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L’UDIENZA GENERALE, 20.03.2002


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi e sui Cantici proposti nella preghiera mattutina delle Lodi, commenta il Cantico: 1 Sam 2, 1-10 - La gioia e la speranza degli umili è in Dio - Lodi Mercoledì 2a settimana (Lettura: 1 Sam 2, 1.5-7).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Una voce di donna ci guida oggi nella preghiera di lode al Signore della vita. Infatti, nel racconto del Primo Libro di Samuele, è Anna la persona che intona l’inno appena proclamato, dopo aver offerto al Signore il suo bambino, il piccolo Samuele. Questi sarà profeta in Israele e segnerà con la sua azione il passaggio del popolo ebraico a una nuova forma di governo, quella monarchica, che avrà come protagonisti lo sventurato re Saul e il glorioso re Davide. Alle spalle Anna aveva una storia di sofferenze perché, come dice il racconto, il Signore le aveva "reso sterile il grembo" (1Sam 1, 5).

Nell’antico Israele la donna sterile era considerata come un ramo secco, una presenza morta, anche perché impediva al marito di avere una continuità nel ricordo delle successive generazioni, un dato importante in una visione ancora incerta e nebulosa dell’aldilà.

2. Anna, però, aveva posto la sua fiducia nel Dio della vita e aveva pregato così: "Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita" (v. 11). E Dio accolse il grido di questa donna umiliata, donandole appunto Samuele: il tronco secco produsse un germoglio vivo (cfr Is 11, 1); ciò che era impossibile agli occhi umani era divenuto una realtà palpitante in quel bambino da consacrare al Signore.

Il canto di ringraziamento, fiorito sulle labbra di questa madre, sarà ripreso e rielaborato da un’altra madre, Maria che, rimanendo vergine, genererà per opera dello Spirito di Dio. Infatti, il Magnificat della madre di Gesù lascia scorgere in filigrana il cantico di Anna che, proprio per questo, è chiamato "il Magnificat dell’Antico Testamento".

3. In realtà, gli studiosi fanno notare che l’autore sacro ha posto in bocca ad Anna una sorta di salmo regale, intessuto di citazioni o allusioni ad altri Salmi.

Emerge in primo piano l’immagine del re ebraico, assalito da avversari più potenti, ma che alla fine è salvato e trionfa perché accanto a lui il Signore spezza l’arco dei forti (cfr 1Sam 2, 4). Significativa è la finale del canto allorché, in una solenne epifania, entra in scena il Signore: "Saranno abbattuti i suoi avversari! L’Altissimo tuonerà dal cielo. Il Signore giudicherà gli estremi confini della terra; al suo re darà la forza ed eleverà la potenza del suo Messia" (v. 10). In ebraico l’ultima parola è appunto "messia", cioè "consacrato", che permette di trasformare questa preghiera regale in canto di speranza messianica.

4. Vorremmo sottolineare due temi in questo inno di ringraziamento che esprime i sentimenti di Anna. Il primo dominerà anche nel Magnificat di Maria ed è il ribaltamento delle sorti operato da Dio. I forti sono umiliati, i deboli "rivestiti di vigore"; i sazi vanno in cerca disperata di cibo e gli affamati si assidono ad un banchetto sontuoso; il povero è strappato dalla polvere e riceve "un seggio di gloria" (cfr vv. 4.8).

È facile sentire in questa antica preghiera il filo conduttore delle sette azioni che Maria vede compiute nella storia da Dio Salvatore: "Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi…, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele suo servo" (Lc 1, 51-54).

È una professione di fede pronunziata dalle due madri nei confronti del Signore della storia, che si schiera a difesa degli ultimi, dei miseri e infelici, degli offesi e umiliati.

5. L’altro tema che vogliamo mettere in luce si collega ancora di più alla figura di Anna: "La sterile ha partorito sette volte e la ricca di figli è sfiorita" (1Sam 2, 5). Il Signore che ribalta i destini è anche colui che è alla radice della vita e della morte. Il grembo sterile di Anna era simile a una tomba; eppure Dio ha potuto farvi germogliare la vita, perché "egli ha in mano l’anima di ogni vivente e il soffio di ogni carne umana" (Gb 12, 10). In questa linea si canta subito dopo: "Il Signore fa morire e fa vivere, scendere agli inferi e risalire" (1Sam 2, 6).

Ormai la speranza non concerne solo la vita del bambino che nasce, ma anche quella che Dio può far sbocciare dopo la morte. Si apre, così, un orizzonte quasi "pasquale" di risurrezione. Canterà Isaia: "Di nuovo vivranno i tuoi morti, risorgeranno i loro cadaveri. Si sveglieranno ed esulteranno quelli che giacciono nella polvere, perché la tua rugiada è rugiada luminosa; la terra darà alla luce le ombre" (Is 26, 19).

