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L’UDIENZA GENERALE, 04.12.2002


L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici proposti nella preghiera mattutina delle Lodi, commenta il Salmo 50 - Pietà di me, o Signore - Lodi del venerdì della 3a settimana (Sal50,3.12-13.15-16).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti. Quindi il Santo Padre si reca nella Basilica Vaticana dove incontra i partecipanti alla celebrazione promossa dalla Marina Militare Italiana.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Ogni settimana la Liturgia delle Lodi ripropone il Salmo 50, il celebre Miserere. Noi l’abbiamo già meditato altre volte in alcune sue parti. Anche ora sosteremo in modo particolare su una sezione di questa grandiosa implorazione di perdono: i versetti 12-16.

È significativo innanzitutto notare che, nell’originale ebraico, per tre volte risuona la parola «spirito», invocato da Dio come dono e accolto dalla creatura pentita del suo peccato: «Rinnova in me uno spirito saldo… Non privarmi del tuo santo spirito… Sostieni in me uno spirito generoso» (vv. 12.13.14). Potremmo quasi parlare – ricorrendo a un termine liturgico - di un’«epiclesi», cioè di una triplice invocazione dello Spirito che, come nella creazione si librava sulle acque (cfr Gn 1,2), ora penetra nell’anima del fedele infondendo una nuova vita e innalzandola dal regno del peccato al cielo della grazia.

2. I Padri della Chiesa nello «spirito» invocato dal Salmista vedono la presenza efficace dello Spirito Santo. Così sant’Ambrogio è convinto che si tratti dell’unico Spirito Santo «che ribollì con fervore nei profeti, fu insufflato [da Cristo] negli apostoli, fu unito al Padre e al Figlio nel sacramento del battesimo» (Lo Spirito Santo I, 4, 55: SAEMO 16, p. 95). La stessa convinzione è espressa da altri Padri come Didimo il Cieco di Alessandria d’Egitto e Basilio di Cesarea nei rispettivi trattati sullo Spirito Santo (Didimo il Cieco, Lo Spirito Santo, Roma 1990, p. 59; Basilio di Cesarea, Lo Spirito Santo, IX, 22, Roma 1993, p. 117 s.).

E ancora sant’Ambrogio, osservando che il Salmista parla della gioia da cui l’anima è invasa una volta ricevuto lo Spirito generoso e potente di Dio, commenta: «La letizia e la gioia sono frutti dello Spirito e lo Spirito Sovrano è ciò su cui noi soprattutto ci fondiamo. Chi perciò è rinvigorito con lo Spirito Sovrano non soggiace alla schiavitù, non sa essere schiavo del peccato, non sa essere indeciso, non vaga qua e là, non è incerto nelle scelte, ma, piantato sulla roccia, sta saldo su piedi che non vacillano» (Apologia del profeta David a Teodosio Augusto, 15,72: SAEMO 5,129).

3. Con questa triplice menzione dello «spirito», il Salmo 50, dopo aver descritto nei versetti precedenti la prigione oscura della colpa, si apre sulla regione luminosa della grazia. È una grande svolta, paragonabile a una nuova creazione: come alle origini Dio aveva insufflato il suo spirito nella materia e aveva dato origine alla persona umana (cfr Gn 2,7), così ora lo stesso Spirito divino ri-crea (cfr Sal 50,12), rinnova, trasfigura e trasforma il peccatore pentito, lo riabbraccia (cfr v. 13) e lo rende partecipe della gioia della salvezza (cfr v. 14). Ormai l’uomo, animato dallo Spirito divino, s’avvia sulla strada della giustizia e dell’amore, come si dice in un altro Salmo: «Insegnami a compiere il tuo volere, perché tu sei il mio Dio. Il tuo Spirito buono mi guidi in terra piana» (Sal 142,10).

4. Sperimentata questa rinascita interiore, l’orante si trasforma in testimone; promette a Dio di «insegnare agli erranti le vie» del bene (Sal 50,15), così che essi possano, come il figlio prodigo, ritornare alla casa del Padre. Nello stesso modo sant’Agostino, dopo aver percorso le strade tenebrose del peccato, aveva poi sentito il bisogno nelle sue Confessioni di attestare la libertà e la gioia della salvezza.

Chi ha sperimentato l’amore misericordioso di Dio ne diviene un testimone ardente, soprattutto nei confronti di quanti sono ancora impigliati nelle reti del peccato. Pensiamo alla figura di Paolo che, folgorato da Cristo sulla via di Damasco, diventa un instancabile missionario della grazia divina.

