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UDIENZA AL FORUM INTERNAZIONALE DELL’AZIONE CATTOLICA, AL PONTIFICIO COLLEGIO SCOZZESE, AL SEMINARIO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, ALLE SUORE ANCELLE DELL’INCARNAZIONE, 04.12.2000


UDIENZA AL FORUM INTERNAZIONALE DELL’AZIONE CATTOLICA, AL PONTIFICIO COLLEGIO SCOZZESE, AL SEMINARIO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, ALLE SUORE ANCELLE DELL’INCARNAZIONE

Alle ore 11.30 di questa mattina, nell’Aula Paolo VI, Giovanni Paolo II ha ricevuto in Udienza i partecipanti al Forum Internazionale dell’ Azione Cattolica; la Comunità del Pontificio Collegio Scozzese di Roma, in occasione del IV Centenario della Fondazione del Collegio; i partecipanti al Seminario promosso dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace; le Suore Ancelle dell’Incarnazione, in occasione del cinquantesimo anniversario di fondazione dell’Istituto.

All’inizio dell’Udienza, S.E. Mons. Agostino Superbo, Assistente Ecclesiastico dell’Azione Cattolica, l’Em.mo Card. Thomas Winning, Arcivescovo di Glasgow (Scozia), e S.E. Mons. Xavier Nguyên Van Thuân, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace hanno rivolto al Papa un indirizzo di omaggio.

Pubblichiamo di seguito il testo del discorso che Giovanni Paolo II ha pronunciato nel corso dell’Udienza:

● DISCORSO DEL SANTO PADRE

Venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,

Carissimi Fratelli e Sorelle!

1. Sono lieto di rivolgervi un cordiale benvenuto a questa speciale Udienza, che si svolge nel contesto dell'Avvento appena iniziato. Nel salutarvi tutti con grande affetto, auspico che la visita alle Tombe degli Apostoli e gli incontri di questi giorni approfondiscano in ciascuno di voi l'impegno di adesione a Cristo, il senso della comunione con la Chiesa universale e lo slancio nel testimoniare il Vangelo.

2. Saluto innanzitutto voi, carissimi Fratelli e Sorelle del Forum Internazionale di Azione Cattolica, riuniti in questi giorni in assemblea qui a Roma. Saluto i Vescovi presenti ed i Presidenti nazionali convenuti per l'Assemblea. Uno speciale pensiero va a Monsignor Agostino Superbo, che ringrazio per le cortesi parole che ha voluto poc'anzi rivolgermi, facendosi interprete dei sentimenti degli altri partecipanti.

La vostra odierna presenza vuole essere segno di rinnovata fedeltà alla Chiesa e un impegno a riprendere con sempre maggior entusiasmo il cammino della nuova evangelizzazione. L'Azione Cattolica, come ogni altro Gruppo, Associazione e Movimento ecclesiale, è chiamata ad essere autentica scuola di perfezione cristiana. E' chiamata cioè ad essere quel "laboratorio della fede" che, come dicevo ai giovani partecipanti all'indimenticabile Veglia di preghiera di Tor Vergata, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, contribuisce a formare veri discepoli ed apostoli del Signore. Continuate, carissimi, ad approfondire la vostra ricerca di Dio. Abbiate sempre l'animo aperto alle grandi attese e sfide apostoliche del nostro tempo. Crescete in un autentico spirito ecclesiale, alimentato dallo studio dei Documenti conciliari, il cui insegnamento permane sempre molto attuale. Siate fedeli alle linee operative che ho avuto modo di tracciare nell'Esortazione apostolica postsinodale Christifideles laici. Sarete così sempre di più una ricchezza per tutta la Chiesa in cammino verso il terzo millennio cristiano.

3. Ritornando alle fonti del Concilio Ecumenico Vaticano II, riuscirete a cogliere con maggiore chiarezza le note caratteristiche della vostra Associazione, in particolare l'ecclesialità, la secolarità, l'organicità, nella costante collaborazione con i rispettivi Pastori. Sono questi i tratti essenziali che definiscono il volto dell'Azione Cattolica, pur con sigle e denominazioni diverse, in tante parti del mondo.

Se qualche volta il passo delle Comunità in cui operate dovesse sembrarvi lento o faticoso, non scoraggiatevi, ma anzi raddoppiate il vostro amore ed il vostro sforzo per rendere con la vostra santità di vita e col vostro slancio apostolico sempre più splendida l'immagine della Chiesa.

In tale missione di umili servitori dell'unità del popolo di Dio, ispiratevi costantemente agli esempi ed agli insegnamenti dei Santi e del Beati che si sono formati nell'ambito della vostra Associazione: penso in particolare ai santi martiri Messicani, ai beati Pier Giorgio Frassati, Gianna Beretta Molla, Pierina Morosini, Antonia Mesina e Suor Gabriella dell'unità.

Vi accompagni e protegga Maria, la Vergine Immacolata, che a titolo speciale vi onorate di invocare come Madre e Regina dell'Azione Cattolica.

