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L’UDIENZA GENERALE, 14.03.2001


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.30 nell’Aula Paolo VI dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa tratta il tema: "Maria icona escatologica della Chiesa" (Lettura: Ap 12,1-2.5-6.10).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE IN LINGUA ITALIANA

1. Abbiamo aperto il nostro incontro ascoltando una delle pagine più note dell’Apocalisse di Giovanni. Nella donna incinta, che partorisce un figlio mentre un drago color rosso sangue infuria contro di lei e contro colui che ha generato, la tradizione cristiana, liturgica e artistica, ha visto l’immagine di Maria, la madre di Cristo. Tuttavia, secondo la primaria intenzione dell’autore sacro, se la nascita del bimbo rappresenta l’avvento del Messia, la donna personifica evidentemente il popolo di Dio, sia l’Israele biblico sia la Chiesa. L’interpretazione mariana non contrasta con il senso ecclesiale del testo, giacché Maria è "figura della Chiesa" (LG, 63; cfr sant’Ambrogio, Expos. Lc, II, 7).
Sullo sfondo della comunità fedele si scorge pertanto il profilo della Madre del Messia. Contro Maria e la Chiesa si erge il drago che evoca Satana e il male, come è già indicato dalla simbologia dell’Antico Testamento; il rosso è segno di guerra, di strage, di sangue versato; le "sette teste" coronate indicano un potere immenso, mentre le "dieci corna" rievocano la forza impressionante della bestia descritta dal profeta Daniele (cfr 7,7), anch’essa immagine del potere prevaricatore che imperversa nella storia.

2. Bene e male, dunque, si fronteggiano. Maria, suo Figlio e la Chiesa rappresentano l’apparente debolezza e piccolezza dell’amore, della verità, della giustizia. Contro di loro si scatena la mostruosa energia devastatrice della violenza, della menzogna, dell’ingiustizia. Ma il canto che suggella il brano ci ricorda che il verdetto definitivo è affidato a "la salvezza, la forza, il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo" (Ap 12,10).
Certo, nel tempo della storia la Chiesa può essere costretta a rifugiarsi nel deserto, come l’antico Israele in marcia verso la terra promessa. Il deserto, tra l’altro, è il riparo tradizionale dei perseguitati, è l’ambito segreto e sereno dove è offerta la protezione divina (cfr Gn 21,14-19; 1Re 19,4-7). In questo rifugio la donna rimane, però, come sottolinea l’Apocalisse (cfr 12,6.14), solo per un periodo limitato. Il tempo dell’angustia, della persecuzione, della prova non è, dunque, indefinito: alla fine verrà la liberazione e sarà l’ora della gloria.
Contemplando questo mistero in prospettiva mariana, possiamo affermare che "Maria, accanto al suo Figlio, è l’icona più perfetta della libertà e della liberazione dell’umanità e del cosmo. È a lei che la Chiesa, di cui ella è madre e modello, deve guardare per comprendere il senso della propria missione nella sua pienezza" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Libertatis conscientia, 22-3-1986, n. 97; cfr Redemptoris Mater, 37).

3. Fissiamo, allora, il nostro sguardo su Maria, icona della Chiesa pellegrina nel deserto della storia, ma protesa alla meta gloriosa della Gerusalemme celeste dove risplenderà come Sposa dell’Agnello, Cristo Signore. Come la celebra la Chiesa d’Oriente, la Madre di Dio è l’Odighitria, colei che "indica la via", cioè Cristo, unico mediatore per incontrare in pienezza il Padre. Un poeta francese vede in lei "la creatura nel suo primo onore e nel suo sboccio finale, com’è uscita da Dio nel mattino del suo splendore originale" (P. Claudel, La Vierge à midi, ed. Pléiade, p. 540).
Nella sua Immacolata Concezione Maria è il modello perfetto della creatura umana che colmata fin dall’inizio da quella grazia divina che sostiene e trasfigura la creatura (cfr Lc 1,28), sceglie sempre, nella sua libertà, la via di Dio. Nella sua gloriosa Assunzione al cielo Maria è, invece, l’immagine della creatura chiamata da Cristo risorto a raggiungere, al termine della storia, la pienezza della comunione con Dio nella risurrezione per un’eternità beata. Per la Chiesa che spesso sente il peso della storia e l’assedio del male, la Madre di Cristo è l’emblema luminoso dell’umanità redenta e avvolta dalla grazia che salva.

