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L’UDIENZA GENERALE, 13.12.2000


L’UDIENZA GENERALE

CATECHESI DEL SANTO PADRE

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

L’Udienza Generale di questa mattina si svolge alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre incontra gruppi di pellegrini e fedeli (circa 35.000) giunti dall’Italia e da ogni parte del mondo.
Nel discorso in lingua italiana il Papa tratta il tema: "Il valore dell’impegno nelle realtà temporali" (Lettura: Gn1,26-28).
Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, Giovanni Paolo II rivolge particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti.
L’Udienza Generale si conclude con la recita del Pater Noster e la Benedizione Apostolica impartita insieme ai Vescovi presenti.

CATECHESI DEL SANTO PADRE

1. L’apostolo Paolo afferma che "la nostra patria è nei cieli" (Fil 3,20), ma non ne conclude che possiamo aspettare passivamente l’ingresso nella patria, anzi ci esorta ad impegnarci attivamente. "Non stanchiamoci di fare il bene - scrive -; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo. Come dunque ne abbiamo l’occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede" (Gal 6,9-10).

La rivelazione biblica e la migliore sapienza filosofica concordano nel sottolineare che, da un lato, l’umanità è protesa verso l’infinito e l’eternità, dall’altro, essa è saldamente piantata sulla terra, entro le coordinate del tempo e dello spazio. C’è una meta trascendente da raggiungere, ma attraverso un percorso che si sviluppa sulla terra e nella storia. Le parole della Genesi sono illuminanti: la creatura umana è legata alla polvere della terra, al tempo stesso ha un "respiro" che la unisce direttamente a Dio (cfr Gn 2,7).

2. È ancora la Genesi ad affermare che l’uomo, uscito dalle mani divine, fu collocato "nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse" (2,15). I due verbi del testo originale ebraico sono quelli usati altrove per indicare anche il ‘servire’ Dio e l’‘osservare’ la sua parola, cioè l’impegno di Israele nei confronti dell’alleanza con il Signore. Questa analogia sembra suggerire che un’alleanza primaria unisce il Creatore ad Adamo e a ogni creatura umana, un’alleanza che si compie nell’impegno di riempire la terra, soggiogando e dominando i pesci del mare e gli uccelli del cielo e ogni essere che striscia sulla terra (cfr Gn 1,28; Sal 8,7-9).

Purtroppo spesso l’uomo compie questa missione a lui assegnata da Dio non come un artefice sapiente, ma come un tiranno prepotente. Alla fine si ritrova in un mondo devastato e ostile, in una società frantumata e lacerata, come ancora ci insegna la Genesi nel grande affresco del capitolo terzo, dove descrive la rottura dell’armonia dell’uomo con il suo simile, con la terra e con lo stesso Creatore. È questo il frutto del peccato originale, cioè della ribellione avvenuta fin dall’inizio al progetto che Dio aveva affidato all’umanità.

3. Dobbiamo, perciò, con la grazia di Cristo Redentore, rifare nostro il disegno di pace e sviluppo, di giustizia e solidarietà, di trasformazione e valorizzazione delle realtà terrestri e temporali, adombrato nelle prime pagine della Bibbia. Dobbiamo continuare la grande avventura dell’umanità nel campo della scienza e della tecnica, scavando nei segreti della natura. Occorre sviluppare - attraverso l’economia, il commercio e la vita sociale - il benessere, la conoscenza, la vittoria sulla miseria e su ogni forma di umiliazione della dignità umana.

L’opera creativa è in un certo senso delegata da Dio all’uomo, così che essa continui sia nelle straordinarie imprese della scienza e della tecnica, sia nel quotidiano impegno dei lavoratori, degli studiosi, delle persone che con le loro menti e le loro mani mirano a "coltivare e custodire" la terra e a rendere più solidali gli uomini e le donne tra loro. Dio non è assente dalla sua creazione, anzi "ha coronato di gloria e di onore l’uomo" rendendolo, con la sua autonomia e libertà, quasi suo rappresentante nel mondo e nella storia (cfr Sal 8,6-7).