[00425-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese

Chers Frères et Sœurs,
C’est une voix de femme qui guide aujourd’hui notre prière, celle d’Anne, la femme stérile, devenue par la grâce de Dieu la mère du prophète Samuel. Son cantique d’action de grâce sera repris par Marie, c’est pourquoi on l’appelle aussi le «Magnificat de l’Ancien Testament». Il chante d’abord les renversements opérés par Dieu : «L’arc des forts sera brisé, mais le faible se revêt de vigueur ; les plus comblés s’embauchent pour du pain et les affamés se reposent». Il rejoint ensuite la figure d’Anne elle-même : «Quand la stérile enfante sept fois, la femme aux fils nombreux dépérit». L’espérance qu’il exprime s’ouvre alors sur un horizon presque «pascal», un horizon de résurrection : «Le Seigneur fait mourir et fait vivre, il fait descendre à l’abîme et en ramène».

Je suis heureux de saluer les pèlerins de langue française, en particulier les jeunes du Centre Madeleine Daniélou, de Rueil-Malmaison, de l’École Sainte-Marie, de Neuilly, et les autres groupes de jeunes venus de France. Que votre pèlerinage vous confirme dans la joie d’être chrétiens ! Avec ma Bénédiction apostolique.

[00426-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,
It is the voice of Anna, the mother of the prophet Samuel, that leads us in our meditation this morning. Her canticle of thanksgiving is known as "the Magnificat of the Old Testament" because it is very similar to the hymn of praise sung by Mary, the Mother of Jesus, after the Annunciation.
Both hymns are a moving profession of faith in the Lord of history, who takes the side of the least, the poor and the suffering. The sterile womb of Anna was like a dark tomb, yet God made it the place from which new life springs forth. In this, we see a foreshadowing of the Resurrection, when life definitively triumphs over death. With Anna and Mary, we too sing the praises of God who "puts to death and gives life, who casts down . . . and raises up again" (1 Sam 2:6).

I am pleased to offer warm greetings to all the English-speaking visitors present at this Audience. In particular, I greet the Delegation from the Ministry for Home Affairs of the Kingdom of Thailand. Upon all of you, especially those from Denmark, Japan and the United States of America, I invoke the joy and peace of our Lord Jesus Christ.

[00427-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!
Gottes Handeln ist real. Er tut wirklich Großes an denen, die ihn fürchten und lieben. Der Mächtige ist die Stärke und die Freude der Demütigen. Diese Erkenntnis spricht aus dem Danklied der Hanna im ersten Buch Samuel, dem „Magnifikat des Alten Testamentes".
Hanna und Maria preisen die Gegenwart Gottes und sein erfahrbares Wirken in der Geschichte. Dieser Gott annulliert die menschengesetzten Kategorien von arm und reich: „er erniedrigt, und er erhöht" (1 Sam 2, 7). Das Bekenntnis zum Gott, dem Leben und Tod gehören, gibt uns übernatürliche Hoffnung, bleibende Freude und die notwendige Kraft, um den Herausforderungen des Lebens zu begegnen.

Ein herzlicher Gruß gilt den Pilgern und Besuchern aus den Ländern deutscher Sprache. In dieser Fastenzeit wollen wir neu bedenken, daß die Freude und Hoffnung der Demütigen in Gott selbst liegt. Gerne erteile ich Euch allen, Euren Lieben daheim und den vielen, die mit uns über Radio und Fernsehen verbunden sind, den Apostolischen Segen.

[00428-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
Hoy reflexionamos sobre el himno que Ana, la madre de Samuel, entona en alabanza al Señor después de haberle ofrecido a su hijo. Esta mujer, que antes sufrió la discriminación que en aquella mentalidad suponía ser estéril, puso su confianza en Dios y Él acogió su súplica, haciendo realidad lo que era imposible a los ojos de los hombres.
En este cántico hay dos aspectos que vale la pena destacar. Primero, como después podemos ver también en el Magnificat, se nota el cambio que Dios lleva a cabo: los humildes son ensalzados y los potentes son derribados. El otro, señala cómo Dios está en el origen de la vida y de la muerte, abriendo así al horizonte pascual de la resurrección.

Saludo a todos los fieles de lengua española; en especial a los alumnos del Instituto "Rey Don García", de Nájera (La Rioja), del Colegio La Inmaculada de Cartagena y del Liceo Europeo, de Madrid, así como a los fieles argentinos aquí presentes. A todos os deseo una fructífera participación en la Semana Santa, ya próxima, y una gozosa celebración de la Pascua.

[00429-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Caríssimos Irmãos e Irmãs:
Começa assim o "Magnificat" do Antigo Testamento: Ana, sendo mulher estéril, louva o Senhor porque lhe concedeu dar à luz um filho: Samuel. Neste canto se confirma que Deus vela os passos dos justos e constitui a glória e a esperança dos humildes. Sobretudo do Seu Filho, manso e humilde de coração que veio para servir, fazendo-se obediente até a morte. Por isso, no dia da Ressurreição, o Pai O exaltou e O glorificou.