5. Per un’ultima volta l’orante guarda al suo passato oscuro e grida a Dio: «Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza» (v. 16). Il «sangue», a cui egli fa cenno, è variamente interpretato nella Scrittura. L’allusione, messa in bocca al re Davide, fa riferimento all’uccisione di Uria, il marito di Betsabea, la donna che era stata oggetto della passione del sovrano. In senso più generale, l’invocazione indica il desiderio di purificazione dal male, dalla violenza, dall’odio sempre presenti nel cuore umano con forza tenebrosa e malefica. Ora, però, le labbra del fedele, purificate dal peccato, cantano al Signore.

E il brano del Salmo 50, che abbiamo oggi commentato, finisce appunto con l’impegno di proclamare la «giustizia» di Dio. Il termine «giustizia» qui, come spesso nel linguaggio biblico, non designa propriamente l’azione punitiva di Dio nei confronti del male, ma indica piuttosto la riabilitazione del peccatore, perché Dio manifesta la sua giustizia col rendere giusti i peccatori (cfr Rm 3,26). Dio non ha piacere per la morte del malvagio, ma che desista dalla sua condotta e viva (cfr Ez 18,23).

[01907-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,
Chaque semaine, la Liturgie des Heures propose ce psaume 50, que nous avons déjà médité. Dans les versets commentés aujourd’hui, le psaume, après avoir parlé de la prison de la faute, s’ouvre sur la lumière de la grâce. Le mot «esprit» y revient trois fois, pour demander à Dieu de donner un esprit nouveau au pécheur repentant.
Les Pères de l’Église y ont vu la présence efficace de l’Esprit Saint qui renouvelle, transfigure le pécheur et le rend participant de la joie du salut. Ayant reçu l’amour miséricordieux de Dieu, l’homme pardonné en devient le témoin ardent, surtout auprès de ceux qui sont encore pris dans les liens du péché : «Aux pécheurs, j’enseignerai tes chemins». Il s’engage alors à proclamer la justice de Dieu, «qui ne veut pas la mort du pécheur, mais qu’il renonce à sa conduite et qu’il vive».

Je salue cordialement les pèlerins de langue française présents à cette audience. Que le temps de l’Avent ouvre vos cœurs à la joie du pardon reçu, pour accueillir en hommes nouveaux Celui qui vient à notre rencontre!

[01908-03.02] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,
Psalm 50, the "Miserere", is a heartfelt plea for God’s mercy and forgiveness. The Psalmist, acknowledging his sin, asks God to create in him a pure heart and grant him a steadfast spirit. "Do not deprive me", he prays, "of your holy spirit" (Ps 50:13). The Church sees in these prophetic words a reference to the gift of the Holy Spirit, who sets us free from sin, makes us a new creation, and enables us to live in truth, justice and love. The promise of this spiritual rebirth leads the Psalmist to bear joyful witness to the justice of God, who shows mercy to sinners and restores them to grace, freedom and new life.

I welcome the members of the Japanese Buddhist group Rissho Kosei Kai. My greeting also goes to the student groups from Denmark and the United States. Upon all the English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience I cordially invoke God’s blessings of joy and peace.

[01909-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!
Der Mensch trägt ein tiefes Verlangen nach Heil und Geborgenheit in sich. Diese Sehnsucht spricht der Beter in Psalm 51 aus. Er bittet um Erbarmen, Gnade und Erneuerung: „Verwirf mich nicht von deinem Angesicht und nimm deinen heiligen Geist nicht von mir" (Ps. 51, 13). In der Gegenwart des Leben schaffenden Gottes findet der Suchende Halt.
Der Heilige Geist erneuert, verklärt und verwandelt den reumütigen Sünder. Er läßt ihn teilhaben an der Freude des Heils. Er macht den Beter zu seinem Zeugen. So kann dieser ausrufen: „Dann lehre ich Abtrünnige deine Wege." (Ps 51, 15). Schließlich vollendet sich die Bitte des Gebeugten im Lobpreis des Bekenners.

Ganz herzlich grüße ich die Pilger und Besucher aus den deutschsprachigen Ländern. Besonders heiße ich heute die Mitglieder der Schönstatt-Familie aus verschiedenen deutschen Diözesen willkommen. Kündet allen in der Welt den erbarmungsreichen Gott, der unser Verlangen nach Heil erfüllt. Die Gnade und die Freude des Heiligen Geistes helfe und begleite Euch!