4. Come dice il Salmista, al mattino "l’uomo esce al suo lavoro, per la sua fatica fino a sera" (Sal 104,23). Anche Cristo valorizza nelle sue parabole quest’opera dell’uomo e della donna nei campi e nel mare, nelle case e nelle assemblee, nei tribunali e nei mercati. La assume per illustrare simbolicamente il mistero del Regno di Dio e della sua attuazione progressiva, pur consapevole che spesso questo lavoro è vanificato dal male e dal peccato, dall’egoismo e dall’ingiustizia. La misteriosa presenza del Regno nella storia sostiene e vivifica l’impegno del cristiano nei suoi compiti terreni.

Coinvolti in quest’opera e in questa lotta, i cristiani sono chiamati a collaborare con il Creatore per realizzare sulla terra una "casa dell’uomo" più conforme alla sua dignità e al disegno divino, una casa nella quale "misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno" (Sal 85,11).

5. In questa luce vorrei riproporre alla vostra meditazione le pagine che il Concilio Vaticano II ha dedicato, nella costituzione pastorale Gaudium et spes (cfr cc. III e IV), all’"attività umana nell’universo" e al "compito della Chiesa nel mondo contemporaneo". "Per i credenti - insegna il Concilio - una cosa è certa: l’attività umana individuale e collettiva, ossia quell’ingente sforzo col quale gli uomini nel corso dei secoli cercano di migliorare le proprie condizioni di vita, considerato in se stesso, corrisponde al disegno di Dio" (GS, 34).

La complessità della società moderna rende sempre più arduo l’impegno di animare le strutture politiche, culturali, economiche e tecnologiche che spesso sono senza anima. In questo orizzonte difficile e promettente la Chiesa è chiamata a riconoscere l’autonomia delle realtà terrene (cfr GS, 36), ma anche a proclamare efficacemente "la priorità dell’etica sulla tecnica, il primato della persona sulle cose, la superiorità dello spirito sulla materia" (Congregazione per l’Educazione Cattolica, In questi ultimi decenni, 30-12-1988, n. 44). Solo così si compirà l’annunzio di Paolo: "La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio… e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio" (Rm 8,19-21).

[02800-01.01] [Testo originale: Italiano]

SINTESI DELLA CATECHESI NELLE DIVERSE LINGUE

Sintesi della catechesi in lingua francese

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola

○ Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Sintesi della catechesi in lingua francese 

Chers Frères et Sœurs,

La Révélation biblique et la sagesse philosophique s’accordent pour souligner que l’humanité est à la fois tournée vers l’éternité et solidement enracinée sur la terre. Le texte de la Genèse indique que l’alliance entre le Créateur et l’homme se réalise par l’engagement de ce dernier dans la gestion des réalités terrestres et le service de Dieu. En un sens, l’action créatrice est déléguée à l’homme, de façon que se poursuive l’extraordinaire entreprise technique et scientifique pour soumettre la terre et pour rendre les hommes et les femmes plus solidaires. Nous sommes donc appelés, avec la grâce du Christ Rédempteur, à faire nôtre le dessein de paix et de développement, de justice et de solidarité, de transformation et de valorisation des réalités terrestres et temporelles, qui se trouve dans la Bible. De manière spéciale, les chrétiens s’engagent dans la construction d’une humanité toujours plus conforme au dessein divin et à la dignité de l’être humain, réalisant ainsi la "maison de l’homme" où "amour et vérité se rencontrent, justice et paix s’embrassent" (Ps 85, 11)

Je salue cordialement les pèlerins de langue française, notamment le groupe de fidèles du diocèse de Carcassonne, et les religieuses de la Congrégation de Saint-Thomas de Villeneuve. Que votre pèlerinage jubilaire à Rome, en ce temps de l’Avent, ravive votre foi et ouvre votre cœur à l’espérance, pour accueillir l’Emmanuel, le Prince de la Paix! À tous, je donne de grand

cœur la Bénédiction apostolique.

