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L’UDIENZA GENERALE, 17.10.2001


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si è svolta alle ore 10 in Piazza S. Pietro dove il Santo Padre ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana, il Papa, continuando il ciclo di catechesi sui Salmi, ha trattato il tema: "Salmo 47 (Azione di grazie per la salvezza del popolo) - Lodi Giovedì 1a Settimana (Lettura Sal 47,1-6.13.15).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II ha rivolto particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.

L’Udienza Generale si è conclusa con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Il Salmo che è stato proclamato è un canto in onore di Sion, "la città del grande Sovrano" (Sal 47,3), sede allora del tempio del Signore e luogo della sua presenza in mezzo all’umanità. La fede cristiana lo applica ormai alla "Gerusalemme di lassù", che è "la nostra madre" (Gal 4,26).

La tonalità liturgica di questo inno, l’evocazione di una processione festosa (cfr vv. 13-14), la visione pacifica di Gerusalemme che riverbera la salvezza divina, rendono il Salmo 47 una preghiera che può aprire la giornata per renderla un canto di lode, anche se qualche nube si addensa all’orizzonte.

Per cogliere il senso del Salmo, ci sono d’aiuto tre acclamazioni collocate all’inizio, al centro e in finale, quasi a offrirci la chiave spirituale della composizione e ad introdurci nel suo clima interiore. Ecco le tre invocazioni: "Grande è il Signore e degno di ogni lode nella città del nostro Dio" (v. 2); "Ricordiamo, Dio, la tua misericordia dentro il tuo tempio" (v. 10); "Questo è il Signore, nostro Dio in eterno, sempre: egli è colui che ci guida" (v. 15).

2. Queste tre acclamazioni, che esaltano il Signore ma anche "la città del nostro Dio" (v. 2), inquadrano due grandi parti del Salmo. La prima è una gioiosa celebrazione della città santa, la Sion vittoriosa contro gli assalti dei nemici, serena sotto il manto della protezione divina (cfr vv. 3-8). Si ha quasi una litania di definizioni di questa città: è un’altura mirabile che si erge come un faro di luce, una fonte di gioia per tutti i popoli della terra, l’unico vero "Olimpo" ove cielo e terra s’incontrano. È - per usare un’espressione del profeta Ezechiele - la città-Emmanuele perché "Dio è là", presente in essa (cfr Ez 48,35). Ma attorno a Gerusalemme si stanno accalcando le truppe di un assedio, quasi un simbolo del male che attenta allo splendore della città di Dio. Lo scontro ha un esito scontato e quasi immediato.

3. I potenti della terra, infatti, assaltando la città santa, hanno provocato anche il suo Re, il Signore. Il Salmista mostra il dissolversi dell’orgoglio di un esercito potente con l’immagine suggestiva dei dolori del parto: "Là sgomento li ha colti, doglie come di partoriente" (v. 7). L’arroganza si trasforma in fragilità e debolezza, la potenza in caduta e sconfitta.

Lo stesso concetto è espresso con un’altra immagine: l’esercito in rotta viene paragonato a un’armata navale invincibile, su cui si abbatte un tifone causato da un terribile vento d’oriente (cfr v. 8). Rimane, quindi, una certezza inconcussa per chi sta all’ombra della protezione divina: l’ultima parola non è affidata al male ma al bene; Dio trionfa sulle potenze ostili, anche quando sembrano grandiose e invincibili.

4. Il fedele, allora, proprio nel tempio celebra il suo ringraziamento al Dio liberatore. Il suo è un inno all’amore misericordioso del Signore, espresso con il termine ebraico hésed, tipico della teologia dell’alleanza. Siamo, così, nella seconda parte del Salmo (cfr vv. 10-14). Dopo il grande canto di lode a Dio fedele, giusto e salvatore (cfr vv. 10-12), si compie una specie di processione attorno al tempio ed alla città santa (cfr vv. 13-14). Si contano le torri, segno della sicura protezione di Dio, si osservano le fortificazioni, espressione della stabilità offerta a Sion dal suo Fondatore. Le mura di Gerusalemme parlano e le sue pietre ricordano i fatti che devono essere trasmessi "alla generazione futura" (v. 14) attraverso il racconto che ne faranno i padri ai loro figli (cfr Sal 77,3-7). Sion è lo spazio di una catena ininterrotta di azioni salvatrici del Signore, che vengono annunciate nella catechesi e celebrate nella liturgia, perché continui nei credenti la speranza nell’intervento liberatore di Dio.

