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L’UDIENZA GENERALE, 02.10.2002


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi e i Cantici proposti nella preghiera mattutina delle Lodi, commenta il Cantico: Is 26, 1-4.7-9.12 - Inno dopo la vittoria Lodi del martedì della 3a settimana (Is 26, 1-2.4.7.9).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Nel Libro del profeta Isaia convergono voci diverse, distribuite in un ampio arco di tempo e tutte poste sotto il nome e l’ispirazione di questo grandioso testimone della Parola di Dio, vissuto nell’ottavo secolo a. C.

All’interno di questo vasto rotolo di profezie che anche Gesù aprì e lesse nella sinagoga del suo villaggio, Nazareth (cfr Lc 4,17-19), si trova una serie di capitoli, che va dal 24 al 27, solitamente intitolata dagli studiosi «la grande apocalisse di Isaia». Se ne incontrerà, infatti, una seconda e minore nei capitoli 34-35. In pagine spesso ardenti e dense di simboli, si delinea una potente descrizione poetica del giudizio divino sulla storia e si esalta l’attesa di salvezza da parte dei giusti.

2. Spesso, come accadrà nell’Apocalisse di Giovanni, si oppongono due città antitetiche tra loro: la città ribelle, incarnata in alcuni centri storici di allora, e la città santa, ove si radunano i fedeli.

Ebbene il Cantico che ora abbiamo sentito proclamare, e che è ritagliato dal capitolo 26 di Isaia, è appunto la celebrazione gioiosa della città della salvezza. Essa si erge forte e gloriosa, perché è il Signore stesso che ne ha gettato le fondamenta e le mura di difesa, rendendola dimora sicura e tranquilla (cfr v. 1). Egli ora ne spalanca le porte per accogliere il popolo dei giusti (cfr v. 2), che sembrano ripetere le parole del Salmista quando, davanti al tempio di Sion, esclama: «Apritemi le porte della giustizia: entrerò a rendere grazie al Signore. È questa la porta del Signore, per essa entrano i giusti» (Sal 117,19-20).

3. Chi entra nella città della salvezza deve avere un requisito fondamentale: «l’animo saldo... avere in te fiducia... confidare» (cfr Is 26,3-4). È la fede in Dio, una fede solida, basata su di Lui, che è «roccia eterna» (v. 4).

È la fiducia, già espressa nella radice originaria ebraica della parola «amen», sintetica professione di fede nel Signore, che - come cantava il re Davide - è «mia forza, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore; mio Dio, mia rupe, in cui trovo riparo; mio scudo e baluardo, mia potente salvezza» (Sal 17,2-3; cfr 2Sam 22,2-3).

Il dono che Dio offre ai fedeli è la pace (cfr Is 26,3), il dono messianico per eccellenza, sintesi di vita nella giustizia, nella libertà e nella gioia della comunione.

4. È un dono ribadito con forza anche nel versetto finale del Cantico di Isaia: «Signore, ci concederai la pace, perché tu dai successo a tutte le nostre imprese» (v. 12). È stato questo versetto ad attirare l’attenzione dei Padri della Chiesa: in quella promessa di pace hanno intravisto le parole di Cristo che sarebbero risuonate secoli dopo: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace» (Gv 14,27).

Nel suo Commento al Vangelo di Giovanni san Cirillo d’Alessandria ricorda che, nel dare la pace, Gesù dona il suo stesso Spirito. Egli quindi non ci lascia orfani, ma mediante lo Spirito rimane con noi. E san Cirillo commenta: il profeta «invoca che sia dato lo Spirito divino, per mezzo del quale siamo stati riammessi nell’amicizia con Dio Padre, noi che prima eravamo lontani da lui per il peccato che regnava in noi». Il commento si fa poi preghiera: «Concedici la pace, o Signore. Allora ammetteremo di aver tutto, e ci apparirà che non manca nulla a colui che ha ricevuto la pienezza di Cristo. È infatti pienezza d’ogni bene che Dio abiti in noi per lo Spirito (cfr Col 1,19)» (vol. III, Roma 1994, p. 165).

5. Diamo un ultimo sguardo al testo di Isaia. Esso presenta una riflessione sul «cammino del giusto» (cfr v. 7) e una dichiarazione di adesione alle giuste decisioni di Dio (cfr vv. 8-9). L’immagine dominante è quella, classica nella Bibbia, della via, come aveva già dichiarato Osea, un profeta di poco anteriore a Isaia: «Chi è saggio comprenda queste cose... poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi vi inciampano» (14, 10).