4. La meta ultima della vicenda umana si avrà quando "Dio sarà tutto in tutti" (1Cor 15,28) e - come annunzia l’Apocalisse - il "mare non ci sarà più" (21,1), cioè il segno del caos distruttore e del male sarà finalmente eliminato. Allora la Chiesa si presenterà a Cristo come "la Sposa adorna per il suo Sposo" (Ap 21,2). Sarà quello il momento dell’intimità e dell’amore senza incrinature. Ma già ora, proprio guardando alla Vergine Assunta in cielo, la Chiesa pregusta la gioia che le sarà data in pienezza alla fine dei tempi. Nel pellegrinaggio di fede lungo la storia, Maria accompagna la Chiesa come "modello della comunione ecclesiale nella fede, nella carità e nell’unione con Cristo. Eternamente presente nel mistero di Cristo, ella è, in mezzo agli apostoli, nel cuore stesso della Chiesa nascente e della Chiesa di tutti i tempi. Infatti, la Chiesa fu congregata nella parte alta del cenacolo con Maria, che era la madre di Gesù e con i fratelli di lui. Non si può, dunque, parlare di Chiesa se non vi è presente Maria, la madre del Signore, con i fratelli di lui" (Congregazione per la Dottrina della Fede, Communionis notio, 28-5-1992, n. 19; cfr Cromazio di Aquileia, Sermo 30,1).

5. Cantiamo, allora, il nostro inno di lode a Maria, immagine dell’umanità redenta, segno della Chiesa che vive nella fede e nell’amore, anticipando la pienezza della Gerusalemme celeste. "Il genio poetico di sant’Efrem Siro, definito ‘la cetra dello Spirito Santo’, ha cantato instancabilmente Maria, lasciando un’impronta tuttora viva in tutta la tradizione della Chiesa siriaca" (Redemptoris Mater, 31). È lui a delineare Maria come icona di bellezza: "Essa è santa nel suo corpo, bella nel suo spirito, pura nei suoi pensieri, sincera nella sua intelligenza, perfetta nei suoi sentimenti, casta, ferma nei suoi propositi, immacolata nel suo cuore, eminente, colma di tutte le virtù" (Inni alla Vergine Maria 1,4; ed. Th. J. Lamy, Hymni de B. Maria, Malines 1886, t. 2, col. 520). Questa immagine rifulga al centro di ogni comunità ecclesiale quale perfetto riflesso di Cristo e sia come segno elevato tra i popoli, come "città collocata sopra un monte" e "lucerna sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti" (cfr Mt 5,14-15).

[00400-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese 

Frères et Sœurs,
Cette page saisissante du livre de l’Apocalypse nous montre les assauts permanents que le dragon, symbole de Satan et du mal, fait subir à la femme enceinte, image du peuple de Dieu. Dans cette femme qui enfante un fils, la tradition chrétienne a vu Marie, la Mère du Christ. "Figure de l’Église" dans son pèlerinage de foi tout au long de l’histoire, "Marie, près de son Fils, est l’icône la plus parfaite de la liberté et de la libération de l’humanité et du cosmos. C’est vers elle que l’Église, dont elle est la mère et le modèle, doit regarder pour comprendre le sens plénier de sa propre mission" (Congrégation pour la Doctrine de la Foi, Libertatis conscientia, 22-3-1986, n. 97). Entonnons donc notre hymne de louange à Marie, image de l’humanité rachetée, signe de l’Église qui vit dans la foi et dans la charité la victoire déjà acquise par "le salut, la force, le règne de notre Dieu et le pouvoir de son Christ" (Ap 12, 10)!

Je salue cordialement les pèlerins francophones présents à cette audience, en particulier les séminaristes de Paray-le-Monial et les jeunes du collège Saint-Joseph de Châteaurenard. Que ce temps de Carême dispose vos cœurs à l’action de l’Esprit, pour qu’à l’exemple de Marie, vous marchiez à la suite du Christ. À tous, je donne de grand cœur la Bénédiction apostolique.

[00401-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,
Mary, the Mother of Jesus, is the icon of the Church on her pilgrim journey through time. The Book of Revelation presents the figure of a woman in the pangs of birth, engaged in mortal combat with the dragon (Rev 12). The woman represents both Mary and the Church, while the dragon represents Satan and evil. The struggle symbolizes the battle between good and evil which goes on throughout history. The Church undergoes persecution and trial, but only for a limited time. The sacred writer assures us that history will end with the final victory of the forces of goodness. Contemplating Mary, who has gone before us into glory as the perfect model of humanity redeemed and transformed by God’s grace, the Church has a foretaste of the joy which will be fully hers at the end of time. Trusting in Mary’s powerful intercession, let us sing her praises as we look forward to the happiness of the heavenly Jerusalem where she awaits us.

I extend a special greeting to the members of the Catenian Association of Great Britain, and the Ontario Catholic Supervisory Officers’ Association, as well as to the many student groups present. Upon all the English-speaking pilgrims and visitors, especially those from Great Britain, Denmark, Canada and the United States of America, I invoke the abundant blessings of Almighty God.