[02801-03.01] [Texte original: Français]

Sintesi della catechesi in lingua inglese

Dear Brothers and Sisters,

The Apostle Paul reminds us that our true homeland is in heaven (cf. Phil 3:20). Nevertheless, the Creator has entrusted the earth to our wise and responsible stewardship. From the beginning, however, sin led to a breaking of the original harmony which existed between man and nature, and between us and God himself. With the grace of Christ the Redeemer, we can and must imbue earthly and temporal realities with the spirit of the Gospel, working for development, justice and solidarity for the whole human family. As Christians we recognize that earthly realities have their own autonomy, but at the same time we must tirelessly proclaim the priority of the person over things, and of ethics over technology, and the superiority of the spirit over matter. In this way we will cooperate with the Creator in making the earth a place where people can live in a manner befitting their dignity, a place where "mercy and faithfulness shall meet, justice and peace shall embrace" (Ps 85:11).

I welcome the English-speaking pilgrims and visitors, especially those from Northern Ireland and the United States of America. I pray that the Advent Season will be a time of particular grace for you, as you prepare in faith, hope and charity for the celebration of the Two Thousandth Anniversary of the Saviour’s birth. Entrusting you and your families to the protection of Mary, Mother of the Redeemer, I invoke upon you abundant divine blessings.

[02802-02.01] [Original text: English]

Sintesi della catechesi in lingua tedesca

Liebe Schwestern und Brüder!

Unsere Heimat ist im Himmel, schreibt der Apostel Paulus (vgl. Phil 3,20). Das heißt aber nicht, daß wir nur passiv diesen Zustand abzuwarten hätten. Die biblische Offenbarung wie auch die philosophische Weisheit wissen um die Hinwendung der Menschheit auf das Unendliche und Ewige ebenso wie um die irdische Gebundenheit des Geschaffenen in Raum und Zeit.

Der Mensch geht seinem göttlichen Ziel entgegen, indem er sich auf einen irdischen Pilgerweg macht. Mann und Frau haben der Welt gegenüber eine Aufgabe zu erfüllen, die sie Gott näherbringt. Sie sollen mit Weisheit am Werk der Schöpfung teilnehmen. Die Gnade des Erlösers Jesus Christus hilft den Gläubigen, sich für Friede, Fortschritt, Gerechtigkeit und Solidarität einzusetzen. Dies führt zur Behebung von Armut und Erniedri-gung jeder Art. Denn der einzelne Mensch ist und bleibt Bild und Gleichnis Gottes.

Wir sind eingeladen, zusammen mit dem Schöpfer die Erde zu einem "Haus des Menschen" so umzubauen, daß sie der Würde des Menschen als Kind Gottes entspricht. Die politischen, kulturellen, wirtschaftlichen und technologischen Strukturen bedürfen dazu der Beseelung durch den Geist Gottes.

Ich begrüße alle, die aus den Ländern deutscher Sprache hier anwesend sind. Gleichzeitig ermuntere ich euch, die Einladung des Schöpfers anzunehmen und der Welt ein menschliches Antlitz zu geben. Dazu erteile ich euch und allen, die mit uns über Radio Vatikan oder das Fernsehen verbunden sind, den Apostolischen Segen.

[02803-05.01] [Originalsprache: Deutsch]

○ Sintesi della catechesi in lingua spagnola

Queridos hermanos y hermanas:

Cuando el apóstol Pablo afirma que: "nuestra patria está en los cielos" (Flp 3,20) no quiere decir que podamos esperar de forma pasiva nuestra llegada allí, sino que nos exhorta a comprometernos activamente durante nuestra vida. Por eso, con la ayuda de la gracia de Cristo Redentor debemos llevar a término los proyectos de paz y desarrollo, de justicia y solidaridad, de transformación y valorización de las realidades terrenas, esbozados en las primeras páginas de la Biblia. Ello quiere decir que hay que desarrollar -por medio de los grandes esfuerzos de la humanidad en los campos de la ciencia y de la técnica, de la economía, del comercio y de la vida social- el bienestar y la victoria sobre toda forma de miseria y humillación de la dignidad humana.

En cierto modo se puede decir que Dios ha delegado al hombre su acción creadora, para que ésta se continúe en las extraordinarias empresas humanas que tienden a dominar la tierra y hacer más solidarios a los hombres y mujeres. La presencia misteriosa del Reino en la historia sostiene y vivifica el compromiso de los cristianos en sus deberes terrenos. En efecto, los cristianos están llamados a colaborar con el Creador para realizar sobre la tierra una "casa del hombre", más conforme con su dignidad y el proyecto divino.