4. It gives me great joy to welcome Cardinal Thomas Winning and the Bishops, priests and seminarians gathered in Rome for the celebrations marking the Fourth Centenary of the Foundation of the Pontifical Scots College. Grateful to His Eminence for his kind words, I am pleased also to extend a warm greeting to the Secretary of State for Scotland and the First Minister, as well as other distinguished visitors and benefactors who are honouring this occasion with their presence.

It was exactly four hundred years ago, during the Jubilee Year 1600, that Pope Clement VIII, by the Bull In Supremo Militantis Ecclesiae, established the College at a time of political and religious upheaval in your country. In this Anniversary year, I join you in giving thanks for all that the College has represented for the Church in Scotland, and in particular for the many generations of priests trained in the College who have spent themselves generously in the service of God and his people.

Their example should be a source of inspiration to you, the present generation of students, as you prepare to proclaim the Gospel to the people of our time. You do so, conscious of contemporary challenges and difficulties, but with the conviction that Jesus Christ, who is "the same, yesterday, today and for ever" (Heb 13:8), is the only fully satisfying answer to the most profound yearnings of the human heart.

During your years in Rome, in this city made holy by the blood of the martyrs and the lives of many other saintly men and women, I encourage you to follow their example by developing a deep intimacy with the Lord and becoming men of intense prayer. In your studies, seek always the truth and wisdom that will enable you to answer the fundamental questions affecting people’s lives. Be always aflame with the love of Jesus Christ, so that in seeing you others will be led to him and his Kingdom.

The task of the Pontifical Scots College at the dawn of the New Millennium is to move ahead with confidence, fulfilling its mission to train priests "after the heart of Christ", imbued with zeal for the spread of the Gospel. Its distinguished past must encourage you to ensure an even more glorious future! I entrust you and your families, and the whole Church in Scotland, to the intercession of Saint Andrew and Saint Margaret, and to the protection of Mary, Mother of priests.

5. Thanking Archbishop François Xavier Nguyên Van Thuân for his kind words this morning, I warmly welcome him and the participants in the Seminar organized by the Pontifical Council for Justice and Peace and other Catholic agencies on the theme From Debt Relief to Poverty Reduction.

In the message which I have addressed to you, I have stressed the need to ensure that the efforts made in this Jubilee Year to find solutions to the heavy debt burdens of the poorest countries do not cease, but continue to bear fruit in the years to come. We cannot permit fatigue or inertia to weaken our commitment, when the lives of the poorest in our world are at stake.

The Jubilee is centred on the person of Jesus Christ: may he who came "to proclaim the good news to the poor" (Mt 11:5) assist you in your reflections and strengthen you in hope. May Almighty God abundantly bless you and your families.

Last but not least, I extend a special greeting to the Daughters of Saint Mary of Providence, present with a group of sick and disabled people whom they care for. Dear Friends: May the Lord be your comfort, strenght and joy.

6. Il mio affettuoso pensiero si rivolge ora a voi, care Suore Ancelle dell'Incarnazione, che in questo Anno Santo ricordate con gioia il cinquantesimo anniversario di fondazione del vostro Istituto. Tale provvidenziale coincidenza non soltanto pone in luce il legame della vostra Famiglia religiosa con la celebrazione di questi due Giubilei, ma soprattutto ripropone la centralità del Mistero dell'Incarnazione, al quale si ispira la vostra spiritualità ed il vostro apostolato.

Seguendo gli esempi e gli insegnamenti del Camilliano Padre Primo Fiocchi e di Madre Annunziata Montereali, la vostra Congregazione si impegna infatti a vivere umilmente nella Chiesa e per la Chiesa, mostrando al mondo attuale l'immagine del Verbo Incarnato e scoprendo nel volto di ogni uomo il volto stesso di Cristo. L'efficacia della vostra azione apostolica scaturisce dalla contemplazione di Cristo, Verbo incarnato, che ha preso su di sé la condizione umana, umiliandosi fino alla Croce.

Consapevoli dell'attualità del vostro carisma, voi avete portato il messaggio dell'Incarnazione oltre che in varie zone d'Italia, dove da tempo siete impegnate nella catechesi, nella formazione dei ragazzi e nell'assistenza a malati ed anziani, anche in altri Paesi, aprendovi ad un promettente orizzonte missionario. Il Signore renda fecondo questo impegno apostolico. Auspico di cuore che la celebrazione del cinquantesimo di fondazione, nel contesto dell'Anno giubilare, vi rafforzi specialmente nella contemplazione del Verbo incarnato e nel desiderio di servire il Figlio di Dio nei fratelli, in particolare quelli più poveri e sofferenti.

7. Carissimi Fratelli e Sorelle! Nel rinnovare a tutti voi qui presenti il mio vivo ringraziamento per l'odierno incontro ed i miei più cordiali auguri per le vostre attività apostoliche, formative e di solidarietà, faccio voti affinché la celebrazione del Grande Giubileo dell'Anno Duemila susciti in ciascuno un più ardente zelo spirituale ed una coraggiosa testimonianza evangelica.

Con tali sentimenti, su tutti invoco la celeste protezione della Vergine Immacolata, Madre del Verbo Incarnato, e di cuore imparto a voi ed alle vostre Comunità una speciale Benedizione Apostolica.

[02464-XX.01] [Testo originale: Plurilingue]