[00402-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!
Maria ist Mutter der Kirche und zugleich auch deren Vorbild. Deswegen müssen wir auf sie schauen, um den tiefen Sinn unserer Sendung als Christen in der Welt zu verstehen.
In ihrer unbefleckten Empfängnis ist Maria das vollkommene Beispiel der menschlichen Schöpfung, denn von Anfang an wird sie von der göttlichen Gnade ganz und gar durchdrungen. Auf diese Weise wählt sie in Freiheit den direkten Weg zu Gott.
Maria stellt gleichsam das Abbild der Kirche dar, die wie eine Pilgerin durch die Wüste der Geschichte zum himmlischen Jerusalem unterwegs ist. Dabei zeigt uns die Muttergottes den Weg: Jesus Christus, den einzigen Mittler, der uns zum Vater führt.

Herzlich begrüße ich alle Anwesenden aus den Ländern deutscher Sprache. Besonders willkommen heiße ich die Marianische Kongregation Augsburg und die Musikkapelle Allhartsberg. Laßt euch in kindlichem Vertrauen von Maria an der Hand nehmen. Wo sie euch hinführt, da werdet ihr Gott begegnen. Gerne erteile ich euch, euren Lieben daheim und allen, die mit uns über Radio Vatikan und das Fernsehen verbunden sind, den Apostolischen Segen.

[00403-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:
En la lectura que hemos escuchado, el nacimiento del niño representa la venida del Mesías y la mujer personifica al Pueblo de Dios. Contra la Madre del Mesías y la Iglesia se levanta el dragón, que evoca a Satanás y el mal. María, su Hijo y la Iglesia representan la aparente debilidad del amor, de la verdad y de la justicia, contra los cuales se desatan tantas formas de violencia. El tiempo de la angustia, de la persecución y la prueba no es, pues, ilimitado: al final llegará la liberación gloriosa.
Ante este misterio, podemos afirmar que "María, al lado de su Hijo, es la imagen más perfecta de la libertad y de la liberación de la humanidad y del cosmos" (Libertatis conscientia, 97). Fijemos nuestra mirada en María, imagen de la Iglesia peregrina, pero encaminada hacia la Jerusalén celestial. En su gloriosa Asunción al cielo María es imagen de la criatura llamada por Cristo a alcanzar la plena comunión con Dios. Para la Iglesia, que a menudo siente el peso de la historia y las asechanzas del mal, la Madre de Cristo es la figura esplendorosa de la humanidad redimida.

Deseo saludar a los fieles de lengua española, en particular a la asociación de padres y alumnos del Instituto "Dante Alighieri", de Rosario (Argentina), así como a los peregrinos españoles y latinoamericanos. Que la imagen de María resplandezca en cada comunidad eclesial como perfecto reflejo de Cristo, nuestro Salvador.
Muchas gracias.

[00404-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Queridos Irmãos e Irmãs,
No livro do Apocalipse, fala-se duma Mulher gloriosa que está para dar à luz, em condições de perigo extremo: um dragão ameaça devorar o filho que Ela vai ter. É um quadro bíblico que nos fala da luta incessante entre o bem e o mal. A Virgem Maria, o seu Filho e a Igreja representam a fragilidade e a pequenez aparente do amor, da verdade, da justiça; contra eles, levanta-se a monstruosa força destruidora da violência, da mentira, da injustiça. Mas, segundo o texto bíblico, a vitória final pertence «ao nosso Deus e ao poder do seu Cristo» (cf. Ap 12, 10).

Amados peregrinos de língua portuguesa, sede benvindos! No centro das vossas famílias e comunidades cristãs brilhe a figura excelsa da Virgem Mãe, santa no seu corpo, bela no seu espírito, pura nos seus pensamentos, sincera nas suas palavras, perfeita nos seus sentimentos, firme nos seus propósitos, imaculada no seu coração, cheia de todas as virtudes. Que a sua luz esplendorosa se espelhe nos vossos passos!

[00405-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua ceca

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua ungherese

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua croata

Srdačno pozdravljam Pjevački zbor ðupe Gospe od Zdravlja u Splitu i ostale hrvatske hodočasnike.
Predragi, svima ñelim korizmu bogatu plodovima obraćenja i ljubavi, kako bi obnovljeni stigli k vazmenoj svetkovini, te rado udjeljujem apostolski blagoslov svakomu od vas i vašim obiteljima.
Hvaljen Isus i Marija!