5. Bellissima nell’antifona conclusiva una delle più alte definizioni del Signore come pastore del suo popolo: "Colui che ci guida" (v. 15). Il Dio di Sion è il Dio dell’Esodo, della libertà, della vicinanza al popolo schiavo in Egitto e pellegrino nel deserto. Ora che Israele è stanziato nella terra promessa, sa che il Signore non lo abbandona: Gerusalemme è il segno della sua vicinanza, e il tempio è il luogo della sua presenza.

Rileggendo queste espressioni, il cristiano si eleva alla contemplazione di Cristo, il nuovo e vivente tempio di Dio (cfr Gv 2,21), e si volge alla Gerusalemme celeste, che non ha più bisogno di un tempio e di una luce esteriore, perché "il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello sono il suo tempio… la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello" (Ap 21,22-23). A questa rilettura "spirituale" ci invita sant’Agostino, convinto che nei libri della Bibbia "non vi è nulla che riguardi soltanto la città terrena, se tutto ciò che di essa si riferisce, o per essa si adempie, simboleggia qualche cosa che per allegoria possa essere riferito anche alla Gerusalemme celeste" (Città di Dio, XVII, 3, 2). Gli fa eco san Paolino di Nola, che proprio commentando le parole del nostro Salmo esorta a pregare affinché "possiamo essere ritrovati quali pietre vive nelle mura della Gerusalemme celeste e libera" (Lettera 28,2 a Severo). E contemplando la saldezza e compattezza di questa città, lo stesso Padre della Chiesa continua: "Infatti colui che abita questa città si rivela come l’Uno in tre persone… Di essa Cristo è stato costituito non solo fondamento, ma anche torre e porta… Se dunque su di Lui si fonda la casa della nostra anima e su di Lui si innalza una costruzione degna di così grande fondamento, allora la porta d’ingresso nella sua città sarà per noi proprio Colui che ci guiderà nei secoli e ci collocherà nel luogo del suo pascolo".

[01652-01.02] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese  

Chers Frères et Sœurs,

Le Psaume que nous venons d’entendre loue Sion, "la cité du grand roi" (47, 3), siège du Temple du Seigneur, lieu de sa présence au milieu des hommes et source de joie pour tous les peuples de la terre. Il nous aide à acclamer le Seigneur, Dieu éternel et riche en miséricorde, qui est la citadelle inébranlable. Dieu transforme l’arrogance des puissants de la terre en fragilité, leur victoire en défaite. Le mal n’a jamais le dernier mot, car Dieu triomphe des puissances hostiles, même lorsqu’elles semblent invincibles. En admirant les murs de Jérusalem, signes de la solidité de la présence divine, les fidèles peuvent alors célébrer l’amour miséricordieux du Seigneur.

Pasteur de son peuple, Dieu le guide d’âge en âge, ne cessant d’entretenir en lui l’espérance de son intervention libératrice. C’est dans le Christ que cette espérance s’accomplit définitivement. En Lui, les chrétiens contemplent le nouveau temple de Dieu (cf. Jn 2, 21) et ils poursuivent leur marche vers la Jérusalem céleste, assurés de la présence salvifique du Seigneur.

J’accueille avec joie les pèlerins de langue française. Que le Christ Sauveur vous garde dans l’espérance, afin que vos paroles et vos actes témoignent de son amour pour tous les hommes ! À tous, j’accorde bien volontiers la Bénédiction apostolique.