Saúdo cordialmente todos peregrinos presentes de língua portuguesa, e em particular as professoras e alunas do Colégio Mira Rio de Lisboa. Ao desejar a todas uma Feliz Páscoa, concedo de bom grado a vós e às vossas famílias a minha mais ampla Bênção Apostólica.

[00430-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua neerlandese

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua neerlandese

Ik groet nu alle Belgische en Nederlandse pelgrims.
Moge uw bedevaart naar de graven van de Apostelen in deze Veertigdagentijd, een goede geestelijke voorbereiding zijn op de viering van Pasen.
Van harte verleen ik u de Apostolische Zegen. Geloofd zij Jezus Christus !

[Ora saluto tutti i pellegrini belgi e neerlandesi.
Auguro che il vostro pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli durante questo periodo di Quaresima sia una buona preparazione spirituale per la celebrazione della Pasqua.
Di cuore imparto la Benedizione Apostolica. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00434-AA.01] [Testo originale: Neerlandese]

Saluto in lingua ungherese

Szeretettel köszöntöm a magyar zarándokokat, különösképpen a református és evangélikus lelkipásztorokat. Isten hozott Benneteket!
A készület idejét éljük, hogy méltóképpen ünnepelhessük Urunk halálának és feltámadásának nagy ünnepét.
Erre adom Rátok apostoli áldásomat.
Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Saluto cordialmente i pellegrini ungheresi, specialmente i pastori delle Chiese calvinista ed evangelica.
Viviamo il periodo della preparazione per poter festeggiare degnamente la morte e la risurrezione di nostro Signore.
Per questa preparazione Vi imparto di cuore la Benedizione Apostolica.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[00435-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua ceca

Srdečně vítám poutníky z Olomouce.
Nechť tato vaše pouť k hrobům apoštolů Petra a Pavla posilní vaši víru a lásku ke Kristu a jeho církvi.
S otcovskou láskou v srdci vám k tomu žehnám. Chvála Kristu!

[Porgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di Olomouc.
Possa questo vostro pellegrinaggio alle tombe degli Apostoli Pietro e Paolo rinvigorire la vostra fede e l’amore per Cristo e la sua Chiesa.
Con amore paterno nel cuore, vi benedico. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00436-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

Srdečne vítam slovenských pútnikov z Bratislavy.
Bratia a sestry, Pôstne obdobie nás všetkých pobáda, aby sme uznali v Ježišovi Kristovi našu najväčšiu nádej. Pozývam vás, aby ste boli vo svete vernými svedkami jeho Radostnej zvesti o vykúpení.
Rád žehnám vás í vaše rodiny doma. Pochválený bud' Ježiš Kristus!

[Porgo un cordiale benvenuto ai pellegrini slovacchi da Bratislava.
Fratelli e sorelle, il tempo della Quaresima ci esorta tutti a riconoscere Gesù Cristo come nostra suprema speranza. Vi invito ad essere nel mondo testimoni fedeli della Buona Novella della redenzione.
Volentieri benedico voi e le vostre famiglie in Patria. Sia lodato Gesù Cristo!]

[00437-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua italiana

Nel rivolgere la parola ai pellegrini di lingua italiana, il mio pensiero va al professor Marco Biagi, barbaramente ucciso ieri sera a Bologna sotto la sua casa, al rientro dal lavoro. Mentre esprimo ai familiari la mia spirituale vicinanza in questo tragico momento di dolore, elevo al Signore la mia preghiera di suffragio per l’anima del defunto economista. Nel deplorare con ogni fermezza questa nuova manifestazione di insensata violenza, auspico che si affermi nella cara Nazione italiana un clima di intesa fra le parti sociali, per una pacifica soluzione dei problemi in atto.

Un particolare saluto rivolgo ora ai partecipanti al pellegrinaggio del Santuario di Nostra Signora della Guardia in Genova. Carissimi, vi incoraggio a continuare nel vostro impegno di adesione a Cristo, per testimoniare coraggiosamente il Vangelo in ogni ambito della società, ispirandovi all’esempio di virtù della Vergine Maria, modello di perfezione cristiana.
Saluto poi le Religiose che frequentano il corso promosso dall’Unione Superiore Maggiori d’Italia, e i fedeli delle diverse parrocchie.

Saluto, infine, i giovani, i malati e gli sposi novelli.
La liturgia, ieri, ci ha fatto celebrare la festa di san Giuseppe, uomo giusto, sempre disponibile a compiere la volontà di Dio.
Esorto voi, cari giovani, specialmente voi studenti provenienti da varie località, ad imitarlo perché possiate corrispondere ogni giorno ai desideri del Signore. San Giuseppe aiuti voi, cari malati, a cogliere nella sofferenza l’occasione per cooperare all’amore di Dio che salva l’uomo. E formulo per voi, cari sposi novelli, l’augurio di un amore casto e fecondo, che si nutra della preghiera e della quotidiana fedeltà ai disegni divini.

[00438-01.01] [Testo originale: Italiano]