[Saluto cordialmente il Coro della Parrocchia della Madonna della Salute di Split e gli altri pellegrini croati.
Carissimi, nell’auspicare per tutti una Quaresima ricca di frutti di conversione e di carità, per giungere rinnovati alla Festa pasquale, volentieri imparto la Benedizione Apostolica a ciascuno di voi ed alle vostre famiglie.
Siano lodati Gesù e Maria!]

[00406-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua ceca

Z celého srdce vitám skupinu poutník z České republiky, zvláště z Brna.
Moji drazi, děkuji vám za Vaši návštěvu a peji vám, aby postní doba prohloubila vaši věrnost Kristu a abyste všude vydávali věrohodné svědectvi evangeliu.
K tomu z celého srdce ñehnám vám i vašim drahým ve vlasti.
Chvála Kristu!

[Rivolgo un cordiale benvenuto al gruppo di pellegrini provenienti dalla Repubblica Ceca, in particolare da Brno.
Carissimi, vi ringrazio per la vostra visita ed auspico che il tempo quaresimale rafforzi ancor più la vostra adesione a Cristo e l’impegno di testimonianza evangelica. Con questi pensieri di cuore invoco su di voi e sui vostri cari in patria copiose benedizioni dal cielo.]

[00407-AA.01] [Testo originale: Ceco]

Saluto in lingua slovacca

Zo srdca pozdravujem skupinu slovenskýh pútnikov z Námestova.
Bratia a sestry, Pôstne obdobie nás vyzýva na obrátenie prostredníctvom počúvania Boñieho Slova, modlitby a skutkov milosrdenstva.
K takému preñívaniu Pôstu rád udeµujem svoje poñehnanie vám i vašim drahým.
Pochválený buď Jeñiš Kristus!

[Saluto di cuore il gruppo di pellegrini slovacchi provenienti da Námestovo.
Fratelli e Sorelle, la Quaresima ci invita alla conversione attraverso l'ascolto della parola di Dio, la preghiera e l'esercizio delle opere di misericordia.
Perché possiate vivere una tale Quaresima, imparto volentieri la mia benedizione a voi ed ai vostri cari.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[00408-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua ungherese

Szeretettel köszöntöm a magyar híveket Budapesztrôl, és a magyar nyelv más területeirôl. Isten hozott Benneteket!
Örömmel adom apostoli áldásomat Rátok és kívánok további jó munkát.
Dicsértessék a Jézus Krisztus!

[Saluto cordialmente i fedeli ungheresi da Budapest, e da altre zone di lingua ungherese.
Augurando un proficuo lavoro imparto di cuore a tutti voi la Benedizione Apostolica.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[00409-AA.01] [Testo originale: Ungherese]

Saluto in lingua italiana

Rivolgo ora un cordiale saluto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto, in particolare, il gruppo volontari "Mar Youssef" amici di Terra Santa di Busto Arsizio, venuti per ricordare il decimo anniversario di fondazione; come pure i membri della Società "Cedacrinord", che celebrano il venticinquesimo anniversario di istituzione.
Saluto anche i fedeli della Parrocchia San Rocco di Padergnone in Rodengo Saiano, e ben volentieri benedico la prima pietra per la costruzione della nuova chiesa, che sarà dedicata a Cristo Risorto.
Mi rivolgo, poi, all’Associazione Medici Cattolici Italiani della sezione di Pistoia, per incoraggiarli nel loro prezioso servizio alla vita, fondamentale valore nel quale si rispecchiano la sapienza e l’amore di Dio. Il rispetto della vita dal concepimento fino al naturale declino è criterio decisivo per valutare la civiltà di un popolo. Auguri dunque, cari Medici cattolici, di generoso impegno nella vostra nobile missione. Saluto poi i responsabili dell’opera parrocchiale "Piccola Fraternità" di Grezzana in Verona, ed i militari del duecento trentacinquesimo Reggimento Fanteria "Piceno", da Ascoli Piceno. Carissimi, nell’esortarvi ad una coerente testimonianza cristiana, tutti benedico con affetto.

Rivolgo, infine, un cordiale saluto ai giovani, ai malati e agli sposi novelli, incoraggiandoli a proseguire com impegno nell’itinerario quaresimale. La grazia di questo tempo aiuti voi, cari giovani, a riscoprire il dono della sequela di Cristo e ad imitare l’adesione filiale di Gesù alla volontà del Padre.
Esorto voi, cari malati, a sostenere, con la preghiera e con l’offerta della vostra sofferenza, il cammino quaresimale che la Chiesa sta compiendo.
Per voi, cari sposi novelli, formulo l’auspicio di mettere il Signore al centro della vostra famiglia: Egli cammini con voi, così da rendervi sempre testimoni credibili del suo amore, in ogni ambito della vita.

[00410-01.02] [Testo originale: Italiano]