[01653-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

The Forty-seventh Psalm is a hymn in honour of Mount Zion, where the Lord’s temple is set in the midst of his people. It is a song of praise to God, who in his mercy and love delivers Zion from her enemies. God’s faithful people give thanks to the Lord who protects them; they recognize that it is he who strengthens them and leads them. This brings to mind the image of the Good Shepherd, and our thoughts turn to Christ, who is the new and living temple of God. We think of the "heavenly Jerusalem", our true home, of which Christ is the sole foundation and also the door through which we gain entrance to the holy city of our God. It is Jesus Christ who ever guides us, leading us to rich green pastures where we shall know the fullness of joy for ever.

I am pleased to greet Cardinal Keeler and the group from the Basilica of the Assumption in the Archdiocese of Baltimore. I remember well my own visits to the first Cathedral of the Catholic Church to be built in the United States of America. May God bless the efforts you are now making to restore this historic shrine as a worldwide symbol of religious freedom. My greetings go as well to the other English-speaking pilgrims and visitors present at today’s Audience, especially those from England, Scotland, Ireland, Denmark, Norway, Australia, Canada and the United States of America: upon all of you I invoke the grace and peace of our Lord Jesus Christ.

[01654-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!

Gott hat eine Wohnung. Im heutigen Psalm ist die Rede von der Stadt unseres Gottes, von der Stadt des großen Königs.

Während das Alte Testament auf den Tempel des Herrn und den Ort seiner Gegenwart inmitten der Menschheit anspielt, lesen wir Christen die Stadt Gottes auf das himmlische Jerusalem hin, das unsere Mutter ist.

Doch wir müssen noch einen weiteren Schritt machen, um die Tiefe des Psalmes zu erfassen: Es geht nicht nur um die Stadt Gottes oder den Berg Zion. Die Bilder verweisen auf Gott selbst: einen Gott, der uns führt und leitet in Ewigkeit.

Wie gut ist es, um einen Gott zu wissen, der uns an die Hand nimmt auf unserem Weg durch die Zeit! Wie gut ist es, daß er uns beschützt und beschirmt!

Mit diesen Gedanken voller innerer Freude und tiefen Vertrauens grüße ich die Pilger und Besucher aus den Ländern deutscher Sprache. Besonders heiße ich die Franziskanerinnen der Kongregation "Töchter der Heiligsten Herzen Jesu und Maria" willkommen, die an einer geistlichen Erneuerung teilnehmen. Gott entfache eure "erste Liebe" zum Herrn wieder neu! Mit diesem Wunsch erteile ich euch, euren Lieben daheim und allen, die mit uns über Radio Vatikan und das Fernsehen verbunden sind, den Apostolischen Segen.

[01655-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

El Salmo que hemos escuchado es un canto en honor de Sión, "la ciudad del gran rey". La fe cristiana lo aplica a la "Jerusalén de arriba", que es "nuestra madre" (Gal 4,26). Este himno nos recuerda la visión pacífica de Jerusalén que refleja la salvación divina, haciendo de este Salmo un canto de alabanza al comenzar un nuevo día.

Tres aclamaciones nos ayudan a comprender el sentido de este Salmo: "Grande es el Señor y muy digno de alabanza en la ciudad de nuestro Dios" (v. 2); "Oh Dios. meditamos tu misericordia en medio de tu templo" (v. 10); "Éste es el Señor, nuestro Dios. Él nos guiará por siempre jamás" (v. 15). El fiel, en el templo da gracias a Dios liberador y entona un himno a su amor misericordioso. Hermosa es también la expresión final, que presenta al Señor como pastor de su pueblo: "Él nos guiará por siempre" (v. 15). Meditando estas expresiones, el fiel cristiano contempla a Cristo, el nuevo templo vivo de Dios (cf. Jn 2,21).

Deseo saludar cordialmente a los fieles de lengua española, en particular a los feligreses de varias parroquias de España y a los devotos del Santuario de San Cono del Uruguay. Saludo también a los peregrinos argentinos de Mendoza, así como a los peregrinos mexicanos y de otros países latinoamericanos. Sepamos agradecer a Dios que nos libera de todo mal y nos guía siempre con su amor misericordioso.

