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L’UDIENZA GENERALE, 14.05.2003


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE  

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, riprendendo il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici proposti nella preghiera mattutina delle Lodi, commenta il Cantico: Dn 3,26-27.29.34-41 - Preghiera di Azaria nella fornace - Lodi del martedì della 4a settimana (Lettura: Dn 3,26-27.29.39.41).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Regina Cæli e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Il Cantico che ora è stato proclamato appartiene al testo greco del Libro di Daniele e si presenta come supplica elevata al Signore con ardore e sincerità. È la voce di Israele che sta sperimentando la dura vicenda dell’esilio e della diaspora tra i popoli. A intonare il cantico è, infatti, un ebreo, Azaria, inserito nell’orizzonte babilonese al tempo dell’esilio di Israele, dopo la distruzione di Gerusalemme per opera del re Nabucodonosor.

Azaria, con altri due fedeli ebrei, è «in mezzo al fuoco» (Dn 3,25), come un martire pronto ad affrontare la morte pur di non tradire la sua coscienza e la sua fede. È stato condannato a morte per essersi rifiutato di adorare la statua imperiale.

2. La persecuzione è considerata da questo Cantico come una giusta pena con cui Dio purifica il popolo peccatore: «Con verità e giustizia tu ci hai inflitto tutto questo - confessa Azaria - a causa dei nostri peccati» (v. 28). Siamo così in presenza di una preghiera penitenziale, che non sfocia nello scoraggiamento o nella paura, ma nella speranza.

Certo, il punto di partenza è amaro, la desolazione è grave, la prova è pesante, il giudizio divino sul peccato del popolo è severo: «Ora non abbiamo più né principe, né capo, né profeta, né olocausto, né sacrificio, né oblazione, né incenso, né luogo per presentarti le primizie e trovar misericordia» (v. 38). Il tempio di Sion è distrutto e il Signore non sembra più dimorare in mezzo al suo popolo.

3. Nella situazione tragica del presente, la speranza ricerca la sua radice nel passato, cioè nelle promesse fatte ai padri. Si risale, quindi, ad Abramo, Isacco e Giacobbe (cfr v. 35), ai quali Dio aveva assicurato benedizione e fecondità, terra e grandezza, vita e pace. Dio è fedele e non smentirà le sue promesse. Anche se la giustizia esige che Israele sia punito per le sue colpe, permane la certezza che l’ultima parola sarà quella della misericordia e del perdono. Già il profeta Ezechiele riferiva queste parole del Signore: «Forse che io ho piacere della morte del malvagio o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?… Io non godo della morte di chi muore» (Ez 18,23.32). Certo, ora è il tempo dell’umiliazione: «Siamo diventati più piccoli di qualunque altra nazione, ora siamo umiliati per tutta la terra, a causa dei nostri peccati» (Dn 3,37). Eppure l’attesa non è quella della morte, ma di una nuova vita, dopo la purificazione.

4. L’orante si accosta al Signore offrendogli il sacrificio più prezioso e accetto: il «cuore contrito» e lo «spirito umiliato» (v. 39; cfr Sal 50,19). È proprio il centro dell’esistenza, l’io rinnovato dalla prova che viene offerto a Dio, perché lo accolga in segno di conversione e di consacrazione al bene.

Con questa disposizione interiore cessa la paura, si spengono la confusione e la vergogna (cfr Dn 3,40), e lo spirito si apre alla fiducia in un futuro migliore, quando si compiranno le promesse fatte ai padri.

La frase finale della supplica di Azaria, così come è proposta dalla liturgia, è di forte impatto emotivo e di profonda intensità spirituale: «Ora ti seguiamo con tutto il cuore, ti temiamo e cerchiamo il tuo volto» (v. 41). Si ha l’eco di un altro Salmo: «Di te ha detto il mio cuore: "Cercate il suo volto"; il tuo volto, Signore, io cerco» (Sal 26,8).

Ormai è giunto il momento in cui il nostro cammino sta abbandonando le strade perverse del male, i sentieri tortuosi e le vie oblique (cfr Pr 2,15). Ci avviamo alla sequela del Signore, mossi dal desiderio di incontrare il suo volto. E il suo non è irato, ma colmo di amore, come si è rivelato nel padre misericordioso nei confronti del figlio prodigo (cfr Lc 15,11-32).

