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COMUNICATO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELL’UNITÀ DEI CRISTIANI, 07.03.2002


COMUNICATO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO PER LA PROMOZIONE DELL’UNITÀ DEI CRISTIANI

L’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia, Sua Beatitudine Christódoulos, rispondendo ad un invito che gli era stato rivolto dal Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’unità dei cristiani, invia una Delegazione del Santo Sinodo della Chiesa di Grecia, per una visita di contatti e di lavoro a Roma.

La Delegazione, che sarà accolta l’8 marzo e si tratterà a Roma fino al 13 marzo, è guidata da S.E. il Metropolita dell’Attika, Panteleimon, Membro del Comitato sinodale per le relazioni interortodosse ed intercristiane; e composta inoltre da: S.E. il Metropolita di Kerkyra e Paxos, Timotheos, Membro del Santo Sinodo Permanente e del Comitato sinodale per le relazioni interortodosse ed intercristiane; S.E. il Vescovo di Thermopylae, Ioannis, Direttore del Centro Interortodosso della Chiesa di Grecia; S.E. il Vescovo di Achaia, Athanasios, Direttore dell’Ufficio della Chiesa di Grecia presso l’Unione Europea a Bruxelles; il Rev.mo Archimandrita Ignatios Sotiriadis del Segretariato del Comitato sinodale per le relazioni interortodosse ed intercristiane; il Rev.mo Archimandrita Epifanio Iconomou, Portavoce del Santo Sinodo della Chiesa ortodossa di Grecia.

La visita si situa sulla scia del pellegrinaggio di Papa Giovanni Paolo II in Grecia, lo scorso anno. L’Arcivescovo di Atene e di tutta la Grecia nel discorso rivolto al Santo Padre, il 4 maggio 2001, aveva affermato tra l’altro: «è comunque giunto il momento di coordinare i nostri sforzi affinché l’Europa rimanga paese cristiano […] di impegnarci per una Europa unita, capace di rispettare le minoranze e anche le libertà di ciascun popolo di conservare la fede, la lingua, l’educazione e la propria tradizione: in una parola la propria identità spirituale e culturale». Nella dichiarazione che essi hanno sottoscritto lo stesso 4 maggio 2001 sull’Areopago di Atene, si legge :«Siamo lieti del successo e del progresso dell’Unione Europea […] Tuttavia la tendenza che si intravede da parte di alcuni stati europei di trasformarsi in stati laici senza alcun riferimento alla religione, equivale ad escludere e negare la loro identità spirituale».

La Delegazione della Chiesa ortodossa di Grecia che visiterà Roma è stata incaricata di incontri, contatti e conversazioni che si situano pertanto nell’ambito degli attuali sviluppi a livello dell’Unione Europea, sul tema generale emerso anche durante la visita apostolica dello scorso anno in Grecia: eredità cristiana e identità europea. Tale tema permetterà di affrontare varie problematiche connesse con la giustizia e la pace, la libertà religiosa, la famiglia, il dialogo interreligioso, la cultura, la formazione, l’indifferentismo religioso e la secolarizzazione, la mobilità umana, la bioetica, ecc.

Papa Giovanni Paolo II riceverà i delegati in udienza privata, il lunedì 11 marzo 2002.

Il programma della visita comprenderà delle conversazioni con il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, con il Segretario dei Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato, con il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e con vari Dicasteri ed Uffici della Santa Sede.

I Delegati svolgeranno anche un programma religioso con una sosta di preghiera nella Patriarcale Basilica Vaticana, e nelle Basiliche di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura. Essi saranno condotti a visitare le Catacombe di Priscilla, oltre che la Cappella Sistina, la Cappella Redemptoris Mater¸ la Biblioteca Apostolica Vaticana.

La Delegazione sarà anche ricevuta dalla Pontificia Università Lateranense ed avrà un incontro con i giovani della Comunità di Sant’Egidio.

La Domenica 10 marzo, sarà dedicata ai contatti con la Comunità greca ortodossa di Roma e alla celebrazione della liturgia nella chiesa greca ortodossa di Sant’Andrea.

L’Ambasciatore di Grecia presso la Santa Sede incontrerà i rappresentanti di Sua Beatitudine Christódoulos in occasione di un ricevimento all’Ambasciata. Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità, dei Cristiani offrirà una colazione in onere degli ospiti.

Sua Beatitudine Christódoulos, nell’annunciare a Sua Eminenza il Cardinale Kasper l’invio della Delegazione a Roma, ha espresso il seguente auspicio: «la cooperazione e la collaborazione nel far fronte a questioni e problemi di interesse comune, costituisce la via che gradualmente dissiperà la sfiducia ed il sospetto che ci provengono dal passato, e condurrà ad instaurare tra noi una reciproca fiducia, nell’intento di superare le differenze ecclesiologiche e dogmatiche che impediscono l’unione e quella preghiera comune, che dall’unione deriva e che ne costituisce il culmine […] La visita della nostra Delegazione è un importante passo in questa direzione, e noi eleviamo la nostra preghiera affinché essa sia positiva non soltanto per promuovere la nostra reciproca collaborazione, ma anche per salvaguardare l’identità cristiana dell’Europa».

[00359-01.01]