Saludo con afecto a todos los peregrinos de lengua española, especialmente a los Cadetes y personal del Servicio Penitenciario Bonaerense, de la Escuela Federal de Policía y de la Escuela Penitenciaria, de Argentina. Os deseo una buena celebración del tiempo del Adviento como preparación para la próxima Navidad. Que en ese camino os ayude la Virgen de Guadalupe, Patrona de América, cuya fiesta celebramos ayer.

[02804-04.01] [Texto original: Español]

Sintesi della catechesi in lingua portoghese

Caríssimos Irmãos e Irmãs:

O Senhor pôs o homem «no jardim do Éden para o cultivar e, também, para o guardar» (Gn 2,15). Desta forma, a obra criadora de Deus foi, de certa forma, delegada ao homem para que ele a continuasse no seu quotidiano empenho do trabalho. Na nobre fadiga criadora dos homens, o trabalho é não só um dos mais altos valores humanos, mas também um sinal do amor de Deus para com as suas criaturas e do amor dos homens entre si e para com Deus.

Saúdo os peregrinos de língua portuguesa que porventura aqui se encontrem; dou-lhes as boas-vindas e desejo cordialmente que todos vivam com alegria o tempo natalício que se aproxima, na prática das boas obras, especialmente nos seus lares, pelo caminhos da salvação de Cristo: muito Boas Festas e um Feliz Ano Novo, com minha Bênção Apostólica.

[02805-06.01] [Texto original: Português]

SALUTI PARTICOLARI NELLE DIVERSE LINGUE

Saluto in lingua croata

Saluto in lingua slovacca

Saluto in lingua romena

Saluto in lingua lituana

Saluto in lingua italiana

Saluto in lingua croata 

Draga braćo i sestre, zelim vam da prigoda Velikoga jubileja bude za vas ujedno i poticaj na još dublje shvaćanje kršćanskoga smisla zivota. Vaša srca bila uvijek otvorena milosti koju Bog ne prestaje obilno darivati ljudima kroz povijesti.
Od srca pozdravljam sve ovdje nazočne hrvatske hodočasnike te im rado udjeljujem apostolski blagoslov.
Hvaljen Isus i Marija!

[Cari Fratelli e Sorelle, vi auguro che l'occasione del Grande Giubileo sia pure motivo per comprendere ulteriormente il senso cristiano della vita. Siano i vostri cuori sempre aperti alla grazia che Dio non cessa di donare in abbondanza agli uomini nel corso della storia.
Saluto di cuore tutti i pellegrini croati qui presenti e volentieri imparto loro la Benedizione Apostolica.
Siano lodati Gesù e Maria!]

[02809-AA.01] [Testo originale: Croato]

Saluto in lingua slovacca

Zo srdca pozdravujem slovenských pútnikov z Prešova, Košic, Jastrabia, Prestavlkov, Skalice ako aj predstavených a zamestnancov Knazského seminára svätého Františka Xaverského z Banskej Bystrice-Badína.
Drahí pútnici, dejiny Cirkvi sú zivým svedectvom neprestajného putovania Bozieho l'udu. K púti patrí bdenie, pôst a modlitba. Pomocou nich napredujte aj vy na ceste krest'anskej dokonalosti.
Rád vás zehnám.
Pochválený buď Jeziš Kristus!

[Saluto di cuore i pellegrini slovacchi provenienti da Prešov, Košice, Jastrabie, Prestavlky, Skalica, come pure i Superiori ed il Personale del Seminario diocesano di San Francesco Saverio in Banská Bystrica-Badín.
Cari pellegrini, la storia della Chiesa rappresenta una viva testimonianza del continuo pellegrinaggio del Popolo di Dio. Fa parte del pellegrinaggio la veglia, il digiuno e la preghiera. Con tali mezzi avanzate anche voi lungo la via della perfezione cristiana.
Vi benedico volentieri.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[02808-AA.01] [Testo originale: Slovacco]

Saluto in lingua romena

Adresez un cordial bun venit membrilor coralei "CREDO" din Brasov, în România.
Mult iubitilor, vā multumesc din inimă pentru plăcuta voastrā vizitā, si în timp ce urez ca pelerinajul jubiliar să vā poată întāri credinta si angajarea generoasā de mārturie evanghelică, vă binecuvantez bucuros pe voi si familiile voastre.
Lāudat sā fie Isus Cristos!

