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L’UDIENZA GENERALE, 02.01.2002


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e di fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa tiene una meditazione sul "tempo di Natale" e sull’inizio del nuovo anno.

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si conclude con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. In questo primo incontro del nuovo anno, all'indomani della solennità di Maria Madre di Dio e della Giornata Mondiale della Pace, vogliamo rinnovare il rendimento di grazie a Dio per gli innumerevoli benefici con cui Egli arricchisce ogni giorno la nostra vita. A1 tempo stesso, prolunghiamo la contemplazione del grande mistero dell'Incarnazione, che stiamo vivendo in questi giorni e che costituisce un autentico fulcro del tempo liturgico.

Riprendendo l'espressione di Giovanni "Il Verbo si fece carne" (Gv 1, 14), la riflessione dottrinale della Chiesa ha coniato il termine «incarnazione» per indicare il fatto che il Figlio di Dio ha assunto pienamente e completamente la natura umana per realizzare in essa e attraverso di essa la nostra salvezza. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda che la fede nella reale incarnazione del Figlio di Dio è il "segno distintivo" della fede cristiana (cfr n. 463).

E' quanto del resto professiamo con le parole del Credo niceno-costantinopolitano: "Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo".

2. Nella nascita del Figlio di Dio dal grembo verginale di Maria, i cristiani riconoscono l'infinita condiscendenza dell'Altissimo verso l'uomo e verso l'intero creato. Con l'Incarnazione, Dio viene a visitare il suo popolo: "Benedetto il Signore Dio d'Israele, perché ha visitato e redento il suo popolo, e ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo" (Lc 1, 68-69). E la visita di Dio non è mai inefficace: libera dall'afflizione e dona speranza, porta salvezza e gioia.

Nel racconto della nascita di Gesù, vediamo che il lieto annuncio della venuta del Salvatore atteso viene recato prima di tutto ad un gruppo di poveri pastori, come riferisce il Vangelo lucano: "Un angelo del Signore si presentò davanti ai pastori" (Lc 2, 9). In tal modo san Luca, che in un certo senso potremmo definire l’"evangelista" del Natale, vuole sottolineare la benevolenza e la delicatezza di Dio verso i piccoli e gli umili, ai quali egli si manifesta e che sono solitamente meglio disposti a riconoscerlo e ad accoglierlo.

Il segno dato ai pastori, la manifestazione dell'infinita maestà di Dio in un bambino, è carico di speranze e di promesse: "Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia" (Lc 2, 12).

Un simile messaggio trova eco immediata nel cuore umile e disponibile dei pastori. Per essi, la parola che il Signore ha fatto loro conoscere è sicuramente qualcosa di reale, un «avvenimento» (cfr Lc 2, 15). Accorrono, quindi, senza indugio, trovano il segno loro promesso e subito diventano i primi missionari del Vangelo, diffondendo nei dintorni la buona notizia della nascita di Gesù.

3. In questi giorni abbiamo riascoltato il canto degli angeli a Betlemme: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama" (Lc 2, 14). Questo canto deve diffondersi nel mondo anche in questo nostro tempo, portatore di grandi speranze e di straordinarie aperture in ogni campo, ma carico anche di forti tensioni e difficoltà. Affinché nel nuovo anno appena iniziato l'umanità possa procedere in modo più spedito e sicuro sulle vie della pace, occorre il fattivo contributo di tutti.

Per questo ieri, in occasione della Giornata Mondiale della Pace, ho voluto sottolineare il legame che intercorre tra la pace, la giustizia e il perdono. Davvero "non c'è pace senza giustizia" e "non c'è giustizia senza perdono"! Deve, pertanto, crescere in tutti un forte desiderio di riconciliazione, sorretto da una sincera volontà di perdono. Lungo tutto l'anno la nostra preghiera si faccia più forte e insistente, per ottenere da Dio il dono della pace e della fraternità, specialmente nelle aree più travagliate del Pianeta.

4. Entriamo così nel nuovo anno con fiducia, imitando la fede e la docile disponibilità di Maria, che custodisce e medita nel proprio cuore (cfr Lc 2, 19) tutte le cose meravigliose che stanno accadendo sotto i suoi occhi. Dio stesso realizza attraverso il suo Figlio unigenito la piena e definitiva salvezza per l'intera umanità.

