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L’UDIENZA GENERALE, 06.03.2002


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale si svolge oggi in due distinti momenti. A causa infatti del persistere della sintomatologia artrosica al ginocchio destro, il Santo Padre non è presente nell’Aula Paolo VI, dove sono raccolti gruppi di fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo, ma saluta e benedice dalla finestra del Suo studio i pellegrini che si radunano in Piazza San Pietro al termine del tradizionale incontro del mercoledì.
Alle ore 10.30, nell’Aula Paolo VI, l’Udienza generale ha inizio con la lettura del discorso preparato dal Papa che, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi proposti nella preghiera mattutina delle Lodi, commenta il Salmo 64 - Gioia delle creature di Dio per la sua provvidenza - Lodi Martedì 2a Settimana (Lettura: Sal 64, 2-3.9.12-13).
Della catechesi di Giovanni Paolo II viene poi letto un riassunto nelle diverse lingue.
Infine viene data lettura dei saluti del Papa ai vari gruppi di pellegrini presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Il nostro viaggio all’interno dei Salmi della Liturgia delle Lodi ci conduce ora a un inno, che ci conquista soprattutto per l’affascinante quadretto primaverile dell’ultima parte (cfr Sal 64, 10-14), una scena piena di freschezza, smaltata di colori, percorsa da voci di gioia.
In realtà il Salmo 64 ha una sua struttura più ampia, frutto dell’intreccio di due tonalità differenti: emerge, innanzitutto, il tema storico del perdono dei peccati e dell’accoglienza presso Dio (cfr vv. 2-5); viene accennato poi il tema cosmico dell’azione di Dio nei confronti dei mari e dei monti (cfr vv. 6-9a); è sviluppata infine la descrizione della primavera (cfr vv. 9b-14): nell’assolato e arido panorama del Vicino Oriente, la pioggia fecondatrice è l’espressione della fedeltà del Signore verso il creato (cfr Sal 103, 13-16). Per la Bibbia la creazione è la sede dell’umanità e il peccato è un attentato all’ordine e alla perfezione del mondo. La conversione e il perdono ridonano, pertanto, integrità e armonia al cosmo.

2. Nella prima parte del Salmo siamo all’interno del tempio di Sion. Là accorre il popolo col suo cumulo di miserie morali, per invocare la liberazione dal male (cfr Sal 64, 2-4a). Una volta ottenuta l’assoluzione delle colpe, i fedeli si sentono ospiti di Dio, vicini a Lui, pronti ad essere ammessi alla sua mensa e a partecipare alla festa dell’intimità divina (cfr vv. 4b-5).
Il Signore che si erge nel tempio è poi rappresentato con un profilo glorioso e cosmico. Si dice, infatti, che Egli è la "speranza dei confini della terra e dei mari lontani… rende saldi i monti con la sua forza… fa tacere il fragore del mare e dei flutti… gli abitanti degli estremi confini stupiscono davanti ai suoi prodigi", dall’oriente fino all’occidente (vv. 6-9).

3. All’interno di questa celebrazione di Dio Creatore, troviamo un evento che vorremmo sottolineare: il Signore riesce a dominare e a far tacere anche il tumulto delle acque marine, che nella Bibbia sono il simbolo del caos, opposto all’ordine della creazione (cfr Gb 38, 8-11). È questo un modo per esaltare la vittoria divina non solo sul nulla, ma anche sul male: per tale motivo al "fragore del mare" e al "fragore dei suoi flutti" si associa anche "il tumulto dei popoli" (cfr Sal 64, 8), cioè la ribellione dei superbi.
Sant’Agostino commenta in modo efficace: "Il mare è figura del mondo presente: amaro di salsedine, turbato da tempeste, ove gli uomini, con le loro cupidigie perverse e disordinate, divengono come i pesci che si divorano a vicenda. Guardate questo mare cattivo, questo mare amaro, crudele con i suoi flutti!… Non comportiamoci così, fratelli, perché il Signore è la speranza di tutti i confini della terra" (Esposizione sui Salmi II, Roma 1990, p. 475).
La conclusione che il Salmo ci suggerisce è facile: quel Dio, che cancella il caos e il male del mondo e della storia, può vincere e perdonare la malvagità e il peccato che l’orante porta dentro di sé e presenta nel tempio, con la certezza della purificazione divina.