5. Concludiamo la nostra riflessione sul Cantico di Azaria con la preghiera stilata da san Massimo il Confessore nel suo Discorso ascetico (37-39), dove prende spunto proprio dal testo del profeta Daniele. «Per il tuo nome, Signore, non abbandonarci per sempre, non disperdere la tua alleanza e non allontanare la tua misericordia da noi (cfr Dn 3,34-35) per la tua pietà, o Padre nostro che sei nei cieli, per la compassione del tuo Figlio unigenito e per la misericordia del tuo Santo Spirito… Non trascurare la nostra supplica, o Signore, e non abbandonarci per sempre.

Noi non confidiamo nelle nostre opere di giustizia, ma nella tua pietà, mediante la quale conservi la nostra stirpe… Non detestare la nostra indegnità, ma abbi compassione di noi secondo la tua grande pietà, e secondo la pienezza della tua misericordia cancella i nostri peccati, affinché senza condanna ci avviciniamo al cospetto della tua santa gloria e siamo ritenuti degni della protezione del tuo unigenito Figlio».

San Massimo conclude: «Sì, o Signore padrone onnipotente, esaudisci la nostra supplica, poiché noi non riconosciamo nessun altro all’infuori di te» (Umanità e divinità di Cristo, Roma 1979, pp. 51-52).

[00736-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

À travers la prière d’Azarias, prêt à subir le martyre pour ne pas trahir sa conscience ni renier sa foi, s’exprime tout l’itinéraire spirituel d’Israël durant l’exil à Babylone. Alors que le Temple est détruit et que Dieu ne semble plus demeurer au milieu de son peuple, Azarias trouve dans les promesses faites aux Patriarches la certitude que Dieu est fidèle. Bien que la justice exige qu’Israël soit puni pour ses fautes, Azarias sait que l’ultime parole de Dieu sera celle de la miséricorde et du pardon. La vie nouvelle accordée par Dieu exige cependant que le peuple se purifie et se convertisse, se détournant des chemins du mal pour chercher sans cesse la face du Père miséricordieux.

Je salue cordialement les pèlerins francophones, en particulier le Lycée privé des Filles, de Châteauneuf-de-Galaure, ainsi que le groupe du Mouvement chrétien des Retraités, de l’archidiocèse de Rennes. Que votre pèlerinage aux tombeaux des Apôtres Pierre et Paul ravive votre foi en Jésus Christ, et qu’il renouvelle en vous le désir de chercher toujours plus le visage de Dieu.

[00737-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

In the canticle we have just heard from the Book of Daniel, Azariah raises a fervent prayer of supplication to God. Jerusalem has fallen, the Israelites are in exile, and Azariah himself faces death because of his refusal to betray his beliefs. Despite these overwhelming difficulties, Azariah does not lose faith and turns to the Lord with a contrite heart and a humble spirit.

We too are invited to approach God with a contrite heart and a humble spirit, never losing faith. Not only does this free us from fear, confusion and shame, but it also fills us with the consuming desire to see the Lord’s face, a face radiant with love and compassion for his people.

I am pleased to extend special greetings to the participants in the NATO Defense College and to the English-speaking visitors present at today’s Audience, particularly those from England, Wales, Australia, Canada and the United States of America. Upon all of you I invoke the grace and peace of the Risen Saviour.

[00738-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!

Im Buch Daniel des Alten Testamentes begegnet uns das Gebet des Asarja, der das harte Los des Volkes Israel im babylonischen Exil vor Gott bringt. „Mitten im Feuer" betet Asarja zum Herrn. Vor Gottes Angesicht bekennt er die Sünde seines Volkes: „Wir haben in allem gefehlt" (Dn 3, 29). Doch weiß sich der Beter der Treue Jahwes sicher: Gott ist barmherzig. Er wendet sich nicht ab. Das demütige Herz des Sünders nimmt er als wohlgefällige Gabe entgegen.

Das Erbarmen Gottes hat sich endgültig in Jesus offenbart. Wir Christen machen uns daher gerne das alte Gebet zu eigen: „Gepriesen und gelobt bist du, Herr unser Gott, herrlich ist dein Name in alle Ewigkeit!" (Dn 3, 26).

Von Herzen heiße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache willkommen. Mein besonderer Gruß gilt heute einer Pilgergruppe der Roma-Seelsorge in Deutschland. Geht Christus entgegen! Er will bei euch wohnen und eure guten Taten mit seiner Gnade vollenden. Der Friede des auferstandenen Herrn sei mit euch!