Muchas gracias.

[01656-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Caríssimos Irmãos e Irmãs:

O Salmo 47, hoje comentado, evoca a Majestade do Senhor em Sião, a cidade do grande Rei, nosso Deus (v.2-3): Jerusalém, cidade santa, onde o Senhor revelou toda a formosura das suas promessas ao Povo de Israel; cidade invencível, triunfadora ante as forças hostis. Ela é o espaço da divina ação misericordiosa, e a esperança da intervenção libertadora do Senhor dos exércitos. Os cristãos hoje, confiantes, contemplam a Cristo, templo novo e vivo de Deus, e dirigem o próprio olhar, em preces e ações de graças, ao Todo-Poderoso para que - como dizia São Paulino de Nola - «possam vir a ser reconhecidos como pedras vivas entre os muros de Jerusalém celestial».

Saúdo cordiamente os ouvintes de língua portuguesa, hoje bem representados por brasileiros, especialmente pelo Senhor Comandante e pelos Oficiais, Cadetes e equipagem do navio-escola «Brasil».

Desejo a todos felicidades; e que crescendo na fé e na consciência da vocação cristã, honrem sempre a dignidade a que os elevou o Batismo: sois templos do Espírito Santo e novo Povo de Deus. E olhando para o grupo, onde prevalecem os jovens, digo-lhes: sede arautos de esperança! E, pela cultivada nobreza da vossa escolha de vida, sede homens construtores de fraternidade, paz e solidariedade com todos sem exceção, para um mundo e para um Brasil melhor! Com estes votos, vos abençoo, assim como às vossas famílias.

[01657-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua neerlandese

Saluto ai partecipanti al Pellegrinaggio dell’Arcidiocesi di Belgrado

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua slovena

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua neerlandese  

Beste Nederlandse en Belgische pelgrims!
De rozenkrans is een samenvatting van het Evangelie, en een leerschool voor het bidden.
Moge uw bedevaart in deze maand oktober, toegewijd aan de Maagd Maria, u de waarde van dit eenvoudige en doeltreffende gebed opnieuw laten ontdekken.
Van harte verleen ik u de Apostolische Zegen.
Geloofd zij ezus Christus!

[Carissimi pellegrini neerlandesi e belgi!
Il Rosario è un compendio del Vangelo ed una scuola di preghiera. Auguro che il vostro pellegrinaggio in questo mese di ottobre dedicato alla Vergine Maria vi aiuti a riscoprire il valore di questa preghiera semplice ed efficace.
Di cuore imparto la Benedizione Apostolica.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[01658-AA.01] [Testo originale: Neerlandese]

Saluto ai partecipanti al Pellegrinaggio dell’Arcidiocesi di Belgrado

Srdačno pozdravljam sudionike hodočašća Beogradske nadbiskupije, koje vodi preuzvišeni mons. Stanislav Hočevar, beogradski nadbiskup metropolit.
Predragi,zarko zelim da ovo vaše hodočašće na grobove svetih apostola Petra i Pavla učvrsti vaše crkveno zajedništvo i još više ojača vaše zalaganje za evanđeosko svjedočenje. Rado udjeljujem apostolski blagoslov vama i cijeloj vašoj dragoj biskupijskoj zajednici.

[Saluto cordialmente i partecipanti al pellegrinaggio dell'Arcidiocesi di Belgrado, guidato dall'Ecc.mo Arcivescovo Metropolita Mons. Stanislav Hočevar.
Carissimi, auspico vivamente che questo vostro pellegrinaggio alle tombe dei Santi Apostoli Pietro e Paolo rinsaldi la vostra comunione ecclesiale e rafforzi ulteriormente il vostro impegno per la testimonianza evangelica. Volentieri imparto la Benedizione Apostolica a voi e all'intera vostra cara Comunità arcidiocesana.]