Nel Cantico di lsaia c’è un’altra componente, che si rivela molto suggestiva anche per l’uso liturgico che ne fa la Liturgia delle Lodi. Si ha, infatti, una menzione dell’alba, attesa dopo una notte impegnata nella ricerca di Dio: «Di notte anela a te l’anima mia, al mattino ti cerca il mio spirito» (26,9).

E proprio alle porte del giorno, quando inizia il lavoro e già pulsa la vita quotidiana nelle strade della città, il fedele deve nuovamente impegnarsi a camminare «nella via dei tuoi giudizi, Signore» (v. 8), sperando in Lui e nella sua Parola, unica sorgente di pace.

Affiorano allora alle sue labbra le parole del Salmista, che fin dall’aurora professa la sua fede: «O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco, di te ha sete l’anima mia... poiché la tua grazia vale più della vita» (Sal 62,2.4). Con l’animo rinfrancato egli può così affrontare la nuova giornata.

[01501-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,
Ce passage du cantique d’Isaïe évoque la beauté de la Cité sainte, dont le Seigneur lui-même a posé les fondements et qu’il ne cesse de protéger. Celui qui y pénètre doit avoir dans le cœur des sentiments de foi et de confiance, pour accueillir ce que Dieu veut offrir aux hommes : la Paix, don messianique par excellence, fruit d’une vie dans la justice et la liberté. Ainsi, méditant sur les promesses de Dieu, le fidèle est encouragé à marcher, jour après jour, dans les voies du Seigneur, espérant en Lui et en sa Parole, unique source de Paix.

J’accueille avec joie les pèlerins de langue française, en particulier, les jeunes canadiens du Lycée «Marie de France» de Montréal, ainsi que les élèves de l’école catholique de la rue Blomet de Paris. Je salue particulièrement les ingénieurs du groupe Solvay, réunis à Rome en ces jours, me souvenant de ce que j’ai vécu dans usine du groupe au cours de ma jeunesse. Que le Seigneur rende fructueux votre pèlerinage et fasse grandir en vous l’amour du Seigneur !

[01502-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,
The Canticle found in the twenty-sixth chapter of the Book of the Prophet Isaiah celebrates God’s victory over his enemies and his saving presence among his people. The Canticle evokes the image of a fortified city which God has built as a peaceful dwelling-place for all who put their faith in him. The Church reads this Canticle as a prophecy of the peace of Jesus Christ. His dwelling among us through the gift of his Holy Spirit is a summons to place all our hope in God and to seek salvation through obedience to his commands.

I cordially welcome the new seminarians of the Pontifical Beda College. May your studies for the priesthood in Rome deepen your love of Christ and your commitment to be faithful and holy ministers of the Gospel. I also greet the Anglican Pastors taking part in a course offered by the Anglican Centre. Upon all the English-speaking visitors, especially those from England, Ireland, Scotland, Australia, Taiwan and the United States I invoke joy and peace in our Lord Jesus Christ.

[01503-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Brüder und Schwestern!
Kapitel 26 des Propheten Jesaja beschenkt uns mit einem Lied auf die Gerechtigkeit Gottes: „Das Volk, das dem Herrn die Treue bewahrt" (Jes 26, 2) ist voll Sehnsucht nach Gottes Kommen in Herrlichkeit. Denn sein Gericht ist ein Licht für die Welt! (vgl. Jes 26, 9).
Schon der Gerechte im Alten Testament vertraut: „Herr, du wirst uns Frieden schenken" (Jes 26, 12). Diese trostreiche Aussicht erfüllt sich im Wort Christi: „Frieden hinterlasse ich euch, meinen Frieden gebe ich euch" (Joh 14, 27). Mit dem Frieden Christi, der Gabe der Erlösung, im Herzen ist unser innerer Weg gerade und führt uns zum Heil.

Sehr herzlich grüße ich die Pilger und Besucher aus den deutschsprachigen Ländern. Insbesondere heiße ich heute die Wallfahrer aus dem Bezirk Oldenburg sowie die Schüler und Lehrer verschiedener katholischer Schulen in Deutschland willkommen. Bringt die Botschaft von Gottes Gerechtigkeit und Frieden unter die Menschen. Der allmächtige und gütige Gott bestärke euch mit seiner Gnade!

[01504-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
El Cántico de Isaías que acabamos de escuchar describe la ciudad de la salvación que abre con gozo las puertas a los justos. Ella se erige fuerte y gloriosa, porque el Señor ha puesto sus fundamentos y muros de defensa, haciéndola segura y tranquila. Quien entra en esta ciudad debe tener una fe sólida en Dios, la "roca eterna". Él ofrece a los fieles la paz, síntesis de una vida en la justicia, en la libertad y en la alegría de la comunión.
Los Padres de la Iglesia han visto en esa promesa de paz las palabras que Cristo diría siglos más tarde: "Mi paz os dejo". Al dar la paz, Jesús dona su mismo Espíritu y se queda con nosotros.

