audience, especially those from Ireland and the United States of America. Upon you and your loved ones, I invoke the Lord’s blessings of health and joy.

[01346-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Der suchende Mensch steht in der Gefahr einer Versuchung. Den leeren Götzen traut er mehr als dem lebendigen Gott. Doch bleibt der Götze unbeseelt, kalt und leblos. Wer die Götzen des Reichtums, der Macht und des Erfolgs verehrt, verliert die Menschlichkeit.

Die Gläubigen aber wissen: Der lebendige Gott allein ist „Helfer und Schild" (Psalm 115, 9-11). Der Herr schenkt Heil und führt zum Leben.

Mit Freude grüße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Strebt gemeinsam nach guten Werken im Zeugnis für die Liebe Christi! Gottes Güte begleite euch allezeit.

[01347-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Al Dios verdadero contrapone el Salmo los ídolos inanimados e inertes fabricados por los hombres, diciendo "sean igual los que los hacen y confían en ellos".

La idolatría, tentación de la humanidad en todo tiempo, priva al hombre de su dignidad. Solo los que adoran al Señor saben que El es "su ayuda" y "su escudo"; sobre ellos desciende la bendición divina.

Saludo con afecto a los fieles venidos de España y de América Latina, en particular a las Siervas del Espíritu Santo, a los peregrinos de Madrid y de México, y a la parroquia Nuestra Señora del Pilar, de Asunción (Paraguay).

Muchas gracias por vuestra visita.

[01348-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Amados Irmãos e Irmãs,

Louvar a Deus, na sua Trindade beatíssima, nos dá a certeza de que o Senhor é nosso escudo e nossa ajuda. Demos glória ao Altíssimo com as nossas vidas! Saúdo os peregrinos de língua portuguesa aqui presentes, especialmente aos grupos de Portugal e do Brasil, com cordiais votos de paz e prosperidade. Que Deus vos abençoe!

[01049-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua rumena 

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua croata 

Pozdravljam učenike Nadbiskupijske klasične gimnazije Don Frane Bulića u Splitu i Franjevačke klasične gimnazije u Sinju.

Predragi, želeći da vam nova školska godina bude vrijeme novoga umnog i duhovnog rasta i sazrijevanja, od srca vam udjeljujem apostolski blagoslov.

Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto i professori e gli studenti del Liceo Classico Arcidiocesano «Don Frane Bulić» di Split e del Liceo Classico Francescano di Sinj.

Carissimi, formulando voti che il nuovo anno scolastico sia per voi il tempo di un’ulteriore crescita e maturazione intellettuale e spirituale, vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica.

Siano lodati Gesù e Maria!]

[01350-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua ceca

Srdečně zdravím pracovníky muzejí z Moravy i ostatní poutníky z České republiky.

Rád vám všem žehnám! Chvála Kristu!

[Un cordiale benvenuto agli impiegati dei Musei della Moravia e a tutti i pellegrini della Repubblica Ceca.

Volentieri vi benedico. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01354-AA.02] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua rumena

Adresez un salut cordial pelerinilor români, în special reprezentanţilor Patriarhiei Ortodoxe a României.

Mult iubiţilor, în timp ce asigur pentru voi şi pentru conaţionalii voştri o amintire în rugăciune, invoc peste fiecare binecuvântarea mea.

[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini rumeni, in particolare ai rappresentanti del Patriarcato Ortodosso di Romania.

Carissimi, mentre assicuro per voi e per i vostri connazionali un ricordo nella preghiera, invoco su ciascuno la mia benedizione.]

[01351-AA.01] [Testo originale: Rumeno]

Saluto in lingua polacca

Serdecznie pozdrawiam moich rodaków.

Dzisiaj przypada 65. rocznica napasci hitlerowskiej na Polskę i rozpoczęcia II wojny światowej. Z tej okazji moje szczególne pozdrowienie przesyłam wszystkim żyjącym obrońcom naszej Ojczyzny, a poległych i zmarłych polecam miłosierdziu Bożemu. Wszystkim Polakom życzę, aby nigdy więcej nie musieli przeżywać dramatu wojny. Niech dobry Bóg obdarzy świat łaską pokoju!

Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus!

[Saluto cordialmente i miei connazionali. Oggi ricorre il 65° anniversario dell’invasione nazista in Polonia e dell’inizio della II guerra mondiale. In questa occasione invio un particolare saluto a tutti i difensori viventi della nostra patria; mentre affido alla misericordia di Dio i caduti in guerra. A tutti i polacchi auguro, che mai più debbano vivere il dramma della guerra. Il buon Dio doni al mondo la grazia della Pace!

Sia lodato Gesù Cristo!]

[01352-09.01] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto voi care Missionarie della Scuola, che ricordate l’ottantesimo anniversario di fondazione della vostra Unione. Vi esorto a lasciarvi sempre illuminare da Cristo; potrete così continuare a rendere ovunque testimonianza della sua presenza salvifica.

Saluto voi, cari fedeli della diocesi di Mantova, accompagnati dal vostro Pastore, Mons. Egidio Caporello. In questo anno giubilare della vostra diocesi, cresca in ciascuno di voi l’adesione a Cristo, che è sicura fonte di vitalità apostolica.

Saluto inoltre voi, cari pellegrini di Fabro, qui convenuti con il vostro Vescovo Mons. Giovanni Scanavino: tutti e ciascuno affido alla materna protezione di Maria, venerata nel vostro Santuario con il titolo di Madonna delle Grazie.

Infine, saluto i giovani, i malati e gli sposi novelli.

Carissimi, dopo il periodo delle vacanze, vi auguro di riprendere le consuete attività con la consapevolezza di compiere sempre la volontà di Dio, sorgente della nostra pace.

[01353-01.01] [Testo originale: Italiano]

[B0423-XX.01]