[01659-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua croata

Pozdravljam sve nazočne hrvatske hodočasnike, a na poseban način vjernike Hrvatske Katoličke Misije Moers-Repelen u Njemačkoj. Dobro došli!
Predragi, svakome od vas i vašim obiteljima od srca udjeljujem apostolski blagoslov.
Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto di cuore tutti i gruppi di pellegrini croati qui presenti, in modo particolre i fedeli della Missione Cattolica Croata di Moers-Repelen, in Germania. Benvenuti!
Carissimi, imparto di cuore la Benedizione Apostolica a ciascuno di voi e alle vostre famiglie.
Siano lodati Gesù e Maria!]

[01660-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua slovacca

Srdečne vítam slovenských pútnikov z Bratislavy a okolia, z Michaloviec a zo Senice.
Drahí pútnici, pri stretnutiach s pápezom spievate: "Ziv, Boze, Otca Svätého, námestníka Kristovho!". Ďakujem vám za vaše modlitby a obety, ktorými sprevádzate moju sluzbu Pastiera celej Cirkvi.
Vďačne udeujem Apoštolské pozehnanie vám i vašim drahým.
Pochválený buď Jeziš Kristus!

[Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini slovacchi, provenienti da Bratislava e dintorni, da Michalovce e da Senica.
Cari pellegrini, durante gli incontri con il Papa voi cantate: "Benedici, Dio, il Santo Padre, Vicario di Cristo!". Vi ringrazio delle vostre preghiere e dei sacrifici, con cui accompagnate il mio ministero di Pastore di tutta la Chiesa.
Con gratitudine imparto la Benedizione Apostolica a voi ed ai vostri cari.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[01661-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua slovena

Pozdravljam slovenski pevski zbor »ZVON« iz Nizozemske. Vesel sem vašega več kot sedemdesetletnega velikodušnega prizadevanja, da s svojo pesmijo slavite Boga pri svetem bogosluzju in razveseljujete svoje rojake in prijatelje ob vaših kulturnih in druzabnih srečanjih. Naj vas to romanje k rimskim spomenikom apostolov in mučencev obogati in utrdi v veri in bratski povezanosti.
Vam in vsem vašim dragim podeljujem svoj posebni apostolski blagoslov.

[Saluto il coro sloveno «ZVON» dall'Olanda. Sono lieto del vostro impegno generoso che dura già da più di 70 anni. Con il vostro canto date gloria a Dio durante la sacra liturgia e portate tanta gioia ai vostri connazionali e amici durante i vostri incontri culturali e sociali. Il pellegrinaggio alle memorie degli apostoli e martiri romani arricchisca e approfondisca la vostra fede e i vostri rapporti fraterni.
A voi e a tutti i vostri cari la mia speciale benedizione apostolica.]

[01662-AA.01] [Testo originale: Sloveno]

Saluto in lingua italiana

Saluto ora i pellegrini di lingua italiana, tra i quali ci sono molti gruppi parrocchiali. In particolare, rivolgo un cordiale pensiero ai fedeli della parrocchia "Cuore Immacolato di Maria e Sant’Anna" in Carlentini, della parrocchia di San Tammaro in Grumo Nevano, e della parrocchia di Santa Maria Assunta e San Bernardo in Rocca d’Arce.
Carissimi, vi esorto a vivere con entusiasmo la fede cristiana, nella viva consapevolezza che essa è la risposta pienamente valida alle speranze e alle attese di ogni uomo e di ogni società.

Mi rivolgo, infine, ai giovani, ai malati ed agli sposi novelli, ricordando che oggi ricorre la memoria liturgica di sant'Ignazio di Antiochia, vescovo, martire a Roma agli inizi del secondo secolo.
Pensando al suo fulgido esempio, invito voi, cari giovani, ad essere coraggiosi discepoli di Cristo; esorto voi, cari malati, ad affrontare le sofferenze con spirito di fede e di speranza cristiana; ed auguro a voi, cari sposi novelli, di attingere sempre dall’Eucarestia l’amore divino che consacra la vostra unione.

[01663-01.01] [Testo originale: Italiano]