Saludo a los fieles de lengua española; en especial a los peregrinos de la parroquia de Nuestra Señora del Carmen de Lampa, Chile; a los jóvenes de la Archidiócesis de La Habana, Cuba; a los alumnos del Bachillerato humanista moderno de Salta, Argentina. Afrontad cada jornada, cuando comienza el trabajo y la vida en las calles de la ciudad, con el empeño de seguir "los rectos juicios del Señor" y esperando en su Palabra, única fuente de paz. ¡Muchas gracias!

[01505-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Saúdo também os peregrinos vindos de vários Países de língua portuguesa, nomeadamente os seminaristas de Niterói que estão a estudar em Roma e hoje, com o seu Bispo Dom Carlos Alberto Navarro, quiseram «visitar Pedro» e assegurar a disponibilidade de «fazerem-se ao largo» para pescar comigo: Irmãos caríssimos, a vossa ajuda é benvinda; com Jesus espera-nos uma pesca abundante. Deus abençoe os vossos propósitos!

A presença hodierna de alguns filhos e amigos de Moçambique, que nestes dias celebra dez anos de paz sem armas na mão, dá-me ocasião de, por eles, estreitar novamente ao coração aquele povo amado, cujos destinos confio à Virgem Mãe para que as suas mãos livres e fraternas se empreguem a construir a Nação.

[01506-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca  

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua ceca  

Srdečně zdravím poutníky z České republiky. Dnes slavíme památku Svatých andělů strážných. Kéž vás střeží na všech vašich cestách, abyste pod jejich vedením šťastně došli do věčné radosti.
Ze srdce žehnám vám a vašim drahým. Chvála Kristu!

[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini dalla Repubblica Ceca. Oggi festeggiamo la memoria liturgica dei Santi Angeli Custodi. Affinché vi custodiscano per tutte le vostre vie, perché con la loro guida raggiungerete la gioia eterna.
Di cuore benedico voi e i vostri cari. Sia lodato Gesù Cristo!]

[01507-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

Srdečne pozdravujem slovenských pútnikov.
Drahí bratia a sestry, ďakujem vám za vašu návštevu. Zatiaľ, čo rád zvolávam na vás a na vaše rodiny trvalú Božiu pomoc, zo srdca vám udeľjem osobitné požehnanie, ktoré rozširujem na celý slovenský národ.
Pochválený buď Ježiš Kristus!

[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini slovacchi.
Carissimi, vi ringrazio per la vostra visita e, mentre invoco ben volentieri su di voi e sulle vostre famiglie la continua assistenza divina, cordialmente vi imparto una speciale Benedizione, che estendo all’intero popolo slovacco.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[01508-AA.02] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua ungherese

Isten hozott Benneteket, kedves magyar hívek, akik Budapestrôl érkeztetek.
Októberben az Egyház kiváltképpen imádkozza a rózsafüzért. A Szentolvasó Királynôje közbenjárását kérve szeretettel adom Rátok apostoli áldásomat.
Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Rivolgo un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua ungherese, provenienti da Budapest.
Nel mese di ottobre la Chiesa prega specialmente con la recita del Santo Rosario. Invocando l’intercessione della Beata Vergine Maria del Rosario vi imparto la Benedizione Apostolica.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[01509-AA021] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua italiana

Sono lieto di accogliere i sacerdoti, provenienti da varie nazioni, ed iscritti presso i Pontifici Collegi San Pietro Apostolo, San Paolo Apostolo e Sant’Anselmo in Roma per il completamento dei loro studi

Rivolgo poi il mio cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare ai rappresentanti dell’Associazione "Panathlon" di Gorla Minore e al Gruppo anziani della Marzotto di Valdagno.

Saluto i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli.
L’odierna festa dei santi Angeli Custodi, ci invita a pensare a questi celesti protettori che la provvida premura di Dio ha posto accanto ad ogni persona.
Cari giovani, lasciatevi guidare dagli Angeli, affinché la vostra vita sia fedele esecuzione dei comandamenti divini. Voi, cari ammalati, aiutati dagli Angeli Custodi, unite le vostre sofferenze a quelle di Cristo per il rinnovamento spirituale dell’intera società. Voi, infine, cari sposi novelli, ricorrete sovente ai vostri Angeli Custodi per rendere la vostra famiglia luogo di reciproca comprensione e di crescente unità in Cristo.

[01510-01.02] [Testo originale: Italiano]