4. Entrano in scena, a questo punto, le altre acque: quelle della vita e della fecondità, che a primavera irrorano la terra e idealmente raffigurano la vita nuova del fedele perdonato. I versetti finali del Salmo (cfr Sal 64, 10-14), come si diceva, sono di grande bellezza e significato. Dio disseta la terra screpolata dall’aridità e dal gelo invernale abbeverandola con la pioggia. Il Signore è simile a un agricoltore (cfr Gv 15, 1), che fa crescere il grano e fa spuntare l’erba col suo lavoro. Prepara il terreno, irriga i solchi, rende amalgamate le zolle, bagna ogni parte del suo campo.
Il Salmista usa dieci verbi per delineare questa amorosa azione del Creatore nei confronti della terra, che è trasfigurata in una specie di creatura vivente. Infatti "tutto canta e grida di gioia" (Sal 64, 14). Suggestivi a questo proposito, sono anche i tre verbi legati al simbolo della veste: "Le colline si cingono di esultanza, i prati si coprono di greggi, di frumento si ammantano le valli" (vv. 13-14). L’immagine è quella di una prateria punteggiata dal candore delle pecore; le colline si cingono con la cintura forse delle vigne, segno di esultanza nel loro prodotto, il vino, che "allieta il cuore dell’uomo" (Sal 103, 15); le valli indossano il mantello dorato delle messi. Il versetto 12 evoca anche la corona, che potrebbe far pensare alle ghirlande dei banchetti festivi, poste sul capo dei convitati (cfr Is 28, 1.5).

5. Tutte insieme le creature, quasi come in una processione, si rivolgono al loro Creatore e Sovrano, danzando e cantando, lodando e pregando. Ancora una volta la natura diventa un segno eloquente dell’azione divina; è una pagina aperta a tutti, pronta a manifestare il messaggio in essa tracciato dal Creatore, perché "dalla grandezza e bellezza delle creature per analogia si conosce l’Autore" (Sap 13, 5; cfr Rm 1, 20). Contemplazione teologica e abbandono poetico si fondono insieme in questa lirica e diventano adorazione e lode.
Ma l’incontro più intenso, a cui mira il Salmista con tutto il suo cantico, è quello che unisce creazione e redenzione. Come la terra a primavera risorge per l’azione del Creatore, così l’uomo risorge dal suo peccato per l’azione del Redentore. Creato e storia sono in tal modo sotto lo sguardo provvidente e salvifico del Signore, che vince le acque tumultuose e distruttrici e dona l’acqua che purifica, feconda e disseta. Il Signore, infatti, "risana i cuori affranti e fascia le loro ferite", ma anche "copre il cielo di nubi, prepara la pioggia per la terra, fa germogliare l’erba sui monti" (Sal 146, 3.8).
Il Salmo diviene, così, un canto alla grazia divina. È ancora sant’Agostino, commentando il nostro Salmo, a ricordare questo dono trascendente e unico: "Il Signore Dio ti dice nel cuore: Io sono la tua ricchezza. Non curarti di ciò che promette il mondo, ma di ciò che promette il Creatore del mondo! Sta’ attento a ciò che Dio ti promette, se osserverai la giustizia; e disprezza ciò che ti promette l’uomo per allontanarti dalla giustizia. Non curarti, dunque, di ciò che il mondo promette! Considera piuttosto ciò che promette il Creatore del mondo" (l. c., p. 481).

[00346-01.02]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua francese 

Chers Frères et Sœurs,

Le Psaume 64 nous fait contempler la grâce divine à l’œuvre dans l’harmonie de la création et dans le cœur réconcilié du croyant. Sous l’action amoureuse du Créateur, toute la terre, comme transfigurée en une sorte de créature vivante, exulte et crie de joie. De même qu’il ôte le mal du monde et de l’histoire, Dieu peut vaincre la méchanceté des hommes et pardonner le péché des fidèles qui se présentent dans le Temple, sûrs de la purification accordée par le Seigneur. Ainsi, comme la terre au printemps reprend vie sous l’action du Créateur, l’homme est invité à renaître de son péché par l’action du Rédempteur.

Le Saint-Père adresse une cordiale bienvenue aux pèlerins francophones, en particulier aux responsables européens de la Pastorale des Migrants. Que le Christ, vainqueur du mal et du péché, ouvre vos cœurs à la richesse de la miséricorde divine, afin que vos existences portent des fruits abondants de sainteté et de solidarité !

[00348-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

Psalm 64 is full of the colours of Spring and sounds of joy. The Psalm begins in the Temple of Sion. The people, with all their sins and miseries, beg God’s forgiveness. When they receive that forgiveness they rediscover the happiness of intimacy with him.
But God is also the creator of the universe, the "hope of all the earth". He is victorious over both the "roaring of the seas" and the "tumult of the peoples". In other words, he is at the same time the One who triumphs over the original cosmic chaos and the Lord of History who overcomes the moral evil in people’s lives. This divine saving action is compared to the effect on parched earth of the rain which God sends and which clothes the hills, meadows and valleys with abundant life.
Thus the Psalm invites us to rejoice in God’s goodness, to shout for joy and sing his praises for the gift of divine grace.

His Holiness extends a special greeting to the many groups of students present at today’s audience, including the seminarians of the Blessed John the XXIII National Seminary in Massachusetts. He invites all of you to be open to the grace of Christ, especially as we prepare for Easter, so that you may be filled with true joy and peace. Upon all the English-speaking pilgrims and visitors, in particular those from Denmark and the United States, he invokes God’s abundant blessings.

[00349-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!