[01910-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
En el Salmo 50, grandiosa oración de perdón, conocida como Miserere, el Espíritu, invocado como don, penetra, recrea, transfigura y transforma el alma del pecador arrepentido infundiéndole nueva vida y haciéndole partícipe de la alegría de la salvación. El orante experimenta este renacimiento interior y, animado por la presencia eficaz del Espíritu santo, se transforma en testigo de la justicia y del amor. De este modo, los labios del fiel, purificados del pecado, cantan al Señor y proclaman la justicia.

Doy mi cordial bienvenida a todos los peregrinos de España y de América Latina, de modo particular a los de las parroquias de Nuestra Señora de la Soledad de Torrejón de Ardoz, de Nuestra Señora de Sonsoles y de San Sebastián de Madrid, así como al grupo de Militares del Ejército de Tierra español y a los sacerdotes participantes en el curso de Espiritualidad promovido por el CIAM. Animados por el Espíritu divino, preparad, en este tiempo de Adviento, el camino al Señor, con obras de amor, de justicia y de paz.¡Que Dios os bendiga!

[01911-04.02] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Caríssimos Irmãos e Irmãa de língua portuguesa:
Toda a semana a Igreja propõe, através do salmista, a voz de Jesus, nosso Salvador que, do alto da Cruz, carrega sobre Si o peso dos pecados da Humanidade. Imploremos a graça de Deus, para que, purificandos pelo Espírito consolador, caminhemos em direcçao, à luz que surgirá do Presépio de Belém, no Natal do Senhor. Com estes votos abençôo os peregrinos e ouvintes, junto às famílias

[01912-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua polacca

Saluto in lingua ucraina

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua polacca  

Witam pielgrzymów z Polski i z innych krajów. Pozdrawiam szczególnie Kardynała Franciszka, księży Biskupów oraz organizatorów mojej sierpniowej pielgrzymki do Polski. Raz jeszcze dziękuję wszystkim za ich wkład w to wyjątkowe wydarzenie pełne duchowych treści, które zapisały się głęboko w moim sercu.

Rozważaliśmy wówczas wspólnie tajemnicę Bożego miłosierdzia. Właśnie w dzisiejszej katechezie zatrzymaliśmy się nad tym misterium, medytując nad słowami Psalmu Miserere. Znamy go dobrze, w pięknym przekładzie Franciszka Karpińskiego:

"Bądź mi litościw, Boże nieskończony,
według wielkiego miłosierdzia Twego!
Według litości Twej niepoliczonej
chciej zmazać mnóstwo przewinienia mego".

Niech te słowa towarzyszą naszemu adwentowemu przygotowaniu do spotkania z Chrystusem. Niech wam Bóg błogosławi!

[Saluto i pellegrini provenienti dalla Polonia e da altri paesi. In particolare saluto il Cardinale Franciszek, i Vescovi e gli organizzatori del mio pellegrinaggio in Polonia nell’agosto scorso. Ancora una volta ringrazio tutti per il loro impegno in questo eccezionale evento denso di contenuto spirituale, che si è inciso nel mio cuore.

Allora abbiamo meditato insieme il mistero della Divina misericordia. Anche nella catechesi odierna ci siamo soffermati su questo mistero, riflettendo sulle parole del Salmo "Miserere". Lo conosciamo bene, nella bellissima traduzione di Franciszek Karpiński:

"Abbi pietà di me, o Dio,
secondo la tua misericordia,
nella tua grande bontà
cancella il mio peccato".

Queste parole ci accompagnino durante l’Avvento, nella preparazione all’incontro con Cristo. Dio vi benedica!]

[01913-09.02] [Testo originale: Polacco]

Saluto in lingua ucraina

[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini ucraini.
Carissimi, vi ringrazio per la vostra visita e, mentre invoco ben volentieri su di voi e sulle vostre famiglie la continua assistenza divina, cordialmente vi imparto una speciale Benedizione, che estendo all’intero popolo ucraino.
Sia lodato Gesù Cristo!
]

[01914-AA.01] [Testo originale: Ucraino]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana partecipanti all’Udienza.

Saluto i giovani qui presenti. Vi esorto, carissimi, a nutrirvi con frequenza del pane di vita che Cristo ci offre ogni giorno nella celebrazione eucaristica.

Con affetto mi rivolgo a voi, cari ammalati, e vi invito a guardare a Colui che, in questo tempo di Avvento, attendiamo come Salvatore, consapevoli che se offriremo a Lui le nostre sofferenze, parteciperemo anche della sua gloria.

Raccomando, infine, a voi, cari sposi novelli, che saluto con vera cordialità, di ravvivare nel vostro rapporto di coppia il clima della famiglia di Nazareth, grazie alla recita frequente del Santo Rosario.

[01915-01.01] [Testo originale: Italiano]