Contempliamo la Vergine mentre accoglie tra le proprie braccia Gesù per donarlo a tutti gli uomini. Come Lei, pure noi guardiamo con attenzione e custodiamo nel cuore le grandi cose che Dio compie ogni giorno nella storia. Impareremo così a riconoscere, nella trama della vita quotidiana, l'intervento costante della divina Provvidenza, che tutto guida con saggezza ed amore.

Ancora una volta Buon Anno a tutti!

[00005-01.03] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

En ce début d’année, au lendemain de la fête de Marie, Mère de Dieu, et de la Journée mondiale de la Paix, je voudrais rendre grâce au Seigneur pour tous ses bienfaits et en même temps prolonger notre contemplation du mystère de l’Incarnation. Par ce terme Incarnation, l’Église manifeste que le Verbe de Dieu a assumé pleinement et complètement la nature humaine, réalisant en elle et par elle notre salut.

Par le mystère de l’Incarnation, Dieu est venu visiter son peuple, lui donnant le salut, la paix et la joie. L’annonce de la Bonne Nouvelle a d’abord été faite aux bergers, c’est-à-dire au plus petits et aux plus humbles, souvent mieux disposés à reconnaître le Sauveur. Nous avons entendu comme eux le cantique des Anges: «Gloire à Dieu au plus haut des cieux et paix sur la terre aux hommes, qu’il aime» (Lc 2, 14). Ce chant doit se répandre dans le monde, appelant tous les hommes à se faire des artisans de paix. Avec Marie, entrons dans la nouvelle année avec confiance, imitant sa foi et sa disponibilité au Seigneur !

Je salue cordialement les francophones. Que la joie de Noël rayonne dans vos cœurs et dans vos vies, pour que vous deveniez toujours davantage témoins du salut et de la paix ! À tous, j’accorde la Bénédiction apostolique.

[00006-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

"The Word became flesh": these words of Saint John’s Gospel tell us what it is that we celebrate at Christmas. The Son of God became man for our salvation. Belief in the true Incarnation of the Son of God is the distinctive sign of Christian faith. On this truth rests all our joy and all our hope.

The song of the Angels, "Glory to God in the highest and peace to his people on earth", must fill our hearts and, in our time too, must ring out anew throughout the world. To make real God’s gift of salvation and peace, everyone’s practical commitment is needed. My message for yesterday’s World Day of Peace insists on the connection between peace, justice and forgiveness. Let us pray especially in this new year for peace wherever peoples are in conflict.

Let us never forget the great things God does for us. Like Mary, let us meditate in our hearts on his goodness towards us. In this way we shall see his Providence at work, and our trust and confidence will be strengthened.

Today I wish to extend a special welcome to the English-speaking pilgrims and visitors, especially from Norway, Australia, New Zealand and Japan. A blessed New Year to you all!

[00007-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!

Bei dieser ersten Generalaudienz des neuen Jahres möchten wir zuvorderst Gott danken. Mit unzähligen Wohltaten begleitet er unser Leben.

Zugleich fahren wir fort in unserer Betrachtung des Weihnachtsgeheimnisses. Gottes Kommen zu uns ist immer wirksam. Er befreit uns aus der Trübsal, schenkt uns Hoffnung, bringt Heil und Freude.

Gestern haben wir den Weltfriedenstag gefeiert. In meiner Botschaft wollte ich betonen, daß Frieden, Gerechtigkeit und Versöhnung in einer inneren Verbindung zueinander stehen. Wahrhaftig: es gibt keinen Frieden ohne Gerechtigkeit und keine Gerechtigkeit ohne Vergebung.

Möge uns Maria, die Mutter Gottes und Mutter der Kirche, durch ihre Fürsprache helfen, daß wir Gottes Hand in der Geschichte der Welt und unseres Lebens erkennen und sein heilsmächtiges Handeln an uns erfahren!

Mit diesen Gedanken begrüße ich herzlich alle Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Euch, Euren lieben Angehörigen daheim und allen, die mit uns über Radio Vatikan und das Fernsehen verbunden sind, erteile ich gern den Apostolischen Segen.

[00008-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

En este primer encuentro del año nuevo, renovando la acción de gracias por los beneficios que Dios nos concede, seguimos contemplando el misterio de la Encarnación. Dios ha asumido la naturaleza humana para realizar nuestra salvación.