[00739-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El Cántico proclamado es una súplica elevada al Señor con ardor y sinceridad. Azarías es condenado a muerte, con otros dos fieles, por no haber renunciado a su fe. La persecución viene considerada en este Cántico como una pena con la cual Dios purifica al pueblo pecador. Dios es fiel y no desmentirá sus promesas de misericordia y perdón.

Estamos, pues, ante una oración penitencial, que no desemboca en el desaliento o la muerte, sino en la esperanza de la vida nueva. El orante ofrece al Señor el sacrificio más agradable: el "corazón contrito" y el "espíritu humilde". Con esta disposición interior cesa el miedo, se apagan las confusiones y la vergüenza, y el espíritu se abre a la fe en un futuro mejor.

Doy mi cordial bienvenida a todos los peregrinos de España y de América Latina, particularmente a los venidos de Torrevieja, Juárez y Panamá ¡Seguid al Señor de todo corazón, buscad su rostro, tal como se ha revelado en el Padre misericordioso al hijo pródigo! ¡Pedidle que no os abandone, ni aleje su miseriocordia de vosotros! ¡Confiad en El! Por su piedad borra nuestros pecados, y nos hace partícipes de su santa gloria.

[00740-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Amados peregrinos de língua portuguesa,

Um jovem de nome Azarias foi lançado numa fornalha ardente porque não quis renegar a sua fé. No meio do fogo, pensa na triste sorte do seu povo e por ele oferece a Deus o seu coração contrito, aceitando a humilhação que pesa sobre o seu espírito. Um por todos: como se ofereceu Azarias e sobretudo Jesus Cristo, assim o deve fazer cada cristão. «Quereis oferecer-Vos a Deus - pedia a Virgem Maria aos pastorinhos de Fátima - pela conversão dos pecadores?» A este mundo carecido de Deus comunicai a graça e a paz que o Céu lhe manda através das vossas mãos erguidas em prece. Rezai o terço todos os dias.

[00741-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua lituana

Saluto in lingua polacca

Traduzione italiana del saluto in lingua ucraina

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua croata  

Srdačno pozdravljam hodočasničku skupinu prijatelja sluge Božjega oca Ante Antića te hodočasničku skupinu iz župa Gorica-Struge i Domanovići.

Predragi, sve vas povjeravam zagovoru Blažene Djevice Marije, kojoj je posvećen mjesec svibanj, te vam udjeljujem apostolski blagoslov.

Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto cordialmente il gruppo di amici del Servo di Dio Padre Ante Antić, come pure il gruppo di pellegrini provenienti dalle Parrocchie di Gorica-Struge e Domanovići.

Carissimi, vi affido tutti all’intercessione della Beata Vergine Maria, alla Quale è dedicato il mese di maggio, e vi imparto la Benedizione Apostolica.

Siano lodati Gesù e Maria!]

[00742-AA.02] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua ungherese

Isten hozott Benneteket, kedves magyar hívek,

akik Budapestrôl érkeztetek! Szeretettel köszöntelek Titeket.

Május a Szûzanya hónapja. Kérjétek imáitokban Égi Édesanyánkat.

Szívbôl adom apostoli áldásomat.

Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Con affetto saluto i fedeli ungheresi venuti da Budapest.

Il mese di maggio è dedicato alla Vergine Maria.

Nelle preghiere affidatevi alla nostra Madre Celeste.

Di cuore imparto a tutti voi la Benedizione Apostolica.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00743-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua slovacca

S láskou vítam pútnikov zo Slovenska: z Brodského a z Komárna.

Bratia a sestry, minulú nedeľu sme slávili Svetový deň modlitieb za duchovné povolania. Proste Krista, Dobrého Pastiera, aby posielal mnoho nových pracovníkov do svojej služby.

Zo srdca vám udeľujem Apoštolské požehnanie.

Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Con affetto do il benvenuto ai pellegrini dalla Slovacchia provenienti da Brodské e da Komárno.

Fratelli e sorelle, domenica scorsa abbiamo celebrato la Giornata mondiale di preghiera per le Vocazioni. Domandate a Cristo Buon Pastore di mandare numerosi nuovi operai al suo servizio.

Di cuore vi imparto la Benedizione Apostolica.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00744-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua lituana

Su džiaugsmu sveikinu piligrimus lietuvius!