[Rivolgo un cordiale benvenuto ai membri della corale "Credo" di Brasov, in Romania.
Carissimi, vi ringrazio di cuore per la vostra gradita visita, e mentre auspico che il pellegrinaggio giubilare valga a confermare la vostra fede ed il vostro generoso impegno di testimonianza evangelica, volentieri benedico voi e le vostre famiglie.
Sia lodato Gesù Cristo!]

[02807-AA.01] [Testo originale: Romeno]

Saluto in lingua lituana

Sveikinu piligrimus lietuvius ir dziaugiuosi, kad čia atvyko chorai "Šiaudelė" ir "Zemynas".
Zvelkite i  Mariją ir pasìtikite gimstanti Jėzu su dziaugsmu ir pasitikëjimu, o jusu jaunos širdys tebna pilnos paprastumo ir nuolankumo, kad ir jumyse visi galėtu matyti Kristaus meilę.

Dėkoju uz js giesmę ir maldą, ir visus jus laiminu.

Garbė Jėzui Kristui!

[Saluto i pellegrini lituani, rallegrandomi per la presenza dei cori "Šiaudelė" e "emynas".

Guardate a Maria e accogliete Gesù nascente con gioia e fiducia, e i vostri giovani cuori siano pieni di semplicità e di umiltà, affinché tutti possano ammirare anche in voi l’amore di Cristo.

Mentre vi ringrazio per il canto e per la preghiera, tutti vi benedico.

Sia lodato Gesù Cristo!]

[02806-AA.01] [Testo originale: Lituano]

Saluto in lingua italiana

Saluto, ora, tutti i pellegrini di lingua italiana. In particolare, i fedeli dell'Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, guidati dal loro Pastore, Monsignor Vittorio Mondello. Cari Fratelli e Sorelle, grazie per la vostra visita. Auspico cordialmente che il vostro pellegrinaggio giubilare sia ricco di frutti spirituali per la vostra Comunità diocesana, alla quale invio un cordiale ed affettuoso pensiero augurale.

Saluto, poi, le Comunità parrocchiali presenti, specialmente quelle di Maria Santissima del Buon Rimedio del Rione Scampia in Napoli, di Gallo Matese e di Santa Maria degli Angeli in Pietrelcina, venuti a far benedire le formelle del portone in bronzo della loro chiesa. Per tutti quest'incontro sia di stimolo a ravvivare il proprio cammino di fede e di solidarietà cristiana.

Saluto, altresì, il gruppo Laici Terzo Mondo, i membri del Movimento Dehoniano Europeo, il pellegrinaggio della Cooperativa di Pescatori "Colombo" di Savona, accompagnata dal Vescovo Monsignor Dante Lafranconi, il Circolo nautico Generali da Venezia, i partecipanti al Concorso Nazionale di Pasticceria ed il gruppo della "Together for Peace Foundation".

Il mio affettuoso saluto va ora ai giovani, ai malati ed agli sposi novelli.

Carissimi, ricorreva ieri la festa liturgica della Vergine Maria di Guadalupe, Patrona del Continente americano. A Lei affido voi, cari giovani: l'invito che a Cana rivolse ai servi: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5) vi spinga ad accogliere con slancio la parola di Cristo e a farla fruttificare nella vostra vita. Maria sostenga voi, cari malati, e vi faccia sperimentare, anche nella sofferenza, la presenza consolante di Cristo Salvatore. La sua materna intercessione aiuti voi, cari sposi novelli, a costruire la vostra nuova famiglia nella fedeltà dell'amore coniugale, nel reciproco servizio e nell'accoglienza del dono della vita.

[02810-01.01] [Testo originale: Italiano]