El Nacimiento fue anunciado en primer lugar a un grupo de pastores, quienes se convirtieron en los primeros misioneros del Evangelio, difundiendo en los alrededores la buena noticia. San Lucas resalta así la delicadeza de Dios hacia los humildes, los cuales están de ordinario mejor dispuestos a reconocerlo y acogerlo.

El canto de los ángeles, aquella noche, "Gloria a Dios en las alturas y paz en la tierra", debe difundirse en el mundo, a fin de que la humanidad pueda avanzar por los caminos de la paz. Por esto, ayer, con ocasión de la Jornada Mundial de la Paz, he querido subrayar que "no hay paz sin justicia, no hay justicia sin perdón".

Doy mi cordial bienvenida a todos los peregrinos venidos de España y de Latinoamérica. Que a lo largo de todo el año, nuestra oración se haga mas fuerte e insistente, para obtener de Dios el don de la paz. ¡Feliz Año a todos!

[00009-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Queridos Irmãos e Irmãs,

Nestes dias, ouviu-se ressoar mais intensamente o cântico dos Anjos, em Belém: «Glória a Deus nas alturas, e paz na terra aos homens por Ele amados» (Lc 2, 14). Que estes votos formulados pelos Anjos sejam acolhidos por todos os homens e mulheres de boa vontade do nosso tempo, que se gloria de extraordinárias esperanças e conquistas em diversos campos, mas passa também por fortes tensões e dificuldades. Com a efectiva contribuição de todos, possa a humanidade avançar com passo mais rápido e seguro pelo caminho da paz!

Com votos de um Ano Novo sereno e feliz, saúdo os peregrinos de língua portuguesa, sobre todos implorando uma especial protecção da Virgem Mãe, ao conceder aos presentes e seus entes queridos a minha Bênção Apostólica.

[00010-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Traduzione italiana del saluto in lingua croata

Saluto in lingua italiana

Traduzione italiana del saluto in lingua croata  

[Saluto cordialmente il Coro parrocchiale «Santa Cecilia» di Kistanje, gli operai della Ditta edile «Zitex» di Donji Miholjac, e gli altri pellegrini croati qui presenti.

Carissimi, auspico che il nuovo anno del Signore appena iniziato sia per ciascuno di voi e per le vostre famiglie una nuova tappa di crescita nella fede, come pure un nuovo periodo di grazia, di speranza e di concordia. Volentieri imparto a tutti la Benedizione Apostolica.

Siano lodati Gesù e Maria!]

[00011-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo un cordiale saluto ai Legionari di Cristo, che oggi hanno voluto essere presenti con tutta la loro Comunità di Roma, in particolare con i sacerdoti novelli e le consacrate di "Regnum Christi". Carissimi, il mistero dell’Incarnazione celebrato in questo tempo liturgico vi illumini nel cammino della fedeltà a Cristo. Sull’esempio di Maria, sappiate custodire, meditare e seguire il Verbo che a Betlemme si è fatto carne, per diffondere con entusiasmo il messaggio della salvezza.

Un pensiero speciale va poi al gruppo di coniugi della parrocchia S. Michele in Solofra, che ricordano gli anniversari del loro matrimonio. Carissimi, nel rilevare il gesto gentile che la vostra comunità parrocchiale ha compiuto, offrendo una medaglia d’oro a L’Osservatore Romano nel 140° anniversario di fondazione, vi esorto a perseverare nell’impegno di generosa testimonianza cristiana.

A tutti i pellegrini di lingua italiana presenti a questa prima Udienza generale del 2002 porgo un affettuoso augurio di serenità e di bene per il nuovo anno.

Mi rivolgo, infine, ai giovani, ai malati ed agli sposi novelli.

A voi, cari giovani, auguro di saper considerare ogni giorno come un dono di Dio, da accogliere con riconoscenza e vivere con rettitudine. Per voi, cari malati, il nuovo anno porti consolazione nel corpo e nello spirito. E voi, cari sposi novelli, sforzatevi di imitare la Santa Famiglia di Nazareth, realizzando un’autentica comunione di vita e d’amore.

[00012-01.01] [Testo originale: Italiano]