Šiandienos Giesmė išreiškia gilų tikinčiojo pasitikėjimą savo Dievu. Tegul Viešpats Jumyse nuolat augina troškimą vis artimiau Jį pažinti, kad Jūsų viltis būtų stipri ir atspari. Viešpats telaimina jus visus ir Jūsų artimuosius!

Garbė Jëzui Kristui!

[Saluto con gioia i pellegrini lituani!

Il Cantico che oggi è stato proclamato è espressione di fiducia che il credente ripone nel suo Dio. Il Signore faccia sempre crescere in voi il desiderio di conoscerLo da vicino, affinché la vostra speranza sia forte e ben radicata. Il Signore benedica tutti voi e i vostri cari!

Sia lodato Gesù Cristo!]

[00745-AA.01] [Testo originale: Lituano]

Saluto in lingua polacca

Serdecznie pozdrawiam pielgrzymów z Polski i z innych krajów.

Przedmiotem dzisiejszej Katechezy był Kantyk z Księgi proroka Daniela. Jest to świadectwo o tym, jak wielką moc posiada ufna modlitwa i zawierzenie siebie dobremu Bogu.

Miesiąc maj jest w szczególny sposób poświęcony Matce Bożej. W czasie nabożeństw majowych - tzw. "majówek" - wymieniając kolejne wezwania Litanii, uświadamiamy sobie jak wielka jest rola Maryi w historii zbawienia, w życiu Kościoła i każdego z nas. Niech tej modlitwie towarzyszy ufność i zawierzenie, jakiej uczy Księga Daniela. Niech opieka Bogurodzicy towarzyszy wam, waszym rodzinom i bliskim!

[Saluto cordialmente i pellegrini dalla Polonia e dagli altri Paesi.

L’oggetto dell’odierna catechesi è il Cantico dal Libro del profeta Daniele. E’ una testimonianza di come sia potente una preghiera fiduciosa e l’affidamento al buon Dio.

Il mese di maggio è in modo particolare dedicato alla Madre di Dio. Durante le celebrazioni mariane, pronunciando le strofe delle Litanie, ci rendiamo conto di come sia grande il ruolo di Maria nella storia della salvezza, nella vita della Chiesa e di ognuno di noi. Questa preghiera sia accompagnata dalla fiducia e dall’affidamento di cui parla il Libro di Daniele. La protezione di Maria accompagni voi, le vostre famiglie e persone care!]

[00746-09.01] [Testo originale: Polacco]

Traduzione italiana del saluto in lingua ucraina

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini ucraini. In particolare saluto con affetto il caro Cardinale Marian Jaworski. Saluto i rappresentanti dell’Accademia Internazionale "Colden Fortuna". Carissimi, in questo mese di maggio, dedicato in modo speciale alla Madre del Signore, vi invito a porvi alla scuola della Vergine Santa per imparare ad amare Dio sopra ogni cosa e ad essere sempre pronti a compiere la sua volontà. Di cuore benedivo voi e i vostri cari.

[00747-AA.01] [Testo originale: Ucraino]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo ora un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare saluto con affetto voi, cari fedeli della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, venuti in pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli, accompagnati dal vostro zelante Arcivescovo Mons. Gerardo Pierro. Ricordo con gratitudine la vostra calorosa accoglienza in occasione della mia visita, quattro anni or sono, per inaugurare il Seminario Metropolitano. Carissimi, vi incoraggio a continuare nell’impegno di adesione a Cristo e a testimoniare coraggiosamente il Vangelo in ogni ambito della società. Seguite fedelmente l’esempio della Vergine Maria, che è modello di ogni perfezione cristiana, e che voi venerate particolarmente nel Santuario di S. Maria a Vico.

Saluto inoltre i numerosi aderenti all’Azione Cattolica Ragazzi di Benevento e il "Comitato 8 ottobre" di Milano.

Mi rivolgo, infine, ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, esortando tutti ad approfondire la pia pratica del santo Rosario, specialmente in questo mese di maggio dedicato alla Madre di Dio.

Invito voi, cari giovani, a valorizzare questa tradizionale preghiera evangelica, che aiuta a meglio comprendere i momenti centrali della salvezza operata da Cristo. Esorto voi, cari malati, a rivolgervi con fiducia alla Madonna mediante questo pio esercizio, affidando a Lei tutte le vostre necessità. Auguro a voi, cari sposi novelli, di fare del Rosario recitato insieme un momento di intensa vita familiare sotto lo sguardo materno della Vergine Maria.

[00748-01.01] [Testo originale: Italiano]