Das Psalmengebet bekräftigt die Haltung eines christlichen Realismus: Als Menschen stehen wir, wie in Psalm 65, staunend vor dem Wunder der Schöpfung und danken Gott für das Geschenk der Rettung. Dabei bleibt uns die Wirklichkeit der Sünde bewußt, die unsere Lebensumwelt verformt.
Gott ist Herr über seine Schöpfung und ihre Geschichte. Er kann und will die Schuld aus den Herzen der Menschen entfernen, wenn sie ihre Taten bereuen und sich ihm vertrauens-voll neu zuwenden. Die von Gott gegebene Ordnung der Natur verlangt nach Wiederherstellung. Die Erfahrung der Erneue-rung umschreibt der Psalmist im Bild: „In der Steppe prangen die Auen, die Höhen umgürten sich mit Jubel" (65,13).

Der Heilige Vater herzlich begrüßt alle Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Besonders willkommen hei$t er die freiwilligen Helfer des Malteserordens aus Österreich und die von ihnen begleiteten Kranken, eine Studiengruppe von Kirchenrechtlern, Soldaten der deutschen Bundeswehr sowie die Teilnehmer am Romseminar des Bistums Hildesheim.

[00350-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El Salmo que hemos escuchado presenta el tema del perdón de los pecados y la acogida de Dios. Para la Biblia, la creación es como la casa de la humanidad y el pecado es un atentado al orden y perfección del mundo. Por eso la conversión y el perdón devuelven la integridad y armonía al cosmos.
Dios, que quita el caos y el mal del mundo, puede vencer y perdonar la maldad y el pecado, que el creyente tiene en su interior y presenta en el templo confiado en la purificación divina. Todas las criaturas se dirigen a su Creador bailando y cantando, alabando y rezando. Una vez más la naturaleza es signo elocuente de la acción divina. Contemplación teológica y expresión poética convergen y se convierten en adoración y alabanza. Pero el encuentro más intenso es el que une creación y redención.

El Santo Padre saluda con afecto a los visitantes de lengua española, en particular a los peregrinos de Madrid y de diversos Países latinoamericanos. Que nuestro respeto y amor a la creación se transforme en un canto de agradecimiento y alabanza a Dios.
Muchas gracias.

[00351-04.01] [Texto original: Español]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua ceca 

Svatý otec srdečně zdraví poutníky z karmelitánské farnosti v Praze, z farnosti Hluk a skupinu věřících z Prahy!
Drazí, využijme plně této postní doby, času modlitby a pokání, která nás přivádí k obrácení a k prohloubení lásky k Bohu i bližnímu.
Jeho Svatost všem přítomným rád žehná.
Chvála Kristu!

[Il Santo Padre porge un cordiale benvenuto ai pellegrini della parrocchia dei Carmelitani di Praga, della Parrocchia di Hluk e al gruppo dei fedeli di Praga.
Carissimi, cogliamo con pieno profitto questo tempo di Quaresima, tempo di preghiera e di penitenza, che ci porta alla conversione e all'approfondimento dell'amore verso Dio e verso il prossimo.
Sua Santità volentieri benedice tutti i presenti.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[00354-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua croata

Draga braćo i sestre, sav se život Crkve kreće oko Euharistije. Ona je središte svakodnevnih bogoslužnih čina Crkve i očitovanje novoga života u Kristu, što su ga vjernici primili po krštenju te postali »kraljevsko svećenstvo, sveti puk« (1 Pt 2, 9).
Srdačno pozdravljam sve nazočne hrvatske hodočasnike te im udjeljujem apostolski blagoslov.
Hvaljen Isus i Marija!

[Cari Fratelli e Sorelle, tutta la vita della Chiesa gravita attorno all'Eucaristia. Essa è centro dell'azione liturgica della Chiesa di ogni giorno e manifestazione della vita nuova in Cristo ricevuta dai fedeli per mezzo del Battesimo, divenendo «sacerdozio regale, popolo santo» (1 Pt 2, 9).
Sua Santità saluta cordialmente tutti i pellegrini croati qui presenti ed imparto loro la Benedizione Apostolica.
Siano lodati Gesù e Maria!]

[00355-AA.01] [Testo originale:Croato]

Saluto in lingua italiana

Il Santo Padre rivolge un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluta, in particolare, i ragazzi del dopo-Cresima della diocesi di Faenza-Modigliana, accompagnati dal loro Vescovo Monsignor Italo Castellani, e quelli del Decanato di Cantù-Mariano, che rinnovano qui a Roma la loro professione di fede. Egli invita a profittare di questo tempo di Quaresima per crescere nella adesione a Gesù, ed essere suoi apostoli fra i loro coetanei.

Saluta, poi, i partecipanti al Congresso Internazionale di specialisti otorino-laringoiatri e i numerosi fedeli delle parrocchie san Giorgio a Cappelluccia e san Nicola in Pietragalla. Sua Santità, mentre assicura per ciascuno un ricordo nella preghiera, invoca su di loro un’abbondante effusione di favori celesti, perché siano rafforzati nei generosi propositi di fedeltà al Signore.

[00356-01.01] [Testo originale: Italiano]